-COMBATTIMENTI- Tetsu Musashi vs Mataza Tsumuji

Black

Il motivo per cui avessi accettato di lottare pubblicamente m'era ancora ignoto, mentre muovevo lenti passi all'interno dell'edificio continuavo a chiedermi il perchè di tale follia, nelle mie condizioni di pseudo ninja affrontare un avversario sconosciuto poteva essere l'equilvalente di un folle suicidio; ma comunque mi andava bene, forse cercavo solamente la morte per mano di un qualcuno degno di donarmi il suo nero e definitivo abbraccio.......

........uh uh uh........forse oggi tornerò da tutti voi.........

Ancora pensavo se fosse davvero oggi il giorno predestinato al mio incontro con tutti coloro che ho donato agli inferi anzitempo, fermatomi a circa metà arena afferrai con la mano sinistra il colletto del mantello togliendomelo e buttanolo al suolo qualche metro alle mie spalle, rivelando un fisico fin troppo magro, una colorito fin troppo pallido, un corpetto rinforzato da chunin come unico abbiliamento a coprirmi il tronco e una massa scompigliata di capelli scuri; l'unica altra cosa a spiccare era una lunga katana in un fodero nero assicurata diagonalmente alla schiena, non di molto più bassa della mia intera figura; confidavo nel fatto che prima di morire si sarebbe bagnata di rosso, o forse avrebbe ucciso bagnandosi ancor maggiormente...........

Avanti........

...Chishimesu...

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[ Tetsu Musashi -VS- Mataza Kabane Tsumuji ]

...vagava...

"...vuoto..."

...dolorosi sentimenti appesantivano i suoi passi...

"...vuoto..."

...il senso di estraneità...

"...vuoto..."

...la sensazione di trovarsi in qualche modo fuori posto...

"...vuoto..."

...come se quei sacri legami fossero stati dissolti...

"...vuoto..."

...come se quell'assenza avesse consumato lo spirito ardente di shinobi di Konoha...

"...vuoto..."

...aveva frantumato il senso di appartenenza che lo legava alla sua terra...

"...vuoto..."

...senza identità...

"...vuoto..."

...anonimo Tetsu Musashi vagava per quelle strade...

Gli occhi dorati del ragazzo erano puntati sul terreno, mentre ad ogni passo, mosso da una pressante angoscia, mormorava quella parola ad ogni impronta impressa sull'erba. Come in uno stato di trance quel termine si ripeteva dalle sue labbra...

...sussurrato, come se non sentisse nemmeno il diritto di alzare la voce...

"...non sei più mia..."

...era in uno stato di completa alienazione...

"...posso ancora definirmi uno shinobi di Konoha?"
...disse stropicciando gli occhi con i palmi delle mani...

Una grossa roccia era posta su quella strada, una roccia dalla quale si sentì quasi attratto per la stancezza.

"...sono ancora il genin della Foglia di Shikamaru-Sensei o sono semplicemente un ninja del niente, legato solo al vagabondaggio..."
...sussurrò dopo essersi seduto e aver messo la testa fra le mani...

"...cosa diavolo sono...dov'è finito tutto quello in cui credevo e per cui sognavo..."
...si rimise in piedi...

Camminava da ore ormai. Ore ininterrotte di duro cammino, partendo da quel luogo che tanto amava e che tanto sentiva allontanare...Era partito per un semplice bisogno di movimento, nessun ruolo legato all'Accademia lo attendeva, così come qualsiasi altra attività. Si sarebbe potuto definire come un viaggio di piacere se solo non fosse stato caratterizzato da tanta mestizia. Avrebbe potuto godere dei magnifici paesaggi del Paese del Fuoco, se solo avesse avuto intenzione di distrarsi anzichè riflettere tanto duramente...cercando di evitare di porsi una semplice...ma al contempo dolorosissima domanda...

...prese un forte respiro...

§...come sarebbe la mia vita da traditore...§
...si domandò infine, avvertendo sincronica una fitta al cuore...

