-ALTRO-Classe 1 - Sezione I

Sensei: Isidor Inuzuka, Keita Kitase, Shin Raven, Hante Uchiha.

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  1. Hante
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    In Chapter One



    In un arco di tempo esile, giunsero al luogo di riunione tutti i membri del corpo studentesco della classe formatasi, profanando l'innaturale silenzio che vigeva in precedenza, dando una violenta scossa al cervello dell'Uchiha ancora immerso nello stordimento, seguente il sonno, più totale. Volti del tutto inediti per lui, ma erano chiare le emozioni di ognuno, in fondo le aveva provate anche lui, quello era pur sempre un punto d'inizio per la carriera del ninja e l'eccitazione era più che lecita, a patto che rientrasse nei limiti consentiti. Si soffermò per alcuni secondi sull'Akimichi: era più unico che raro incontrarne uno sebbene fosse un concittadino della Foglia. Zigomi paffuti, costituzione piuttosto massiccia, elementi che avrebbero potuto eludere un animo prepotente, data la stazza fisica, che celava, però, una bontà d'animo non comune, o almeno era quello il sentore riscontrato di primo acchito. Gettò poi un fugace sguardo ad Isidor e Keita, nel mentre della distribuzione dei rotoli contenenti l'agglomerato di lemmi del ninja: erano molto cambiati dall'ultima volta che li vide, come se una maggiore maturità si fosse impadronita dei loro corpi cacciando, con prepotenza, quell'infantilità che ad Hante piaceva, in quanto sinonimo di completa ''apertura'' al prossimo e di intenzioni sempre chiare. Si domandava se anch'egli fosse cresciuto, anche se a quella domanda avrebbe potuto rispondere solo lui stesso.

    [...]



    Gli alunni sembravano avere una sete di conoscenza insaziabile. Porgevano domande a raffica, chiedevano significati di parole ed informazioni riguardanti le dinamiche del corso. Quella sete poteva innervosire, ma ad Hante fece piacere constatare che gli shinobi erano partecipi attivamente a quel corso con voglia d'apprendere.

    - D'altronde anch'io ero così...-



    I minuti si susseguirono ad un ritmo piuttosto celere, tra sussurri, sbadigli e quant'altro, Hante aveva sempre considerato le nozioni teoriche del tutto inutili nella formazione di un ninja, in quanto le capacità di uno shinobi si dimostravano nell'atto pratico e nell'attitudine al sacrificio, ma sapeva che era volere dell'Accademia la divulgazione del sapere teorico, limitandosi dunque ad ascoltare l'incessante discorso di Isidor, come sempre completo d'ogni particolare, per sopprimere, fin dal principio, l'eventuale dubbio di qualche alunno. Terminato il vociare dell'Inuzuka, quest'ultimo porse la consueta domanda alla classe, conscio del fatto che il dubbio era prerogativa comune dei ninja. Con la coda dell'occhio, Hante seguiva divertito Shuko e Poci, nell'attesa che la sua presenza potesse rivelarsi utile a quegli apprendisti.


     
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50 replies since 26/9/2007, 21:04   966 views
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