"Deidara Yagi" contro "Hoshikuzu Chikuma"

"Bionda" contro "Rosso"

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  1. t1m0
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    Data la resa dell'utente Hoshikuzu, dichiaro vincitrice dell'incontro Deidara che si becca una @ mentre il Rosso guadagna una X.
    Aggiorno solo, giacché volete fare GdR. Contattatemi per la chiusura.

     
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    ~Epilogo

    CITAZIONE

    ... ah comunque.. la scommessa l’ho vinta io..-


    Mutò espressione, e non per il sollievo.
    Con una punta di crudeltà ficcò il dito in prossimità del foro praticato con la wakizashi, toccando con l'unghia la carne offesa

    « Non ci provare, moccioso. »
    Disse con un sospiro di sollievo. Adesso doveva soltanto...
    « Spostati, ragazzina. »

    Si sentì spintonare a lato e ricadde sul fianco mentre qualcuno si accasciava sul moccioso imponendo le mani sullo squarcio al fianco mentre una luce verde curativa si spandeva sullo squarcio, l'emorragia si fermava e le carni andavano lentamente ricomponendosi.

    « Probabilmente resterà il segno. Non ti preoccupare, alle ragazze piace qualche cicatrice qua e là. Magari però sarà meglio che ti inventi una storia credibile e non troppo finta per giustificarla, spiegare che te la sei procurata in una lite con una mocciosa è molto poco eroico »
    Quella donna sembrava uscita da una rivista d'alta moda, tanto era bella e curata in ogni dettaglio. Dimostrava non più di venticinque-ventisei anni, aveva la pelle abbronzata e i capelli lunghi color platino, portava un trucco pesante che però valorizzava ed esaltava i suoi tratti, e gli occhi di un azzurro intenso, magnetico. Aveva una voce dura ma modulata, elegante, sicura di se, la voce di un capo.
    « Haruka, io... cioè... »
    Deidara si allontanò preventivamente dalla donna, percependo qualcosa che non si leggeva sul volto impassibile di lei.
    « Però può sempre dire che è stata una sua ex, no?? »
    Fece capolino un'altra voce, sempre di una ragazza, ma stavolta era spigliata e rilassata. Alla destra di Hoshi era comparsa come dal nulla una ragazza mora che un attimo prima non c'era. Come anche la platinata che stava curando il Rosso sembrava uscire da un laboratorio d'alta moda, ma il suo stile era diverso, più casual, giovanile. Doveva avere diciassette o diciotto anni, indossava una gonna rossa e su di essa una camicetta attillata nera con tanto di cravattino, aveva capelli bruni e ricci ed occhi insolenti ma divertiti.

    « Ai? »
    « Si? »
    « Sta zitta. »
    « Che ho detto di male?? Ah, ho capito, ce l'hai ancora con me per quella storia... ma ti ho detto che è stato un incidente!!!
    E comunque non è colpa mia se quel tipo era...
    »
    « Renditi utile e vai a prendere da bere per i mocciosi, piuttosto. »
    « Oh, va bene, va bene, ho capito, vado. »

    La mora si avviò verso il chiosco di ramen per comprare qualcosa da bere, mentre Haruka spostò le sue attenzioni sull'altra ferita veramente preoccupante, quella al torace.

    « Ehm... »
    Cercò di dire Deidara, subito interrotta.
    « Spiega. »
    La biondina sussultò fulminando Hoshi con lo sguardo come a voler dire "stai zitto e fammi parlare"
    « Stavamo... diramando una questione... »
    « Ammazzandovi a vicenda? »
    « No!!! E' stato un... »
    Guardò prima la ferita al fianco, poi quella al torace
    « ... due incidenti. Vero Hoshi??? Diglielo anche tu che stavamo solo discutendo... »
     
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  3. Hoshikuzu
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    ..Pensieri..
    -Terze Persone-


