Vecchia Magione

Il Vecchio Maniero della Casata

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  1. Jotaro Jaku
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    Gli esperimenti di Yugito andarono a buon fine. Aveva calcolato la risposta di Brando ai suoi ordini e anche quanto potesse spingerlo all'attacco. Yugito osservò il proprio avversario, quindi il cadavere da lui evocato, il quale eseguì un potente colpo di palmo su Brando che venne scaraventato via, anche se riuscì a staccarsi la bomba di dosso durante il colpo, vedendo colpito dall'esplosione solo nella maggior parte, e non nella totalità. Dalla coltre di fumo uscì Asuka, piuttosto malconcia, che iniziò a rigenerare il proprio corpo, niente male, ecco come facevano a resistere a lunghi combattimenti. Per quanto riguarda Brando, quando anche la catena di armi da lancio lo colpì a petto, egli si rialzò come su ordine della sua padrona, ma la sua rigenerazione risultava più lenta rispetto a quella della sua avversaria; probabilmente l'addestratore aveva una maggiore capacità di connessione con il cadavere evocato.

    [...]

    Brando strappò le armi da lancio dal tronco, quindi restò fermo in attesa di rigenerare; ma prima che il processo fosse completo, il ninja su ordine di Yugito, compose alcuni sigilli, e muovendo l'unico braccio del tutto integro, eseguì un fendente immaginario in aria con l'arto destro; in direzione dell'addestratore, e non del suo cadavere, si trattava di una lama di vento, tecnica conosciuta in vita dal ninja della sabbia e anche sua prediletta.
    CITAZIONE

    Spada di Vento - Kaze no Yaiba
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Una
    Con la composizione di un sigillo e un movimento di un arto, l’utilizzatore creerà una spada di vento in grado di tagliare qualsiasi cosa presente entro 5 metri, seguendo una traiettoria lineare ma senza difficoltà considerando la sua natura eterea. Non considera protezioni fisiche, ma solamente difese di chakra o irrorate di chakra elementale.
    La potenza della lama è pari a 50 ed ha le fattezze di una katana; una volta terminata la sua traiettoria, la tecnica si disattiverà.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto)

    Yugito aveva in mente un nuovo esperimento, che stavolta vedeva come cavia il proprio addestratore. Ella aveva più che la certezza che lui non si sarebbe fatto cogliere dalla tecnica, non intendeva certo ferirlo, ma solo avere certezza di un dubbio che le era appena balenato in mente quando aveva visto Asuka attaccare Brando. Il quale sarebbe rimasto comunque fermo su un isolotto, esattamente accanto a quello ridotto in ceneri.

    Una cosa Yugito aveva capito, che mentre controllava il cadavere, non poteva perdere troppa connessione muovendosi a sua volta, altrimenti non sarebbe riuscita a muovere in contemporanea il cadavere; ciò che voleva capire era se ad un ninja più esperto come l'addestratore, questo avveniva ancora, e se a seguito di una improvvisa minaccia, l'Edo Tensei rischiava anche di disattivarsi se la concentrazione dell'evocatore fosse venuta meno, solo esperimenti quindi, ma che era certa le sarebbero tornati utili in battaglia; meglio farli qui quindi, che in una reale situazione di guerra con dei veri nemici.

    Ot
    Non ho reale intenzione di attaccarti, non so nemmeno quanto sei distante da Branzino, è solo un po' di gdr per far capire a Yugito come funziona il movimento e il controllo in relazione all'evocatore.
     
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    Pochi secondi e la ragazza aveva già cambiato le regole del gioco. Con un gesto molto rapido la bambola della biondina, Brando, aveva mosso la lama creando un impetuoso vento tagliente diretto verso l'eliminatore. Un colpo potente, ma che evidentemente era stato scatenato per prova più che con reali intenzioni offensive:lo si capiva per il semplice fatto che non c'era stato alcun tentativo di celare l'attacco il quale era stato presentato così, nudo e crudo.

    Eiatsu, che avrebbe potuto muovere Asuka, oppure avrebbe potuto smorzare la tecnica con qualche doton, decise infine di schivare il colpo, volendo dare alla ragazza maggiori informazioni sul' Edo Tensei. Così impastò mezzo basso nelle gambe e, aiutandosi con del chakra repulsivo, schizzò via lontano dalla piattaforma che lo ospitava.

    “Avevo detto solo gli evocati”

    Rimproverò con poca convinzione il chunin. Asuka intanto aveva perso ogni intento bellico. Si era impostato in posizione eretta e si stava muovendo meccanicamente verso il chunin.

    “Basta così per oggi! Allora...sentiamo le tue conclusioni!”

    Avrebbe quindi atteso il responso della sua allieva. In realtà lo scontro non aveva evidenziato tutti gli aspetti che pure avrebbe dovuto sapere, ma non aveva grande importanza. L'allenamento era appena iniziato e c'era tempo per colmare lacune di ogni sorta.

    Una volta che la ragazza ebbe terminato Eiatsu la mandò a riposare. Ben presto, infatti, non sarebbe più riuscita a mantenere attivo il controllo sull'anima evocata e, per quello che avrebbe dovuto fare, serviva tempo. La congedò dicendo:

    “Ci rivediamo qui fra cinque ore. In questo tempo recupera un pò del tua chakra ed esercitati sulle tecniche contenute in quel rotolo. Se riesci, dai un'occhiata anche a quei sigilli.”

