Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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  1. Historia
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    Il mondo che verrà

    Parte i ~ la chiave





    Fu la voce di Eiatsu a risvegliare la ragazza dal torpore. Harumi non coglieva pienamente il senso delle sue parole, me era chiaro che si riferiva a lei. Solo quando le si rivolse direttamente però, ella aprì gli occhi. Il suo corpo, che le era parso tanto leggero da supporre di trovarsi all'interno di un sogno, in realtà fluttuava ad oltre un metro d'altezza, avvolto da spirali vorticanti di chakra cangiante sulle diverse tonalità del blu. Lentamente, il flusso scemò di intensità, rispondendo in modo misterioso al suo risveglio. Il turbine d'energia la adagiò lentamente, quasi con delicatezza, sul freddo ripiano ligneo, per poi svanire in una dissolvenza nebulosa. Non senza qualche difficoltà la giovane si alzò, portandosi però una mano al viso. Il rituale e i tre giorni di travagliata convalescenza l'avevano lasciata piuttosto stordita, ma non era niente rispetto alle condizioni pietose in cui versava all'interno delle Prigioni di Oto.



    Eiatsu...san... Aveva la fastidiosa impressione di essere al centro dell'attenzione, perciò non rispose immediatamente come se fosse sola con il jonin, ma si prese alcuni istanti per guardarsi intorno. A parte l'eliminatore, l'unica faccia nota alla ragazza era quella di Kato Yotsuki, di cui conservava un ricordo ambivalente. Lievemente intimorita, esitava a condividere quanto gli era stato richiesto, ma dopo aver incrociato lo sguardo con Eiatsu, si decise a parlare. Prese un respiro profondo mentre faceva mente locale. I ricordi che le interessavano le apparvero particolarmente vividi, come se non fossero passate che poche ore dai fatti. Si schiarì la voce e, non sapendo a chi rivolgersi, aprì bocca fissando il tavolo sotto di sé. Il giorno del mio arrivo ad Oto, c'è stato un tentativo di furto negli uffici dell'Amministrazione. Negli archivi, posti al piano inferiore, ho incontrato un nukenin del Suono con la borsa piena di informazioni segrete e rotoli proibiti, ma ciò che ha destato particolarmente la mia attenzione è stato l'enorme... cercò per alcuni istanti la definizione più opportuna, per poi rinunciarvi ...una specie di cotton-fioc metallico che portava dietro la schiena. L'abbiamo fermato e interrogato. Sembra si trattasse di un furto su commissione, forse da parte di Ame, forse da parte delle Asce. Fece un'attimo di pausa, spostandosi sul bordo del piano, con le gambe a penzoloni. Non ne capiva il motivo, ma sapeva che la parte interessante era proprio quella che si accingeva a narrare. Volevamo portato dall'amministratore, Febh-sama, ma non era più in ufficio. In compenso abbiamo trovato una delle sue lucertole, credo che il suo nome fosse Ssalar perse alcuni istanti nel tentativo di rimembrare quel particolare inutile, ma dopo aver scosso la testa continuò ...comunque sia, il rettile si è lasciato sfuggire che si trattava di una chiave, e molto importante per giunta. A suo dire, Febh-sama avrebbe potuto distruggere metà Villaggio pur di scovare il colpevole. Ha aggiunto poi che solo un certo Chikuma ne sarebbe dovuto essere a conoscenza. Balzò giù dal tavolo, ma le gambe non la ressero, non aveva ancora recuperato del tutto le forze. Tuttavia Eiatsu le era proprio a fianco, e sarebbe stato agevole per lui sostenerla se lo avesse voluto. Senza farci troppo caso, come ricordandosi qualcosa di importante, Harumi esclamò di botto. Ah no, aspettate. In realtà si tratta solo di una copia della chiave, l'originale si trova Suna. Per via di un patto con un certo Hoshi... Si portò di nuovo una mano al capo, domandandosi perché stesse rivelando tutto ciò. Non le era stato forse detto che si trattava di una questione della massima segretezza? La testa le doleva leggermente, ma ormai il suo racconto era prossimo alla fine. Avevamo suggerito di trovare un nuovo nascondiglio per la chiave, ma Ssalar si è fermamente opposto, proponendo di riposizionata nella cassaforte nascosta che si trova nei sotterranei dell'Amministrazione. Finalmente riuscì a rimettersi per bene diritta. Il cerchio alla testa persisteva, ma almeno non aveva più i giramenti. Credo che Febh-sama non sia ancora stato informato dell'accaduto. Al momento gli unici a conoscenza dei fatti, oltre alla lucertola e a me, sono il criminale, che dovrebbe trovarsi nelle carceri di Oto, e... ci pensò un po' su, per concludere infine a bassa voce ...Hebiko, la segretaria. Alla fine ha detto che se ne sarebbe occupata lei di trovarle una nuova sistemazione, e ne avrebbe risposto direttamente all'amministratore se lo avesse scoperto. Nessun altro, credo. Dopo quello sforzo era di nuovo esausta, anche se in generale poteva dire di sentirsi bene. Anche troppo. Il suo corpo le inviava dei feedback strani. Evidentemente la giovane kunoichi non aveva ancora realizzato cosa voleva dire essere diventata tutt'uno con il Nekomata, ma l'avrebbe scoperto presto.



    Edited by Historia - 15/6/2017, 15:08
     
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