Il recupero della nave di Tasaki Moyo

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    La Nave di Tasaki Moyo


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    Vi ricordate di quella strana questione della nave conquistata dalle noci di cocco parlanti che spacciavano a Kiri la droga? Sì, lo so. Già fa ridere così. E fa ridere ancora di più il fatto che poi quella nave, - ed era grande e bella, credetemi, - venne data dal guardiano Ryuu direttamente a Tasaki come una specie di ricompensa per il favore che aveva fatto quel giorno a Kiri. E, sempre se non ve lo ricordate, quel giorno aveva fatto una vera e propria missione: si erano infiltrati su una nave, avevano sconfitto un nemico piuttosto forte e, al contempo, avevano costretto alla fuga tutte quelle noci di cocco (molte delle stesse le avevano addirittura catturate dopo un inseguimento). Comunque rimasi a Kiri per molto tempo, anche perché dovevo investigare su alcune questioni private legate alle vicende di Seinji Akuma e, magari, parlare con il Mizukage: cosa difficile, ma non impossibile. A tutto questo si aggiungevano anche le parole di Ryuu: non abbandonare Kiri fino alla fine delle investigazioni e, beh, che cazzo né potevo sapere io di quando sarebbero finite le investigazioni in quel villaggio.

    Comunque il problema non si pose, perché mentre ero a Kiri che indagavo qua e la per i cazzi miei, come ero solito fare prima di fare il mio ritorno trionfatore a Oto... la mia nave sparì. Già, ve lo immaginate? Una nave sparita. Dal porto di Kiri. Una nave che mi era stata donata poco prima e che si poteva a tutti gli effetti considerare come un valido oggetto ai fini dell'investigazione sullo spaccio di droga nel Villaggio della Nebbia. Insomma, voglio dire, ma a chi cazzo avevano messo a sorvegliare le navi nel porto di Kiri? Cioè, non solo c'era la droga ovunque in quel posto (ormai si sperava di no, ma chi sapeva?), ma anche i ladri delle navi. Il che era una porcacciata, perché se avessero saputo a chi avevano rubato la nave, - a Tasaki Moyo, ricordiamocelo, - non l'avrebbe mai fatto.

    Non appena scoprii dell'assenza della MIA nave nel porto di Kiri, andai subito in modalità bestia, anche se ci sono quelli che dicono che la presi anche troppo calmo. Comunque le mie voci si sentirono anche fino all'Amministrazione di Oto e iniziai subito a mettere sotto-sopra tutta Kiri per cercare di trovare la nave (no, beh, se ve lo state chiedendo era ovvio che non cercassi la mia nave sulla terraferma, cercavo soprattutto coloro che potevano offrirmi delle valide informazioni in merito). E, ovviamente, con le giuste azioni e con qualche parola bella (leggasi: tortura), sparsa qua e là, qualcosa riuscii a scoprire. E quando lo scoprii quel qualcosa la mia faccia divenne tipo O_O, anzi, tipo: O:O, perché, in pratica, il mio informatore mi diceva che la mia nave l'avevano rubato dei nukenin sunesi. - Ma sei serio? - chiesi al mio informatore kiriano aguzzando lo sguardo. - Mi stai dicendo che la mia bellissima nave, conquistata con tanto sudore e tanta fatica, è stata rubata da un gruppo di nukenin di Suna? - Ma non era quello lì l'unica problema. Anzi. Poco dopo mi confermò pure che sapeva persino dove si trovava la mia bellissima nave. - Ah? Un'isola nel Paese del Mare? - chiesi per capire se avevo sentito bene oppure no. Dovete capire che un'isola, beh... non si sapeva che cazzo d'isola fosse. Era un'isola che, forse, era pure come tante altre. Come cazzo facevo a capire in che isola precisamente si trovava la nave migliore e più bella del continente ninja? Comunque richiesi l'aiuto all'Accademia praticamente subito dopo aver ricevuto le informazioni di base e aver, più o meno, capito dov'è che dovevo andare per trovare ciò di cui avevo bisogno.

    E sapete chi mi promisero d'inviare in aiuto per andare a riprendere la mia nave? Un genin di Kiri. Un genin. Di Kiri. Cioè, Kiri già si era messa in cattiva luce per quella questione relativa alla droga e dopo anche in cattiva luce perché erano riusciti a farsi fottere la mia nave davanti ai loro occhi. E sapete cosa c'era ancora di più bello? Il fatto che fosse un neo-genin, con il quale dovevo avventurarmi a Sud. Molto a Sud. Per trovare nella parte Meridionale di quel fottuto mondo la mia nave. E ormai era persino una specie di missione accademica.

    Il ragazzo in questione, chiamato Sekiro, doveva incontrarsi con me proprio al molo di Kiri (da cui avevano fregato la mia nave) e insieme a lui, su di una specie di barchino tutto mal messo, dovevamo andare nell'arcipelago e visionare un paio d'isole qua e la. In quel modo, forse, saremmo riusciti a recuperare quello che spettava a ME. E, in ogni caso, quel Sekiro mi avrebbe trovato al posto giusto nell'orario giusto, vestito con vestiti puliti profumati e con un piccolo zainetto sulle spalle in cui avevo situato la roba per dormire. - Sei tu Sekiro? - gli avrei chiesto se fosse venuto e se avesse risposto in modo affermativo, mi sarei presentato: - Tasaki Moyo, chunin di Oto. - Certo, non gli avrei detto niente a proposito del fatto che ero il miglior spadaccino del Continente e tutte quelle cose lì, ma si trattava pur sempre di una questione di secondaria importanza (no?). - Come ben saprai dobbiamo andare nel Paese del Mare a recuperare una cosa che mi spetta. Sei pronto? - Gli avrei chiesto infine per capire se fosse pronto. Nel caso l'avrei anche domandato come preferisse combattere: corpo a corpo, distanza o in altri modi?




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    Il recupero della nave di Tasaki Moyo


    ~I~



    Un pesce fuor d'acqua



    Kiri. Questo era il nome del villaggio che lo aveva ospitato... e curato. Dopo l'ultimo scontro che aveva affrontato, contro uno zotico in mutandoni dotato di clava, il Lupo ne era uscito davvero male. Il tutto per recuperare una capra sbilenca collegata allo strambo Akira Hozuki, che il ninja di Ashina aveva rinominato Ciuffo Albino, e ad un certo sciamano di nome Sanjuro. Tornato ai cancelli del villaggio, l'unica parola che riuscì a pronunciare fu “ospedale”. Poi il buio.

    […]



    Kuro, il suo signore, era disteso a terra, in fin di vita, e lo chiamava... chiedeva l'aiuto del ninja che aveva giurato di proteggerlo. Genichiro Ashina sopra di lui, pronto ad infilzarlo con la Bianca Lama Mortale... no, quello non era Genichiro... era Tork, il ladro di capre, che con la sua gigantesca clava in mano era pronto a spaccare la testa all'inerme ragazzo disteso a terra... e quel ragazzo, all'improvviso, non era più Kuro, ma lui stesso, il Lupo. L'enorme clava con scatto impressionante si abbatté sopra i suoi occhi... quando BEEEEH! . La testa di una capra tutta storta, con inquietanti occhi gialli, aveva sostituito la clava e lo fissava a pochi centimetri dal suo volto. Gradualmente la testa di quella capra assunse sembianze sempre più umane: le corna svanirono e comparvero capelli blu, corredati di un ciuffo albino frontale, gli occhi gialli divennero profondi occhi neri. La faccia di Akira Hozuki proprio davanti alla sua... che di colpo urlò: BASTA CON LA DROGA!

    […]



    Si svegliò, sussultando, il Lupo. Era sudato. Che sogno! Non era abituato a sognare, o almeno non a svegliarsi così di soprassalto. Qualcosa però, da quando misteriosamente aveva messo piede in questa terra di Nebbia, era cambiato in lui. Si guardò intorno il ninja da un braccio solo. Sembrava essersi risvegliato in un letto di ospedale. Di getto, con l'unica sua mano, la destra, si toccò la spalla sinistra mancante dell'arto, poco sopra il gomito. La spalla era fasciata, e non faceva più male. Così come le altre ferite che aveva riportato la notte precedente.
    La porta della sua stanza poi si aprì. Quello che appariva essere una sorta di funzionario si sedette proprio davanti al letto del giovane shinobi. Egli portava con sé vari fogli e scartoffie da compilare.

    Bene. Ti abbiamo curato, forestiero. Sei a Kiri, il villaggio della Nebbia. Io sono un funzionario del villaggio, mi chiamo...

    […]



    Insomma, per farla breve, Kiri aveva mandato un suo funzionario amministrativo per capire chi fosse il Lupo, capire come mai si trovasse lì e cosa gli fosse successo. Il funzionario registrò i dati del ninja di Ashina, non senza espressioni di confusione, e gli comunicò che da quel momento in avanti sarebbe stato considerato a tutti gli effetti un ninja del villaggio e che avrebbero potuto chiamarlo per eseguire qualche missione.

    Anzi, ne ho proprio adesso una disponibile. I dottori dicono che per domani mattina puoi già essere dimesso, quindi... domani mattina, appunto, se te la senti, presentati al molo di Kiri. Lì incontrerai un certo Tasaki Moyo, ninja di Oto. Si tratta di una missione per recuperare una certa refurtiva nel Paese del Mare, ma ti dirà lui poi tutti i dettagli.

    […]



    Il porto di Kiri. Era stato per il Lupo il suo primo approdo al villaggio della Nebbia, nemmeno un paio di giorni prima. Ed ora, eccolo ancora là... tra venditori e compratori, tra navi e barche, tra ponti ed ormeggi, tra l'odore forte di pesce appena pescato, puzzo di pesce marcio, profumo di tempura ed arrosto.

    Tasaki Moyo, ninja di Oto, dove sei?

    Se lo domandava l'Ōkami... dato che ulteriori informazioni su tale personaggio non ne aveva, come per esempio, che aspetto egli avesse. E poi cos'era Oto? Cos'era il Paese del Mare? Queste domande forse per il funzionario erano scontate, ma lui, Ōkami, sebbene fosse stato appena accolto dal villaggio, era in fondo ancora uno straniero, si sentiva ancora un forestiero in mezzo a tutti quei ninja dall'aspetto per lui così insolito. Insomma, in quel porto, tra tutti quei pesci, forse il Lupo era l'unico “pesce” veramente fuor d'acqua...

    Questi dubbi non permanerono troppo nella testa del ninja dell'Erede Divino, perchè furono bruscamente interrotti da colui che il Lupo stava cercando, il quale evidentemente era riuscito ad identificarlo per primo.

    Sei tu Sekiro? Tasaki Moyo, chunin di Oto.

    Sì, sono io, ma puoi chiamarmi semplicemente Lupo.

    Quello che il Lupo si trovò di fronte fu un ragazzo snello, alto, atletico, dall'intensa capigliatura nera. Non riuscì lo shinobi a farsi un'idea immediata del suo compagno di viaggio.

    Come ben saprai dobbiamo andare nel Paese del Mare a recuperare una cosa che mi spetta. Sei pronto?

    Certo. Mentì... il Lupo. Non era per niente pronto. Non sapeva nulla della terra in cui senza alcun motivo da meno di un paio di giorni si era ritrovato. La notte prima aveva affrontato un avversario mediocre e aveva rischiato pure di rimanerci secco. Le sue capacità da quando aveva abbandonato Ashina sembravano essersi volatilizzate. Non era più sicuro di riconoscersi, ma sempre meglio partire per una missione che rimanere in un villaggio sconosciuto senza alcuno scopo o legame.

    Sono essenzialmente un spadaccino, quindi preferisco combattere corpo a corpo. Tuttavia non disdegno nemmeno gli attacchi a sorpresa, la furtività e gli attacchi a distanza.

    L'Ōkami avrebbe poi fatto passare un secondo di silenzio. Cos'è Oto? Cos'è il Paese del Mare?

    E con quell'ultima domanda, forse, Tasaki, avrebbe capito quanto era davvero pronto il ninja che aveva davanti...



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    La Nave di Tasaki Moyo


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    Il ragazzo che venne aveva degli evidenti problemi. E non erano solo mentali, come accadeva con la stragrande maggioranza dei ninja. No. Non era folle, pazzo o qualcosa del genere. Forse aveva pure entrambi i genitori in vita, il che poteva essere abbastanza strano. No. Lui aveva dei problemi fisici che, nonostante il mio sguardo aguzzo e preciso, riuscii a notare subito senza troppe difficoltà e senza alcun problema. Erano così evidente quei suoi problemi che di volta in volta mi domandavo se, per caso, non avessero sbagliato a mandarmi l'handicappato di guerra giusto. Insomma, a Kiri c'erano davvero tanti handicappati di ogni genere. L'unico normale era Ryuu, ma quanto poteva considerarsi normale uno che non voleva dare la cioccolata a un otese, sospettava di quell'otese per il giro di droga che c'era a Kiri e poi era tirchio tanto da non voler nemmeno dare un po' di cibo al suo leopardo? Certo, se gli altri erano menomati fisicamente, quel tipo doveva avere un qualche strano tipo di menomazione psicologica o qualcosa del genere, sennò non riuscivo a spiegarmele certe cose.

    Comunque, passiamo oltre: quando Sekiro venne notai subito il suo stato. Era una specie di cosa differente rispetto a me. Io ero bello, profumato e pulito; lui un barbone senza un braccio sbucato da chissà qualche buco. Comunque mamma mi diceva sempre che non bisognava giudicare le persone dall'apparenza. Per questo presi un lungo respiro prima di rispondere con un secco: - Ok. - Insomma, era davvero strano. Non solo era un genin; ma era pure senza un braccio. Come diavolo dovevo andare a recuperare la mia nave con quel tipo al mio seguito? Sarebbe stato quanto meno difficile, per non dire impossibile del tutto. Se quel tipo era senza un braccio come sembrava che fosse (beh, un pizzico di dubbio dovevo pur averlo considerando proprio che mi ritrovavo nel villaggio degli illusionisti), come diavolo avrebbe fatto i sigilli delle sue tecniche di base? Speravo solo che non dovessi trascinarmi dietro una specie di zavorra per tutta la missione. Sarebbe stato davvero uno di quegli eventi abbastanza pesanti: non volevo mica portarmi dietro un peso in più per tutto il tempo di quella missione.

