Ibicri domus

Inite, vos ninja, si vultis

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Quercuum Virtalis Ibicri
        Like  
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Pensato: §Verde§
    Detto:-Giallo-
    Azioni o frasi esterne: -Grigio- (§Grigio§)


    Caput Secundum: Domi pax, humi mors.

    Ibicer entrò silenziosamente nella sua casa mediana, fra mura e palazzo del Mizukage. Non gli dispiaceva l'esterno, dove un giardino nipponico rallegrava l'ambiente, completo di laghetto e fiumiciattolo artificiale. Non ci fece subito caso, ma nel lago erano presenti alcuni pesci rossi. Dal lago alla casa si potevano notare dei sassi squadrati che permettevano di giungere all'interno senza pestare l'erba ed i fiori.
    Il clima di Kiri era spesso umido (per questo era sovente il formarsi di banchi di nebbia), dunque le piante erano ben lontano dall'essere grasse. Notò qualcosa che ricordava un ficus, ma non ne era sicuro.
    Appena fu dentro, il tatami e le porte scorrevoli lo fecero sentire nuovamente nella casa dello zio, proprio lì dove aveva riscoperto il suo passato.
    Si avviò ad una stanza certamente adibita a soggiorno (perlomeno per i divani stranamente occidentali che la arredavano) e gettò uno dei suoi zaini per terra, aprendolo e cominciando a sistemare alcune cose utili.
    Dopo il soggiorno passò alla sua stanza da letto, dove ripose i vestiti e le armi ninja, oltre ad alcuni libri in una piccola libreria vicino al letto. Era una gran bella casa, senza dubbio alcuno.


    §Mi piace la casa, il giardino...mi piace tutto.§

    Ripeteva orgoglioso a se stesso.
    Dopo aver fatto una capatina ai servizi igienici, si accostò ad una stanzetta angusta, ma dotata di una finestra che dava direttamente sul cortile sotto casa. La vista era stupenda, e alzando gli occhi era possibile intravedere le meravigliose montagne in lontananza oltre le mura. Decise di collocare lì un lettino per gli ospiti...Ammesso che ne avesse mai avuto.
    Fatto questo tornò all'ingresso e svuotò l'ultimo suo zaino dal contenuto: libri di poesie, arte e romanzi di genere vario.
    Cominciò a sistemarli ed a catalogarli ad uno ad uno, rileggendone di tanto in tanto una o due pagine a lui speciali. Nel fare questo, un libriccino malrilegato gli cadde dalle mani al suolo, urtando il pavimento con un tonfo impercettibile. Lo colse e ne lesse il titolo.


    "Liber Catullianus"- C. Valerius Catullus

    116 carmi dedicati all'amicizia, alla bellezza della sua terra, agli affetti familiari, agli dei e, soprattutto, al suo amore per Lesbia.
    Lo aprì al carme quinto e cominciò a declamare in latino


    -Vivamus, mea Lesbia, atque amemus...-

    Non gli andava di leggere poesie d'amore in quei giorni, ma d'altra parte non gli dispiaceva rilassarsi un pò col suo poeta favorito.
    Ne aveva molti altri, poeti e non, di origine latina: dal complicato Lucrezio al venerato Virgilio, dall'ambiguo Cicerone all'ambizioso Cesare...
    No... di certo il migliore era lui, il giovane Catullo...
    Passo ore ed ore a leggere i carmi, finchè non cedette al sonno di pomeriggio, su uno dei divani. Al risveglio, ricordò di aver letto il bando di iscrizione all'accademia, valido fino al 27 del prossimo mese, ovvero Maggio. Non gli andava di iniziare le lezioni in estate, a Giugno, ma non c'era altra scelta... D'altronde non poteva perdere l'occasione di raggiungere il suo obiettivo.


    §Energia gialla...Mi serve una settimana di allenamento per raggiungere l'energia gialla...Una settimana intera...Ma come devo fare?§

    Ancora in dormiveglia si assillava con questi pensieri, temendo di non riuscire, di restare studente bianca a vita...Aveva avuto incubi del genere...E gli era dispiaciuto svegliarsi senza nessuno accanto...
    In quella situazione di melanconica solitudine, il petto gli fu preso da un senso di forza improvviso, come se oltre al suo normale chakra una forza aliena lo avesse spronato a rialzarsi...


    §All'accademia conoscerò molta gente...Magari qualcuno simpatico...Magari qualcuna carina...§

    Gli sembrava improbabile, ma la forza che sentiva dentro gli ricordava ciò che lo zio gli aveva detto a proposito della "Virtus"

    §Valore...§

    Ripeteva

    §Coraggio...§

    Ancora

    §Forza...§

    Si svegliò del tutto

    §...di reagire§

    Si alzò e posò il libro nella libreria, dunque prese un foglio ed una penna, iniziando a prendere nota per preparare un allenamento adeguato...
    Mentre scriveva, una frase gli traversava il cervello come un lampo


    §Mihimet pugno...Mihimet tantum§
     
    .
0 replies since 5/4/2007, 11:55   42 views
  Share  
.