    -GDR-
    ..La Vallata dell’ Amore..
    Post GDR



    -Non ci provare, moccioso.-

    Sembrava provarci davvero gusto la giovane Deidi a continuare a maltrattare il povero Hoshi ormai giunto al limite del dolore. Nonostante ne avesse buscate tante il rosso continuava imperterrito a stuzzicare la biondina che dal canto suo di certo non perdeva occasione per dimostrare di che pasta era fatta. Hoshi ormai non sentiva quasi più niente, era vigile e capace di muoversi con le sue stesse gambe se solo lo avesse voluto, ma la ragazzina con quel fastidiosissimo dito nella sua ferita sembrava divertirsi troppo nel vederlo continuare a soffrire impotente. Era abbastanza vicina per darle il colpo di grazia, il Giga Ramen era giunto ormai in prossimità della bocca dello stomaco, la rampa di lancio libera da qualsiasi ostruzione avrebbe fatto da corridoio mentre la bocca come un drago lo avrebbe vomitato addosso alla ragazzina. Un piano diabolico che avrebbe dato senza alcun dubbio il colpo di grazia alla ragazzina, stava caricando il suo intestino per il lancio quando qualcosa di idilliaco e indescrivibile lo avvolse. Per qualche istante non capì più nulla il rosso, solo una nuova voce e delle calde e gentili mani che ora lo toccavano, che stava succedendo, da dove veniva tutta quella luce. Furono necessari solo pochi istanti al ragazzino per capacitarsi di ciò che stava accadendo, se quello non era il paradiso di certo ci andava davvero molto vicino.


    image

    -Probabilmente resterà il segno. Non ti preoccupare, alle ragazze piace qualche cicatrice qua e là. Magari però sarà meglio che ti inventi una storia credibile e non troppo finta per giustificarla, spiegare che te la sei procurata in una lite con una mocciosa è molto poco eroico-

    Non riusciva ad aprire bocca il ragazzino, tutta la sua attenzione era concentrata sullo sguardo magnetico che la giovane ragazza giunta in suo soccorso aveva da offrire. Un vero e proprio angelo lo stava salvando dalle grinfie di quella brutta arpia dai capelli biondi, tutto il dolore provato poco prima magicamente stava svanendo lasciando dove prima c’erano squarci e lacerazioni, solo un leggero torpore. Non riusciva a parlare il giovane quanto era felice, timidamente si avvicinò alla magica ragazza per trovare meglio conforto tra le sue calde e premurose braccia mentre una vocina dentro la sua testa gli gridava a squarcia gola quasi fosse in preda ad una qualche forma di raptus.

    ..E’ LEI E’ LEI!!!.. E’ QUESTA LA VALLATA DELL’ AMORE.. DOPO 12 ANNI DI LONTANANZA FINALMENTE SIAMO TORNATI.. YEAH!!!..

    Restando ancora in silenzio Hoshi chiuse gli occhi per approfittare al massimo del momento, sentiva delle voci nuove, piano si voltò per guardare chi fosse e un altro angelo si presentò al suo sguardo, ora ne era certo quello era il paradiso e lui se non era morto doveva esserci davvero vicino. Le voci angeliche delle ragazze finirono poi per diventare più aspre e dure, qualcosa aveva fatto imbestialire la ragazza dai capelli di platino che lo aveva salvato mentre anche Deidi ricompariva all’orizzonte, sembrava quasi dispiaciuto o perlomeno indisposta per ciò che era appena successo, lo sguardo di Hoshi nascosto sotto l’ala protettrice della ragazza angelo si fece avanti con espressione guardinga e minacciosa, Deidi sembrava in difficoltà, ecco il momento che stava aspettando.

    -No!!! E' stato un... due incidenti. Vero Hoshi??? Diglielo anche tu che stavamo solo discutendo...-

    Al sentire quelle parole l’espressione di Hoshi tramutò per qualche istante in quella di un dio vendicativo per poi trasformarsi subito in quella di un povero bambinetto ferito dagli occhi da cerbiatto. Non aveva lacrime agli occhi, mai sarebbe giunto a tanto tuttavia il so sguardo che ora cercava quello della platinata sembrava voler dire che lui non centrava assolutamente nulla con tutto ciò che era successo, anche se a conti fatti era proprio così. La sua voce sembrava più dolce del solito e le sue movenze sembravano più quelle di un gattino in cerca del calduccio della madre che quelle di uno shinobi abituato alle missioni più pericolose.

