[Secondo Accesso] Le Mura[Free GdR] [Macro GdR]

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    ~ The Red Capes are coming!

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    Fantasmi


    Capitolo Unico


    Atto II
    Segni inconfondibili †



    Fu molto sicuro di sé l'unico ninja che componeva la delegazione di Konoha e, stranamente, sembrava parlare più per sé stesso che a nome del Kage. La cosa era insolita. Certo, non tutti i galoppini di Raizen dovevano essere boriosi e sfrontati come lui ma mi aspettavo una qualche formalità che quel giorno non arrivò mai. Non ebbi, però, modo di scrutare e studiare a fondo quell'uomo poiché il suo discorso andò subito al punto: Mi assicurerò di ripagare la sua perdita a peso d'oro...padre. E su quelle parole mi si gelò il sangue nelle vene. La mano, prontamente, andò sull'Anguilla che, pendente dal mio fianco, già si irrorava di chakra di fulmine. Molti argomenti erano taboo da affrontare con me in modo così sconsiderato ed uno di questi era mio figlio: sia perché con emozioni di quel tipo la mia presa sul mondo cedeva lentamente sia perché - in quel periodo - mi era stato detto cosa gli era capitato e dunque, non poteva essere davanti a me.
    Quando iniziò a spogliarsi, facendo battute estremamente puntuali su ciò che il mio corpo mi stava suggerendo di fare, cercai di mantenere la calma mentre iniziavo a sentire chiamare a gran voce il nome di mio figlio dentro la mia testa. Cantha ha portato via molte cose a Kiri, a me in particolare. Come puoi, semplicemente, essere qui, adesso, se tuo fratello mi ha detto che anche te sei una delle cose che mi sono state portate via? La voce rauca e modificata sotto il mio elmo era salda, ma l'animo iniziava a vacillare. Chiunque abbia osservato il tuo corpo potrebbe replicare la nostra stella con relativa facilità. E dicendo questo lasciai la mano da Unagi, alzandola poi verso il cielo, col dito rivolto verso l'alto e la testa inclinata nella stessa direzione. Attesi qualche istante. La mano, poi scese ad indicare il ragazzo che mi trovavo davanti. In un secondo, da un albero lì vicino, un pipistrello dello sciame della Hakushaku non più grande di una mela saettò ad una velocità incredibile verso la parte posteriore del collo del presunto Sho. Aveva i denti acuminati e sporgenti, se fosse stato in grado di percepirlo e vederlo, mentre volava verso di lui. Le mie intenzioni erano piuttosto evidenti. Non un attacco diretto, piuttosto avevo bisogno di una prova, qualcosa che lui non poteva fornirmi volontariamente e che io dovevo prendere con la forza e la sorpresa. [Azione]Volo
    Speciale: L'utilizzatore ha ali e può volare. La velocità degli spostamenti in volo è aumentata di 3 tacche.[Da genin in su]

    Furtività (Intermedia)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3.[Da chunin in su]

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può causare un Sanguinamento (DnT Medio) una volta per round, in combinazione con qualunque attacco o AdR.(Consumo: Basso extra)
    [Da genin in su]

    Velocità: 700 + 75 (Volo) + 100 (impasto) = 875
    Furtività: 6.
    [Note]Due cose: non ho ufficialmente la Baronessa in scheda. Utilizzo solo conoscenze da contratto. Il colpo è volto solo a causare un piccolo sanguinamento e credo che i motivi saranno evidenti nelle prossime righe. Se non ti piacela cosa, son disposto ad editare, ma è soltanto un fattore estetico - di trama che avevo trovato e poteva risolvere non pochi problemi.

    Se non ti va bene, considera che anziché la Baronessa ti viene contro Kakuresata e che quindi le sue stat arrivino massimo a Nera+2.
    Se il pipistrello fosse riuscito a colpire, avrebbe poi virato verso di me, posandosi sulla mia spalla con l'ala ancora grondante di sangue. La mano che puntava contro il ragazzo, a quel punto, si sarebbe aperta mostrando un piccolo artefatto di vetro lucente. Il sangue sarebbe fluito dalle ali del frammento della baronessa dentro il contenitore e, contemporaneamente, il braccio sinistro si sarebbe alzato, mostrando il palmo al mio interlocutore, come a volergli dire di stare fermo. Mi sarei impegnato a scrutare con finezza i segreti provenienti da quel sangue ed a capire se fosse, effettivamente, del tutto simile al mio. Dopotutto buon sangue non mente. [Abilità]Arte della Lettura Cremisi
    Arte: L'utilizzatore può analizzare il sangue contenuto nel filatterio ottenendone informazioni di base: Gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tipo e quantità di tossine, tempo di contatto con l'aria (solo al momento della creazione del Filatterio). Può riconoscere un sangue specifico, se già conosciuto. Richiede un round completo per concentrarsi.(Consumo: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]

    Fui travolto da una serie di senti che non riuscivo a gestire nell'esatto momento in cui mi resi conto che quel sangue non potesse appartenere ad altri che a mio figlio. Le gambe mi reggevano a stento e necessitai di più di qualche momento per riuscire a parlare. Hai più di qualcosa da raccontarmi, figlio mio. Nascosi il filatterio dentro l'armatura. E sono disposto ad ascoltare tutto quanto vorrai dirmi. Mi voltai verso il membro dello stormo della Baronessa che giaceva sulla mia spalla. Portateci in amministrazione e chiamate un medico perché curi il taglio sul collo del nostro ospite. E se Sho avesse accettato, un attimo dopo un grande stormo di pipistrelli lo avrebbe avvolto, sollevandolo da terra e facendo lo stesso con me, pronti a portarci nel mio ufficio.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con Handicap attivo.




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    Legami


    Post terzo - Nettare di vita




    Non servivano le mie peculiari abilità mediche per capire il linguaggio del corpo di Kensei: stava tentando con tutte le forze di reprimere il suo istinto omicida, pronto a dilaniarmi con una delle sue tanto amate lame. Magari il nuovo ruolo lo ha un po' cambiato, allora. Ne ero contento.
    Sorrisi. Pensi che la foglia non sia stata colpita profondamente da Cantha? Non hai idea di quello che ho passato, come potresti, alla fine? Sono qui anche per questo, ma ci arriveremo. Sbuffai. Il mio forse, ma il tuo? Anche quando ancora il tuo nome era Keiji il tuo corpo era ben protetto dalla vista degli altri, quindi come potrebbero sapere che anche tu hai un simbolo identico a questo? Ma non fu particolarmente utile, mio padre di certo non era uno che si fidava solo delle parole e di certo non mi aspettavo che non pretendesse una prova.
    Osservai il suo dito levarsi al cielo mentre rimettevo la maschera del lupo, oramai sembrava identificarmi più del mio stesso volto, ero un simbolo prima di una persona.
    Il dito puntò quindi verso di me, inquisitorio, ed una creatura della notte saettò verso di me partendo dalle mie spalle, le sue abilità di occultamento erano ottime e non potei pertanto percepirne il preciso punto di partenza, ma capii che era in procinto di attaccarmi quanto fu a circa sei metriPercezione 12 metri da me. So cosa vuoi fare... Sussurrai mentre il mio corpo veniva ricoperto in una frazione di secondo da uno strato d'acquaPresenza di Spirito
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    La maschera può circondare l'utilizzatore di un'aura d'acqua per poi emettere un'esplosione d'acqua entro 6 metri dall'utilizzatore. La potenza dell'emissione è pari a 20. Spirito Selvaggio può attivarsi senza la volontà dell'utilizzatore, attingendo comunque dalla sua riserva di chakra; l'attivazione spontanea dipende dalla volontà della maschera, che tende a difendere l'utilizzatore. Può essere utilizzata spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzato. Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo:
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    , impedendo all'affilata ala del pipistrello di perforare la mia carne. Tu vuoi il mio sangue, vero? Se potevo affermare una cosa era quella di conoscere il modus operandi di Kensei: se avesse voluto attaccarmi davvero, con l'intento di colpirmi per ferirmi seriamente, non avrebbe mai lasciato quel lavoro ad una sua evocazione; sarebbe invece scattato impavido sguainando la spada e tentando probabilmente di tranciarmi a metà. No, quello che voleva era darmi il beneficio del dubbio, controllare il mio sangue per sapere che non mentissi. Basta chiederlo. Senza indugiare estrassi un kunai e praticai un taglio sulla mia mano destra profondo abbastanza da permettere alla bestia alata di prelevare il sangue di cui necessitava, solo per poi far sparire la ferita con le mie abilità curativeMani curative.

    Ti avevo detto che avrei ripagato il tuo tempo, no? Ma dovrai dedicarmene più di quanto pensi. Andiamo, e tranquillo, non ho bisogno di un medico, vedi? Non pensare che sia così debole, d'altro canto sono sangue del tuo sangue. E così dicendo lasciai che lo stormo mi trasportasse in amministrazione.
     
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    ehm...da qualche parte

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    Konohaniano alle Mura


    Via al Gossip


    La discussione tra il Mizukage e l'uomo che si dichiarò suo figlio andò avanti, passando per argomenti alquanto dolorosi come gli attacchi di Cantha a Kiri e Konoha, ma non sembrava certo quello il punto della visita; il genin, finito di fingere di scacciare insetti dalla pelliccia del suo amico, per intrattenersi ancora in quella zona, iniziò a controllarsi tutte le tasche, una dopo l'altra, per poi scuotere la felpa, alla ricerca di...niente. Ma dove l'ho messo? Tu non stai bene, oggi, eh. Vuoi che mi sdraio su di te mentre mangi un po' d'erba? Magari ti passa. Al genin non importava ciò che il leopardo andava sussurrando, la sua concentrazione era tutta per il duo che si trovava a 2 passi e che non poteva fare a meno di ascoltare.
    Non ci volle molto, però, che la situazione sembrò scaldarsi ed il genin si attivò immediatamente per dare supporto al proprio kage; supporto che per fortuna non servì, perchè in breve i 2 tipi se la svignarono trasportati dai pipistrelli di Kensei, così come quell'ultimo era arrivato pochi minuti prima.
    Il Mizukiyo potè tirare un sospiro di sollievo, ma non era ancora pronto per tornare a miscelare ingredienti nel suo mortaio, essendo troppo preso dalle notizie che aveva appena ascoltato. Di sicuro quel ninja di Konoha sembrava averne passate tante, ma il Mizukage era davvero capace di analizzare il sangue di qualcuno e carpirne chissà quali segreti? A quel punto si chiese cosa diavolo ci fossero a fare i macchinari per le analisi del sangue, nell'ospedale, ma probabilmente era lui a non aver compreso bene cosa fosse successo in quei pochi istanti.
    Uuh che mattinata.
    Alle volte fare il guardiano era noioso, ma ne valeva la pena, per quelle interessanti circostanze che si venivano a creare di tanto in tanto davanti al Gate e che rendevano le giornate decisamente avvincenti, sebbene molte di queste fossero tutt'altro che divertenti; ma quel giorno, Ryuu ripensò più volte a ciò che era successo in mattinata e alle cose che aveva sentito, una delle quali era il nome con cui il Konohaniano aveva chiamato Kensei. Quel nome gli fece tornare in mente il drammatico giorno dell'attacco a Cantha e dovette scavare non poco nella sua memoria per collegare quel nome all'uomo che aveva collaborato con lui e Akira per uccidere Asmodai. Era mai possibile che fosse proprio lui?
    Non era mica detto, in fondo "Keiji" non era un nome poi così insolito, magari era solo una coincidenza. E anche il fatto che avesse Unagi con sè. Magari quel Keiji era morto e avevano assegnato poi a lui Unagi, essendo una spada appartenente al villaggio. E anche quell'immenso segnale luminoso che puntava su di lui e su cui era scritto "SONO KEIJI, GENIO", era sicuramente un'altra coincidenza. Urgeva indagare...prima o poi.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Visitatore inatteso


    Le Mura di Kiri



    Da quanto tempo, Fratello?
    Quasi 10 anni... l'ultima volta che ho varcato queste Mura, era inverno, nove anni fa.
    Ed ora è estate ed il caldo e l'umidità non è che mi siano gradite...
    Zitto, Mostro.
    Mi spieghi il perché della pantomima, comunque, Ossicino?
    Cosa hai intenzione di fare, piuttosto?
    Siamo qui per incontrare due persone e nessun altro, se è quello che intendi, Fratello.

