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[Sul ponte della Nave]
Scusarmi? Col cavolo che mi scuso con una lucertola storpia...guarda, ha pure il corpo tutto sproporzionato con il collo, le ali e quelle zampette sghembe! Le lucertole hanno il collo corto e... La Dragonessa avvicinò il suo muso al volto di Febh, inchiodandolo con quegli occhi dorati e carichi di potere, ma lo Yakushi sostenne lo sguardo senza farsi indietro: quel rettile era niente rispetto a Ogen Yakushi o a Nikaido. Assolutamente niente. E perdipiù ha un alito pessimo... borbottò dopo che la creatura gli sbuffò il suo fumo addosso. Non penso sia molto diverso dal mio odore, Brennblut. Fece presente l'enorme Lucertola Vulcanica, poco distante, ma il ninja otese scosse il capo. Bah, ma non siamo qui per parlare di questo...e perchè porti sempre l'argomento sul tuo pessimo senso estetico, eh, Itai? Era bello vederlo in forma, riusciva a fare delle splendide e mirabolanti associazioni mentali al limite del delirio più profondo!
Il drago comunque prese il volo, e restarono solo in due a parlare. Più due lucertole e un moribondo. Impiastro a chi? Replicò risentito alla volta del Guardiano di Kiri, ma ben presto gli sarebbero state vomitate addosso alcune decine di frasi da mestruato (almeno, questa fu la sua analisi) che in un altro momento forse avrebbero potuto trovare terreno fertile per un ragionamento con autoanalisi e crescita interiore. Ma caddero più o meno tutte nel vuoto dopo aver urtato con l'inviolabile muro di autoconvincimento dell'amministratore di Oto!
E mi fa la predica uno che lascia un ferito a boccheggiare a terra? Rispose piatto lo Yakushi, senza arretrare di un passo e indicando Ryuwhan a terra. Se la tua lucertola fosse stata un briciolo sveglia lo avrebbe raccolto e portato in ospedale, ma evidentemente era troppo occupata ad ammirare le sue "ali da drago". concluse, facendo il segno delle virgolette con le dita. Quindi prese a replicare punto per punto: Allora, ho usato una palla di fuoco, E CON QUESTO? La ho sparata in aria come avvertimento! Avessi usato un fuoco di artificio ci sarebbe stato lo stesso identico effetto! Si stava imporporando mentre urlava le sue ragioni. Io ti avevo avvisato, Brennblut, conosco la diplomazia e... DIPLOMAZIA UN CORNO; HAI UNA FAIDA DA MILLE ANNI E PASSA PER UNA STUPIDA ZUPPA DI CIPOLLE!! Ehm...non era zuppa di cipolle e ti abbiamo già spiegato che quella era una metafor... NON ME NE FREGA NIENTE! Febh lo zittì tornando subito al Nara, mentre l'enorme lucertola, comunque punta sul vivo, non rispose subito...in effetti la faida millenaria non era un bel punto nel suo curriculum di mediazione...in quell'istante il solo fatto di aver pensato anche solo per un istante che lo Yakushi avesse agito correttamente andò a stridere terribilmente con le rotelle nella mente del rettile, lasciandolo un poco stordito...la vicinanza con quel ninja stava avendo ripercussioni impreviste.
E POI E' OVVIO CHE MANDERESTE UNA NAVE A RICEVERMI, SONO UN DANNATO AMMINISTRATORE!! Ringhiò infine, respirando affannosamente per lo sforzo. Solo a quel punto ricordò una delle domande del Nara, quella riguardo al vecchio pazzo, e con le braccia conserte lo guardò sottecchi. Perchè mi chiedi con chi sono cresciuto? Una pausa lunga e significativa, prima che lo Yakushi si sporgesse un poco in avanti. Non conoscerai mica mio nonno? Puntò un dito su Itai, magari piantandoglielo proprio sul petto. Sai qualcosa di Homura? Perchè la descrizione quadra...e la cosa è sospetta Una serie di pericolosissime macchinazioni stava prendendo piede nella testa bacata dello Shinobi. Pericolose e contorte.
Intanto il ferito a terra era stato medicato del tutto dalla lucertola, perlomeno entro il limite delle capacità dello sciamano. Uhm... Borbottò la lucertola. Qualcosa non quadra con te, ma non capisco esattamente cosa... avrebbe cercato di spalancargli la bocca a forza per guardare dentro. Qui sembra tutto a posto..come mai non parli? Magari un colpo al cervello... Provò a punzecchiare la fronte con la coda, per stimolare gli tsubo del linguaggio. Prova a dire qualcosa...non vorrei che la perdita di sangue ti avesse fatto venire un ictus. O forse hai scordato come si fa? Con qualche altro colpo di coda cercò di stimolare gli Tsubo che acceleravano i processi mnemonici, facilitando la rievocazione dei ricordi, quali che fossero. Chissà che non riuscisse a spezzare il silenzio su quel bambino...o scoperchiasse un vaso che non c'era alcun bisogno di aprire.. -
Alkaid69.
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Ryuwhan guarda con attenzione la creatura che lo medica, ma e non fa attenzione al teatrino che si sta consumando a pochi passi da lui.
La stellina pare avere molto da ridire al jonin coda di paglia, questioni delle quale Ryuwhan non si è mai interessato né potrà mai comprendere: per lui sono di infima importanza e non comprende per quale assurdo motivo le normali comparse sembrino affannarsi così tanto per screzi privi di senso.
Il bambino è stato curato dal rettile (per quanto un animale possa riuscire a curare un essere umano), ma ora quella pone una domanda che raramente è stata posta al senzatetto: i motivi del suo mutismo.
Non risponde immediatamente, no, per un attimo ci sembra quasi che non intenda rispondere. E infatti è così: non ha interesse nello spiegare i motivi per i quali non parla, soprattutto perché non necessari alla situazione; non vi è costretto, non vi è alcuna missione che lo richieda, né alcun compito che si avvalga di quella informazione per poter essere portato a termine.
Sì, siamo sicuri che Ryuwhan non risponderà alla lucertola. Non si tratta di ingratitudine, ma di semplice logica.
