L'Arena

[Ambientazione]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ledah
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    13,765
    Reputation
    +90

    Status
    Anonymous
    Ledah ascoltò attentamente Shinodari quando rispose a Febh, parte del suo stato d'animo era espresso dai simboli, ma le parole avevano un peso chiarificatore e quello scatto dell'iride...Ledah l'aveva già visto una volta negli occhi di Shinodari, in quel momento era arrabbiata, così gli avevano detto che si chiamava quell'emozione che ti fa' digrignare i denti ed alzare la voce, Shindoari stava esponendo la sua frustrazione per quello che era stata costretta ad organizzare, Ledah però, non poteva in alcun modo confortarla, le sue parole assenti non avevano la capacità di penetrare dentro la kunoichi, la quale aveva bisogno di venir cullata da un tono di voce che la rassicurasse e la confortasse, caldo come il grembo materno e rassicurante come la presenza di un padre.
    Ledah non era altro che un guscio, nuovamente costretto ad assistere allo svolgersi della vita altrui senza viverlo a sua volta, impossibilitato a parteciparvi.

    [...]


    Ledah incrociò lo sguardo di Shaina mentre porgeva i ripetitori alla biondina, si chiese se stesse ripensando a quella notte quando Ookami aveva fatto il suo drammatico ritorno, dopo qualche minuto, udì un urlo provenire dall'ingresso agli spalti ed un kiriano saltare addosso a Shinodari Avvinghiandosi stretto stretto a lei.
    Ledah rimase bloccato, c'era un controsenso che non riusciva a comprendere, il kiriano sembrava felice di vederla e pareva conoscerla, ma sembrava che volesse stritolarla, quando Ledah decise che per sicurezza fosse il caso di andare a staccarlo da Shinodari, il kiriano si staccò da se', per poi rivolgersi a Ledah ed a Febh, presentandosi come una delle guardie del corpo di Shiltar.
    Ledah ricambiò assente lo sguardo del kiriano, inclinando la testa di lato, come se il collo avesse ceduto improvvisamente, gli capitava spesso anche se non ne aveva mai capito la causa, si raddrizzò la testa con le mani, avvicinandosi al kiriano, il quale aveva chiamato Shinodari "Sensei", per poi fermarsi di fronte a lui e chiedergli con un tono di voce ed espressione assenti:

    "Io sono Ledah e vorrei capire perchè pur essendo stato allievo di Shinodari, tu abbia tentato di stritolarla."

    Per Ledah i sentimenti erano cosa misteriosa, a mala pena riusciva a distinguerli se non gli venivano spiegati e molte azioni legate ai sentimenti gli erano incomprensibili, al funerale di Jotaro Jaku aveva chiesto ad uno dei presenti, Kamuro Yamazaki, cosa volesse dire vendetta e perchè volesse portarla avanti, adesso si ritrovava a non capire quella spontanea dimostrazione d'affetto che è un'abbraccio.

    [...]


    Ad un certo punto, fece la sua comparsa un'uomo, apparteneva a Konoha, aveva un portamento dignitoso ed il simbolo del clan Uchiha lo indicava come un'appartenente allo stesso, Ledah si limitò a porgergli uno degli auricolari, dicendogli assente:

    "Con questo è possibile seguire ciò che appare sui monitor."

    A Ledah quell'uomo appariva diverso da molti altri ninja, anche se non molto diverso da altri Uchiha, evidentemente quella truce espressione era una delle loro caratteristiche oltre al doujutsu denominato Sharingan.
    Tuttavia, non vi badò più di tanto, chiunque fosse, non era per lui diverso dagli altri amministratori, di sicuro potente e probabilmente, abituato ad alti onori cui Ledah non faceva caso, quando la formalità gli pareva eccessiva non riusciva a rispettarla, non era altro che un costrutto fittizio, creata ad hoc per compiacere uomini potenti di qualsiasi tipo e che permetteva a quest'ultimi di gongolarsi nell'esibizione del rispetto altrui nei loro confronti, vero o falso che fosse.
     
    .
95 replies since 16/10/2007, 16:27   2830 views
  Share  
.