Apollo vs. Jiraya vs Ryu vs Xadhoom

Scontro: Conclusione
Post 7/7: Assalto alle spalle!

Apollo era riuscito ad immobilizzare Ryu, perdendo però il contatto visivo con Jiraiya. Sacrificando il suo vantaggio, però riuscì a rendere innocuo uno dei suoi avversari, portando la lama del suo pugnale alla gola dell'avversario.

La pioggia batteva forte su tutto il campo di battaglia, Apollo con una manovra complessa ma efficace, era riuscito a portare Ryu in una posizione di grave svantaggio. In piena collera, propose uno scambio al povero malcapitato: la vita in cambio della sua resa. L'attesa della risposta durò un nonnulla, tuttavia, per i due durò un eternità, Ryu era spaventato e ne aveva un chiaro motivo, sapeva bene che Apollo era un assassino perfetto quando cadeva nella sua collera e quella non era una bella situazione. Un fulmine squarciò il cielo, illuminandolo e tracciando chiaramente il segno sulle nere nuvole. Il vento soffiava da nord-est e buttava la pioggia negli occhi di Apollo, cosa che lo fece ulteriormente innervosire e lo fece voltare, dando le spalle a Jiraiya. In un attimo Ryu decise e dichiarò la sua resa chiedendo però ad Apollo di riprendersi.

°Cosa? Sta ancora cercando di trattare? Idiota! Non avrai mai quello che vuoi, ora è sotto il mio controllo e non riuscirai a togliermelo, anche perché è stato lui ad accettare il mio controllo!°

Era furente e non si sarebbe certamente calmato per così poco, Preso da uno spiraglio di compassione, rispose mentendo come non aveva mai fatto prima:

«Non ti preoccupare, non ti farò nulla.»

Un attimo intercorse tra le due frasi di Apollo che sorridendo e con un tono sbeffeggiante riprese.

«Ora vattene!»

Jiraiya, approfittando del momento fece un passo avanti colpendo in pieno una pozzanghera ed attirando l'attenzione di Apollo. In un attimo vennero composti i sigilli che Apollo osservò bene. Giunto all'ultimo, Apollo intuì quale fosse la tecnica.

°La palla di fuoco! Maledetto bastardo!°

Furente, impastò gran parte del chakra che gli restava per diventare veloce come una saetta. Iniziò inarcando le gambe e spingendo via Ryu, lasciandolo e spingendosi indietro per evitare la sfera di Fuoco che si stava scatenando, seppure con dimensioni minime. Sfruttando la copertura data dalle fiamme e dal vapore che si sprigionava dalle gocce che cadevano e dal terreno impregnato d'acqua. La sua velocità era massima, senza le fasce era molto più libero di correre, ma soprattutto, con quella tecnica lo sarebbe stato oltre ogni modo. L'alzata della foglia, è così che la chiamavano ed Apollo la conosceva in ogni sua minima parte. Iniziò così il suo avvicinamento silenzioso ed invisibile ad occhio suo pari. In un lampo lo aggirò evitando tutte le pozze d'acqua, in modo da poter essere certo di non essere notato in alcun modo. Zigzagando, si avvicinò sempre più, nascondendosi nella fitta nebbia che si era formata dall'acqua che cadeva ed evaporava a contatto con la fiamma, portandosi quindi alle sue spalle.

“Prendi questo!”

Disse lo shinobi credendosi superiore solo perché aveva sfruttato un'occasione di vantaggio, senza notare che Apollo era già alle sue spalle.

«E tu MUORI!»

Disse Apollo mentre scagliava un potente calcio ascendente, diretto in piena schiena, verso la scapola destra, in modo da essere certo quasi al 100% di colpire e, se avesse colpito, avrebbe impresso al 100% di probabilità una leggera rotazione, in modo da essere certo di contrastare ogni possibile attacco successivo, certamente meno efficace ed in modo da disorientare ulteriormente l'avversario.
Se Jiraiya avesse scagliato le sue armi, Apollo le avrebbe schivate scartando molto semplicemente a destra, poiché essi sarebbero venuti dall'alto, con Jiraiya che lo copriva dalla pioggia, in modo da non essere accecato dalle gocce che continuavano a cadere con forza. Se egli non avesse attaccato, Apollo avrebbe sfruttato la situazione lanciandogli dietro un totale di 3 kunai e 3 shuriken, tre per mano mirando al busto ed ai fianchi, cosicché anche in caso di reazione, almeno tre di questi avrebbero colpito con estrema probabilità il corpo di Jiraiya, mentre il danno non sarebbe stato tale da uccidere il suo avversario, nonostante Apollo lo desiderasse estremamente.