Distoglie lo sguardo dal rettile (che probabilmente avrà ora confermato le teorie sugli eventuali "Ictus" che il bambino possa aver ricevuto) e guarda invece la stellina, poi il jonin coda di paglia.
Si alza, si posiziona fra l'uno e l'altro.Non c'è tempo. Scendete.
Una scritta che si va a interporre nella visuale che un contendente aveva dell'altro.. -
.C’erano parecchie cose che Febh non conosceva. A Yogan non importava di nessun altro che non fossi io. E se veniva insultata in quel modo – quando non ammazzava la preda – si allontanava quanto più possibile da quel posto. Per questo Yogan non si era curata affatto di Ryuwhan.
Poi, mentre lui mi rispondeva capii che veramente Febh Yakushi aveva avuto un’infanzia travagliata. Mi misi una mano in faccia, in un gesto di assoluto sconforto e sospirai a pieni polmoni.
Per tutti i Kami, adesso si capiscono molte cose di te… non mi curai molto del fatto che potesse sentirmi.
Poi l’apoteosi della paranoia dello Yakushi iniziò quando mi chiese riguardo un vecchio uomo di un nome che dimenticai un istante dopo averlo ascoltato. Mi grattai il capo guardandolo con gli occhi un po’ a palla per la sorpresa (alla fine averci azzeccato era qualcosa di sconvolgente) e lo guardai come un idiota guarda un’opera d’arte troppo complessa.
Eh…? riuscii soltanto a dire. Non conoscevo nessuno che riguardasse il passato di Febh e sinceramente dato com’era venuto su non avevo nemmeno intenzione di conoscerlo. Sarebbe stato un disastro epico, probabilmente.
Feci per rispondere però il bambino mi bloccò. Così tacqui e cercai di vedere le parole che mi si paravano davanti. Solo che lui le aveva rese leggibili a Febh, non a me. Io vedevo qualcosa del genere.
Ma che cazz… quindi feci il giro e andai a leggere dal lato di Febh. Non c’era tempo… per cosa? Tuttavia non chiesi nulla, le stranezze di Ryuwhan erano ancora più criptiche di quelle di Febh.
Prima che tu distrugga qualcosa mi rivolsi a Febh YOGAN!
Scossi un braccio al cielo. La dragonessa doveva essere almeno mezzo chilometro più su, ma comunque, grazie alla sua vista formidabile riuscì a vedermi e a scendere in picchiata, fermandosi a poca distanza dalla barca.
Posso mangiarlo?
No, non devi risposi alla dragonessa Saltate su, tutti quanti quindi mi rivolsi alla lucerta Ehm… tu no
Una volta tutti e tre su Yogan la dragonessa spiccò il volo nuovamente, portandosi sopra Kiri. Quindi mi voltai verso Ryuwhan e verso Febh, sorridendo appena.
Corro ad avvisare Shiltar Febh, pazienta ancora qualche second e non distruggere nulla fuori le mura, intesi? lo guardai negli occhi Intesi? non era una minaccia. Era più il tono di un padre che intimava il suo moccioso di non mangiare più i biscotti in cima alla credenza.
Poi sparii.
E loro capirono che fino a quel momento, era stata una copia a parlare. Yogan atterò davanti alle mura, ma rimase lì, immobile, a fissare Febh con i suoi occhi color rubino, leccandosi distrattamente le zanne. Qualche istante dopo, al palazzo di Shiltar, un piccolo Tengu rumoroso si presentò per avvisarlo dell’ospite…. -
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[In attesa di Shiltar]
Febh ignorò allegramente i commenti di Itai, limitandosi a fissarlo con un poco di sospetto ancora per qualche secondo, quando eco che il ragazzino moribondo si alzò in piedi, sfidando i limiti del suo stesso corpo per proiettare una scritta a mezz'aria. Sai che questa tua cosa dello scrivere per aria è un pò fastidiosa? Commentò lo Yakushi, accttando tuttavia il discorso dell'altro. Ma capisco che con le budella di fuori tu non stia poi così bene, quindi va bene, ci sbrighiamo a portarti in ospedale, sempre che il qui presente Guardiano non voglia far aspettare un secono anche a te. Disse, calcando il tono sarcastico sull'ultima frase mentre cercava di disperdere quelle parole fluttuanti con un colpo di mano.
A poco sarebbero servite le proteste del ragazzino all'idea di portarlo subito in ospedale, dato che Febh le avrebbe liquidate con un Probabilmente sta delirando per il dolore...certo che lo hanno conciato parecchio male... Ovviamente glissando sul fatto che era stato LUI il fautore della violenza. Brennblut, alle volte mi chiedo se tu non sia completamente pazzo... Commentò il rettile sciamano, mentre il potente Ssalkampf scuoteva la testa massiccia.
Itai parve cogliere il velato suggerimento, chiedendo nuovamente al suo drago di avvicinarsi, causando la palpabile irritazione del principe delle lucertole e dello sciamano, che avrebbe cercato di arrampicarsi sulla spalla del suo paziente. Se permettete io resterei sulla spalla del ragazzo, penso avrà ancora bisogno di aiuto... infatti con la coda continuava, con sapienti e precisi tocchi, a stimolare gli tsubo per ridurre il sanguinamento. Inoltre se stava sul bambino probabilmente avrebbe potuto evitare di essere mangiata subito, o comunque non da sola...dopotutto ci teneva alla pelle e il suo interesse per la guarigione umana nasceva solo ed unicamente da un interesse accademico: ogni paziente era una cavia.
