Riunione di Oto II - II otO id enoinuiR

[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    10,451
    Reputation
    +80
    Location
    Dalle Nebbie del Passato...

    Status
    Anonymous
    Le parole del Kokage...
    Solo un ronzio di sottofondo nei suoi ricordi appena creati.

    La curiosità che le aveva acceso nell’animo Luis circa le squadre speciali...
    Spenta come lo stoppino di una candela sotto la grandine.

    Nella sua mente continuava ad echeggiare solo una parola...


    §Perché?§


    Voleva rispondere a Febh, ma la sua voce sembrava essere stata sigillata all’interno della sua gola...

    §Perché?§

    I cancelli, la sicurezza di Oto, i suoi guardiani... Gabry... Jin... avrebbe dovuto intervenire al riguardo.

    §Perché?§

    Le iridi erano mutate in un nero ancora più scuro delle stesse tenebre accentuato dalla carnagione sempre più pallida.

    Il cuore sembrava mancare alcuni battiti, ostinandosi a non regolarizzarsi...


    §Perché?§

    Avrebbe voluto chiudere gli occhi e popi riaprirli, come quando si fa un incubo... ma quella era la cruda realtà... Nessuna speranza in un nuovo risveglio...

    §Perché?§

    Continuava a sussurrarle la sua voce.

    Aveva creduto di riuscire a mantenere saldo il suo cuore.

    Con l’addio di Kaze, i fantasmi del passato si erano tramutati in ricordi privi di quel dolore che si portava da mesi...

    §Perché?§

    Litania ossessiva mentre le parole di Sayaka la perforavano come fossero state miriadi di spiedi affilati.

    La gioia nel rivedere la sua sensei pochi istanti prima si era tramutato in un gelo senza fine.


    §Perché?§

    CITAZIONE
    Ho intenzione di divenire una nukenin.


    Le iridi prive di pupilla ormai inghiottita dall’iride sempre più scura, come se la luce venisse costantemente inghiottita.


    Tapparsi le orecchie... No, erano parole che non potevano essere cancellate con quel gesto.

    CITAZIONE
    "Non pretendo che le mie parole siano accettate senza alcuna remora, tuttavia non intendo smuovermi dalle mie ragioni. Ucciderò e cancellerò l' esistenza di chiunque si frapponga fra me e la mia libertà personale.
    Parteciperò alle missioni in qualità di ninja libero e sarò slegata completamente da villaggi e quant' altro.
    Righerò personalmente il mio corpifronte in caso di necessità o richiesta da parte vostra, tuttavia ricordate che per me sarà sempre un piacere ed un onore venire in questi luoghi come un alleata.
    Ho pensato anche a trovare un valido sostituto per il posto vacante che lascerei presso l' ospedale, una persona della mia stessa pasta che ritengo bravo e capace tanto quanto me.
    Ciò che mi preme sapere da parte vostra, mio signore, è la vostra posizione in merito al mio defezionamento."

    I pugni serrati fino a sbiancare le nocche... le unghie conficcate nella carne.

    §Perché?§

    Le parole di Ledah si persero all’interno del suo cuore che sanguinava.

    CITAZIONE
    "Da oggi in poi chiunque di voi tenti di relazionarsi a me non potrà avvalersi della forza dell' accademia per sfuggire alla mia possibile e continua ira.
    Non vi azzardate a seguire le mie orme credendo che ciò che faccio sia migliore del servire il nostro signore.
    Vi ucciderò, esattamente come farei con chiunque altro. Studenti o jonin che siate.
    Oppure sarò uccisa a mia volta.
    Shinodari! Da adesso, sino a nuovo ordine dovrai occuparti tu della manutenzione delle ragazze del Neko...Capirai quando le esaminerai a dovere.
    Per tutti gli altri, sopratutto coloro che si sono divertiti a rovinare le mie infermiere...preghiate che io non torni viva da questa missione!"

    §Perché?§

    -Perché...-

    -PERCHE’?-


    Urlò con quanto fiato aveva in gola.

    -IO NON ACCETTERÒ MAI UN TUO SOSTITUTO, SAYAKA SAN. NESSUN PRENDERÀ IL TUO POSTO ALL’OSPEDALE. NON PUOI CONTINUARE A DARE ORDINI SE CI ABBANDONI COSÌ... DICI DI ESSERE AMICA DI OTO, MA UN NUKENIN NON HA AMICIZIE... È UN MERCENARIO... VA DOVE IL SUO CUORE LO PORTA... E UN GIORNO LA TUA VOGLIA DI MORTE E DI TORTURA SI RIVERSERÀ ANCHE SU DI NOI...-

    commentò fissando il clone.