    Comunque, quando mi disse che usava per lo più attacchi in corpo a corpo, riuscii più o meno a spiegarmi il motivo. Attaccando con i Taijutsu, forse, poteva volentieri fare a meno del braccio mancante anche se a lungo andare avrebbe comunque dovuto rimediare a quella mancanza: prima o poi avrebbe comunque dovuto fare dei sigilli. E, a meno che non fosse riuscito a sviluppare qualche modo per compiere i sigilli a una mano sola, sarebbe morto da qualche parte in battaglia (non che mene fregasse qualcosa, non era un mio amico, almeno a quel tempo). D'altro canto, mi sorprese moltissimo chiedendomi cosa fosse Oto e cosa fosse il Paese dell'Acqua. - Ma come... - bisbigliai tra me e me provando a capire se fosse serio oppure se stesse scherzando. Insomma, anche coloro che non avevano finito la scuola sapevano cosa fosse Oto. E il Paese dell'Acqua, pur non essendo chissà quanto famoso e popolare, era pure sempre un Paese gigante, famoso anche per essere il Paese situato il più a Sud possibile del Continente Ninja: era il Paese meridionale per eccellenza e non molto tempo addietro ci avevano trovato una delle Armi di Iwa, una balena gigante: fu anche l'istante in cui giurai guerra totale agli Hayate in generale e a quel tipo degli Hayate, Magnanimità o Magnificenza, manco mi ricordavo. Comunque sia, dopo una piccola osservazione per cercare di capire se fosse serio oppure no capii che no, era serio: - Va bene. - Dissi sospirando leggermente. - Oto, o meglio Otogakure no Sato, è il villaggio del Suono. Si tratta di un villaggio molto caotico e per niente ordinato di cui detiene il controllo il Kokage, Diogene Mikawa del clan dei Mikawa. Si tratta di un bestione tutto muscoloso che vive in una villa lussuosa e ricca, piena di sfarzo ed eleganza. Oto non è un villaggio molto grande e si trova nel Paese del Riso. Diogene sottostà al volere del daimyo del Paese del Riso, che non ho mai visto e non voglio vedere. - "Anche perché avrei una matta voglia di ucciderlo, così come di far fuori tutta la nobiltà del cazzo del Continente, ma non gli dirò questo." - Quando Diogene non c'è, il villaggio viene amministrato da un tizio strano, pigro e nullafacente che si chiama Febh Yakushi. Febh Yakushi è tipo un bambino troppo cresciuto che vuole avere uno stipendio senza fare un cazzo, francamente. Perché lo tengono lì non lo sa nessuno, ma è comunque un maestro delle arti ninja. - Sì, fondamentalmente quelli erano i due ninja più alla vista di Oto. - Nel villaggio c'è comunque un elevatissimo tasso di criminalità e, fondamentalmente, ognuno fa il cazzo che vuole provando comunque a rispettare gli ordini dei superiori. Per esempio, vi troverai il mio amico Kato Yotsuki, il guardiano del South Gate che spesso ride come un fottuto coglione, ma lo capirai quando lo incontrerai. Comunque è un bravo ragazzo. - Tutti gli altri potevo tralasciarlo, sennò il mio spiegone su Oto avrebbe raggiunto delle grandezze considerevoli. Passai al Paese del Mare: - il Paese del Mare, fondamentale, è rappresentano da un arcipelago d'isole e isoline situato a sud del Continente Ninja. Possiamo arrivarci solo via mare attraversando l'Oceano di Kanashi. Ci sono stati molto tempo fa in una battaglia e l'idea di dover andarci per recuperare la mia nave rubata dai sunesi non che sia chissà quanto alettante. - Dissi sperando comunque di trovarci ancora qualche Hayate da far fuori. - Fondamentalmente le isole sono tante e tra quelle tutte dovremmo trovare quella giusta, in cui si trova la mia nave. Come farlo non ho idea, ma una volta sul posto potremmo prendere qualche prigioniero di alto grado e interrogarlo per farci dire dove si trova la mia nave. E, una volta che prenderemo la mia nave, dovremo trovare una ciurma e mi accompagnerai con la nave nel Paese del Riso, dove la lascerò in un porto sicuro. - Ecco, era quella la missione: prendere la nave e portare laddove mi serviva farlo. E certo, bisognava anche reclutare della gente nella ciurma per riuscire a svolgere tutto senza troppe difficoltà o problemi. - Invece sai dove ti trovi, vero? Sai che villaggio è questo? - Allargai le mani come per indicare tutto il luogo in cui ci trovavamo. Insomma, doveva sapere che eravamo a Kiri, no? In qualche modo doveva pur saperlo. Non poteva essere che era capitato in un posto che non sapeva cosa fosse. Comunque, se avesse detto che lo sapeva, avrei risposto con un cenno del capo; se, invece, avesse detto che non sapeva dove si trovava, avrei proceduto con la spiegazione su Kiri: - Beh, Kiri fondamentalmente è un villaggio conosciuto per le sue arti illusorie e le arti di spada. Sono maestri nel Kenjutsu, ma ricordati che il miglior spadaccino del Continente ce l'hai davanti. - Mi indicai con il pollice. - A Kiri la gente vive vendendo il pesce e sinceramente non so chi sia il Mizukage ora come ora e non m'interessa. Di Kiri conosco poca gente: un ragazzo senza un occhio, Ryuu Mizukyo e un pivello che mi dava sui nervi qualche mese fa. - - A quel punto l'avrei invitato a salire sulla nostra piccolissimissima navina su cui c'era il posto giusto per 2-3 persone e, una volta dispiegata la piccola vela, saremmo partiti.

    La buona notizia in questo caso sapete qual'era? Era che avevo già dell'esperienza in fatto di navi. E dopo l'inseguimento con Ryuu sapevo come dovevo controllarla, anche se questo mi veniva ancora abbastanza difficile.


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    Il recupero della nave di Tasaki Moyo


    ~II~



    Occhio Corvino



    Parole... parole e ancora parole. Un fiume di parole che non finiva più. Quelle due domande, quelle due semplici domande avevano scaturito una prolissa spiegazione che il Lupo, di certo, non avrebbe potuto immaginarsi. Il ninja di Ashina era sempre stato un tipo silenzioso, laconico e riservato per forza di cose, restio a rivelare dettagli di sé, della sua terra o dei suoi padroni a chicchessia. Invece, in questo nuovo e strano mondo, i ninja sembravano attori che non vedevano l'ora di raccontare tutto della loro vita. Tasaki Moyo... questo il nome del ragazzo che aveva davanti. No! Non poteva accettare una tale ingenuità, il Lupo: quella di chiamare il proprio compagno col suo nome di battesimo. Troppo pericoloso, per giunta in missione. Cominciò subito a cercare per lui un nome in codice per nascondere la sua identità. Il problema era che al momento nella sua mente non voleva proprio spuntare nulla.
    Mentre tali pensieri balenavano nella testa dell'Ōkami, Moyo continuava con la sua spiegazione che, sebbene prolissa e noiosa, rivelò al Lupo preziose informazioni. Comprese che esistevano vari paesi, ognuno dei quali aveva dei ninja come protezione, organizzati in villaggi nascosti. Tali paesi e villaggi avevano nomi bizzarri, come appunto Paese del Riso o Villaggio della Nebbia. Vennero fuori anche le identità di alcuni shinobi, Diogene Mikawa e Febh Yakushi, che, a quanto pareva, erano due personaggi importanti del villaggio del Suono, e quello di un guardiano, Kato Yotsuki.
    Il Lupo era sbalordito. Moyo gli stava fornendo informazioni che nella sua terra, Ashina, avrebbe dovuto conquistare col sangue, oppure appostandosi furtivamente per origliare delle guardie incaute. Meglio così, una fatica in meno.
    Dopodichè, Moyo passò alla spiegazione riguardo il Paese del Mare: un arcipelago di piccole isole a sud, raggiungibile solo attraversando un certo oceano. I due ninja avrebbero dovuto arrivare fin lì per recuperare la nave di Moyo, che era stata rubata da qualcuno, ma di cui non si sapeva precisamente la locazione. Una volta trovata la nave, i due ninja avrebbero dovuto reclutare una ciurma e trasportare la nave al Paese del Riso. La missione non sembrava pericolosa, ma forse avrebbe richiesto molte risorse e molto tempo per la ricerca.

    Invece sai dove ti trovi, vero? Sai che villaggio è questo?

    Certo che il Lupo sapeva dove si trovava. Anche Akira Hozuki, come Tasaki Moyo, era stato prodigo di preziose informazioni. Tuttavia, altre notizie gratuite non avrebbero di certo guastato. Fu così che il ninja di Ashina mentì, ancora una volta.

    No, non lo so. Sono arrivato qui da nemmeno due giorni.

    Ma in questo posto i ninja sono tutti così babbei?

    […]



    Maestri di spada e di genjutsu. Così erano queste le specialità del villaggio della Nebbia? Sfruttando bene le occasioni, in quel luogo, c'era la concreata possibilità per il Lupo di migliorare le sue abilità di spadaccino. Ma ancora non era il momento per questo. Ora, l'importante, era sfruttare Moyo per acquisire quanti più dati possibili sul nuovo mondo che aveva davanti. E se il ninja di Oto era ben disposto a fornirgli quei dati, o semplicemente non si rendeva conto che le informazioni a volte sono più preziose dell'oro, tanto meglio.
    Nuovamente Moyo interruppe bruscamente i pensieri dell'Ōkami: egli invitava il Lupo a salire sull'imbarcazione che avrebbe dovuto trasportarli fino al Paese del Mare. Era una piccola chiatta che avrebbe ospitato a malapena loro due.

    Cosa? Attraverseremo l'oceano su questo pezzo di legno? Non mi pare molto affidabile...

    In ogni caso, il Lupo non fece troppe rimostranze e salì a bordo, sistemandosi in modo da tenere fuori dalla barca il suo unico braccio, a sfiorare con le dita la superficie blu sporca del mare del porto, e come tale, quindi, sicuramente non il mare più pulito della zona.

    Proprio mentre la barca avesse levato le ancore, il Lupo se ne sarebbe uscito di colpo con un'esclamazione dal tono acuto, come quando non ci si ricorda di una parola che si ha sulla punta della lingua ed all'improvviso questa, quasi un lampo o un'illuminazione, sbuca finalmente dalle profondità della memoria.

    Occhio Corvino! Sì, ti chiamerò così!



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    La nave di Tasaki Moyo


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    Il tizio di cui mi ero già scordato il nome disse che non sapeva un cazzo di niente nemmeno di Kiri, portandomi quindi a spiegarli quello che, più o meno, sapevo di quel villaggio. Non che sapessi molto di Kiri, sia chiaro. Erano solo un paio di cose qua e la dovute alla mia conoscenza abbastanza superficiale. Comunque quando finii passammo a esaminare, se così si poteva dire, quella specie di nave che ci venne data per attraversare l'oceano. Nemmeno quel tipo sembrava chissà quanto felice di andare su quella barca in un oceano dove poteva succedere, letteralmente, di tutto. Ma tant'è. - In effetti Kiri poteva pure darci una nave vera e propria, ma non avremmo avuto un equipaggio. Questa penso sia l'unica navetta che potremmo gestire in due. - Forse c'era anche un'altra cosa che Sekiro avrebbe dovuto conoscere sui kiriani e su Kiri in generale: quella gente era terribilmente, incredibilmente, molto tirchia. Era così tirchia che persino Ryuu aveva negato un po' di cioccolata a un compagno di missione. Per questo non mi sorprendeva mica il fatto che, nonostante avessero un parco navi di tutto rispetto, ci avevano rifilato giusto quella roba la che non stava né in cielo né in terra. Ma forse ero io troppo esigente? Comunque era chiaro che ci saremmo accontentanti e dopo esserci sistemati sulla nave subito alzai il velo sperando che il vento ci avrebbe favorito. Protestai subito sul nomignolo che mi diede: - Occhio Corvino? Che schifo. - Risposi. - Puoi chiamarmi Master. - E a chi importava se sembrava uno di quei soprannomi decisamente fuori moda? Uno di quelli ambigui? Già, non importava niente a nessuno. Men che meno a me. Comunque solo dopo avvisai Sekiro del pericolo dinnanzi: - In pratica dicono che in quell'oceano ci sono dei pirati che ogni tanto si fanno vedere. Quindi tieni gli occhi aperti per favore. -

    E con quelle parole avrei definitivamente snodato la corda dal molo lasciandola cadere sul bordo della piccola nave per partire incontro alle avventure. E, in effetti, il nostro tragitto sarebbe stato lungo: arrivare dal Paese dell'Acqua a quello del Mare non era mica semplice. Prima di tutto avremmo attraversato un completo arcipelago con varie isole e isoline. Quella parte del nostro viaggio era più o meno sicura considerando il tutto: non ci avrebbe disturbato nessuno (grazie al cielo), anche perché quella zona era più o meno controllata dall'Accademia. Nelle terre accademiche era davvero difficile essere presi d'assalto da dei pirati. Beh, in quasi tutte le terre accademiche, a parte Oto s'intende. A Oto si poteva correre davvero ogni rischio, anche quello più assurdo e non si sapeva mai verso cosa si andava incontro in quel posto.

    Comunque sia, nonostante avessimo il vento favorevole, ci mettemmo circa 2 giorni per circuminavigare l'isola Nagi ed entrare, in tutto e per tutto, nell'Oceano Kanashi. Prima di, però, avremmo fatto una brevissima sosta (giusto un paio d'ore) sulla costa, in modo da rifornirci con i viveri e i beni di vario genere. Navigavamo senza alcun segno apparente, anche per non attirare troppe attenzioni sconvenienti. Durante tutto quel tempo avremmo parlato con il tizio. - Allora? Raccontami la tua storia. - Gli dissi, tanto non è che avevamo chissà cosa da fare sulla navetta. - Da dove vieni? Dove vai? Perché non hai un braccio? Come sei capitato a Kiri? - Insomma, era un modo come un altro per trascorrere il tempo, anche perché non è che avessi molto da fare. Non potevo pulire mica le mie spade per tutto quel tempo, anche se Sekiro, se lo avesse voluto, avrebbe senza troppe difficoltà visto come mi stavo pulendo le armi con una specie di straccio. - Le voglio sempre luccicanti. - Gli avrei spiegato. E di notte? Beh, di notte mi sarei messo a dormire lasciando la nave a Sekiro e dicendogli qualcosa tipo: - Dobbiamo andare a Sud. Tieni la bussola. - Gli avrei posto in mano una specie di bussola nerastra di media qualità. E mi sarei messo a dormire come facevo di solito: avrei vestito il mio pigiama a stelline che portavo nello zaino, poi avrei indossato il cappello da sonno (sempre a stelline), senza dimenticarmi delle scaldacalze, maschera sugli occhi e i tappaorecchie. A quel punto, ben munito di tutto il necessario per riposare bene, mi sarei accovacciato in un angolo della nave addormentandomi.

