Apollo vs. Jiraya vs Ryu vs Xadhoom

Foglia vs foglia vs foglia vs foglia

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  1. Generale Boros
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    Scontro: Pessima scelta!
    post: 3/7 Contrattacco!



    SPOILER (click to view)

    Intro
    Narrato
    °Pensato°
    «Parlato»
    "Ryu"
    "Jiraya"
    "Xadhoom"
    Sottotitoli e/o orari/avvenimenti importanti



    Nonostante l'asalto, Apollo non è riuscito a colpire il suo avversario in alcun modo, anche se ha iniziato a metterlo leggermente in difficoltà. Nel frattempo, Ryu e Xadhoom, stanno combattendo nella foresta che oramai è in fiamme.

    La situazione era tesa ed Apollo era chiaramente in svantaggio, a causa delle facse zavorrate che indossava. Durante il suo ultimo assalto, Jiraiya, aveva deviato il suo affondo e impugnando il polso destro di Apollo, scattò in un diretto al naso. Le velocità dei due corpi si equbvalevano, tuttavia, Apollo era rallentato alle gambe, anche se la cosa non lo preoccupava. Il pugno sferzava l'aria corcostante ed Apollo doveva reagire velocemente. La mano sinistra di Apollo, ancora libera, si scagliò verso il pugno, con lo scopo di colpirne il polso con uil palmo. Sapeva bene che doveva deviare il pugno e non fare null'altro.
    L'azione difensiva, constava anche nell'abbassamento di Apollo, il quale sfruttò la presa di Jiraiya come leva, costringendolo ad alzare il braccio di presa, deviando quindi il colpo, il quale scompigliò leggermente i capelli di Apollo con lo spostamento d'aria.
    Forse per strategia, forse per follia, Jiraiya, indietreggiò riportandosi in difesa. Era una strategia o era solo pietà? Era una manovra studiata o era pura e semplice casualità?
    Apollo non poteva saperlo, anche perchè non era abbastanza informato sullo stile di Jiraiya.

    «Ma lo fai apposta il cretino o lo sei veramente? Prima mi attacchi mettendomi in crisi ed ora ti ritiri come una femminuccia? caspita, pare che tu non sia poi così abituato a scontrarti con gente come me!»

    °Ora ho lanciato l'esca, vediamo se abbocca e mi attacca von tutta la sua potenza°

    Apollo era si era calmato e come un frddo calcolatore, aveva trovato al strategia che lo avrebbe portato ad un vantaggio totale. Gli restava ormai poco e si sarebbe potuto liberare delle fasce zavorrate.
    Con uno scambio, fece passare un kunai nella mano sinistra e si preparò all'assalto.

    «Ed ora sta a vedere come si combatte!»

    Un colpo di vento spazzò il campo che li separava e portò con se altre nuvole, oltre che una leggera nebbiolina, creata dal fumo che continuava ad uscire copioso dalla foresta. Scattando in avanti, Apollo eseguì una finta con la mano destra. Egli finse di cercare di colpire la faccia del suo avversario con il kunai, impugnato per il manico e mantenuto con la lama rivolta verso l'esterno. La lama, sarebbe passata a pochi centrimetri dagli occhi e dal naso di Jiraya, nel caso in cui non si fosse mosso, ma nel caso in cui avesse frapposto le braccia, esse sarebbero state colpite. Approfittando del quasi assicurato indietreggiamento o di una eventuale difesa, partì con lo stesso colpo, ma con la mano sinistra, la quale scattò in un pugno rivolto verso la bocca dello stomaco, allo scopo di spezzarne il fiato e che con una rotazione verso l'alto, avrebbe tentato di conficcare il kunai in un taglio perpendicolare al terreno.
    Il pugno, partì nell'istante subito successivo al colpo sferrato, sfruttando a pieno tutto l'effetto provocato dalla precedente finta.

    °Vediamo se riesci ad evitarmi!°

    Qualunque cosa fosse accaduta da quel momento in poi, ad Apollo non importava, sapeva che la sua inferiorità, sarebbe terminata a breve e lo avrebbe portato ad un vantaggio tale da poter dominare quella sfida a due. Terminato l'assalto, non indietreggiò di un passo, bensì prese una posizione difensiva con il braccio sinistro posto avanti a se e con il busto perpendicolare a quello di Jiraiya.




    CITAZIONE
    OT
    Scusate l'attesa, am ho avuto dei problemi a casa e non sono riuscito a postare. Perdonatemi. Per la finta, ho trovato che la prima, non costa uno slot azione, quindi è gratis.
    Per evitare inutili e dispiacevoli incomprensioni, l'azione difensiva, avviene muovendo solo il busto e gli arti superiori, i quali non sono influenzati dalle fasce alle gambe.
    La mano sinistra la ritengo libera da Jiraiya, poichè entrambi i kunai erano nella mano Dx e posizionati tra le dita.
    /OT

    CITAZIONE
    Tecniche citate:[SPOILER][/SPOILER]



    By Generale Boros ©

    Tabella di Fine Post
    ~Statistiche varie~

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:
    Agilità:
    *Malus Pesi
    Status Psicofisico:

    Studente
    Gialla
    137,5
    *105
    150
    162,5
    Turno 3/3
    Calmo e letale
































     
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  2. GM Ryu
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:

    Narrato
    "Pensato"

    - Parlato -

    Capitolo 3: Carpe Diem


    Al fragore delle fiamme, allo strappo dell'aria solcata dalle braci, subito nelle vene, nelle mani, negli occhi è come un'attesa sommessa, un origliare, un essere più svegli, una singolare duttilità dei sensi. All'improvviso tutto il corpo si trova in piena efficienza e, come una farfalla che si libera dal proprio bozzolo, si risveglia, facendoti riacquistare la piena consapevolezza di ciò che fai e di ciò che sei. Il fumo entrava e usciva dai polmoni, lasciando una traccia indelebile della propria presenza. Il calore del fuoco, via via sempre più intenso, aveva iniziato ad avvolgermi come una coperta in estate. Odiavo il fumo e odiavo il caldo. Quando raggiungevo il mio punto ebullioscopico, il mio corpo era solito agire per conto suo, spesso mettendomi nei pasticci. Cavolo, mi ero messo proprio in un bel casino.
    Dietro di me sentii l'ennesimo albero morire, cadendo al suolo esanime. Il cinguettio degli uccelli che si udì nello stesso istante del tonfo insinuò in me un forte senso di dispiacere. Avevo appena distrutto la casa ad alcuni esseri innocenti e, se l'incendio non si fosse placato a breve, sarei stato il responsabile della morte di numerosi animali. Loro non avevano fatto male a nessuno e io li avevo ingiustamente puniti. Se ne avessi avuto il tempo, avrei pianto.
    Strinsi il kunai nella mano destra con tutta la forza che avevo in corpo e fissai Xadhoom dritto negli occhi. L'aria iniziò a sospirare sempre più forte e, nello stesso istante, un tuono squarciò il cielo.
    Il fumo color pece si agitò forte alle mie spalle e il fuoco alla mia destra si innalzava mano a mano sempre di più. Le fiamme non erano molte, ma passarci dentro non avrebbe sicuramente sortito effetti benefici. Sapere che un violento temporale sarebbe stato in grado di liberarci da quella gabbia di fuoco mi rassicurò leggermente. Il mio avversario sfilò delle armi dagli appositi foderi e si lanciò all'attacco. Feci roteare il pugnale dalla forma rettangolare con un semplice gioco di dita, per portarlo così con la lama rivolta verso il terreno e presi un profondo respiro...

    Fase difensiva

    Avere una crisi isterica era una cosa che non succedeva spesso, ma ero abituato alle conseguenze che essa avrebbe potuto comportare. Mia madre ne aveva una al giorno e, dopo avermi lanciato contro un quantitativo innumerevole di piatti, si metteva a piangere e mi chiedeva sempre scusa. Era però certo che dare fuoco a un bosco con due persone dentro era diverso che lanciare un pezzo di ceramica in faccia ad un ragazzo.
    Veloce come un fulmine, il giovane ninja di Konoha arrivò a me in un istante. Cercai di arretrare, ma non ne ebbi il tempo. Puntai lo sguardo verso di lui e con la coda dell'occhio riuscii a malapena a vedere il colpo di Xadhoom. Il suo calcio si avvicinò ad una velocità impressionante verso il mio ginocchio destro. Non potevo nè parare nè schivare quel colpo, ma non potevo nemmeno permettere al mio avversario di colpirmi in un punto così delicato: Se non avessi potuto utilizzare un arto così importante, avrei sicuramente perso. Chiusi gli occhi ed impastai un quantitativo bassissimo di chakra nel ginocchio destro per attutire il danno. Sentii una martellata nella parte posteriore della gamba, all'altezza della rotula.

    - Gyah! -

    A seguito del colpo, persi leggermente l'equilibrio e la parte destra del corpo si avvicinò al terreno, senza però accasciarsi al suolo. Nell'istante in cui sollevai il busto e portai il braccio destro all'indietro per sferrare il mio colpo, vidi la gamba mancina di Xadhoom a pochi centimetri dal mio torace. Sgranai gli occhi.

    image

    Provai un dolore acutissimo, indescrivibile. [1° Slot azione] Dritto nella bocca dello stomaco, quel calcio mi fece provare più dolore di quando mio padre cadde su di me, l'anno scorso. Allora pesava 172 chilogrammi. Tentai di respirare, ma non ce la feci. Dalla mia bocca uscì un suono rauco, simile al rantolo di un animale che esala l'ultimo fiato. A seguito dell'offensiva nemica, mi trovavo con la schiena leggermente curva e il corpo appoggiato alla mia gamba. Il braccio destro, però, era carico e pronto a scattare come una molla in estasi.



    Xadhoom era a pochi centimetri da me ed ero nella posizione perfetta per attaccarlo: Dovevo cogliere l'attimo

    Fase offensiva

    Era passato un secondo dall'attacco dell'avversario, più o meno. In accademia questo genere di offensiva la chiamavano "Subisci e Mena". La prima parte della tattica non mi piaceva, ma la seconda era la mia preferita!
    Impastai un bassissimo nel gomito destro per aumentare la velocità del colpo e lo feci partire. Un cazzotto con biglietto di sola andata per il naso di Xad. Impastai infine un ½Basso di chakra nel pugno per aumentarne il coefficiente offensivo. [1° Slot Azione]. Mentre rantolavo, i miei occhi erano chiusi e i denti stretti, conseguenza del dolore che stavo provando. Dalla gola fuoriuscì un suono che andò a fondersi al lamento, creando un rumore bizzarro che accompagnò il mio attacco lungo tutta la sua durata

    - Kyaaah!!! -




    Avvenne tutto così rapidamente che mi stupii di me stesso. Grazie al kunai, inoltre, ero riuscito ad aumentare il raggio d'azione del mio attacco. Mi sentii fiero.

    Azione ipotetica: Se il pugno va a segno

    Riaprii gli occhi e serrai ancora di più i denti.
    Sentii le nocche schiacciarsi contro il naso del ragazzo della Foglia, per vedere poi il suo volto allontanarsi. Non avrei permesso che cedesse, dal momento che lo avrei afferrato per il collo e tenuto in piedi con la forza, per mollare la presa pochi istanti prima del mio secondo attacco [2° Slot azione ipotetico]. Eravamo a circa un metro di distanza e il mio avversario sarebbe dovuto essere ancora stordito: Perfetto.
    La pancia provocava delle scosse di dolore che percorrevano tutto il torace, arrivavano al collo e passando per gli occhi raggiungevano il cervello.
    Il più velocemente possibile, caricai la gamba destra e, dopo aver tossito, la feci scattare verso l'alto, mirando al suo mento. Nel caso in cui il primo calcio fosse andato a segno, avrei riportato la gamba a terra colpendo lo stesso punto con tutta la forza che avevo in corpo [1° Slot tecnica]. Un altro tuono perforò le nuvole.