    [...]


    La breve vita del clone raggiunse il suo limite, dopo essersi disfatto lentamente per assumere per un breve istante le fattezze di una delle infermiere dell’ospedale.

    Spruzzi di sangue schizzarono sui presenti.

    Ledah la protesse con il suo ventaglio, ma la ragazza quasi non se ne rese conto.


    -Perché ci hai tradito? Tu che eri il cuore di Oto.-

    Mormorò in un sussurro...
     
    .
  2. Yami Kaguya
        Like  
     
    .

    User deleted


    image
    image

    -Betray-


    Jin era tornato, proponendosi a sua volta per uno dei Gate. Ma quell'evento, era oscurato da un altro, che come ogni volta che lei entrava sulla scena, oscurava tutto il resto. Persino in un clone.
    La persona che mi aveva insegnato le arti mediche mesi prima, avanzò nella sala, fino a portarsi di fronte al Kokage. E spiegare in un discorso secco, le sue intenzioni. L'accademia era troppo limitante. I villaggi come una gabbia. Troppo pietosi. E secondo quella logica, avrebbe abbandonato il suo villaggio, tutti coloro che la stimavano, per ottenere il più alto grado di libertà. Voleva diventare una Nukenin, traditori non solo del proprio villaggio, ma delle regole dell'accademia. Per la seconda, non doveva sembrarle troppo dura sacrificare la prima. Come darle torto.
    Cercò di far capire come sarebbe rimasta alleata di Oto, se gliel'avesse concesso, di come avesse trovato un sostituto per il posto che avrebbe lasciato vacante. Mero senso pratico. Il vuoto che ci si lascia dietro di sè, era incolmabile, per chi teneva a qualcuno.
    La voce di Shinodari echeggiò nella sala, urlando contro a quella specie di telefono ambulante. Non potei che concordare con la prima frase della mia compagna. Che cercasse di non lasciare vuoto il suo ruolo all'interno del villaggio, era quasi encomiabile. Ma non poteva dare ordini a quelli che non stavano più sotto di lei.

    Infine, l'Okamikumo chiese la risposta alla sua decisione, prima di ribadire come ora non le importasse nulla di chi le si parasse davanti,se voleva, avrebbe ucciso chiunque.
    Concludendo con quelle parole, il corpo cadde a terra, in preda agli spasmi, prima che un ragno uscisse dalla cassa toracica, schizzando di sangue chiunque nelle vicinanze. Ledah fu rapido a coprire Shinodari, mentre veniva colpito dal sangue, al pari di me.

    ...Sembra il nostro patto sia rotto, umano.

    ...Ero sincero quando ti avevo promesso prima o poi uno scontro con la volpe, in cambio della tua forza. Se ti è di consolazione, sono deluso quanto te.

    No che non mi è di consolazione, stronzo. Potrebbe pure sparire nel nulla, che ne sai.

    Dubito. Le volpi non riescono a vivere in solitudine. Raggirare gli uomini è troppo divertente. E se resto in questo villaggio, prima o poi la reincontrerò. Per odio o per caso, i traditori tornano sempre nei luoghi dove sono cresciuti. E poi, cosa vuoi fare? Sciogliere il sigillo?

    ...No. E dovresti ringraziare quello, se non ti ammazzo.

    Fissai nuovamente quelle spoglie, mentre mi pulivo il sangue dal volto.

    Ognuno sceglie la propria strada. Prendila come un rinvio, se ti fa stare meglio.

