Esame Jonin - Mistero all'Albero Bianco

Topic di Gioco

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    Oto


    Non pretendevo che tra me e Yami ci fosse il rapporto di un tempo, ma non capivo il suo modo di porsi nei miei confronti.
    Nuovamente eravamo finiti a punzecchiarci.
    Uff, ancora una volta, entrambi correvamo sul filo del rasoio.
    Ignorai la replica riguardante i suoi falchi, sebbene quando il discorso si diresse su Ko, lo fissai con espressione neutra, rispondendo a tono.


    -Ko è un cucciolo. Non lo mando in uno scontro. Avrà il tempo di crescere e di migliorarsi.-

    dissi, senza aggiungere altro.

    Per me il discorso finiva lì.



    Accademia


    Se pensavo che gli addetti ai rifornimenti avessero visto di tutto, forse avevo sottostimato la nostra creatività.
    Mentre l'impiegato ci consegnava il materiale, ebbi come l'impressione che nella sua mente stesse cercando di fare delle connessioni logiche sul possibile impiego in missione.
    Probabilmente non aveva mai rattoppato qualcuno in una situazione di crisi.
    Alla fine non erano gli unici che avessi sottostimato.
    In passato Yami mi avrebbe capito al volo, ma ora sembrava che questo feeling fosse scomparso per sempre.



    Nave


    Durante il viaggio io e Shaina riuscimmo ad ottenere qualche informazione sul luogo dove ci stavamo dirigendo.
    Eliminando la parte fantasiosa dei racconti, memorizzai le informazioni chiave.
    I miei pensieri si soffermarono più del solito sugli shinobi di Akado, come medico mi sarebbe piaciuto approfondire la conoscenza con colleghi di regioni diverse da dove provenivo io.
    Peccato che al momento le relazioni diplomatiche tra l'Accademia e Grimdad mi fossero “oscure”.
    Cercai di ordinare le idee anche in base a quello che ci aveva in parte spiegato Febh.
    Ninja senza coprifronte, ma che utilizzavano un codice di colori per distinguersi.
    In base a ciò probabilmente gli shinobi di Himarya potevano spiegare cosa ci fosse di vero sull'esistenza di divinità bianche montane.
    Se volevo indagare sull'Isola Prigione avrei potuto fare domande ai ninja vestiti di giallo.
    La parte sugli shinobi vestiti in tenuta sadomaso decisi di sorvolarla, ricordando solo il colore che li identificava.
    Lo Yakushi aveva un modo tutto suo per spiegare le cose, per non parlare del suo comportamento isterico assunto dopo l'ennesima perdita al gioco d'azzardo.
    Sia io sia Ko fissammo scuotendo la testa Febh che faceva volare fuoribordo la sua lucertola.
    Uomini!
    Non sapevano perdere, ne' quando fermarsi.
    Con Yami non riuscii a parlargli neanche quell'unica volta che eravamo rimasti l’uno accanto all’altra.
    Passammo il tempo a fissare il mare in silenzio, senza che le parole ci permettessero di comunicare.
    Ancora una volta, una barriera si era erta tra le nostre vite.


    Suisan


    Le maniere borderline di Febh lasciarono il segno sui due shinobi di Grimdad.
    Hiruko fu quello che risentì di più della presentazione dello Yakushi, mentre Hai Ki Ku san sembrava aver lasciato quasi correre, se così si poteva dire, soddisfatto dal fatto che almeno qualcuno di noi conoscesse le corrette maniere per rivolgersi al loro cospetto.
    Beh, almeno al cospetto del monaco.


    Dopo lo scambio di convenevoli passammo alla parte informativa della nostra missione.
    Ad una prima occhiata sembravano disposti a collaborare.
    Risposero alle nostre domande cercando di offrirci un quadro della situazione in base alle loro conoscenze.
    Eppure ero dell'idea che non ci avrebbero detto tutto di loro spontanea volontà se non avessimo fatto loro le domande giuste.
    Ascoltai le repliche alle nostre domande cercando di farmi un quadro della situazione, almeno a grandi linee.
    Dicevano che non c'era un modus operandi, ma senza avere i referti delle autopsie era difficile dire che fosse effettivamente così.
    Morti che sembravano non avere nulla in comune potevano mostrare indizi interessanti ad un occhio addestrato a ricercarle.
    Non stavo mettendo in dubbio le loro capacità investigative, ma forse un osservatore esterno poteva cogliere dei dettagli che ad altri potevano sfuggire; altrimenti perché avrebbero richiesto il nostro aiuto?
    il giorno seguente ci avrebbero fornita una copia delle autopsie; un punto di partenza per le nostre indagini.
    Febh chiese notizie di un ninja del luogo, e alla fine, che due di noi fossero già stati a Grimdad, poteva giocare a nostro favore per muoverci nel loro territorio.
    Ok, la mia era una candida speranza, poiché lo Yakushi aveva il dono di causare catastrofi anche con un semplice saluto.
    Riguardo al terremoto che aveva colpito alcune zone del continente, immagazzinai per il momento l'informazione; in un secondo momento avrei cercato di capire se poteva esserci utile.
    Forse parlando con degli esponenti di Mizukumi, potevo avere qualche notizia in più, sebbene non fossi certa della loro collaborazione.
    Quando lo shinobi dalle vesti blu rispose alla mia domanda, notai una sottile vena ironica in tutta questa storia: chiedevano aiuto a noi accademici per avere qualcuno che non fosse invischiato in quella che aveva definito una pace armata; peccato che anche noi non fossimo del tutto estranei alla diplomazia armata tra i nostri quattro villaggi.
    Tra simili ci si capisce meglio? Chissà...
    Quello che potevo fare era di sfruttare le mie capacità per capire quanto avessero omesso nelle loro spiegazioni.
    Il monaco aggiunse qualcosa circa le morti, avvisandoci che potevamo far riferimento al trio di shinobi medici provenienti da Solis e qui le informazioni che avevo ottenuto in precedenza durante il viaggio si raccordavano.
    Quando passò alle morti degli shugenin vicini al Diacono del Tempio, realizzai che forse le credenze popolari non fossero così campate in aria.
    I Sanga erano considerate divinità almeno da una parte della popolazione di Grimdad.
    Forse la domanda era fuori luogo, ma la posi lo stesso.


    -Perdonate la mia curiosità in un momento del genere, ma potrebbe spiegarmi qualcosa di più sui Sanga? Che origine hanno queste divinità in cui credete? Alcuni li chiamano le divinità bianche delle montagne. E mi pare di capire che i ninja addestrati nella vostra regione, siano in primo luogo dei monaci.-


    chiesi in tono cortese.


    A quanto sembrava il Tempio dell'Albero Bianco si era trasformato nel corso del tempo in una sorta di cittadella, che veniva snobbata dai ninja di Nuctem.
    La nota positiva era che, non incontrandoli, non avremmo scoperto quanto fosse vera l'insinuazione di Febh circa i loro vestiti sadomaso.
    Il problema era, invece, che il posto sorgeva all'interno di una regione piena di nascondigli, anche se ora al Tempio avevano optato per fare i turni di guardia e si sperava che fossero più vigili sui possibili pericoli.
    Riguardo i corpi torturati rivenuti tempo dopo, lo trovai piuttosto naturale che fosse così, e questa informazione mi fece risalire alla mente dei brutti ricordi di altri che avevano la propensione ad uccidere facendo soffrire le loro vittime fino al loro ultimo alito di vita.
    Febh e Yami se ne uscirono con commenti circa la loro passata visita a Grimdad, ma più che chiedere in un secondo momento chi fossero queste loro conoscenze, era ora di ritirarci a riflettere su quanto avevamo appreso.
    Però al solito mi vennero in mente due domande da fare ai nostri cortesi interlocutori prima di ritirarci nei nostri alloggi.

    -Mi domandavo quale fosse la missione accademica di cui non era soddisfatta Mizukumi. E se ci siano dei motivi oltre agli alloggi per cui gli shinobi di Nucten non abbiano esponenti all’interno del Tempio.-

    esordii seria, cercando di prendere in contropiede almeno uno dei due.

    Una volta accomiatati, ci fu l'episodio che vide Febh e Yami avere uno scontro di vedute.
    Purtroppo anche questa volta notai solo ostilità nello sguardo di quest'ultimo, oltre il rimprovero da parte dello Yakushi sulla mia mancanza di tempestività riguardo ai discorsi riappacificanti.


    CITAZIONE
    ...I gatti, amano graffiare all'improvviso. Stà sicura che se non mi controllo sul serio, te ne accorgi.

    Lo fissai con sguardo gelido.

    -Siamo in missione ora, ma in futuro se desideri rivivere le atmosfere di quella sera a Castelvania non mi tirerò di certo indietro.-


    Stupido!
    Non aveva proprio capito nulla!
    Perché le cose si stavano complicando?
    Perché si stava incrinando l'amicizia che stavano faticosamente rimettendo assieme negli ultimi tempi?


    Accantonai la tristezza che stava accompagnando i ricordi e mi concentrai sulle nuove informazioni che entrambi gli shinobi fornirono a me e a Shaina su Grimdad, una volta radunati nella stanza dello Yakushi.
    Certo tutte quelle notizie facevano un po' girare la testa.
    Non erano poche le conoscenze che stavamo apprendendo, ma trascriverle su un foglietto di carta che poteva essere sottratto, non mi pareva il caso.
    A differenza di Febh potevo fare affidamento solo sulla mia memoria.
    Una volta tornata in camera cercai di riflettere se tra i ninja di cui ci avevano parlato potessero nascondersi i nostri misteriosi assalitori.
    Era una possibilità da non scartare.


    Dormire si rivelò un'impresa vana dopo le visite notturne.

    Il mattino seguente il qualche modo riuscimmo a mettere assieme le informazioni carpite durante la notte.
    La situazione si stava facendo sempre più intricata.
    E i nostri cortesi padroni di casa non ci avevano detto proprio tutto.
    Riguardo alle morti recenti, almeno avremmo avuto dei corpi da analizzare.
    Mi domandai come avrebbe preso il team di Solis l'imposizione della nostra presenza per condurre le autopsie.
    Da una parte veniva a nostro vantaggio ottenere informazioni che non fossero di seconda mano, dall'altra il passare del tempo poteva essere nostro nemico se quello che stavamo cercando si fosse deteriorato.
    Una cella frigorifera poteva non bastare a preservare le informazioni chiave sulle cause della loro morte.
    Le mie riflessioni furono interrotte dalla lista dei referti medici, che visionai attentamente una volta che fosse toccato il mio turno, facendo bene attenzione che Febh non la riducesse in condizioni simili alla sua lettera di presentazione dell'Accademia.
    Ma prima rivolsi un paio di domande al monaco.


    -Parlando di quanto è accaduto stanotte. Se era solo uno lo shinobi incaricato di avvisare dalle morti dal Tempio, gli altri “ospiti” come sono stati informati? Quando ci avete contattati, sicuri che Mizukumi ne fosse al corrente?-

    Se speravo che il viaggio procedesse senza contrattempi non avevo calcolato quando possano essere vendicativi due shinobi a caso.
    La prima replica ci fu il mattino seguente quando al mio risveglio notai dei buffi disegni sulla faccia di Yami.
    L'ultima volta che avevo visto quegli scarabocchi era quando giocavo da bambina con i miei cugini, ma l'inchiostro non era indelebile come nel caso attuale.
    Bloccai sul nascere ogni possibile commento di Ko.
    Sarebbe stato complicato spiegare ai genitori il motivo della sua prematura dipartita.
    Il risultato di questo scherzo fu che Yami ci lasciò a piedi.
    Evocare Ryuchi non era proprio nelle mie intenzioni, ma non potevo fare altrimenti.
    Una volta che facemmo campo, Yami si defilò con la scusa di voler cacciare qualcosa da mettere sotto i denti.
    Cenammo e poi, dopo il mio turno di guardia, cercai di riposarmi tenendo Ko accanto a me.
    Cercai di mantenere una sorta di costante dormiveglia, utile durante le missioni.
    Tra l’altro cominciavo a sospettare che le vendette tra quei due non sarebbero finite lì.



    Tempio dell'Albero Bianco



    Quando raggiungemmo il Tempio ero sul punto di far risuonare le teste di Yami e di Febh tra loro.
    Forse non sarebbe servito a farli smettere di comportarsi come due bambini, ma il mio ego ne sarebbe stato di certo soddisfatto.


    Sulle mie labbra affiorò un sorriso riguardo il commento che lo Yakushi fece sul Tempio.
    Non so perché, ma anche io mi ero immaginata qualcosa di diverso.

    Non facemmo in tempo a mettere piede nel complesso che subito due guardie vestite di blu, ci fecero il terzo grado, a cui rispose prontamente Shaina.
    Io replicai semplicemente dicendo il mio nome.

    image
    Passò del tempo, fino a quando ci venne incontro un altro monaco che supposi essere la stessa persona che era venuta ad avvisare delle ultime morti dalla descrizione in nostro possesso.
    Si rivolse a noi con il solito saluto rituale che prevedeva oltre al suo nome, frasi di augurio sui Sanga.
    Un po' fissato con la religione, ma lo trovai un tipo interessante.

    Mi rivolsi a Woo san con la stessa forma di saluto che avevo usato con l'altro monaco, accompagnando le frasi con un inchino formale.


