Contrattacco!

BATTAGLIA AGLI SGOCCIOLI

Continuò ad allontanarsi dal suo avversario con la guardia alzata senza staccargli gli occhi di dosso, dopo un primo attacco che minacciò Raizen con un singolo kunai venne un altro ninjutsu, l’ennesimo.
Il primo attacco si realizzò dopo un rapido avvicinamento dell’avversario ora a separarli c’erano all’incirca dieci metri, metri che il kunai percorse velocemente, ma Raizen era abbastanza lontano da evitarlo semplicemente ruotando il petto e facendo scorrere il kunai di fronte a se, conoscendo la traiettoria rettilinea del corpo non fu necessario seguirlo mentre sfilava davanti a lui, focalizzò nuovamente la sua attenzione verso il suo avversario.
Un sigillo e la gamba che si alzava, era la terza volta che lo vedeva fare quel azione, e per la terza volta non poteva farsi fregare, la prima volta era una tecnica che chissà come su Raizen non ebbe effetto, magari faceva leva su un qualcosa che lui non possedeva, la seconda volta aveva reso il terreno instabile, tutte le tecniche erano quindi vincolate al terreno, perché rimanervi dunque attaccato?
Il ragionamento filava, o forse no, ma gli permise di saltare al momento giusto ed evitare una pozza di fanghiglia che si era creata sotto di lui dopo che il ninja aveva battuto il piede a terra e che lentamente inglobava il corpo del ninja nero e di Auron, le dispiacque atterrare sul cadavere del nemico, ma non volle testare la pericolosità di quella fanghiglia.
Atterrato che fu giunsero altri due kunai, scagliati sempre da quei dieci metri di distanza il konohaniano si accucciò a terra lasciando i piedi sopra i due cadaveri e toccando il suolo con le mani, quasi si distese, il movimento l’aveva notevolmente avvicinato alla mano schiusa di Auron che teneva due piccole sferette, due tonici.
Raizen li prese con un veloce quanto impercettibile movimento della mano, tra i due riconobbe quello di recupero e lo ingerì prontamente, in quel momento ne aveva veramente bisogno, la battaglia era ormai agli sgoccioli.
Era giunto il suo turno, l’avversario, stranamente, non aveva alzato la guardia, Raizen rapido estrasse 3 kunai e li lanciò per poi “accompagnarli” mentre si avvicinava all’avversario, i kunai formavano una diagonale che mirava a coscia ventre e spalla, essendo i kunai più avanti rispetto a lui avrebbe avuto il tempo di vedere come il suo avversario avrebbe schivato per accoglierlo con un potente calcio all’altezza dei lombari, o del costato se la postura avversaria lo avrebbe permesso.
Ritirò la gamba e aspettò l’attacco avversario, ingerendo un tonico che curò all'istante la ferita presente sul suo addome.

FINE DEI GIOCHI

Il fumogeno lanciato dall’avversario oscurò totalmente la sua visuale, porto il braccio alla bocca per tentare di filtrare il fumo, fortunatamente non era letale, dato che quel rimedio non fu tanto utile.
una volta che il fumo si fu diradato Raizen tentò di rintracciare gli avversari, ma fu inutile, erano scappati veloci come scoiattoli.
L’unico lascito di quegli invasori era l’uovo scivolato da dentro la veste del ninja vestito di bianco, lentamente Raizen si avvicinò e lo raccolse, lo rigirò tra le mani e lo fece scivolare in una delle tasche del mantello.

Già forse dovevate venire, ma forse sareste morti pure voi.
Nessuno può dare risposta certa, quel che è stato è stato, è andata così, ma almeno è morto da vero ninja.

Cosa spiacevole la morte, ma erano ninja.
E finalmente quella missione era conclusa, ora doveva solamente tornarsene a casa e scoprire cosa celava quel uovo che pareva essere così importante per gli invasori.