Villa MikawaResidenza di Aloysius Diogenes

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  1. -Hidan
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    Quando decisi di aiutare la giovane kunoichi, non era certo mia intenzione ficcarmi in quel guaio.
    E con guaio intendevo lei e il suo corpo decisamente troppo vicini al mio. Cercai di riguadagnare centimetri di distanza. Si, certo, certo... Ehm... Va bene... Anzi, fai bene! Risposi, mentre completavo l'operazione di allontanamento e ci mettevamo in marcia verso Oto.

    Beh, dai, mi pare palese che lui sia un vecchiaccio... Insomma, dico... Beh, lascia perdere. Esclamai, poco prima che Harumi finisse quasi nuovamente sotto il gioco dell'illusione, almeno prima di venire scossa dal sottoscritto. Allora, ti senti meglio? Non posso proprio lasciarti andare da sola, finiresti a fare l'addormentata nel bosco in men che non si dica. Precisai, prima che successe il finimondo nel mio cuore e nella mia testa.

    In pochi istanti, un'intera ala dell'edificio era sostanzialmente demolito. Anff... Anff.. DOVE SEI!? Urlai, rivolto verso la stessa villa, conscio che mi stesse osservando. Harumi, sei finita in una storia più grande di te. Non ti consiglio di proseguire, non posso assicurarti che riuscirò a proteggerti. Il ninja che aveva conosciuto era come tutto d'un tratto sparito, adesso lì davanti a lei c'era un'altra persona. Mi voltai verso di lei, notando che si era aggrappata al mio braccio. Quasi la scrollai. Quei fuori di ghiaccio sono opera di una degli Assi di Ame, la Regina di Cuori, per essere preciso. Tensai-ji Kondo, del Paese del Gelo. Esperta di genjutsu. Un avversario neanche avvicinabile da un genin. Forse neanche da un gruppo di jonin, ma non lo aggiunsi. E, mentre terminavo di pronunciare quelle parole, dall'interno della villa giunsero decine e decine di... Dannati topi con le ali. Sentenziai. Lui cosa ci fa qui. Non io. Io vado dove mi pare. Togliti da mezzo adesso che devo entrare, non vorrei rischiare che mi tocchiate. La mano accompagnò la voce, scacciando via gli animali dall'ingresso, ormai ridotto poco a più che a un gruppo di macerie.

    Seguii Harumi all'interno della Villa, che sembrava essere una dimora non vissuta da mesi, se non anni. Per fortuna che siete in tanti ad abitare qui... Sembra disabitata... Anche se è meglio che ti inizi ad abituare un'idea... Potresti non avere più dei compagni. La mannaia calò netta. Harumi ancora una volta avrebbe avuto la sensazione di trovarsi a parlare con una persona decisamente diversa da quella conosciuta solo poche ore prima. Tensai-ji ha raso al suolo un'intera città, ha sterminato migliaia di persone, comprese la sua famiglia... Solo per un suo distorto senso di divertimento. Non aggiunsi altro, consapevole che Harumi potesse capire da sola la malvagità di quella persona. Perché è qui... Bisbigliai a me stesso, mentre la kunoichi mi aveva condotto in una sorta di studio. Cosa stai cercando? Chiesi, sebbene immaginassi che neanche lei conoscesse la risposta.

    Dopo quella breve sosta, arrivammo al piano superiore della villa, in una sorta di biblioteca, dove trovammo un interessante trio di personaggi, tra i quali svettava Kensei. E' un po' troppo popolata questa casa. Kensei, che diavolo state facendo qui? E chi sono questi personaggi? Uhm... A te forse ti ho visto all'Abete. Mi rivolsi al ninja della Sabbia. Allora? Incrociai le braccia, mentre ascoltavo le eventuali delucidazioni dei ninja. Come? Un jutsu spazio-temporale? Mi state dicendo che avete messo la ninja che ha ucciso Febh in un pendolo e questa è sparita? Sospirai. Beh, forse se lo meritava. Ma... Avete detto specchio? Mi avvicinai al pendolo.
    La luce che emanava era ben riconoscibile.
    Mai la avrei potuta dimenticare.
    Maledetta Tensai-ji... Mi stai sentendo? O mi stai osservando? Sappi che non sarò mai più una pedina sulla tua ordinata scacchiera... Feci giusto qualche passo all'indietro. Le Spade Gemelle, ancora dietro la mia schiena, vennero impugnate. Nei tuoi ordinati piani, io porterò caos. Nuovamente il chakra esplose feroce, e il grande martello si abbatté sul pavimento dinanzi a me, trasportando la sua enorme energia distruttiva fino al pendolo, probabilmente spazzandolo via, e il frammento di quello che doveva essere lo specchio che avevo già visto al Gelo. O un suo gemello. [Azione]Potenza 150
    Forza 750

    Crocevia dei Sentieri - Rokudō no Tsuji
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la potenza del colpo per attacchi effettuati tramite spade tramite gli oggetti a contatto: se colpito un oggetto o una superficie che è a contatto diretto con altro elemento, il danno si trasmette unicamente a quest'ultimo. Potenza, statistiche ed effetti del colpo rimangono invariati; la distanza massima della propagazione del colpo è pari a 6 metri. Non può essere utilizzato sull'equipaggiamento.(Consumo: Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Rilascio: Sasso
    Arte: L'utilizzatore, una volta a round, può rilasciare il chakra tramite la Rombosogliola in un martello di chakra, aumentandone la dimensione fino a Colossale. La potenza contro armi e strutture, anche irrorate di chakra, è aumentata x3 volte. Il colpo può causare una spinta che può allontanare fino ad un massimo di 9 metri l'obiettivo. Il colpo viene considerato come una Emissione.(Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Calma, calma. Avrei tranquillizzato gli altri, mentre mi sarei mosso per recuperare lo specchio, laddove la mia precedente azione fosse andata a buon fine. Chiunque abbia messo questo specchio qui, aveva un motivo. E io non starò al suo gioco. Nei dintorni abbiamo uno degli Asse di Ame. L'Asso di Cuori. E voglio essere chiaro: sarò io ad avere la sua testa.
     
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