Rieccola...non pretenderai che viagi in classe turistica, vero? Non quando ho la prima classe qua dietro. Disse con decisamente poco tatto, indicando la lucertola "parcheggiata" sull'acqua a poca distanza. Brennblut, pensavo avessimo già chiarito che NON sono un mezzo di trasporto! Ringhiò Ssalkampf alle sue spalle, innalzando di qualche grado la temperatura dell'ambiente circostante, come se non fosse già torrida abbastanza tra drago e salamandra. Si, si, daccordo... Alla fine, più per evitare di litigare con la sua evocazione che per altro, avrebbe acconsentito a salire sul dorso di Yogan, levandosi in volo verso Kiri...e se Ryuwhan avesse provato ad opporsi, sarebbe stato lui stesso a cercare di legarlo come un salame con il Nylon e impacchettarlo, pronto alla consegna in ospedale [Tecnica dei fili - Nera - Chakra adesivo Nera+5 tacche]
Ala fine Itai sparì nel nulla, rivelando la sua natura di clone, e Febh rimase solo con la dragonessa (fissandola negli occhi senza battere ciglio) ed eventualmente il bambino con lo sciamano. Lo Yakushi sarebbe rimasto in silenzio a lungo, prima di scimmiottare le ultime parole di Itai: "e non distruggere nulla fuori le mura" tzè! Ma con chi crede di parlare? Non sono mica un pazzo che spacca tutto quello che trova davanti a sè! Vero, tipicamente le cose si rompevano senza che lui ne avesse intenzione...se non lo provocavano. Allora, vecchia ramarra, com'è che Itai è venuto a raccattarti al rettilario? Ricordavo che giocava con i pennuti nasoni, non con le simil-lucertole. Concluse, con un tono del tutto inadeguato mentre si rivolgeva al gigantesco drago.
Intanto lo sciamano avebbe continuato la sua visita sul bambino, anche se questi fosse stato legato. Che razza di modi per trattare un ferito, bah! I suoi studi potevano venire inficiati da quella situazione. E ancora non ho capito come mai non parli... Avrebbe zampettato sul corpo del piccolo, come per studiarlo. Non è che hai subito qualche genjutsu che ti ha bloccato la parola? O un fuuinjutsu? Perchè non trovo nulla di anomalo dal lato fisico e non penso siano state le botte di quello scemotto di un Brennblut a causare il mutismo... Aveva davanti un mistero e voleva risolverlo ad ogni costo: Ssalartz era fatto così.. -
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Le Visite migliori sono quelle Otesi
Shiltar era nel suo palazzo, seduto a sistemare qualche scartoffia, quando un piccolo esserino gracchiante e chiacchierone, facilmente identificabile come uno dei Tengu di Itai, arrivò per avvisarlo che Febh era alle porte, o meglio, al Porto, e stava, pareva, creando qualche problemino con le navi.
Il Mizukage sorrise alla notizia, alzandosi e posandosi sulla schiena la sua arma, prima di uscire da Palazzo, avvisando giusto un impiegato, incontrato per caso nel corridoio, con un laconico: "Vado al Porto per una questione di accoglienza."
Il Kaguya conosceva Febh da tanto e sapeva che l'amministratore otese era leggermente distratto in certi casi e, al di là di ciò, la sua visita poteva essere fonte di divertimento, se ancora aveva problemi con Shiltar relativamente alla questione Yami, vecchia ormai di un bel paio di annetti.
"Forse forse, oggi la giornata finirà in modo meno noioso di com'è iniziata.", pensò il Kaguya, uscendo da palazzo, attraversando il ponte d'ossa e mordendosi un dito, evocò Bennu, la fenice dal nero piumaggio, l'esemplare dallo spirito più bellico fra tutti i rapaci a lui legati.
"Mizukage, a cosa debbo questo onore?", esclamò la creatura, volando lì al centro di Kiri, "C'è qualcuno che voglio accogliere all'esterno del Villaggio, mi ci porti?", domandò ironico il Kaguya, lanciandosi su una delle zampe della creatura e volando sul nero rapace, che emise uno strillo acuto nel lanciarsi verso le Mura del villaggio, radente il suolo.
In meno di un paio di minuti il duo arrivò alle Mura e le oltrepassò, vedendo la "draghessa" di Itai e poi Febh e la sua lucertola, "Quale dei due rettili?", chiese semplicemente Bennu, "Per ora nessuno, ma tieniti pronto.", rispose pacato il Mizukage, "Intanto, atterra.", sentenziò.
Il Rapace nero sarebbe arrivato al suolo, poggiandosi sulle zampe e chiudendo le ali, quasi in mezzo fra la grossa evocazione di Itai e quella dello Yakushi; Shiltar nel frattempo sarebbe sceso giù dalla zampa stessa, prima che toccasse terra ed avrebbe esordito con un sorriso cordiale: "Febh, piacere di vederti. Come mai qui?". -
.Febh praticava uno sport in cui, in tutto il continente ninja, era campione assoluto: la provocazione. Si narrava, infatti, che Febh Yakushi, già amministratore di Oto, fosse in grado di far arrabbiare anche il più calmo degli eremiti, il più pacifico degli uomini, il più buono dei buoni. Dove passava lui la pace diventava guerra, le gioiose mattinate autunnali divenissero scenari di sangue e la morte ridesse dietro ogni angolo.
Dove passava Febh Yakushi non cresceva più l’erba. Nemmeno l’erbaccia a dire il vero.
Anche perché il suolo riarso dal fiato di un drago arrabbiato difficilmente offriva possibilità di raccolto. Così Yogan, che si stava leccando gli artigli con l lingua raspata per pulirli da quelle che lei considerava “inutili macchioline di sporco” (benedetta vanità) aprì un occhio per guardare lo Yakushi, mentre lui la apostrofava con il nome di “vecchia ramarra”.
I Tengu? È in grado di evocare entrambi rispose secca la dragonessa con la sua voce imperiosa, prima di inarcare il collo Mi hai stancato disse allora, mentre il fuoco iniziava a ribollire nelle sue viscere, risalendo portentoso nel suo collo. Ovviamente Yogan non aveva dato alcuna importanza al Mizukage… come se ne meritasse qualcuna del resto.
Itai mi perdonerà, ne sono certa disse prima di serrare le fauci e far scattare la testa in avanti con un movimento serpentesco. Poi delle fiamme portentose eruttarono dalle fauci del drago, dirette veloci contro lo Yakushi. Un vero e proprio tormento di fuoco! Se Febh non si fosse spostato sicuramente sarebbe rimasto alquanto arrostito dalla furia della dragonessa. [Slot Tecnica]
Subito dopo serrò le fauci, spalancò le ali e prese il volo ad una velocità assurda, scomparendo sia alla vista del Mizukage che a quella dello Yakushi, offesa nell’orgoglio.
