L'Arena

[Ambientazione]

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  1. Shinodari
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    CITAZIONE
    Forse, quindi, le recriminazioni di Kiri verso Oto potrebbero aumentare di numero, nobile Shinodari?"

    Sulle labbra della ragazza affiorò l’ombra di un sorriso.

    -E’ possibile nobile Shiltar. Ma avremo modo di riparlarne dopo il Torneo.-

    Considerò la kunoichi.


    [...]


    Lo spettacolo in tribuna non era di certo terminato.
    Tra uno scambio di convenevoli e l’altro che coinvolse alcuni tra i presenti, Febh ebbe il tempo di chiederle se il drago d’ombra fosse un amico di Ko.
    La ragazza annuì, mantenendo lo sguardo vigile sui protagonisti della vicenda.
    Shiltar raggiunse il culmine di quello spettacolo improvvisato estraendo la lama d’osso con una rapidità tale da tentare di mettere in difficoltà Yashimata.
    L’arma era diretta contro la gola dello shinobi, l’amministratore di Kiri non aveva preso bene l’atteggiamento poco diplomatico del ragazzo.
    Non sembrava intenzionato ad ucciderlo a sangue freddo, prima esigeva delle risposte convincenti da parte di Yashimata.
    Una sola parola sbagliata e sarebbe morto.
    Ma le sorprese non erano finite.
    Il ragazzo non si fece sorprendere dall’attacco portandosi fuori portata dal Kaguya.
    Poi riprese a parlare.
    Certo che in quanto a diplomazia lasciava un po’ tanto a desiderare.
    Definire rozzo Shiltar non era esattamente un buon metodo per farsi dare il permesso.
    Non si fidava neanche lei di Yashimata, però c’era qualcosa in lui che aveva attirato la sua attenzione.
    Incrociò le braccia, mentre soppesava le parole del kiriano.


    -Permettimi di dire che in altre circostanze ti avrei fatto sbattere nelle prigioni di Oto per un lungo periodo. Hai dato una scossa non indifferente alla sicurezza di questo luogo. Non so se debba ringraziarti o farti imprigionare.-

    Lo fissò dritto negli occhi.

    Accarezzò le scaglie del drago d’ombra.


    -D’altra parte se facessi ciò non potrei scoprire in che modo tu giochi con le ombre, per cui da parte mia ti concedo di restare qui ad Oto, ma...-

    Lasciò volutamente in sospeso la frase per qualche istante

    -...dovrai accettare una condizione. Un piccolo prezzo per oggi. Potrai girare per il villaggio, ma avrai uno shinobi che ti seguirà dovunque andrai e al minimo cenno di utilizzo della tua tecnica d’ombra verrai considerato un ospite poco gradito e passerò alle maniere forti. Mi dispiace, ma non posso mettere a rischio il villaggio lasciandoti totalmente libero di muoverti a tuo piacimento. Accetti Yashimata?-

    Osservò la ragazza.

    Le iridi ancora ammantate di oscurità.

    In realtà si stava divertendo, ma lo stava nascondendo dietro un’espressione imperturbabile.

    Attese la risposta del ragazzo e quella dei suoi colleghi.

    Yashimata, però, ancora non aveva terminato di giocare con le tenebre.
    Mentre si avvicinava a Shinodari scomparve alla sua vista come se le ombre l’avessero inghiottito.
    Inutile la mossa di Febh messosi a sua protezione.
    La kunoichi non ebbe neanche il tempo di richiamare in aiuto il drago che il ragazzo si era materializzato dietro le sue spalle.
    Erano a contatto.
    Se avesse voluto l’avrebbe potuta attaccare di sorpresa, ma non lo fece.
    Si limitò a sussurrarle un avvertimento.


    CITAZIONE
    « Shinodari, ti consiglio di non entrare troppo spesso in contatto con le tenebre, richiedono un prezzo troppo alto in cambio dei loro servigi. Stai attenta, questo è un consiglio da chi ci è già passato. »


    Commentò il ragazzo con una smorfia di dolore nel tono.

    Non ebbe tempo di riflettere a fondo sul significato di quella frase, che la voce di Yashimata si sdoppiò pronunciando altre parole.


    CITAZIONE
    ...non sembra triste anche a te la paura di quel Kaguya di perdere qualcun'altro?...

    Riuscì a malapena a mascherare lo stupore.
    Che stava succedendo?
    Erano parole quasi sovrapposte a quelle che solo lei aveva udito, partite leggermente in ritardo come un’eco, se non fosse per il fatto che la frase era totalmente diversa.
    Shinodari era stata addestrata a non cadere in simili tranelli.
    Aveva avuto modo di studiare Yashimata ed era convinta che non fosse lui l’autore di quella seconda frase che era stata quasi sicuramente udita da tutti.
    Ancora una volta l’equilibrio di quella riunione era stato compromesso.
    Stavolta chi era l’autore?

     
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95 replies since 16/10/2007, 16:27   2829 views
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