    Non ci furono altre parole fra me e il demone. E poi, avevo altro da fare, al momento. Mi voltai verso Shinodari, vedendo Ledah ripiegare il ventaglio. Mi misi davanti alla ragazza, dando un colpetto a ledah sulla spalla. Chissà se avrebbe capito che era un grazie, poteva pure prenderlo come un rimprovero per quello che sapevo.
    Rimasi in silenzio di fronte alla ragazza, ben capendo cosa potesse provare. Il problema, era che non potevo biasimare l'Okamikumo. Io stesso avevo tradito Kiri, in cerca di potere, e successivamente di una libertà che non credevo di poter ottenere alla Nebbia. Quindi per la prima volta, non sapevo quali parole potessi usare, anche solo per tentare di placare, la tristezza della kunoichi. Le cui gambe avevano ceduto, dopo le sue ultime parole, così che era rimasta inginocchiata a terra, a fissare il corpo che fino a pochi secondi prima le aveva comunicato le ultime parole della sua sensei.
    Mi inginocchiai a mia volta al livello dei suoi occhi, scostando con la mano i capelli che ne coprivano uno. Trovandomi così di fronte ancora una volta quel nero quasi senza fine, che prepotente prendeva il posto del viola che conoscevo. Rimasi fermo a guardarla, prima di avvicinarmi, e abbracciarla a livello delle costole, senza le sue braccia in mezzo. Appoggiai la testa alla sua dal lato sinistro, restando in silenzio alcuni istanti. Forse non era quello il luogo, per dimostrazioni di affetto, o per consolarla. Ma nemmeno potevo ignorare la cosa.

    La vita di una persona, si basa su quelle che ritiene le sue priorità. Può crescere vedendo nel villaggio il luogo in cui vive lei e coloro a cui tiene. O può crescere vedendolo solo come il luogo dove sta in quel momento.

    Feci una pausa, per poi continuare.

    Nella seconda, il villaggio non è la priorità, perchè è solo il luogo dove sta quella persona, il che rende lei stessa la sua unica priorità. Può così cambiare scopo da un momento all'altro, e lasciare il luogo dove vive. I traditori sono guidati solo da ciò in cui credono, non dalle leggi del proprio villaggio.

    Non importava, se mi avrebbe spinto via, rifiutando quelle parole. Avrei cercato in ogni modo di non mollare la presa, finchè non avessi finito.

    Sayaka era guidata dalle sue priorità sin da quando l'ho conosciuta. E a pensarci ora, una simile linea di pensiero poteva non conciliarsi con il dover essere una colonna di un villaggio. Soprattutto la sua linea di pensiero, con quella dell'accademia.

    I Tradimenti fanno male perchè sono imprevisti. Purtroppo vivere qui era come una gabbia. Non mi sento di biasimarla.


    Strinsi ancora di più la presa, nel caso avesse voluto staccarsi a tutti i costi. Per poi chiudere.

    Ha detto che ucciderà chiunque si frapponga fra lei e la sua libertà. Se Oto acconsentirà a trattarla solo come una "esterna", dubito tornerà con scopi offensivi. Non è una nemica del villaggio, a mio parere. Ti ha lasciato parte del suo lavoro.
    E se credi che ti abbia abbandonata....allora basta che diventi abbastanza forte per seguirla.


    Dissi, lasciandola andare. Era da mesi che avevo capito come Shinodari potesse conoscere solo il dolore, di aver tradito, essendoci stata costretta. Capire fino in fondo la linea di pensiero di chi decideva di sacrificare ogni cosa per sè stesso, non era possibile senza provarlo di persona. E lei konoha, l'aveva tradita per Sakiji, e per Sayaka. Non mi sarei stupito, se quel perchè avesse nascosto anche un'altra domanda. Perchè non l'aveva avvisata, e perchè non l'aveva portata con sè.
    Mi alzai dalla mia posizione, tornando in piedi dopo qualche altro secondo di inginocchiamento.

    Voleva che tu restassi qui a curare ciò che si lascia dietro. Almeno una speranza che torni in visita, forse questo può crearla.

    Dissi con un lieve sorriso, prima di rivolgermi al Kokage.

    Niidaime-sama, con tutto il rispetto, ma vorrei riflettesse bene sul sostituto che Sayaka vuole condurre sin qui. Aveva parlato di libertà un anno fa, quindi vorrei sapere se ha intenzione di rispettare la sua parola. Se il sostituto dell'Okamikumo non mi piacesse, vorrei lasciare lo staff ospedaliero. A meno che lei non mi ordini espressamente il contrario. A cui però non assicuro di ubbidire.

    Dissi, in poche parole, attendendo risposta. Shinodari era in un qualche modo protetta dal fatto che Sayaka l'avesse addestrata dai suoi esordi, e tenerla come passatempo credevo le desse una certa sicurezza di non essere messa su un tavolo operatorio. Così come l'ultimo Okamikumo di Oto, che reggeva la Kusanagi. Semplici Passatempi. Ma se il nuovo capo ospedaliero era come Sayaka, senza i suoi limiti...c'erano un pò di cose da controllare.