    -.. E’ colpa di Deidi-Chan!!!.. mi si è scatenata addosso come una furia senza alcun motivo.. stavamo mangiando tranquillamente quando è come impazzita e si è scagliata contro di me.. mi ha fatto paura Nee-Chan!-

    Si sarebbe quindi accoccolato più stretto possibile ai seni della ragazza per poi mostrare una lunga linguaccia alla bionda. Non sapeva ancora come sarebbe andata finire la storia, ma di una cosa era certo, da quel momento in poi Hoshikuzu Chikuma avrebbe vissuto aggrappato a quella ragazza come solo un koala sa fare con una pianta di eucalipto. Aveva trovata la vallata dell’amore, luogo di perdizione che da anni ricercava, ora vi era giunto e con determinazione e audacia avrebbe difeso il suo diritto di rimanere li fino alla fine.

     
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    -.. E’ colpa di Deidi-Chan!!!.. mi si è scatenata addosso come una furia senza alcun motivo.. stavamo mangiando tranquillamente quando è come impazzita e si è scagliata contro di me.. mi ha fatto paura Nee-Chan!-


    Perfino una danzatrice esperta come Haruka impiegò un istante a riprendersi da quella che si poteva definire un'aggressione in piena regola, mentre da parte sua Deidara avvampava di rabbia.

    « Mocciosooooooooh!!! »
    « Ma che...? »
    Esclamarono le due all'unisono, mentre dal chiosco di ramen ne usciva Ai con tre lattine di coca in mano ed una di birra, tutte e quattro fredde e gocciolanti.

    « Oooh... »
    Fu il commento della mora vedendo la cesta di capelli rossi di Hoshizuku immersa nella terza abbondante di Haruka.
    « Bhè, non si può dire che perdi tempo Haruka-san, hai già trovato un rimpiazzo per il tizio che ti ha appena scaricat... »
    « Chiudi il becco, bestia!!!! »
    La interruppe la platinata, gettandole addosso due shuriken che le volarono ai lati della testa, mentre un terzo si conficcava in una lattina di coca costringendo Ai ad un balzo all'indietro per schivare la fontanella di liquido freddo che altrimenti le avrebbe sporcato la gonna rossa a motivi scozzesi.
    Nel frattempo Haruka piantò un palmo aperto sulla testa dell'allupatissimo Hoshizuku spingendolo con la delicatezza sufficiente a non staccarli il cranio.
    « Senti, togliti di lì che quella non è roba per te. A quanto pare fra i marmocchi di questo villaggio si è diffuso un po' troppo l'insano spirito di quel porco del kazekage, se siete tutti così prematuri. »

    Si avvicinò Ai con le lattine distribuendo una coca a testa a Deidara e a Hoshizuku tenendo per se la lattina di birra, aprendola con disinvoltura.

    « Insomma: stavamo dicendo di una scommessa... »
    Interloquì la mora, subito bloccata da Deidara.
    « Ai, sta zitta. »
    Intervenne Haruka che nel frattempo si era rialzata da terra afferrando in malomodo la lattina di birra dalle mani di Ai.
    « Dà qua, sei ancora minorenne. Continua. »
    « Massì, certo, una scommessa, una scommessa!!! ♥ »
    « No, aspetta, posso spiegare... »
    « Una scommessa che... ♥ »
    « Ai, per favore, faccio tutto ciò che vuoi... »
    « Abbiamo fatto noi tre, vero Rossino...? ♥ »

    E così dicendo Ai si divertì a scompigliare i capelli del Chikuma con aria di complicità, in attesa di un suo cenno di approvazione senza il quale non sarebbe andata avanti.

    « Sta sparando un sacco di cazzate, non è vero che c'era anche lei, vero Hoshi-kun??? »
    Rivolse al Rosso uno sguardo sull'orlo della disperazione perché aveva già capito che architettava Ai, rafforzò il suo appello calpestando il piede del rosso e con lo sguardo che per un microsecondo passava dal supplichevole all'assassino, promettendo lui tanto, tanto, tanto, tanto male qualora non avesse detto esattamente ciò che Deidara voleva che dicesse.

    E nel frattanto, Haruka fissava la scena sospirando domandandosi se stava addestrando alla sua hijutsu delle danzatrici oppure un branco di pazze scatenate.
     