    Ko se ne stava appollaiato sulle mie spalle senza parlare.
    Ormai aveva rinunciato a far comprendere a chiunque incontrassimo che non era un semplice pupazzo che mi portavo appresso.

    Il monaco ci chiarì da subito che non avremmo potuto riposarci.
    A quanto sembrava il trio di ninja di Solis scalpitava per procedere all'autopsia.
    Senza troppi cerimoniali ci fece strada verso la sala dove si trovavano gli shinobi in questione.
    Mi stavo domandando chi fosse tra loro quello impaziente quando qualcuno attirò la mia attenzione in maniera per nulla di mio gradimento.
    Cominciavo a capire perché Woo san lo avesse definito “rumoroso”.
    Ebbi giusto il tempo di dare un'occhiata veloce ai presenti, due monaci, un grosso gufo, che il tizio rumoroso palesò la sua presenza.


    CITAZIONE
    "Femmine!"

    E già qui un punto a suo sfavore, se non si voleva criticare il discutibile abbigliamento che indossava e che faceva da contorno alla sua capigliatura ribelle.

    Incrocia lo sguardo di Shaina, scuotendo leggermente la testa come per dire “Che fortuna!”


    Ma il commento che lo shinobi aggiunse dopo mi fece venire voglia di assestargli un pugno sul mento, peccato che il galateo non me lo permise.

    Davvero un peccato!

    Restai, invece, al mio posto fissandolo con uno sguardo impenetrabile.

    Buffo coprifronte il nostro? Ma si era visto allo specchio, lui che si vestiva per codici di colore. Era rosso da capo a piedi. E non aveva gusto nello scegliersi i vestiti.


    Naturalmente Shaina e Febh furono fin troppo svelti a defilarsi, lasciando me e Yami con il tizio “rumoroso”.

    Mi presentai con un sospiro di rassegnazione, non dopo aver avuto una soddisfazione morale per la battuta che Yami rivolse a Kujaku.


    Fu lo shinobi di Solis che fece le presentazioni dei suoi compagni, una volta raggiunti.


    CITAZIONE
    "Loro sono Koji, il caposquadra, e Hotari Mawaha e quel gufo là fuori era il suo animaletto di compagnia, Alya..."

    Ci spiegò.

    Rivolsi loro un inchino.


    -Shinodari Jaku Kazekumo.-

    Non feci menzione di Ko, che tanto se en stava tranquillo sulle mie spalle.

    E come sospettavo il caposquadra non era esattamente felice di averci dovuto aspettare.

    Stavamo cominciando la nostra collaborazione proprio con il piede giusto, riflettei ironicamente.

    Hotari, la padrona del gufo gigante, identificò i due cadaveri, pronta a supportarci assieme a Kujaku nello svolgimento delle due autopsie.


    Le due vittime presentavano un modus operandi diverso.
    Il Kasov dall’analisi degli organi interni ipotozzai fosse stato avvelenato, purtroppo non avevo idea di che veleno si trattasse.
    Supponendo che lo avesse in qualche modo ingerito visto le stress delle zone che facevano capo all’apparto digerente, cercai una relazione con le striature presenti sul cuore.
    Potevo al momento basarmi sul fatto che c’erano state altre morti per avvelenamento.
    Per quanto riguardava Bal Qi, la sua morte era subentrata a causa delle ferite riportate.
    Da quanto si poteva dedurre era morto per dissanguamento, ma aveva venduto cara la sua pelle.
    Morte per tortura e morte per avvelenamento, due dei casi descritti anche in altre vittime.
    Per scrupolo cercai se ci fossero altri indizi sui corpi, vestiario ed equipaggiamento compresi che ci fossero sfuggiti ad una prima analisi.
    Tracce di sangue, tessuto, capelli o qualcosa che le vittime potevano aver strappato ai loro assalitori.

    Terminata l’autopsia il caposquadra di Solis poggiò sul tavolo decine e decine di fascicoli riguardanti sicuramente i referti medici delle altre vittime.

    CITAZIONE

    "Volete leggervi le relazioni di tutte le nostre autopsie, oppure vi accontentate di chiedere a noi?"

    Non gli piacevamo proprio, eh?

    Yami fu il primo a porre loro le domande sulla morte degli ultimi due shinobi.

    Mi pareva avesse detto tutto, a parte forse una curiosità che mi era venuta in mente.


    -Il corpo di Bal Qi è stato rivenuto quando tempo dopo la sua scomparsa? Nel senso che ci è stato riferito che chi ha subito una sorte simile a questo shinobi veniva di norma ritrovato tempo dopo rispetto alle altre vittime decedute in maniera diversa.-

    Domandai.

    Per quanto riguardava i referti dclle autopsie precedenti rivolsi lo sguardo in direzione di Kujaku.


    -Se permette Koji san preferirei visionare i referti con l’aiuto del suo collega Kujaku. E’ mia consuetudine farmi prima un’idea personale e poi domandare.-

    Questo mi avrebbe tenuto occupata per un bel po’, ma visto che la gente del posto tendeva ad omettere, volevo essere sicura di avere il quadro più completo possibile almeno sulle morti.



     
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    Falce dei Kaguya


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    Quando Febh, per primo, disse alcuni nomi di ninja, si poté leggere dapprima una certa tranquillità sui volti dei due shinobi che aveva davanti, finché non nominò Krom Kasov, a quel nome ci fu un laconico "Ah...", da parte di Hiruko Ko, mentre lo sguardo di Hai Ki Ke si alzava verso l'alto per qualche breve istante, un pò turbato.
    Alla descrizione di Yami, invece, nessuno dei due reagì, se non con un pò di perplessità, probabilmente nessuno di loro aveva mai incontrato la persona che aveva affrontato il gruppo dell'altro otese durante il viaggio verso Grimdad, avrebbero potuto intuire gli shinobi accademici.

    Le domande di Shinodari, invece, portarono un pò di stupore, misto ad altre reazioni, nei due interlocutori.
    Alla prima domanda, relativa ai Sanga, Hiruko accennò un lieve movimento di noia con gli occhi, prima di volgersi verso Hai Ki Ke, che sembrava brillare di gioia, nel poter enunciare la fonte della propria fede: "I Sanga sono coloro che nascono perfetti; uomini e donne che hanno innato non solo la capacità di controllare il chakra al pari delle normali persone, ma di manipolarlo a modo quasi cellulare, ad un livello che è possibile solo per le divinità e proprio delle divinità essi sono, capaci, una volta risvegliata la loro celeste natura, di aprire il luminoso sguardo verso il chakra e vederlo, in ogni sua forma.
    I ninja di Himarya sono effettivamente dei monaci, per la maggior parte, o dei guerrieri comunque consacrati alla fede dei Sanga, perché tutti noi siamo governati dalla nostra religione e dalle nostre divinità."
    , spiegò con gioia, eventualmente li avrebbe anche iniziati al culto, se si fossero voluti convertire.

    La domanda su Mizukumi e Nuctem fece piegare leggermente il labbro di Hiruko, evidentemente erano argomenti non semplici: "Sulle missioni di Mizukumi, non possiamo dirvi niente, non è comune abitudine di un villaggio informare gli altri delle proprie missioni private, immagino che questo valga anche da voi.
    Per la mancanza di ninja di Nuctem presso l'Albero bianco, bé, la motivazione principale è che viaggiano di rado e quando lo fanno si rifiutano di passare per la cittadella, principalmente perché aborrano ogni forma di religione e ritengono che, un luogo dove tutti i ninja condividono ogni cosa, rischi di portarli a rivelare alcuni dei loro segreti. Sono persino più riservati della media dei ninja."
    , concluse.

    [...]

    La domanda che la kunoichi di Oto fece la mattina dopo portò un pò di sorpresa sul volto di Hiruko: "Pensavo che i vostri compagni stessero osservando tutti gli avvenimenti.", commentò senza mezzi termini, "O almeno qualcuno di loro... comunque abbiamo chiamato due kunoichi, una di Mizukumi ed una di Astris, mio paese natio, affinché avvisassero i relativi Sei, cioé i capivillaggio."

    Tempio dell'Albero Bianco


    Lungo il viaggio fino al tempio, al di là degli innocenti scherzi che i due otesi si sarebbero potuti fare, lo Yakushi avrebbe potuto trovare diverse piante, per lo più rare nei territori di Oto, o alcune anche ignote a lui, dai cui, probabilmente, avrebbe potuto fino a quattro unità di antidoti, se avesse saputo come lavorarle.

    [...]

    Alla richiesta di Febh riguardo le lucertole, il ninja di Himarya rispose prima con un cenno del capo, poi a parole: "Nessun problema, shinobi. Solo avvisali che della loro personale salvaguardia non ci riterremo responsabili e, soprattutto, c'é il più assoluto divieto di valicare gli ultimi tre piani del palazzo centrale del nostro tempio.", avrebbe semplicemente avvisato.

    [Le lucertole elaboreranno una mappa del tempio più o meno approssimativa, osservando anche gli abiti di chi risiede nelle diverse aree ed individuando che il più dei ninja sta all'interno di quella che, probabilmente, era la costruzione originale, divisi in quartieri, con i propri luoghi di addestramento, di riposo, di cena, di incontro e quanto altro.
    La zona centrale, un cerchio di medie dimensioni rispetto all'intero palazzo, era dove vivevano i monaci e, in generale, gli shinobi vestiti di Bianco; lì si trovava un alto palazzo di circa 10 piani.
    Se le lucertole si fossero azzardate ad entrare in quel palazzo e raggiungere i piani dal settimo in poi, sarebbero state eliminate da qualcosa di molto simile alla pressione di una forte mano invisibile.
    Qualora invece avessero vagato negli altri ambienti, avrebbero trovato molti individui particolari:
    Nell'area dei ninja di Mizukumi vi era una kunoichi che prendeva il sole priva d'abiti dalla propria piccola cella, alcune decine di combattenti che si addestravano in tattiche di combattimento di gruppo, o nel corpo a corpo e, in una sala più grande delle altre, le lucertole sarebbero state attaccate da grossi vermi che le avrebbero assalite e morse per divorarle con una velocità pari a quella di Febh.
    Nell'area di Astris, al contrario, c'erano molti ninja che si lamentavano dei continui turni di guardia e si preoccupavano per le situazioni del luogo, in più c'era una stanza con un muscoloso individuo che masticava di continuo qualcosa dall'odore molto pungente.
    Nell'area di Solis, le lucertole sarebbero state in poco tempo assalite da decine e decine di rapaci che andavano in giro liberamente per quel quartiere di ninja rossi.
    Nell'area di Aurora, infine, avrebbero trovato solo tre individui, due allegri giovani shinobi ed un più silenzioso individuo che lavorava di continuo in una piccola fucina.
    Mappetta]


    Autopsia


    Quando Shaina disse che non avrebbe partecipato all'autopsia, Kujaku storse la bocca, quasi parve che gli occhi diventavano rossi di lacrime, quindi portò le mani verso quelle della kunoichi, "Perché una delle poche stelle che m'illuminavano la scura e monotona giornata vuole abbandonare questi luoghi? Così il mio cuore soffre, Shaina-dono, fortunatamente vi è ancora la vostra dolce e giovane compagna di squadra.", avrebbe subito continuato, voltandosi verso Shinodari e sorridendole.
    Poi, quasi un eco avesse riportato alla mente del ninja in rosso un ricordo, si voltò verso Yami: "Sì, Kisugy, me lo ricordo! Un grande tiratore con quei suoi strani trucchetti con il ghiaccio, decisamente un ninja abile, che ha saputo farmi dare il meglio di me per ottenere il grado chunin.
    Sono abbastanza convinto che se non avesse combattuto con me non avrebbe potuto fare tanto, poiché solo contro Kujaku, l'unico ed inimitabile, si è costretti a dare il meglio di se, tanto da riuscire, alla fine, ad avere addirittura la meglio. Se avesse avuto un avversario mediocre, anche lui sarebbe stato mediocre."
    , concluse soddisfatto il jonin di Solis.

    Quando i due ninja di Oto furono portati nella sala autopsie, il clima, verosimilmente, gli fu subito chiaro, ma lo stesso, nell'iniziare ad analizzare i cadaveri, Yami fece alcune domande, a cui si prodigò di rispondere Hotari: "Il corpo di Bai Qi è stato trovato alla sua postazione di guardia, o meglio, ad alcuni metri di distanza dalla stessa.
    Quello di Tyr Kasov, invece, è stato scoperto nel suo letto, si pensava che stesse dormendo, finché non hanno controllato e scoperto che era morto, probabilmente già da qualche ora, nessun evidente segno che qualcuno fosse entrato nella sua stanza, prima che il cadavere fosse scoperto.

    Sulle lame che hanno segnato il corpo di Bai Qi, si pensa che siano almeno di due tipi diversi, ma su questo penso dovrebbe spiegarvi meglio Koji-taichou... se volesse.
    Per il veleno che ha ucciso il Kasov, invece, siamo abbastanza sicuri che sia di natura animale, o almeno questo ha detto l'esperta di veleni che i ninja di Mizukumi hanno messo ad analizzare il pasto dello shinobi defunto, Bara-dono.
    Per le vittime morte uccise da quello stesso tipo di lame, l'unica coincidenza è che quasi tutte erano intente nei loro turni di guardia, ma più di questo non saprei che dirvi, al contrario, per ciò che riguarda gli avvelenati, lì i casi simili sono meno simili: alcuni sono morti nella loro stanza dopo aver mangiato, altri mentre ancora mangiavano, altri ancora senza neppur aver toccato cibo nei posti di guardia, o semplicemente mentre passeggiavano per l'Albero Bianco... non ci sono coincidenze, se non forse la tipologia di veleni, ma questo non potrei dirvelo per certo."
    , concluse.