    Su quella linea di pensiero, tornai a fissare il corpo dell'infermiera. Se si cercava il pelo nell'uovo, un lato positivo c'era. Ora perlomeno Konoha non poteva più rompere. La loro volpe non era più sotto il nostro raggio d'azione.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    13,765
    Reputation
    +90

    Status
    Anonymous
    Ledah ripiegò il ventaglio, mentre Kayle accorreva verso Shinodari, di nuovo, Ledah non era in grado di far nulla, quell'assenza gli impediva di soffrire, lo aiutava ad affrontare razionalmente gli avvenimenti, ma nei rapporti con gli altri era il più grande impedimento che vi potesse essere, un muro invisibile separava Ledah dagli altri, mentre le sue espressioni venivano celate dalla Maschera, rimase lì in piedi, unico contatto un colpetto datogli da Kayle sulla spalla, entrambi erano coperdi dagli spruzzi del sangue dell'emissario.
    Il significato di quel contatto era per Ledah oscuro, lui così poco avezzo a comprendere quei gesti, si ritrovò ad interrogarsi sul suo significato, sapeva che alcuni si davano delle pacche sulla spalla ed era un gesto quantomeno amichevole, un colpo altrove avrebbe potuto significare qualsiasi altra cosa, ma la spalla, era sicuro che indicasse un rapporto amichevole, forse persino un ringraziamento dovto all'aver coperto Shinodari dal Sangue, ma in quel momento era esposta a qualcosa di peggio, agli sguardi della gente, decise di coprire i due amministratori spiegando il ventaglio, in quel momento non stavano ricoprendo una carica pubblica, per quanto fosse recalcitrante all'idea di stare vicino a due persone che non avevano alcun muro tra di loro, gli stette vicino per proteggerli dagli sguardi con il gigantesco ventaglio.
     
    .
  4. Nidaime
        Like  
     
    .

    User deleted


    Conclusione della Riunione


    Il primo a replicare alle parole del Kokage fu il giovane Yakushi, Febh, i cui modi indicavano il suo interesse verso la composizione di una squadra speciale, interesse che colpì positivamente il Nidaime, prima che, a parlare, fosse Luis Mikawa.
    Anche il possessore della Kusanagi disse la sua sulle squadre speciali, specificando persino dei progetti su eventuali equipaggiamenti, cose a cui il Kokage diede un'occhiata attenta, per quanto veloce, idee interessanti, che sarebbero di certo state discusse presto.
    Al sopravvissuto del primo torneo, poi, si aggiunse la parola di un altro sopravvissuto: l'Uchiha in possesso del Sigillo del Lupo, che si presentò come desideroso di mantenere il controllo sullo stesso.

    A questi tre ninja, il Kokage rispose prontamente:


    - La presenza di un ristretto numero di ninja otesi a difesa degli amministratore, o quanto meno a supporto degli stessi in caso di un qualche attacco fra gli emissari dei vari villaggi, sarebbe un'idea più che saggia, Febh Yakushi. Un progetto che si potrà certamente portare avanti, ma credo che basterà, per chi come te è interessato, presentarsi a due amministratori con tale volontà, per poter ottenere questo ruolo.

    Sulle tipologie di squadre speciali, Luis dei Mikawa, creare una squadra di supporto per ognuno dei quattro confini di Oto è un'ottima idea, come anche i diversi progetti che qui vedo appuntati, su equipaggiamenti e quanto altro.
    Personalmente credo che per le squadre speciali, oltre ad una medica ed una di inseguitori, altri ninja si potranno sviluppare in altri campi, così da formare dei gruppi composti per le più variegate mansioni senza alcun problema.

    Infine, giovane Uchiha, se vuoi, potrai combattere di nuovo per il tuo sigillo, per quanto credevo che, data la tua fedeltà e coraggio, fossi pronto ad affrontare prove più ardue per i Sigilli Maggiori, quando saranno del tutto pronto, ma a te la scelta.-


    Sentenziò con tono calmo il Kokage, prima che la porta si aprisse, rivelando una figura al successore di Orochimaru nota, quella che s'era rivelata nel precedente incontro come Sayaka Okamikumo.