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  5. Hoshikuzu
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    Narrato
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    ..Pensieri..
    -Terze Persone-


    -GDR-
    ..Scommessa a tre..
    Post GDR



    Sembrava di stare in paradiso, i morbidi cuscini che aveva trovato stavano regalando al ragazzino dal ciuffo rosso momenti di pura estasi, non avrebbe mai immaginato di vivere una situazione come quella, ridotto ad uno straccio tra le braccia della più carina ragazza che avesse mai visto. Non sentiva più nulla il ragazzino immerso in tutto quel ben di dio, sembrava quasi si fosse chiuso in un guscio di pura dolcezza e amore, il volto di Hoshi si era fatto pericolosamente simile a quello di un felino mentre continuava insistentemente a strusciarsi fra i seni dalla sua salvatrice. Furono gli schiamazzi delle ragazze che le stavano attorno e una potente spinta sulla testa a farlo tornare nel mondo reale, uno shock che lo lasciò per qualche istante rintronato, sembrava quasi fosse la prima volta nella sua vita che vedeva la calda e splendente luce del sole. Era della sua salvatrice quella mano che lo stava allontanando dal regno dei cieli.

    -Senti, togliti di lì che quella non è roba per te. A quanto pare fra i marmocchi di questo villaggio si è diffuso un po' troppo l'insano spirito di quel porco del kazekage, se siete tutti così prematuri.-

    -Ehi vacci piano.. io e Gin possiamo avere anche lo stesso sangue che ci corre nelle vene.. ma non per questo ci assomigliamo.. io sono molto più carino di lui.. inoltre non puzzo come una distilleria!!!-

    Si alterava sempre Hoshi quando si parlava del Kazekage, dopotutto era quello il tipo di rapporto che aveva con lui, inoltre non c’era niente di peggio che essere paragonato a lui. Il ragazzino tuttavia ritornò subito con un espressione inebetita quando la seconda ragazza tornata dal chiosco gli porse una bibita fresca. Hoshi ringraziò con un gran sorriso la mora accennando un gesto con il capo, era davvero carina pure questa ragazza anche se sembrava essere meno decisa e forte caratterialmente della sua salvatrice che restava comunque al primo posto nella classica generale per il momento.

    -Insomma: stavamo dicendo di una scommessa...-

    Si meravigliò Hoshi nel vedere la reazione di Deidi, sembrava davvero buffa ed impacciata in quel momento, diversamente dal solito stava mostrando un lato di se che il rosso non avrebbe mai scommesso di trovare in una tipa tanto acida come lei. La mora intanto sembrava voler continuare nel stuzzicare la biondina, cosa che pian piano cominciava a piacere ad Hoshi, la stava mettendo nei guai o almeno così pareva il rosso, tanto valeva approfittarne e stare al gioco. Il volto di Hoshi mostro un gran sorriso beffardo quando la mora gli stropicciò tutti i capelli con una mano, in un gesto amichevole e scherzoso. Il ragazzino non esitò ad annuire con un cenno della testa sicuro e complice, Deidara sembrava voler scoppiare come una teiera in quel momento.

    -Abbiamo fatto noi tre, vero Rossino...? ♥-

    -Esatto esatto!!!..-

    -Sta sparando un sacco di cazzate, non è vero che c'era anche lei, vero Hoshi-kun???-

    Il tono velenoso di Deidi intanto si era fatto pesante e prepotente verso il rosso che per qualche attimo rimase paralizzato. Conosceva bene la ragazza, e sapeva a cosa andava incontro, ma si sentiva al riparo e ben protetto per il momento anche se Deidi era già passata all’azione andando a calpestare con forza il povero piede del Chikuma. Un urlo soffocato uscì dalla sua bocca mentre si faceva rosso paonazzo in viso, il suo sguardo di dolore presto assunse quello di un dio vendicatore, lo aveva affettato a mo di melanzana e adesso doveva pagare fino all’ultimo centesimo, il monellaccio che risiedeva nel cuore di Hoshi ormai era uscito in tutta la sua maestosità.

    -Già!.. ahahah.. AI ha ragione.. è proprio una scommessa che abbiamo fatto noi tre!!!-


     
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  6. Alkaid69
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20 replies since 26/7/2008, 10:13   578 views
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