    I guai sarebbero arrivati il 3° giorno, quando la nostra nave sarebbe entrata a tutti gli effetti nell'Oceano di Kanashi. E sarebbero arrivati d'improvviso, come dovevano arrivare i guai. Forse il guaio lo avrei visto per primo io subito dopo essermi alzato; forse lo avrebbe visto Sekiro. Comunque verso le ore 9,30 del 3° giorno di viaggio avremmo visto una nave un po' più grande della nostra con una bandiera nera a ovest. Veniva dal Paese del The, probabilmente, ed era sicuro che veniva verso di noi. Non avremmo potuto fare molto, né accelerare la nostra corsa considerando che eravamo su una nave che faceva in tutto e per tutto schifo. D'altro canto i guai erano seri e una selva di frecce partì verso di noi.

    Sekiro stesso avrebbe dovuto far fronte a varie frecce che gli puntavano contro. La prima avrebbe percorso una traiettoria parabolare abbassandosi velocemente e pericolosamente verso il suo petto con una velocitàForza: 250, Potenza: 15 non troppo alta. Successivamente Sekiro sarebbe stato puntato da altre frecce provenienti dalla nave nemica. Due delle stesse gli avrebbero puntato dritteForza: 250, Potenza: 15 direttamente verso lo stomaco e la gamba destra rispettivamente. Infine un'altra freccia, probabilmente sganciata da una balestra, avrebbe tentato di trapassargli la gola a una velocitàForza: 250, Potenza: 15 comunque abbastanza sostenuta.

    In tutto questo io, appena alzatomi, avrei provato a individuare la nave in lontananza cercando anche di capire cosa fare precisamente. - Secondo me dovremmo provare di prendere in abbordaggio quella nave. - Dissi a Sekiro. - Guarda. Non è molto grande e forse sono una decina di persone al massimo. E a noi servirebbe una nave più grande. - Lo avrei guardato quindi con fare interrogativo, come per chiedere cosa ne pensasse di quella mia idea.





    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

    Note
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    Il recupero della nave di Tasaki Moyo


    ~III~



    La Grande Carpa



    Occhio Corvino? Che schifo. Puoi chiamarmi Master.

    "Master"? Avrebbe preferito Occhio Corvino, il Lupo. Tuttavia, se quello era veramente il nome in codice di Moyo, lo avrebbe chiamato "Master" senza problemi. Nella sua mente comunque, il ninja di Oto sarebbe rimasto per sempre Occhio Corvino.

    In pratica dicono che in quell'oceano ci sono dei pirati che ogni tanto si fanno vedere. Quindi tieni gli occhi aperti per favore.

    Certo! Era ovvio. Pirati! Una scocciatura in più. Avrebbe dovuto pensarci prima, il Lupo. Tutto sommato, la missione cominciava già ad apparire meno tranquilla del previsto.

    Tranquillo, Master!

    […]



    I due shinobi veleggiavano già da diverse ore sulla piccola imbarcazione. Il Lupo poté notare con stupore la variazione del colore dell'acqua: dal blu sporco, macchiato di chiazze verdastre, presente nel porto, si passò gradualmente, una volta raggiunto il largo, ad un calmo mare azzurro e trasparente, così trasparente da permettere di vedere al di sotto della superficie pesci, delfini ed altri animali marini intenti a sopravvivere nel vasto oceano. Per un momento il Lupo credette di vedere un luccichio vermiglio provenire dalle profondità. No! Non poteva essere...

    Una Carpa del Tesoro?

    Ma così come era apparso, quel luccichio svanì improvvisamente nel buio dell'oceano. Lo shinobi d'Ashina fissò di colpo Moyo, con sguardo abbastanza preoccupato.

    Mi sembra di aver visto qualcosa in fondo al mare...

    Se Moyo fosse stato abbastanza scaltro, avrebbe capito che quella constatazione non era altro che un avvertimento...

    […]



    Quella barchetta malandata, incredibilmente, riuscì addirittura a circumnavigare una certa isola chiamata Nagi, dopo essersi fermata per un paio d'ore, in modo che i due ninja a bordo potessero scendere per fare rifornimenti sulla stessa isola, per poi entrare nell'Oceano Kanashi. La navigazione fu tranquilla per tutto il tempo e così, forse per non soccombere alla noia, Moyo, mentre era tutto intento a lucidare le sue armi con un panno sporco, ruppe il silenzio.
    Chiedeva al ninja dell'Erede Divino delucidazioni su chi fosse, sul perchè si trovasse a Kiri, su come avesse perso il braccio. Probabilmente un tempo il Lupo non avrebbe risposto. La segretezza, tra i ninja, poteva essere questione di vita o morte. Adesso però, senza più un signore da servire, senza uno scopo, senza un passato e senza futuro, non vedeva motivi per non confrontarsi col suo compagno di missione.

    È una storia lunga. Provengo da una terra lontana, Ashina. Non sapei dirti quanto lontana. E non so nemmeno come io sia capitato qui. Semplicemente sono comparso al porto di Kiri mentre pregavo l'idolo del Buddha nel mio tempio.

    Dopodichè il Lupo si sfiorò la spalla dell'arto amputato. Quel gesto gli fece tornare alla mente flash, immagini, volti, suoni di un passato che ormai sembrava così remoto: l'Erede Divino, Genichiro, lo Scultore, lord Isshin. Erano morti tutti.

    Il braccio? Bé... sappi solo che l'ho perso per proteggere il mio signore. Ma ho fallito... ed un ninja, senza qualcuno da servire, che cos'è?

    Spero solo che riuscirai anche a sporcare quelle armi del sangue dei nostri nemici, quando servirà, oltre che a pulirle...

    […]



    Ormai erano passati tre giorni da quando la barchetta malmessa aveva lasciato le sponde di Kiri. Di giorno, mentre il Lupo riposava, era Moyo a condurre l'imbarcazione. Di notte, era lo shinobi da un braccio solo a guidarli, affidandosi alla bussola che il ninja di Oto gli aveva consegnato. E proprio di notte, il Lupo poté constatare la stranezza di Moyo. Per dormire egli s'era portato appresso tutto l'occorrente: pigiama a stelline, cappellino, scaldacalze, mascherina e tappaorecchie. Sogni d'oro! ... gli disse il Lupo la prima volta che assistette a quello spettacolo.
    In ogni caso, la mattina del terzo giorno, appunto, arrivarono i problemi. Una nave con bandiera nera, poco più grande della barca sui cui navigavano i due ninja, sbucò all'improvviso da ovest, puntando dritta verso di loro. A quel punto, velocemente, il Lupo dette un scossone al compagno di viaggio con la gamba sinistra, in modo da farlo risvegliare.

    Ehi! Sveglia! Guai in arrivo. Teniamoci pronti.

    Ed ecco arrivare frecce fulminee nella loro direzione. Una prima freccia puntò verso il torace del Lupo con traiettoria paraboloide. Non essendo troppo veloce, al ninja di Ashina bastò ruotare lateralmente il torace per schivarla. [Slot Difesa I] Riflessi 200
    Resistenza 200
    Per precauzione comunque il Lupo impastò chakra negli occhi per potenziare i propri riflessi. Ciò si rivelò utile, perchè subito dopo altre due frecce puntarono una allo stomaco ed una alla gamba destra. Con un piccolo balzo trasversale, il Lupo riuscì ad evitare anche questi colpi, finendo per rimanere in equilibrio sul bordo dell'imbarcazione. [Slot Difesa II] Impasto bassissmo
    Riflessi 225
    Resistenza 200
    Infine un'ultima freccia si diresse verso la gola dello shinobi senza braccio. Ancora una volta, egli la evitò, sempre rimanendo sul bordo della barca, abbassando testa e torace, ed allargando il braccio per mantenere l'equilibrio. [Slot Difesa III] Impasto bassissmo
    Riflessi 225
    Resistenza 200


    Fu a quel punto che Moyo ebbe la compiacenza di svegliarsi ed alzarsi.

    Secondo me dovremmo provare di prendere in abbordaggio quella nave. Guarda. Non è molto grande e forse sono una decina di persone al massimo. E a noi servirebbe una nave più grande.

    Proprio mentre Moyo terminava la proposta, dalla nave pirata sarebbe partita una cannonata Forza 550
    Potenza 25
    diretta proprio contro la bocca dello stomaco del ninja di Oto. A questa, sarebbero seguiti altri tiri di frecce, sempre in direzione dell'Occhio Corvino.: uno Forza 550
    Potenza 15
    alla spalla destra ed uno Forza 550
    Potenza 15
    alla gamba sinistra.

    […]



    Sembrava che le cose non potessero andare peggio, ma dopo che Moyo avesse incassato od evitato i colpi di frecce e di cannone indirizzati verso di lui, all'improvviso la barca dei due shinobi avrebbe iniziato a tremare, e l'acqua sotto di loro a ribollire.
    Moyo ed il Lupo avrebbero potuto vedere uno scintillio provenire dagli abissi, uno scintillio dalle sfumature rosse ed oro, che si sarebbe avvicinato alla superficie sempre più velocemente ed ingrossandosi sempre di più. Infine dall'acqua con un enorme balzo sarebbe spuntata fuori una carpa gigantesca, lunga almeno dieci metri e larga almeno cinque: il Signore delle Carpe del Tesoro! avrebbe urlato il Lupo, preso dalla concitazione.

    6x77Du8



    Questa sarebbe ricaduta in mare con un tonfo assordante e sollevando in aria onde elevatissime, quasi un piccolo tsunami, non prima però di aver letteralmente aperto a metà l'imbarcazione dei due shinobi.

    Ritrovatisi in mare, a quel punto, ci sarebbero state poche alternative ormai alla proposta che Moyo aveva fatto al Lupo.

    Mi sa che adesso non rimane che provare questo abbordaggio. Solo una cosa, come saliamo sulla nave?


    Chakra: 19,5/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Antidoto Base × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Kunai × 3
    • Accendino × 1
    • Charkam × 1
    • Makibishi × 1
    • Wakizashi × 1
    • Nekote × 1
    • Bomba Gelo × 1
    • Fumogeno × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Dadao × 1

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    La nave di Tasaki Moyo


    Post 4


    Finalmente ottenni di farmi chiamare "Master" da quel tizio, il che pur essendo abbastanza divertente come soprannome, di certo mi avrebbe potuto portare dei problemi e delle difficoltà in un futuro non troppo remoto. Questo, però, era una questione di secondo se non di terzo piano. La cosa che mi preoccupava maggiormente nelle condizioni in cui mi trovavo era quella legata all'attraversamento dell'oceano che, come ben sapevo, era colmo di pericoli e difficoltà. E fintanto che io durante il nostro percorso non ero chissà quanto attento a tutto ciò che mi circondava, ero semplicemente lì che dormivo, riposavo ecc. Quello che vide qualcosa fu proprio il ragazzo senza il braccio. Vide "qualcosa". Qualcosa... Beh. - Forse hai visto un pesce. - Dissi semplicemente restando tipo sdraiato sul fondo di quella specie di navetta. Beh, insomma, le possibilità di vedere un pesce nel mare non erano mica poche, no? Comunque andammo oltre e navigammo, come già sapete, senza troppe difficoltà per davvero moltissimo tempo. Forse sia io che lui la concezione del tempo l'avevamo completamente perduto.

    Per fortuna perdemmo abbastanza tempo a parlare e quando chiesi su chi fosse, mi rispose in modo abbastanza approfondito. Mi disse che proveniva da una terra lontana chiamata Ashira e che, fondamentalmente, non sapeva nemmeno come fosse capitato a Kiri. Beh era una cosa normale. Probabilmente metà dei ninja di Kiri non sapeva come fosse capitata a Kiri; e se avessero potuto avrebbero abbandonato quella terra fatta di pescherecci e pescivendoli il prima possibile. Comunque la storia era abbastanza curiosa, tant'è che la ascoltai ma non dissi nulla. - Capito. - Risposi semplicemente. Per poi aggiungere: - Forse sarebbe stato meglio per te se fossi capitato a Oto. - Anche se chissà quanto cazzo sarebbe durato quel tizio a Oto. Forse l'avrei presentato a Diogene, che avrebbe sicuramente apprezzato un ninja così incredibilmente leale. Comunque era tipo un ronin, anche lui. - Sappi che la mia storia è simile alla tua. - In effetti era vero. Ricordiamola per coloro che se la sono dimenticata. Anche io servivo il mio Signore, lo Tsuchikage, il Kage di Kumo. Ma con l'avvento della guerra civile e dei Cremisi, tale Kage venne ucciso e il potere passò nelle mani dei Cremisi. Io, allora, decisi di tradire Kumogakure, considerando che il potere ormai era nelle mani di persone che non volevo servire e che non rispettavo in alcun modo: con la morte del Kage era morta anche la mia voglia di trovarmi a Kumo. - Un ninja che non ha qualcuno da servire è un ronin. Io ero un ronin solo qualche anno fa. Poi il Destino mi ha portato a servire Oto. - Era quello il riassunto della mia breve storia. Non chissà cosa, sia chiaro. Ma pur sempre qualcosa. Qualcosa che gli avrebbe potuto dare un'idea su di chi si trovava davanti.