    Quei pensieri erano solo parte finale di una lunga ed animata discussione che andava avanti da ore.
    Aveva lasciato Ame, volando su una delle sue Fenici, Suzaku, attraverso buona parte del continente fino ad arrivare in mare aperto e da lì dirigendosi verso il Paese dell'Acqua, con grande stupore della Sovrana delle Fenici.
    Ad appena due chilometri dalla costa, aveva semplicemente sciolto l'evocazione, usando il chakra adesivo per camminare sull'acqua ed arrivare fin lì: non era stato necessario il porto... potevano aver cambiato le difese, le parole d'ordine e quant'altro nel villaggio della Nebbia, ma non potevano cambiare la conformazione dello stesso ed il Risorto era silenzioso, dotato di buone abilità d'infiltrazione e, più di tutto, aveva una conoscenza di quei luoghi che, forse, nessuno gli avrebbe mai attribuito.

    Ripeto la domanda: perché questa pantomima? Potevamo volare su questo villaggio e senza nemmeno le tue fenici!
    Certo, facciamo vedere in giro a tutti che sappiamo evocare gli Hai Urami al loro massimo potenziale!
    Ma di che vi preoccupate? All'Abete c'era tanto quel tizio in armatura, quanto lo spadaccino che ci ha fatto visita ad Ame!
    Kiri non è solo quei due, ricordi il Kyuudaime che pare fare parte dei Kurotenpi?
    Lo sai che anche questa cosa è al quanto strana, vero, Fratello?
    Sì, ammetto che tempo fa quella storia del perdono, mi aveva quasi ingannato, ma si vede che Itai in fondo non è poi questa mammoletta con la propensione alle buone azioni che finge di essere...
    Certe volte, Discendente, mi preoccupa la tua ossessione verso la Vendetta ed il Rancore.
    E' ciò che ci tiene uniti, però, Antenata.
    Non prendiamo questo discorso, ti prego...

    Con una smorfia in volto, a quel punto, il Risorto si avvicinò alle Mura della Nebbia ed urlò: Ehi! C'è nessuno? Mi chiamo Zong Wu, Mercenario di professione, e vorrei parlare con il vostro Kyuudaime e con uno spadaccino del villaggio, Akira Hozuki., esordì, sperando che ci fosse qualche guardiano propenso ad ascoltarlo.
    Mi ricordo quand'ero io a fare da guardia su queste Mura... ero ancora uno studente quando io e Riikimaru stavamo lassù... una volta mi caddero letteralmente addosso le Mura.
    Che allegro aneddoto, raccontalo a chi ti accoglierà, Ossicino, sono sicuro che sarà felice di sapere che almeno una volta queste mura sono cadute! AHAHAHAHAH!!!!
    Un ghigno a quelle parole, mentre il Risorto cercava di individuare un possibile guardiano con cui continuare a parlare.

    E se lo avesse trovato, avrebbe aggiunto: Non servirà che mi perquisiate e non ho intenzione di darvi alcuna delle mie armi, semplicemente perché non varcherò le vostre Mura. Akira Hozuki ed il Kyuudaime, o chi per lui, li incontrerò qui fuori.

    Ti rendi conto che non è il modo più accomodante di portare avanti una discussione?
    Grazie, Antenata, per averglielo fatto notare!
    Io NON sono Shiltar Kaguya e nove anni fa ho deciso che non sarei mai entrato a Kiri e quella decisione resta.
    Esatto! Quello è il mio villaggio, non il tuo.
    Vorrei farvi capire sotto quanti aspetti queste affermazioni siano sbagliate, ma so bene che sarebbe inutile...
    AHAHAHAHAHAH!!!!!

    Ora c'era da vedere chi lo avrebbe accolto.
     
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    Patto, Doppio Patto e

    Contropattocco


    I


    Era stata una nottata turbolenta.
    Non tornavo a Kiri da parecchie settimane e, evocato da quel luogo dopo la mia visitina al Bonshuno, avevo passato la nottata a dover cercare la capra dalla testa al contrario del incorreggibile amico e sciamano professionista Sanjuro.
    Non era certo quello che mi aspettavo, dopo essere sopravvissuto ad una passeggiata nelle terre infernali, ma tra un pellegrino monco e con qualche problema di tossicodipendenza e la suddetta capra, era passata con un po' di divertimento anche quella stralunata nottata.
    Mi ero ritirato nella mia vecchia casa di nascosto nel quartiere Hozuki, al fine di non attirare troppe attenzioni, con il chiaro intento di tornare ai miei affari il giorno dopo; se fossi rimasto più tempo alla Nebbia, avrei corso il rischio di essere assorbito in qualche questione.

    Neanche a dirlo che, il mattino successivo, svegliato di buon ora e rifocillatomi per il viaggio al mercato, ripresi la via principale, dirigendomi verso l'uscita del villaggio. Fu lì che, poco fuori il portone, notai una figura a me fin troppo familiare.
    E tu che ci fai qui? Avrei esclamato, una volta superata la volta in pietra del grande cancello aperto. Ci eravamo lasciati solo qualche tempo fa ad Ame... Hai per caso fretta di mettere in moto le mie idee? Avrei domandato. Comunque, sei stato molto fortunato a trovarmi qui. E' una casualità, o forse il destino? Fino a ieri sera, ero in un posto molto lontano... O un altro mondo. E, come vedi, stavo appunto andando via. Mi sarei girato verso le mura, urlando ai guardiani. Ehy, voi! Avete sentito il nostro amico ZonGo? Chiamate Ryuu e ditegli di chiamare Kensei... O andatelo chiamare voi. Avrei concluso, sicuro che la mia figura riscuotesse ancora un certo obbligo di dipendenza verso i guardiani delle mura della Nebbia.

    Sei sicuro di non voler entrare? Staremo più comodi nel Villaggio. Stai tranquillo, con me non dovrai lasciare alcuna arma. Avrei atteso una risposta, prima di continuare. Comunque, neanche a farlo apposta, mentre attendiamo Kensei... Forse è stato veramente il destino a farci rivedere così presto. Sarei tornato presto ad Ame, ma adesso ho qui con me un qualcosa che sarà molto utile ai nostri piani... Solo che è... Possiamo dire... Incompleta. La tua conoscenza, però, ancora una volta, può tornarci utile. Avrei sorriso. All'Abete, hai pronunciato un nome che prima per me era solo vagamente conosciuto come la Carità... Si, sto parlando di quei cani degli Hayate. Il Padre delle Genti, Yorishiro Ninigi... Lo sai che ho una questione aperta con loro, così come te... Ma questo nome ha adesso un nuovo significato per me. Avrei atteso un solo minuto. Cosa puoi dirmi di lui? Per fartela breve, ho un motivo in più per eliminarlo, e sembravi informato su di lui... Così inganniamo il tempo, mentre attendiamo Kensei. Sorrisi. Anzi... Nel nome del nostro patto... Adesso ti dirò altri due nomi, magari un mercenario e un uomo di mondo come te può darmi qualche dritta... Meku, il Fabbro, e Shunsaku Ban, Il Cacciatore di Leggende. Un solo istante di attesa. 400 ryo, per ciascun nome, se hai informazion utili su qualcuno qualsiasi di queste persone. Non vorrei che la gente iniziasse a pensare che siamo troppo amici! Sei pur sempre un mercenario! E, per andare d'accordo con un mercenario, bisognava sempre fare un patto: da far rispettare, e da onorare.

     
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    Due Spade e una Falce


    Prologo


    Atto I
    Un girovago, un Mercenario e il Mizukage †



    Il fatto che Akira ormai fosse poco più che un fantasma per il Villaggio era ormai abitudine per me. A differenza delle altre volte, però, in quella circostanza l'Hozuki non si degnò neanche di passare a salutarmi oppure, semplicemente, di venire a fare rapporto. Ero il Mizukage, dopotutto, quelle cose, informalmente o formalmente, in un modo o nell'altro me le doveva. Ed io, da lui, le esigevo - più o meno. Fui informato della sua presenza al villaggio durante la notte mentre ero alla Magione a meditare, assorto tra lo studio e la pratica della Forma VII, spronato, involontariamente, dall'attitudine e alla predisposizione verso quella Forma che avevo intravisto in Minarai. Lasciai dunque che Akira facesse i suoi comodi, posticipando alla mattina seguente qualsiasi tipo di azioni avessi voluto intraprendere nei suoi confronti. In ogni caso diramai l'ordine che una piccola squadriglia di Anbu seguisse i movimenti del Jonin. Che quelle precauzioni fossero eccessive? Probabilmente sì. Ma Akira si meritava questo ed altro, nel bene e nel male.
    Già in Amministrazione da qualche ora, la mattina seguente, alle prime luci dell'alba un membro delle squadre speciali bussò al mio ufficio comunicandomi che Akira era stato avvistato al mercato di Kiri, intento a comprare generi alimentari. Ringraziai con un cenno del capo prima di dirigermi sul tetto del palazzo e comporre i sigilli necessari per evocare la Baronessa. Avvolto dal suo stormo seguii dall'alto il giovane, incurante, grazie alle capacità della Capocontratto, totalmente oscurato e nascosto alle sue percezioni. Sembrava che Akira fosse già intento ad andarsene, essendo uscito dalle mura del Villaggio. Stavo per perdere quota e fermarlo, dicendogliene quattro, quando notai in lontananza la sagoma del Mercenario delle Fenici diretta verso la Nebbia. Strano, pensai. L'ex guardiano e membro delle squadre speciali si fermò a parlare con lo Shogenin. Origliai la loro conversazione alcuni istanti, finché non venne pronunciato il mio nome. Non ce n'è bisogno. Tuonai, da qualche metro d'altezza, mentre Akira chiedeva a Ryuu di andarmi a chiamare. Il cielo si scostò come si lentamente come la cortina di scena di un teatro mentre la tecnica d'occultamento della Baronessa rivelava lentamente il brulicare dei Pipistrelli dello stormo che mi conteneva. Lentamente i chirotteri si separarono mostrano la mia figura ammantata di nero e lasciandomi cadere verso terra, tra i due, col mantello che, alle mie spalle, si apriva, rallentando la mia caduta.

    IJnek27


    Anche io avrei da farti alcune domande su degli Hayate. Dissi, mentre atterravo, attutendo la caduta su un ginocchio. Tenson Korin, più precisamente. Le vicende del Lucchetto mi avevano ricordato, attraverso la Yakusoku, di quando anche il Mercenario avesse fatto quel nome durante la riunione posteriore alla distruzione del Cuore. Un vero peccato non aver collegato prima il nome alla persona. Magari avrei potuto evitare alcune sorprese. Anche noi abbiamo qualche questione in sospeso, Mercenario. Un tonico ed un favore, direi, almeno. Ma sono anche interessato a sapere i dettagli su questa vostra gita ad Ame, dato che credo che Akira debba informarmi a riguardo. Dopotutto avevo accettato, lo stesso giorno in cui assecondai la necessità di dare un Kage a Kiri, a collaborare col piano del multi-spadaccino kiriano. Era dunque lecito, da parte mia, chiedere ulteriori delucidazioni.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    ///


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    Falce dei Kaguya


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    I due Spadaccini


    Accordi, contratti e... favori?



