Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Boreanz
        +3   Like  
     
    .
    Avatar

    « Let alone yourself. »

    Group
    Giocatori
    Posts
    8,744
    Reputation
    +473

    Status
    Anonymous
    L'uomo che era stato Vergil Hyuga - colui che era soprannominato l'invincibile Fiore Lampo e che avrebbe dovuto guidare l'intera dinastia Hyuga ad un futuro di luce e gloria - sarebbe stato colpito dall'impeccabile modo in cui il padrone di quella casa riuscì a far sembrare una visita inattesa da parte di un semidio come una gradita occasione per socializzare. Il maggiordomo che accolse il Flagello Immortale fu ossequioso, ma con la schiena dritta: senza esitazione lo condusse per le vie dell'enorme maniero, fino ad una stanza del tipo in cui si decidono le sorti del mondo: lontano dai fasti, dal protocollo e dallo sguardo indiscreto delle pecore che altro non possono che seguire. Il servitore aprì l'antica porta per l'oscuro pellegrino, e lo annunciò al signore della guerra che lo attendeva all'interno.

    Gli occhi scintillanti dell'Immortale caddero sul suo ospite.

    Pur da seduto, egli era imponente. Appariva come un uomo di mezza età, con capelli neri come la notte ed un viso che pareva forgiato nelle fiamme della guerra. Il quieto contegno con cui accolse l'arrivo del Flagello evidenziava anche la presenza di consumate doti da negoziatore e diplomatico, e, in definitiva, la sua natura di uomo di potere. L'armatura che indossava era degna di essere cantata nelle storie e nei miti: color vermiglio acceso, lo ricopriva da piedi a collo, in duplice richiamo del controllo supremo che egli aveva sulla linfa vitale e del fatto che avesse trascorso buona parte della propria esistenza a bagnarsi del sangue dei suoi nemici. Una lama seghettata dalle inquietanti sfumature cremisi riposava al suo fianco, quasi come un fido animale da compagnia.

    Il Garth era il signore della guerra che gli avevano descritto.

    Quando egli parlò, la sua voce era modulata dall'esperienza. Profonda, ma non roca né, all'apparenza, turbata da emozioni profonde. Sembrava quasi che avesse atteso quell'incontro da tempo. Rassicurò il Flagello sulla riservatezza di quel luogo, sulla assoluta fedeltà dei suoi uomini e lo invitò ad accomodarsi nella seconda poltrona davanti al camino, a fianco della quale su un tavolino in legno riposa una teiera fumante con due tazze ripiene di liquido ambrato.

    Senza parlare, giacché era evidente che il signore della guerra non aveva concluso la propria orazione d'apertura, l'Immortale colmò la distanza tra i due e si accomodò nella poltrona che gli era stata offerta. Non si tolse il cappuccio, rilassandosi invece sullo schienale, e, appoggiando il capo sul pugno destro, fissò il suo interlocutore in faccia mentre questi proseguiva. Lo ascoltò fare indiretto riferimento alla devastazione portata dall'araldo di morte con le ali nere, e non replicò. Lo sentì dunque menzionare le taglie che l'Erba, l'Accademia ed Ame avevano separatamente messo sulla testa del nero pellegrino, quasi ad informarlo che si era informato su di lui a dovere, e di nuovo l'Immortale non replicò. Infine, tramite una domanda sapientemente formulata, il Garth sollevò finalmente l'argomento che probabilmente gli aveva occupato la mente sin da quando era stato allertato dell'identitò dell'oscuro pellegrino.

    fairy-tail-161384

    Il Flagello non aveva dubbi che la scomparsa dell'erede degli Yotsuki gli avesse creato più di un problema: uno relazionale, con quello che si rumoreggiava essere il clan di guerrieri più in vista del Suono insieme con i Mikawa; uno gestionale, con gli altri potenti del Suono e in generale con i vari guerrieri al suo comando, che si sarebbero sentiti umiliati da un gesto così efferato, accompagnato peraltro dalla distruzione di uno dei quattro famosi cancelli; e infine uno personale, dato che - come la Nemesi gli aveva confermato - il giovane shinobi dai capelli albini era stato suo allievo, una giovane promessa in cui egli aveva investito denaro e risorse, fino ad arrivare a proteggerlo tramite alcuni sigilli, che l'Immortale aveva reso vani.

    Con divertimento aveva udito i racconti delle urla di quel giorno al South Gate, dove il Garth aveva dato prova di una forza bruta leggendaria riparando temporanemente il cancello a mani nude ed aveva giurato pubblicamente che colui che aveva inferto quella ferita all'orgoglio del Suono l'avrebbe pagata. E, dunque, ecco la domanda che gli pose: "perché sei giunto a casa mia senza il dono che Oto si aspetta?"

    « Perché non sono qui per discutere con il capo militare di Oto. », fu la sua sibillina risposta.