    Con l'avvicinamento della nave pirata fu proprio Sekiro a svegliarmi dai miei bei sogni. Saltai immediatamente in piedi e man-mano che la nave si avvicinava sbuffai diverse volte. Avevo dei bei sogni e ora si avvicinava sta cosa che mi aveva tolto dai miei bei sogni. Non si meritavano, forse, i miei insulti peggiori? Comunque Sekiro ben si difesa dagli attacchi provenienti da quella nave. Per me fu anche abbastanza facile farlo non appena ebbi le mie katane nelle mie stesse mani. Una cannonata che mi puntava allo stomanco la schivai - SD1Riflessi: 625 spostandomi di lato: sfortunatamente colpì la nostra nave un po' più indietro rispetto alla mia posizione. Il danno alla nave non fu critico, ma era comunque, come dire, abbastanza "sconveniente". Le frecce, invece, le deviai - SD2 e SD3Riflessi: 625 muovendo abilmente le mie katane in maniera tale da far finire tutti quei dardi direttamente nell'acqua.

    Così, si poteva dire, che tutti gli attacchi diretti contro di noi da parte dei pirati di quella nave finirono nel vuoto: erano abbastanza scarsi e per niente interessanti. Fu quando pensai a una strategia per provare ad avere una nave migliore, che notai un strano scintillìo nelle profondità e una specie di carpa dorata che saltava fuori dall'acqua; il mio compagno di missione a quel punto si mise a gridare, eccitato, che era il Signore delle Carpe del Tesoro. L'unica parola che sentii, ovviamente, fu "Tesoro", tant'è che inarcai un sorpacciglio provando a chiedere a quale tesoro si riferisse: - Il Tesoro? Quale tesoro? -

    Poi, quando il tizio mi chiese come saremmo saliti sulla nave, lo guardai stranito: - Ma come? Non sai camminare sull'acqua e sul legno? - Alzai un sopracciglio per capire se fosse serio. Subito gli avrei fatto cenno di salirmi in schiena: non che sarebbe stato facile per lui "tenersi" con una mano sola, ma depositando le spade l'avrei, diciamo, tenuto io. - Salimi in spalla. -

    A quel punto, con Sekiro in spalla mi sarei subito mosso - SA133 metri in direzione della nave camminando prima sull'acqua Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.(Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]
    e una volta raggiunta la nave, avrei fatto un cenno a Sekiro di tenersi meglio, più forte, perché stavamo per camminare in verticale: - Tieniti meglio. - A quel punto avrei semplicemente posizionato i piedi sul legno della nave iniziando a correre Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]
    sullo stesso arrivando in poco tempo sulla nave. La cosa migliore è che avrei fatto tutto questo muovendomi a spirale, evitando i lanci qua e la, per poi saltare sul terreno della nave facendo scendervi anche Sekiro: - Beh. Divertiti. -

    Quelle parole sarebbero state abbastanza profetiche, perché subito Sekiro sarebbe stato assalito da un pirata con una specie di spada con la qualche avrebbe provato a bucare il nostro amico comune. Prima di tutto quel prima avrebbe tentato di bucargli il collo con un affondo abbastanza veloceVelocità/Forza: 225, Potenza: 25 da un lato all'altro. Subito dopo avrebbe ritirato quella lama, provando a tagliarloVelocità/Forza: 225, Potenza: 25 con un fendente laterale al livello del ginocchio destro. Infine, senza badare al fatto che Sekiro non aveva un braccio, avrebbe anche tentanto di conficcare quella spada direttamente nel suo cuore: un affondo Velocità/Forza: 225, Potenza: 25 abbastanza semplice. Infine, considerando la mancanza del braccio di Sekiro, il pirata avrebbe subito provato a sfruttare quella debolezza a proprio favore. Avrebbe prima deposto la spada e poi avrebbe composto in maniera rapida dei sigilli - ST1 - Azione RapidaSaimin jutsugo no Jutsu - Tecnica della Parola Ipnotica
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (7)
    L'illusione si attiva se la vittima è presente entro 9 metri l'utilizzatore, può sentirlo o ricevere un comando e non lo considera una minaccia. L'utilizzatore può impartire un ordine alla vittima; l'ordine non può danneggiare sé stesso o terzi. L'efficacia è pari a 40.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    per eseguire una specie di genjutsu che avrebbe colpito il malcapitato. Subito, difatti, avrebbe parlato al ragazzo: - Torna sulla tua nave. - Come avrebbe reagito il monco a quel punto?




    Chakra: 79,25/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Parata
    3: Parata
    Slot Azione
    1: Spostamento
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

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    Il recupero della nave di Tasaki Moyo


    ~IV~



    L'Occhio del Male



    I due ninja, uno di Kiri, ma proveniente da Ashina, l'altro di Oto, ma proveniente da Kumo, erano ormai naufragati tra i flutti, senza più una barca su cui contare. Il problema per il Lupo in quel momento era come riuscire a salire sulla nave di pirati che aveva davanti a sé: senza corde, appigli o qualunque strumento disponibile per scalare il legno di cui era fatta l'imbarcazione nemica, vedeva remota la possibilità di riuscita del piano di Moyo.
    Poi, ancora una volta – ed ormai ne aveva perso il conto – i ninja di questo nuovo mondo, in cui si era ritrovato suo malgrado, lo stupirono per forza e capacità.

    Ma come? Non sai camminare sull'acqua e sul legno?

    Camminare sull'acqua e sul legno? Mai, in tutta la sua vita, il Lupo aveva sentito o visto una tecnica del genere.

    Salimi in spalla.

    Il Lupo non poteva credere ai suoi occhi... ed i suoi occhi ne avevano viste tante, di tutti i colori. Come era già successo con Ciuffo Albino, anche Occhio Corvino sembrava avere una forza mai vista, riuscendo a correre, schivare e saltare, restando sulla superficie dell'acqua, con l'Ōkami in spalla, come fosse una cosa da nulla.
    Raggiunto il confine tra acqua e legno, Moyo avvertì il Lupo di rendere più salda la propria stretta alle sue spalle, perchè stavano per muoversi in verticale. Il ninja di Oto cominciò a salire verso il ponte, zigzagando e muovendosi a spirale per evitare frecce e spari provenienti dai pirati più in alto.

    Ma... che... razza … di... tecnica... stai... usando? Non ho mi visto nulla di simile.

    Durante la salita, davanti al Lupo, scorsero fugaci visioni delle parti interne della nave dai portelloni della stessa: la stiva ed il ponte sottocoperta. Mentre nel ponte sottocoperta vari sacchi ammassati davano l'idea che una quantità ingente di scorte fosse disponibile là sotto, dalla stiva invece il Lupo notò provenire riflessi argentei, quasi come se questi arrivassero da sbarre giganti di metallo colpite dai raggi del sole filtranti. E poi all'improvviso un occhio.

    tJaCc78



    Un occhio enorme, grande quanto tutto un oblò, quindi all'incirca di una cinquantina di centimetri di diametro, con sclere di colore giallo, iniettate di sangue, ed un pupilla dilatata con iride completamente nero, di un nero capace di far perdere la sanità mentale sprofondandoci dentro.

    Ehi... hai visto che c'è là sotto?

    Ma evidentemente, Moyo, troppo intento a portare sani e salvi lui stesso ed il Lupo fino in cima al ponte, non aveva prestato attenzione agli oblò ed ai portelloni sul lato della nave. Inoltre l'Ōkami non fece nemmeno in tempo a rivolgere la domanda al suo compagno o a riceverne risposta, che i due ninja erano già arrivati a destinazione. Ed appena sceso dalle spalle del compagno, lo shinobi di Ashina fu immediatamente attaccato da uno di dei banditi.
    Questi portò un affondo di spada al collo del Lupo. Sfruttando ancora il chakra, che aveva da poco imparato ad utilizzare, il Lupo fece col busto un movimento rotatorio laterale di 90°, in modo che il colpo del pirata finisse nel vuoto [Slot Difesa I] Impasto Mezzo-Basso
    Riflessi 250
    Resistenza 200
    , e, contemporaneamente, estrasse la propria wakizashi. [Slot Gratuito Istantaneo]
    A tale schivata il pirata fece seguire un fendente al ginocchio destro. Il Lupo interpose la propria wakizashi, dirigendola obliquamente verso il basso, tra sé e la lama del nemico [Slot Difesa II] Impasto Mezzo-Basso
    Riflessi 250
    Resistenza 200
    , il quale tentò ancora un altro affondo, stavolta però diretto al torace del Lupo, che fu evitato dal ninja senza braccio tramite una giravolta laterale dalla parte opposta. [Slot Difesa III] Impasto Mezzo-Basso
    Riflessi 250
    Resistenza 200

    Era arrivato il momento di attaccare, quando il pirata si mise ad eseguire rapidamente dei sigilli. In un flash istantaneo al Lupo tornò in mente lo scontro di pochi giorni prima contro Tork, il ladro di capre, ed in particolare quando anch'egli, con assoluto stupore del Lupo, compose sigilli che esitarono in una tecnica che prese del tutto alla sprovvista il ninja di Ashina. Ed il ninja di Ashina già si immaginava di dover subire l'impossibile, tuttavia, stavolta, sorprendentemente, non successe assolutamente nulla. [Nota] Leggi note alla fine della tabella riassuntiva Con espressione di sorpresa, quindi, il Lupo ne approfittò. Con la propria wakizashi già equipaggiata, egli tentò di portare un fendente trasversale alla gola dell'avversario, da sinistra a destra, in modo da reciderne carotide o giugulare, o perforargli la trachea. [Slot Azione I] Velocità 200
    Forza 200
    Potenza 20
    Dopodichè il Lupo avrebbe cercato di sferrare un calcio con la gamba sinistra verso la tempia del pirata [Slot Azione II] Impasto Mezzo-Basso
    Velocità 250
    Forza 200
    Potenza 10
    e, contemporaneamente, infilzarlo nell'addome con la propria wakizashi retta con il suo unico braccio, il destro. [Slot Azione III] Velocità 200
    Forza 200
    Potenza 20


    […]



    A quel punto gli shinobi, Moyo e Sekiro, erano circondati. Cinque pirati-ninja gli erano ormai tutti attorno. La loro posizione, sul ponte della nave, era più o meno a metà tra prua e poppa. Un bandito sarebbe corso alla carica di Moyo, mentre, nello stesso istante, un altro pirata, distante circa 10 metri, avrebbe lanciato un Uchiha Shuriken Velocità 650
    Forza 600
    Potenza 10
    diretto verso la gola del ninja di Oto. Nel frattempo l'altro pirata avrebbe attaccato Moyo con una sciabola Velocità 650
    Forza 600
    Potenza 15
    , cercando di squartargli l'addome.

    […]



    Mentre infuriava il combattimento sulla nave, ad un certo punto si sarebbe sentito un ruggito spaventoso provenire dalla viscere della stessa ed una mano, ricoperta da viscidi peli neri, e di dimensioni imponenti (circa 2 metri di lunghezza, 1 metro di larghezza), con lunghe unghie affilatissime, sarebbe sbucata da sotto le assi di legno del ponte, rompendone letteralmente il pavimento, e sfondando il ponte sottocoperta dalla parte della prua.

    vvujTwo



    La nave sarebbe stata danneggiata, certo, ma le strutture fondamentali della stessa erano ancora intatte, e, quindi, l'imbarcazione non sarebbe sembrata minimamente in procinto di affondare: l'unico danno sarebbe appunto stato un buco nel pavimento del ponte di prua, largo circa 3 metri, dal quale proveniva solo oscurità, ma che, illuminato dai raggi del sole, avrebbe fatto trasparire, di tanto in tanto, la sagoma di quello spaventoso occhio giallo iniettato di sangue.
    La mano si sarebbe mossa a destra e sinistra, in avanti ed indietro, in alto ed in basso, afferrando, stritolando e gettando in mare chiunque gli fosse stato abbastanza vicino. In questo modo almeno la metà della ciurma pirata (5 banditi) venne eliminata dalla bestia. Dopodichè, la mano gigante sarebbe piombata proprio nella direzione del ninja di Oto, cercando di schiacciarlo al suolo, come un insetto, insieme al pirata contro cui Moyo stesso stava combattendo. [Nota] Velocità 600
    Forza 850
    Potenza 40


    Sembrava proprio che la missione, di colpo, dopo tre giorni di niente, adesso non voleva lasciarli più senza sorprese, o peggio, pericoli mortali...

    Attento Master!



    Chakra: 17,5/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Parata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Fendente alla gola
    2: Calcio alla tempia
    3: Affondo all'addome
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Antidoto Base × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Kunai × 3
    • Accendino × 1
    • Charkam × 1
    • Makibishi × 1
    • Wakizashi × 1
    • Nekote × 1
    • Bomba Gelo × 1
    • Fumogeno × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Dadao × 1

    Note
    Visto che la tecnica che il pirata ha eseguito contro di me specifica che, perchè si attivi, necessita che il bersaglio non consideri una minaccia l'utilizzatore, e visto che io evidentemente considero una minaccia il pirata (l'utilizzatore), dal momento che mi attacca con una spada, ho semplicemente ignorato la tecnica, considerando appunto che dopo l'esecuzione dei sigilli, questa non abbia effetto.
     
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    La Nave di Tasaki Moyo


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    Ma che razza di ninja mi portavo sulla schiena, vi chiederete voi? Cioè, da dove era sbucato? E come era finito a Kiri? Perché non sapeva niente di niente di come stavo camminando prima sull'acqua e poi sul legno? Cosa diavolo succedeva? Dove saremmo andati? Perché Kato Yotsuki rideva come un coglione? Ma Diogene si faceva di steroidi? Essere o non essere? Comunque, quando mi chiese che tipo di tecnica fosse quella, presi un bel respiro. Cioè, voglio dire, anche la gente che si trovava nei più lontani angoli ninja sapeva a cosa serviva il chakra e come conveniva utilizzarlo per camminare sull'acqua o sul legno. Lo sapevano tutti. Pure i muri lo sapevano. Ma che cazzo. Presi un bel respiro prima di rispondergli, quasi provando a calmare i miei nervi che, nonostante la situazione di merda in cui ci eravamo cacciati, non erano affatto così tesi come qualche estraneo avrebbe potuto erroneamente pensare. - Non è una tecnica. - Tagliai secco. - Semplicemente uso il mio chakra in modo da ottenere l'effetto che desidero. - Ed era vero. Insomma: i ninja che erano dei maestri nell'utilizzo del chakra semplicemente lo usavano in maniera tale da ottenere esattamente ciò che volevano. Per giunta lo facevano in poco tempo e senza curarsi minimamente delle eventuali conseguenze. Un ninja in particolare? Febh Yakushi. Diamine se non era una catastrofe camminante con le sembianze di un secchione. Non me ne curai minimamente della sua domanda successiva; non che mi importava molto di cosa c'era di sotto. Ma giusto per farlo felice un po', risposi: - Sì, lo avevi detto. La Carpa Magica. - Forse lo avevano riempito pure di funghi allucinogeni prima di farlo capitare a Kiri. Forse l'avevano cacciato da quel suo paese a calci in culo perché vedeva cose strane. Non che me ne importasse molto, insomma.