    Quando sentì quella voce conosciuta, il Risorto fu parecchio sorpresa: aveva appena chiesto di lui ed ecco che lo Spadaccino di Kiri era apparso.
    Arriva anche Itai così prontamente, possiamo chiuderla veloce qui alla Nebbia.
    Cosa c'è, Ossicino? Non ti piace questa capatina a casa?
    Fai poco lo spiritoso, Mostro.

    A quanto sembrava, Akira, ben più rilassato rispetto al loro breve incontro ad Ame, era tornato da poco a Kiri e stava per partire di nuovo.
    Le politiche del villaggio sono più elastiche dei miei tempi, oppure Itai si crede capace di difendere il villaggio da solo.
    Abbiamo visto che ha altri ottimi ninja, in quel dell'Abete, Fratello, non deve per forza far pesare tutto sulle sue spalle, o su quelle di questo spadaccino.

    E dopo aver urlato alle guardie di chiamare Kensei, cosa che stupì un pò il Kaguya, giacché aveva chiesto del Kyuudaime, non del Kenkichi mascherato, l'Hozuki gli propose di discutere dentro le mura di Kiri.
    Grazie, Akira-san, ma preferisco non entrare nel villaggio, è più un punto di vista personale... questioni di famiglia, diciamo.
    In fondo, lui sa che siamo Kaguya.

    Poi il discorso virò su qualcosa di molto vago e curioso, inizialmente.
    Perché continua a parlare del Kenkichi? Abbiamo chiesto di Itai, del Kyuudaime!
    E cosa vuol dire che ha qualcosa di incompleto che ci potrebbe aiutare?
    Però gli interessano le nostre conoscenze...
    Fratello, sono quasi dieci anni che raccogliamo informazioni, segreti e quanto altro possibile su tutta la gente che vogliamo uccidere... e siamo un ammasso di rancore ambulante.
    Il ché, in effetti, è tutto dire.

    Poi lo Spadaccino fece un nome che catturò l'attenzione del Kaguya: quello del Padre delle Genti, sembrava che l'interesse per la Carità di Hayate da parte dell'Hozuki fosse aumentata, persino rispetto agli altri cani del suddetto Tamasizu.
    La cosa divenne ancora più strana quando Akira propose altri due nomi e si offrì di pagare profumatamente per ognuno dei tre nomi che aveva fatto, fra cui il Fabbro amico dell'Hokage.
    Il Risorto sorrise alla fine di tutto quel discorso, non tanto per l'opportunità di ottenere parecchio denaro, che comunque di per se non faceva schifo, quanto per come i tasselli andavano unendosi ancora meglio, considerando la figura di Densen che ora offriva un duplice valore.

    Stava per iniziare a rispondere, quando qualcosa vibrò nelle sue ossa, letteralmente, un chakra, che arrivò alla sua testa come una voce.
    Pipistrelli...
    Ehi! Avidità si fa sentire!
    Non ci sente, fratello, ricordi? Lui è nelle tue... nostre, ossa, ma non è qui dentro.
    Giusto, ha paura degli Hai Urami!

    Un topo delle Grotte, è qui!

    Ed in effetti, come i sensi dello stesso Risorto avvertirono poco prima che la voce stesse lo presentasse, ecco apparire dall'alto l'Inquisitore, o, più correttamente, uno dei "Nobili" al suo servizio, non era certo di quale fosse.
    Non abbiamo fatto molto caso a chi si alleava con lui quella volta, vero.
    Più che altro, per me questi topi con le ali sono più o meno tutti uguali... l'unico che valga riconoscere è il Sanga!
    Un brivido di rabbia sorse dalle sue ossa, attraverso il chakra, quasi in risonanza con gli Hai Urami, alla vista di quello stormo, ma, fortuitamente, il controllo sulle Ceneri del Rancore era fin troppo perfetto per qualche reazione anomala ed il potere del Re d'Ombra nelle sue ossa, troppo debole per fare effettivamente qualcosa.

    Il Kenkichi corazzato atterrò davanti al Kaguya e l'Hozuki, chiedendo anche lui lumi su un altro della terna di Immortali, la Fede di Hayate.
    Ed aggiungendo argomenti riguardo un favore, oltre che un tonico, per poi chiedere informazioni ad Akira sui suoi interessi ad Ame.

    Ho abbastanza informazioni per tutti, direi. Cominciamo con la parte facile, seppur forse non pienamente capace di riempire ogni spazio vuoto: i due Hayate., esordì il Kaguya, sorridendo.

    Akira, tu hai visto come me Pangu, ai tempi di Tsuya, ed entrambi avete incontrato la moglie. Sapete che sono vissuti quant'è? Qualche migliaio di anni fa? Bé, assieme a loro a guidare la guerra contro le Armi di Iwa c'erano quelli che furono, ai tempi, chiamati i tre Saggi, alleati dei Tre Eroi, cioé Pangu, Nuwa-Fuji e Tian.
    Ma i tre Saggi sono ancora vivi anche adesso, come lo erano allora, sono le Tre Virtù che comandano gli Hayate, penso siano stati loro a creare gli Hayate.
    Ammetto che con il tempo le mie attenzioni si sono focalizzate sulla Speranza, per ciò che ha fatto ai miei fratelli, le Fenici, ma negli anni ho conosciuto tutti e tre questi immortali bastardi.
    Il Padre delle Genti, Yorishiro Ninigi è proprio ciò che il suo soprannome fa immaginare: nei millenni ha messo al mondo molti figli, ha intere generazioni di discendenti sparsi per il mondo, credo.
    Non sono certo di come faccia, ma li lega a se perché gli siano fedeli: di fatto, anche quando ripudiato, uno dei suoi figli non può tradirlo dando grandi informazioni su di lui.
    Credo che abbia le abilità del clan dei Senju: l'unica volta che l'ho incontrato, quando l'ho scacciato da Ame, ha dimostrato di saper manipolare il legno e di cavarsela anche con i veleni. Alla Pioggia era noto come Shinpaku Todoroki.
    E so per certo che ha un qualche modo, un seme, che inietta nei corpi dei suoi subordinati con cui può sempre individuarli, se vuole.
    Il ché ci porta ad uno dei motivi per cui ti cercavo, Akira-san: ricordi i due ragazzini che erano partiti con noi ed il Kyuudaime? Bé, uno dei due è tornato da me ad Ame... a quanto pare, all'Abete si è ritrovato senza testa e quando gliela hanno riattaccata, lo hanno reso muto.
    Quello che non sapevo ai tempi, era che il ragazzo fosse un aspirante Hayate e che, appunto, era al servizio della Carità.
    L'essere stato reso muto, lo ha reso anche vendicativo, così lo sto aiutando ad organizzare un piano per eliminare la Carità, ma sarà una cosa a lungo termine: dubito che basti poco per far uscire allo scoperto un tale infame. In compenso, sto aiutando quel ragazzo a fare carriera fra i Cuori.
    , quell'ultima frase sarebbe stata detta rivolgendosi all'Hozuki, un sottile riferimento all'aver messo un proprio "alleato" anche nel mazzo di carte della Regina cui tanto s'interessava lo Spadaccino.
    Poi, voltandosi verso il Kenkichi: Parlando invece di Tenson Korin: l'ho incontrato quasi dieci anni fa, ad Iwa. Allora lui era il braccio destro dello Tsuchikage, anche se stava cercando di usare il suddetto capo della Roccia per arrivare all'Oni e distruggerlo, in qualche modo di cui non ho idea.
    Considerate che ai tempi non avevo idea di cosa fossero le Armi di Iwa, né di chi fossero i membri della setta di quel cane bastardo del Tamasizu. Mi trovai davanti questo tizio dai capelli verdi che evocava draghi del medesimo colore, al servizio dello Tsuchikage e che si presentò come Akabane Inogi.
    Capii che era anche lui un Hayate da alcune sue parole, ma non sapevo chi fosse ai tempi, però combattendo con lui scoprii che era capace di profezie. Me ne fece una e qualche anno dopo, in effetti, si avverò.
    Come combattente è piuttosto scarso, ma in qualche modo è la causa di tutto questo casino degli Hayate.
    NuwaFuji me lo confermò durante la battaglia con un'altra delle Armi di Iwa, il Kappa: questo Tenson Korin cercava da molto tempo l'immortale perfetto, cercò persino di crearne uno artificialmente... qualcosa che forse è diventata il Flagello Immortale, ma di questo non sono certo.
    Nei secoli la Fede ha fatto anche altre cose, immagino sempre per il suo obiettivo dell'immortalità, fra cui avvelenare i diversi clan dei draghi e, appunto, di recente è stato, forse lo è ancora, al servizio dello Tsuchikage. Credo possegga anche una delle quattro armi nere dei draghi, ma questo penso vi prema di meno in questo contesto.
    Purtroppo di nessuno dei due conosco esattamente quale sia la natura della loro imperfetta immortalità.
    , spiegò il Risorto, interrompendosi un attimo.

    Relativamente agli altri due nomi, Akira-san: Meku, il Fabbro, lo conobbi alcuni anni fa, durante una missione per l'Hokage. Era stato rapito da qualcuno ed alla Montagna di Konoha serviva aiuto per salvarlo, credo quindi che viva alla Foglia, o che comunque, Raizen sia la migliore fonte di informazioni possibile per trovarlo. Una volta trovai anche una delle sue spade, la stessa che possiede ancora oggi Hoshikuzu Chikuma, credo.
    Quando l'ho salvato, invece, come pagamento, mi ha forgiato una falce con cui combattere, la terza della mia personale collezione.
    Il terzo nome, invece... ho conosciuto un Cacciatore Leggendario, ma si faceva chiamare Kuchihige Ban... però se il trio di Hayate ha dimostrato una cosa è che cambiare nome nei secoli non fa male, ed in fondo anch'io lo faccio molto spesso.
    Però non ho molte tracce su di lui, se non che si tratta di un uomo stempiato, con dei grossi baffoni... lo conobbi per caso, lui era il mandante della missione a cui partecipava una nostra comune conoscenza: Yato Senju, il giovane ninja della Foglia che partì con noi per l'Abete e che, un mese dopo, rividi assieme all'Inquisitore qui presente. Quindi, penso, Akira-san, che due nomi su tre ti conducano per ulteriori informazioni alla Foglia. E siccome sono un mercenario corretto, facciamo 500 ryo in totale, se le informazioni sono state per te utili, nemmeno a prenderti troppo denaro, in fondo, non conosco l'abitazione di nessuno di loro.
    , avrebbe detto, sorridendo all'Hozuki.

    Quindi, voltandosi di nuovo verso il Kenkichi: Ricordo di doverti un tonico, sì, Inquisitore, ma non ho memoria di favori. La faccenda delle Grotte è stata molto proficua per entrambi, ma forse di più per te. Certo, c'è quel vecchio contratto per la tua spada, ma all'Abete ho visto che hai saputo abilmente sostituirla con ben due katane.
    Per quanto riguarda il perché Akira si trovasse ad Ame, direi che sta a lui decidere se parlartene.
    , concluse il Kaguya, prima di guardarsi ancora intorno e collegare in quel momento una cosa che ancora non gli era chiara.

    Scusate, in tutto questo, io ho chiesto sì di Akira-san, ma anche del Kyuudaime... dov'è Itai Nara?

    In che mani è stata lasciata Kiri...
    Fratello!
    E non dimentichiamo quello che abbiamo scoperto nel Paese dei Demoni!
    Cioé che lui sa chi sei, Ossicino, e che lavora per Kurotenpi?
    Immagino intendesse solo la seconda parte, ma sì, quello, Mostro.
     