    Alla successiva domanda del Kabane, Koji storse il naso, facendosi avanti e guardandolo con la sufficienza che si poteva rivolgere ad una formica che stava allontanandosi con un pezzo di mollica.
    "Sì, c'é altro...", fu il primo commento, quindi indicò le ferite al collo di Bai Qi, "la differenza della profondità dei tagli su gola e braccia indica che il nemico indossa o dei guanti, o qualcosa di simile alle mani, dotati di un numero approssimabile a quattro, o forse cinque, di qualcosa di molto simile a delle katane, ma leggermente meno tagliente.
    Al contrario, qualsiasi cosa si sia chiusa a tenaglia sulla gola del monaco era molto più corto come lunghezza, ma seghettato il che, permette, a discapito di una diminuzione delle dimensioni, un maggior numero di lame vicine il cui potenziale offensivo è comunque pari all'altro."
    , poi si sarebbe voltato verso il Kasov.
    "Le strane striature al cuore, come le ha definite grazie alla sua esperienza, shinobi accademico, sono evidenti segni di stress da avvelenamento. Posso desumere, che la ragione di questo stress sia dovuta al distribuirsi del veleno nel sangue attraverso l'apparato digestivo, difatti sono stati colpiti gli organi digestivi e, al qual tempo, il cuore, dove il sangue passa per essere poi ridistribuito nel corpo.", concluse, rivolgendo un nuovo sguardo, del tutto simile al precedente, al Kabane.

    Shinodari, nel frattempo, avrebbe chiesto dei particolari sul ritrovamento del corpo di Bai Qi, a cui avrebbe risposto, nuovamente, Hotari: "Il corpo di Bai Qi è stato trovato subito. Ci sono stati dei casi in cui le morti sono avvenute giorne prima dei ritrovamenti, ma nello specifico omicidio del monaco qui presente, il corpo è stato trovato sul luogo dello scontro, non sapremmo però dirvi se per fretta, o volutamente, sia stato lasciato lì.", rispose, prima che la kunoichi chiedesse a Kujaku dei pareri sulle autopsie passate.

    A quelle parole, il Jonin si diede una sistemata ai capelli, volgendosi prima verso Koji, poi verso Yami, con uno sguardo che esprimeva le parole: "Quando c'é fascino, c'é fascino", anche se non lo stava dicendo apertamente.
    "Mia bella kunoichi, iniziamo pure ad analizzare queste autopsie.", esordì iniziando a dare i primi fascicoli a Shinodari ed, eventualmente, aggiungendo di quando in quando variopinti aneddoti ad alcune autopsie, seppur non molti particolari tecnici, a meno di dirette domande dell'otese.
    [Informazioni autopsie: Una discreta parte delle morti sarà per avvelenamento (almeno il 25%), seppur non sempre dallo stesso tipo di tossine e, soprattutto, non sempre nello stesso modo. Alcuni saranno stati avvelenati attraverso il cibo, altri per contatto fisico. La maggioranza degli avvelenati, però, saranno stati uccisi e ritrovati al momento.
    Alcuni morti, un buon 40%, saranno morti a seguito di attacchi piuttosto violenti, o perché lasciati da soli nel loro posto di guardia, o a coppie, attacchi e massacrati in degli scontri piuttosto cruenti dove lame seghettate e non li avevano feriti ad arterie vitali, oppure delle grosse pressioni ne avevano schiacciato con violenza parti del corpo fino a dargli la morte.
    Un 15%, invece, saranno stati trovati sul posto della loro morte, uccisi per mezzo di alte temperature, o quanto meno per evidenti e mortali ustioni sul corpo, ustioni disperse come macchie d'inchiostro sui corpi delle vittime.
    Il restante 30% delle vittime era stato trovato solo diversi giorni dopo la loro scomparsa, tutti evidentemente torturati nei modi più variegati (da veleni a ferite da taglio, pressione, o ustione).]


    Investigazione


    Quando Febh e Shaina si presentarono, Sunami risultò cordiale nel chinare il capo e sorridere alle loro parole, ben meno gentile sembrava Krom, che stava squadrando con attenzione lo Yakushi.
    E furono proprio le parole del ninja di Oto a far scattare l'altro, che lo osservava dall'alto in basso, considerando le sue dimensioni massicce, "Nel mio villaggio, per parole come le tue avrei diritto a strapparti la lingua con la mia ascia...", disse il Kasov, "Krom-san, per favore.", lo ammonì semplicemente Sunami, volgendo lo sguardo verso l'altro e sollevando un braccio fra lui e lo shinobi del Suono; anche Woo s'avvicinò, così il ninja in verde, con uno sbuffo continuò, "Purtroppo non sono nel mio villaggio..."

    Il gruppo si sarebbe poi spostato nella sala mensa dei ninja di Mizukumi, nel frattempo, Febh avrebbe tentato di aprire un dialogo con Krom.
    "Tutto bene da allora, sono in lissa per diventare Jonin, tu ed i tuoi due amichetti? Come mai non sono stati chiamati anche loro per questa missione?", parole segnate più che dal rancore, da un evidente disprezzo perché era stato battuto più dal numero che dalle abilità.
    Alla successiva domanda sui membri del suo clan, Krom parve leggermente irritarsi, per poi calmarsi, "E' vero, è difficile ferite un Kasov, la nostra forza siamo noi stessi, un gruppo di nostri shinobi potrebbe distruggere questo misero tempio, se non vi fossero ninja che preferiscono i sotterfuggi agli scontri fisici.
    E proprio i sotterfuggi hanno ucciso i membri del mio clan qui caduti, come quello che è successo a Tyr-san! Avvelenarlo è stato da vigliacchi!"
    , ringhiò con fervore, prima di spiegargli i fatti.

    Alle due successive richieste, Krom si volse prima verso Woo, che ancora seguiva i due accademici, e quindi, guardandosi intorno, vide un ragazzetto e lo chiamò con un fischio.
    Il piccoletto si avvicinò in fretta: aveva una casacca verde ed un corpo asciutto, ma si vedeva che stava mettendo su una buona muscolatura, "Chiama Bara-dono, che ci raggiunga nella stanza che fu di Tyr-san, capirà di certo.
    Poi richiedi al nobile Aido-sama chi era di guardia con Tyr e che sia fatto chiamare nel loro punto di guardia."
    , ordinò ed il piccoletto, dopo aver chinato il capo, si voltò e corse fuori dal salone.
    "Bara-dono è l'esperto di veleni del mio villaggio, avrete modo di farvi spiegare tutto ciò che volete.", spiegò ai due accademici, prima di accompagnarli nella stanza che fu di Tyr Kasov.

    [...]

    Nella stanza del defunto Kasov i ninja non avrebbero trovato molto: qualche arma riposta di fianco ad un austero comodino, un armadio pieno di abiti verdi, un libro di storie e leggende vicino al letto e poco altro.
    Anche controllando con l'aiuto della lucertola, Febh non avrebbe scoperto granché, c'era giusto un tagliando con su inciso il codice V27 (chiedendo avrebbero scoperto che era uno "scontrino" della biblioteca del Tempio), ma niente di più.
    Durante la ricerca, però, il gruppo sarebbe stato raggiunto da una nuova figura: una ragazza vestita anch'ella di verde, se di vestirsi si poteva parlare nel suo caso, dato quanto poco era celata [Immagine di Riferimento con Abiti di colore verde (e senza tridente e frangia esagerata)], "Mi hai fatto chiamare, Krom-kun?", domandò la ragazza, rivolgendo subito dopo un sorriso a tutti i presenti, "Ti consiglieri di non mandare più lo stundetello, è rimasto piuttosto... come dire... colpito, mentre prendevo la mia tintarella integrale.", aggiunse, facendo l'occhiolino al massiccio Kasov, prima di volgersi verso Shaina e Febh.
    "Immagino voi siate due dei ninja accademici, piacere di conoscervi. Il mio nome è Bara Hana, kunoichi di Mizukumi e, ad esperta di veleni presso questo luogo di mesta austerità.", affermò, inchinandosi leggermente sulle ginocchia e sollevando le mani verso l'alto con una smorfia sulla parola austerità.
    "Comunque, so che avete chiesto di piatti e bicchieri, ma purtroppo sono stati già analizzati e ripuliti, non ho modo di farveli analizzare, al più, posso dirvi cosa ho scoperto.", spiegò la kunoichi, prima di continuare, se lo avessero chiesto, "Da quel che ho analizzato, il veleno si trovava sul solo cucchiaio del defunto Tyr Kasov; testimoni hanno assicurato che lo shinobi suddetto ha cenato con una bistecca ed una crema di carciofi, pare che proprio su quest'ultima ci fosse il veleno.
    Analizzando però la crema comune, non sono stati trovati segni di veleno, tanto meno ci sono stati altri morti, però, in compenso, ho potuto studiare parte del veleno sul cucchiaio, seppur era una quantità veramente misera, devo dire.
    L'unica cosa che ho potuto dedurre che certezza era che il veleno fosse di origine animale, ma probabilmente modificato per essere mortale."
    , avrebbe spiegato, in attesa poi di nuove domande.

    [...]

    Finito con Bara, i due shinobi sarebbero stati condotti fino ad una delle postazioni di guardia sulle mura, lì fu Sunami a parlare: "Per i diversi posti di guardia, di norma, si usa mettere insieme squadre del medesimo villaggio, ma di quando in quando, si preferisce far collaborare ninja di squadre diverse, in questo caso, il Kasov defunto, che era un ottimo combattente corpo a corpo, era stato posto in squadra con uno shinobi del mio villaggio, molto esperto in genjutsu.", spiegò, indicando un individuo vestito di blu, con un'ampia casacca e due vistosi occhiali del medesimo colore, che masticava rumorosamente. [Come Sopra]
    Poco più distante, due sentinelle in abito bianco osservavano di quando in quando quella piccola riunione.
    "Salve, shinobi, sono Waru Moka, ninja di Astris ed ultimo ad aver visto vivo il Kasov prima della sua ultima cena, pare...", si presentò, volgendo lo sguardo nascosto negli occhiali verso tutti i presenti.
    [Olfatto potenziato/perfetto: si avvertirà uno strano e pungente odore di qualche cosa di vegetale che proviene da ciò che lo shinobi sta masticando, probabilmente un qualche oppiaceo]
    "Non so quanto possiate aver saputo, né se potrete trovare qualche traccia qui, in fondo non ci sono riusciti nemmeno gli esperti del suo villaggio...", disse indicando Krom, prima di continuare, "In ogni caso, la guardia è stata piuttosto banale e noiosa, niente di straordinario, direi siamo stati qui, in piedi, ogni tanto provavamo a chiacchierare, ma anche se non sono un Tai-Yo, sono pur sempre uno shinobi di Astris, sono rari i casi di amicizia fra i nostri due villaggi.", ridacchiò, masticando ancora, attendendo poi eventuali domande dai due.
    In ogni caso, anche analizzando la zona, gli shinobi non troveranno molto, a causa delle molteplici sentinelle passate in quella zona.

    Poi furono condotti dove Bai Qi era stato trovato defunto e lì fu chiamato anche il ninja che con lui divideva il turno di guardia allora: era vestito di giallo, particolarmente massiccio, coperto da una corazza altrettanto mastodontica e con uno sguardo di evidente disappunto si rivolse allo Shinrei (Solita storia, senza libro, cappello e occhiali e vestito di giallo): "Allora, come mai mi ha chiamato qui? Devo ancora ripeterle cosa è successo quella sera?", sbottò.
    "Sì, Maku-san, gradirei che lei spiegasse gli avvenimenti ai due ninja accademici che sono giunti fin qui per indagare.", ribatté laconico lo shinobi in bianco, mentre il mastodontico interlocutore guardava sottecchi gli altri due, "Accademici?", ripeté con un tono per niente amichevole, prima di continuare: "Bene. Ero di guardia con Bai Qi e d'improvviso abbiamo sentito un rumore, io ho pensato che non fosse niente di grave, ma lui ha voluto controllare.
    Poi ho atteso: chiunque lo aveva attaccato, probabilmente, gli ha per prima cosa colpito la gola, impedendogli di urlare, perché non ho sentito niente, finché il monaco non ha provato a sparare uno dei loro raiton, a quel punto la scarica di luce mi ha spinto a controllare."
    , spiegò secco.
    Il resto sarebbe stato visibile dai due shinobi: una larga chiazza di sangue con intorno segni di uno scontro, fra cui una bruciatura nel muro, probabilmente prodotta dal raiton a cui aveva accennato lo shinobi con i colori di Aurora.

    Woo, poi, alla richiesta di incontrare il Diacono, rifletterà qualche secondo, volgendosi poi alla kunoichi di Suna: "Personalmente, suggerirei di aspettare i vostri compagni, così da poter parlare tutti voi assieme con il diacono e, magari, dare le vostre prime impressioni a lui ed alla Luce che risplenderà su tutti noi in quel momento.", spiegò semplicemente, aspettando eventuali repliche.