Mai insultare una donna in quel modo. Le donne sanno come essere pericolose. Se poi hanno squale, ali, artigli e sanno sputare fiamme, forse è anche peggio.
A qualche centinaio di metri fui scosso da un brivido. Avevo fatto bene a lasciare Yogan e Febh da soli? Una rinomata testa di cazzo e una vanitosa cronica insieme potevano produrre più disastri di chiunque altro.. -
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[Fiamme]
La reazione del drago fu incomprensibilmente collerica, quando con immotivata violenza spalancòle fauci, scagliando una violenta vampata di fiamme contro lo Yakushi, lasciandolo un filo sorpreso, ma non tanto da non riuscire a reagire. Non sarebbe stato facile evitare il colpo, ma immergendosi con l'arte della terra avebbe sicuramente evitato i danni con il minimo sforzo...anche se quest'azione avrebbe avuto una fastidiosa implicazione:
Spostarsi avrebbe significato la cottura a puntino sia del ragazzino ferito che della lucertola sciamano, quindi lo Yakushi si vide costretto a fare l'unica cosa che poteva per bloccare quelle fiamme senza mettere in pericolo i due. Alito pesante, eh? Borbottò mentre sfruttava al massimo tutte le sue conoscenze del chakra protettivo, impastando una quantità notevole di chakra per creare una sottile patina protettiva che lo avrebbe difeso, garantendo al contempo una buona protezione anche per i due alle sue spalle! [MedioAlto - Resistenza Nera+12 tacche (3 base, +1 chakra protettivo) - Difesa 60 (chakra protettivo)] ed al contempo sbattè il piede a terra, sollevando una lastra di roccia abbastanz grande da infrangere almeno parzialmente quele fiamme, così da riuscire ad annullare del tutto i pericoli di quell'attacco. [Rovesciamento Terrestre]
Pochi istanti dopo dal cielo piovve una meteora di fuoco nero proprio su di loro, cadendo nella terra riarsa tra loro due nella forma di un maestoso uccello fiammeggiante con sopra una persona abbastanza pericolosa da poter tener testa tanto al rettilone che allo Yakushi: il Mizukage di Kiri, Shiltar Kaguya! Era ora che arrivassi, questa ramarra deforme qua si è messa a sputar fuoco senza motivo! La dragonessa comunque non sembrava più interessata e prese il volo, con Febh che sollevò un braccio in un gesto minaccioso. Si brava, fuggi, fuggi, che tanto prima o poi ci reincontreremo! C'era un che di comico in un ometto capace di sopportare senza batter ciglio le fimame di un drago e che poi lanciava minacce degne di un ragazzino delle scuole elementari.
Comunque, il Mizukage era arrivato, e l'etichetta voleva che si riportasse l'attenzione su di lui. Shiltar, come dicevo era ora che arrivassi! Notare come avesse omesso il suffisso onorifico che in passato caratterizzava sempre i suoi dialoghi con l'antico sensei. Sono qui per un motivo importante...ma è capitato che ci fosse un secondo problemino mentre ero da queste parti. Si fece da parte, mostrando la piccola lucertolina che ancora trattava Ryuwhan e il suo squarcio nella pancia. Io e il ragazzino qui avevamo qualche questione in sospeso per una vecchia faccenda...lui mi ha attaccato e io non riconoscendolo subito ho reagito con un lievissimo eccesso di Zelo...Ssalartz qui può stabilizzarlo un pò ma serve un vero medico.
Io sSsono un vero medico, Brennblut! Obiettò la lucertola. Ma per me curare voi umani è come improvvisSSarmi veterinario! Tzè! Comunque proseguì la sua opera, lasciando eventualmente spazio al Mizukage se fosse voluto intervenire. Quando hai finito con il pivellino, ci sarebbe poi la seconda questione... lasciò qualche secondo di pausa per assumere un atteggiamento il più serio possibile, incrociando le braccia sul petto. ...sono qui per capire qualcosa di più su questo stupido Embargo di Kiri verso Oto...come mai i nostri ninja non possono entrare nel villaggio? Una cosa del genere è grave...molto grave. Gettò poi uno sguardo alla fenice, trattenendosi dal fare la fatidica domanda che gli frullava in testa come una mosca impazzita: "Ma tu non avevi un contratto coi coccodrilloni? Che ci fai con questo pollo flambè?". Un punto essenziale in quella trattativa diplomatica sarebbe stato valutare quanto tempo sarebbe riuscito a tenere per sè quelle parole.. -
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Le fiamme lanciate dal drago di Itai verso Febh non lasciavano presagire granché bene, o almeno non lo avrebbero fatto se Shiltar avesse voluto che tutto si concludesse pacificamente, ma causa noia, quello non era il suo interesse primario.
Lo Yakushi, comunque, sembrò del tutto tranquillo mentre si difendeva con una parete di roccia da quella fiammata, dimostrandosi un ottimo ninja.
"Almeno su un genin ci avevo azzeccato...", si disse fra se Shiltar, atterrando al suolo pacatamente e sistemandosi l'arma sulla spalla, mentre avanzava, osservando l'amministratore di Oto minacciare la grossa lucertola volante che s'allontanava.
"Avessi saputo che arrivavi, mi sarei fatto trovare pronto prima, Febh... le visite otesi tendono a ravvivare le mie giornate.", commentò di rimando il Mizukage, prima di vedere il ragazzino muto che scriveva le parole con il chakra aperto quasi come un pesce.
"Sono lieto di sapere che sei un tipo zelante, Febh, ma fossi in te, eviterei di esserlo troppo a Kiri, con i kiriani... specie dopo la faccenda di quel vostro eliminatore di cadaveri.", lo ammonì il Mizukage, avvicinandosi al ragazzino ed all'evocazione dell'otese.