    CITAZIONE
    Calcio a martello

    Villaggio:
    Tutti
    Sigilli: 0 (Molto Veloce)
    Un primo calcio del Ninja viene portato dal basso verso l'alto davanti a sè, terminando il movimento con la gamba perfettamente perpendicolare al suolo, con la pianta del piede rivolta al cielo. Il colpo è più rapido del normale (+3 tacche a Velocità) e se va a segno, viene immediatamente seguito da un calcio discendente molto potente (+3 tacche a Forza) che colpisce lo stesso identico punto raggiunto dal colpo ascendente e la vittima verrà probabilmente atterrata , anche se la zona colpita fosse la sola mano. Se il primo colpo non va a segno, allora il resto della tecnica non avverrà.
    Tipo: Taijutsu - (Rendan)
    (Livello: 5 / Consumo: MedioBasso)


    image

    Una dopo l'altra, delle gocce d'acqua iniziarono a cadere sul mio capo. Con innaturale freddezza, nel caso in cui tutti i miei attacchi fossero andati a segno, avrei puntato il kunai al collo del nemico

    - Se ti arrenderai, riemergeremo entrambi dall'inferno. Se non farai come ti dico, invece, avremo la certezza che uno di noi due ci andrà con la gola squarciata, Xad! -


    SPOILER (click to view)

    Resoconto di fine turno


    Ad energia gialla Ryu possiede le seguenti caratteristiche psicofisiche:

    . Forza: 150 <--- La potenza del pugno sarà di 175, mentre la potenza del secondo calcio sarà di 187,5
    . Resistenza: 150 <--- 162,5 nel ginocchio destro durante il potenziamento del chakra
    . Velocità: 150 <--- 162,5 durante il balzo grazie al chakra, mentre la velocità del primo calcio sarà di 187,5

    Slot azione utilizzati nella fase difensiva:
    [1° Slot = Difesa necessaria per il "subisci e mena"]
    [2° Slot = ///]

    Slot azione utilizzati nella fase offensiva
    [1° Slot = Pugno al naso]
    [2° Slot = Afferrato il collo, solo se l'avversario cade]

    Slot tecnica utilizzati:
    [1° Slot = Calcio a martello]

    . Condizioni psicofisiche:
    . Ferite: Ferita Più che Lieve alla gamba destra; Ferita Leggera nella parte immediatamente superiore al polpaccio della gamba destra; Ferita Medio-Leggera allo stomaco
    . Riserva di Chakra (1° Caso) : 32,5/100 [Impastato un bassissimo nel ginocchio];[Impastato un bassissimo nel gomito];[Impastato un ½Basso nel pugno];[Impastato un Medio-Basso per la tecnica]

    Equipaggiamento


    . Aikuchi (x1) [Infilato nella cintura]
    . Tekken (x1) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Kunai (x7) [Nella sacca porta-armi]: (x1) [Nella mano destra]
    . Shuriken (x9) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Filo di Nylon (10 metri) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Fasce da Combattimento (2 metri) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Specchietto in metallo (x1) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Uchiha Shuriken (x1) [Lanciato]
    Note: Nel precedente post non avevo inserito nella tabella riassuntiva che avevo in mano un kunai. Ho modificato ora. Xad, dato che non specifichi il ginocchio dove mi colpisci, ho ipotizzato che sia il destro.
    Spero che far piovere non dia fastidio agli altri^^ Se avete qualcosa in contrario, mandatemi pure dei PM e si risolve.
    PS: Se i miei colpi non vanno a segno, non inizierà a piovere e quindi rimarremo ancora tra le fiamme, fino a quando uno dei due vincerà.
     
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  3. Meriu
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    Incontro Congelato
    Fino al 10/08

     
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  4. » Firsterd «
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    Incontro Riaperto!

     
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    Ero chiuso in guardia con i pugni agli zigomi e gli avambracci che scendevano lungo il petto proteggendolo quasi fino all'ombelico.
    Sguardo fisso sul mio avversario, un leggero sorriso dipinto sulle labbra, come a testimoniare che il combattimento non mi stava impegnando più di tanto.


    § è riuscito ad evitare il mio attacco... era quasi impossibile... §

    Il tempo di formulare pochi pensieri e l'avversario subito contrattaccò.
    Il colpo era diretto al viso, accennai a piegarmi sull'anca sinistra per eseguire una schivata simile a quella del pugilato, portando fuori il viso e parte del mio corpo in quella direzione, ma il colpo si rivelò una finta.
    Un veloce pugno partì indirizzato al mio stomaco.
    Cercai di ricompormi, riprendendo la posizione eretta e di perfetta guardia, ma il colpo con precisione mi centrò allo stomaco.
    Feci appena in tempo a prendere un ampia boccata d'ossigeno e ad indurire l'intera fascia addominale impastando 1 bassissimo di chakra per non subire gli effetti collaterali in quella zona delicata.
    Il pugno centrandomi, mi fece arretrare quasi automaticamente di un mezzo passo, un mezzo passo che accentuai e assecondai avvicinando gli avambracci alla linea centrale del petto, chiudendomi in una guardia ancor più serrata.
    Lo stesso pugno infatti ruotando e salendo come un montante armato di kunai mirava ad un colpo dal basso verso l'alto diretto al petto.
    Essendo in guardia ed avendo eseguito un mezzo passo all'indietro quasi dettato dal primo colpo la fredda lama metallica non riuscì che a rigarmi un braccio producendomi una ferita da taglio lunga circa una spanna ma di scarsa profondità.
    Il sangue iniziò a scorrere sul braccio destro tingendolo di cremisi mentre i miei occhi scrutavano il nemico con indifferenza.


    « Tutto qui ? »

    § Non è nemmeno in guardia è ora di cogliero di sorpresa §

    Riflettei.
    Con i pugni sempre agli zigomi, di cui uno grondante di sangue schizzai in avanti bruciando le distanze.
    Quando mi trovavo dietro al cespuglio avevo saggiamente portato in bocca una decina di Fukibari ed era arrivato il momento adatto per usarli.
    A poche spanne di distanza tra le mie labbra e il viso nemico sputai con forza gli aghi verso i suoi occhi.

    Se avesse chiuso gli occhi per proteggerli, azione quasi istintiva e naturale mi avrebbe perso di vista. Allora avrei caricato il pugno destro con 1/2 di basso di chakra per incrementarne la velocità e gli avrei scagliato un velocissimo quanto potente gancio alla tempia sinistra.
    Il colpo sarebbe stato scagliato ruotando le anche e il busto in modo tale da sommare alla forza del braccio tutto il peso del mio corpo.
    Se lo avesse centrato probabilmente sarebbe andato K.O. cadendo a terra come una pera marcia dall'albero di frutta.

    Se fosse riuscito a pararlo frapponendo un braccio, avrei sfruttato quell'istante per entrare nella sua guardia con una gomitata potenziata da 1/2 basso di chakra per aumentarne la velocità.
    Abbassando il baricentro avrei colpito con le ossa del gomito le sue costole torcendo il busto come per il gancio e sfruttando il fatto che una parata all'altezza del viso gli avrebbe scoperto tutto il fianco dandomi via libera al colpo.
    Data la diversa resistenza tra le ossa del gomito e le costole probabilmente sarei riuscito ad incrinargliene un paio.

    Se infine l'avversario avesse schivato i fukibari gli avrei scagliato un velocissimo calcio circolare alla tempia in modo da intercettare il suo movimento: se avesse schivato verso sinistra lo avrei attaccato con la gamba destra e viceversa.
    Il colpo sarebbe stato potenziato da 1/2 basso di chakra in velocità e avrebbe fatto torsione sulla gamba d'appoggio in modo tale da ruotare sul piede a terra per lanciare con tutto il peso del corpo il dorso del piede all'attacco sulla sua nuca.
    Se avesse schivato verso il basso avrei invece cercato di intercettare il suo movimento con un montante sinistro al mento potenziando il pugno con 1/2 basso in forza con il chiaro intento di fargli saltare la mascella.

    In qualsiasi altro caso con un piccolo balzo in avanti gli avrei lanciato un calcio laterale che con l'allungamento della gamba mirava a trapassarlo da parte a parte nella bocca dello stomaco, il colpo sarebbe stato potenziato da 1/2 basso di chakra per incrementarne la forza.
    Un colpo del genere se subito lo avrebbe con tutta probabilità fatto cadere a terra dato che si sarebbe allunagto nel suo stomaco per tutta la lunghezza della gamba.

    Terminata l'offensiva avrei assunto la consueta guardia fino a quel momento adottata.


    CITAZIONE
    Off Game

    § Pensato §
    « Parlato »

    Ferite: 10,5/12 (Ferita quasi leggera allo stomaco e al braccio)
    Chakra: 30/40

    Difesa:
    -Subisco il pugno e la finta
    -Arretro e chiudo la guardia.

    Azioni:
    -Lancio fukibari
    -Colpo in base alla sua difesa

    Tecniche:
    -//

    Equipaggiamento:
    Kunai: 7/8
    Shuriken: 4/6
    Fukibari: 30/40

    Note:

    Ho scritto che ho pensato che fosse impossibile difendersi perche la mia parata e il mio pugno erano concatenati, quasi lanciati in un unico tempo e per questo reputavo difficile che tu intuissi l'attacco e pur partendo dopo arrivassi prima del mio colpo con la parata.
    Inoltre pensavo attaccassi con due pugni perchè dalla tua descrizione non mi era ben chiaro che avevi due kunai in una mano.

     
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  6. darkxadhoom
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    POST 4/4: IL FUOCO DEL GIUDIZIO

    Come previsto, il suo attacco aveva avuto un buon esito. Entrambi i suoi colpi erano giunti a destinazione. Ma al secondo, quando già un sorrisino di trionfo si era stampato sul suo viso, Ryu reagì. Senza darlgi il tempo di reagire menò un potentissimo pugno diretto al suo naso. Non avrebbe mai potuto riuscire a schivarlo, ma per sua fortuna il suo calcio era stato abbastanza potente da fagli chiudere gli occhi dal dolore, quindi l'Akimichi colpì solamente il punto in cui, un attimo prima, c'era il suo setto nasale, ma colpì solamente il suo zigomo, portandogli una ferita più che leggera al viso. Cogliendo l'attimo, Ryu tentò un secondo attacco, ben più pericoloso del primo: un velocissimo calcio ascendente. Impastando un quantitativo medio-basso di chakra nelle gambe, lo shinobi riuscì, per puro miracolo, a evitare il pericoloso calcio. Prima di dar tempo di reagire all'avversario, il ragazzo impresse mezzo-basso di chakra nelle gambe per potenziarle e spingere indietro Ryu. Questi, però, andò a sbattere contro uno delgi alberi incendiati dalla sua stessa palla di fuoco suprema. Il tronco, già indebolito dalle fiamme, non riuscì a sostenere l'urto ch esubì e, con un agghiaccainte schricchiolio, iniziò a cadere. In un lampo, Xadhoom capì molte cose. Nella sua vita aveva fatto molti errori. Per primo, suo fratello. Dopo la morte dei suoi genitori, lo aveva trascurato in favore del suo desiderio bruciante di diventare ninja a tal punto da non accorgersi della sua malattia se non quando era stato troppo tardi. Ma non gli era bastato. Non aveva capito che, dopo gli innumerevoli errori che aveva fatto dopo che i genitori erano morti, gli era stata data la possibilità di ricominciare un'altra volta, possibilità che gli era costata la vita di suo fratello. Lui aveva perso anche quell'ultima possibilità, ora non ne aveva più. Ormai aveva capito che la sua vita era inutile: all'infuori dell'allenamento, non contava nulla, salvo poche cose: Ian, Apollo e Ryu. E ora, una di quelle poche cose che dava un briciolo di senso a una vita priva di significato se ne stava andando. Ryu. Lui una famiglia ce l'aveva. Una madre e un padre che si sarebbero sentiti come lui, quel giorno.

    Ma lui, di lui chi importava? Ian, Apollo e Ryu. Ian, Apollo e Ryu. La sua vita era inutile in confronto a quella di un figlio. Perciò, sapeva cosa fare. Impastando tutto il chakra che poteva nelle gambe, corse verso Ryu. Quando fu a circa un metro da lui, mentre l'albero aveva già iniziato ad accentuare la sua parabola discndente, Xadhoom si lanciò verso l'amico, spostandolo dalla traiettoria del gigante infuocato. Quando fu a terra, irrigidì i muscoli della schiena più che potè, in modo da fare da scudo a Ryu. Quando il colpo arrivò, Xadhoom sentì due cose, o per meglio dire sentì una cosa e non ne sentì un'altra. La cosa c henon sentì fu il dolore: sembrava essersi dissipato sotto il senso di serenità, la cosa che sentiva. Infatti, dopo cinque lunghi anni, la sua vita aveva un senso ch enon foss eunicamente "devo diventare medico per aiutare gli altri", no. Ora era veramente utile a qualcuno, non solo a se stesso. Perchè il suo desiderio aveva solamente lo scopo di mitigare il suo senso di colpa.