    L'incontro con il Diacono


    Una volta riunitisi, i quattro shinobi sarebbero stati condotti fino alla zona centrale dell'Albero Bianco, il vero e proprio albero, come avrebbero potuto immaginare, data la struttura a palazzo di più piani, letteralmente un cilindro che si alzava verso l'alto al centro dell'intero edificio, di colore bianco candido.
    "Questa è la zona in cui abitano i ninja di Himarya, in principio era il vero Albero Bianco, ora è solo il nucleo centrale, dove risiedono il diacono ed i diversi membri dell'Ordine della Nuvola Bianca, presso i piani più alti, o dove è possibile trovare la biblioteca e quanto altro possa servire per arricchire mente e spirito, oltre al corpo.", avrebbe spiegato Woo, conducendoli per i 10 piani delle rampe di scale.
    All'ingresso del decimo piano, gli shinobi avrebbero trovato una kunoichi di guardia alle porte, kunoichi che risolse un inchino rispettoso allo Shinrei, "Nii-san, accademici, piacere di vedervi qui. Sono Lea Shinrei, una dei guardiani del palazzo principale." (Senza serpente e con vestiti bianchi con il simbolo di Himarya )
    "Sorellina, è un piacere vederti.", avrebbe replicato sorridente Woo, prima che la ragazza aprisse loro la strada verso la sala che stava proteggendo.

    La stanza dove i quattro ninja, guidati dallo Shinrei, entrarono era parecchio vasta, almeno 20x20 metri, per lo più spoglia, escludendo quattro colonne che si alzavano sulle estremità, intarsiate con immagini che raffiguravano le nuvole rischiarate dal sole ed alcune finestre lungo i lati, finestre da cui si poteva osservare per intero la costruzione in cui i ninja si trovavano.
    All'estremità opposta della sala, vi era una figura seduta composta di un monaco con un'unica coda di capelli bianchi sul capo rasato, che osservava la gente che gli si stava avvicinando; dietro di lui, un paravento tanto ampio da coprire l'intero muro ed una parte, circa 3 metri, di stanza.
    "Sommo Diacono Fruza.", s'inchinò Woo nel salutarlo, poi, dopo alcuni interminabili secondi, l'uomo rispose, forse dopo la riverenza dei quattro accademici.
    "Che la Luce dei Sanga illumini la vostra visita a questi luoghi.", avrebbe esordito, invitando poi gli ospiti a sedersi ed ad esporre i fatti, per rispondere eventualmente a delle loro domande in seguito.

    Alla fine delle eventuali domande, prima che i quattro abbandonassero la stanza, una luce si sarebbe irradiata da dietro il paravento, come un vero e proprio sole che stava accendendosi alle spalle del Diacono che, notata tale presenza, si sarebbe immediatamente voltato, prostrandosi con il capo contro il terreno, subito imitato dallo Shinrei.
    "Ninja dell'Accademia, contiamo che voi risolviate ciò che accade in questi luoghi. Tetre tenebre e sagome striscianti sono tutto ciò che può illuminare la divina luce di cui Noi siamo portatori. Che le vostre menti non compromesse dal disprezzo reciproco fra gli abitanti di queste terre che Noi illuminiamo possano capire ciò che il pregiudizio impedisce ai più di vedere."
    Poche parole a cui non ne sarebbero seguite altre, nemmeno a domande dirette dei quattro, anzi, la luce alle loro spalle si sarebbe d'improvviso spenta, lasciandoli.

    La serata


    Dopo quel primo incontro, Woo avrebbe indicato ai ninja dove avrebbero potuto riposare e depositare le loro cose, cioé nella zona dei ninja di Aurora, di cui, a detta dello Shinrei, per ora vi erano solo tre esponenti all'Albero bianco, contando anche Maku, che Shaina e Febh avevano incontrato.
    I quattro, poi, avrebbero potuto riposarsi, o discutere fra loro, in ogni caso, per la cena si sarebbero dovuti spostare nella sala da pranzo dei ninja di Aurora.

    Con loro sorpresa, mentre erano lì, sarebbero stati raggiunti da diverse figure più o meno note.
    Dapprima da Kujaku, Sunami e Krom; sarebbe stato il ninja in rosso il primo a parlare: "Non potevo restare oltre distante da voi, splendide fanciulle di terre straniere, specie considerando quanto ingiusto fosse per voi perdere la possibilità di avermi vicino.".
    "E smettila, pappagallo agghindato di rosso...", mormorò Krom, mettendolo a sedere con irruenza su uno sgabello del medesimo tavolo, nel frattempo, Sunami si sarebbe avvicinata a Shinodari e Yami, "Piacere di conoscervi, io sono Sunami Ko, di Astris. Temo già conosciate Kujaku, mentre l'altro è Krom Kasov, di Mizukumi.", avrebbe detto con cordialità ai due shinobi.

    Circa una decina di minuti dopo, sarebbe arrivata un'altra figura a disturbare quella cena, ora allargata e, eventualmente, arricchita da chiacchiere fra i due gruppi, la figura di Bara Hana.
    "Krom-kun, fai visita ai nostri gentili ospiti e nemmeno mi inviti? Insomma, non si fa.", avrebbe criticato agitando il dito, prima di gettare il proprio corpo a peso quasi morto alle spalle dello Yakushi, così da far finire il proprio petto sulla testa dello stesso, "Febh-kun, se posso permettermi l'intimità di questo suffisso, non mi presente i tuoi compagni di squadra?"

    Dopo queste nuove presentazioni ed altre chiacchere, una voce avrebbe urlato dall'ingresso delle parole, una voce che Febh e Yami già conoscevano.
    "Te lo avevo detto che di sicuro li conoscevo!", urlò qualcuno entrando e, dinanzi a loro, i due ninja che erano diventati chunin affrontando degli shinobi di Grimdad avrebbero visto Arashi (senza tutti gli affini, ma con corazza gialla come al chunin, ma più variegata), assieme ad un altro ragazzo, di poco più giovane, che lo seguiva un pò intimorito (Considerando uno sguardo più intimorito e vestiti gialli)
    "Yami, Febh! Come va? Vi ricordate? Arashi del Tuono Giallo!", esclamò andando a porgere loro la mano, prima di indicare il ragazzo assieme a lui, "Lui è Komaru, un chunin del mio villaggio che, come me, ha avuto il piacere di fare con vostri compaesani l'esame chunin. Siamo stati entrambi promossi da poco ed ora siamo qui, in attesa di ordini, o di qualcuno che ci rimandi a casa... anche perché Maku è una tale palla d'uomo... sempre nervoso, sarà perché non ne capisce molto di metallurgia...", iniziò a spiegare, prima di rivolgersi alle due kunoichi accademiche, "Piacere di vedere dei visi nuovi femminili...", continuò, prima che una voce lo interrompesse, "Ehi, palombaro, mettiti in coda.", parole che sarebbero subito state seguite da un tonfo sordo di un pugno sulla nuca dello shinobi di Solis che le aveva dette, "Scusatelo, talune volte, per quanto possa essere intelligente nel momento necessario, sa dimostrarsi oltremodo stupido in tutti gli altri.", avrebbe detto Sunami.
    "A me non dispiace, specie perché ho potuto condurre io con lui...", ridacchiò Bara, rivolgendo uno sguardo malizioso al Jonin di Solis.

    Komaru, comunque, non ebbe il tempo di presentarsi, né quelle scenette di continuare, poiché il rumore di una forte sirena echeggiò nell'intera cittadella, mettendo subito sul chi vive i ninja grimdadiani.
    "Ancora?", ruggì stupito Krom, mentre già Sunami si affrettava a spiegare ai ninja accademici: "Sono state appostate otto sirene, una per ogni portone con relativo settore, che segnalino eventuali nuovi cadaveri ritrovati e, a quanto pare, ne è stato trovato un altro...", spiegò visibilmente preoccupata.
    "Che settore è?", domandò preoccupato Arashi, "Quello della mia gente.", rispose a denti stretti Kujaku, prima che tutti i ninja presenti partissero verso il luogo appena segnalato.
    Per forza di cose, anche i quattro accademici sarebbero dovuti dirigersi in quella zona.

    [...]

    Dopo circa una decina di minuti sarebbero arrivati sul luogo dell'incidente, con due guardie vestite una di rosso ed una di blu, con i corpi completamente dilaniati da ferite, così ad un primo sguardo veloce.
    Sul luogo vi erano già Woo, la sorella Lea e Koji, che stava dando ordini a tutti di tenersi alla debita distanza.
    Disinteressandosene, il cospicuo gruppo di ninja, guidati da Kujaku, sarebbe arrivato alla zona del duplice massacro e subito Krom si sarebbe guardato intorno.
    "Qui ci sono delle orme, molte e confuse, ma alcune si dirigono verso i boschi...", avrebbe esordito, "Ed in che direzione dovremmo andare?", domandò con disappunto Koji, "Potremmo dividerci in gruppi e cercare intorno al bosco, magari con un pò di supporto aereo avremmo più fortuna.", avrebbe suggerito Kujaku, vedendo già arrivare la kunoichi che completava la squadra medica.
    "Hotari, vai dai tuoi consanguinei ed alzate in volto i vostri rapaci, subito.", ordinò Koji, voltandosi poi verso gli altri presenti, "Noi ci divideremo in squadre da tre: il gruppo di Kujaku seguirà le orme viste dal bestione verde; voi due di Aurora, con lo Shinrei, mentre sua sorella verrà con me e con... con l'esperta di veleni.", avrebbe sentenziato, dando ordini secchi.
    In quel momento, però, Woo si sarebbe voltato verso i quattro ninja dell'Accademia, "Venite anche voi, un aiuto in più potrebbe essere comodo, oppure preferite analizzare la zona circostante?", avrebbe chiesto.

    Stava ai quattro decidere se seguire i ninja grimdadiani nella loro caccia nel bosco o restare lì a controllare cadavere e zona circostante.
    [Caratteristiche delle squadre:
    Krom-Sunami-Kujaku: Il primo è un inseguitore, anche se non troppo veloce, ma Kujaku, se si seguirà quel gruppo, dimostrerà di possedere una particolare Hijutsu che su animali molto veloci permetterà di ampliare il raggio d'azione della ricerca, malgrado sia un medico da battaglia. Sunami è un'Esperta di Taijutsu.
    Woo-Arashi-Komaru: Il primo possiede una tecnica d'evocazioni di tigri molto veloci nei boschi, ma di fatto si può considerare privo di vere e prorpie specializzazioni. Arashi è un Weapon Master con buone capacità di muoversi in quello specifico ambiente, mentre Komaru è il più inesperto del gruppo, ma ha un'ottima capacità di muoversi usando il chakra adesivo
    Koji-Bara-Lea: Il primo sarà poco collaborativo, ma si dimostrerà veloce nell'elaborare strategie, la seconda rivelerà un'ottima conoscenza della zona, tanto da potersi muovere senza rallentarsi in un eventuale inseguimento, la terza avrà un richiamo pari a quello del fratello, ma potrà evocare tigri più lente e di fatto è un'esperta di Taijutsu anche lei]


    [Nota grafica: considerando che sto usando tutti personaggi di One Piece, per Woo e Sunami sostituite nella vostra immaginazione le immagini precedenti con queste: Woo, Sunami - però più sportiva e combattiva
    e Kujaku - senza quelle armi ed il cappello]
     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Per le strade]

    Grazie al provvidenziale aiuto di Tatsumaru i due riuscirono a ritrovare la strada, e le sue lucertole tornarono poco dopo l'incontro con Krom, portando le informazioni più disparate...tra Kunoichi amanti del sole e assalti di falchi avevano comunque tracciato una mappa approssimativa. Forse non sarebbe servita a nulla, ma meglio che niente...

    [La Stanza della Vittima]

    Krom non sembrò gradire i ricordi dei bei tempi andati, ma poco importava, in fondo. Non erano lì per gozzovigliare. Non subito, perlomeno, ma magari un assaggino più tardi...

    Quei due sono impegnati in altre cose, suppongo..non so, non li vedo da parecchio rispose poi lo Yakushi durante la "passeggiata", scrollando le spalle. Quando poi il gigante fece la sua sparata su onore e mezzucci, il chunin deglutì rumorosamente, facendo un breve esamino di coscienza

    Sotterfugi? Erano il suo pane quotidiano
    Trucchi e attacchi di sorpresa? La sua strategia di base
    Veleno? A fiumi su ogni arma.

    Eh già Krom-san...proprio deprecabile..già.. Commentò con un sorriso tirato e poco credibile.

    In ogni caso, dopo l'arrivo alla stanza e l'investigazione, fu subito chiaro che non c'era nulla di speciale. un libro di storie e leggende locali (Febh lo sfogliò comunque, per vedere se c'erano segni o segnalibri, o se qualche leggenda parlava dell'Albero Bianco o dei dintorni) e uno scontrino della biblioteca. Sarà per questo? Avrebbe detto a mezza voce, reggendo lo scontrino in una mano e il libro nell'altra. Krom-san..la biblioteca è aperta a tutti? Non credo centri nulla, ma potrebbe sempre essere una pista. Poi aggiunse. Altra cosa...il tuo..uhmm...consanguineo...aveva per caso dei nemici? O degli interessi particolari? O qualcosa in comune con le altre vittime?