Non seppe rispondere a quel tanto amaro quesito. Rimase in totale silenzio, come se la domanda gli fosse arrivata dal nulla, e non da se stesso. Era in uno stato confusionale a cui probabilmente nessuno oltre a lui avrebbe saputo dare una soluzione. Era incapace di verci giusto su ciò che era diventato, su ciò che sarebbe diventato in seguito...

...succube delle circostanze e vittima del suo complesso carattere...

Scrollò le spalle, per poi avanzare ancora, camminando verso una struttura posta sul ciglio della strada, circondata dal verde e illuminata dal sole. Senza badarvi, ficcò le mani in tasca, senza probabilmente notarne l'esistenza fino a quando una voce non interruppe la sua camminata. Era senza ombra di dubbio un dojo di valore davvero elevato. Scale in marmo trasportavano i visitatori verso la grande porta di ingresso, mentre un elegante e costoso tetto di tegole grigie

Era una voce fredda, dal tono alto e quasi femminile. Sgraziata gracchiò verso di Tetsu, rivolgenodivisi con educazione e reverenza...

"Gomen Nasai...tattoi Konohagakure no Shinobi...gomen nasai...si potrebbe fermare un istante?"
...fu questo ciò che fu rivoltò a Tetsu...

Era un uomo pelato, dai lughi baffi neri, penzolanti fino allo sterno. Un lungo kimono nero era da lui vantato, con ricami evidentemente riguardanti lo stemma del Dojo. Gli occhi vitrei erano perennemente socchiusi, dimostrando un fiacco color nero che andava a zampillare dagli occhi di Tetsu al suo fedele shinai.

§...ma che caXXo vuole questo...tira dritto prima che ti distrugga qualcosa...§

Nonostante l'educazione dimostrata, Tetsu decise di non fermarsi, e di continuare a camminare come se niente fosse. Chi gli assicurava sulla buona fede di quel tizio? Decise dunque di tirare dritto, senza curarsi dei suoi atteggiamenti.
Si fermò solo quando l'uomo, con voce più bassa gli annunciò il motivo del dialogo richiesto...

"Siamo in cerca di uno sfidante...abbiamo reclutato uno shinobi per proporre uno scontro di prim'ordine ai nostri ospiti..."
...disse con un ampio gesto della mano destra, indicando un gruppo di grassi uomini in kimono...
"...se accetta la sfida..."
....diceva trottando alle spalle di Tetsu...
"...sarei molto grato al Konohagakure...e poi lei avrebbe il modo di scontrarsi con un fuorilegge...signor shinobi...quell'uomo non aveva..."
...indicò il coprifronte di Tetsu al collo...
"...nessun segno sul suo coprifronte...anzi a dire il vero...non aveva coprifronti...ne sembrava sprovvisto...anche se era uno shinobi...di questo ne sono sicuro...ha detto di non avere un villaggio...di non averne più uno..."

A quelle parole, Tetsu si fermò sul posto, permettendo all'uomo di affiancarlo

"...nukenin? ne è sicuro?"
...disse voltandosi completamente, e sovrastandolo di almeno venti centimetri...

...l'uomo annuì...

"...accetto..."
...disse atono Tetsu...

La possibilità di combattere contro uno shinobi traditore, era stranamente allettante, arrivata con un tempismo perfetto. Come se parlare in precedenza di quell'argomento avesse richiamato a se quell'evento fortuito. Non comprese per quale motivo accettò senza accertarsi di dove si stesse insinuando. Era semplice istinto...

...istinto...

"Ma è perfetto! Mi segua, mi segua...venga venga..."
...disse l'uomo illuminandosi e senza perdere altro tempo...
"...mi segua, mi segua..."
...disse guidando Tetsu verso l'edificio, la ghiaia ...

"In questo posto...si terrà lo scontro...spero sia di suo gradimento, Signor Shinobi...l'unica regola è il divieto di uccidere il prorpio avversario...poi siete liberi di fare ciò che volete..."
...disse l'uomo aprendo una porta in legno e permettendo a Tetsu di avanzare all'interno della struttura...

...senza mostrare al ragazzo il soriso beffardo...

"...pfff..."

...tutte bugie per attirarlo all'interno...

"...gente della Foglia..."
...si disse scuotendo il capo e dirigendosi verso gli spalti...