    Poi le sue gambe non lo ressero più. Il possente albero gli aveva rotto la spina dorsale all'altezza delle ultime vertebre, precludendogli l'utilizzo degli arti inferiori. Per fortuna, nell'impatto il tronco si er aspezzato a metà cadendo di lato ai due ragazzi. Ora era tutto finito. Il dolore, l'angoscia, il gelo. I fantasmi si erano liberati dei cepppi con cui li aveva sempre tenuti legati. Ora però avevano una luce diversa. Prima li vedeva come se vedesse dei fantasmi, ora come fin oa un attimo prima aveva visto Ryu. I fantasmi, anzi, la sua famiglia ora lo chiamava. Pervaso da un'incontenibile felicità, Jhos Nogami li seguì. Non più Xadhoom, il vendicatore, il ninja, ma Josh il ragazzo. Ma prima di abbandonarsi completamente al calore della luce che si trovava intorno a lui, si girò a vedere un ultima volta uno dei suoi pochi amici, ma rimase pietrificato. Lo aveva visto come, bhè, un fantasma.



    PG DECEDUTO



    Edited by darkxadhoom - 14/8/2008, 22:34
     
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  7. Generale Boros
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    Scontro: Una terribile Notizia!
    Post 4/7: Last Defense For a New Attack



    SPOILER (click to view)

    Intro
    Narrato
    °Pensato°
    «Parlato»
    "Ryu"
    "Jiraya"
    "Xadhoom"
    Sottotitoli e/o orari/avvenimenti importanti



    Dopo un veloce attacco, Apollo era riuscito a portarsi in vantaggio, colpendo il suo avversario allo stomaco e ferendo la sua spalla. Felice del risultato, si trovò a doversi tuttavia difendere da uno spietato assalto.

    Le plumbee nuvole continuavano ad oscurare il cielo. Portatrici di sventura e cattive notizie, esse si stagliavano alte nel cielo coprendolo alla vista degli shinobi. La pioggia stava per cadere e lo scontro iniziava a scatenare la sua violenza. Apollo aveva ferito il suo avversario ad una spalla e ne aveva minato il fiato con un pugno allo stomaco. Ora doveva difendersi dal contrattacco dello shinobi chiamato Jiraiya.
    Egli indietreggiò di alcuni passi e si rimise in guardia, chiudendola maggiormente, rispetto a prima. Con un tono che denotava tutta la sua follia, egli rispose semplicemente:

    "Tutto qui?"

    °Ma allora è veramente stupido! Non ha ancora notato che non sto combattendo al massimo? Beh… ora vedrà come sono letale senza queste fasce ai piedi°

    Senza distogliere lo sguardo da Jiraiya, Apollo si preparò a subire un assalto. Jiraiya iniziò ad inarcare leggermente la testa e a gonfiare le guance. Il gesto era chiaro ed Apollo se ne era pienamente reso conto. Voleva sputare qualcosa su di lui. Forse per istinto, forse per caso, Apollo iniziò a spostarsi verso la sua sinistra e ad inarcare la testa. Diversi aghi partirono dalla bocca di Jiraiya, diretti agli occhi di Apollo. La distanza era sufficiente per evitarli, tuttavia Apollo doveva risparmiare chakra per la fine dello scontro, quindi decise solo di subire il meno possibile. Continuando l’azione, portò il braccio avanti a se con una rotazione che portava l’avambraccio verso l’esterno. Gli insidiosi aghi sfrecciarono vicino al suo occhio ed alcuni di essi (2-3) si conficcarono nella guancia destra. Il danno era lieve e superficiale, nulla di pericoloso, anche perché quegli insidiosi aghi non avevano colpito alcun punto vitale. Nell’azione, il braccio intercettò un calcio e ammortizzando il colpo, Apollo impastò ½ basso nel braccio per aumentarne la resistenza, in modo da evitarne il danno.
    Il calcio si avvicinò pericolosamente alla sua guancia, ma non la sfiorò. Era riuscito a scamparla anche questa volta e vedendo Jiraiya riportarsi in una difesa serrata, scoppiò a ridere dicendo:

    «Tutto qua? E pensare che stavi facendo lo sbruffone! Beh, comunque, è stato uno scontro interessante, ne convieni? Ma ora è tempo di fare sul serio!»

    Terminate le sue parole, Apollo cessò anche di ridere e riprese ad osservare seriamente il suo avversario diretto. Alcune gocce di sangue sgorgarono dalla guancia ferita, fermandosi all’altezza del mento senza staccarsi da esso. Il vento riprese a soffiare e smosse violentemente i capelli di Apollo dandogli un tono quasi eroico. I vestiti sbattevano, smossi dallo stesso vento che ora pareva volerli tormentare Con una sorta d’inchino, Apollo raggiunse le fasce zavorrate e le slacciò tirandone i lacci. Risollevandosi, alzò le braccia allargandosi, prendendo la posizione di una croce e tenendo le fasce nelle mani. Nonostante la forza del vento, le fasce non si mossero, finchè Apollo non le lasciò cadere a terra.
    Le fasce, atterrando, alzarono due grandi nuvole di polvere, alzate dall’urto di quella pesantissima massa che le fasce comportavano. Le nuvole marroni, formate dalla polvere, volarono velocemente via, portate dal vento che spingeva verso est.

    «Come ti ho detto… ora facciamo sul serio!»

    Se Jiraiya avesse avuto uno sguardo stupito, Apollo gli avrebbe sorriso e avrebbe iniziato subito l’attacco, approfittando della leggera distrazione, portata dallo stupore, altrimenti avrebbe detto:

    «Felice di sapere che te ne eri reso conto, forse mi sbagliavo, forse non sei completamente idiota!»

    Pronto a testare le proprie caratteristiche, Apollo scattò in avanti e tentò un colpo alla caviglia sinistra di Jiraiya. Il piede destro, si scagliò verso la caviglia, puntandola con il tallone, in modo da scaricare il massimo della potenza di quel pestone, diretto. Il colpo era atto a destabilizzarlo e a rendergli dolorante la caviglia, in modo da diminuirne la velocità e l’equilibrio. In ogni caso, Apollo, si abbassò, in modo da abbassare particolarmente il proprio baricentro. Mantenendo la gamba destra come appoggio, tentò una spazzata, lanciata con la gamba sinistra e leggermente angolata, tale da colpire la caviglia destra di Jiraiya o il ginocchio sinistro in caso di una schivata da parte della gamba destra. La spazzata rase il suolo attorno ad Apollo sino all’altezza della caviglia, punto in cui iniziò la sua leggera ascesa. Terminato il colpo, Apollo si riportò indietro di circa in passo, richiudendosi in difesa, pronto a contrattaccare Jiraiya.

    «Spero che questo mio ultimo attacco, sia stato di tuo gradimento! Sappi solo che ho appena cominciato!»

    La difesa di Apollo era formata da una posizione portata con la gamba sinistra tesa all’indietro e la destra flessa verso l’avversario del momento. Il braccio sinistro, impugnante l’aikuchi era portato all’indietro, in modo da nascondere l’aikuchi alla vista dell’avversario, mentre con una rotazione del polso tentava di reinserirlo nel fodero. Il braccio destro, era invece rivolto verso l’avversario e flesso, in modo da frapporre l’avambraccio tra il busto e l’avversario. La mano era chiusa e con il palmo rivolto verso sinistra.




    CITAZIONE
    OT
    /OT

    CITAZIONE
    Tecniche citate:
    [SPOILER][/SPOILER]



    By Generale Boros ©

    Tabella di Fine Post
    ~Statistiche varie~

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:
    Agilità:
    *Bonus Pesi
    Status Psicofisico:

    Studente
    Gialla
    137,5
    *180
    150
    162,5
    Turno 1/5
    Calmo sicuro di se
































     
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  8. GM Ryu
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:

    Narrato
    - Parlato -

    Capitolo 4: The World ends with you


    Allora non avevo ancora ben chiaro il concetto di vita e di morte.
    Per il genere umano certe cosa sono limpide e facilmente osservabili, mentre altre sono avvolte da una cortina di nebbia che non permette di vedere affatto. La morte, o più generalmente l'attimo del trapasso, è uno di quegli avvenimenti che succedono, ma non sappiamo perchè. Ad alcuni sfortunati, come lo sono stato io, capita di vedere un compagno crepare tra le braccia come un inutile insetto e di non poter fare assolutamente nulla per salvarlo.
    Tutti sanno cos'è la morte. Tutti sanno che è inevitabile, ma nessuno sa cosa c'è dopo. Viste le mie ultime esperienze, sono quasi stato costretto a sposare la teoria del "niente". Risurrezione, reincarnazione, immortalità, non-morte: Tutte stronzate che non ho mai visto in natura. Quando si muore, non succede più nulla. Sparisci, semplicemente.
    Quando si muore, da un certo punto di vista, il Mondo finisce assieme a te...

    Quello che la mia gamba destra colpi non assomigliava di certo un mento, ma ad aria, più che altro. Il mio raggio visivo era quasi totalmente oscurato dal grosso arto, perciò lo feci tornare al suo posto concludendo la mia inutile tecnica offensiva. Non ebbi nemmeno il tempo di sentire la pianta del piede aderire al terreno, che le mani del mio avversario erano già entrate in contatto con il mio torace. Dopo essere stato spinto all'indietro di qualche centimetro, forse un metro, la mia corsa si arrestò bruscamente. Provai un leggero dolore alla schiena, accompagnato da una smorfia di dolore che comparve timidamente sulle mie labbra. Mi fece comunque più male vedere che il mio stupido ed improvvisato attacco era andato a vuoto, come per tutti gli altri. Chiusi gli occhi nell'istante in cui la spina dorsale si staccò dalla parete che mi aveva bloccato e sorrisi in segno di resa, lasciandomi andare: Xadhoom era troppo forte per me.

    image

    L'ennesimo lampo, con il suo rumoroso fragore, si fece timidamente strada tra lo scoppiettio delle fiamme e il battito delle gocce di pioggia. Acqua che, sempre più insistentemente, aveva deciso di scivolare dal cielo per raggiungerci, dandomi un senso di profondo sollievo. Le avevo provato tutte: Avevo cercato di intimorire il mio avversario comportandomi da pazzo, avevo tentato di costringerlo al combattimento corpo a corpo, avevo messo in pericolo le nostre vite per destabilizzarlo psicologicamente, ma era stato tutto inutile. L'unico risultato che avevo ottenuto era stato rimanere con poco chakra e riempirmi di ferite.
    Cavolo, la mamma. Se al mio ritorno a casa mi avesse visto in quelle condizioni, mi avrebbe sicuramente massacrato di schiaffi.
    Lo squarcio che udii nell'istante in cui la mia guancia andò a sbattere contro il suolo, mi fece raggelare il sangue nelle vene. Sollevai il più repentinamente possibile le palpebre, per non capire più nulla. Riuscii a distinguere un qualche tipo di pressione e una frazione di secondo dopo il mio sguardo venne capovolto verso le nuvole, come una telecamera che viene malamente gettata a terra e fatta rotolare. Sgranai gli occhi, incurante della goccia che era appena entrata in quello destro. La folta chioma parzialmente infuocata dell'enorme albero creò un effetto meraviglioso, a differenza del grosso tronco che continuava imperterrito lungo la sua traiettoria. Un ombra si posizionò sopra di me e, ancora una volta, sbarrai gli occhi.
    Crack, boom, un peso si accasciò sul mio torso...ero morto?
    Passò qualche secondo, forse addirittura un minuto, ma non sentii alcun tipo di dolore. Timidamente, diedi per l'ennesima volta modo alle pupille di trasmettere al cervello il verdetto finale.