    Nel mentre si fece avanti una procace ragazza in verde, presumibilmente la Bara di cui aveva parlato il Kasov poco prima. E' un vero piacere miss! Io sono...Febh Meglio evitare gaffe pubblicitarie e sono decisamente abbagliato dalla tua bellezza! Dalla descrizione sembrava essere la stessa ragazza che prendeva il sole nuda, come le sue parole confermarono. Ma credo sia il momento di pensare al lavoro, purtroppo.. Aggiunse subito dopo, sentendosi addosso los guardo del gigantone e, chissà, forse anche dell'amministratrice di Suna.

    Dalle informazioni in possesso della ragazza, il veleno era solo sul cibo. E solo sul cibo del defunto. Brutta storia, che presupponeva solo tre possibili situazioni. O lo aveva messo la vittima, suicidandosi, oppure era stato chi gli stava accanto..oppure il cuoco. Ogni altra possibilità era decisamente improbabile, come ad esempio qualcuno che faceva gocciolare veleno dal soffitto oppure dei ninja invisibili.

    Ok..origine animale e forse modificato. Magari un jutsu? o una creatura da richiamo? Krom-san...chi mangiava accanto al defunto? Poi subito aggiunse. Non prenderla a male, non voglio insinuare che ci sia un kasov sotto o roba simile, ma magari ha notato qualcosa...chissà...e per lo stesso motivo: Chi serviva il pasto quel giorno?

    [Alla Postazione di Guardia]

    La gente normale abbonda da queste parti. Commentò apertamente, senza alcuna inflessione, alla vista del compatriota di Sunami. Non che lui fosse un campione di normalità per parlare così...

    Il tizio, tale Waru Moka, non aveva visto niente nè sembrava intenzionato a vedere o sapere niente. Collaborativo al 100%, per essere ironici. Oh, andiamo, possibile che non sia successo PROPRIO niente? Nemmeno una cosa banalissima, microscopica, apparentemente insignificante? Anche solo una chiacchierata...chessò..sul terremoto o qualche vecchia storia...

    Finito il breve colloquio, passarono alla guardia che divideva il turno con l'altra vittima. Sicuro di non essere un Kasov? Fu la prima domanda di Febh, vedendo l'obelisco umano che si avvicinava e piegando il capo in alto per poterlo guardare in viso. Quel continente lo faceva sentire basso...

    Anche qui la storia non fu esattamente colma di particolari, tanto che lo Yakushi si vide costretto a incalzare su alcuni dettagli: Ok, vediamo di capirci meglio. Che rumore hai sentito? Che tipo di suono era? Passi? Botti? Frusciare di vestiti? Gemiti? Carole natalizie?

    Per il resto non c'erano molti dettagli..sangue e bruciature a parte..e la scena pareva confermare la versione del gigantone. Una cosa...è possibile visitare l'alloggio di Bai Qi? Magari ci sono delle analogie con il defunto Tyr.

    [Dal Diacono]

    Scambiate le rispettive informazioni e congetture, i quattro accademici vennero portati al cospetto del Diacono, nella zona centrale. La sorellina dello Shinrei si fece avanti, presentandosi.
    Alla faccia dei monaci...dubito fortemente facciano voto di castità.. Avrebbe commentato a voce moderatamente bassa (ma non troppo) lo Shinobi, generando però il suono a pochi millimetri dalla bocca di Yami, usando la sua voce soprattutto! [Ventriloquio]. Così imparava a gettare acqua bollente!

    La stanza per quanto spoglia aveva quel non so chè di austero che hanno tutti i luoghi sacri, e il venerabile vecchio in fondo ad essa non faceva che alimentare l'atmosfera. Chissà poi cos'erano quei dannati Sanga?
    Dopo le presentazioni, Febh fu il primo a prendere la parola

    Uhmm...diacono-san. Si era già dimenticato il nome! Immagino abbiate sentito dei..uhmm..problemi che si stanno verificando. Ecco, volevamo sapere se per caso può esserci qualche collegamento tra questi eventi e qualcosa che accade qui al tempio..non so..qualche celebrazione...o rituale..o anche solo la consegna o il trasporto di manufatti o simili. Non è necessario scendere nei dettagli, ovvio..però...tutto questo potrebbe anche essere solo un gigantesco specchietto per allodole...purtroppo non sappiamo molto di questo posto..quindi qualunque elucubrazione ricade nel "potrebbe essere".

    Attesa la risposta, avrebbe posto altre domande. Un'altra cosa...ho avuto giàla mia buona dose di tombe dimenticate con dentro roba indicibile...quindi...potrebbe raccontarci di come è nato questo posto...e di cosa c'era prima? Credo che lei sia la persona più indicata per questo...

    Non aveva altro da chiedere...anzi, a dirla tutta lui non aveva la minima intenzione di vedere il Diacono sin dall'inizio, ma dettagli.

    L'apparizione finale lasciò lo Yakushi abbastanza interdetto. Che diavolo era quella cosa?? Sbottò, incapace di trattenersi. Possibile che quello fosse un Sanga?

    [La serata]

    In mezzo al giallo della zona di Aurora, i ninja accademici trovarono abbastanza facilmente l'alloggio destinatogli.

    Beh...che ne pensate? Io direi che siamo a un punto morto o quasi..l'unica cosa che so è che il Kasov morto leggeva le leggende...mentre di quel Bai Qi, o come diavolo si pronuncia...beh..non so praticamente niente. Febh affondò la faccia nel cuscino Vorrei solo dormire ventiquattr'ore e risvegliarmi a Oto... Era un momento un pò depresso della giornata. Yami e Shinodari non si parlavano, o se lo facevano era per punzecchiarsi. Erano intrappolati in un caso senza capo nè coda e perdipiù in mezzo a una mandria di sciroccati con tanto di uomo luminoso nel tempio.

    Peggio di così non poteva andare.

    Ovviamente nell'istante esatto in cui formulò quel pensiero, bussarono alla porta. Come nelle migliori sit-com, ci fu una notevole affluenza di personaggi già visti e di nuovi volti. Perlomeno avevano con sè la cena, e si accomodarono senza tanti complimenti.

    Ok, sono un pò sciroccati, ma almeno sanno essere..mmm...espansivi? Sussurrò a Yami, mentre Krom si accomodava su uno sgabello e Kujaku tentava invano di intessere il suo flirt. Benvenuti...dite un pò...cosa sono quelle cose gialle con avvolta sopra la lattuga? Chiese lo Yakushi, preso posto alla tavola, indicando alcune delle pietanze.

    Febh stava già per chiedere altro, quando nella stanza entrò anche Bara Hana, l'esperta di veleni, che da gatta morta provetta si gettò sullo Yakushi. Ehh.. Preso un attimo alla sprovvista dall'abbondanza che, letteralmente, lo avvolgeva, Febh rimase un tantino spiazzato..ma indicò i compagni con aria spaesata, dicendo: Yami...Shinodari...Shaina..Ko... Shaina e Bara si erano già viste, ma dettagli, il ragazzo era un attimino distratto dalla prosperosa situazione.

    Fu svegliato solo da un grido belluino e, in effetti, conosciuto. Quando Arashi entrò come una furia nella stanza, mitragliandoli di parole e stritolando il braccio ai due otesi, l'incanto della Hana venne del tutto spezzato, probabilmente perchè la stretta del Tuono giallo costrinse Febh ad alzarsi, interrompendo il contatto fisico con la donna. Certo che mi ricordo, Arashi! Come stai? Come mai proprio qui? E Kuroka, Fuu e gli altri? Ne sai nulla?

    Tra una chiacchiera e l'altra, quella serata allegra sembrava promettere bene...ma purtroppo l'imprevisto è sempre in agguato.

    In questo caso l'imprevisto faceva di cognome "sirena d'allarme", che spzzò ogni voce e risata, riempiendo le orecchie dei presenti. A giudicare dalle vostre facce non si tratta esattamente di un annuncio festoso, eh? Sunami spiegò la situazione..e Kujaku sembrò serio per la prima volta.

    Brutta storia... mormorò lo Yakushi per l'ennesima volta.

    [...]

    Due morti, stavolta per tagli multipli. Io di cadaveri non ne so niente...preferisco unirmi alla squadra di ricerca...ma forse è meglio se almeno uno di noi resta qui a dare un'occhiata. Inconsciamente guardò Shinodari. Era innegabile che i suoi draghi sarebbero stati preziosissimi per un inseguimento...però anche la sua abilità medica era essenziale in quell'ambito, e le sue capacità di analisi erano superiori a quelle di Yami in teoria. Ma stava a lei decidere, dopotutto.

    I gruppi di Grimdadiani si erano già formati e si apprestavano a partire per la caccia all'uomo. Arashi! Io vengo con voi! Posso mettere il mezzo di trasporto se vi va! Un goccio di sangue da un dito, un sigillo, ed ecco che dopo l'impatto a terra una lucertola rossa con strie arancioni, enorme e dall'aria flessuosa. Ssalswift...ci aspetta una corsetta tra i boschi.

    Perfettoboss,nonvedol'orachidobbiamobattereingaraoppureèuninseguimento?

    La seconda che hai detto. Arashi..tizio senza nome..Woo..se volete favorire.. Balzò sul dorso della lucertola, in equilibrio come un surfista. Ma Woo aveva già il suo mezzo di trasporto, visto che richiamò seduta stante una possente tigre. Wow. Sussurrò Febh. Wow. Sussurrò persino Ssalswift. Certo che Woo e il suo bestio avevano decisamente più stile di loro. Manoisiamopiùvelociveroboss? Sicuro! Conferml lo yakushi, scambiando con la lucertola uno sguardo di intesa tra perdenti nell'estetica. Due ninja per animale, l'inseguimento ebbe inizio!

    Tigre e Lucertola forse non erano una grande accoppiata dal punto di vista estetico, ma di certo erano il meglio per la rapidità. Le tigri erano abili nel muoversi per i boschi, mentre la lucertola con la sua capacità di camminare su ogni superficie poteva tranquillamente avanzare ignorando gli ostacoli, con una velocità impressionante [Velocità da Blu+3 tacche]
     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    L'azzurra Spira

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    [Suisan]

    *Shaina ascoltò molto attentamente la spiegazione del monaco riguardo alle loro divinità, chiedendosi con un pizzico di cinismo quanto ci fosse di vero in quello che la religione insegnava. Per quanto aveva capito infatti, i tanto adorati Sanga non erano che uomini e donne, dotati di capacità eccezionali, certo, ma pur sempre umani e quindi mortali. Cominciò a chiedersi se davvero potessero esistere persone simili e se erano tanto potenti che bisogno avessero di aiuti esterni per smascherare un gruppo di assassini.*

    [Il Tempio]

    *Avrebbe sghignazzato ad alta voce alla reazione di Kujaku quando gli aveva detto che non sarebbe rimasta, se l'educazione e la professionalità non glielo avessero impedito. Più rimaneva lì con lui e più si sentiva sollevata di potersene andare in fretta. I suoi modi erano troppo esuberanti perché lei potesse restare nella stessa stanza con lui più di dieci minuti senza esplodere. Lanciando uno sguardo verso Shinodari, che sembrava dire "hai tutta la mia compassione ma col cavolo che resto qui", salutò educatamente e andò insieme a Febh verso le scene dei delitti.*

    *Ovvio che la natura caotica dello Yakushi unita al senso dell'orientamento di Shaina li condussero se non alla rovina quantomeno a una figuraccia con la loro guida...per fortuna che aveva deciso di portare il suo avvoltoio con sé, altrimenti sarebbero stati persi in maniera irreparabile. E per fortuna che il gigantesco Krom si trattenne dallo strappare la lingua troppo lunga di Febh, impulso che quasi quasi era venuto anche a Shaina visto che le sue parole avrebbero potuto mandare a monte la missione. Se non altro, le intemperanze della sua allieva Deidara l'avevano abituata a situazioni simili, e almeno non essendo Febh un suo allievo né un suo sottoposto questa volta non avrebbe dovuto essere lei a scusarsi.*

    *In ogni caso, dalla conversazione tra i due, le sembrò di capire che Krom era una persona piuttosto irritabile, ma che tutto sommato si trattava anche di un guerriero con un forte senso dell'onore, forse poco ninja, ma non certo uno che ti ammazza alle spalle. Stando alle sue parole, sembrava che i Kasov caduti al Tempio avessero fatto tutti la fine di Tyr...beh, certo che se avesse dovuto eliminare un tipo grosso e forte come lui anche Shaina avrebbe preferito evitare lo scontro diretto. In ogni caso, chiedere non avrebbe fatto male.*

    Scusate Krom-san, intendete dire che tutti i membri del vostro clan morti qui al Tempio sono stati avvelenati?

    *I due accademici continuarono a seguire l'uomo fino alla stanza del defunto, dove non trovarono che poche cose, tra cui un libro di leggende. Shaina ci diede un'occhiata da dietro la spalla di Febh, mormorandogli qualche parola a voce bassa in modo che solo lui potesse sentirla.*

    Non pensi che sia una lettura un po' strana per un guerriero? Voglio dire, se Tyr era come il tuo amico qui non mi sembra il tipo da interessarsi a questa roba...a meno che non stesse facendo ricerche su qualcosa...