    .
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    II


    Quando il Mercenario rifiutò l'offerta di entrare nel villaggio, mi limitai a rispondergli facendo spallucce. Se sta bene a te, ok, tanto stavo andando via anche io. Mi limitai a rispondere, mentre chiedevo ai guardiani di chiamare Kensei. Cosa facile, d'altronde era già lì.
    In compagnia però.
    z6ooNnk
    O PER TUTTI I KAMI! Esclamai, guardando in alto. Sono... Sono... Guardai meglio per esserne sicuro. SONO DEI MALEDETTI TOPI ALATI! Indicai vistosamente. CHE SCHIFO! ANDATE VIA! ANDATE VIA! Mercenario! 100 ryo in più se gli dai fuoco! Quegli animali schifosi portano malattie! Continuai, ignorando completamente Kensei che nel frattempo era atterrato vicino a me. Non osare toccarmi dopo che sei stato a contatto con quegli esseri luridi e brutti come il sedere di Sanjuro. E puzzano come il sedere di Sanjuro.
    Mi calmai, riprendendo fiato dopo l'evento. Comunque ciao, eh. Si saluta. Feci il broncio, mentre il Mercenario, divertito, iniziò a fare una delle cose che più amava, dopo che giurare vendetta a qualsiasi essere che si muoveva: elargire informazioni.
    E come sempre iniziò dai principi.
    Accanto ai tre Eroi, nella guerra contro Iwa e le sue Armi, combatterono i tre Saggi. Quegli uomini, evidentemente corrotti da qualche evento, divenirono quelle che ora erano conosciute come le Virtù di Hayate. Uhm... Ed ecco perché quei cani sono così ben informati sulle Armi. Dissi a bassa voce, mentre il Kaguya iniziò a parlare del Padre delle Genti.
    Un tempo Asso della Pioggia, era stato proprio il Kaguya a cacciarlo da Ame. Evidentemente non ti è riuscito di ucciderlo... Quell'uomo sembrava un utilizzatore dell'Arte del Legno, e sembrava aver figliato come un coniglio per millenni.
    Una problematica niente male. Ma, come tutto nella vita, c'era anche una soluzione. E il Kaguya era lì per quella situazione.
    Sorrisi. Questo è... Splendido. Ridacchiai, incrociando le braccia. Ricordo il ragazzino, è sparito immediatamente dopo il naufragio e non l'ho più visto... E sembra una bellissima idea, ma adesso ti porgo una domanda: se la Carità sa controllare così i suoi seguaci... Sei sicuro che non ti sta fregando? Io mi preoccupo sempre dei miei amici mercenari... E soprattutto mi preoccupo per me, se devo rimanere fregato per queste noncuranze. Siamo sicuri che sia apposto e non stia cercando di fare il doppio gioco?
    Avrei atteso una risposta prima di continuare. Le stelle sembravano allinearsi.
    Se tutto quello fosse stato vero, a volte il destino aiutava gli audaci. Ahahahah! incominciai a ridere. Amico mercenario... Questo è esilarante! Sembra fatto apposta! Bene, anzi, molto bene! Organizzami un incontro quando rientrerò ad Ame a farti visita... Ho giusto qualche idea per questo ragazzo... E la sua ambizione mi stuzzica! Quindi so bene cosa offrirgli in cambio della sua lealtà e del suo aiuto... I sogni dei ragazzi andavano coltivati.
    Soprattutto se potevano aiutarmi.

    Venne poi il momento della Fede di Hayate. Era la vera mente del gruppo, forse addirittura il creatore della setta, ed era anche lui un doppiogiochista - o almeno, era stato - ad Iwa, alla corte dello Tsuchikage. La cosa che mi destabilizzava, però, era la sua capacità di fare profezie. Un'informazione abbastanza terrificante, se vera.
    Un uomo che sapeva vedere il futuro, era un grosso problema.
    E di problemi ne avevo tanti, quindi li avrei affrontati a tempo debito.

    Il Kaguya, alla fine, non mi deluse. Entrambi i nomi della mia personalissima lista del Bonshuno erano da lui conosciuti.
    Meku il Fabbro sembrava si trovasse alla Foglia, mentre il Cacciatore di Leggende sembrava avere un legame con Yato Senju, il ragazzino che era naufragato - anche lui - all'Abete. Si vede che una passeggiata a Konoha sia d'obbligo. Molto bene! Riuscite ad avvertire questo Yato Senju? Sembra che tu abbia un buon legame Kaguya, magari preannunciagli che devo parlare con lui di una questione... Per Meku allora sembra che dovrò parlare con il... Hogake. Uff. Sbuffai, infastidito della faccenda, che appariva però inevitabile.

    Ma lui lo sa perché ero ad Ame, e sa perché ci tornerò... Però Kensei vedi di non fare il solito impiccione, attendi che tutte le pedine e gli ingranaggi siano posizionati al loro posto, dopo saprai. Feci un occhiolino. Altrimenti si perde l'effetto sorpresa e, diamine, lo sai quanto mi piace soprendere! Allargai le braccia, divertito. Per quel che riguarda il Mizukage... Beh, adesso è lui. Indicai con il dito Kensei. L'ho deciso io. Ah, a proposito, dobbiamo ancora andare a Fuyamizu a trovare il gran capo dell'Acqua. Gli feci recapitare una lettera, al tempo, e credo che ormai valga il silenzio assenso... Però mi vergogno un pochino a portarti da chunin ancora, non puoi mica promuoverti da solo, vero? Chiesi, per sicurezza. Peccato, sarebbe stato divertente. Poi divenni serio. Per quel che riguarda Itai... Beh, forse solo Kensei saprà dare informazioni... Per guardare in avanti, avevo scelto di lasciare indietro qualcosa... E qualcuno.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Due Spade e una Falce


    Prologo


    Atto II
    Parole Criptiche. †



    Atterrato, Akira andò in escandescenza, iniziando ad indicare la Baronessa che intanto si era dispersa tra le fronde degli alberi lì presenti, non ancora richiamata alle Grotte del Silenzio. Ero accompagnato dalla Hakushaku. Dissi, guardando prima il Mercenario, poi l'Hozuki. E proprio a quest'ultimo avrei poi detto è la compagna di Kyofu, il pipistrello albino che abbiamo incontrato durante le vicende della Tomba della Yakusoku ad Azumaido, ricordi? Un brivido tuttavia percorse la mia schiena, caldo e confortante, mentre rimembravo ricordi di una vita che non mi apparteneva come se stessi parlando di me stesso. Mi concentrai poi sulle parole dello Shogenin, cercando di carpire il più possibile da esse.
    Il Kaguya iniziò a parlare dell'Hayate di cui aveva chiesto Akira, il cosiddetto Padre delle Genti. Akira, tu hai visto come me Pangu, ai tempi di Tsuya, ed entrambi avete incontrato la moglie. Sapete che sono vissuti quant'è? Qualche migliaio di anni fa? Bé, assieme a loro a guidare la guerra contro le Armi di Iwa c'erano quelli che furono, ai tempi, chiamati i tre Saggi, alleati dei Tre Eroi, cioé Pangu, Nuwa-Fuji e Tian. Annuii, riuscendo a seguire il discorso grazie alle informazioni ricevute all'Abete, pur non essendo presente durante gli eventi del Gashadokuro. Ma i tre Saggi sono ancora vivi anche adesso, come lo erano allora, sono le Tre Virtù che comandano gli Hayate, penso siano stati loro a creare gli Hayate. Ammetto che con il tempo le mie attenzioni si sono focalizzate sulla Speranza, per ciò che ha fatto ai miei fratelli, le Fenici, ma negli anni ho conosciuto tutti e tre questi immortali bastardi. Continuò, attirando la mia attenzione. Interessante: ed Hayate Tamasizu, colui da cui tutti questi personaggi prendono il nome, come si inserisce in questo contesto? Chiesi, evidentemente ignaro di buona parte delle questioni legate alla setta degli aspiranti immortali.
    Le informazioni sul Padre delle Genti e il suo ruolo, nonché le sue capacità, furono memorizzate rapidamente. Il fatto che fosse un Senju poteva tornarmi contingentemente utile, data il sangue di Yato che avevo avuto modo di studiare. Una capacità senza dubbio peculiare ed utile, quella del seme. Commentai, affascinato da un potere di quel tipo. Sarebbe stato utile sviluppare qualcosa simile, prima o poi. Un medium perfetto lo avevo già, dopotutto. In ogni caso, al termine del discorso sulla Carità di Hayate, ci fu una breve parentesi su qualcuno che, in qualche modo, mi premeva rivedere. Il ché ci porta ad uno dei motivi per cui ti cercavo, Akira-san: ricordi i due ragazzini che erano partiti con noi ed il Kyuudaime? Bé, uno dei due è tornato da me ad Ame... a quanto pare, all'Abete si è ritrovato senza testa e quando gliela hanno riattaccata, lo hanno reso muto. Quello che non sapevo ai tempi, era che il ragazzo fosse un aspirante Hayate e che, appunto, era al servizio della Carità.
    L'essere stato reso muto, lo ha reso anche vendicativo, così lo sto aiutando ad organizzare un piano per eliminare la Carità, ma sarà una cosa a lungo termine: dubito che basti poco per far uscire allo scoperto un tale infame. In compenso, sto aiutando quel ragazzo a fare carriera fra i Cuori.
    Gettai un'occhiata sul Kaguya. Stai parlando di Densen, giusto? Ho ricordi non troppo limpidi dell'Abete ma rammento chiaramente che eravamo insieme. Quando si presentò al Coraggio, dopo aver provato a mentirgli ritrovandosi con una gamba spezzata, si presentò anche lui come Hayate e disse di far capo proprio alla Carità, come hai appena detto. Feci poi una pausa. Anche io credo di poter sfruttare un paio di persone che so essere alle direttive del Coraggio di Hayate. Sorrisi sinistramente sotto l'elmo, pensando a Kato e Shin. Ripresi poi la parola quando anche Akira accennò di Densen e di come anch'egli potesse essere vittima dei poteri della Carità. Condivisi il viaggio con Densen fino a che non decise di restare a guardia del luogo che poi abbiamo utilizzato come palcoscenico dell'incontro tra Hayate, Accademici, Guerrieri del Vuoto e Zanna. Le ultime indicazioni che aveva ricevuto dal Coraggio di Hayate era di dare fuoco al posto, appunto. Non so poi cosa gli sia successo. I timori di Akira mi paiono fondati.
    Il discorso poi si spostò sulla figura che io stesso avevo tirato in ballo, la Fede di Hayate, conosciuto anche come Tenson Korin. Dopo alcune informazioni di rito sul dove ed il come si fossero conosciuti, alcune frasi attirarono la mia curiosità. Capii che era anche lui un Hayate da alcune sue parole, ma non sapevo chi fosse ai tempi, però combattendo con lui scoprii che era capace di profezie. Me ne fece una e qualche anno dopo, in effetti, si avverò. disse il Mercenario, dandomi il perfetto spunto per intervenire. Anche io sono entrato in contatto con la Fede in questo modo, anche se non direttamente. Qualcuno glissai volutamente sul chi, in quell'occasione, mi portò una pergamena molto antica contenente una profezia che riguardava me ed un ninja della foglia, oltre che i tre Kagi del Lucchetto e la figlia del primo Capoclan Kenkichi. Non so dirti, tuttavia, quanto di quella profezia si sia avverato. So dirti che ce n'era però un'altra, parallela e simile, pronunciata e vista da un'altra kunoichi attraverso il suo Rinnegan. Tacqui un attimo, pensando alle parole di Ahri in quella circostanza: l'aver ceduto le sue capacità di clan per il dono della Signora di Taki. A questo proposito ... conosci per caso una certa Signora di Taki, capelli lunghi e neri, che gira accompagnata da uno spadaccino vestito d'azzurro? Mi pare il suo cognome fosse Orihara. Il discorso del Kaguya poi proseguì in altri particolari assai interessanti. NuwaFuji me lo confermò durante la battaglia con un'altra delle Armi di Iwa, il Kappa: questo Tenson Korin cercava da molto tempo l'immortale perfetto, cercò persino di crearne uno artificialmente... qualcosa che forse è diventata il Flagello Immortale, ma di questo non sono certo. Il sentir nominare quella bestia fece ribollire in me sentimenti profondi e indelebili. L'odio che mi sorreggeva alimentava a dismisura ogni percezione a riguardo. Jeral morirà. Posso garantirtelo. Dissi, mentre il gelo, sia figurativamente parlando che fisicamente, dato il manifestarsi dei miei oscuri poteri, calava in mezzo ai presenti. Nei secoli la Fede ha fatto anche altre cose, immagino sempre per il suo obiettivo dell'immortalità, fra cui avvelenare i diversi clan dei draghi e, appunto, di recente è stato, forse lo è ancora, al servizio dello Tsuchikage. Credo possegga anche una delle quattro armi nere dei draghi, ma questo penso vi prema di meno in questo contesto. Purtroppo di nessuno dei due conosco esattamente quale sia la natura della loro imperfetta immortalità. Mi voltai verso Akira. Che tu sappia, Itai ha avuto a che fare con questo avvelenamento dei draghi? Poi, ancora verso il Kaguya Cosa sono le Armi Nere dei draghi? Ogni dettaglio sul potere o le capacità di quest'uomo può tornarci utile.
    Infine, venimmo agli altri due nomi fatti da Akira e di cui io non sapevo assolutamente niente: un Fabbro, Meku, e un Cacciatore Leggendario. Quest'ultimo era, in qualche modo collegabile a Minarai. Terminato quel discorso, lo Shogenin riprese le parole con cui mi ero presentato. Ricordo di doverti un tonico, sì, Inquisitore, ma non ho memoria di favori. La faccenda delle Grotte è stata molto proficua per entrambi, ma forse di più per te. Certo, c'è quel vecchio contratto per la tua spada, ma all'Abete ho visto che hai saputo abilmente sostituirla con ben due katane. L'uomo aveva ragione, per lo meno sulle spade. Alle Grotte ognuno di noi ha guadagnato più alleati di quanti potesse immaginarsi. Sono riuscito a riunire la maggior parte dei Pipistrelli sotto lo stormo della Hakushaku, come sai. Io ho tuttavia ricevuto soltanto scarse informazioni riguardo alla tua faccenda. Credo però che sarai curioso di sapere che anche io, in una recente visita ad Azumaido, ho fronteggiato un Demone Ombra. Al di là di questo, sono sempre disponibile per qualsiasi cosa riguardi i Kuei, Shogenin. Dovresti saperlo. Feci poi una pausa, portando le mani al petto ed incrociandole, lasciando così che il mantello si posasse dietro le mie spalle e mostrando, da una parte, la Yakusoku che pendeva al mio fianco, dall'altra Unagi, senza fodero, che pendeva dal fianco sinistro. All'Abete mi promettesti uno sconto sul prossimo servizio. Si dà il caso che avrei qualcosa da commissionarti. Anche più di una, in realtà. Un nuovo elmo ed una nuova armatura. Lascio a te decidere quale avrai piacere di sviluppare per prima. Le parole lasciavano poco spazio al rifiuto ma credo che il Kaguya fosse ben poco interessato ad una azione di quel tipo.
    Akira, al contrario, eluse le mie domande. Non mi interessa l'effetto sorpresa. Voglio solo essere in grado di contattarti se ne ho bisogno. Voglio conoscere i tuoi spostamenti e sapere quanto e cosa stai facendo per il tuo piano. E, facendo eco al discorso che il Jonin stava facendo, aggiunsi: Dopotutto sono il tuo Mizukage. Tu devi dirmi dove sei e cosa stai facendo. Riguardo alla questione del Daimyio dell'Acqua, ebbi poco da aggiungere. Quando vuoi, Akira, possiamo andare. Non devi preoccuparti del mio grado. Io, al contrario, devo essere accompagnato da almeno un Jonin capace.
    Infine, rivolgendomi verso il Mercenario: Come ti ha detto Akira, adesso io sono il Juudaime Mizukage. La questione Itai Nara è ... complicata. Troppo per essere affrontata adesso. TI basti sapere che è caduto in una grande trappola ordita dalla Roccia e dal suo gruppo d'élite. Dopo tutto ciò che ha passato, la decisione che ha preso è stata la migliore per tutti. E se non ci fosse stato Akira avrei aggiunto, con un certo tono d'orgoglio, che l'assenza sua e della sua mollezza era stata soltanto un toccasana per Kiri, proprio come avevo sempre sostenuto. Dopotutto, ero un ninja nato e cresciuto sotto le direttive dell'Ottavo Mizukage: al di là della mia predisposizione al comando ed al primeggiare, il pugno di ferro e l'assenza di compromessi erano linee di pensiero apprese in anni di servizio.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    ///