    « Aloysius Diogenes Mikawa. », disse poi il Flagello, prendendosi il tempo di scandire perfettamente ogni sillaba di quel suono. Stava riconoscendo l'individualità del mortale davanti a lui, segno che l'avrebbe ricordato nel tempo a venire. Una rara occorrenza, nella sua prospettiva di eternità.

    La mancina si sollevò dal bracciolo in pelle e, nonostante il suo chakra fosse sigillato, il vigoroso focolare nel camino si ritrasse quasi d'istinto, riducendosi a timide fiammelle al di sotto della legna. La tazza di ambrato smise di fumare, e si tinse di oscurità. I ricordi che aveva letto nella mente della Nemesi avevano ispirato un'idea terribile nel Flagello.



    « Sono qui per discutere con l'uomo che sogna un impero che ricopra tutta la terra. »

    In quel momento, i suoi occhi riflettevano l'essenza stessa del Male.

    « L'Accademia soffoca e inibisce la grandezza di ciò che potrebbe essere, ma è docile a sufficienza. Sanguinerà per ospitare lo stendardo che farà ombra sul continente. »

    Un riferimento agli avvenimenti di un paio di anni prima, quando mortali inferiori a colui che gli stava davanti avevano tentato di ostacolare i suoi piani di conquista, e agli eventi di pochi mesi prima, che avevano dato i natali ad un'alleanza militare per far fronte alle minacce all'orizzonte. In entrambi i casi, sfruttare i relativi protagonisti fino a quando possibile, poi trucidarli insieme alle loro famiglie, alleati e cuccioli da compagnia, e infine sostituirli con marionette più compiacenti sarebbe stato agevole. Negli anni, il Flagello aveva appreso, sperimentato, osservato, e la conclusione era una sola: il comportamento dei mortali era terribilmente semplice da prevedere.

    « Ciò che le tue spie ti avranno riferito di Ame corrisponde a verità: è in procinto di collassare su sé stessa. Ho marchiato il regno dell'Uomo-Dio troppo in profondità perché possa rimanere ancora a guardare. Presto la sua testa rotolerà, e gli Assi si piegheranno a me. Avevo pensato di rendere il mercenario mio reggente, ma ha scordato il suo posto. L'ho lasciato scappare: dubito che abbia compreso di essere ancora nel palmo della mia mano. Ad ogni modo, la sua debolezza mi ha convinto che servirà qualcun altro allo scopo. »

    Diede per scontato che, in entrambi i casi, il Garth avesse perfettamente chiaro di chi stesse parlando. Era uno dei vantaggi di discutere solo con i rari mortali meritevoli: ad un certo livello molto poteva essere dato per scontato, ed aveva l'impressione che l'uomo in armatura vi fosse arrivato. Aveva persino evitato l'errore commesso da tutti gli sciocchi che pensavano di avere la forza per resistere al Flagello per più di qualche istante: non lo aveva chiamato "Jeral", un suono privo di significato che l'Immortale, quando non aveva ancora rivelato la propria natura divina al mondo, aveva concesso a delle formiche perché lo utilizzassero per rivolgersi a lui senza perdere il senno.

    « L'ambizione di Hayate e il potere dei Kurotenpi. Il risveglio delle Armi di Iwa e l'avvento dei Cremisi a Kumo. I popoli oltreoceano che reclamano le fondamenta dell'Acqua e l'orgoglio del Fuoco. », proseguì l'Immortale, enumerando le minacce che incombevano sul continente. Alcune da imbrigliare e fare proprie. Altre da estirpare, dato che la vittoria deve essere assoluta e mai condivisa. « Null'altro che pedine sulla scacchiera della mia eternità, dove non giocherò alcuna partita monotona. »

    La sua voce, priva di alcun accento, portava con sé la forza di smuovere monti e prosciugare torrenti.

    « Per questo sono qui: per cambiare il futuro del continente. Per verificare se, qualora sorretto dal potere del Flagello Immortale, l'uomo cui appartiene il sogno scolpito nella mente dello Yotsuki... »

    fairy_tail_161622_Copia

    « ...abbia la forza per renderlo realtà. »

    Con un gesto indicò all'uomo in armatura la stanza in cui si trovavano.

    « Donde la mia richiesta di un luogo davvero schermato, non solo da orecchie indiscrete. »

    Il significato di quelle parole era chiaro: l'Immortale si aspettava di essere condotto in un'arena in grado di contenere anche un terremoto o un'eruzione vulcanica.

    Si piegò in avanti e guardò il Garth dritto negli occhi, come pochi avevano probabilmente mai fatto.

    « Fammi vedere quanto vali. »

    OFF GAME

    Jeral, Flagello Immortale

    Nukenin S | Energia Nera


    Vitalità: 20/20
    Danni: /
    Status: /
    Buff: Rigenerazione x5 (Vitalità ed Energia Vitale);
    Rigenerazione x 1.5 (Chakra)
    Chakra: 1345/1500
    Spese di Chakra: /
    _________________

    Angolo Commenti

    :guru: :guru: :guru:

     
    .
392 replies since 2/11/2007, 23:19   12221 views
  Share  
.