    *Poco dopo furono raggiunti da una donna esuberante e poco vestita che sembrava la controparte femminile di Kujaku, salvo il fatto che lo shinobi di Solis tendeva a coprire un po' di più le proprie grazie. Sperò che la nuova arrivata non avesse anche l'autostima esagerata di quest'ultimo.*

    CITAZIONE
    E' un vero piacere miss! Io sono...Febh e sono decisamente abbagliato dalla tua bellezza!

    *Gli occhi di Shaina rotearono al cielo e poi si fissarono sul suo compagno di missione con uno sguardo che sembrava imporre un po' di professionalità, dopodiché si apprestarono a seguire la spiegazione della donna.*

    *Ovvio che le spiegazioni sui veleni per lei erano arabo, però le venne in mente una cosa, che aggiunse alle domande di Febh.*

    Mmm...Bara-san, quando dite che il veleno era sul cucchiaio intendete dire che era il cucchiaio ad essere avvelenato? In questo caso mi sorge un dubbio...Tyr-san sedeva sempre allo stesso posto? Perché in caso contrario significa che non era lui in particolare la vittima designata, ma un qualunque ninja di Mizukumi che l'avesse utilizzato, il che ci porta a pensare che chiunque sia l'assassino colpisca del tutto a caso e senza un criterio preciso...una bella grana...

    *disse pensierosa.*

    *Una volta finito nella stanza, furono accompagnati alle mura, dove Sunami presentò loro il compagno di guardia di Tyr. Shaina inarcò un sopracciglio vedendolo, pensando quello che Febh stava esprimendo ad alta voce. Sorrise vagamente, e incrociò le braccia mentre lo ascoltava...beh, non che avesse molto da dire...o non era per niente collaborativo, oppure non credeva molto in loro, oltre a non sembrare esattamente educatissimo, visto che non aveva smesso un minuto di masticare quella roba, qualunque cosa fosse.*

    CITAZIONE
    Oh, andiamo, possibile che non sia successo PROPRIO niente? Nemmeno una cosa banalissima, microscopica, apparentemente insignificante? Anche solo una chiacchierata...chessò..sul terremoto o qualche vecchia storia...

    O magari un atteggiamento particolare che Tyr-san possa aver tenuto? Non so, magari sembrava nervoso, o stanco?

    *aggiunse.*

    *La montagna umana con cui fecero conoscenza poco dopo fu se possibile ancora meno amichevole. Shaina ricambiò il suo sguardo per nulla intimorita, mentre l'omone raccontava l'accaduto. E così avevano sentito un rumore e lui aveva mandato il suo collega a controllare da solo? Certo, e allora a cosa serviva che facessero la guardia in due? Si chiese chi tra i due fosse stato più stupido, se Bai Qi ad andare a controllare o il suo compare a lasciare che andasse da solo. Non sapeva perché ma quell'uomo non le piaceva troppo, quindi decise di prendere il suo racconto con le pinze. Eventualmente, avrebbe seguito Febh anche nella stanza della vittima.*

    *Quando i quattro shinobi si riunirono, Woo li condusse dritti dal Diacono, in quello che descrisse come il nucleo del tempio. Dopo dieci rampe di scale, furono accolti da una bella ragazza che si scoprì essere la sorella dello Shinrei. E neanche a farlo apposta dalla parte maschile della squadra giunse l'ennesima figuraccia. Possibile che Yami si mettesse a fare certi apprezzamenti nel bel mezzo della missione? Shaina sgranò gli occhi. Da quanto lo conosceva non sembrava il tipo, e in effetti c'era qualcosa di strano nella sua voce, che non riuscì a definire. Passato il momento imbarazzante, la ragazza li accompagnò nella sobria ma solenne stanza del loro ospite.*

    *Shaina si inchinò in segno di rispetto, attendendo le domande dei suoi compagni. Ormai aveva fatto l'abitudine a Febh e quindi non si stupì troppo del fatto che già avesse dimenticato il nome del Diacono.*

    Se permettete, Sommo Fruza, gradirei conoscere la vostra opinione sui fatti che stanno accadendo, inoltre mi è sorto un dubbio. Chi potrebbe trarre beneficio da un'eventuale scontro tra i vari villaggi? Pensate che sia possibile che qualcuno voglia indirettamente colpire voi o il tempio per qualche rancore passato?

    *Terminate le domande, una luce improvvisa apparve dietro al paravento, seguita da alcune frasi pronunciate da una voce solenne. Mentre Febh esprimeva la sua meraviglia, Shaina fissava il paravento con aria impassibile, anche se era scettica per natura nei confronti delle figure divine dovette ammettere che il trucco faceva il suo effetto.*

    Ahahah, divinità, ma non fatemi ridere, non sono nemmeno capaci di vedere quello che succede sotto il loro naso! Se sono tanto illuminati da luce divina potrebbero alzare il culo e andare a cercarseli da soli i loro assassini!

    *rise la voce all'interno della sua coscienza.*

    §Ammetto che stavolta non mi sento di darti torto, Ichibi. Non sai quanto mi piacerebbe dare un'occhiata dietro a quel paravento...§

    *Dopo l'incontro con il diacono, i quattro Accademici vennero condotti al luogo dove avrebbero potuto riposare, certo si faceva per dire, visto che tutti gli eventi della giornata avevano se possibile confuso le loro menti ancora di più. Shaina si conosceva abbastanza per sapere che difficilmente avrebbe smesso di rimuginare sulle morti misteriose del Tempio, soprattutto visto che giocare ai detective non era proprio il suo forte.*

    CITAZIONE
    Beh...che ne pensate? Io direi che siamo a un punto morto o quasi..l'unica cosa che so è che il Kasov morto leggeva le leggende...mentre di quel Bai Qi, o come diavolo si pronuncia...beh..non so praticamente niente.
    Vorrei solo dormire ventiquattr'ore e risvegliarmi a Oto...

    *Shaina si lasciò cadere su una sedia, dopo aver appoggiato a terra la sua giara di sabbia.*

    In effetti nemmeno io sono troppo ottimista...l'unica cosa chiara è che qui la gente muore, e tra il Giovane Avvelenatore e l'Affettatrice Semovente abbiamo almeno due assassini ancora a piede libero e indisturbati...nemmeno sono sicura che i ninja di qui ci abbiano detto tutto...

    *Sospirò, lanciando un'occhiata fuori dalla finestra. Tutta quella situazione era paradossale.*

    *Durante la cena, la ragazza di Suna si mostrò cortese con gli altri, ma senza entrare troppo in confidenza con nessuno di loro, in fondo non li conosceva e per quanto ne sapeva avrebbero potuto essere coinvolti, cercò di studiarli per quanto poté [Interpretazione], annotandosi i loro comportamenti. Tuttavia la cena non durò molto a lungo, perché una sirena richiamò tutti all'ordine. Alla spiegazione di Sunami, Shaina afferrò la sua giara e il mantello preparandosi a seguire il gruppo, non prima di aver lanciato uno sguardo a Kujaku. Allora ogni tanto anche lui era serio.*

    *Quando giunsero sul luogo del delitto, trovarono una scena abbastanza raccapricciante. Shaina cercò di guardare i cadaveri il meno possibile, visto che il sangue la metteva un po' a disagio. Chiunque fosse l'uomo che guidava le operazioni, era un capo carismatico niente male, sembrava qualcuno capace di pensare in fretta, anche se il suo modo di berciare ordini non ti metteva esattamente a tuo agio. el resto, dubitava che usare la cortesia avrebbe giovato in quel momento, non c'era tempo da perdere, erano già passati dieci minuti da quando era suonata la sirena e chissà quanto ci avevano messo a trovare i cadaveri.*

    *Febh decise di unirsi al gruppo di Woo, tirando fuori un'altra di quelle sue strane bestiole, Shaina lanciò uno sguardo verso i due medici del gruppo, certamente erano più ferrati di lei nel trattare coi cadaveri, anche se ovviamente la scelta era la loro. Per quanto la riguardava il massimo che avrebbe potuto fare lì era constatare che erano morti, quindi decise di andare all'inseguimento anche lei.*

    *Per quanto poco, le persone che conosceva di più in quel gruppo erano Krom e Sunami, oltretutto non provava una forte simpatia per l'esperta di veleni poco vestita e nemmeno per quel tipo autoritario, e visto che nel gruppo di Woo c'era già Febh, decise per il gruppo di Kujaku, visto anche che data la situazione di certo non avrebbe approfittato per provarci con lei.*

    Sunami-San, Krom-San, Kujaku-San. Se mi permettete io verrei con voi, non possiedo evocazioni ma vedo perfettamente al buio e ho un ottimo udito, e ho anche delle buone capacità difensive in caso servissero. Inoltre...

    *Fischiò, richiamando il suo avvoltoio. Lasciò che si appollaiasse sul suo braccio e gli diede l'ordine di andare in ricognizione, cercando di tenersi lontano da eccessivi pericoli. Poi lo lasciò andare apprestandosi a seguire il gruppo.*
     
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    Dalle Nebbie del Passato...

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    Suisan


    In un primo tempo lo snocciolare dei nomi ninja da parte di Febh sembrò non sortire effetto nelle espressioni dei due uomini, poi improvvisamente le cose cambiarono quando sulle labbra del mio collega si formò la parola “Krom Kasov”.
    Hiruko san si limitò ad un telegrafico
    “Ah...”
    Che poteva significare:
    “Ah, quello... si ho presente”.
    “Ah, mi ricordo di lui...ma non ritengo necessario parlarne...”
    “Ah... allora potete capirmi se preferisco evitare l'argomento...”
    “Ah, a quanto pare la sua nomea ha raggiunto anche voi ninja accademici...”


    D'accordo, forse stavo viaggiando un po' con la fantasia, ma che altro potevo pensare notando lo sguardo turbato di Hai Ki Hu san, che in risposta a quel nome aveva levato gli occhi al cielo?
    Ora a meno di non essere stato colpito da una folgorazione dei Sanga, ed aver visto un qualche segno indicativo sul soffitto, il monaco non sembrava gradire il ricordo del Kasov.
    Naturalmente anche le mie domande turbarono le placide menti dei nostri due padroni di casa.
    Se la missione non fosse stata prioritaria probabilmente Hai Ki Hu san avrebbe parlato dei Sanga per il tempo necessario per cercare di convertirci alla loro religione, sfiancandoci con le sue parole.
    Dal mio punto di vista era un'interessante filosofia di vita.
    Per quanto riguardava credere che fossero divinità... questo non potevo accettarlo come dogma di fede; ma potevo essere affascinata dal loro completo controllo sul chakra.
    In un certo senso sembrava più una qualche eredità di sangue, che un'ascesa alla divinità.
    Ma entrare più sullo specifico su come questi esseri diventavano degli dei, sarebbe suonato un pochino profano.
    E al momento era meglio non partire con un contrasto diplomatico dovuto a divergenze di fede.
    Per quanto riguardava i Mizukumi e i Nuctem feci un buco nell'acqua, ma almeno ci avevo provato ad ottenere qualche informazione aggiuntiva sui quei ninja.



    […]


    Splendido, davvero splendido!
    Non solo le cose tra me e Yami stavano correndo sul filo di una katana molto affilata, ma ora ci si metteva anche Febh.

    Gli scoccai un'occhiata rovente.


    -Oh scusami tanto Febh! La prossima volta vedrò di sviluppare un jutsu divinativo per evitare che i tuoi sagaci commenti mettano a dura prova la resistenza del tuo fisico al pestaggio.-

    Ripresi fiato, poi continuai.
    Di certo non era finita lì.


    -E poi mi spiegheresti cosa volevi intendere con discorso sciropposo? Cercavo solo di essere un po' diplomatica. Evitando di farci conoscere come un gruppo dal litigio facile. Sai, fino a prova contraria in una missione si dovrebbe collaborare, non verificare le capacità assassine dei propri compagni di gruppo!-

    Mi avvicinai a lui, fino a sussurrargli nell'orecchio.

    -E poi credo che alcune tue peculiarità dovrebbero restare segrete...-

    Commento che faceva riferimento alle sue capacità rigenerative.


    […]


    Il giorno dopo, poco prima della partenza...


    Punto uno: Hiruko san rispondeva alle mie domande con altre domande.
    Punto due: sapevano che noi sapevamo.
    Punto tre: beh, non avevamo esattamente celato la cosa, visto che non avevamo utilizzato la massima cautela per non farci scoprire a curiosare.
    Punto quattro: se fossero stati un po' meno reticenti a dirci le cose avrei evitato di chiedere quella mattina.
    Punto cinque: alla fine non mi aveva detto nulla di più di quello che avevamo scoperto. Che avevano chiamato degli shinobi era chiaro, ma in che modo un po' meno.
    Punto sei: Non vedevo l'ora di andarmene. Tanto era chiaro che da loro non avremmo ottenuto altre informazioni.


    Tempio dell'Albero Bianco


    Autopsia...


    Che Kujaku san fosse un attore melodrammatico era scontato.
    Ero indecisa se applaudire il suo fin troppo smaccato dolore per la perdita della compagnia di Shaina, o ritornare sui miei passi ed assestargli un calcio sui suoi gioielli di famiglia.
    Per non parlare della spiegazione alquanto campata per aria, si potevano sentire le sue unghie che scivolavano inesorabilmente sullo specchio su cui tentava di arrampicarsi invano, circa il fatto di come il nostro collega aveva dato il meglio contro di lui solo perché si era trovato al cospetto di un eccellente combattente.