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Juudaime?


    E siamo a due...



    Lo Spadaccino reagì male ai pipistrelli, non tanto quanto alcune delle voci del Risorto, ma più disgustato di lui di certo dai topi volanti.
    Ha ragione l'umano d'acqua... sono topi schifosi!

    Avidità non ci sorprende che la pensi così...
    Chi è questo Sanjuro?
    Non ne ho idea.
    Proprio una bella coppia devo dire.

    Non commentò il piccolo battibecco fra i due spadaccini, focalizzandosi piuttosto alle loro domande ed alle sue risposte alle stesse.
    Per prima cosa, parlò, appunto, della Carità.

    Scacciarlo da Ame è stata una fortunata coincidenza: non immaginavo fosse immischiato nei Cuori, in realtà, quando l'ho incontrato, ero lì per eliminare un uomo che, ho scoperto poi, essere uno dei suoi tanti figli. Quindi non m'ero organizzato per ucciderlo ed il fatto che fosse circondato da marionette di legno mi ha rallentato dall'evitargli di scappare., ammise al commento di Akira. Sulla domanda di Kensei, per il momento, glissò, su come Hayate Tamasizu fosse entrato in mezzo a quel trio... richiedeva di parlare prima della Fede, quel discorso.
    Entrambi ebbero la loro da dire su Densen e specialmente le parole dell'Inquisitore furono interessanti: il Ramingo all'Abete aveva incontrato il Kenkichi ed aveva incontrato il Coraggio, che gli aveva anche staccato una gamba.
    Interessante...

    Non so se ci sia da fidarsi, certo, non nascondo la mia passione e rispetto per la Vendetta, forse potrebbe fare leva su quello, anziché essere sincero, ma finora gli ho solo mostrato qualche mio associato di minor rilievo, fra cui il figlio rinnegato della Carità, e l'ho aiutato ad entrare nei Cuori.
    Se vorrai incontrarlo, apparirai, per ora, solo come un altro uomo con un certo desiderio di Vendetta verso una precisa persona, per cui la carriera di Densen ad Ame potrebbe essere un supporto.
    Non è uno sciocco: sa che per eliminare tanto il Padre delle Genti, quanto il nuovo Asso, servono aiuti validi, che ci voglia fregare o meno, se nel frattempo vuole aiutare Carità a rientrare ad Ame, almeno ci aiuterà con un bersaglio.
    Ma lo accusa di essere rimasto muto. Non so se per errore, o perché preferisce incolpare lui che non il Coraggio, che immagino sia il vero colpevole della sua decapitazione, ma sembra geniuno nel suo desiderio di Vendetta.
    , quindi verso Kensei aggiunse: Se conosci qualche Hayate di basso rango, potrebbe essere divertente interrogarli, ma senza abiti dell'Abete... anche breve.

    I commenti successivi alla parte di discorso sulla Fede furono ancora più interessanti.
    Ha ricevuto un rotolo con una profezia di Capelli Verdi? Non s'è grattato?
    A dirla tutta, nemmeno noi all'inizio sapevamo cosa ci avrebbe portato ad incontrare...
    Lucchetto? Dov'è che lo abbiamo già sentito nominare?
    L'attenzione si portò però sulla successiva domanda e sul cognome "Orihara".
    Conosco una Orihara, ma Maya Orihara è un'esperta di Fuuinjutsu che vive nella Capitale di Iwa, una traditrice di Konoha, per quel che mi disse. E posso assicurare che è bionda, non bruna. Forse si tratta di un caso di omonimia, o di una parente.
    Inoltre Maya, l'ultima volta che l'ho incontrata, alcuni anni fa, lavorava per un Essere parecchio pericoloso, che potrebbe sconvolgere parecchio gli equilibri, come ha fatto aiutando, a quanto pare, a liberare la più potente delle Sette Armi, l'Oni, quasi dieci anni fa.
    , spiegò il Risorto, memore dell'incontro con Enuo, il Maestro, con Kugyo, l'Arbitro, e della scoperta su come il primo fosse direttamente responsabile del risveglio dell'Oni a cui aveva assistito anni fa.

    Ma non mettiamo troppa roba sul fuoco tutta assieme...
    Meglio, fratello.

    Non commentò la frase sul Flagello, ma alla domanda sulle Armi Nere, il Risorto sorrise, allargò il proprio mantello con il braccio destro, mentre con la sinistra estraeva un falcetto nero che, con due veloci rotazioni fra le dita, crebbe in una massiccia falce da battaglia.

    La Falce Nera del Paradiso, il primo pezzo della mia collezione. In vero, l'originale l'ho restituito all'Hokage perché lo riportasse ai Draghi Rossi, dov'era custodito.
    Sembrerebbe che ci fossero Quattro Armi nere, in uso al Tian che ha combattuto contro le Armi di Iwa: Falce, Lancia, Spada ed un... Artiglio. Dopo che Tenson ha avvelenato e scombussolato i quattro clan, queste armi sono state rubate, tutte quante credo.
    So, quasi per certo, che la lancia si trova nelle mani di uno shinobi della Zanna e sospetto che l'Artiglio ce l'abbia il suddetto Profeta dai capelli verdi. La Spada, ammetto di non avere idea di dove si trovi, né, mi interessa, essendo una katana.
    La Falce può assorbire un ninjutsu amico e rilasciarlo con maggiore potenza contro un avversario, le altre tre armi non ho idea di cosa siano capaci.
    Parlando sempre della Fede, due ulteriori informazioni: prima di tutto, Inquisitore, l'altro oracolo che ha visto una diversa profezia, avvisalo, l'Hayate dai capelli verdi tende a voler uccidere chiunque sia così potente da poter controvertire le sue profezie.
    Ho dovuto proteggere una Veggente dalla Magnificienza di Hayate proprio per questo motivo.
    , spiegò.
    Non è che l'abbiamo protetta, la stavamo cercando per farla fuggire dalla prigione, ma proteggerla dall'Hayate è stato un surplus.
    Cavilli, fratello...
    Ed anche l'Hokage l'ha protetta.
    Cavilli, ti dico.

    Per quanto riguarda il Tamasizu, invece, ed il suo allearsi con questo trio di stronzi, credo che la colpa sia proprio del Profeta.
    NuwaFuji diceva che Tenson aveva avuto una profezia sul perfetto Immortale già tremila anni fa e quando conobbi la Speranza, diceva che era stata una donna che cercava un nome... io sospetto che loro sapessero di quel cane ancor prima che lui stesso nascesse.
    E le mie ultime fonti certe sul Tamasizu riguardano la sua fuga da questo stesso villaggio ai tempi della Settima Mizukage. Ma parliamo di informazioni molto vecchie, poi è come scomparso, finché non sono apparsi i suoi cani.