    image

    L'ingombrante pezzo di legno si era spezzato in due ulteriori parti, che erano andate a finire a lato dei miei fianchi. Uno a destra, uno a sinistra. Ancora un tuono e rimasi paralizzato. Sopra di me non c'era un tronco, ma lui. La sua visuale era puntata verso di me, ma sembrava persa nel vuoto. Gli occhi parevano essere diventati vuoti. Il volto del mio avversario si distingueva dal solito per un accennato sorriso capace di far traspirare un'espressione sollevata, felice. La sua bocca e il suo naso erano a pochi centimetri dal mio volto, ma non usciva aria. Iniziai a piangere: Ero stupido, ma non così stupido.
    Tremavo impaurito, ma trovai comunque la forza e il sangue freddo per scostarmi di dosso il corpo del ragazzo di Konoha, catapuldandolo con la schiena aderente alla terra. Unendo le mani, iniziai a far pressione sul suo cuore a ritmi alternati e confusi. Non avevo idea di cosa fosse la rianimazione, nè di come si attuava il processo, ma ci provai. Mi stavo semplicemente basando su alcuni libri a cui avevo dato una rapida occhiata, senza ottenere alcun genere di risultato. Non riuscii a far tornare quel piccolo, ma indispensabile pezzo di carne e sangue situato nel centro del torace. Nessun battito, nessun segno di vita.
    Continuai a schiacciare freneticamente il busto del mio ex-compagno di missione, ma lui rimaneva impassibile. Eravamo riusciti a salvarlo, io e Apollo, quella volta. Ora, però, Xadhoom era lì, sempre con lo sguardo perso nel vuoto, sempre con un aria serena.
    Perchè?
    Perchè non si rialzava?
    Perchè aveva deciso di pagare il mio debito con il Tristo Mietitore?
    Perchè il più debole doveva vivere e il più forte morire?
    Urlavo, piangevo e spingevo. Piangevo, spingevo e urlavo. Spingevo, urlavo e piangevo. Smisi di fare pressione poco dopo e placai le mie grida. Le lacrime continuavano a rigare il mio paffuto volto, fino a cadere nel vuoto e fermarsi sul corpo del giovane, che nel frattempo non si era mosso di un millimetro. Sempre con lo sguardo perso, sempre con l'espressione felice. Non mi resi conto dell'acquazzone che aveva iniziato a cadere dal cielo. Il fuoco, che fino a pochi attimi prima scoppiettava violentemente, creava un suono bizzarro, segno inconfondibile che si era ormai estinto.
    Facendo passare due dita sul volto, chiusi per sempre le palpebre del mio avversario e ricambiai il suo sorriso, nonostante il mio infantile pianto non accennava a darsi pace.
    Sotto lo scrosciare della pioggia, cercai di rialzarmi. Una smorfia di dolore si fece strada sul mio volto a causa delle fitte che partivano dallo stomaco ed arrivavano al cervello, ma non me ne curai. Lo guardai ancora, il mio amico.
    Più terribile di un dittatore ed inevitabile. Mi resi conto che non c'era Hokage, nè Daimyo in grado di reggere il confronto: Era la morte a regnare, non quei vecchi. Era lei a decidere chi poteva continuare e chi no, era lei a scegliere chi poteva tornare dai famigliari e chi no: Era lei.
    Guardai il cielo, che, come me, continuava a piangere ed iniziai a pensare: Nessuno avrebbe mai scommesso un paio di calze sporche sul fatto che io fossi uno shinobi. Nessuno, nemmeno i miei genitori, avrebbero mai immaginato che io potessi diventarlo. Nessuno, me compreso, avrebbe mai immaginato cosa avrebbe comportato essere un ninja.
    Loro non devono piangere; loro non devono farsi condizionare dalle emozioni; loro devono portare a termine ogni missione; loro ero io
    Feci passare una manica del vestito per asciugarmi il volto e presi un profondo respiro

    - Grazie... -


    Timidamente e con voce roca, quasi impercettibile, diedi il mio addio a colui che aveva avuto la fortuna, o la sfortuna, di aver fatto parte della mia minuta cerchia di amicizie e mi voltai, cercando di trattenere le lacrime. Volevo dimostrargli che non piangevo più, che ero diventato forte: Che ero diventato un ninja!
    Uscii dalla foresta, ormai distrutta nel tratto che aveva preso fuoco e mi avvicinai con fare deciso ai miei due nuovi nemici. Mi faceva uno strano effetto sapere che in quel momento stavo vagando per un campo di battaglia, anche se questo non era poi così grande. Tra me e gli altri si trovavano forse due o tre metri
    Infilai la mano destra nella sacca porta-oggetti e la mancina in quella porta-armi, per sfilare un kunai ed uno shuriken ed alzare le braccia al cielo. Con il pollice feci balzare verso l'alto la stella ninja e, dopo averla stretta tra due falangi, portai il braccio sinistro verso il basso, con tutta la forza che avevo in corpo. A circa metà del tragitto, feci roteare leggermente il polso e lanciai lo shuriken verso le gambe di Apollo [1° Slot Azione]. Conclusi la mia offensiva facendo compiere al braccio sinistro lo stesso movimento del "fratello", mirando agli arti inferiori di Jiraya [2° Slot Azione].
    Non ero un vile e non avrei mai attaccato di sorpresa qualcuno che non mi aveva fatto niente: Probabilmente provavo una strana attrazione nel complicarmi la vita. Ebbene no, il senjutsu non era proprio il mio forte.
    Tutto ciò che tentai di fare era attirare l'attenzione dei due opponenti. Non volevo ferire nessuno, ma solo farli voltare verso di me.
    Stampai sul mio volto un finto sorriso e menai un pugno contro l'altro, cercando di non far trasparire il dolore che provai a causa del calcio che avevo ricevuto al torace.



    - Tutti contro tutti... -



    Fine del 1°Atto


    SPOILER (click to view)

    Resoconto di fine turno


    Ad energia gialla Ryu possiede le seguenti caratteristiche psicofisiche:

    . Forza: 150
    . Resistenza: 150
    . Velocità: 150

    Slot azione utilizzati nella fase difensiva:
    [1° Slot = ///]
    [2° Slot = ///]

    Slot azione utilizzati nella fase offensiva
    [1° Slot = Lancio del kunai]
    [2° Slot = Lancio dello shuriken]

    Slot tecnica utilizzati:
    [1° Slot = ]

    . Condizioni psicofisiche: Destabilizzato, ma deciso.
    . Ferite: Ferita Più che Lieve alla gamba destra; Ferita Leggera nella parte immediatamente superiore al polpaccio della gamba destra; Ferita Medio-Leggera allo stomaco; Contusione Lieve alla schiena
    . Riserva di Chakra (1° Caso) : 32,5/100

    Equipaggiamento


    . Aikuchi (x1) [Infilato nella cintura]
    . Tekken (x1) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Kunai (x6) [Nella sacca porta-armi]; (x2) [A terra]
    . Shuriken (x8) [Nella sacca porta-oggetti]; (x1) [A terra]
    . Filo di Nylon (10 metri) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Fasce da Combattimento (2 metri) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Specchietto in metallo (x1) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Uchiha Shuriken (x1) [A terra]
    Note: Prima di tutto, mi sono scordato di scrivere che le attuali caratteristiche del mio personaggio non corrispondono con quelle che ha durante il combattimento. Il motivo è che mi hanno modificato la scheda dopo i primi post, quindi ho tenuto le vecchie statistiche. La seconda cosa è che la morte di Xad è stata voluta da lui, anche e le regole del combattimento recitavano "niente morte". Dal punto di vista dello scontro è stato un incidente. La seconda è che le ripetizioni delle prime frasi è voluta, mentre la terza è che la mia narrazione è strutturata in modo tale che sia Ryu "Da grande" a raccontare i fatti, quindi lo sbalzo da presente a passato è ovviamente cercato.
    Già che ci sono vi chiedo se i "minimo 7 post attivi" intendono dire che si va avanti fino a quando non ne resta uno solo, o se è possibile far intervenire un giudice^^

    Edit: Il lancio delle armi è da considerarsi postcedente all'ultimo attacco di Apollo e avviene durante la difensiva di Jiraya. Chiedo scusa per non averlo specificato prima!


    Edited by GM Ryu - 19/8/2008, 18:40
     
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    « Come preferisci »

    Ribattei con fare indifferente, come se quelle parole minacciose non mi sfiorassero nemmeno.
    Apollo si chinò davanti ai miei occhi, lo squadrai nelle mie iridi nere con un pizzico di cattiveria.


    § Cosa sta facendo ?? è impazzito ? §

    Mentre stava portando le mani alle caviglie, qualsiasi cosa avesse voluto fare, aveva dimenticato che davanti a lui si ergeva un nemico e sicuramente non me ne sarei stato con le mani in mano mentre le sue difese erano completamente scoperte.
    Il chakra iniziò a fluire nella gamba destra per potenziarne la muscolatura ed aumentare la velocità del colpo che avrei sferrato.
    Un potentissimo calcio circolare
    [Velocità + 2 tacche] saettò da destra verso sinistra per colpire la testa di Apollo come se fosse un pallone sospeso a mezz'aria.
    Il colpo mirava a centrargli la tempia in modo tale da mandarlo con altissima probabilità in K.O. proprio mentre aveva distolto l'attenzione dal suo avversario, quando i suoi occhi erano concentrati sulle sue caviglie, quando assumendo quella posizione da "inginocchiato" aveva rinunciato quasi totalmente alla mobilità e all'agilità del suo corpo.

    « Scusa... ma ... non avevi detto di fare sul serio ? »

    Proferii divertito con il sorriso sulle labbra, quasi non lo avessi appena attaccato con tutta la cattiveria e la bramosia di mandarlo in rovina.
    Era impressionante come riuscivo a combinare la lotta, lo scontro, la violenza, con il mio sorriso e il mio essere sempre solare.


    « Che strazio questo scontro... sono stufo... non vedo l'ora di tornare a casa a farmi qualche bicchierino di sakè... »

    Gli puntai il dito contro.

    « Chi diavolo me l'ha fatto fare a venire qui a fare a pugni con voi mocciosi... bah »

    image


    [Se Apollo continua a combattere attaccandomi]

    Il suo pestone mi centrò in pieno sulla caviglia sinistra provocandomi una ferita leggera. Strinsi i denti dipingendo sul volto una lieve smorfia di dolore per l'impatto.
    Un piccolo sacrificio in confronto a cosa gli stavo facendo: contemporaneamente al suo attacco, la mia mano destra chiusa a pugno schizzò potenziata dal chakra per renderla piu veloce verso la sua tempia sinistra.
    [Velocità + 1 tacca]
    Le ultime due nocche avrebbero cercato di centrare in pieno quel punto proprio mentre Apollo si era sbilanciato in attacco e stava affondando il suo tallone sopra alla mia pianta del piede.
    Il gancio sarebbe stato accompagnato dal movimento di tutto il busto e da una torsione sulle anche in modo tale da sommare alla forza del braccio e del pugno tutto il peso del corpo.
    Essere centrati da un colpo simile in un punto così delicato voleva quasi sicuramente dire crollare a terra nelle migliori delle ipotesi.


    [Se Apollo cade a terra rinunciando al secondo attacco.]

    Iniziai a sbattere con forza il piede dolente a terra, calpestando il terreno per far passare il dolore mentre il mio sguardo, dall'alto verso il basso sarebbe calato sul corpo di Apollo disteso al suolo.

    [Se Apollo riesce a rimanere in piedi e a continuare con la spazzata.]

    Con la prima gamba soggetta a spazzata avrei fatto forza contro quella del mio avversario eseguendo una parata quasi automatica dato che era lui stesso a mirare al mio arto. Data la mia forza superiore non avrei concesso al suo colpo di avanzare oltre, rimanendo in perfetto equilibrio su di una gamba. Incrociando la destra con quella di Apollo irrorata di chakra per accrescerne la forza, bloccai efficacemente il colpo utilizzando la tibia come era solito fare nella Muhay Tai. [Forza + 1 tacca]

    « Pensi di atterrarmi con un colpo così debole ? »

    Avrei aggiunto sfoggiando il mio solito sorriso accattivante mentre gli facevo simpaticamente cenno di "no" con il capo.


    [...]

    Uno shuriken vagante mi centrò la gamba destra appena sotto il ginocchio provocandomi appena un mezzo taglio senza che l'arma riuscì a conficcarsi pari ad una 1/2 leggera.

    « Ehilà, devo ammettere che non mi mancavi ! »

    Esordii rivolgendomi al ciccione non badando nemmeno al sangue che fuoriusciva dalla ferita, pronto a riscattare nella medesima guardia fin'ora adottata in qualsiasi istante.
    I miei occhi tenevano sotto controllo entrambi gli avversari, all'appello ne mancava uno...


    « ... e il quarto ? »

    CITAZIONE
    Off Game

    § Pensato §
    « Parlato »

    Ferite: 9/12 (Ferita da shuriken, ferita alla caviglia da pestone)
    Chakra disponibile: 26/40

    Difesa:
    -Subisco pestone
    -Parata della spazzata
    -Subisco shuriken

    Azioni:
    -Calcio circolare
    -Gancio alla tempia

    Tecniche:
    -//

    Equipaggiamento:
    Kunai: 7/8
    Shuriken: 4/6
    Fukibari: 30/40

    Note:

    Ho chiesto in sala giudici se potevo attaccare mentre ti levi i pesi e mi hanno detto di si. Pregherei che tu specificassi nel tuo post se riesci a levarli o se il mio calci ti interrompe.