    Tsè!
    Ma tu guarda che soggetto mi doveva capitare tra i piedi!
    Non che il suo capo fosse migliore alla fine.


    Dopo che Koji san ebbe soddisfatto il suo ego di shinobi medico eccelso rispetto a noi poveri mortali shinobi accademici, e Yami si fu stufato di punzecchiarlo, fui libera di esaminare i referti in compagnia di Kujaku.
    Probabilmente le continue diatribe tra Febh e Yami dovevano aver annebbiato la mia capacità di discernimento, altrimenti perché avrei proposto proprio a quel ninja di aiutarmi a verificare di non aver tralasciato nessun indizio?
    O forse c'era qualcosa in Kujaku che mi attirava e non era di certo il suo “fascino”!
    Che fosse tutta una farsa per farsi sottostimare?
    Mentre visionavo i risultati delle varie autopsie, cercavo di fare delle ipotesi sugli assalitori.
    Non mi intendevo di veleni per cui potevo al momento fare affidamento sulle parole della ninja di Solis e su quanto le aveva riferito la kunoichi di Mizukumi, a suo dire un'esperta del campo.
    Al momento l'unica cosa che sapevamo era che il veleno era di tipo animale.
    Ma da quale animale era stato estratto?
    E in che modo veniva a contatto con la vittima?
    Supponendo che fosse uno veleno a somministrazione si sarebbero dovuti avere decessi relativi a momenti successivi alle pause per consumare i pasti.
    Ma allora come erano stati avvelenati coloro che sembravano non aver toccato cibo?
    Inalato?
    Oppure erano venuti a contatto attraverso l'epidermide toccando qualcosa?
    Mi feci un promemoria mentale di chiedere altre spiegazioni a Bara dono, come l'aveva chiamata Hotari san.
    Nel frattempo, interrompendo un aneddoto che, in effetti, non sembrava avere molta attinenza con i decessi, mi rivolsi a Kujaku.


    -Vorrei dividere i morti per avvelenamento in due gruppi: quelli che sono deceduti dopo aver mangiato o mentre mangiavano e quelli che sono deceduti senza aver apparentemente toccato cibo. Vorrei verificare se avevano tutti la stessa tempra fisica, avevano qualche patologia particolare per cui il veleno ha fatto effetto prima del tempo. Vorrei cercare di capire i tempi di reazione del veleno una volta venuto a contatto con la vittima. So che le informazioni in nostro possesso non sono molte, ma da qualche parte dovremmo pur partire. Inoltre per le morti che non sembrano in relazione con un avvelenamento del primo tipo, chiamiamolo così, sarebbe da verificare cosa stessero facendo quelle persone. Ad esempio potrebbe aver toccato qualcosa, anche una cosa insignificante. Tra l'altro una volta mi è capitato di leggere di veleni in due parti. Nel senso che da soli sono innocui, ma somministrati prima uno poi l'altro diventano letali, innescando una reazione mortale. Non potrebbe essere successa una cosa simile nel secondo caso di avvelenamento?-

    Non avevo idea di quali domande stessero facendo al momento Shaina e Febh e di dove le loro indagini all'interno del Tempio li avessero portati, ma anche se avessimo posto domande analoghe di certo diversi erano i nostri interlocutori.

    Diversa argomentazione erano le morti da arma, come le avevo ridefinite.
    Qualche ipotesi sul tipo di arma me l'ero fatta, ma a quanto sembrava forse qualcuno di più esperto in questo campo al tempio c'era, da quanto aveva lasciato intendere Hotari san.
    Peccato che era Koji san.

    Anche in quel caso interpellai Kujaku.

    -Parlando seriamente, facendo una valutazione oggettiva sulle capacità degli shinobi presenti nel complesso... una sola persona potrebbe colpire e uccidere due guardie senza che nessun altro si accorga di nulla? Considerando che dovrebbe come minimo colpire di sorpresa almeno una delle due. O meglio, in teoria è fattibile se c'è superiorità come abilità di combattimento, d'altra parte non penso che vengano messi a sorvegliare i confini del tempio shinobi alle prime armi.-

    Tempo prima ero stata in missione per conto del Kokage e sapevo quanto fosse possibile attaccare di sorpresa, visto che noi stessi l'avevamo subito sulla nostra pelle, ma in quel caso eravamo solo in quattro e il resto erano semplici abitanti di villaggio, mentre qui si parlava di qualche decina di shinobi addestrati.

    Le morti da ustione non era la prima volta che le vedevo.
    Sempre in quella missione io e Yami avevamo visto da vicino una tecnica in grado di provocare quel tipo di ferite.
    Controllai se ci fosse qualche analogia sul tipo di ustioni che avevo analizzato in precedenza con quelle che erano descritte nei documenti.
    Un qualche tipo di tecnica?


    Riafferrai ancora una volta Kujaku, mentre si stava lasciando andare ad altri aneddoti.

    -Ehm, per caso sai se qualcuno è capace di provocare ustioni attraverso qualche jutsu? O qualche tipo di arma particolare?-

    domandai, impilando quelle morti in un altra colonna.

    Finita l'analisi dei referti cercai di parlare con Koji san.

    Poggiai sul tavolo davanti a lui i casi di morte per tortura.


    -Per caso si è fatto un'idea di che tipo di armi possa ridurre degli shinobi addestrati in quel modo?-

    domandai seria.


    […]


    Una volta riuniti fummo condotti al cospetto del Diacono.
    Non senza un intermezzo che mi fece nascere dei dubbi su quanto conoscessi Yami.
    Il commento che aveva fatto non era da lui.
    Possibile che in quei mesi fosse così cambiato?
    Inoltre la voce... qualcosa non mi quadrava...
    Per un istante mi sembrò non fosse la sua...
    Ma forse era semplicemente uno stupito commento di quell'otto code.

    Il monaco dimorava in quello che poteva essere definito il cuore del complesso, il vero Albero Bianco.
    Woo san ci illustrò le peculiarità del palazzo, mentre con noncuranza ci conduceva fino al decimo piano.
    Mi domandai se il salire tutti quei piani facesse parte dell'addestramento spirituale o fisico.
    Però un'occhiata alla biblioteca sarebbe stato utile per scoprire qualcosa di più sui nostri colleghi di Grimdad.


    La sala in cui ci fece accomodare Woo san era vasta, cosa che si notava maggiormente dalla sobrietà del mobilio. A dire il vero brillava per la sua quasi totale assenza.
    Osservai i fregi sulle pareti, sebbene l'occhio mi cadde sulla figura presente dall'altro capo del locale.
    Un uomo dai capelli rasati ad eccezione di una coda di cavallo nivea, che sedeva compostamente, osservandoci mentre ci avvicinavamo al suo cospetto.
    Un paravento occultava la parete dietro di lui.

    Il sommo diacono Fruza.

    Il diacono si rivolse a noi nel tipico saluto, a cui io risposi in maniera simile rivolgendogli un inchino formale.


    Decisi di rimanere in silenzio mentre gli altri esponevano i fatti, cercando di studiare il Diacono [Interpretazione].
    Al momento ero ancora nella fase di raccolta dati.


    Poco prima di prendere congedo dal diacono, una luce filtrò dal paravento, irradiandosi all'interno della stanza.
    Una luce che accompagnò delle parole pronunciate da qualcuno a noi celato dal paravento stesso.
    Dal modo in cui si inchinarono i due monaci in segno di reverenza supposi fosse uno dei Sanga.
    Peccato non poter sbirciare dall'altra parte, ma forse non avremmo concluso molto se ci avessero accuso di eresia.



    Una volta da soli nell'alloggio...


    Febh fu il primo a prendere la parola e mi dava l'impressione di essere demoralizzato.

    -Non è da te comportarti così! E' vero abbiamo pochi indizi ma se mettiamo assieme quello che abbiamo scoperto forse qualcosa riusciamo a scoprirla. Che intendi dire che il Kasov si dilettava di leggende? Inoltre risvegliarci ad Oto non servirebbe a nulla. Siamo qui e l'ultima cosa che dobbiamo fare è arrenderci.-

    cercai di scrollarlo dalla sua apatia.

    Ma anche Shaina non era ottimista.


    -Beh se vogliamo aggiungere un terzo assassino, c'è il piromane. Alcuni corpi mostrano ustioni. E temo che gli assalitori siano più di tre se vogliamo non disprezzare la preparazione combattiva dei ninja presenti al Tempio. Uno contro uno ok, ma ci sono morti anche di due guardie in contemporanea non uccise per avvelenamento.-

    commentai.


    La serata


    La serata si dipanò in una serie di saluti ai nuovi arrivati, con le presentazioni di rito, e almeno dal mio punto di vista con una nuova fase di raccolta di informazioni. [Utilizzo Interpretazione]
    Kujaku non mancò di onorarci con la sua presenza, a quanto pare non poteva fare a meno della compagnia mia e di Shaina, come se non ci fossero state altre ragazze presenti nel Tempio. E a proposito di altre ragazze non mancarono di presentarsi, soprattutto l'esperta di veleni che si aggrappò con le sue forme procaci a Febh.
    Evitai di sghignazzare, mentre notavo come l'altra presenza femminile stesse cercando di tenere a freno l'irruenza di Kujaku.
    Mentre anche Yami e Febh ritrovavano un vecchio compagno, per non parlare del famoso Kasov, cercai di parlare con Bara san riguardo le morti per avvelenamento.
    Intanto Ko si era commosso perché qualcuno, nella fattispecie Febh, si era ricordato di presentarlo, invece che etichettarlo come un pupazzo al nostro seguito.


    Purtroppo la serata non era finita lì.
    Una sirena di allarme ci avvisò che i guai non erano ancora terminati.

    Otto sirene, ognuna per portone d'ingresso, che faceva capo ai vari settori del Tempio.
    Come fu subito chiaro , il luogo attaccato era quello dei ninja di Solis.



    […]


    Non impiegammo che una decina di minuti per arrivare sul luogo dell'attacco.
    Troppo tardi ancora una volta...
    I corpi erano stati dilaniati.
    Mi avvicinai per esaminarli, mentre sentivo il Kasov che diceva che aveva trovato delle tracce, alcune delle quali si allontanavano verso la foresta.
    Non mi piaceva per nulla.
    Come mai questa volta avevano lasciato una pista?
    Furono approntate tre squadre di ricerca e ci fu offerto di aggregarci.
    Febh si aggregò ad uno dei gruppi e lo stesso fece Shaina.
    Restavamo io e Yami.
    Per quanto volessi seguire l'esempio dei mie due colleghi, comprendevo l'occhiata che mi aveva lanciato lo Yakushi.
    Al momento ero probabilmente l'unico ninja medico di un certo grado di esperienza rimasto al Tempio, visto che anche Hotari avrebbe partecipato alle ricerche, se avevo compreso bene, dall'alto.
    Questo attacco mi ricordava un fastidioso precedente... ancora una volta quella missione si sovrapponeva a quanto stava accadendo in quel momento.
    Troppo facile...
    Qualcosa non quadrava...
    E probabilmente le risposte non sarebbero arrivate solo dalle ricerche esterne.


    -Io resto... Ho paura che possa essere solo l'inizio...-

    dissi in tono serio, rivolgendo un'occhiata a Yami.

    Sapevo che tra i due quello con le migliori capacità per inseguire era proprio lui.
    Inoltre l'unico gruppo senza un esponente accademico aveva già il suo ninja medico di punta.

    Una volta che le squadre fossero partite non mi sarei limitata però a fare un'autopsia sui cadaveri, ma avrei cercato ogni possibile indizio su una possibile presenza all'interno del complesso.

    Paranoia?
    Forse...
    O forse no...
    Aveva tutta l'aria di un diversivo.
    Da come si erano relazionati e divisi rapidamente in squadre di ricerca, quei ninja erano probabilmente quelli più preparati all'interno del tempio per cui...
    Evitai di terminare la frase...