Dopo l'atterraggio, probabilmente rovinoso al suolo, Apollo si sarebbe portato sul suo copro ed avrebbe puntato l'aikuchi alla sua gola iniziando a parlare.

«Non preoccuparti, Non sentirai dolore, o almeno, non quanto ne provo io a sapere che oltre ad essere un compaesano di in depravato, sono il compaesano di un bastardo!»

Era tentato di ucciderlo, voleva farlo, ma una voce da profondo glielo impedì. Il suo spirito aveva ripreso conoscenza.

°Fermati, non è questo il momento, non ucciderlo!°

In ogni caso, dopo l'alzata, Jiraiya non avrebbe potuto in alcun modo proseguire con i suoi attacchi a distanza, se non quando era in volo, poiché Apollo li avrebbe impediti, portandosi a distanza 0 o lo avrebbe comunque minacciato con l'aikuchi alla gola, come aveva fatto con Ryu.
Se l'alzata avesse in qualche modo fallito, Apollo sarebbe rimasto a distanza 0 e avrebbe minacciato Jiraiya, puntando il pugnale alla sua gola.

Scontro: Conclusione
Post 8/7: Ritorno a casa

Nonostante l'azione Apollo non aveva sconfitto Jiraiya, anche se sapeva di non averlo lasciato completamente intero.

La pioggia batteva. Il calcio saliva forte, mentre Jiraiya si voltava nella speranza di evitare il colpo che gli colpì solo la spalla senza però scagliarlo in aria. Aveva fallito il colpo e ripresa la calma si rese anche conto del perchè. Era stato troppo avventato ed aveva utilizzato l'alzata troppe volte su quel campo di battaglia.
Jiraiya, con volto annoiato e con uno sguardo stanco esordì con un tono sbeffeggiante nei confronti di Apollo.

"In Amore e in guerra tutto è lecito... Sono stufo di perdere tempo con te... me ne torno al villaggio"

Apollo continuava ad essere nervoso e quelle parole lo innervosirono ulteriormente. Era tentatissimo di cercare di ucciderlo colpendolo alle spalle ma non voleva farlo, sapeva che doveva resistere. Lo seguì con lo sguardo mentre si allontanava, senza proferire parola.
Restò fermo immobile per diversi secondi, mentre la rabbia sbolliva al pari di quanto Jiraiya si allontanava.

°Cosa? Perchè non mi lasci andare, fammi andare ad ammazzare quel bastardo!°

Era furente ma stava imparando a controllarsi poco alla volta, forse, in poco tempo avrebbe imparato a dominare la sua psiche completamente.
Notò poi Ryu ferito e dolorante che era rimasto a terra dove lo aveva "salvato" e si diresse verso di lui.

«Ryu, non ti preoccupare, non ti farò nulla.»

Disse mentre si avvicinava al suo oramai unico amico.

«Perdonami per prima ma avevo completamente perso il controllo, ma ora... Lascia che ti aiuti a tornare a casa, non ti preoccupare per xad, passerò io a riprenderlo.»

Era stanco e si vedeva, ma nonostante tutto poteva aiutare Ryu a reggersi in piedi e ceratmente lo avrebbe aiutato a tornare a casa. Facendo sì che si appoggiasse a lui, Apollo e Ryu tornarono quindi a casa assieme e piangendo la morte del loro amico caduto.

Giunti al villaggio, Apollo lasciò ryu davanti alla casa dei suoi genitori e lo salutò tornando a piangere l'amico caduto e per recuperarne le spoglie da portare al cimitero. Nonostante la pioggia, erano chiari i segni che le lacrime lasciavano scendendo dai suoi tristi occhi che piangendo lo guidavano nel suo cammino.