    Edit errori ortografici



    Edited by Jiraya. - 23/8/2008, 13:04
     
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  10. Generale Boros
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    Scontro: Una terribile Notizia!
    Post 5/7: Un attacco scorretto!



    SPOILER (click to view)

    Intro
    Narrato
    °Pensato°
    «Parlato»
    "Ryu"
    "Jiraya"
    °Pensato Apollo Cattivo°
    Sottotitoli e/o orari/avvenimenti importanti



    Pronto a togliersi le fasce da combattimento, Apollo viene attaccato alla tempia da Jiraiya, il quale tenta scorrettamente di colpirlo mentre è inginocchiato.

    Il cielo oscurato dalle nuvole, non offriva alcun tepore agli shinobi i quali a poco a poco giungevano al termine dello scontro. Jiraiya, con aria indifferente rispore alle parole di Apollo denotando una completa fiducia in se stessi. Per Apollo era un chiaro segno di sbruffonaggine, ne era certo e per questo iniziò a chinarsi slacciando le fasce. Senza neppure un attimo di tempo, Jiraiya scagliò un calcio molto veloce allo scopo di cogliere impreparato Apollo. In un lampo Apollo fece sfrecciare il suo braccio sinistro verso l'alto ad intercettare il colpo. La velocità era insufficiente e quindi impastò 1/2 basso per aumentare la velocità. Con un achiocco il calcio colpì il braccio che difese la testa annullando ogni possibile strategia. Per essere certo della riuscita, Apollo rotolò alcuni metri più in là assorbendo il colpo. terminata la rotazione si alzò e impugnando le fasce nelle mani, aprì le braccia ed alzandole, prese la forma di una croce. Un raggio di sole scese dalle nuvole trafiggendolo e riscaldandolo. In un attimo le lasciò cadere a terra provocando due nuvole di polvere e pronunciando le sue accuse.

    image
    «Bene... vedo che non sai nulla sull'onore! Questo mi renderà le cose più facili... Si, è vero... ho detto che ora avremmo combattuto seriamente, ma pare che tu voglia giocare sporco! Sappi che ti accontenterò!»

    In un attimo Apollo scattò trafiggendo la nuvola di polvere, lasciandosi dietro una scia marroncina. In un attimo giunse ai piedi di Jiraiya, il quale lo aveve indicato come un moccioso e sottolineando la noia che provava nello scontro. Apollo, ulteriormente innervosito dalle parole del mocciosetto, molto più giovane di lui scagliò un pestone diretto alla sua caviglia sinistra ecolpendola disse:

    «Ci sono tre tipi di persone che non sopporto...»

    In un attimo la controoffensiva partì e un pugno si scagliò verso di lui cercando di colpirne nuovamente la testa. Jiraiya fece partire un destro, il quale ebbe solo l'effetto di afre perdere tempo, poichè Apollo, mantenendo l'appoggio sulla gamba destra, saettò all'indietro con un saltino, vedendosi il pugno passare davanti agli occhi a pochi centimetri dal naso, seguito da Jiraiya che rimase un po sbilanciato.

    «... Primo tipo: Quelli che danno fastidio alle ragazze, soprattutto se del mio villaggio...»

    Apollo atterrò a circa un passo di distanza, un adistanza tale da permettergli l'abbassamento e l'inizio del suo successivo attacco. Abbassandosi e portando il baricentro a pochissimi centimetri dal suolo, iniziò a ruotare su se stesso, iniziando una spazzata, la quale si concluse verso la caviglia destra di jiraiya, la quale si spostò intercettando il colpo a pochi centimetri dal ginocchio sinistro, il secondo bersaglio possibile, in caso di schivata.

    «... Secondo tipo: Quelli che attaccano senza onore l'avversario dicendo che si staano annoiando... e Terzo tipo: Gli sbruffoni!»

    Rialzandosi e mettendosi in guardia, Apollo, sentendo chiaramente dei passi, istintivamente scartò verso la sua destra, vedendo uno shuriken piantarsi nel suolo a pochi centimetri dal suo piede, mentre un altro si conficcò nella coscia di Jiraiya. Tutto questo accadde quando disse un'ultima frase al disonorevole Jiraiya.

    «E TU RIENTRI IN TUTTI E TRE!!!!»

    image
    Inconsiamente si voltò e vide che Ryu stava venendo verso di loro.


    La Furiosa reazione

    Dopo essersi liberato delle fasce che rallentavano i suoi movimenti alle gambe, Apollo si ritrovò a scontrarsi con due avversari contemporaneamente. Il primo era Jiraiya, con il quale aveva già dovuto combattere sino ad un attimo prima, il secondo era Ryu che dopo aver sfidato Xadhoom, si fiondò verso i due shinobi per unirsi alla battaglia.

    Il tempo peggiorava a vista d’occhio, cosa che poteva giungere sotto forma di un vantaggio per Apollo, ma come insidie per tutti quanti, lui compreso. Dopo il suo assalto, Ryu si unì al loro, facendo notare la sua presenza lanciando degli shuriken ai piedi degli shinobi, facendoli girare verso di lui. Un assalto sprecato allo scopo di farsi notare. In un istante Apollo spostò la sua caviglia, togliendola dalla traiettoria dello shuriken, comprendendo perché Ryu fosse già tornato dalla foresta e perché Xadhoom non fosse con lui.

    °E che sia... No, non può essere, Xad non può già essere stato sconfitto, o meglio, mi pare strano che si sia lasciato battere da Ryu, seppure non posso affermare la sua incapacità nel combattimento. Ma... e che sia... Morto? No, è da escludersi, in effetti non è mai stato un tipo da farsi ammazzare con tanta facilità, eppure, Ryu è appena giunto e a giudicare dal sua aspetto, le ha prese non poco... Sarà mai possibile che Xad le abbia prese ancora di più?°

    Notando la situazione a lui strana, pose quindi una rapida domanda a Ryu, con la speranza di ottenere risposta:

    «E Xad? Che fine a fatto lui? Perché non è con te? Sei forse riuscito a batterlo?»

    Se Apollo ottiene la risposta:

    °Ma allora è vero! Xad è stato battuto! Come è possibile? Proprio lui? Ma soprattutto, come ha fatto a suicidarsi così? Uno che non aveva la minima intenzione di morire finchè non avesse raggiunto il suo scopo!°

    Triste e rabbioso per la perdita dell’amico, Apollo, tentò di mantenere la calma e la concentrazione, per impedire che la “bestia” si liberasse nuovamente, come accadde in quella missione con Ryu e Xad. Il rimorso era forte e il desiderio di vendetta si accresceva sempre più. Forse per istinto, forse per caso, Apollo scosse la testa abbassando lo sguardo, come se la voglia di arrendersi e piangere per l’amico perduto, avesse avuto la meglio su di lui. Alcune gocce scesero dagli occhi di apollo rigandone il volto e mischiandosi con le leggere tracce di sangue sulla sua guancia destra. Un macabro sorriso comparve sul suo volto e la sua bocca pronunciò alcune flebili parole, sussurrandole tra i denti chiusi.

    «Giuro che vendicherò anche te, amico mio, il tuo obbiettivo, sarà da ora anche il mio. Giuro che cambierò il mio destino e punirò coloro che ci hanno fatto soffrire!»

    Con uno scatto, alzò la testa, un’ombra si proiettò sui suoi occhi tristi, mascherandoli per alcuni secondi ai suoi avversari. Mantenendo la testa leggermente inclinata, si rivolse a Ryu e gli disse:

    «Non preoccuparti, so che non è colpa tua e per questo non dovrai temere alcuna punizione, so che non potevi fare nulla per impedirlo, tuttavia, non sono certo di poterti perdonare completamente per non aver tentato abbastanza!»

    In ogni Caso:

    Triste ma concentrato, riprese la posizione di guardia e si preparò a controbattere ad ogni attacco, doveva vincere a tutti i cosi e lo avrebbe fatto per il suo amico ormai andato all’altro mondo. Jiraiya era ora avanti a lui, mentre Ryu era sulla sua sinistra. La fomazione a tre era tipica degli scontri di massa in cui si formava un gruppo composto da un multiplo di tre shinobi. Una formazione tipica in cui tutti potevano osservare tutti, ogniuno era sotto attacco da tutti gli altri. La tensione saliva ed Apollo era furente. Un suo "vecchio amico" tornò a fargli visita:

    °Heilà... Pare che tu hai nuovamente bisogno di me! Che coincidenza! C'è dinuovo quel grassone che ci ha ostacolati l'ultima volta! Penso che cominceremo da lui, vero?°

    °Che dici? Sei forse impazzito? Qui non dobbiamo ammazzare nessuno, questa volta ti impedirò di fere quello che hai fatto!°

    °E come? Non sei riuscito a salvare i tuoi amici, non sei in gradio di salvare nessuno! Come pensi di poterti liberare di me? Eh? Ricorda ce sono l'unico motivo per cui sei ancora vivo!°

    °E me ne dispiaccio! Lasciami solo, devo combattere io questa volta!°

    °Va bene, Va bene, fatti legnare a sangue, hai visto che lui è stato scorretto no? Non hai appena detto che gliela avresti fatta pagare? bene eccomi qui! E ora lasciami lavorare!°

    Il suo lato cattivo aveva nuovamente preso il sopravvento, ma questa volta con minore intensità, era riuscito a soggiogare il giovane Apollo che a poco a poco imparava a controllarlo sempre più.
    In un istante, egli scattò in avanti, portando una finta al volto di Jiraiya. Apollo strinse il pugno e lo scaglò diretto al naso di Jiraiya, fermandolo a pochi centimetri in un istante. nello stesso tempo, Impastò un 1/2 basso di chakra nel ginocchio sinistro, scagliando una ginocchiata nello stesso punto colpito poco prima, in modo da cercare nuovamente di ferire l'avversario, già indebolito in quel punto. Nell'attimo successivo, sfruttando la sua agilità, tornò indietro e saltando eseguì una spazzata spazzata aerea difficilmente contrastabile per la difefrenza di velocità dei due shinobi, la quale mirò alla tempia sinistra di Jiraiya.
    image
    Se entrambi i colpi fossero andati a segno, difficilmente jiraiya sarebbe stato ancora un bersaglio pericoloso, anche perchè era minato praticamente ad ogni arto e, secondo le previsioni di Apollo, lo stomaco non doveva passarsela affatto bene.
    Terminati i suoi colpi, Apollo indietreggiò di un passo chiudendosi in difesa, impugnando un kunai nella mano destra, pronto a reagite ad ogni assalto.




    CITAZIONE
    OT
    In questo post, la mia difesa avviene nella prima parte a conseguanza del post di jiraiya fatto da counter e simili. Mentre i miei attacchi e la difesa dallo shuriken di Ryu avviene nella seconda metà dopo il secondo intro. I miei attacchi nella prima parte sono quindi una "ripresa" del precedente post allo scopo di rentere il tutto più chiaro e preciso.
    Mi scuso se nella scheda di riepilogo del precedente post, non ho rimosso le fasce zavorrate dall'equipaggiamento indossato, ma per metà post circa le ho avute, quindi non mi sembrava il caso di segnalarle come rimosse.
    /OT

    CITAZIONE
    Tecniche citate:
    [SPOILER][/SPOILER]



    By Generale Boros ©

    Tabella di Fine Post
    ~Statistiche varie~

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:
    Agilità:
    *Bonus Pesi
    Status Psicofisico:

    Studente
    Gialla
    137,5
    *180
    150
    162,5
    Turno 2/5
    Furente


































    Edit: Errore con i codici, scusate!

    Edited by Generale Boros - 27/8/2008, 13:34
     
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  11. GM Ryu
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    - Parlato -


    2°Atto: Rinascita

    Capitolo 5: A volte, i ricordi...


    Spesso, o meglio, la maggioranza delle volte, la nostra mente tende a memorizzare delle immagini e ad immagazzinarle, in modo tale da potervi accingere in qualsiasi momento. Attimi che vale la pena di possedere per gioire o soffrire.
    Ricordi, li chiamano nella nostra lingua.
    Spesso i ricordi sono bellissimi e aiutano a passare dei momenti bui, mentre ancora più di frequente, purtroppo, questi non fanno altro che farti soffrire. E' soltanto il caso a decretare la quantità degli uni e degli altri e io non sono mai stato fortunato: Per questo motivo non ho nulla di piacevole che mi possa sollevare quando la memoria rievoca avvenimenti orribili della mia esistenza. Avrei dato tutto me stesso per cambiare questa cosa...