[ . . . ]

Il suo avversario era già sul posto. Tetsu notò immediatamente quanto quell'uomo fosse pericoloso. Comprese subito che non ci sarebbe stato da giocare in quello scontro. Intuì senza indugio che lo shinobi di fronte a lui, era realmente in gamba. Era un aura particolare che circondava di certo solo pochi elementi...

...esclusiva e putrida lista di cui quell'uomo faceva sicuramente parte...

In alto, su delle speciali tribune, gli uomini indicati in precedenza dall'organizzatore dello scontro fissavano la piccola arena, vociando e osservando i due contendenti. Con sguarso serio Tetsu si pose dinanzi all'uomo, arrivandogli a 6 metri di distanza. Lo fissava con sguardo serio, dopoaver bloccato le sue iridi dorate verso gli occhi del nuovo avversario.

...nessun segno di tensione...

...nessun timore...

§...forse è un segno...magari è il segno che stavo aspettando...forse...potrò comprendere la mia strada...il mio futuro grazie a questo scontro...§

...nessun timore...

...scrollò le spalle in avanti, estraendo con la mano destra la wakizashi dal fianco opposto e dando un occhiata al tekken alla mano sinistra...

SPOILER (click to view)

₪ Wakizashi

(Attacco: 20 ; Crediti: 60)
-Wakizashi e' una spada corta che portava i samurai insieme alla Katana. Veniva chiamato anche spada d'appoggio, a una mano. Essendo più corta rispetto alla Katana (di solito la sua lunghezza era circa meta della Katana, sui 60 cm), era più adatta per battersi negli interni. Wakizashi e' più maneggevole rispetto alla Katana, e viene preferito dai Ninja, che la utilizzavano in vari modi nel combattimento.

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₪ Tekken

(Attacco: 5 ; Crediti: 25)
-Il Tekken prende il proprio nome da una disciplina di lotta a corpo libero. Quest’arma Ninja è vista come una semplice nocchiera. Capace però di sferrare colpi micidiali con i pungi, è devastante se colpisce con un effetto completo. Interamente di metallo si infila tra le dita della mano, con dei fori appositi.

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₪ Fasce da Combattimento [2 rotoli]

(Difesa: 0 ; Crediti: 5)
-Speciale bendaggio di color bianco usato comunemente dai praticanti di Taijutsu. Queste fasce misurano circa 3 metri e assomigliano a quelle usate comunemente dei pugili, arrivando ad uno spessore di circa mezzo centimentro intorno al pugno e gamba. Avvolgono totalmente avambracci e mani insieme a gambe e caviglie permettendo di attutire leggermente gli urti sulle sperfici solide e facilitare prese e proiezioni. Un rotolo di Fasce è sufficiente a rivestire un Arto.

[ FUUUUUH ]

...aggrottò le sopracciglia...



"Tetsu Musashi! Konohagakure no Shinobi!"
...gridò andando dritto al dunque, mentre l'avversario gettava all'aria uno dei suoi indimenti...
"Ho una sola domanda...Shinobi...voglio sapere se quello che ha detto il vecchio..."
...con il capo indicò l'uomo dal kimono nero seduto in alto...
"E' vero che sei uno di quegli elementi della lista dei...Nukenin?"
...sottolineò quella parola con disgusto ben visibile verso quel giovane pallido e scheletrico...
"Fai davvero parte della feccia dell'umanità?"
...parole dure pronunciate senza il minimo rammarico...
"...fammi comprendere con chi incrocerò le lame quest'oggi..."
...disse posizionandosi in difesa...
"...dammi l'opportunità di capire chi tu sia...e di farmi comprendere se questo sia un evento casuale e senza ripercussioni...o se si tratta semplicemente di quella frivolezza detta..."
...allargò leggermente le mani per poi chiuderle forti e veloci attorno all' impugnatura...

...le unghie forti contro la carne, le dita strette contro il duro legno dell'elsa...

"...destino..."