    Le parole della kunoichi furono quanto meno una sorpresa, che ben rimase celata sul viso del Kokage, che le soppesò, una per una, valutando come strana fosse quella creatura in cerca di libertà, ma pur sempre fedele alla sua terra natia.
    Il successore di Orochimaru ascoltò tutto ciò che la fittizia forma gli disse, ripetendo notizie volute dall'Okamikumo, poi parlò egli stesso:


    - Accetto la tua scelta, Sayaka Okamikumo, ma, come Kokage di Oto, mi riservo di decidere se accettare anche il sostituto che vorrai proporre al tuo posto, oltre che, naturalmente, la possibilità di rivedere la mia posizione nei tuoi confronti: poiché, kunoichi, sappi che, al primo danno che farai al Suono, o ad uno dei suoi ninja, allora non sarai più considerata ben accetta nelle mura a cui ti dici affezionata.
    Vuoi vivere libera? Bene, Sayaka Okamikumo, è una tua scelta. Vuoi l'ospitalità di Oto? Allora dovrai rispettare i suoi ninja e non portare mai per prima un danno al Villaggio del Suono. Solo il doverti difendere dalle eventuali azioni di chi fra i presenti ti voglia attaccare, non sarà visto come un attacco al villaggio, che, comunque, non ti garantirà protezione dai suoi ninja, solo da quelli degli altri territori Accademici, se sarà necessario.-


    Sentenziò il Kokage, prima di ascoltare le ultime parole della copia, parole a cui poi aggiunse le sue, alzandosi per la prima volta in piedi e scrutando con uno sguardo gelido tutti i presenti:

    - Sappiate che, al di là delle parole dette dalla copia, chiunque vorrà seguire le orme di Sayaka, dovrà avere la forza per meritarsi l'alleanza con il Suono anche da Mukenin.
    Io non condanno chi vuol tradire, ma tradire Oto portando via i segreti del villaggio, specie se per dividerli con eventuali nemici del Suono, sarà qualcosa che non perdonerò, né passerà inosservata.
    Quindi, chiunque voglia seguire le orme dell'Okamikumo, prima ponderi bene quale è la sua forza in confronto a quella del Suono. -


    Quelle parole suonarono alle orecchie di tutti per ciò che erano: una minaccia a chiunque si fosse sentito in diritto di copiare le azioni di Sayaka senza averne le abilità.

    Dopo la scelta di Sayaka, ci furono diverse reazioni da quelli a lei più vicini, oltre alle parole di un altro genin che si presentava per uno dei sigilli.
    Il Nidaime non aggiunse niente nei confronti di Shinodari, o di Ledah, poiché i loro rapporti con la kunoichi ora traditrice erano fin troppo personali per essere lui adatto ad occuparsene.
    Al contrario parlò quando Yami Kabane gli si rivolse:


    - Come ho già detto, giovane amministratore, pondererò io stesso il valore di questo ipotetico sostituto, inoltre, non preoccuparti, non vi costringerò a seguirlo ciecamente, chi non vorrà unirsi a questo eventuale nuovo capo dell'Ospedale, dovrà semplicemente esternarlo a me. -

    Affermò, con un tono di nuovo calmo, prima di volgersi verso il genin che si era presentato nel frattempo per uno dei sigilli:

    - Bene, giovane shinobi, lieto di sapere che altri ninja presso il Suono sono pronti a farsi carico dei nostri sigilli -

    A quel punto, il Capo di Oto tornò a sedersi, scrutando i presenti, prima di parlare un'ultima volta:

    - Con questi avvenimenti, miei ninja, ritengo che la riunione si possa ritenere conclusa, se non avete altro da aggiungere.
    Sappiate che chi parteciperà al Torneo per i Sigilli, come ho già detto potrebbe fallire, ma il fallimento non implicherà obbligatoriamente la morte, ne il ritorno al proprio villaggio d'origine.
    Sarebbe folle gettare al vento la vita dei ninja del villaggio per un gioco, non sono Orochimaru, ritengo ognuno di voi importante per l'unità del Suono, se fallirete e sopravvivrete, forse non avrete conquistato un sigillo, ma di certo avrete ottenuto esperienze che vi daranno la forza per migliorarvi. -


    Affermò ancora il Kokage, prima di volgersi verso gli amministratori:

    - Mi aspetto di rivedervi presto, per parlare al meglio dei progetti sulle squadre speciali, che si possano creare questi gruppi di ninja per Oto il prima possibile. -

    Concluse allora il Kokage, che avrebbe lasciato uscire i presenti almeno di nuove repliche.
     
    .
63 replies since 21/10/2007, 14:21   3051 views
  Share  
.