    Detto questo mosse nuovamente la mano destra verso il nulla e ruotò il palmo rigido contro il vuoto in senso antiorario. Quando ebbe terminato l'elementare movimento, l'illusione era sparita di colpo: nuovamente mura di pietra e colonne tortili li circondavano, tornate, sebbene non se ne fossero mai veramente andate.

    Se la ragazza non avesse avuto bisogno della presenza del chunin, questi avrebbe lasciato la sala, inghiottito tra le ombre.

    [...]

    Trascorso il tempo concesso, Eiatsu sarebbe tornato, sincerandosi dell'operato dell'allieva. Se questa non avesse avuto dubbi di sorta, avrebbe detto:

    “Benissimo! Procediamo con la prossima illusione”

    La realtà intorno a loro sfumò nuovamente, sgretolandosi come se fosse composta da tanti mattoncini. Quando si ricompose, Yugito avrebbe notato che al chunin piacevano i luoghi sopra elevati. Se inoltre fosse tornato Jotaro, con ogni probabilità egli non avrebbe avuto alcuna difficoltà a riconoscere il luogo che era stato ricreato. Si trovavano sul tetto di un edificio di una decina di piani. Sotto di loro spuntavano case dalle pareti bianche e dalle sommità dalle svariate tonalità di celeste e marrone-arancio. Spesso, tra un gruppo di case e l'altro, si aprivano a forza la strada verso il cielo imponenti alberi dalle chiome folte e di un verde intenso. Dietro quegli alberi, gran parte del cielo era coperto da una montagna imponente, di un marrone chiaro, dove la terra friabile aveva permesso a mani esperte di scolpirvi i volti dei grandi Shinobi del passato. Esatto: erano proprio a Konoha!

    image


    Per la precisione, Jotaro avrebbe riconosciuto che l'imponente strada che l'edificio troneggiava era proprio la Strada Principale di Konoha con il suo perpetuo andirivieni.

    “Da questa parte”

    Disse il chunin posando una mano sulla spalla della ragazza, ed interrompendo la sua visione. Eiatsu si spostò di tetto in tetto, fino a distanziare il cento del villaggio di un paio di kilometri, arrivando così in un quartiere residenziale. L'altezza dei palazzi era diminuita sebbene fosse rimasta quella strana abitudine dei fogliosi di addossare le loro case l'una all'altra, lasciando tra le stesse passaggi non più grossi di vicoletti.

    “Il combattimento ho detto essere un aspetto marginale della tecnica. Operazioni tipo quella che ti stai preparando a fare sono , diciamo così, pane più consueto. La vedi quella casa là?”

    Indicò un'abitazione piuttosto anonima con solo due piani e l'intonaco delle pareti che avrebbe avuto bisogno di un ritocco.

    “ Lì dentro c'è il tuo bersaglio. Sai che è un ninja e sai anche che le sue abilità sono leggermente superiori le tue. E' ignaro della tua presenza e non ti ha fatto alcun torto, anzi ignora perfino la tua esistenza. La tua missione è ucciderlo e riportare indietro una parte del suo corpo. Siccome la simulazione è realistica, considera che siamo in un quartiere abitato per lo più da shinobi, il che implica che i rinforzi arriverebbero subito. Obiettivo secondario, sempre presente, è che non devi lasciare indizi nè su di te, né sulla Resurrezione Impura. Hai tutto l'armamentario che desideri e puoi scegliere tempi e modalità di incursione”

    Se infatti glielo avesse chiesto, il chunin avrebbe modificato l'illusione per simulare lo scorrere del tempo e quindi passare dal giorno alla notte, al crepuscolo a quando la ragazza avrebbe desiderato.

    Nel dettaglio, la casa aveva un solo ingresso sulla facciata principale: una semplice porta di legno alla quale si accedeva tramite una scalinata in pomice. Le facciate laterali potevano essere raggiunte da due vicoletti attigui, larghi un metro mezzo. C'erano due finestre per lato, e quelle del lato sinistro irradiavano una luce giallognola, ed ogni tanto vi passava un'ombra( con ogni probabilità quella del bersaglio).Il retro della casa era condiviso con un'altra abitazione che si sviluppa in verso opposto. Solo metà di questa era abitata, l'altra no ma era chiusa. Gli ingressi erano identici a quelli della casa del soggetto.

    Le vie attigue la casa erano periodicamente occupate da ninja e persone comuni che passeggiavano tranquilli per i loro affari. Il flusso di persone avrebbe seguito un andamento variabile nel tempo, ma facilmente prevedibile. Dalle ore dieci fino a mezzogiorno e dalle 16 alle 17 il flusso di persone sarebbe stato massimo, rendendo difficilmente praticabile il passeggio sulle vie più grandi (larghe circa 5 metri).Nelle ore dei pasti il flusso era fortemente ridotto fino a scemare nelle ore notturne.

    “Puoi partire quando vuoi, puoi sfruttare qualsiasi elemento. Non ci sono altre regole se non quelle che ti ho già esposto”

    Finite le spiegazioni il chunin non avrebbe più parlato. Voltandosi, la ragazza si sarebbe ritrovata da sola.


     
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31 replies since 5/3/2008, 17:26   1206 views
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