    Mi ricordo, Tsunade gli concesse di andar via da Kiri! Fu la notte che fuggirono anche Mataza, quel tizio con più braccia e tutti gli altri vermi loro simili...
    Fratello, anche noi adesso siamo un nukenin.
    Non siamo e non siamo mai stati come loro!
    Fatto sta che quello è il tuo ultimo ricordo preciso di Hayate, prima di incontrare Mansuetudine e Coraggio, mentre cercavi Kisugy.
    Sì, purtroppo...

    Poi il discorso virò sugli altri nomi che interessavano lo Spadaccino Hozuki: In realtà, Akira-san, anche l'Inquisitore potrebbe tranquillamente contattare Yato, ha scelto entrambi noi come suoi insegnanti, considerando che vuole diventare uno spadaccino ed io... non sono il più propenso ad usare spade., spiegò all'altro, agitando la Falce nera che impugnava.
    I due successivi commenti dell'Inquisitore fecero sorridere il Kaguya, o meglio: il primo commento fece ridere una voce che s'espanse lungo le sue ossa, attraverso il chakra.
    Questo scatolotto avrebbe combattuto un Demone d'Ombra? Di certo una creatura di minore potere! Un mio suddito! Sono tutti miei sudditi!
    Sì, Avidità, lo sappiamo, tutto è tuo e tu rivuoi tutto...
    Un pò come dire che la Vendetta è TUTTO...
    Non iniziate nemmeno voi due...

    Ed in effetti non iniziarono poiché l'Hozuki disse una cosa che sorprese, a dir poco, il Risorto: aveva davanti a se il Juudaime Mizukage, Kensei Hito.
    Che...
    cosa?
    La mente del Kaguya nemmeno captò, quasi, i commenti sul muoversi ad Ame, sull'andare dal Daimyo, o in generale il bisticcio fra i due, molto comico, rimase ferma sull'idea che adesso Kiri aveva un Decimo "Mizukage" e che era il ragazzo senza spada a cui molti anni prima aveva forgiato elmo e corazza.
    Quindi siamo passati da un pacifista che galoppava una dragonessa ad un uomo in armatura con due spade?
    Sì, Itai era un successore con delle buone qualità d'interazione con la gente del suo villaggio, non so quanto un uomo così chiuso al contatto possa esserlo altrettanto.
    Ma sarò molto meglio! Cioé, Itai con tutte quelle fregnacce sul perdono e la comprensione, dai! Cosa siamo, delle mammolette della Foglia? Questo è il villaggio della Nebbia! Almeno l'Inquisitore qui dà l'idea di essere una persona molto più rigida verso chi trasgredisce! Lui avrebbe cavato gli occhi e la lingua a Seinji, come ho fatto io. Itai, al più gli avrebbe dato un buffetto sulla guancia quando ha tentato la fuga da Kiri.
    Secondo me, esageri, fratello...
    Comunque molto meglio lui come presunto capo villaggio...

    E parlando di Itai, dopo aver sentito le parole dell'altro, il Risorto accennò un sorriso un pò meno convinto: Esattamente, quando è avvenuta questa... trappola? Perché io, dopo i fatti dell'Abete, ho incontrato di nuovo il Kyuudaime, nel Paese dei Demoni.
    Ricordate la storia delle Formiche mutanti? Bé, quando mi sono diviso dal gruppo per cercare Hoshi, ho trovato un giovane del Lucchetto, ironia della sorte, che cercava i Kurotenpi, accusandoli di aver rubato un qualche sigillo del suo villaggio.
    Li abbiamo trovati ed attaccati e nella loro base c'era un individuo che chiamavano Eccellenza, un capo.
    Quel tizio mi ha proposto di non combattere, asserendo che mi conosceva e quando si è mostrato a me... era il Kyuudaime.
    C'era qualcosa di diverso: ha ammesso di non avere più in se il Sette Code e di non poter evocare Tengu, o la Dragonessa... ha detto che era lì per il bene della sua famiglia, ma lo stile con una spada e, soprattutto, alcune delle cose che mi ha detto. Quel individuo sul momento non ho dubitato un attimo che fosse Itai Nara.
    Alla fine non abbiamo combattuto perché mi ha fatto una buona controfferta e non ero lì per combattere i Kurotenpi, ma credo che questa informazione sia giusto che voi la sappiate.
    e su quelle parole si fermò un attimo, lasciando ai due il tempo di comprendere le possibili conseguenze di tutto ciò.

    Dopo eventuali domande, avrebbe aggiunto, infine: Avevo per il Kyuudaime una domanda, ma a questo punto, dato che lei è il Juudaime, Inquisitore-san, ho sempre una domanda, ma ho anche un'offerta di informazioni extra, che non avrei dato a chi sospetto essere con i Kurotenpi.
    Partiamo dalla domanda: tempo fa un uomo di Konoha mi ha chiesto di aiutarlo contro Cantha... affermando che aveva distrutto Kiri e la Foglia. Chiamiamolo spirito di curiosità, ma esattamente cosa avrebbero fatto qui alla Nebbia, se posso chiedere? Non ha fornito molte informazioni su questa parte, e dato che gli ho concordato il mio supporto, sono curioso in tal senso.
    , concluse il Mercenario, fermandosi, stavolta, in attesa di risposte.

    Itai dormiva quando Cantha ha attaccato? O era già con le mani in pasta in Kurotenpi?
    Fratello, non accusare le persone senza sapere i fatti...
    Lui non accusa le persone? Come se non lo conoscessi!
     
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    III


    Dinanzi alle mura della Nebbia continuava indisturbata quella piccola riunione.
    Come primo argomento in ordine cronologico, si concluse il discorso in rapporto con gli Hayate. In realtà è un peccato, sarebbe stato utile sapere dove si trovasse... Ma vedremo di recuperare. Esclamai, prima di continuare sul famoso infiltrato nei Cuori che il Mercenario voleva propormi. Beh, non è che mi hai dato proprio tanti elementi per cui fidarmi, anzi... Iniziai, dubbioso. Anzi, se affermi che il primo nukenin sbarbatella che passa possa riuscire a sfruttarti facendo leva sul tuo solito spirito di vendetta... Un po' potresti addirittura deludermi. Pensai qualche istante, prima di continuare. Ok, alla fine un incontro non si nega a nessuno, valuteremo sul momento questa persona... Alla fine sono uno dei tanti ninja che potrebbe avercela con Tensai-ji, nulla di nuovo sotto la pioggia di Ame, giusto? Esclamai, ridacchiando.

    Il discorso poi virò sulle profezie della Fede di Hayate, di come questo era probabilmente il fondatore, se così poteva dirsi, della setta, delle Armi Nere di Tian, uno dei tre grandi Generali, insieme a Pangu e a NuwaFuji. Discorsi di relativa scarsa importanza per i miei scopi.

    Quando ritornammo sulla mia personale lista ereditata dal Bonshuno, il nome di Yato Senju risultò essere quello di un ninja conosciuto ad entrambi i presenti. Se ha accettato di essere tuo allievo, bisogna dire che non sarà un tipo dal grande senso dell'umorismo, eh. Esclamai con fin troppa tranquillità. Senza offesa, ovviamente, si fa per dire... Forse. Aggiunsi quasi bisbigliando. Gli puoi mandare te una lettera, mi fai questo piacere? Devo scambiarci giusto due chiacchiere, digli che non sarà nulla di impegnativo. Forse.
    D'altronde le mie informazioni su quello che era definito come Cacciatore di Leggende erano veramente poche. Ma un collegamento tra quei nomi adesso mi ritornava in mente. Sai, Kaguya, anche la Speranza parlava di questo Kuchihige... Al'Abete, dopo che hai spifferato ai 4 venti l'immortalità e la natura di questa di quella donna, disse che questo aveva pagato già con la perdita di sua nipote... E immagino che non ci siano poi così tanti famosi cacciatori nel mondi. Se Yato Senju veramente lo conosce, mi sarà di grande aiuto. Conclusi rapidamente. Possiamo dire che questi 500 ryo te li sei meritati, Mercenario! Poi guardai scocciato e infastidito Kensei, sbuffando vistosamente come un bambino. Anche te sei duro di comprendonio, eh... Il metallo in testa deve aver giocato un brutto scherzo. Se non so dove sarò, come faccio a dirti dove trovarmi? Faccio un sacco di cose poi, non fare l'impiccione, altrimenti ci ripenso e dico al daimyo di eleggere Sanjuro Mizukage e te gran capo della palude... Tu stai tranquillo, rilassati, bevi una tisana calda, fai un giro alle terme con il buon Feng, e attendi un cenno. Saprai tutto quando... Ci capirò qualcosa anche io. La verità non era poi così lontana da quelle parole. Detto ciò, per me ci possiamo incamminare anche quando avremo terminato con il buon amico Kaguya. Altrimenti chissà quando mi ritrovo a passare da queste parti.

    In ultimo, ci ritrovammo a parlare di Itai e... Dei Kurotenpi. Cosa? Itai?! Un kurotenpi?! Credo che tu sia impazzito, FengO. Esclamai, confuso visibilmente da quelle parole. I Kurotenpi che ho incontrato hanno nominato anche loro questa Eccellenza, che a questo punto si identificherà in questa persona che sembra assomigliare ad Itai... Ma se non possedeva il Sette Code, non era legato ai Tengu e ai Dragoni di Kurohai... Mi viene difficile pensare che si tratti di lui... E' impossibile... Però... Riflettei. Quel nukenin, però, mi conosceva molto bene... Troppo bene... Non posso crederci... Mi pare impossibile. Non sapevo veramente cosa dire a riguardo. Bisognerà indagare su questo punto, poco ma sicuro... Ci deve essere una spiegazione che ci sfugge.
    Quella, però, era tutta un'altra storia.