Il Kaguya si sarebbe abbassato verso il moccioso, utilizzando le Mani Curative per contenere il danno e porgendogli poi un tonico, eventualmente aprendogli la bocca con una mano per poi buttarci dentro il Tonico di Ripristino Superiore.
"Lascialo sciogliere, ragazzino.", fu l'unico commento del Kaguya, che nemmeno si ricordava il nome del giovane chunin muto del suo villaggio, volgendosi poi all'amministratore di Oto.
Fu a quel punto che l'altro chiese dell'embargo per Oto, "Ah giusto, il divieto di far entrare degli otesi a Kiri... vi è arrivata la notizia?", chiese scherzoso il Kaguya, prima di diventare un pò più serio in volto.
"Bé, Febh, ti ricordi appunto di quel tuo eliminatore di cadaveri che sei venuto qui a cercare? Ecco, dopo tutta la pantomima di quel giorno, qualche ora dopo che ve ne siete andati, sai cos'é successo qui a Kiri? Un attentato. Il buon e vecchio Yashimata, assieme a non si sa chi altro, ha pensato bene di far esplodere un allegro pezzo di villaggio. Non sappiamo come sia entrato, ma c'é stata un'allegra coincidenza di fatti, con l'apparizione del vostro tizio mascherato, il tuo arrivo e tutto il caos seguente.", raccontò il kiriano.
"Ora, che le difese del villaggio facciano un pò schifo, lo devo ammettere, ma anche tu devi ammettere che le circostanze siano quanto mai sospette e considerando tutte le vostre lamentele, fra Godsan che dicevate aveva ucciso un vostro ninja e le altre vecchie storie, un pizzico di dubbio sull'innocenza di Oto ci è sorta. Quindi a Kiri abbiamo deciso di tagliare la testa al toro, metaforicamente, risolvendo il tutto con un bel divieto ad entrare per voi del Suono.", concluse il Mizukage, attendendo una replica da parte dell'altro.. -
Alkaid69.
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Ma i due sembrano far entrare da un orecchio e uscire dall'altro, no, entrare da un occhio e uscire dall'altro le parole del bambino.
Mentre il "Jonin" lo incita a salire sulla schiena di quell'orrenda cosa volante (che sebbene non abbia le piume, si tratta pur sempre di qualcosa che vola, e questo il bambino non può sopportarlo) quindi scuote la testa. Tuttavia anche la stellina non si cura dei e in uno slancio di generosità e misericordia che per niente gli si confà, decide di portarlo in ospedale. Ma lui avrebbe preferito essere lasciato lì.
Ma si rende anche conto che la colpa è soltanto sua: se non si fosse fatto malmenare, se fosse stato più forte, in questo momento si potrebbe ribellare, e invece ora è stato legato dalla stellina, incapace di muoversi, incapace di tutto.
Il viaggio sull'enorme rettile volante riporta alla mente del bambino ricordi che vorrebbe aver dimenticato. Fortunatamente per lui termina molto presto, e il senzatetto è felice di potersi dimenare e rotolando giù per la coda di quella cosa come un tronco, toccando la terraferma.
Quando la stellina prende a denigrare il rettile Ryuwhan comprende che è arrivato il momento per fuggire. Osserva tutta la situazione cercando un momento di distrazione, ma ciò che trova è ben altro: il mostro è talmente preso di mira dagli insulti della stellina, che decide di far fuori lei, lui e anche la lucertola in un sol colpo.
E' solo grazie ad un unico, debole sentore dell'attacco e all'intervento della stellina che il bambino può evitare di morire carbonizzato: il muro creato dalla stellina rallenta il getto di fuoco che la lucertola aveva sputato e dà il tempo al bambino di reagire attraverso il semplice impasto nel braccio destro, quello che portava quel segno, il segno del sangue. [Crisalide]
Come aveva imparato a fare al Lucchetto, per poi perfezionarsi attraverso innumerevoli esperimenti, il sigillo si attiva ricoprendo tutto il suo corpo di scritte nere. Le fiamme che oltrepassano il muro e la stellina stessa (se si era incredibilmente eretta a scudo umano) sono molto più esigue di quelle iniziali, e Ryuwhan riesce ad aspirarle interamente, preservando la sua già esigua energia vitale.
La tecnica si disattiva immediatamente dopo e l'ombra d'acqua fa la sua comparsa in quel teatrino che minuto dopo minuto si sta facendo sempre più incomprensibile per il senzatetto, che vorrebbe semplicemente imbarcarsi per cominciare il suo viaggio alla ricerca del suo obbiettivo.
L'ombra d'acqua ha compassione del bambino e applica alcune conoscenze mediche che gli fanno riguadagnare la quasi totalità delle sue forze. Il ringraziamento del bambino non giunge mai: l'ombra d'acqua passa immediatamente a rivolgersi alla stellina. Ma in ogni caso non ci sarebbero stati ringraziamenti: Ryuwhan non ne ha mai compreso l'utilità.
Invece immediatamente si mette all'opera per liberarsi di quelle corde.
Di cosa discutono nel frattempo la stellina e l'ombra d'acqua? Un divieto per gli abitanti del suono di passare nel Letamaio? Per questioni così irrisorie viene sfoggiata così tanta violenza? Per questioni così stupide il bambino non può cominciare il suo viaggio?
Intanto quelle corde non accennano a volersi muovere.. -
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Certo che mi ricordo quella stupida faccenda, e quella ancor più stupida amministratrice. Grugnì al ricordare lo spiacevole evento a braccia conserte mentre Shiltar spiegava le sue decisioni. Sgranò gli occhi quando saltò fuori la notizia di un attentato ad opera di Yashimata, quello strano ragazino con la faccia da schiaffi capace di saltare di ombra in ombra. Febh rimase in silenzio qualche secondo, assimilando la notizia, ma di fatto nella sua testa mancava qualche passaggio, dato che a parte la tempistica, non c'era niente che potesse collegare le discussioni alle mura con l'esplosione!
