Alla fine dei conti, non senza qualche discussione in merito, più o meno tutti accettarono l'idea di andare a controllare (leggasi: eliminare) la minaccia che si era presentata. Di tutto quello che era accaduto, due cose mi avevano colpito. La prima era la votazione democratica a cui ero stato invitato, un qualcosa di cui non comprendevo per niente la necessità. Insomma, immaginate di far parte di squadre create appositamente per proteggere il villaggio. Immaginate che il villaggio è sotto attacco. Non è proprio possibile mettersi a discutere su cosa sia giusto o non giusto fare facendo una votazione democratica. E qui un piccolo chiarimento. chi mi conosceva a quel tempo sapeva ben-bene che non avevo niente di niente contro le votazioni democratiche, ne ero a favore. In quel momento preciso, però, non potevamo fare nient'altro che assolvere al nostro dovere nella maniera più celere ed efficace possibile.
- Se non sbaglio queste squadre speciali sono state create per proteggere Oto. Oto è sotto pericolo. Abbiamo un dovere e dobbiamo essere ligi al nostro dovere, indipendentemente dalla pericolosità o dalla gravità del pericolo in questione. - Dissi cercano di non essere troppo severo con il mio tono di voce. Alla fine dei conti ero nuovo e potevo comprendere la presenza di elementi che avevano paura nel team. D'altro canto il mio non era puro esibizionismo: era realmente voglia di fare quello che sapevo fare meglio, con una certa dose di paura, non lo nascondo considerando che non sapevo cos'è che avremmo dovuto affrontare, ma era pur sempre il dovere che chiamava, no? E il dovere, piaccia o no, ha la priorietà su ogni altra cosa. Sempre. Ovviamente era molto attendibile e chiaro il fatto che non usassero nomi propri: era una squadra speciale, composta da gente particolare che voleva mantenere segreta la propria identità nonostante il clima di totale affiatamente che vi regnava. Non avevo niente contro, anche se tutti, forse, avrebbero capito chi fossi.
Al momento delle votazioni mi alzai ovviamente dal letto per avvicinarmi al cerchio. Li votato favorevole per rimuovere la minaccia e difficilmente avrei mai capito quelli che avevano votato contro: che diavolo facevano in quel team? E ora passiamo all'altra cosa che mi aveva stupito di quel primo (e non ultimo) incontro con le squadre speciali di Oto: la gran mega fiqerrima tecnica di teletrasporto condiviso per tutti i membri. Non avevo mai provato l'ebbrezza del teletrasporto prima; tanto meno quello di gruppo con altre persone. Per questo quando mi dissero di entrare nel cerchio e di adattarmi al flusso, feci proprio come richiesto anche se la cosa mi portò via un bel po' di
chakraperdo 6 bassi.
Tutto il resto: dove fossi andato, dove mi sarei ritrovato, quale sarebbe stata la minaccia e come avrei reagito alla stessa sarebbe stata pura storia. Come pura storia avrebbe riguardato il destino dall'altra parte della porta.