     
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    Due Spade e una Falce


    Prologo


    Atto III



    Benché avessi accettato di partecipare alla missione organizzata da Akira, per me era assai complesso rimanere al passo con tutte le informazioni che i due si scambiavano continuamente: tra nomi che avevo letto di sfuggita in alcuni fascicoli non terminati di Itai e associazioni e individui noti, il fumoso si mischiava al manifesto, creando molta confusione e poche certezze. Non ho visto Densen come una persona dai valori particolarmente forti. Dissi, terminato il dubbioso discorso di Akira. Quindi mi riservo anche io il dubbio sulla sua affidabilità. Certo è che, tuttavia, un trauma come quello che ha subito recentemente può aver risvegliato in lui qualche intenzione sopita o addirittura mai emersa. Parlavo per esperienza dato che, in quel campo, potevo definirmi un esperto.
    Il Kaguya rimase particolarmente sorpreso dalla mia serie di esternazioni sul Lucchetto anche se ciò che lo colpì maggiormente fu la Signora di Taki. Una cosa decisamente peculiare, date le vicende di cui mi ero visto protagonista insieme a mio figlio. Conosco una Orihara, ma Maya Orihara è un'esperta di Fuuinjutsu che vive nella Capitale di Iwa, una traditrice di Konoha, per quel che mi disse. E posso assicurare che è bionda, non bruna. Forse si tratta di un caso di omonimia, o di una parente. Inoltre Maya, l'ultima volta che l'ho incontrata, alcuni anni fa, lavorava per un Essere parecchio pericoloso, che potrebbe sconvolgere parecchio gli equilibri, come ha fatto aiutando, a quanto pare, a liberare la più potente delle Sette Armi, l'Oni, quasi dieci anni fa. Non rimasi certo stupito nel sentire quali fossero le capacità della Orihara, dato il contesto in cui ebbi modo di udire il suo nome e, soprattutto, ebbi modo di sapere quali fossero i suoi interessi: il complesso fuuijutsu ideato da mio bisnonno Kenzo Kagome. La persona che mi ha citato la Signora di Taki era una anziana donna, incapace per la maggior parte del tempo di avere pensieri lucidi, purtroppo. Non era neanche in grado di utilizzare le arti ninja quindi immagino che una banale henge possa averla tratta in inganno, se le cose stanno come dici tu. Essendo una esperta di Fuuinjutsu non escludo che sia in grado di modificare il suo aspetto attraverso di essi in un modo più complesso della trasformazione. Dissi, quasi a voler introdurre l'argomento che stavo per trattare. Se l'uomo per cui parli è un qualche ninja di Iwa, credo che ci sia la possibilità che lavori sempre per lui: la Orihara, infatti, aveva assoldato una kunoichi di Konoha ritiratasi dalla vita ninja ad molti anni, Ahri Yamanaka, che in gioventù aveva servito la Foglia come infiltrata tra i ranghi della Roccia. Una abile doppiogiochista. Fin troppo abile, avrei aggiunto io, tra me e me.
    Quando incalzai sulle armi nere, lo Shogenin ebbe modo di esibirsi in una plateale esposizione di una delle sue falci, prima di spiegare quel che avevo chiesto. La Falce Nera del Paradiso, il primo pezzo della mia collezione. In vero, l'originale l'ho restituito all'Hokage perché lo riportasse ai Draghi Rossi, dov'era custodito. Sembrerebbe che ci fossero Quattro Armi nere, in uso al Tian che ha combattuto contro le Armi di Iwa: Falce, Lancia, Spada ed un... Artiglio. Dopo che Tenson ha avvelenato e scombussolato i quattro clan, queste armi sono state rubate, tutte quante credo. So, quasi per certo, che la lancia si trova nelle mani di uno shinobi della Zanna e sospetto che l'Artiglio ce l'abbia il suddetto Profeta dai capelli verdi. La Spada, ammetto di non avere idea di dove si trovi, né, mi interessa, essendo una katana. La Falce può assorbire un ninjutsu amico e rilasciarlo con maggiore potenza contro un avversario, le altre tre armi non ho idea di cosa siano capaci. Parlando sempre della Fede, due ulteriori informazioni: prima di tutto, Inquisitore, l'altro oracolo che ha visto una diversa profezia, avvisalo, l'Hayate dai capelli verdi tende a voler uccidere chiunque sia così potente da poter controvertire le sue profezie. Ho dovuto proteggere una Veggente dalla Magnificienza di Hayate proprio per questo motivo. Rimasi attento a quella spiegazione e particolarmente incuriosito. Non ero mai stato un collezionista di spade come il presente Akira, ma studiarne alcune per comprenderne le capacità (così da divenire in grado di replicarle oppure, semplicemente, di riconoscerle quando mi venivano usate contro) era qualcosa che non disdegnavo. Ma la parte interessante fu l'ultima, quella sulle manie di persecuzione degli oracoli di Tenson Korin. Avvertirò subito chi di dovere, allora. Replicai alle parole del Mercenario mentre allungavo un braccio affinché una frazione dello stormo della Hakushaku si posasse sul mio braccio. Va' a Konoha e riporta quanto hai appena sentito a chi di dovere. La Baronessa conosceva tutti i miei segreti; non era necessario scendere in ulteriori dettagli. Quel piccolo pipistrello dunque volò in direzione della Foglia, pronto a lasciare il suo messaggio a Sho.
    Quando passammo a Yato, le battute di Akira non si fecero attendere. La mia risposta, d'altro canto però, non lo contraddiceva. Ci penso io. Dissi stringato e senza commenti. Proprio senza alcun senso dell'umorismo.
    Al contrario della mia reazione da manuale, quella del Kaguya alla notizia che ero divenuto io il Decimo Mizukage fu tutt'altro che consona alla sua persona. La trovai, comunque, sotto un certo aspetto, divertente. Cosa? Chiese tra lo stupito e l'esterrefatto. Mancano, ancora, formalmente, tutte le ufficialità della cosa presso il Daimyio dell'Acqua, come ha fatto presente Akira. Ma direi che, de facto, sto adempiendo al ruolo che ricopro al massimo delle mie possibilità. Il Mercenario poi, sconvolto dalla rivelazione su di me, disse qualcosa che non potevo credere: Itai un kurotenpi, non legato ai Tengu e a Yogan e senza il sette code. Se quest'ultima cosa rendeva plausibile il resto, la tempistica di questi fatti annullava tutto il resto. Hai modo di credere che non si trattasse di un qualche travestimento, Zong? Chiesi, in modo molto più pacato e calmo di quanto non stesse facendo Akira. Quest'ultimo sollevò una serie di dubbi che parvero insinuarsi anche nella sua mente, mettendo in dubbio che quanto avesse udito fosse realmente una bugia. Le tempistiche del tuo inconto mal si sposano con quelle del salvataggio di Itai. Sono più propenso a credere che si tratti di un qualche impostore. Benché molto diversi e, sotto certi aspetti, inconciliabili, io e l'uomo che adesso sto succedendo avevamo un rapporto particolare: per nessun motivo al mondo Itai si sarebbe abbassato a queste scorrettezze. Potrei metterci la mano sul fuoco. La sinistra senza dubbio, dato che non avrei avuto ripercussioni. Comunque, ancora una volta, avrei mostrato fiducia incondizionata nei confronti di uno degli Spadaccini della Nebbia. Era successo all'Abete con Akira, anche se i miei rapporti con lui erano ben diversi da quelli col Nara, e dubito sarebbe successo con qualcun altro che non fosse stato Sho. Ma il destino mi avrebbe contraddetto, probabilmente su questo.
    Infine, il Mercenario si rivolse direttamente al sottoscritto, raccontandomi di qualcosa per cui io stesso mi ero fatto portavoce. Immagino tu stia parlando di Sho Saitama Kagome. Dissi, rispondendo al suo discorso. Se si fosse ricordato il nome della persona che precedentemente gli aveva commissionato elmo ed armatura, probabilmente, avrebbe collegato le due cose senza troppa difficoltà. Quasi quattro anni fa, durante la Settima Riunione di Kiri - occasione in cui, ancora una volta, Itai Nara era disperso e il Daimyio si era mosso d'anticipo per rieleggere un nuovo Kage - Cantha, forte del fatto che Kiri fosse in preda di una epidemia - di cui Akira potrà parlarti meglio, dato esserne stato testimone diretto -, attaccò Kiri distruggendo la maggior parte del villaggio. L'Amministrazione fu il primo bersaglio. Un esercito gigantesco di uomini invase la Nebbia dal porto mentre Shiro si intrufolava in città per non si sa bene ancora di preciso quale motivo. Abbiamo perso moltissime persone, chi per la propria sfrontatezza, prima dell'attacco, come Seinji Akuma, chi invece per la sua valorosità per difendere Kiri, come Keiji Kagome, che credo tu conoscessi. Avrei lasciato i dettagli ad Akira, se avesse voluto approfondire. Quali sarebbero queste informazioni extra che vorresti darmi, Mercenario?



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    ///


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    Falce dei Kaguya


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    E Semi ad Ame...



    Conosco Densen da un pò, l'ho aiutato ad entrare ad Ame e so che ha i suoi difetti, ma come tutti ha i suoi obiettivi. Tu, Akira-san, vuoi... com'è? Portare ordine? Altri hanno le loro ambizioni, Densen è uno di questi: si è unito a Hayate per i propri obiettivi ed ora vuole ottenerlo attraverso i Cuori di Ame ciò che Hayate non gli ha dato. Vuole vendicarsi di Hayate? Ottimo per noi, perché entrambi vogliamo la Carità fuori dai piedi. Vuole scalare i Cuori di Ame? Altrettanto ottimo, perché meglio lui che la Principessa della Neve, giusto? In più, forse, ho anche un conoscente da aiutare a scalare i Fiori.
    Anche in quel caso: un uomo che desidera potere e che per quanto s'impegni, non riesce ad entrare nelle grazie di uno dei Principi dei Fiori.
    , spiegò pacatamente il Risorto ai due, data la loro diffidenza sul Ramingo.
    In effetti, non conosciamo l'Asso di Fiori e quella di Cuori è questa Principessa di cui parla lo Spadaccino qui.
    Meglio Densen e Namae, decisamente, ci vorrà un pò, ma potrebbero scalare le rispettive gerarchie.

    Poi il discorso si spostò su Maya Orihara, in qualche modo, e sulle informazioni che aveva l'Inquisitore, informazioni ricevute da una donna anziana e da una kunoichi infiltratasi tempo prima nella Roccia.
    Ad un certo punto, però, il Risorto bloccò le supposizioni altrui: Maya Orihara non lavora per un ninja di Iwa, l'ultima volta lavorava, per assurdo che può sembrare, per un mostro altro circa tre metri, dalla pelle viola, con tentacoli e di circa quattromila anni d'età, che si fa chiamare Enuo. L'ho incontrato assieme a Hoshikuzu Chikuma su un'isola volante nel Paese della Terra... che, può sembrare assurdo, ma è la verità dei fatti.
    Non conosco questa Yamanaka, ma mi auguro, per lei, che non abbia a che fare con gli affari di questo essere, sarebbe oltremodo rischioso per la sua salute.
    , spiegò il Kaguya pacatamente.
    Se ci credono, così, sulla fiducia, mi inizierei a preoccupare anche di loro, altro che Densen...
    C'è da dire che inventarsi la storia di un'isola volante e di un mostro viola di quattromila anni è... contorto.
    Quasi quanto è assurdo averlo effettivamente incontrato.

    Poi seguì il piccolo scambio di battute, fra i due spadaccini, alla fine del quale anche il Mercenario scoprì del nuovo titolo di Kensei, il quale confermò di essere, effettivamente, il Juudaime.
    Ed ancora una volta gli altri due si dimostrarono entrambi diffidenti sull'argomento Kyuudaime fra i Kurotenpi.
    Neanch'io ci credevo, considerando l'assenza del Demone e della Dragonessa, ma c'era qualcosa in quel che mi ha detto, qualcosa che solo il Kyuudaime poteva sapere, relativamente ai nostri trascorsi, e se effettivamente sapeva anche cose su Akira-san qui, direi che, se non proprio il vostro Kyuudaime, c'è comunque qualcuno che ha le sue conoscenze e va in giro libero fra i Kurotenpi., osservò il Risorto.
    Come c'è un Asso di Ame che ha le conoscenze del loro Ottavo Mizukage! AHAHAH!!!
    Abbiamo già fatto questa discussione su tali supposizioni ai tempi in cui incontrammo Itai, per favore, Mostro!
    Non credo sia la stessa situazione, poi questo presunto Itai sembrava vederti, fratello... ma questo immagino non glielo dirai.
    Esatto.

