L'Arena

[Ambientazione]

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  1. Kisugy Hajime
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    Rientro in Scena


    *Una breve, silenziosa camminata, precedette l'arrivo all'ingresso dell'arena. La guardia che aveva accettato di buon grado di accompagnarmi fino alla tribuna centrale, quella riservata agli amministratori di villaggio, non aveva proferito una singola parola, e diligentemente aveva portato a termine il proprio incarico, per poi congedarsi. La stradina che conduceva all'enorme struttura circolare attraversava un fitto bosco, buio quanto particolare: doveva essere il tale "Bosco dei Sussuri"; da qualche parte ne avevo sentito parlare.. forse in uno dei libri presenti nella biblioteca dell'amministrazione della nebbia.. °Già.. ripensandoci è parecchio tempo che non rimetto piede a casa... dopo questa rimpatriata a Oto, suppongo sarà la mia prossima meta...°

    [..]


    Concessomi qualche momento ai ricordi, non mi resi conto di essere giunto giusto all'entrata della tribuna centrale. Superato l'ingresso, avrei "simbolicamente" fatto il mio ritorno in scena, dopo tanti mesi di vagabondaggio per il mondo; ne avevo viste di cotte di crude, e si erano verificati eventi importanti che avrei dovuto riferire più tardi alla persona che mi aveva spinto a partecipare a quella rimpatriata tra alte cariche... Shiltar.
    Fu proprio lui la prima figura che inquadrai tra tutte quelle presenti sulla tribuna: i capelli argentati, lo sguardo grave quanto sicuro, un piccolo sorriso tranquillo dipinto sul volto. Mi lasciai sfuggire un ghigno: no, non era affatto cambiato.

    Di certo, la prima impressione che mi diede quel luogo non fu delle più tranquille. Ma era chiaro, le riunioni tra le alte cariche dei villaggi erano sempre divertenti per un qualche motivo: un qualche esaltato che pretendeva gloria e onori, diverbi accesi e parole dette tra i denti, discussioni politiche e/o personali, risse leggere e quant'altro. °Una pacchia!... eheh°
    Questi e altri erano i motivi per cui, un tempo, cercavo di non perdermi mai appuntamenti mondani di quel calibro; poi, certo, c'era anche l'aspetto secondario, che questa volta si presentava come il torneo per i sigilli.. ma quello alla fin fine passava sempre in secondo piano, e ampi tavoli di buffet completavano la situazione rendendo il tutto quanto meno spassoso.. °Ahhh.. bella la vita dell'amministratore... chissà, poi, se lo sono ancora..°

    Ponendomi per qualche secondo quello strano quesito, mossi i primi passi verso il Kaguya, ignorando inizialmente il resto dei partecipanti. Bardato com'ero, dalle spalle ai piedi coperto dal lungo mantello da viaggio, sulla testa l'ampio cappello a righe alternate bianche e verdi, che mi aveva accompagnato fedelmente in tutti gli ultimi mesi, ero difficilmente riconoscibile. Il sottile strato di barbetta incolta poi, completava perfettamente il ritratto del perfetto sconosciuto, dandomi quel filo di misteriosità che avrebbe, forse, ingannato anche l'amministratore della nebbia.

    Raggiunti silenziosamente i partecipanti più vicini, mi sarei fermato di colpo, attendendo per qualche momento. Poi, dopo aver alzato pacatamente il capello, per rivelare quasi completamente l'intero volto, avrei rivolto a tutti un ampio sorriso, sicuro di aver attirato la maggior attenzione possibile:

    image


    "Saaaaalve! Scusate il ritardo, spero di non essermi perso il più bello.. per chi non mi conoscesse, per le signore e per i gentiluomini, io sono Kisugy, amministratore" ma non essendo particolarmente sicuro della carica, abbassai notevolmente il tono di voce borbottando: "o forse ex amministratore" per poi continuare: "del villaggio della nebbia! Molto piacere" conclusi accennando a un movimento educato a mò di saluto con il cappello.
    Senza aggiungere altro, mi sarei poi diretto verso Shiltar, che sembrava essere accompagnato da un altro ninja della nebbia, di cui però, come era solito succedere, mi sfuggiva il nome. Rivolgendo un nuovo ampio sorriso al Kaguya e un pacato saluto all'altro nebbioso, cominciai: "Ehilà, Capo! Quanto tempo eh? Dì la verità, ti sono mancato? ...Novità dal villaggio?" attendendo poi una sua reazione, che poteva variare dal violento lancio di un osso potenzialmente mortale, a causa della mia mancanza al posto di lavoro in amministrazione, e al conseguente raddoppio del carico di lavoro che aveva dovuto affrontare, a una più accettabile stretta di mano, prova del fatto che forse, non era così arrabbiato con me.
    Sucessivamente, avrei poi posto uno sguardo più attento sugli altri invitati nella tribuna.. forse conoscevo già qualcuno..*
     
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95 replies since 16/10/2007, 16:27   2830 views
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