E esattamente che diavolo centra Yashimata con Oto? C'eri anche tu al torneo e sai benissimo che io DETESTO quel fighetto! Se vuoi reagire a un attentato non dovresti chiuderci fuori ma chiederci una mano! Sbottò lo Yakushi! Per quanto ne sappiamo Yashimata poteva essere a Kiri da chissà quanto tempo, in attesa di un'occasione favorevole che per puro caso è stata provocata quando quegli idioti dei tuoi guardiano hanno deciso di far entrare un tizio che dava il nome falso solo per avere la scusa di imprigionarlo e torturarlo! La tua chiusura delle frontiere è una decisione arbitraria e chiaramente offensiva nei confronti di Oto!
Per quanto mi risulta negli ultimi tempi abbiamo subito solo attacchi e offese dai vostri ninja, ma per amor della quiete accademica abbiamo ssoprasseduto...non devo forse ricordarti come hai attirato in trappola Yami per ucciderlo! Dici che non è andata così, ma non ci sono certo testimoni, per quanto ne sappiamo potevi avere una squadra con te! Con il dito puntato verso il Mizukage, Febh diede voce a tutte quelle lamentele ed accuse che si erano accumulate negli ultimi anni sotto il tappeto. Al contrario per la faccenda di Godsan invece abbiamo le prove che sia stato lui...non c'è solo la voce, ma siamo riusciti a rianimare uno di quelli che ha ucciso, e lo ha visto all'opera! E abbiamo taciuto una seconda volta.
Poi un nostro chunin imbecille arriva qua e fa l'imbecille, ma trova gente messa peggio di lui che ingigantisce la questione fino a farla quasi esplodere, soprattutto con l'intervento di una certa amministratrice mestruata...poi la cosa si risolve, uno dei più gran bastardi dei Cinque Paesi vi attacca e voi date la colpa a NOI? TI SEMBRA SENSATO TUTTO QUESTO? Se non fosse che i vostri ninja arrivano ad oto per ammazzare le guardie delle mura dovremmo essere NOI a chiudere le frontiere!
La questione non era delle più rosee...in fondo quei due ninja rappresentavano metà dell'Accademia, sotto ogni aspetto, e quelle che volavano non erano parole leggere. Niente affatto parole leggere.
La lucertola intanto guardava con attenzione le ferite del ragazzino, ascoltando solo con mezzo orecchio i discorsi che tutto sommato non gli interessavano, dato che la guarigione del corpo era nettamente più interessante da seguire, e apriva alla possibilità di interessanti esperimenti. -
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La reazione di Febh non fu delle più pacate ed inizialmente il Mizukage la tollerò, che l'altro non sapesse dell'amicizia, fra Diogene e Yashimata, amicizia dimostrata dalla morte di Sayaka, erano problemi dell'altro, ma quando iniziò a supporre che Yami era stato ucciso da una squadra kiriana, allora la pazienza del Kaguya si frantumò.
"Vogliamo proprio tirare fuori tutti i sassi dalla scarpa? Ok, andiamo!", sbottò il Mizukage, "Io ammetto di avere dei guardiani uno più idiota dell'altro e che la defunta amministratrice di Kiri è stata nei tuoi confronti cordiale quanto un calcio nei genitali, ma davvero non sai che cosa hanno in comune Yashimata e Oto? Non ti ricordi chi ha aiutato quel megalomane ad uccidere Sayaka? Ti dò un suggerimento... è otese e di cognome va Mikawa.", affermò, allargando le braccia, "In più, nel periodo fra la morte di Yami e la mia visita a Konoha per l'impiccagione di Godsan, qualcuno è entrato a Kiri, si è intrufolato nel mio palazzo, ha sconfitto da solo tre dei miei coccodrilli e rubato degli oggetti dal palazzo stesso, non qualcuno di scarse capacità come ninja, di certo, e, guarda un pò il caso, questo ladro abilissimo usava il sangue per crearsi delle armi... ma non diciamo per questo che Oto è un villaggio di cui la Nebbia non dovrebbe fidarsi... no, perché mai?", domandò ancora, la fenice nera che agitava le ali alle sue spalle, mentre il Kaguya ispirava a fondo.
"Ora, forse tu non ne sai niente di nessuna di queste due cose, forse siamo entrambi vittime delle circostanze, dato che io non credo affatto che Godsan avrebbe mai potuto, con le sue capacità di allora, uccidere qualche vostro guardiano e poi scappare tranquillamente da Oto ed allo stesso tempo, se tu non sapevi niente di quel furto... forse forse qui fra noi due non c'é un solo fesso che ha sbagliato.", affermò con un tono più accomodante, prima di alzare di nuovo l'indice, "E tanto per la cronaca, non c'era nessuna squadra quando affrontai Yami... eravamo solo io e lui.", tagliò corto con un tono meno accomodante e più minaccioso.
"Ora, se mi assicuri che Oto, almeno come amministrazione, non ha niente a che fare con tutta questa storia, o se mi dai qualche certezza che vedrete di fare pulizia a casa vostra, io darò qualche strigliata in più ai miei guardiani su non fare entrare la gente sospetta e lasciar passare tutti gli altri. Altrimenti il divieto resta dov'è.", concluse il Mizukage, mentre Bennu si agitava ancora.. -
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Sassi nella scarpa? Io direi più macigni immaginari! Replicò lo Yakushi, burbero e francamente girato di scatole. E chissenefrega se Diogenes è amico di Yashimata! Pure io sono amico di Drake, in un certo senso, ma non per questo dovrei passarci io se lui un giorno iniziasse a dar fuoco alle foreste! Sono anche amico di Kuroka di Nuctem o di Arashi di Aurora ma non è che quando Grimdad ha attaccato Kumo subito sono partite rappresaglie contro Oto! (anche se tecnicamente Kumo e Oto erano ai ferri corti in quei giorni) Poi qualcuno che usa il sangue fa fuori i tuoi coccodrilli dopo la morte di Yami, eh? Beh, tralasciando che non mi creerebbe particolari problemi sapere che dopo due aggressioni diretta ad oto tu abbia subito un furto da parte di qualcuno che forse potrebbe essere otese, ci tengo a sottolineare che non è solo a Oto che ci sono dei manipolatori di sangue! Aveva incontrato gente del genere anche nella zona ricca di vulcani della regione orientale del continente. Oltre a non so quanti ronin e nukenin spariti da Oto. Luis Mikawa ad esempio! E' sparito da oto non so più quanto tempo fa e mi risulta che sapesse creare il sangue!