    Poi il discorso virò sul Cantha e sul nome di chi aveva contattato il Kaguya: il jonin di Konoha Sho, Saitama Kagome.
    Non mi aveva detto il suo cognome., accennò, ascoltando il "Decimo" nel suo racconto.
    Itai ce lo aveva per vizio di sparire? Almeno io ero più presente come Mizukage.
    Completamente pazzo, ma più presente...
    Zitto, Mostro.
    Un'epidemia? Di questo non ci avevano parlato, ma l'esercito e questo Shiro, combaciano più o meno come informazioni.
    Seinji Akuma è morto? Giusto con un paio d'anni di ritardo...
    Fratello, scusa, ma non è lui Keiji Kagome? Tra l'altro, saranno parenti con il ninja di Konoha?
    Belle domande, fratello, seppur sulla prima sappiamo che è lui: gli abbiamo forgiato elmo ed armatura...
    Probabilmente ha preso un pò troppo alla lettera quella storia di diventare un simbolo di qualche anno fa...
    Forse sì, Mostro.
    Spiacevole storia, spiega anche quello che volevo chiedere al Kyuudaime sul suo coinvolgimento in quei fatti, dato il mio sospetto..., ammise il Risorto, senza sbilanciarsi più di tanto.
    Fu poi il momento dell'informazione extra: Ho un sospetto, o meglio, una labile traccia, per trovare un'altra delle Armi di Iwa, il Komainu, l'arma che Squarcia l'Orizzonte, se ricordate le parole di Natsuhime-dono.
    Anni fa, quando incontrai il Kappa, senza riuscire a disattivarla del tutto, entrai in contatto con la coscienza di NuwaFuji, un altro dei Tre Generali con Pangu, il marito di Natsuhime, appunto.
    Lui disse che aveva nascosto Komainu dove nessuno, eccetto lui, poteva arrivare. Poi, in un altro contesto della medesima discussione, disse anche che l'unica sua arma che gli era sopravvissuta non era un'arma, ma un mezzo di trasporto, nascosto sulla sua isola natia, che credo essere nei pressi dell'isola del Paese della Luna
    Forse, trovando questo oggetto, sarà possibile individuare l'arma nascosta da NuwaFuji, ma è una traccia più debole di quella che ci ha portato alla BakeKujira, lo ammetto.
    A te... a lei, anzi, Juudaime-sama, come usare questa traccia.
    , concluse il Kaguya.

    Non gli hai detto che è stato il presunto Itai a dirci che da quelle parti la Zanna cerca un mezzo di trasporto...
    Escluso questo, tutto il resto ci siamo arrivati da soli, seppur è stato l'incipit per collegare le informazioni.
    Ora vediamo che ne faranno di questa notizia... è un gioco divertente, si deve dire! AHHAHAHH!!!
     
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    Contropattocco


    IV


    Ascoltai la replica sul nukenin di nome Densen, su i suoi desideri ed obiettivi, sulla sua vendetta nei confronti della Carità. Scossi la testa, forse le mie parole non erano state ben comprese dal Kaguya. Non metto in dubbio ciò che ti ha detto, ciò che desidera fare, i mezzi e i modi con cui raggiungere tutto ciò... Io ho semplicemente chiesto, siamo sicuri che questo Densen non stia facendo ancora il gioco della Carità? Per meglio dire... Il doppio gioco. Insomma, se io fossi stati buttato fuori da Ame, e avessi, guarda un po', un mio seguace pronto a riprendere quello che era il mio posto... Non esiterei ad aiutarlo. E magari nel frattempo fregare l'uomo che mi ha fatto perdere il mio seggio alla Pioggia. Capisci quel che dico? In teoria, per non dire con ogni buona probabilità, stai aiutando l'uomo che ti ficcherà un coltello tra le scapole non appena ne avrà la possibilità. La Carità, da quel che so e che anche te mi hai riferito, è un maestro nell'inganno e nel muovere le sue pedine... Ecco, non voglio fare il suo gioco. Guardai il Kaguya negli occhi. Ad ogni modo, ce ne occuperemo più in là. Prenderò le adeguate contromisure, almeno finché non saremo sicuri del suo operato.

    Il discorso virò sulla donna conosciuta come Maya Orihara, ma più che informazioni riguardanti la donna, quello che mi lasciò a bocca aperta fu la descrizione dell'essere da cui sembrava prendere ordini. Un mostro tentacolare, alto tre metri, di nome Enuo. Tentacoli...? Dici veramente? Kaguya... Questa tua descrizione mi riporta indietro di qualche anno... Ti ricordi quella bambinetta, cagna seguace degli Hayate che si era infiltrata nella Tregua all'Abete? Ogni sua parola è stata una bugia, ma sono abbastanza sicuro che ci raccontò di come, prima di entrare nella Tregua, la nave su cui viaggiava insieme a sua sorella venne distrutta da un essere tentacolare che sembrò come uscire dal nulla, da una sorta di apertura, di varco a mezz'aria... Riflettei su quel ricordo per qualche istante. Immagino che non esistano tante creature del genere. Pensi sia opera di questo Enuo? E... Precisamente, chi cavolo è questo Enuo?

    Si virò nuovamente su Itai Nara, e della sua presenza nei Kurotenpi. Escluso con ogni possibilità che si tratti di Itai, ma le informazioni che quella persona ha sono... Fin troppo precise. Se potrò, indagherò. Mi zittii un istante. Ma, ripeto, non è Itai Nara. Non so chi esso sia, ma non è lui. E su questo, chiudiamo l'argomento. Esclamai perentorio.

    Il Kaguya introdusse poi i suoi sospetti su una delle ultime Armi rimaste, Komainu, l'arma che squarcia l'orizzonte. Quell'arma sembrava essere stata sigillata da NuwaFuji, uno dei tre Generali insieme a Pangu e Tian, in un luogo dove solo lui poteva arrivare. Per raggiungerla, sembrava avesse lasciato un oggetto, un mezzo di trasporto, nascosto nei dintorni del Paese della Luna. Beh, interessante, non c'è che dire... Ma allora di quale arma l'Hokage credeva di conoscere la posizione? Ricordi le sue parole all'Abete? Parlava forse del tuo amico Kappa? Domandai, prima di voltarmi verso Kensei per dargli una bella pacca sulla spalla. Vedi se rimedi qualche informazione tu su questo. Non è che posso fare tutto io qui... Ah, già, Pss, avvicinati... Sussurrai, prima di continuare, abbassando il tono della voce. Con questa storia dei cognomi ti stai incartando, non approfondire il discorso. Al resto del mondo non frega assolutamente nulla delle tue mani di cambiare nome, ma a te si, quindi vedi di non fare brutte figure... E se qualcuno ti fa notare qualcosa, nega fino alla morte, anche di fronte all'evidenza. Tipo come si fa con le donne, insomma... Consiglio da amico, prendi queste perle di saggezza.
    Occhiolino a chiudere la questione.

     
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    Prologo


    Atto IV
    Considerazioni. †



    Per quanto io e Akira fossimo solitamente di opinioni opposte - benché lavorassimo egregiamente insieme - quella volta concordavo con lui riguardo i pericoli che Densen ed il suo legame con la Carità potevano portare alla Missione alla Pioggia. I dubbi di Akira sono leciti e comprensibili. Dissi, rivolgendomi al Risorto. Hayate agisce per vie spesso inconcepibili da chi, come noi, è al di fuori dell'organizzazione. Prendiamo le dovute precauzioni.
    Il Kaguya puntualizzò alcune mie incomprensioni sulla Maya Orihara che avevo citato e che avevo ritenuto essere la stessa donna camuffata che egli diceva di conoscere. Maya Orihara non lavora per un ninja di Iwa, l'ultima volta lavorava, per assurdo che può sembrare, per un mostro altro circa tre metri, dalla pelle viola, con tentacoli e di circa quattromila anni d'età, che si fa chiamare Enuo. Una persona indubbiamente peculiare questo Enuo. Capisco. Dissi, mentre il Mercenario proseguiva. L'ho incontrato assieme a Hoshikuzu Chikuma su un'isola volante nel Paese della Terra... che, può sembrare assurdo, ma è la verità dei fatti. Non conosco questa Yamanaka, ma mi auguro, per lei, che non abbia a che fare con gli affari di questo essere, sarebbe oltremodo rischioso per la sua salute. Disse, mentre io, con la mente, già tornavo a quanto avevo constatato in precedenza: dovevo rincontrare Hoshikuzu. La salute della Yamanaka non può essere messa a rischio, Shogenin. Non preoccuparti. Il suo stato vegetativo, infatti, la rendeva poco pericolosa per chiunque. Ti ringrazio per le informazioni. Conclusi poi, mentre già ascoltavo le parole di Akira che sembravano suggerire come già avessero incontrato, i miei due interlocutori, un mostro tentacolare. Scelsi di rimanere in disparte, cercando di carpire qualche altra informazione. Avrei poi unito il tutto con ciò che mi avrebbe detto il Rosso, così da avere un quadro più chiaro prima di proseguire qualsiasi tipo di indagine sulla Signora di Taki - e sulla ricerca di una cura per Ahri.
    La discussione proseguì sui temi di Itai-Kurotenpi. Neanch'io ci credevo, considerando l'assenza del Demone e della Dragonessa, ma c'era qualcosa in quel che mi ha detto, qualcosa che solo il Kyuudaime poteva sapere, relativamente ai nostri trascorsi, e se effettivamente sapeva anche cose su Akira-san qui, direi che, se non proprio il vostro Kyuudaime, c'è comunque qualcuno che ha le sue conoscenze e va in giro libero fra i Kurotenpi. Inspirai profondamente e lentamente prima di rispondere. Le informazioni sono una merce di scambio pregiata, Kaguya. La flessione della voce sul suo retaggio di Clan era sempre particolarmente marcata. Non è da escludere che qualcuno di interno al villaggio abbia venduto informazioni. Cercherò di indagare e purgare chiunque possa essere sospettato di una cosa simile. Feci una pausa, convinto che i due avrebbero avuto da ridire sul fatto che quelle informazioni fossero del tipo che necessitasse d'essere scritto o riportato. Ritengo più plausibile una ipotesi come la mia che non il fatto che quello fosse davvero Itai. Ed anche la risposta di Akira, in quel contesto, sembrava rimare con la mia.
    La contenuta reazione, quasi distaccata, dello Shogenin alla notizia di ciò che era accaduto a Kiri durante l'attacco di Cantha mi avevca quasi disturbato. Quelle condoglianze di rito parvero quasi forzate, come se ciò fosse nulla rispetto all'informazione in sé. Lo squadrai grave, senza dir niente sulle prime, e lasciai che fornisse le informazioni che aveva in precedenza accennato. Si trattava della posizione di un'altra arma di Iwa, per la precisione di Komainu, l'arma che squarcia l'orizzonte, come Natsuhime stessa all'Abete ci aveva indicato. Akira prese per primo la parola, sollevando un dubbio che immediatamente anche al sottoscritto era sorto: che il Mercenario e l'Hokage fossero riusciti a localizzare, i due separatamente, la posizione della stessa arma? O l'Accademia possedeva informazioni su ben due delle armi della Roccia rimanenti?
    Stavo per intervenire quando Akira mi diedo una leggera botta sulla spalla, dicendomi di avvicinarmi. Inclinai il busto, lasciando che gli occhi rimanessero posati sul ninja elargitore di informazioni mentre Akira iniziava a sussurrarmi cose senza senso all'orecchio. Taci. Non mi interessa. Parli senza sapere. Dissi, alzandomi a metà discorso. Zong era colui che aveva letteralmente forgiato parte di ciò che ero: tutti i miei riferimenti alla mia defunta controparte erano fatti con cognizione di causa, servivano per mandare un messaggio di assoluta certezza e chiarezza che rimandava a discorsi che Akira non conosceva; il Simbolo era asceso: della carne non c'era più traccia. Conta pure su di me per qualsiasi cosa ti possa servire, Mercenario. Che si tratti delle armi o d'altro. Dall'ultima volta che ho visto entrambi mi stavo rivolgendo anche ad Akira ho sviluppato una serie di conoscenze del tutto inedite. Il tempo per migliorare, si sa, non era mai abbastanza.
    Direi che è arrivato il momento per trarre delle conclusioni da questi nostri discorsi. Sentenziai duro a quel punto. I nodi erano al pettine.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    ///


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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