Palazzo Yakushi

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  1. Nikaido the Bloody
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    Fare domande alla vecchia Ogen non era mai servito se non a cambiare discorso, poco male visto che la donna non era interessata alla politica del villaggio, era uno dei motivi per i quali aveva abbandonato la vita da ninja e si era dedicata ad una più sicura e remunerativa attività da locandiera, oltre che più soddisfacente per quanto fossero in pochi ad apprezzare la sua creatività in cucina.

    Vedendo la sfilata di vestiti, Nikaido non poté fare a meno di notare che nessuno di essi sembrasse "usato" e che anzi, probabilmente la vecchia non fosse mai stata tanto alta o prosperosa come Nikaido, la quale ridacchiò dicendo alla vecchia:

    "Da giovane avevi praticamente il mio steso fisico, forse dovrei farmi regalare anche qualcuno dei tuoi abiti attuali per la mia vecchiaia..."

    Nikaido sapeva come gli uomini cadessero ai piedi di Ogen, sconfitti e sanguinanti, quella vecchia era un vero e proprio mostro di potenza e forse diveniva più forte col passare degli anni e con l'accumularsi delle rughe, cos ancora peggiore, diveniva sempre più astuta invece di ominciare a perdere colpi come ogni altro vecchieto normale, per questo la giovane guardò con sospetto l'offerta della Yakushi.

    Nikaido prese tra le dita la boccetta portole dall'anziana kunoichi e la soppesò analizzandone ogni dettaglio, dal colore dl liquido, alla sua densità e sopratutto, la sua attenzione si concentrò sul sigillo.
    Aveva l'impressione che accettare di bere quella cosa equivalesse grossomodo a firmare un patto col diavolo e dubitava fortemente che gli effetti collaterali fossero tanto limitati con un solo uso.

    La locandiera disse alla sua maestra:

    "Si tratterebbe di un vile trucchetto e non mi piace molto l'idea..."

    Nikaido aveva capito come Febh fosse oramai divenuto più forte di lei, anche la paura che esercitava una volta su di lui oramai non faceva più effetto, forse era il caso d'accettare e di firmare quel patto con la vecchia?
    E per una volta, prese una mezza-decisione della quale avrebbe potuto pentirsi amaramente:

    "Facciamo così, sarebbe sgradito rifiutare un regalo e me la porterò dietro, spero solo di non doverla utilizzare."

    Si alzò ed andò a prendere alcuni dei vestiti esposti dicendo alla vecchia:

    "Grazie anche per questi, se non hai in mente d'indossarli ancora posso tenerli?"

    Sia Ogen che Nikaido avevano capito come sarebbe finita, la locandiera era troppo orgogliosa ed avendone la possibilità, avrebbe bevuto il contenuto di quella boccetta.

    Per ora comunque, si sarebbe spostata in bagno per darsi una rinfrescata e cambiarsi d'abito, ne avrebbe scelto uno tra i vari presi, certo, non erano proprio abiti da battaglia, ma era meglio che andare in giro mezza-nuda.
     
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