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MiracleManu.
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Pronti al lancio. Uno, due e tre.
Fu la rigidità del rosso che fece impensierire Hamano. Solitamente Hoshi era l'allegria fatta persona, e anche nei momenti un po' più seri si mostrava sempre beatamente infantile, ma in questo momento era serio come non mai, chino sul nuovo cadavere.
La voce bassa, lo sguardo circospetto facevano presagire niente di buono.
Dalla sua diagnosi aveva trovato una strana sostanza rossastra all'interno del cadavere, di cui era completamente imbottito, come fosse un esplosivo.
Hamano impecò in silenzio per la propria stoltezza. Adesso sia lui che Hoshi erano terribilmente in pericolo e dovevano agire senza fare confusione in modo da non allertare i banditi.
La proposta di Hoshi, per quanto rischiosa, era anche l'unica attuabile, perciò, come se nulla fosse, cominciò ad avvicinarsi ai piedi del cadavere.
Al segnale del rosso Hamano agguantò per le caviglie il cadavere, e coordinandosi con Hoshi per lanciarlo, Hamano, sfruttando la propria forza ben superiore alla media.
Hamano non ebbe bisogno di potenziarsi tramite il chakra e perciò non nè consuma neanche una goccia, a differenza del compagno.
Appena il corpo venne lanciato si alzò in aria di parecchi metri, che se un estraneo li avesse visti non avrebbe mai giurato che due giovani della loro età fossero riusciti a imprimere così tanta forza nel lancio.
Appena Hamano staccò le mani dal cadavere arretrò istintivamente di qualche passo. Se la teoria di Hoshi era giusta nell'esatto momento in cui il corpo avrebbe toccato terra ci sarebbe stata un'esplosione. Dopo che il rosso avvertì i compagni all'entrata del canyon Hamano lo guardò rapidamente con uno sguardo preoccupato.
Sarà meglio che ci allontaniamo anche noi, non voglio abbrustolirmi.
Detto questo si allontanò rapidamente tenendo gli occhi fissi sulla parabola discendente del cadavere, sperando con tutto il cuore di riuscire a cavarsela senza danni per lui e per la squadra.
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