Voi ammazzate le nostre guardie e un nostro amministratore, poi vi rubano dio solo sa cosa ed ovviamente noi siamo i sospettati! Per quanto ne so potresti anche aver inscenato il furto per colpevolizzarci! Reagì con foga lo Yakushi, ormai a ruota libera malgrado i maldestri tentativi di ragionamento del Mizukage. Godsan non ha ucciso un Guardiano di oto, c'erano solo guardie di basso rango quella notte, e puoi credere quello che ti pare: io non ho un vago "c'erano armi di sangue" dalla mia parte, ma un testimone oculare! Poi con konoha di mezzo è stato messo tutto a tacere, ma noi non dimentichiamo di certo. Quanto a Yami, ancora una volta ho solo la tua parola a dire che eravate da soli, e anche se così fosse, tu lo hai comunque attirato in trappola ed ucciso! Ruggì nuovamente, accentuando il gesto con un brusco movimento della mano.
E a parte questo, io non devo darti nessuna certezza, Mizukage! Disse la parola con un certo tono sprezzante che non si sarebbe potuto ignorare. Oto pensa ai suoi affari come sempre, e di certo non abbiamo tempo da perdere con attacchi a Kiri o a qualunque altro membro dell'alleanza Accademica, a differenza vostra! Non vi abbiamo attaccato, ma voi avete attaccato noi! E non ci sono state ritorsioni da parte nostra! Nemmeno una...almeno fino ad ora! Concluse con aria estremamente minacciosa. Siamo stati attaccati, offesi, insultati e ignorati senza giustificazioni valide. Ma non siamo disposti a tollerare oltre! Fortunatamente Shiltar era un maschio, o il blocco mentale che lo Yakushi aveva nei confronti delle donne forti lo avrebbe inibito per quelle parole. Puntò la mano contro Shiltar. Voglio un risarcimento. Un risarcimento monetario, ufficiale e riconosciuto di fronte ai quattro Villaggi per le evidenti azioni ostili della Nebbia contro il Suono.
Poi abbassò lentamente il braccio.
In alternativa...voglio uno scontro diretto contro di te. Uno contro uno. Puntò lo sguardo carico di aggressività contro l'ex-sensei. Con le stesse identiche regole e condizioni che c'erano tra te e Yami. Dopotutto hai già ucciso un amministratore per risolvere i tuoi guai....non ti costerà molto provare a far finire il chakra anche ad un altro funzionario di Oto, no? Mi sembra chiaro che questo è il tuo modo di fare, no? Il maestro contro l'allievo,...mi sembra un interessante parallelismo...ma vediamo se riesci a fare due volte lo stesso trucchetto. Solo che stavota voglio almeno un testimone che possa valutare la scena.
Se nons i è capito...posso anche credere che tra Oto e Kiri ci sia nuovamente fiducia. Ma di te non posso più fidarmi.. -
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"Macigni immaginari? Certo diamo la colpa per quello che è stato rubato dal mio palazzo ad un nukenin a caso, magari a Luis Mikawa... l'unico individuo in tutta Oto di cui ancora io abbia fiducia e nel frattempo diciamo che Godsan è arrivato e ha ucciso qualche vostro soldati da quattro soldi, negando completamente la minuscola possibilità che abbia usato la Henge No Jutsu, come il tizio che è venuto a rubare da me. In fondo qui quello con le allucinazioni e che si fa le pippe mentali, fra noi due, sono io, vero Febh?", domandò il Mizukage aprendo le braccia ed alzando la testa al cielo, scuotendola.
"Tu puoi avere tutti i testimoni che vuoi, anch'io ho mezza dozzina di impiegati che parlano di un moccioso con il coprifronte kiriano, ma qui non c'é nessuno che usa il sangue per farsi armi! Il che dimostra che almeno che Godsan non fosse un idiota di colossali proporzioni a venire ad ammazzare un pò di guardiani a caso a faccia scoperta, l'unica cosa di cui puoi accusare me, e non il villaggio, è la morte di Yami e non hai niente contro Kiri, per lo stesso ragionamento tuo secondo qualsiasi ronin, o nukenin potrebbe trasformarsi in quel defunto scemo d'un genin!", ribatté, agitandosi ancora di più il Kaguya, che avrebbe voluto usare degli altri aggettivi per descrivere il defunto (secondo lui) genin, come "quel fallimento di un amministratore bisessuale suicida" o cose così, ma si riuscì a contenere abbastanza da non dire a Febh che l'amministratrice con cui aveva litigato tempo addietro era in realtà la stessa persona che riteneva colpevole della morte di un discreto numero di otesi.
Poi quando l'altro iniziò a parlare di risarcimento in denaro, Shiltar si chiese, fra se e se, se avesse almeno 10 ryo in tasca, per zittirlo, mentre un pensiero ancora una volta gli passò su quella stessa idea che gli era venuta in mente parlando con una genin qualche giorno prima. Tutti quei pensieri, però, si ammutolirono non appena Febh propose una sfida, anche se i suoi termini per proporla furono quanto mai fastidiosi.
"Non c'erano condizioni fra me e Yami, quindi niente di speciale in questo senso, Febh, mi volevo solo divertire, lui ha dovuto rovinare tutto, come suo solito... malgrado qualsiasi cosa tu credi sia successo., sottolineò con una nota infastidita Shiltar, "Ora, siccome non mi va certo di spendere 5 ryo quando posso piuttosto divertirmi in modo istruttivo per entrambi, devi giusto dirmi chi vuoi come testimone."[/color], affermò il Mizukage sorridendo e guardandosi attorno.