    CITAZIONE

    - No...Nonno? Sei tu, nonno? -

    La luce del camino iniziò a farsi sempre più intensa, fino a circondare le varie poltrone presenti in salotto. Dalla baita presente sul monte Kuriyama, di notte, le uniche cose che passavano dalle finestre sballate era la fioca luce della Luna e il cinguettio di alcuni strani animali. In quella landa deserta, lui era riuscito a trovare uno spiazzo d'erba circondato di alberi. Mi aveva confidato che era stato un cane ad indicarglielo e, addirittura, ad aiutarlo a costruire la casa, ma non gli avevo mai creduto


    - Ti sembra il modo di comportarti? -

    Il fumo straripava di continuo dalla pipa. Il suo trono, ovvero la poltrona rossa fatta a mano dalla mamma posizionata di fronte al divano su cui ero seduto, possedeva una piccola tasca posizionata sul fianco destro contenente il tabacco e numerosi rotoli. Amavo quel posto, anche se i miei genitori non mi ci portavano spesso. Probabilmente il fatto che il vecchio non aveva avuto il tempo di finire di battere il sentiero e che, quindi, per raggiungere il rifugio era necessario arrampicarsi per diversi metri li demoralizzava, oppure gli creava nostalgia sapere che quello era anche il suo luogo preferito.


    - Comportarmi come, nonno?

    Non c'era nulla di più bello di quella baita. Un giorno, quando i miei genitori erano intenti a fare altro, ero riuscito a sgattaiolare dal pezzo di legno marcio e mi addentrai nel bosco, per scoprire che era composto soltanto da una trentina di alberi e altrettanti fili d'erba. Uscendo dalla piccola conurbazione di alberi, facendo ben attenzione a non scivolare nelle scarpate, si finiva in una landa deserta composta da rocce acuminate e piccoli spiazzi pieni di cani.
    La porta della baita si aprì lentamente, producendo uno scricchiolio fastidioso.


    - Ti stai comportando nel peggiore dei modi, ciccio. Non ho mai avuto il tempo di insegnarti queste cose, perciò non sarò io a farti la predica. Ci si deve arrivare per conto proprio... -

    Qualcuno mi toccò la spalla, facendomi sobbalzare. Mi voltai di scatto e, dopo aver messo a fuoco la figura che era comparsa, sorrisi.

    - Non fare lo stupido più di quanto tu non lo sia già, Ryu-kun! -


    Li guardai entrambi, mentre sulla mia fronte iniziarono a comparire delle rughe causate dal movimento delle sopracciglia. Un ululato squarciò il silenzio.


    - Xad... -

    Il ragazzo di Konoha iniziò a camminare e, una volta raggiunta una distanza adeguata, mi abbracciò. Chiusi gli occhi sollevato

    - Tu non sei così. Non devi abbatterti: Reagisci! Fagli vedere chi sei: Fagli vedere il goffo e combattivo Akimichi che ho conosciuto!


    - Fammi essere fiero di te, una volta tanto! Perdio, Ryu, sei un ninja: Tira fuori le palle! -




    Apollo balzò verso l'avversario con una furia tanto evidente, che fu in grado di farsi percepire fino alla mia posizione. Il suo volto rappresentava la cattiveria fatta a persona: Avevo già avuto modo di "ammirare" quel suo stato e dovevo assolutamente fermarlo prima di far succedere qualcosa di brutto.
    In tutto quel trambusto, l'unica cosa a cui riuscii a pensare fu il cibo della mamma.
    Infilai le dita della mano destra nella sacca porta-oggetti e le feci passare per i buchi del tekken, per poi scattare verso Jiraya impastando un quantitativo bassissimo di chakra nel ginocchio dell'arto inferiore sinistro per aumentare la rapidità del mio movimento [Velocità = 162,5].
    Mugugnai e sbarrai gli occhi per una frazione di secondo a causa della scossa di dolore che era partita dallo stomaco. Strinsi i denti e sollevai le palpebre

    Fase difensiva

    L'ultima volta che quello sguardo comparve sul volto del mio compagno di missione, un innocuo indigeno si era ritrovato con la schiena squarciata ed un pugnale conficcato nella clavicola. Non riuscimmo ad estrarre facilmente quell'Aikuchi. Così come allora, il ragazzo di Konoha si era ritrovato dinnanzi uno sconosciuto ed era balzato all'attacco, con l'unica differenza che avrei evitato con qualsiasi mezzo a quella furia omicida di manifestarsi nuovamente. Agii senza ragionare e all'ultimo istante, così come, da bravo idiota, ero solito fare.
    Alzai lo sguardo e riuscii a distinguere chiaramente Apollo sferrare la sua offensiva e balzare all'indietro.

    Durante quei pochi secondi, che spesso si riducono a momenti tanto veloci da risultare impercettibili per l'uomo, si decide l'esito di qualsiasi cosa. Non approfittare di quegli attimi, nella maggioranza delle volta, significa perdere la possibilità di perderli per sempre, rischiando di creare situazioni alle quali è impossibile rimediare.

    Cercando di fare il punto della situazione, la prima cosa che mi venne in mente fu la domanda che mi fu rivolta non appena mi ero mostrato agli occhi dei miei due nemici. Avevo deciso di non rispondere per il semplice fatto di non turbarli e di fargli continuare serenamente lo scontro: Nessuno avrebbe immaginato che Xad fosse morto.
    Soltanto nell'attimo in cui la pianta del mio piede tornò ad aderire con il terreno riuscii a rendermi conto che avevo un arma molto pericolosa tra le mani oltre che al tekken. La mia grossa gamba scivolò verso l'esterno, in modo tale da frenarmi, seguita da tutto il resto del corpo. Il mio piccolo scatto, composto da un balzo in avanti, terminò con una rotazione del busto in grado di portarmi con la schiena rivolta verso Jiraya e il tronco contro Apollo.
    Sgranai gli occhi.
    Alzai istintivamente l'avambraccio sinistro verso il volto per proteggerlo, ma il suo calcio partì con una velocità tale da non permettere al mio arto di arrivare nella zona desiderata.



    Il piede di Apollo impattò contro il le nocche della mano sinistra, facendo sbattere l'ammasso di carne mancino contro la mia guancia. Non fu quello a provocarmi dolore, ma l'impatto che la caviglia del mio avversario aveva provocato entrando in contatto con la mia mano. Irrigidii tutto il braccio colpito e ringhiai [1° Slot Azione].

    Fase offensiva

    Le gocce d'acqua piovevano copiosamente sul mio cranio e su tutto il resto del corpo. Immerso nel sudore, il mio respiro si fece più affannoso e la pelle bruciava leggermente a contatto con il fastidioso liquido. Strinsi il pugno destro e portai il gomito all'indietro, pronto a scattare come una molla, nell'istante in cui il ventre del mio opponente si ritrovò di fronte al mio mento.

    CITAZIONE

    FLASHBACK



    Eravamo sul letto e, come al solito, io e mio padre stavamo giocando a fare la lotta. La mamma, sdraiata con la schiena appoggiata sul cuscino, ci respingeva borbottando ogni volta che le rotolavamo sopra. Le condizioni dello scontro erano semplici: Vinceva il primo in grado di gettare l'avversario al di fuori del materasso. Eravamo tutti in biancheria intima, a causa del caldo afoso che avvolgeva le pareti della casa-ristorante.
    Non mi potevo rendere conto del fatto che se solo avesse usato un briciolo della sua forza, papà era in grado di sollevarmi con un braccio e di gettarmi a metri di distanza.


    - Così gli fai male...Attento Chojiro, attento...Dagli un po' di soddisfazioni a questo bambino...Ci sei quasi, Ryu, spingi!...Basta venirmi contro!...Stupida violenza... -


    Le parole della mamma erano adorabili e fastidiose allo stesso tempo. Sudavamo entrambi, io per lo sforzo che stavo compiendo e lui per la fatica derivante dai movimenti che il grosso corpo era costretto a fare.
    Improvvisamente l'uomo si alzò in piedi e mi afferrò per le gambe, come per sollevare un grosso pesce appena pescato. Forse per provocarmi, iniziò a farmi volteggiare

    - Vedi di non farlo cadere, amore... -


    La mamma proseguì nella lettura del suo quotidiano di moda, illuminata soltanto dalla fioca luce della candela. I miei occhi erano in grado di inquadrare solamente un piccolo pezzo di pancia pelosa e le mutande, dalle quali era possibile notare una protuberanza alquanto strana. Dovevo liberarmi e, senza pensare, caricai il braccio destro e carico di enfasi liberai la mia poca potenza contro quella strana cosa che si nascondeva sotto la stoffa.
    Papà lascio la presa e dalla sua bocca fuoriuscì un rumore simile a quello del ronzio delle mosche e si lasciò cadere a terra, fino a rotolare sul pavimento. Iniziò all'improvviso ad imprecare e bestemmiare, mentre la mamma lanciò in aria il giornale e si gettò sul marito per sincerarsi della sua condizione.
    Mi alzai ed iniziai a saltare sul letto, urlando di gioia per aver vinto per la prima e unica volta nella vita una battaglia contro mio padre.

    Feci partire il pezzo di corpo con cinque dita aiutandomi con il braccio, sbilanciandomi leggermente verso destra. Il piede sinistro si alzò di un paio di centimetri da terra, complice il fatto che ero stato colpito su quel fianco un secondo prima. La "tattica" che avevo usato era identica a quella che sfruttai contro Xadhoom, con un obbiettivo diverso che avrebbe causato ben più dolore nel caso in cui fosse andato a segno. Mi basai sul motto "squadra che vince non si cambia", dal momento che il mio cervello non era in grado di elaborare nient'altro che non fosse l'immagine di un piatto di lasagne. Distesi il braccio per intero, nella speranza che il tekken finisse sullo scroto del giovane ragazzo della Foglia [1° Slot Azione].
    Ricorrere a questo genere di colpi bassi rientrava pienamente nel mio stile, anche se, quando li usavo, non mi sentivo di certo ricoperto di orgoglio. Ad ogni modo, il mio stile di combattimento si basava sul caso: Attaccavo assolutamente a casaccio e, se certe manovre erano necessarie, non mi facevo scrupoli ad utilizzarle.
    Una sorta di rutto non molto fine balzò prepotentemente dalla mia bocca a causa del male che il mio stomaco aveva deciso di procurare. Non chiusi gli occhi.
    Tutta la parte sinistra del corpo ebbe un piccolo sussulto ed iniziai a cadere molto lentamente. Aspettai un secondo e, stendendo la gamba sinistra all'indietro, sferrai un pestone verso l'intestino di Jiraya [2° Slot Azione].
    Se non si fosse già stato allontanato come speravo, ero convinto che con quella mossa sarei stato in grado di fargli passare la voglia di stare lì impalato.
    Mi sentivo quasi in dovere di contrastare Apollo e sentivo di essere l'unico in grado di farlo.

    SPOILER (click to view)

    Resoconto di fine turno


    Ad energia gialla Ryu possiede le seguenti caratteristiche psicofisiche:

    . Forza: 150
    . Resistenza: 150
    . Velocità: 150

    Slot azione utilizzati nella fase difensiva:
    [1° Slot = Subisci&Mena]
    [2° Slot = ///]

    Slot azione utilizzati nella fase offensiva
    [1° Slot = Pugno alle natiche (S&M)]
    [2° Slot = Pestone]

    Slot tecnica utilizzati:
    [1° Slot = ]

    . Condizioni psicofisiche: Destabilizzato, ma deciso.
    . Ferite: Ferita Più che Lieve alla gamba destra; Ferita Leggera nella parte immediatamente superiore al polpaccio della gamba destra; Ferita Medio-Leggera allo stomaco; Contusione Lieve alla schiena; Contusione Leggera alla mano sinistra
    . Riserva di Chakra: 30/100 [Impastato un bassissimo nel ginocchio]

    Equipaggiamento


    . Aikuchi (x1) [Infilato nella cintura]
    . Tekken (x1) [Nella mano destra]
    . Kunai (x6) [Nella sacca porta-armi]; (x2) [A terra]
    . Shuriken (x8) [Nella sacca porta-oggetti]; (x1) [A terra]
    . Filo di Nylon (10 metri) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Fasce da Combattimento (2 metri) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Specchietto in metallo (x1) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Uchiha Shuriken (x1) [A terra]
    Note: Non penso che, in questo post, ci sia molto da scrivere o da dire. Se non è chiaro, le prendo al posto di Jiraya. L'immagine di riferimento indica solo il movimento che compie il mio PG, giusto per aiutarvi un poco. Ultimamente non sono molto lucido, dunque potrei risultare confuso^^
     
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    Pioveva. Lo scroscio dell'acqua sull'erba, sulle fronde degli alberi e sulla mia casacca rendeva l'atmosfera più pacifica di quanto in realtà lo fosse.
    I capelli inzuppati d'acqua, lo sguardo vigile che si muoveva ora a destra ora a sinistra tenendo sotto controllo i due avversari.
    Con la mano destra mi strappai di dosso la casacca lanciandola via di lato.
    L'acqua iniziò a scivolare sulla pelle nuda, lavando via il sangue dalle ferite da taglio che avevo subito.