    Quando il tizio fu finalmente recapitato a destinazione, dovette prima difendersi e poi attaccare. Insomma, lo facevano tutti veramente, no? Prima si difendevano e poi attaccavo. Il suo avversario, con quella specie di spadina un pochino strettina nella mano, riuscì comunque a parare - SD1Riflessi: 250 il colpo deviando la sua wakizashi un po' altrove, tipo la fece scivolare contro la sua lama e poi quella wakizashi strana finì a lato. In quel modo cercò anche di sbilanciare il nostro eroe senza un braccio. Non che fosse facile farlo: il kiriano (oppure il non kiriano, che manco avevo capito se era veramente un sottoposto del Mizukage o no) non era mica tanto scarso nell'arte della spada come qualcuno, almeno inizialmente, avrebbe potuto erroneamente pensare. Per questo il tizio non si aspettò di vedere un calcio poderoso e veloce che gli puntava verso la tempia; cercò di difendersi malo modo e in fin dei conti preseDanno: medioleggera il corpo sulla testa. Il calcione non fu tanto facile da assorbire; cioè, c'era quella gente tipo Diogene che poteva mettersi vicino al muro, tu potevi massacrarlo di botte, ma alla fine non gli facevi niente. Non fu il caso del pirata, che venne sbilanciato e quando il mio compare di missione affondò la sua lama, quest'ultima si piantò esattamente nelle carni del povero malcapitato. Danno: medio-grave all'addome A quel punto quest'ultimo si accasciò al suolo abbastanza dolorante. Era anche chiaro che non avrebbe potuto continuare quel piccolo duello con l'handicappato e, anche se non era morto, era piuttosto ferito. A quel punto Sekiro stesso avrebbe potuto decidere la sua sorte: lasciarlo in vita oppure no?

    Non che avesse molto tempo per farlo a dire il vero. Anche perché subito dopo quel colpo andato a segno avrebbe dovuto affrontare un lancio - SA1Forza: 250, Potenza: 8 di kunai, precisamente 3, che gli puntavano addosso provenendo da chissà dove. Precisamente gli si sarebbero conficcati direttamente nel busto se il nostro piccolo eroe non avesse fatto niente. Subito dopo sarebbe stato raggiunto anche in corpo a corpo da un tizio abbastanza strano, ma con una wakizashi a suo seguito. Con la stessa avrebbe provato a colpire - SA2Potenza: 25, For/Vel: 225 il monco al braccio restante con un veloce fendente, con una sola intenzione: provare a tagliarglielo via (che divertente che era, no?). A quel punto, ritirando la wakizashi avrebbe provato a conficcarla direttamente nella gola del nostro amico. Slot Azione 3For: 200, Vel: 250, Pot: 25.

    Al contempo anche io mi stavo dando da fare, nonostante fossi stato appena svegliato (male). L'Uchiha Shuriken che mi volava contro la gola lo deviai - SD1Riflessi: 625 + 2 (1/2 Basso) con un bruschissimo movimento delle mie spade, facendo sì che quel shuriken finisse ben lontano dalla mia posizione, nell'acqua dell'oceano. Subito dopo, però, arrivò la volta di una sciabolata. Anche questa, però, era terribilmente lenta (per essere buoni). Così, quando la vidi partire, di nuovo usai le mie katane per parare - SD2Riflessi: 625 + 2 (1/2 Basso) quell'arma verso l'esterno con un unico e velocissimo movimento. Non mi importava molto dove poi sarebbe finita quella sciabola; diavolo. - Lento. - Bisbigliai guardandolo.

    Qua, però, bisogna fare una piccola premessa, no? Allora, vi ricordate che a un certo punto a Oto avevo detto che tutti potevano cambiare e avere una seconda possibilità, quella della redenzione? Non ero cambiato da quel momento. Certo, alcune volte mi era impossibile realizzare quel mio tipo di desiderio, ma altre volte lo facevo spesso. Così, non appena né ebbi la possibilità in un momento di pausa, feci un cenno di fermarsi - Shh. Shh. Fermi tutti. - Dissi. - Allora io sono Tasaki Moyo e voglio che vi arrendiate immediatamente, senza se e senza ma. Se deponete subito le armi vi garantisco di avere salva la vita e potrete diventare la mia ciurma, mentre io sarò il vostro capitano. - Fondamentalmente a quel punto avrei dovuto attendere un pochino per chiedere qualcosa tipo: "allora cosa ne pensate, neh?". Ma venni bruscamente interrotto, perché, come potei capire poco dopo, il nostro handicappato preferito non aveva visto la carpa magica sotto la nave, ma qualcos'altro.

    Una specie di lunghissima mano, il braccio veramente di un mostro, che sfondò da poco sotto. Riuscii a percepirlo grazie ai miei sensi extra sviluppati e quando accadde, non potei fare a meno di balzare - SD3Riflessi: 625 + 2 /1/2 Basso) via come se avessi appena visto il mostro più mostro di sempre. Un bel salto, il mio, circa di 6 metri, che mi permise di schivare del tutto gli artigli del braccio. Fu a quel punto che mi girai verso Sekiro: - Ma ti sembra una carpa? - chiesi subito attivando - ST1Attivazione Flusso Mentale Livello III
    Velocità: 550 + 2
    Riflessi 550 + 2
    Bestialità: +2 a Velocità, -2 a Resistenza
    9 Bassi di Chakra (-1 Medio)
    +4 tacche a CAP di ogni statistica primaria
    Intuito +2 tacche
    le mie capacità particolari e capendo che lì per lì un combattimento contro quel mostro era inevitabile. L'unica cosa che mi dispiaceva era per la ciurma dei pirati. Che poteva diventare, ahimé, la mia ciurma. - La mia ciurma! - Gridai. - La ciurma del Capitan Tasaki Moyo! -

    A quel punto, mentre il braccio proveniente dal fondo della nave si agitava e faceva danni alquanto, io mi gettai - SA1Spostamento: 39 metri, Velocità: 700 con la mano stessa impugnando entrambe le katane. A quel punto non ci avrei messo molto per attivare la mia combo preferita deponendo un attimo le spade per fare il siglllio Taglio dell'Inferno + Spade del Sole - ST2 + ST3 (Tecnica Rapida + Bonus Intuito)Taglio dell'Inferno
    Villaggio: Tasaki Moyo
    Posizioni Magiche: Caricamento (4)
    L'utilizzatore può irrorare la propria arma di chakra del Fulmine Nero per sferrare con la stessa un singolo colpo dall'alta capacità offensiva. La potenza del colpo è aumentata di + 10 ogni grado ninja. Il danno ignora qualunque difesa con durezza pari o inferiore al livello della tecnica speciale.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso ogni 10 di potenza + Basso)
    [Richiede Taglio dell'Inferno I]
    [Da genin in su]

    Spade del Sole - Taiyō no ken
    Villaggio: Personale - Specializzazione Esperto di Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Caricamento (4)
    L'utilizzatore può irrorare il proprio equipaggiamento di fulmine. Gli attacchi eseguiti con l'equipaggiamento ricoperto di chakra hanno un aumento di Potenza pari a +10; una volta a turno è possibile aumentare la potenza di un solo colpo di +5. È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Spade della Luna", pagando uno slot tecnica base oltre al relativo consumo. Il mantenimento richiede Slot Tecnica.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Su Spade del Sole uso Azione Rapida e Tecnica Rapida

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da chunin in su]
    su una delle mie spade e quindi, non appena fossi stato vicino al braccio di quel mostro (i sigilli, se non fosse chiaro, li avrei composto durante la corsa), avrei provato a tagliarlo - SA2Velocità: 650 + 2 (TS) + 2 (Bestialità) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (1/2 Basso) = 900
    Forza: 725
    Potenza spada 1: 40 + 10 (Taglio Infernale) + 30 (Taglio dell'Inferno) + 10 (Chakra Infernale) + 15 (Spade del Sole) = 105
    Potenza spada 2: 40
    con un veloce movimento dall'alto verso il basso di entrambe le spade proprio verso la zona del polso di quel gigantesco braccio con l'intenzione di danneggiarglielo il possibile.

    Ma non mi sarei fermato e subito dopo quel primo colpo, avrei provato ad affondare - SA3Velocità: 650 + 2 (TS) + 2 (Bestialità) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (1/2 Basso) = 900
    Forza: 725
    Potenza spada 1: 40 + 10 (Taglio Infernale) + 10 (Spade del Sole) = 60
    Potenza spada 2: 40
    entrambe le katane al lato della mano, magari veso il monco rimasto. Se ci fossi riuscito? Boh. Ma in ogni caso nemmeno a quel mi sarei fermato e se il braccio fosse stato a portata della mia mano, avrei continuato a tagliarlo. O almeno ci avrei provato. Come? Facile. Avrei di nuovo ritirato entrambe le katane provando di nuovo a schiantarle con un doppio fendente - SA4650 + 2 (TS) + 2 (Bestialità) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (1/2 Basso) = 900
    Forza: 725
    Potenza spada 1: 40 + 10 (Taglio Infernale) + 10 (Spade del Sole) = 60
    Potenza spada 2: 40
    sulla parte sana del braccio, in modo da causargli più danni possibili. Solo a quel punto me ne sarei stato un po' fermo provando a vedere se ci fossi riuscito a farcela oppure no.



    Chakra: 71,75/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Parata
    2: Parata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Spostamento
    2: Taglio dell'Inferno
    3: Attacco
    Slot Tecnica
    1: Attivazione TS
    2: Taglio dell'Inferno
    3: Spade del Sole (Azione Rapida + Tecnica Rapida)
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

    Note
    ///
     
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    Il recupero della nave di Tasaki Moyo


    ~V~



    Compromesso



    C'era di tutto su quella nave: un monco, un pazzoide dotato di spade, pirati alla ribalta ed un mostro. Cosa mancava? Un capitano. Fino a quel momento i due ninja non erano ancora riusciti ad individuare colui che aveva il comando su quella imbarcazione. Ed il Lupo si stava proprio chiedendo questo: dove si trovasse la testa, in modo che, una volta tagliata, il corpo cadesse. Se lo chiedeva, appunto, il ninja di Ashina, anche mentre combatteva contro il primo bandito che si era fatto avanti. Agilmente il Lupo era stato capace di annullare tutti i colpi del proprio nemico ed inoltre, grazie ad una veloce combo ben assestata, era riuscito anche a ferirlo gravemente all'addome. Ora, il pirata era accasciato a terra, inerme, pronto a ricevere il colpo di grazia. L'Ōkami infatti stava per far finire le sofferenze di quel povero balordo, perforandogli la gola con la wakizashi, quando, improvvisamente, desistette: tre kunai infatti volarono a gran velocità contro il torace del Lupo. D'istinto il Lupo ruotò il busto di lato, ancora una volta, di 90° in modo che i kunai gli sfrecciassero davanti agli occhi, anche se uno di questi riuscì comunque a colpirlo sulla guancia, lasciandogli un graffio sanguinante lineare ed obliquo. [Slot Difesa I] Impasto Mezzo-Basso
    Riflessi 250
    Resistenza 200
    Ferita Mezza-Leggera guancia destra
    Gocce di sangue, del suo sangue, scivolarono sulla gota e piano piano gli finirono in bocca. Sapore pungente... Strano! Sangue ed acciaio... due sostanze indelebilmente legate: l'uno ha il sapore del metallo, perchè contenente metallo, ferro per la precisione, l'altro letteralmente costituito di metallo; l'uno schizza e fuoriesce quando l'altro taglia e penetra. Questi strambi pensieri furono suscitati nella mente del Lupo, in un attimo, da quel taglio superficiale, ma, si sa, il tempo del pensiero è profondamente diverso dal tempo della realtà sensibile. Infatti ecco arrivare, come un fulmine, un secondo pirata, in possesso, come il Lupo, di una wakizashi, che provò a colpire lo shinobi al suo unico braccio, cercando di mozzarglielo. Al ninja di Ashina bastò spostarsi lateralmente, ritirare il braccio verso di sé, fletterlo e contemporaneamente extraruotarlo per far sì che la propria wakizashi andasse ad impattare contro la wakizashi avversaria proteggendolo dall'attacco. [Slot Difesa II] Impasto Mezzo-Basso
    Riflessi 250
    Resistenza 200
    Non finì qui però l'assalto pirata, perchè quello continuò con un affondo diretto alla gola del Lupo. L'Ōkami, ormai non più preso alla sprovvista, fece scattare testa e torace di lato ed al contempo si abbassò, accovacciandosi, per evitare l'affondo. [Slot Difesa III] Impasto Basso
    Riflessi 275
    Resistenza 200


    Ora sei mio!

    Dalla posizione in cui aveva schivato l'attacco precedente, quindi ribassata rispetto al suo nemico, il Lupo tentò subito un affondo all'inguine del pirata per recidergli l'arteria femorale. [Slot Azione I] Velocità 200
    Forza 200
    Potenza 20
    Dopodichè lo shinobi senza braccio avrebbe cercato di portare a segno, rialzandosi per darsi slancio, una ginocchiata alla bocca dello stomaco dello stesso pirata [Slot Azione II] Impasto Mezzo-Basso
    Velocità 250
    Forza 200
    Potenza 10
    , per poi, velocemente, tentare di passargli alle spalle, cingerlo al collo con la wakizashi e spingere la lama contro la pelle del suo pomo d'Adamo per fargli capire che in una frazione di secondo il Lupo avrebbe potuto riversare il suo sangue sul ponte della nave. [Slot Azione III] Impasto Mezzo-Basso
    Velocità 250
    Forza 200


    Se non vuoi che ti tagli la gola, dimmi chi siete, perchè ci avete attaccato e chi è al comando.

