ero ancora in dubbio sul da farsi, indeciso se attivare il velo di nebbia per mettere in campo la mia strategia e dare una lezione a quel ragazzo, quando compresi che forse il mio fare burbero, più adatto alle lande ghiacciate di Genosha che alle mura cittadine, avrebbero potuto disturbare e indispettire chiunque... persino il gelido Etsuko.
ma io sono io e dovrebbero trattarmi con rispetto per tutto quello che ho dato a questo villaggio
e chi cazzo saresti tu? non capisci che da quando te ne sei andato in quella cazzo di isola per le tue strambe idee sociopatiche nessuno più si ricorda del tuo nome? sei un fallito... sotto tutti i punti di vista.
lasciai che quelle parole attraversassero i miei pensieri, quel drago era giorno dopo giorno più insistente, avrei dovuto prima o poi affrontarlo. ma non aveva tutti i torti e quell'intervento aveva nuovamente raggelato il suo sangue e fatto tornare alla lucidità.
mentre Etsuko era assorto nei suoi pensieri il ninja guardiano aveva lasciato la sua postazione, facendo ben attenzione a farlo sorvegliare a vista dal suo amabile felino, ne avevano soro alcun effetto le parole del guardiano sui temibili artigli retrattili, perchè neppure recepiti dal ninja della nebbia.
cosi era tornato con un grosso fascicolo:
finalmente ragioniamo...si,si, capisco benissimo quello che mi vuoi direil tono di Etsuko si era fatto improvvisamente accondiscendente, tanto che quel repentino cambiamento avrebbe potuto indurre sospetto, su quanto l'atteggiamento fosse francamente sincero o artefatto e atto a paraculare insistantemente la guardia.
e smettila di fare il coglione, sappiamo entrambi a che gioco stai giocando... pensi che il ragazzo sia stupido? capirà che lo stai paraculando, come hai preso per il culo te stesso in tutti questi anni...
ma taci, non sto paraculado nessuno, voglio solo risultare gentile...così alla richiesta del ragazzo di scortarmi a casa, non avrei opposto resistenza, se aveva voglia di farsi una camminata fino al quartiere Akuma non sarei stato di certo io a impedirglielo. l'altra richiesta era quella che trovava maggiormente resistenza... lasciare il mio equipaggiamento mi faceva sentire nudo. cosa? un barlume di genio... beh... non avrebbe usato la forza... però aveva in mente altro.
così lo seguì nello stanzino deputato alla consegna delle armi, mi posizionai al centro della stanza e cominciai la procedura di disarmo che mi era stata obbligata.
dapprima depositai le mie armi a distanza sul tavolino, la balestra e i proiettiri furono i primi ad essere ceduti... inizia poi ad aprire i i bottoni del kimono e a sfilarlo lentamente, così feci anche con le mie fasce elastiche per privarmi dei parabraccia in ferro... ero a torso nudo... slacciai la mia cintura porta oggetti e la depositai ma non era tutto...
non dirmi che stai facendo quello che penso... sorrise il drago intuendo le intenzioni del ninja di Kiri... lo sbalordirai... e ti caccieranno dal villaggio per promiscuità
non badai alle parole che continuavano a balzarmi in testa, dandole il giusto peso, cioè zero...
slacciai l'elastico delle braghe aderenti che indossavo e allentai la presa delle fasce ai polpacci, così lasciai che il soffice tessuto cadendo accarezzasse i miei glutei muscolosi e le cosce sino ad arrivare al pavimeno. non indossavo biancheria intima, come sempre. in cinta chi mi osservava avrebbe potuto intravedere la frusta legata ad'un sostegno di cuoio legato all'addome, appena sopra i peli pubici... lasciai cadere anche quella. per ultimo slacciai l'ulteriore sostegno alla caviglia destra che conteneva uno spiedo d'emergenza.
ecco con questo è tutto...mi sarei voltato, senza nulla a coprirmi, avevo assecondato le volontà del guardiano, in tutto e per tutto non era questo che voleva infondo... aprì le braccia in gesto di disarmo completo... l'addome scolpito, i pettorali tesi da anni di allenamento, i polpacci torniti e le cosce muscolose... tra le gambe inerme giaceva il mio membro ciondolante. ero nudo. si sarebbe aspettato il guardiano una simile reazione? la palla balzana di nuovo nelle sue mani