    « A nessuno frega nulla di te e di ciò che odi... svegliati e cresci, uno scontro ninja non è un gioco »

    Sentenziai un po' divertito, dopo l'inutile vaneggiare di Apollo nei miei confronti.

    « Stupida scimmia, i miei splendidi capelli ora sono fradici ed è tutta colpa tua che non vuoi andare al tappeto, a quest'ora potevamo già aver finito. »

    Aggiunsi dandogli un nomignolo adeguato alla sua capacità di evitare ogni mio attacco.


    CITAZIONE
    Esordii rivolgendomi al ciccione non badando nemmeno al sangue che fuoriusciva dalla ferita, pronto a riscattare nella medesima guardia fin'ora adottata in qualsiasi istante.
    I miei occhi tenevano sotto controllo entrambi gli avversari, all'appello ne mancava uno...

    Dopo qualche istante di studio tra le tre figure fu Apollo a fare la prima mossa.
    Si mosse verso di me con foga mentre rapidamente alzai la guardia che fino a quel momento mi aveva difeso, portando entrambe le mani chiuse a pugno agli zigomi.
    Un jab sfrecciò verso il mio setto nasale, ero pronto a contrastarlo, la guardia che tenevo era già alta, dovevo solo aspettare l'istante più propizio per eseguire la schivata.
    All'ultimo attimo, quando stavo per agire, il colpo si rivelò una finta. Apollo fece sfrecciare il suo ginocchio con molta rapidità verso il mio stomaco. Gli addominali erano contratti, ma il colpo fu cosi veloce che non riuscii nemmeno a vederlo.
    Tuttavia vedendolo avvicinarsi in quel modo con il viso tutto scoperto quasi istintivamente, senza nemmeno pensarci, scagliai a mia volta il mio attacco.
    La mano destra dallo zigomo saettò in avanti in linea retta come se dovesse passare attraverso il cranio del nemico perforandolo. Le nocche puntavano al suo setto nasale attraverso ad uno dei pugni più potenti della boxe il cosidetto "pugno a cavatappi".
    Il colpo nell'esecuzione simile ad un normale diretto era in realtà in grado di sprigionare una potenza assai superiore per via della rotazione del pugno durante l'impatto un po' come il classico pugno del karate che si vede nell'esecuzione della forma.
    La mano una volta che si sarebbe infranta sul naso di Apollo avrebbe ruotato in senso antiorario sprigionando una forza spaventosa quasi sicuramente in grado di mandarlo K.O.
    Il colpo
    [subisci & mena] sarebbe stato potenziato dal chakra per accrescerne la forza [+2 tacche 1/2 di Basso] e sarebbe stato accompagnato da un movimento in avanti di tutto il busto e quindi di tutto il peso, dovuto anche alla ginocchiata che mi avrebbe piegato in avanti e alla spinta delle anche e della gamba arretrata.
    Avrei cercato di prendere in controtempo il nemico, infatti la ginocchiata era un colpo a cortissimo raggio e visto che per sfeerrarla doveva rimanere su una gamba sola, le possibilità di movimento del suo corpo gettato in avanti erano assai limitate.
    Il ginocchio di Apollo contemporaneamente al mio attacco mi avrebbe centrato in pieno, nonostante avessi indurito gli addominali per non rischiare di rompere la respirazione e perdere il fiato la botta fu dolorosa, tuttavia durante l'impatto buttai fuori tutta l'aria che tenevo in corpo quasi per ammortizzare il colpo come un gommone gonfio in grado di smorzare l'impatto perdendo aria da uno sfiatatoio.
    Subii una ferita leggera stringendo i denti consapevole che avrei arrecato piu danno di quanto avessi subito.

    [Se Apollo non va in ko e procede con l'offensiva]

    Avrei con leggera fatica, ancora disorientato dal colpo, rialzato la guardia portando entrambi i pugno agli zigomi, con il piede sinistro avanti e il peso leggermente sull'avampiede anteriore.
    Il mio sguardo seguì i suoi movimenti senza troppa fatica: saltò in aria, si apprestò a colpirmi quando Ryu si frappose tra me e il colpo dandomi le spalle.


    § è pazzo mi da la schiena e si prende le botte al posto mio... è l'occasione che aspettavo per dileguarmi da questo combattimento serrato §


    Balzai rapidamente indietro coprendo in un attimo circa tre metri di distanza.
    Mi abbassai su un ginocchio con altrettanta rapidità e sfruttai l'ampia figura dell'Akimichi come schermo visivo per mascherare ad entrambi i miei avversari le mie azioni.
    Le mie mani si intrecciarono componendo il sigillo della trasformazione e in un attimo presi le sembianze di un grosso pitone dal colore simile a quello dell'erba.

    CITAZIONE
    Tecnica della Trasformazione – Henge no Jutsu
    Villaggio: Tutti
    Posizioni Magiche: 1
    Il ninja che pratica questa tecnica è capace di cambiare il proprio aspetto. Se la sua scelta ricade su qualcosa di diverso da un altro essere umano, per esempio un oggetto o un animale, questo deve essere compreso entro questi parametri: da 1/3 del proprio peso e volume (minimo) a +33% del proprio peso e volume (massimo). Il consumo Bassissimo va sottratto dalla propria riserva all'inizio di ogni turno di chi ha effettuato la tecnica.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo)

    [Il pitone è pari alla mia massa diminuita ad un terzo, è molto lungo ma spesso come una mano chiusa a pugno]

    In questo modo mi sarei mimetizzato quasi alla perfezione tra l'erba piuttosto alta del prato. Inoltre il colore della mia nuova pelle mi avrebbe fornito un'ottima tuta mimetica.
    Nel frattempo Ryu aveva scalciato a vuoto alle sue spalle senza sincerarsi che realmente ci fosse ancora qualcuno.
    Strisciando tra i filamenti molto piu alti di me, iniziai un ampia manovra di accerchiamento: partii muovendomi alla mia sinistra per poi disegnare un semi cerchio cercando di tenermi ad almeno 5 metri di distanza dai miei due avversari.
    Il mio obiettivo era quello con una traiettoria parabolica di arrivare silenziosamente alle spalle di Apollo mantenendomi sempre a circa 5 metri per non rischiare di essere visto, facendo completamente perdere le mie tracce.


    § Odio i serpenti... §

    CITAZIONE
    Off Game

    § Pensato §
    « Parlato »

    Ferite: 8/12 (Ginocchiata all'addome)
    Chakra disponibile: 23/40

    Difesa:
    -Subisci e mena sulla ginocchiata
    -Schivata quasi inconsapevole balzando all'indietro
    -

    Azioni:
    -Pugno nel subisci e mena
    -Azione di movimento
    -Moviemento Gratis
    Tecniche:
    -Tecnica della trasformazione

    Equipaggiamento:
    Kunai: 7/8
    Shuriken: 4/6
    Fukibari: 30/40

    Note:

    -Visto che Apollo ha forza diminuita e impasta 1/2 di basso in non si sa cosa ho considerato che l'impasto fosse in velocità o in resistenza fate voi tanto lo subisco ma non in forza.
    -Considero che mentre Apollo avanza ha le mani che scendono lungo i fianchi, visto che non è specificato nulla ed ha quindi il viso scoperto.
    -Lo slot gratuito di difesa con cui para il mio calcio circolare alla testa mentre si toglie i pesi non penso che esista.

     
    .
  13. Generale Boros
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    Scontro: Una terribile Notizia!
    Post 6/7: Scomparsa di uno, assalto all'altro



    SPOILER (click to view)

    Intro
    Narrato
    °Pensato°
    «Parlato»
    "Ryu"
    "Jiraya"
    °Pensato Apollo Cattivo°
    Sottotitoli e/o orari/avvenimenti importanti



    Dopo un feroce assalto, Apollo subì un gancio dretto al volto che lo scaraventò alcuni passi indietro, stendendolo per qualche istante.

    I fulmini saettavano squarciando il cielo e provocando un frastuono perfetto per la situazione. Apollo era furente, mentre Jiraiya era contento di quello che aveva ottenuto. Ryu ancora si manteneva neutrale.
    La pioggia cadeva. In un istante due vennero colpiti. Una goccia di pioggia scese tra di loro dividendoli per un istante. Come il tempo potesse rallentare così, in un attimo, nessuno poteva saperlo, tuttavia, Apollo vide quella goccia scendere, mentre Jiraiya assestava il suo gancio. Due sensazioni differenti agivano in una sorta di risonanza. Il dolore e la soddisfazione. In un istante Apollo li provò entrambi, ed entrambi lo condannarono.
    Apollo si allontanava, scagliato alcuni passi indietro da quel pugno. Apollo se ne stava andando. Una parte crudele stava giungendo, forse per salvarlo, forse perprenderne il controllo.

    °Ho fallito, non sono riuscito a batterlo con le mie sole forze. Forse hai ragione, non posso sconfiggerlo da solo, o almeno non ancora°

    °Ce ne hai messo di tempo per rendertene conto, lo sai che non basta così poco a vincere uno scontro! Devi essere più aggressivo, non devi dargli tregua, fagli sentire l'odore della morte!°

    °Non posso farlo! in fondo è anche un mio compagno, per quanto disgustoso! Non posso cercare di ucciderli!°

    °Che cosa stai dicendo? Smettila di prenderti per il culo da solo! Cosa credi sia successo al tuo amico eh? Vuoi farmi credere che si sia arreso? Vuoi cercare di illuderti che sia stato sconfitto? E che sia ancora vivo? Lo sa meglio di me che l'unico motivo per cui non è tornato è che è morto!°

    °No! Non dire queste assurdità, non può essere morto, non può averlo ucciso Ryu! Erano amici, SIAMO AMICI!°

    °Smettila di dire idiozie e lasciami lavorare, devo impedirti di farci uccidere!°

    Apollo era caduto, ed ora, debole come era, non poteva contrastare il suo animo vendicatore e assassino. Nulla lo poteva fermare, se non il sangue per placare la sua sete.
    Rialzandosi da terra, uno sputo di sangue fuoriuscì dalla sua bocca. Non era più lo stesso e non si sarebbe più potuto contenere. Rialzatosi, oservò Ryu con uno sguardo satanico e assassino. Nulla più poteva fermarlo, soprattutto il vile Jiraiya che per coprire la fuga si era strasformato in un serpente e mimetizzandosi tentava di sgattaiolare via.

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    «Ryu... Ora dovrai pagare per la morte di Xadhoom e credimi che pagherai non poco!»

    In un attimo Apollo scattò. La pioggia cadeva incessantemente. In un attimo, il terreno si ricoprì di acqua ed il terreno iniziò a diventare scivoloso e fangoso. Ad ogni passo, uno schizzo di fango si levava e la sua furis con esso cresceva. Questa volta non era certo di potersi riprendere sfogandosi in un paio di colpi.
    In un attimo Apollo scagliò una finocchiata verso il collo del femore destro di Ryu, Apollo voleva fare male e voleva farne tanto da portare Ry a piegarsi in avanti. Nello stesso sitante portò avanti a se il braccio sinistro, mantenendo l'aikuchi divolto verso di se, in modo da poter estrarre la lama subito dopo aver colpito. Qualunque cosa fosse accaduta, Apollo avrebbe estratto la lama, cercando di cogliere Ryu alla sprovvista per pugnalarlo alle spalle, nel caso in cui non si fosse piegato, o cercando di chiuderne il collo, portando il pugnale, impugnato nella mano destra, con la lama rivlta verso Apollo, alla gola e tenendolo fermo con la mano sinistra posizionata sulla testa. Comunque fosse andata, si sarebbe voltato, portando Ryu avanti a se per scongiurare eventuali imboscate da parte di quel vile ninja conosciuto come Jiraiya.
    Ora, in quella situazione, Ryu non ne sarebbe quasi certamente uscito, se non dichiarando la sua resa ad Apollo, il quale si sarebbe poi concentrato ad eliminare definitivamente anche Jiraiya.
    Con disprezzo, Apollo chiese a Ryu al sua resa, mantenendo la concentrazione su tutto il campo di frone a se, per evitare di essere colto alle spalle.