    […]



    Nel frattempo nemmeno Moyo era sfuggito ai guai. Egli evitò senza problemi gli attacchi che i pirati avevano portato anche contro di lui. Dopodichè il ninja di Oto dimostrò una volta di più di non avere tutte le rotelle al posto giusto. Attirando l'attenzione di tutti i presenti, si presentò e, gentilmente, chiese ai pirati di arrendersi e di diventare la sua ciurma per avere in cambio salva la vita.

    Ma cosa diavolo fa? Rivela la sua identità ai nemici?

    Moyo però non ebbe mai la possibilità di sentire la risposta alla sua richiesta, perchè dal pavimento del ponte, sfondandolo, sbucò una mano mostruosa e gigantesca che, prima, stritolò e scaraventò in mare 5 membri della ciurma, poi si fiondò contro l'Occhio Corvino con l'intento di schiacciarlo. Egli balzò via, agilmente, di circa 6 metri, dal punto di impatto della mano, salvandosi. Tuttavia, il povero pirata, che aveva cercato in precedenza di squarciare l'addome di Moyo, non fu così abile e la sua gamba finì per essere spappolata sotto il peso e la forza dell'arto bestiale.

    Ma ti sembra una carpa?

    Mentre la mano mostruosa stava riassumendo la sua posizione di partenza, ecco che il ninja di Oto già schizzava a folle velocità contro di essa.

    La mia ciurma! La ciurma del Capitan Tasaki Moyo!

    Non dirmi che vuole attaccare quella cosa?

    Moyo attivò una strana tecnica, che ricoprì una delle sue katane con un'aura misteriosa, e partì alla carica. Dapprima tagliò la mano gigantesca al livello del polso. Da questo fuoriuscì un abbondante liquido verde che cadde, con tonfi sordi, nella stiva sottostante. Seguì un ruggito spaventoso. [Nota] Riflessi 600
    Resistenza 900
    Ferita Grave
    Occhio Corvino però non si fece intimorire ed affondò entrambe le katane al lato della mano. Questa volta il mostro si difese. L' unghia dell'indice e quella del medio della creatura, infatti, all'improvviso si allungarono, curvarono verso il basso e si interposero tra le lame di Moyo e la mano stessa, quasi fossero altrettante spade. Le due katante si infransero contro la protezione di unghie, tagliandole, certo, ma questa riuscì comunque ad assorbire parte della potenza del colpo prima che esso si abbattesse ancora contro la carne del mostro. [Nota] Riflessi 600
    Resistenza 900
    Unghie: potenza 20 - durezza 2
    Ferita Medio-Leggera
    Altro verde sangue melmoso scaturì dalla ferita, inondando la stiva sottostante. E fu proprio dalla stiva che in quel momento si sentì un grido disperato.

    NOOOO! FERMOOOOO! NON FAR MALE ALLA MIA CREATURA!

    Ma Moyo non si fermò. Anzi un ulteriore attacco, un doppio fendente, fu diretto verso la parte sana del braccio del mostro. Tuttavia, prima che questa nuova offensiva potesse raggiungere il bersaglio, dal foro nel pavimento, che dava nella stiva e da cui era fuoriuscita la mano mostruosa, scaturì un muro di terra che si interpose tra le lame e la creatura, proteggendola, e scontrandosi con le lame di Moyo. Rumore metallico e scintille d'attrito si sparsero tutte attorno. [Nota] Parametro Terrestre - Doton: Doryuuheki
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, emettendo dalla bocca una piccola quantità di fango o tramite tocco di una superficie, può creare entro 6 metri da sé un muro di terra lungo 9 metri e alto 3 metri. La potenza difensiva sarà pari ad 80 ed avrà durezza pari a 3.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]

    Dopodichè, dallo stesso buco nel ponte, saltò fuori un uomo. Moro di chioma, snello ed alto, con camice bianco, egli si piazzò davanti all'Occhio Corvino, tenendo dietro di sé la creatura, quasi come se volesse proteggerla, per poi rivolgere la sua attenzione e le sue parole proprio al ninja di Oto.

    QClgVbv



    Sono il capitano della nave. Mi chiamo Hiroshi Tanaka. Scusate per l'attacco, ma, ti prego, non infierire sulla mia creatura o sulla mia ciurma. Purtroppo questa confusione ha causato anche la perdita di cinque dei miei uomini... e vedo che ne avete attaccati altri due. Ho sentito dalla stiva la tua presentazione e la richiesta di impossessarti della nave. Non posso consegnarti la mia nave o la mia ciurma, ma, se desisterete, ti assicuro che anche noi abbasseremo le armi.


    Chakra: 14,5/20
    Vitalità: 9,5/10
    En. Vitale: 29,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Parata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Affondo all'inguine
    2: Ginocchiata all'addome
    3: Presa alla gola
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Antidoto Base × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Kunai × 3
    • Accendino × 1
    • Charkam × 1
    • Makibishi × 1
    • Wakizashi × 1
    • Nekote × 1
    • Bomba Gelo × 1
    • Fumogeno × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
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    La nave di Tasaki Moyo


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    Allora, tralasciamo un attimo tutto quell'ambaradan di difese e schivate fatte dal nostro handicappato preferito. Se la cavò abbastanza bene nonostante i vari problemi e difficoltà iniziali. Alla fine dei conti lo avevo già detto pure che il ragazzo con la spada ci sapeva fare abbastanza bene (anche se non era una spada quella là, era la wakizashi, tipo uno spadino, ma se sapevi usarla abbastanza bene potevi ottenere dei buoni risultati e anche ferire qualcuno). Ma tralasciamo anche questo e torniamo a noi: dopo essersi difeso, l'handicappato passò all'attacco. E sapete cosa cercò di tagliare subito al pirata? Il cazzo. Cioè, o almeno guardando tutta quella scena incredibile da lontano mi sembrò che gli puntò con quel suo pezzo di metallo all'inguine. Ora, non era una donna. Perché cazzo voleva tagliare il cazzo a un pirata? Comunque questi si difese, anche perché sembrò che ci teneva più al suo pene che alla sua testa (e gli uomini né capiscono l'importanza). Per questo uso quella sua robetta la (che poi manco la sua era una vera spada, ma tralasciamo pure questo visto che oggi siamo in vena di tralasciare continuatamente le cose qua e la) per deviare - SD1Riflessi: 225 per deviare velocemente quella spadata molto più pericolosa di un semplice fendente alla testa verso l'esterno e, precisa, alla sua sinistra. A quel punto, considerando che si era abbastanza sbilanciato, il nostro pirata non poté fare molto contro la ginocchiata che gli volava direttamente contro lo stomaco. Questa lo prese in controtempo tanto da togliergli completamente e velocemente il respiro, provocandogli anche un bel dolore leggera e 1/2 leggera allo stomaco. A tutto questo si aggiunse anche un ultimo attacco: considerando che il pirata si era sbilanciato e senza respiro, il nostro invalido di guerra riuscì ad aggirarlo alle spalle e lo prese da dietro puntandogli la lama contro la gola. Il pirata, quindi, non poté proprio fare a meno di ascoltare le richieste dell'handicappato. - Sì e che vuoi più? - chiese guardando la lama. - Siete in due e siete in inferiorità numerica. - Quel simpatico siparietto non poté mica continuare anche perché successe tutto quello che sapete già. Io provai a tagliare quel braccio grosso che aveva iniziato a fare casino e venni, letteralmente, fermato dalla comparsa di quel tizio. Usò una tecnica Doton per proteggere quel suo braccio che era "fuggito" dalla sottostiva e che, come disse, apparteneva a una sua creatura. Prima che parlò, però, mi girai verso il nostro handicappato: - Sto braccio gigante sarebbe ideale per masturbarmi. - Dissi ridendo facendo una mirata e diretta illusione alle dimensioni del mio pene. Ma comunque era inutile perché tipo quella gentaglia del cazzo noiosa non avrebbe capito niente di niente.

    Comunque, poi si presentò un tizio strano che mi disse un paio di cose. O meglio: disse quel paio di cose anche a Sekiro, se lo avesse ascoltato magari rilasciando il suo ostaggio e non provando a tagliare i cazzi e mazzi alla gente. - Come sarebbe scusate per l'attacco porco Ikigami? - chiesi inferocito. - Prima attaccate la gente pacifica a cazzo e ora vi scusate? Fallo di nuovo e ti taglio la testa prima alla tua creatura di merda e poi ti taglio quella capoccia del cazzo pure a te. - Ci riflettei su un attimo. Considerando il tutto di certo un passaggio nel Paese del Mare più comodo di quello di cui avevamo usufruire prima su quel barchino del cazzo ci avrebbe fatto comodo (scusate la ripetizione di parole). Per questo, dopo averci riflettuto per qualche attimo, dovetti desistere dall'attaccare pure lui. Tanto era chiaro che in quel modo non avrei avuto mica una ciurma e una barca cazzo. Cazzo! Forse, invece, se avessi fatto il bracco e non l'avessi ucciso avrei avuto un passaggio nel Paese del Mare. - Va bene. - Dissi. - Non ti ucciderò quest'oggi. Ma a due condizioni. La prima: devi portarci nel Paese del Mare. La seconda: devi dirci tutto quello che sai sulla gente che ruba le navi qua in giro. - Poi gli avrei spiegato il problema: - Perché qua al Capitano, - indicai sé stesso con il pollice. - Hanno rubato una nave al Porto di Kiri, maledetto Ryuu. E la vado a cercare al Paese del mare. - Poi aggiunsi una terza richiesta dopo averci pensato: - E voglio una tazza di tè nero, con due cucchiaini di zucchero, uno spicchio di limone precedentemente zuccherato e un goccio di latte intero riscaldato a 30°. Ah, e anche dei biscotti di cioccolata e un'amaca. Grazie. Di niente. - Solo dopo guardai anche il nostro handicappato che, probabilmente, era ancora là in giro con quel suo prigioniero che aveva raccolto sotto braccio (ma per modo di dire): - E tu che vuoi? - gli chiesi sicuro del fatto che avrebbe risposto qualche cazzata tipo: Voglio vendicarmi della gente di Ashina e uccidere i miei nemici bro, i'll be back motherfuckers. Però boh, lasciamolo parlare, vediamo che vuole.


    Chakra: 71,75/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

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    Il recupero della nave di Tasaki Moyo


    ~VI~



    Ancora Compromessi...



    Una leggera spinta... ed il pirata fu rilasciato dalla presa del Lupo, con un piccolo taglio sanguinante al centro del collo a causa della pressione esercitata dalla wakizashi.

    Oggi sei stato fortunato!

    Nel frattempo gli attacchi di Occhio Corvino erano andati a segno, danneggiando pesantemente la mano mostruosa. Tuttavia, l'ultimo dei suoi colpi fu bloccato da un muro di terra sbucato dal foro nel ponte di prua. Dopodichè dallo stesso foro saltò fuori un uomo con camicie bianco.

    Sto braccio gigante sarebbe ideale per masturbarmi.

    Eh? Ma sta parlando con me? Questo non sta bene...

    S..sì, certo, come no!

    In sintesi, l'uomo misterioso, si presentò come Hiroshi Tanaka, capitano della nave, e si scusò per l'attacco, chiedendo a Moyo di fermare la sua offensiva in cambio di un corrispondente stop alle ostilità.

    Come sarebbe scusate per l'attacco porco Ikigami? Prima attaccate la gente pacifica a cazzo e ora vi scusate? Fallo di nuovo e ti taglio la testa prima alla tua creatura di merda e poi ti taglio quella capoccia del cazzo pure a te.

    Tanaka, con sguardo sprezzante, sorrise a quelle parole ed anche il Lupo, sebbene distante, non poté non trovare estremamente buffa quella reazione. E come biasimarli? Certo, Moyo si era rivelato essere un ninja temibile, con quella sua tecnica capace di potenziare in modo astronomico la potenza dei propri colpi, avvolgendo le sue armi in una strana aura di chakra, però, allo stesso tempo, aveva dei comportamenti esagerati e a tratti ridicoli. Come facessero a coesistere queste due realtà nella stessa persona, era un mistero agli occhi dello shinobi di Ashina...

    Creatura di merda? Già... adesso che guardo bene, hai ridotto quella mano ad uno schifo... non credo che potrà più riprendersi ormai, almeno non fino all'anno prossimo... quindi, come dico sempre, se un ramo è marcio, non resta che tagliarlo!

    In effetti la mano della creatura non sembrava più essere così spaventosa come quando, pochi minuti prima, era sbucata dalle assi di legno del pavimento. Ora, essa si ritrovava penzoloni, a polso esteso, ma essenzialmente aperto a metà, da cui continuava a zampillare liquido verde, con le dita flosce e flesse, rivolte verso il basso, come paralizzate, come morte, anche se ogni tanto queste tentavano un accenno di convulsa estensione.
    Tanaka sollevò il proprio braccio sinistro, che cominciò a ricoprirsi di... fulmini! Chakra blu, con sprazzi e lampi che come scintille venivano rilasciate in ogni direzione, circondò dapprima la mano del capitano e poi, lentamente, si allungò fino ad avvolgere tutto l'arto. Dopodichè... stridii, fischi e sibili acuti sembrarono provenire da quella strana tecnica, come se mille uccelli fossero lì, tutti insieme, ad emettere il loro verso a piena potenza.

    Perfetto...

    Tanaka all'improvviso si mise a correre. Superò di scatto Moyo e i pirati feriti a terra, sfrecciò davanti al Lupo, fece il giro dell'albero della nave, sulla cui cima svettava ancora una poco rassicurante bandiera nera, per poi tornare al punto di partenza, passando, di nuovo, accanto al ninja di Oto, ma nella direzione opposta. Ogni metro che faceva Tanaka sembrava acquisire sempre più velocità... finchè non raggiunse il bordo del buco creato a prua e spiccò un salto, con l'arto avvolto dalla strana emanazione proteso in avanti, diretto proprio contro la mano del mostro.
    In un solo istante, la mano umana potenziata penetrò nella mano mostruosa malandata e, con un colpo netto, la staccò via dal braccio che s'intravedeva, attraverso il foro nel ponte, tra le oscurità della stiva. [Nota] Mille Falchi - Chidori
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Bue, Coniglio, Scimmia (3)
    L'utilizzatore può ricoprire un proprio arto di chakra elettrico, che gli permetterà una maggiore capacità di perforazione. La potenza dell'attacco è pari a 60 e perfora qualsiasi difesa con valore di durezza inferiore la capacità di penetrazione. È richiesta una rincorsa di almeno 9 metri, che avrà una velocità incrementata di 3 tacche; richiede slot azione. L'utilizzatore può subire AdO se i Riflessi pari o inferiori la Velocità avversaria. Durante l'esecuzione, verrà prodotto un forte stridio che verrà percepito anche a grandi distanze.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo: Rivestimento
    (Consumo: Alto)
    [Capacità di Penetrazione: 1 ogni Grado]
    [Da chunin in su]


    Grazie di tutto... un giorno, forse, ci rivedremo...