"Evitiamo le evocazioni, giusto? E credo che lingua dorata lì, sia da escludere, come il buon Itai alle mura: suppongo che tu non voglia dei kiriani nel luogo dello scontro, così come io non voglio otesi...", aggiunse riflettendoci qualche secondo prima che il più ovvio dei nomi, legato al concetto di fiducia, almeno per Shiltar, si palesasse nella sua mente, "che ne dici di Hoshikuzu Chikuma? Lo conosci, no? O hai altre preferenze?", chiese il Kaguya, prima di fermarsi un attimo e poi aggiungere, "Ah, se sopravviviamo entrambi, ricordami che ti devo proporre una piccola variazione sull'alleanza fra Kiri ed Oto.", accennò con un gesto distratto della mano.
Stava all'altro ribattere le proprie idee in tal senso.. -
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Shiltar aveva portato un punto a suo vantaggio, citando la Henge no Jutsu, ma quale idiota si sarebbe mai trasformato in un ninja di basso rango come Godsan? Improbabile, decisamente. E poi come Febh avrebbe presto dimostrato, il discorso si poteva rivoltare come uno meglio credeva. Oh, interessante. Potrebbe aver usato la Henge no Jutsu...il che potrebbe essere valido anche per il vostro Yashimata o sbaglio? potrebbe essere un nemico accademico che sfrutta i tuoi vecchi rancori per gettare discordia tra i villaggi. Ma no! No! Oto è cattiva, buuuh, che paura con Oto la grande cattiva, chiudiamoli tutti fuori che sennò potrebbero realizzare che li stiamo attaccando pian piano, un amministratore alla volta! Replicò lo Yakushi con una grottesca caricatura dei toni, quasi comica se non fosse stato per la gravità dei temi trattati.
Beh, ad ogni modo Godsan è morto, anche se avremmo gradito la sua testa su una picca, ma per l'appunto, tu sei colpevole di un omicidio passato del tutto impunito. E ora senza alcuna prova, basandoti su supposizioni che definire traballanti è un eufemismo, dichiari un embargo nei confronti di Oto..anche se mi risulta che continuiate a importare alimenti e simili dal paese del riso senza che la cosa vi disturbi. Dillo chiaramente, Kaguya, tu vuoi solo che il nostro villaggio venga raso al suolo, salvando quei quattro gatti che trovi simpatici, e solo per un capriccio personale...lo stesso che ti ha portato ad uccidere uno dei nostri ninja più abili! Incontenibile, Febh diede fondo al rancore in quell'invettiva, infilandoci il dolore per la perdita di Yami (che per quanto filtrato dai vari blocchi emotivi del jonin era stato comnque un duro colpo) e soprattutto il suo brutto carattere. Uno come te non dovrebbe essere Kage! Concluse, prima di lanciare la sua richiesta di risarcimento...monetario o con sangue che fosse. E quelle parole febh le pensava davvero. Anche se nella sua testa il seguito della frase, non pronunciato, echeggiò senza ascoltatori: ...Così come non dovrei esserlo io. E nemmeno amministratore se è per questo.
Alle parole del Kaguya poi si accigliò ancora di più. Oh, certo. Lo attiri in trappola, lo uccidi per divertirti ed ovviamente la colpa è sua. E pretendi anche che io me la beva, il che insulta non solo la memoria di Yami ma anche me. Quindi proseguì. Si, voglio evitare un tuo coccodrillo o uno di questi polli flambè come testimone, potresti fargli dire quello che vuoi. E quindi il nome di Hoshikuzu. Un tizio strano, di Suna, ma tendenzialmente fidato. E sia...ma non temere, dubito fortemente che ci sarà un tasso di sopravvivenza tanto elevato. Sbuffò, voltandosi verso il ragazzino ferito e legato come un salame. Il pivello è di Kiri, ma non sembra abbia molta voglia di restare in ospedale. Che si fa? Io...diciamo che gli devo qualcosa. Se dai il tuo permesso me lo porterei a Oto per qualche tempo.
Posso assicurarti che non ho alcuna intenzione di "divertirmi e fargli rovinare tutto". Calcò poi il tono, lanciando una frecciatina delle dimensioni di una palla di cannone.. -
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"Oh, certo, ad Oto siete tutti dei santi privi di colpa! Mentre qui a Kiri, siamo un pugno di cretini che vengono ad attaccarvi ed ogni tanto lo ammettono, quando potrebbero tranquillamente negarlo, dato che nessuno aveva prove del mio scontro con Yami, mentre altre volte, quando più evidente, negano i fatti! Decisamente, noi siamo tanto cretini quanto voi siete tanto innocenti... cioé, per nulla.", lamentò il Mizukage di rimando alle parole di Febh sulla tecnica di trasformazione e su Yashimata ed Oto, alzando le braccia al cielo con fare spazientito.
"Non ho chiesto di fare il Kage, ma lo faccio nel modo che ritengo migliore per il mio villaggio, non agisco più per puro interesse personale da molto tempo ormai, al contrario di qualcuno qui davanti a me, sospetto...", ribatté poi sull'accusa per il grado che ricopriva, guardando con tono critico l'altro.
Sulla frase successiva, poi, il Kaguya ridacchiò: "Quindi non ci saranno molti sopravvissuti, ma tu ti preoccupi che io faccia dire alle mie evocazioni ciò che voglio su come s'è svolto lo scontro? Hai poca fiducia in te stesso, o ti fingi più aggressivo di ciò che non sei?", lo sbeffeggiò, prima di rivolgere lo sguardo verso il chunin al suolo, "Il piccolo dalla lingua d'oro, qui, non viene con te, se non per sua scelta. Quindi, se vuoi, aspettiamo che si stabilizzi qui, assieme, fino a riprendere i sensi, poi a lui la scelta, oppure lo curerò e dopo starà a lui andare dove vuole... in fondo aveva già la sua missione da compiere. Ed in quel caso, noi due ci vediamo non appena è stato avvisato Hoshi ed abbiamo deciso un quando ed un dove per chiarirci.", concluse il Kaguya, rimanendo immobile ad osservare l'ex allievo ed attendere una sua risposta in tal senso..