SPOILER (click to view)

Posizione di Difesa (Ichiban Ei)

L'utilizzatore si pone su un piano verticale rispetto all'avversario. Solitamente in avanti la Sx e in dietro la Dx, entrambe molleggianti sui talloni. Entrambe le braccia, formano un angolo di 90° a copertura del busto e del volto. I gomiti sfiorano i fianchi, e i pugni chiusi. Come le gambe anche le braccia si trovavano a distanze diverse. Il braccio destro sarebbe stato più indietreggiato, mentre il sinistro più avanzato. La testa leggermente incassata nelle spalle, inarcate leggermente in avanti. La disposizione di braccia e gambe varia a seconda della volontà dello shinobiLa wakizashi venne impugnata al contrario, con la punta verso il basso, posta leggermente in diagonale, verso l'avversario. Di 10° in avanti.

Aka

L'avversario decise infine di farsi vedere, ad un primo sguardo notai che si trattava di un ninja di Konoha, un ottimo incentivo per farlo a pezzi dopo tutto quello che avevo passato grazie a quel villaggio popolato da sognatori e da falliti capaci solo di mascherarsi di buoni sentimenti.....
Il ninja si fece avanti fino a portarsi all'incirca a sei metri di distanza prima di interrompere i suoi passi, da quel momento diede inizio ad un patetico ed inutile teatrino, estraendo prima un tekken e una normalissima wakizashi per concludere con una serie di parole che non rivelavano altro che la sua arroganza e forse un suo sciocco tentativo di provocarmi, da tutto ciò si poteva leggere la sua inesperienza.....

Osservai con attenzione la sua guardia, lasciava almeno tre zone scoperte e presupponeva che io sciegliessi di attaccarlo in corpo a corpo, la tentazione di scagliarli contro tutto quello che avevo e vederlo danzare un pò per non finirne trafitto era forte, molto forte ma, decisi di optare per qualcosa di diverso; guardandolo negli occhi dischiusi le labbra lasciando uscire parole taglienti con una tonalità quasi divertita mentre la mia mano andava a staccare il nero fodero d'ebano dai lacci che lo assicuravano alla schiena......

Dagli occhi e dalle parole di una persona posso capire molte cose.......uh uh uh.......e sai cosa vedo ora?.....vedo qualcuno che non ha mai ucciso e che non potrà mai essere al pari di chi ha ucciso ed è sfuggito al nero abbraccio.......questo vedo.......oltre la tua morte ovviamente.......uh uh uh.......

Mentre pronunciavo le ultime sillabe sarei scattato stringendo il fodero della lunga katana nella mano sinistra, in pochi attimi i piedi, quasi volando sul tatami, avrebbero divorato quella corta distanza; una volta trovatomi appresso al ninja la mano destra già poggiata sull'impugnatura della katana sarebbe scattata fulminea....
Con un rapido e violento strappo il braccio avrebbe percorso una traiettoria da sinistra a destra disegnando un arco nell'aria, la lama, nera come la notte e come il mio spirito, aquistando eleva velocità grazie allo scivolare all'interno della lignea custodia sarebbe scattata letale in un fendente basso che mirava a colpire le gambe del ninja appena sopra al ginocchio, quasi un metro e mezzo di metallo affilato e assetato di sangue era stato liberato e scagliato contro la sua preda, ora stava ad essa sperare di eluderne il fendente.....

Non c'era la certezza che quel primo fendente avrebbe colpito il bersaglio, anzi, speravo quasi in una schivata o parata del ninja in modo da poter sfruttare il suo minor equilibrio o la sua attenzione portata al basso per il successivo colpo; il braccio sinistro, la cui mano stringeva ancora il lungo fodero d'ebano, sarebbe scattato fulmineo appena dopo l'esito del fendente mirando a concludere l'offensiva e a sfruttare ongi possibile vantaggio creato dal primo attacco; sarebbe scattato fulmineo in un affondo preciso e letale che mirava a colpire con la punta dell'arma improvvisata il collo del ninja, la trachea era il bersaglio preciso, se fosse andato a segno difficilmente avrebbe potuto continuare....
Ora toccava a lui, soccombere o continuare a lottare e a farmi divertire, sempre che un patetico e insignificante ninja ne potesse essere capace......

Nekkyousha

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