    Un ruggito... no! Un urlo, un grido, non di bestia, ma di donna, stavolta, provenne dalle profondità della nave. E quell'urlo portò con sé un incredibile carico di disperazione e tristezza tra l'equipaggio, mentre gli ultimi echi dello stesso svanivano, attenuandosi, nell'etere, tanto che la ciurma tutta, di pirati forti e robusti, si portò un braccio davanti agli occhi per nascondere le lacrime.
    Se Moyo o il Lupo fossero stati abbastanza attenti e non si fossero fatti sorprendere troppo da quell'azione così inaspettata, avrebbero potuto vedere, solo per un attimo, delle gocce provenire dagli occhi del capitano, che si proiettavano indietro, mentre egli eseguiva quel folle balzo mostricida...

    […]



    Bene, veniamo a noi.

    Avanzava verso Moyo, Tanaka, ed intanto faceva cenno al Lupo di avvicinarsi a loro. La mano mostruosa, prima tanto spaventosa, adesso accasciata su un lato, inerme, accanto al foro, mentre, da questo, silenzio proveniva ora, solo un inquietante e pesante silenzio...

    Va bene. Non ti ucciderò quest'oggi. Ma a due condizioni. La prima: devi portarci nel Paese del Mare. La seconda: devi dirci tutto quello che sai sulla gente che ruba le navi qua in giro. Perché qua al Capitano. Hanno rubato una nave al Porto di Kiri, maledetto Ryuu. E la vado a cercare al Paese del mare. E voglio una tazza di tè nero, con due cucchiaini di zucchero, uno spicchio di limone precedentemente zuccherato e un goccio di latte intero riscaldato a 30°. Ah, e anche dei biscotti di cioccolata e un'amaca. Grazie. Di niente.

    Tanaka guardò ancora Moyo e, sbuffando, allargò ancora un riso irriverente a 32 denti sul suo volto.

    Ok, ok... ma stai calmo. Devi imparare che non sempre davanti a te ci potrebbe stare un tipo gentile come me.

    E tu che vuoi?

    Per tutto il tempo in cui Moyo aveva mosso quelle richieste a Tanaka, il Lupo era stato zitto, un po' fiducioso ed un po' confuso dall'atteggiamento strampalato del suo compagno.

    Ora deve mettere in mezzo anche me nelle sue stramberie?

    Io? Non voglio assolutamente nulla. Anzi, in realtà avrei una domanda. Quella carpa gigante di poco fa che ha sfondato la nostra barca... è una creatura insolita da queste parti?

    Vi ripeto, state tranquilli. Seguitemi... e vi darò, per quel che mi è possibile, tutte le risposte che cercate.

    Tanaka, a quel punto, avrebbe fatto strada ai due ninja verso la poppa, li avrebbe poi fatti entrare dentro una porta che dava su delle scale a chiocciola che portavano al ponte sotto coperta. Intanto sembrava che alcuni pirati, dei cinque che erano stati scaraventati in mare dalla mano bestiale, fossero sopravvissuti ed infatti tre di questi stavano già risalendo a bordo, aiutati dai compagni, che gli avevano lanciato delle corde in mare.
    Una volta scesi, Moyo ed il Lupo, avrebbero notato come quella parte di nave sembrasse quasi un magazzino fornito di ogni sorta di generi alimentari, tranne, stranamente, di pesce...
    Il basso tetto li avrebbe costretti a rimanere col capo piegato in avanti, ma dopo pochi metri, avrebbero visto davanti a loro un tavolo ben apparecchiato, con delle basse sedie tutte attorno. Il capitano avrebbe indicato ai due ninja di sedersi e questi, subito dopo, avrebbero notato come sul tavolo ci sarebbero state esattamente i desideri che Moyo aveva espresso poco prima sul ponte: una tazza di tè nero fumante, letteralmente due cucchiaini ripieni di zucchero accanto ad essa, uno spicchio di limone punteggiato di bianca polvere di zucchero, a parte, in una teiera, del latte, che sarebbe stato all'esatta temperatura di 31°C – solo un grado di differenza rispetto alla richiesta di Moyo, ma questo, lui, ci scommetto, non l'avrebbe notato, cari lettori – ed infine dei biscotti di cioccolata riposti ordinatamente uno sull'altro in un piattino. Sarebbe mancata solo l'amaca, ah, no! In fondo a quello stretto corridoio un basso mozzo, senza una gamba, sostituita da una di legno, e con una benda sull'occhio destro, sarebbe stato lì sdraiato, a ronfare rumorosamente, proprio sopra un'amaca tutta ammuffita.

    Mettiamo subito in chiaro il punto che forse vi sta più a cuore: vi porterò al Paese del Mare. Prendetela come una sorta di scusa per l'attacco. Comunque, credo che vi debba delle spiegazioni. Non siamo pirati. O meglio, io non lo sono. Il resto della ciurma invece lo è. Sta di fatto che ne sono diventato il capitano, ma questa è un'altra storia che tengo per me. Siamo diretti a Kiri, per vendere parte di tutto questo bottino che vedete qua sotto, intorno a voi e... siamo braccati. Un altro gruppo di pirati-ninja: hanno un'intera flotta e so che hanno inviato vari contingenti di navi a inseguirci. Alcuni di loro si sono divisi in piccole squadre per trovarci. Per questo vi abbiamo attaccato: vi abbiamo scambiato per loro.

    Tanaka rivolse lo sguardo direttamente a Moyo.

    Tuttavia, quando ho sentito la tua presentazione dalla stiva, ho capito subito l'errore. Questo gruppo di pirati... sì, so che non è nuovo al furto di navi. Effettivamente potrebbero essere loro i responsabili della sparizione della tua nave, ma non posso esserne certo.

    Ci fu poi un lungo secondo di silenzio. Tanaka si schiarì la gola e sbuffò, come a darsi coraggio. Parlò, ma stavolta non fissò i ninja, bensì mantenne il volto rivolto verso il basso, con i gomiti appoggiati sul tavolo e le mani unite tra loro quasi come in preghiera.

    Come ho detto, vi porterò al Paese del Mare, ma anche io ho delle condizioni. Per alcuni problemi che non vi riguardano, sappiate che non potrò farvi sbarcare direttamente al Paese del Mare, ma vi faremo scendere al largo, poi vi dovrete fare una nuotata di qualche centinaio di metri per raggiungere la costa. Una volta lì, voglio che recuperiate e mi portiate quanto più pesce potete. È la mia condizione per il passaggio. Noi vi aspetteremo sempre al largo. Infine, al ritorno, dovrete scortarci di nuovo fino a Kiri.

    Infine, Tanaka diede risposta al dubbio del Lupo.

    Quella carpa gigante... no, non l'ho mai vista qui nell'Oceano Kanashi, è la prima volta che la vedo. E poi, le carpe, non sono pesci d'acqua dolce?



    Chakra: 14,5/20
    Vitalità: 9,5/10
    En. Vitale: 29,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Parata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Affondo all'inguine
    2: Ginocchiata all'addome
    3: Presa alla gola
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Antidoto Base × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Kunai × 3
    • Accendino × 1
    • Charkam × 1
    • Makibishi × 1
    • Wakizashi × 1
    • Nekote × 1
    • Bomba Gelo × 1
    • Fumogeno × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Dadao × 1

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    La Nave di Tasaki Moyo


    Post 7



    Il tizio che disse essere Tanaka come che si chiamava non me lo ricordo manco io, ma facciamo finta che sia Tanaka Qualcosa, sembrò concordare con me nel dire che era una creatura di merda. Io però l'avevo detto un po' incazzato. Non ero mica serio. Cioè, non ero quasi mai serio a parte quando mi incazzavo con Febh perché non faceva una sega di niente dalla mattina alla sera o quando pensavo agli Hayate. Forse era anche una bella creatura quella, che cazzo né potevo sapere alla fine dei conti. Comunque il tizio sembrò prendere le mie parole anche sin troppo sul serio e non doveva farlo (e forse non lo avrebbe nemmeno fatto in futuro, quando sarebbe riuscito a conoscermi meglio). Tanto tutti sapevano che ero tipo l'icona della satira e dell'ironia che amava tagliare le cose a destra e a sinistra. Non dicevo mica le cose sul serio. Anche il tizio sembrava avere tutta sta voglia di tagliare le cose a tagliare le cose a destra e a sinistra. Per questo disse che voleva "tagliare il ramo". - Aha. - Risposi semplicemente per rinfoderare le mia spade poco dopo e godermi la scena. Il Capitano, - che, speravo, sarebbe ben presto diventato il Vice Capitano, - decise di porre la parola fine alle sofferenze di quel coso e sollevò un braccio che si ricoprì di chakra fulmine. Poi comunque c'erano anche un sacco di lampini, lampini e quelle cose là che mi avevano fatto chiaramente capire di non dover usare Suiton contro quel tizio. Si dimostrò comunque abbastanza abile nell'usare quel genere di jutsu. Sapete quale fu l'unica che non mi piacque? Il suono. - Santi Kami! - urlai. - Sto stridio somiglia a Febh quando parla! - Tanto non avrebbero capito un cazzo di niente di quello che avevo detto per un semplice motivo: non conoscevano Febh. E se fossi stato al loro posto manco io avrei voluto conoscere Febh e sarebbe stato pure meglio. Ma ero un ninja di Oto, purtroppo. E dovevo sorbirmelo quel 4occhi del cacchio.

    Una volta tagliato il braccio, Tanaka-coso disse "perfetto" al che concordai: - Sì, in effetti così sta meglio di prima. - Mi massaggiai un attimo il collo cercando di non inficiare con il mio cappello notturno che non mi ero ancora tolto (a causa del loro rapido avvicinamento e di tutto il resto quei tizi non mi avevano fatto alzare come mi piaceva, il che significava una sola cosa: ero parecchio infastidito e incazzato e l'avrebbe potuto vedere anche Tanaka-coso senza troppi problemi. Comunque dopo aver staccato il braccio lo ringraziò (?!) e disse che un giorno l'avrebbe rivisto. - Ok. Figurati. Prego. Di niente. - Risposi guardando in un modo particolarmente strano quel tipo, anche con qualche nota sarcastica. Ovviamente. Che cazzo stava facendo? Stava ringraziando un braccio? - Portalo a Oto che è capace che lo facciamo ricrescere. - Feci spallucce. Conoscendo l'ingegneria di Oto e l'alta tecnologia che eravamo riusciti a sviluppare nel corso del tempo non era affatto da escludere.

    Poi dopo il tizio coso Tanaka ci portò dentro la stiva dove mi fece trovare tutto quello che volevo. - Bene. - Dissi. Poi mi tolsi di dosso tutta la mia roba da notte, compreso il pigiamino a stella e il cappello notturno, e mi cambiai nella mia roba vera, quella seria, che poi grazie ai miei sforzi era pure bella e profumata: un vero e proprio spasso. Chi mi conosceva (e probabilmente l'handicappato non mi conosceva), sapeva bene che c'era una cosa che io amavo in modo particolare. Cosa? Beh, ovviamente la pulizia. Era una di quelle robe di cui proprio non potevo fare a meno e i miei vestiti, il mio look generale non avrebbero fatto altro che confermare ulteriormente quell'apparenza. Mi alterai solo quando mi disse che non sempre potevo trovarmi davanti un tipo gentile come lui. - Sì. Che bella gentilezza attaccarmi mentre dormo! - esclamai. Comunque aveva dimostrato di voler in qualche modo ripagare quel debito che aveva nei nostri confronti e ci disse che non erano pirati. - Che interessante. - Sbadigliai vistosamente mostrando quel tizio che non avevo finito di dormire, che era COLPA SUA. Una volta ha ascoltato tutta la sua spiegazione volli di nuovo fare casino, ma mi concentrai sui ricordi positivi come dicevano sempre di fare quegli inutili degli psicologici e cose del genere e sospirai un paio di volte cercando così di far passare la mia rabbia. - Va bene. - Dissi solo. - Ci darete un passaggio al Paese del Mare. Noi, tornando con la MIA nave, vi porteremo del pesce. Perché non potete pescare da soli? Insomma, siamo in mezzo a un mare e voi avete una barca... Non ve lo chiedo non mi interessa. Quando torneremo vi scorteremo io e il tizio qua senza un arto fino a Kiri, ma dovrai prestarmi anche qualche uomo della tua ciurma per aiutarmi a portare la mia nave a Oto. Affare fatto? -

    Se così fosse stato, tra pesci, cazzi e mazzi, saremmo partiti subito verso il Paese del Mare. Una volta lì mi sarei ovviamente chiesto come cazzo avrebbe fatto l'handicappato a nuotare con un braccio solo e con un bel po' di ferro addosso, ma non erano cazzi miei alla fine dei conti (i cazzi miei sarebbero stati quando sarebbe affogato, perché tanto avrei dovuto andarlo a riprendere, da accademico ad accademico). Comunque quella era un'altra storia. Vediamo prima se Tanaka-coso accetta di darmi un po' di ciurma per la mia nave che così poi saremmo potuti andare nel Paese del Mare a fare quello che dovevamo, in effetti, fare.


    Chakra: 71,75/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
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    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
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    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
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    Il recupero della nave di Tasaki Moyo


    ~VII~



    Un Poeta... Inquietante



    Il Lupo era in silenzio. Non una parola era uscita dalla sua bocca. In fondo, c'era già Moyo che parlava abbastanza per tutti e due. L'affare che aveva proposto il capitano Tanaka sembrava alquanto conveniente: essere trasportati fino al Paese del Mare ed in cambio procurare del pesce per poi scortarli al ritorno fino a Kiri. Tuttavia, c'era qualcosa nell'espressione e nel generale atteggiamento di quell'uomo che non convinceva il ninja di Ashina: troppe domande senza risposta, troppi comportamenti senza spiegazione apparente.