    «Allora? Vuoi arrenderti o morire? La scelta spetta a te e tu sai che sarei anche pronto ad ucciderti!»

    image
    La pioggia batteva incessantemente e rigava il volto di Apollo, portando con se le tracce di sangue che ancora restavano attorno alla bocca. Alcuni rigoli d'acqua scesero attraverso la capignliatura, oramai fradicia ed abbassata dal peso dell'acqua che la sovrastava. Una pioggia battente stava scendendo, una pioggia che pareva essersi portata via una persona e l'anima di un'altra. Non poteva definirsi posseduto, tuttavia non era affatto in grado di controllarsi e forse non lo sarebbe stato per diverso tempo.

    Il demone di Apollo

    La furia che Apollo aveva dimostrato in nu attimo, era la prova che anche il più gentile dei ragazzi, poteva nascondere dentro di se un demone. Certo, nessuno forse poteva immaginare che una furia del genere si potesse scatenare in quel ragazzo di campagna. La sensazione di incapacità che aveva provato era tremenda e nessuno oltre al suo amico Xadhoom poteva capirlo, perchè nessun'altro aveva avuto un destino simile, come anche nessun'altro aveva dovuto vivere nel terrore di un altro attacco.

    °Ti prego, non ucciderlo... ora che Xad è morto, io non ho più amici e lui è l'unico che mi resta!°

    °Non dire fesserie, hai visto no? un assalto be portato e questi sono i risultati! Se ti avessi lasciato fare, ora saremmo entrambi morti!°

    °Basta! Smettila di dire queste cose! Ryu non mi avrebbe mai ucciso volontariamente, probabilmente c'è stato un incidente e Xadhoom deve essere morto per quello, ma nulla di volontario!°

    °Basta con queste fesserie, quante volte devo dirtelo? Ti ricordi sull'isola cosa era successo? bene, stavi per lasciarci le penne e Ryu con te, però io ti ho salvato, non dimenticarlo! e Sfortunatamente ho salvato anche questa palla di lardo, maledizione a te se ti azzardi a fermarmi!°




    CITAZIONE
    OT
    Nel caso non fosse chiaro, la mia ginocchiata è diretta alla coscia di Ryu all'altezza dell'inguine, in una posizione (a parer mio) molto dolorosa. La pugnalata, se dovesse avvenire è diretta al centro della schiena, poco al di sotto del collo. è tarata da evitare la colonna vertebrale, in modo da non provocare danni permanenti quali la paralisi degli arti e per evitare la morte di Ryu. l'attacco di ryu, non lo dichiaro come difeso, poichè non avviene, dato che il mio precedente 2° attacco non avviene (essendo un subisci e mena, se non subisce, non mena!). Ricordo a Jiraiya o Shin che il consumo di chackra è ben specificato nella tabella e che ho preferito non inserirlo anche nel testo, poichè a parer mio ne avrebbe rovinato la leggibilità.
    /OT

    CITAZIONE
    Tecniche citate:
    SPOILER (click to view)




    By Generale Boros ©

    Tabella di Fine Post
    ~Statistiche varie~

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:
    Agilità:
    *Bonus Pesi
    Status Psicofisico:

    Studente
    Gialla
    137,5
    *180
    150
    162,5
    Turno 2/5
    Assassino, furente
































     
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  14. GM Ryu
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:

    Narrato
    Parlato

    Capitolo 6: Essere inferiori


    Le parole di Apollo furono pure più forti del tuono che squarciò il cielo. Il suo sputo aveva macchiato il terreno e, seguendo la sua traiettoria, mi era stato possibile notare come l'altro tizio aveva tentato di darsela a gambe. Nell'istante in cui l'ultima parola del mio avversario arrivò alle mie orecchie, capii che qualcosa non era stato compreso e che, soprattutto, qualcosa non era andato come doveva andare.
    Osservai le caviglie del ragazzo stendersi contro il terreno, sollevando una piccola quantità di fango. Quello stupido gli aveva fatto togliere i pesi e lo aveva fatto andare fuori di testa: Le opzioni che mi restavano erano davvero poche, conoscendolo. La pioggia batteva sulla mia testa e sulle spalle in modo insistente. Cavolo, che brutta situazione...
    Arretrai di un passo facendo strisciare la gamba destra al suolo, ma questa ebbe un leggero tremolio e la sentii cedere. Era soltanto una sensazione, dovuta al fatto che ero in pieno sviluppo e le articolazioni facevano spesso scherzetti simili, ma la scossa di dolore che il movimento mi aveva provocato era decisamente reale. Una scossa partii dalla gamba, si intensificò non appena raggiunse lo stomaco ed arrivò come un fulmine alla mia testa.
    Esalai ed un secondo dopo una martellata colpì il mio inguine. Tutto divenne nero e tanto rapidamente mi furono chiare molte cose. Spalancai gli occhi, con la bocca aperta intenta a boccheggiare. Non riuscivo a farvi entrare aria, ma solo acqua. La mano sinistra strisciò sul terreno bagnato e non riuscì a fermare la mia caduta. Scivolai sul grosso salsicciotto e fu il braccio, dopo essere entrato interamente a contatto con la fanghiglia, a fermare la corsa. Un male indescrivibile, tanto imponente da non farmi nemmeno riuscire a respirare.
    Mi ci vollero un paio di secondi per riprendere a far entrare aria nei miei polmoni e nello stesso attimo qualcosa di appuntito e freddo si posizionò sotto la mia gola.
    Arrendermi o morire, bella scelta. Mamma, probabilmente, avrebbe preferito vedermi come un fallito, piuttosto che come un cadavere. La furia di Apollo si era abbattuta su di me: Lui era troppo veloce, io troppo lento. Lui era più forte di me e questo lo sapevo bene. Potevo solo cercare di farlo calmare, come già avevo potuto fare.
    Mugugnai e tremai. Senza muovermi, risposi d'istinto al quesito che il nemico mi aveva appena posto.

    - Io...non sono il tipo che si arrende, però...Tu sei più forte, quindi facciamo...un patto...Io lascio, ma tu fai lo stesso...Io mi arrendo e ti racconto cos'è successo a Xad, ma...Tu torni ad essere te stesso...Che ne dici? -


    Parole semplici e banali, le uniche che uscirono dalla mia bocca e che sarebbero potute uscire. Apollo avrebbe potuto passarmi il pugnale sotto la gola, oppure avrebbe potuto aprire gli occhi. Non potevo fare niente, davanti alla mia inferiorità.

    Fine.



    SPOILER (click to view)
    Note: Il post è molto scarno, scusate. Ultimamente non ho molto tempo a disposizione per perdermi in cose superflue: Non c'era molto da dire^^ Come già fatto su MSN, i miei complimenti ad Apollo
     
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    § Pensano male se credono di potermi ignorare senza alcuna conseguenza. §

    Me ne stavo perfettamente eretto ad osservare la scena. Apollo era riuscito ad immobilizzare l'Akimichi ed a puntargli un Kunai alla gola.
    Tra i due era iniziata una sorta di discussione, non m'importava, stavamo combattendo, eravamo ninja, non potevamo permetterci alcuna distrazione.
    Specialmente Apollo con un movimento inspiegabile si era girato al contrario, dandomi quindi le spalle.

    Massima concentrazione.
    Il mio sguardo si fece acuto come quello di un rapace. I lineamenti del volto più seri che mai, le mani si congiunsero con forza nel primo sigillo necessario ad evocare una delle mie tecniche preferite.
    Il chakra si stava miscelando per una quantità pari a Medio, le mani rapidissime stavano avanzando nella combinazione.

    Serpente...Tigre...Cinghiale....Cavallo...Tigre

    CITAZIONE
    Palla di Fuoco Suprema - Katon: Goukakyuu no Jutsu
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
    Villaggio: Foglia
    Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)

    Presi un ampio respiro, gonfiando il petto e poi avanzando con un intero passo verso i miei due avversari, soffiai fuori dalla bocca una massiccia quantità di fuoco e fiamme.

    L'enorme sfera coprì rapidamente il terreno davanti a me allungandosi fino a 6 metri di distanza per circa 3 di larghezza. Dopo l'ampio passo in avanti, avrebbe dovuto percorrere poco più di un metro prima di incontrare i miei nemici ed avvolgerli tra il fuoco.
    Ora Apollo era girato di spalle e stava trattenendo Ryu, anche se se ne fosse accorto, avrebbe dovuto rilasciarlo all'istante per avere anche solo una possibilità di evitare il katon.
    La tecnica era ad ampissimo raggio e copriva una vasta area, la sua probabilità di successo era molto elevata.
    Se Apollo si fosse rigirato usando Ryu come scudo, sicuramente non sarebbe rimasto indenne al fuoco visto che la sua portata era così ampia da inglobarli entrambi tra le ardenti fiamme del mio ninjutsu.

    Mascherato dal fuoco e dal chaos da esso creato sarei arretrato rapidamente di circa 3 metri compiendo tre piccoli e veloci balzi all'indietro.
    La mano destra si sarebbe infilata nel porta kunai legato alla rispettiva coscia ed avrebbe estratto i due kunai legati dal filo che avevo preparato in precedenza, più un terzo.
    Sorrisi, mentre la mia mano li portava all'altezza del viso.


    « Prendi questo ! »


    Impastando una massiccia dose di chakra nel braccio pari ad un consumo 1/2 basso per accrescerne la forza, scaglia le tre armi con velocità e potenza verso Apollo, all'altezza delle sue cosce.
    Le armi erano dirette una a 40 cm a destra di Apollo, una alla sua coscia destra e l'altra a 30 cm a sinistra, della sua posizione.
    In questo modo quando il filo che le univa si sarebbe scontrato contro le sue gambe, i kunai si sarebbero arrotolati come delle bolas sui suoi arti inferiori legandolo come un salame così da impedirglii di sfruttare la sua rapidità di movimento.
    Nel frattempo il mio braccio destro brandiva già un quarto Kunai e caricando il lancio con la stessa quantità di chakra per accrescerne la forza, lo avrei scagliato con potenza e rapidità verso il centro del suo torace, il bersaglio più ampio e facile da centrare, sia che fosse stato legato, che se avesse evitato in qualsiasi modo il primo lancio.
    In particolare se lo avesse saltato, si sarebbe trovato sospeso in aria e quindi incapace di compiere ulteriori movimenti. Le probabilità di successo dell'ultimo kunai sarebbero state molto alte.

    Terminato il lancio, sarei stato pronto a rimettermi nella stessa guardia fin'ora adottata se il mio avversario fosse stato in grado di continuare.


    CITAZIONE
    Off Game

    § Pensato §
    « Parlato »

    Ferite: 8/12
    Chakra disponibile: 8/40

    Difesa:
    -
    -

    Azioni:
    -Movimento gratis
    -Lancio
    -Lancio

    Tecniche:
    -Palla di fuoco suprema

    Equipaggiamento:
    Kunai: 3/8
    Shuriken: 4/6
    Fukibari: 30/40

    Note:
    -Dato che apollo attacca ryu e ryu nel suo post precedente sarebbe intervenuto in mia difesa con un balzo dalla sua posizione, ho considerato la distanza tra me e ryu è di 2 metri. Quindi dato che apollo attacca ryu e lo immobilizza, la nostra distanza è circa di 2 metri.
    -Ho specificato che mi sarei trasformato in serpente solo se Apollo avesse continuato nella sua offensiva e quindi Ryu mi avrebbe difeso e io avrei sfruttato il suo corpo come schermo visivo per nascondermi e trasformarmi ecc ecc questo non si è verificato, quindi non mi sarei nascosto dietro l'akimichi, quindi non mi sono trasformato.
    -Apollo scrive: Comunque fosse andata, si sarebbe voltato, portando Ryu avanti a se per scongiurare eventuali imboscate da parte di quel vile ninja conosciuto come Jiraiya.
    Questo perchè da serpente io sarei dovuto sbucargli alle spalle e lui in qualche modo lo aveva gia intuito, tuttavia visto che non specifica nulla e dice "comunque fosse andata" considero che lui si volta e mi da le spalle.

     
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34 replies since 10/7/2008, 18:17   1034 views
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