    Perché non potete pescare da soli? Insomma, siamo in mezzo a un mare e voi avete una barca...

    Ecco, questa obiezione per esempio, che giustamente aveva sollevato il lunatico ninja di Oto.
    Il Lupo ne era quasi sicuro: quel Tanaka nascondeva qualcosa ed era qualcosa che avrebbero dovuto scoprire prima o poi, lui e Moyo, per non dover passare spiacevoli imprevisti in futuro.

    Ci darete un passaggio al Paese del Mare. Noi, tornando con la MIA nave, vi porteremo del pesce. Quando torneremo vi scorteremo io e il tizio qua senza un arto fino a Kiri, ma dovrai prestarmi anche qualche uomo della tua ciurma per aiutarmi a portare la mia nave a Oto. Affare fatto?

    La controproposta di Moyo destò il Lupo dai suoi pensieri e sospetti. Il suo compagno poteva anche sembrare fuori di testa, ma quando serviva – il Lupo si trovò costretto ad ammetterlo a sé stesso – sapeva stare nel momento per piegare una trattativa a proprio vantaggio.

    Il pesce su questa nave NON PUÒ SALIRE!

    5ojWwQT



    Tanaka sembrò all'improvviso adirarsi, senza motivo, e solo per una legittima constatazione. Gli occhi di colpo gli si erano iniettati di sangue, il suo sguardo era diventato animalesco, del tutto storpiato e sconvolto rispetto all'elegante aspetto della sua precedente presentazione, i capelli gli si arruffarono in ciuffi ispidi ed unti. Per un momento il Lupo rivide sul volto di Tanaka, nei suoi occhi, quello stesso occhio malefico che aveva intravisto tra gli oblò della nave mentre i due ninja salivano verso il ponte. Moyo non aveva visto... Moyo non poteva sapere. Il capitano poi sbatté violentemente il pugno sul tavolo.

    VOI NON AVETE CAPITO... IO IL PESCE LO VOGLIO VIVO! VIVOOOOO! Ci porterete il pesce catturato ed ammassato dentro una rete a strascico, che poi passerete a noi e che legheremo alla nave! Come procurarvi il pesce vivo sono affari vostri!

    Rivoli di bava scesero dai bordi della sua bocca, circondata da tagli sanguinanti, mentre parlava. Poi Tanaka parve ricomporsi: fece un respiro profondo, chiuse gli occhi, si sedette e quando li riaprì... tutto normale. Il capitano parve aver completamente riassunto le tranquille sembianze che aveva avuto sul ponte: occhi neri e profondi, sguardo calmo, sicuro e gentile, capelli ordinati, nessuna ferita in faccia, atteggiamento educato.

    Scusate, ancora... sapete, ho una certa allergia ai pesci e qui sulla nave – non ci crederete – non abbiamo niente per pescare, nè un canna, nè una rete ehehe... comunque, non c'è problema. Prendete pure tutti gli uomini che vi servono, ma lasciatemene almeno qualcuno per condurre questa nave. Ora, col vostro permesso, credo che mi ritirerò nelle mie stanze. Voi servitevi pure: tutto quello che volete mangiare attorno a voi è a vostra disposizione. Siete liberi anche di girovagare per il ponte. Ci rivedremo quando arriveremo al Paese del Mare.

    Detto questo, il capitano diede le spalle ai due ninja e se ne andò, grattandosi la testa, sparendo al di sopra delle scale a chiocciola. Il Lupo di scatto guardò il compagno Moyo.

    E quella trasformazione che razza di roba era? Per ora approfittiamo del passaggio, ma faremo meglio a non fidarci, Master.

    Quella carpa quindi non è una creatura di questo oceano? Vuoi vedere che...?

    IL PESCE! SÌ! DACCELO CRUDO... DACCELO VIVO E CHE SI DIBATTE ANCORA! La carne e tutti i pezzettini di nervi e tendini che ti si muovono in bocca... UHUHUHU... che goduria!

    All'improvviso, il mozzo senza gamba, che per tutto il tempo delle trattative col capitano Tasaka era rimasto a poltrire, quasi come morto, su quell'amaca ammuffita in fondo al corridoio, si era alzato ed avanza con passi lenti e scoordinati verso gli shinobi dell'Accademia: prima la gamba di legno veniva portata avanti come a “falciare l'erba”, a cui seguiva un sonoro “tac” ogni volta che toccava terra, poi la gamba normale veniva strusciata al suolo per raggiungere l'altra. Insomma quel tizio non camminava bene. Una barba incolta, grigia, ispida e con pezzetti di cibo e altre schifezze ancora attaccate copriva quasi interamente il suo volto, tranne che per un occhietto giallastro semichiuso a sinistra ed una benda nera a destra, che trasparivano tra tutta quella peluria. Egli si piazzò davanti al basso tavolo, fissò il Lupo e l'Occhio Corvino, mostrò un riso a mezzaluna che scoprì dei denti gialli e neri, mentre altri denti erano caduti da chissà quanto tempo, e alzò la benda nera che scoprì un'orbita escavata completamente vuota.

    Bleah... che puzza! Vattene mozzo, ci rovini l'appetito!

    Un Corvo ed un Lupo,
    innocenti come un pupo,
    se ne vanno, belli e contenti,
    tra mari e continenti.
    Non sanno, però, poverelli,
    che il mondo è cattivo
    e colui che è più schivo
    può far pappa … DEI LOR CERVELLI! AHAHAHAHAHAHA


    […]



    Da quella insolita scena sarebbero passati altri tre giorni di navigazione, che si sarebbero sommati ai tre giorni già trascorsi in barca dal Lupo e da Moyo. All'alba del terzo giorno Leggi note alla fine della tabella riassuntiva , ad ovest, sarebbero apparse delle coste nebbiose, sormontate da monti e colline verdi. Per tutto il tempo di navigazione il capitano Tanaka non si sarebbe fatto vedere ai due ninja. Un membro della ciurma sarebbe andato a svegliarli, da un cantuccio con giaciglio che era stato riservato agli shinobi per dormire, per informarli che erano arrivati e che avrebbero dovuto prepararsi a tuffarsi per raggiungere la costa a nuoto.
    Una volta risaliti, il capitano Tanaka non ci sarebbe stato.

    Il capitano è spiacente ma è molto impegnato al momento e non può venire a salutarvi. Vi augura buona fortuna e spera che vi atterrete fedelmente ai patti.

    Da dietro il continente, all'orizzonte, si sarebbe potuto vedere il sole sorgente, con raggi dai colori rossastri, gialli ed arancio che si sarebbero proiettati nel cielo, tra le sparse nuvole, e sul mare, tra le onde, rendendo la superficie dell'acqua di uno strano colorito vermiglio.
    I due ninja, quasi fossero stati prigionieri pronti ad essere gettati in mare, carichi di attrezzatura e di provviste e rifocillati, sarebbero stati condotti fino ad un trampolino a poppa.
    Il Lupo guardò Moyo con fare interrogativo e preoccupato.

    Bene, non resta che tuffarci. Sarà almeno un chilometro da qui alla costa e con tutta questa roba addosso sarà difficile nuotare. Penso che se mi mostrassi come eseguire quella tecnica che hai usato prima per camminare sull'acqua sarebbe tutto più facile...



    Chakra: 20/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Antidoto Base × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Kunai × 3
    • Accendino × 1
    • Charkam × 1
    • Makibishi × 1
    • Wakizashi × 1
    • Nekote × 1
    • Bomba Gelo × 1
    • Fumogeno × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Dadao × 1

    Note
    Essendo passati tre giorni, recuperiamo tutto il chakra e la vitalità.
     
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    La Nave di Tasaki Moyo


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    Quando ottenni la risposta alla mia domanda sul motivo per cui non potessero pescare da soli, pensai che forse sarebbe stato meglio non fare alcuna domanda di quel genere. - Aha. Ok. - Risposi semplicemente, anche abbastanza stizzito, quasi non capendo che cosa stracazzo stava succedendo. - Tanto qua abbiamo uno di kiri, un pescatore professionista. - Sorrisi appoggiando una mano sulla spalla al nostro handicappato. - Ha perso un braccio mentre pescava uno squalo. Sarà un gioco da ragazzi. - O forse no. Ma quello chi cazzo lo poteva sapere d'altronde? Avrei certamente delegato il lavoro al nostro kiriano. Alla fine dei conti in quel villaggio loro vivevano sempre della vendita di pesce, no? Comunque forse quella mia risposta avrebbe calmato il nostro Vice Capitano (o forse no?), ma tant'è che andammo avanti e per un po' il tizio continuò ad adirarsi in una maniera particolarmente strana battendo i pugni sul tavolo. - Questo è fuori come un balcone, - commentai dando una gomitata amichevole all'handicappato mentre quello urlava che voleva il pesce vivo. - Ma vivo che intendi? Fresco? - decisi di buttare un po' di benzina sul fuoco, magari facendolo adirare ancora un po' (volevo giusto vederlo). Comunque, dopo che la bava iniziò a scendergli dalla bocca e io capii che quel tipo stava più fuori di me, il che non era normale, le nubi passarono e il tipo sembrò riacquisire un pochino di lucidità. Ma poco però. - Ma che cazzo di problemi ha questo con il pesce? - chiesi rivolgendomi all'handicappato. Per fortuna fu il tizio stesso a spiegarlo poco dopo dicendo che aveva una qualche specie di allergia, o qualcosa del genere, ai pesci. Il che non spiegava un cazzo di niente a essere precisi, ma vabbè, andiamo oltre. Dopo quella scenata abbastanza strana il tizio disse che potevamo mangiare bene e che tutto ciò che c'era intorno a noi era per noi. E che potevamo mangiare l'ho già detto? Comunque il tizio se ne andò, io iniziai ad abbuffarmi senza lasciare niente di niente al mio compagno handicappato, questi avrebbe potuto fare il cazzo che voleva mentre io mi abbuffavo come un cane. Questi, però, non sembrò tanto voglioso di bere e mangiare come facevo io, preoccupandosi invece di rompermi i coglioni. - Sì, ho visto quella trasformazione. - Risposi seccato bevendomi il mio tè mentre mangiavano un bel piatto di ravioli. Come se tutto ciò non bastasse ci fu anche un altro tizio a darmi sui nervi interrompendo il mio mangiare calmo e silenzioso. Ma tutto a me capitava quel giorno? - Ok. - Risposi pure a quello la sul pesce crudo e tutte quelle cazzate rivolgendo subito lo sguardo all'handicappato: tanto sarebbe stato lui a pescare, forse. Io, invece, feci il cenno a quel tipo di andarsene, muovendo leggermente la mano, quasi come se con la stessa stessi scacciando una manciata di mosce fastidiose che avevano invaso il mio spazio personale e ora mi stavano dando fastidio. Non appena se ne fosse andato quel tizio strano, dopo aver recitato la sua poesia di merda, mi sarei di nuovo rivolto al mio handicappato preferito: - E questo chi cazzo era? - Comunque boh, subito dopo mi sarei di nuovo concentrati sui ravioli sorseggiando il tè di tanto in tanto.

    [...]



    Navigammo per un sacco di tempo durante il quale io pensai a due cose principalmente: dormire e mangiare. E quando arrivammo, un tizio strano venne a dirci che il Vice non sarebbe venuto a salutarci perché aveva da fare e che, fondamentalmente, dovevamo tuffarci. - Non ti preoccupare. Gli porteremo il pesce che vuole. - E una volta che quel tizio se ne andò lasciandomi da solo con il mio compare, fu quest'ultimo a parlare dicendomi che sarebbe stato più facile se gli avessi mostrato come eseguire quella "tecnica" che avevo eseguito prima. - Ma mi hai ascoltato prima? - chiesi. - Non è una tecnica. E' più un'abilità. Come eseguirla? Semplice: devi concentrare il chakra sotto la pianta dei piedi formando una specie di cuscinetti. Stai attento a dosare bene il chakra. E dopo qualche tentativo non dovresti avere problemi. Prova prima a camminare sulle superfici verticali prestando attenzione a queste cose. E dopo magari riuscirai anche a camminare sull'acqua. - Dopo un piccolo ripensamento gli avrei detto: - Guarda. - E a quel punto gli avrei anche mostrato Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso
    )

    [Da genin in su]

    Tocco Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere senza presa oggetti di dimensioni Piccole o inferiori.(Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da genin in su]

    Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.(Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]
    come si fa, prima incollandomi, letteralmente, al bordo della nave e poi facendo un paio di giri sull'acqua. Prima di lasciarlo fare anche all'handicappato gli avrei chiesto se questi avesse capito cosa intendevo e solo dopo l'avrei invitato a fare lo stesso. Ovviamente, ci volevano più tentativi per compiere il tutto senza problemi o difficoltà. Non era facile; una vera e propria missione degna degli eredi di Ashina. Infine, poi, saremmo arrivati sulla costa camminando.

    [...]



    - Bene, - avrei detto a quel punto. - Resta qui un attimo che devo andare a prelevare un tizio che potrebbe avere delle informazioni. - Il ninja di Ashina, quindi, sarebbe rimasto sul posto da solo ad aspettare delle mie ulteriori direttive e non sarebbe passato molto tempo prima che avrebbe sentito una specie di ululati e ululuti provenire dalla zona boschiva situata nei pressi della costa stessa. Mi avrebbe visto poi a me venire trascinandomi dietro per mano un tipo strano, un po' grasso, con degli occhiali neri e un aspetto che non era dei migliori mentre si dimenava. - Ma io non c'entro niente lo giuro! - urlava questi piagnucolando leggermente. - Lo giuro! Lasciatemi stare! - Non contento, lo legai subito a una trave di un tronco di legno sulla spiaggia con un po' di corda e guardai Sekiro: - Vedi estorcergli tutte le informazioni sulla mia nave, sennò lo taglio a pezzi così piccoli che lo faccio diventare submolecolare a sto coglione. - A quel punto la palla passava al Lupo. E la missione era chiara: c'era il prigioniero che aveva delle info, era legato e c'era Sekiro che doveva ottenere quelle info. Come le avrebbe ottenute?





    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

    Note
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39 replies since 15/7/2020, 23:06   1045 views
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