     
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    Falce dei Kaguya


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    Tempio dell'Albero Bianco


    Autopsia


    L'analisi delle autopsie passate iniziò con Kujaku che parlava dei suoi passati come assistente, e prima ancora allievo, di quello che era, a suo dire, il miglior ninja medico di tutta Solis e, di conseguenza, il miglior ninja medico di tutta Grimdad e forse del mondo: il suo maestro Karasu Kioshi.
    La prima richiesta di Shinodari, però, di dividere gli avvelenamenti per tipo e poi di analizzarli in quel senso, lo portò ad interrompersi, "Come desideri, o bella kunoichi d'altre lande.", confermò cordiale il ninja, iniziando quel lavoro.
    Alla fine, dei 18 casi di avvelenamento certificati sulle 75 morti avvenute (dall'elenco che gli era stato dato dai ninja di Suisan), 12 erano successive ai pasti delle vittime e solo 6 erano esterne a quel contesto.
    Delle 12 morti, ben 8 riguardavano dei ninja del clan Kasov di Mizukumi: "Sono shinobi piuttosto robusti, per costituzione, addestrati al corpo a corpo e con cui è decisamente difficile andare d'accordo. Io con il mio compagno di squadra nei corsi chunin, Krom, ci ho litigato parecchio nel tempo... trovava irritante il mio troppo parlare, ci crederesti? Comunque, a parte questo, posso dirti che non ho mai notato in Krom nessun tipo di malformazione genetica e le loro abilità segrete di clan gli permettono di sviluppare un jutsu che li rende più resistenti, o agili, a seconda dei casi, ma è principalmente un ninjutsu di potenziamento fisico, niente di particolare.", avrebbe spiegato, mentre gli altri, anche se non Kasov, erano comunque degli shinobi (tre di Solis ed uno di Astris), fisicamente molto robusti e portati per gli scontri corpo a corpo.
    I restanti 6 casi erano avvenuti nelle situazioni più disparate: 3 per shinobi che erano stati da poco in biblioteca, 1 per un ninja di Astris che era andato semplicemente a dormire dopo il turno di guardia e poi era stato trovato avvelenato, 1 di un ninja di Solis che, dopo un pomeriggio libero, era stato trovato defunto anch'egli, l'ultimo di uno dei monaci della Nuvola Bianca che, alla fine delle proprie preghiere giornaliere, si era piegato su se stesso ed era morto sul posto.
    Studiando i tempi di reazione, almeno per i casi di coloro che erano stati avvelenati al momento dei pasti, sarebbero risultati identici, segno che il tipo di veleno utilizzato era per tutti lo stesso.
    Relativamente al dubbio dell'avvelenamento con due mezzi, Kujaku avrebbe risposto: "E' possibile, Shinodari-dono, ma onestamente non saprei... non ho mai visto niente del genere, e per non averla vista io, deve essere una cosa poco in voga da queste parti, anche se non sono certo un esperto in veleni... forse per questo dovrebbe parlare con Bara-dono." e nelle sue parole avrebbe potuto trovare la più sincera ignoranza sull'argomento, appena celata da un pò d'imbarazzo, forse.

    Analizzando, invece, le 30 autopsie sui cadaveri uccisi con delle armi, Kujaku iniziò a raccontare di quando, in missione con Sunami e Krom, aveva eliminato tre bersagli con una sola piuma (non che avesse spiegato cos'erano le "piume" di cui parlava prima), ma ancora una volta la kunoichi di Oto lo interruppe con una sua osservazione, che lasciò per qualche attimo l'altro a riflettere: "In effetti è difficile che le persone eliminate siano state uccise tutte da una sola persona... anche perché alcuni omicidi, specie che riguardano una guardia singola, avvengono in punti pure distanti nelle stesse notti. In molti hanno supposto che gli assassini siano almeno due, considerando poi che qui si deve essere almeno dei chunin per andare di guardia, devono essere due pure abbastanza capaci, o silenziosi.", confermò Kujaku.

    Nell'analisi delle autopsie sui cadaveri carbonizzati, Shinodari avrebbe potuto notare come le ustioni erano ben diverse da quelle viste nella missione ordinatagli dal Kokage tempo prima, in questo caso si trattava di ustioni più diffuse, che sembravano colpire a ventaglio il corpo, o comunque a settori in modo diverso da quello che faceva, allora, l'Esperimento dell'Ex primario di Oto.
    Ciò che, però, scoprì la kunoichi accademica era, per la prima volta, uno schema: tutte e 5 le morti per carbonizzazione riguardavano giovani kunoichi, per lo più di bell'aspetto dalle immagini che c'erano antemortem, e tutte avevano in comune un altro fattore, una ferita che segnava tutto il tronco, un taglio singolo dalla gola all'inguine che serviva a fare una sorta di opera di scorticazione, anche se era impossibile, a detta delle autopsie, dire se ante o post mortem.
    Alla domanda di Shinodari, che interruppe Kujaku mentre, ispirato da una delle foto, parlava di una delle sue prime conquiste amorose, una kunoichi del suo villaggio del clan Shinkan, lo shinobi di Solis rispose: "Bé, tecniche ustionanti da queste parti di norma le usano i ninja di Aurora, il loro è il villaggio con la maggiore affinità con i katon, tanto più che sono sempre loro ad occuparsi di equipaggiamenti incendiari e simili. Non penso però che i ninja di Aurora che ci sono qui siano colpevoli: Komaru ed Arashi sono arrivati da meno di una settimana, mentre il mastodonte è qui da nemmeno cinque mesi, non di più."

    Quando poi l'otese abbandonò Kujaku ai suoi racconti su come avesse compiuto la sua prima operazione medica su un Mawaha ferito ad un braccio, per andare a parlare con Koji, il jonin a capo della squadra ascoltò la sua domanda e guardò i 22 rapporti sulle morti per tortura, alzando poi le spalle: "Se avesse letto con attenzione, almeno per quel che riguarda i resti studiati, le armi che li hanno colpiti sono spesso le stesse che lasciano segni su alcuni corpi uccisi alle mura.
    Lame lunghe e distanziate, o seghettate e vicine; qualcun altro ha ferite con una sorta di uncino a due lame, una opposta all'altra, che si apre quasi fosse una tenaglia, penso un qualche arcaico divaricatore per torture, che viene di tanto in tanto piantato nel petto delle vittime; altri subiscono forti colpi contundenti, capaci di spezzarne le ossa in modo pesante.
    Poi ci sono morti per ustioni simili alle cinque identificate, o per avvelenamento, ma lì non saprei che dirle.
    Li cataloghiamo diversamente dalle altre solo perché scomparsi prima di essere trovati morti, ma di certo i fautori sono gli stessi, quali e quanti che siano."
    , avrebbe concluso e nelle sue parole Shinodari avrebbe potuto identificare disappunto e senso di superiorità.

    Investigazione


    Il dialogo fra Krom e Febh non andò per le lunghe, fortunatamente, alla fine, tutti gli shinobi si diressero nelle stanze che erano state di Tyr Kasov e lì iniziarono le vere indagini, nel frattempo, Shaina, però, chiese una curiosità al Kasov, che rispose prontamente: "Sì, tutti i membri del mio clan che sono stati uccisi in questi sei mesi sono stati eliminati con il veleno!".
    Sfogliando il libro, il ninja di Oto non avrebbe trovato nessun segnalibro o simili, ma, se lui, o Shaina, avessero avuto dei sensi abbastanza fini avrebbero individuato una particolarità [Richiesti Tatto o Vista potenziati]: una pagina particolarmente consumata su un bordo; la pagina era l'inizio del capitolo sul "Culto dell'Occhio Blu".
    [Se i ninja avessero letto in particolare tale capitolo avrebbero scoperto che l'Occhio Blu era una delle molte "tradizioni" che si erano sviluppate nei territori di Grimdad prima della Grande Guerra che aveva portato alla nascita delle attuali 6 nazioni che costituivano quel continente e che trattava di una setta, per così dire, consacrata ad una divinità che si mostrava sottoforma di un cerchio azzurro, solo dopo dei doni appositi e permetteva di conoscere il mondo a chi la onorava.]

    Alle domande rivolte a Krom, il ninja di Mizukumi accennò uno sguardo curioso, notando solo in quel momento il libro: "Sì, la biblioteca è aperta a tutti quelli che ne vogliono fare uso, basta registrarsi e registrare i libri che si prendono. Io stesso ho alcuni libri sull'arte della guerra nella mia stanza.", affermò il massiccio ninja, "Sui nemici che un Kasov può avere in questi luoghi: bé sono senza fine. Chiunque potrebbe avere avuto dei problemi con noi, magari con Tyr stesso per qualche vecchia missione, ma non ho mai sentito di problemi suoi con altri shinobi, dovreste chiedere ad Aido-sama. Il coordinatore responsabile di tutti noi di Mizukumi qui all'Albero Bianco.", propose, "Sui suoi interessi, a parte qualche lettura sciocca, come questo libro, per conciliare il sonno, immagino solo sani e giusti interessi nell'uso di armi, nel combattimento e nell'allevamento dei Tori... sì, credo che a Mizukumi lui ne stesse facendo crescere alcuni personalmente. In comune con le altre vittime, bé, aveva solo che si trovava qui all'Albero Bianco, se si escludono le altre vittime Kasov, con cui aveva molto di più in comune.", concluse il massiccio ninja, prima che Bara Hana arrivasse.
    L'avvenente kunoichi, alle parole di Febh, gli sorrise, facendogli l'occhiolino, poi, però, quando lo Yakushi propose di tornare al lavoro fu svelta nello spiegare i fatti, prima che lo shinobi di Oto ponesse qualche altra domanda a Krom: "Accanto a Tyr, allo stesso tavolo, credo ci fosse un Hazuma, un ninja di un altro dei clan del mio villaggio e nessun altro, mentre, per chi serviva il pranzo, mi pare fosse Tokage, il chunin che ha affrontato gli altri tuoi compagni durante l'esame in cui io ho incontrato te e gli altri due.", concluse il colosso.

    Bara, invece, si voltò verso Shaina, ascoltandone la domanda per poi fare un cenno di diniego con la testa: "Le posate non sono posizionate al posto, ma vengono date assieme ai pasti nelle mense... penso che questi monaci non vogliano rischiare una rissa con forchette e coltelli, una cosa un pò stupida quando il più semplice dei genin sa spararti addosso almeno un fulmine.", spiegò, ridacchiando leggermente la ragazza, fu quindi Woo ad interrompere la spiegazione: "Considerando che le posate sono ordinate per tipologia, ma comunque alla rinfusa, almeno che Tokage, di cui non abbiamo trovato nessun possibile movente, non abbia fatto apparire dal nulla un cucchiaio avvelenato, sembrerebbe proprio che l'omicidio di Tyr, possa avere una matrice casuale...", volle spiegare, con un certo disappunto di Krom, che evidentemente non credeva a tali ipotesi.

    [...]

    Nell'incontro con Waru Moka, invece, alle domande di Febh, il ninja di Astris alzò le spalle, "Non è successo niente di che, abbiamo chiacchierato, un pò del terremoto, un pò di uno strano libro di miti e leggende che stava leggendo, secondo lui i vecchi abitanti di questi luoghi avrebbero definito il terremoto come un segno del disappunto delle divinità pagane di allora... non che io sia un religioso del culto dei Sanga, ma penso che si debbano chiamare così le vecchie divinità, no?", chiese volgendosi verso Woo con un sorrisetto divertito, "Gli ho dato un pò ascolto, poi appena ho sbadigliato mi ha detto che cercare di parlare con uno shinobi di Astris è come provare a chiacchierare con un pesce e lì abbiamo chiuso la discussione.", concluse Waku, ricominciando a masticare rumorosamente, per poi riflettere sulle parole di Shaina: "Bé, i Kasov a me sembrano tutti nervosi, non direi che ci sia molto di nuovo in questo senso, guardate anche il gigantone lì, non vi sembra nervoso pure a voi?", domandò indicando Krom.
    A quel punto lo shinobi di Mizukumi avanzò di un passo, "Prima ti strappo la lingua, poi i denti e vediamo come continui a masticare!", lo minacciò, ma ancora una volta Woo e Sunami si misero in mezzo, interrompendo qualsiasi cosa lo shinobi dei Kasov avesse intenzione di fare, mentre già Waru si allontanava, infastidito da tutta quella situazione.

    [...]

    Non maggiori furono le notizie che Febh ottenne dall'altro shinobi, il colosso di Aurora, che, alla domanda sulle proprie origini, guardò male lo Yakushi: "Non ho niente a che fare con quel clan di allevatori di buoi, io sono un fabbro di Aurora, fra i migliori.", lamentò, mentre Woo e Sunami dovettero fermare vistosamente Krom, offeso da quella definizione sul suo casato.
    Alle domande dell'otese, l'altro ci pensò un pò su: "Che tipo di rumore ho sentito... uhm... diciamo che era come se qualcuno stesse grattando una superficie di metallo con dell'altro metallo, un rumore stridulo ed acuto, fastidioso direi.", fu la spiegazione data dallo shinobi in giallo ai due accademici.

    Alla richiesta di visitare la stanza di Bai Qi, Sunami volse lo sguardo verso Woo che subito rispose: "Certamente, abbiamo lasciato tutto com'era, in attesa che il corpo fosse pronto per il rito funebre che di norma si compie presso il mio villaggio.", confermò lo Shinrei, invitandoli a seguirlo, tanto più che così li avrebbe già condotti fino all'area centrale dell'Albero Bianco, la stessa al cui ultimo piano, poi, avrebbero incontrato il Priore del Tempio.

    La stanza di Bai Qi era piuttosto semplice: un comodino con sopra alcuni rotoli, per lo più testi religiosi, due libri, uno di preghiere per onorare i Sanga, e l'altro relativo alla liturgia delle "Sanghedulie", una festività relativa ai Sanga che sarebbe iniziata di lì a due mesi, i relativi tagliandi (S11 e S23), qualche abito bianco, un'arma cerimoniale della Nuvola Bianca, come avrebbe spiegato Woo nell'indicare un particolare tipo di pugnale a tre lame ed il letto, perfettamente ordinato.
    Anche cercando con l'aiuto delle lucertole, non molto di più sarebbe risultato visibile, mentre sfogliando i due libri non avrebbero individuato nessuna particolarità negli stessi [nemmeno con vista o tatto potenziati/perfetti].

    L'incontro con il Diacono


    Dopo la presentazione di Lea Shinrei, Febh fece uno scherzo a Yami, utilizzando la sua voce per un commento sulla sorella minore di Woo, la kunoichi si voltò, dirigendo lo sguardo verso il Kabane: "Chiariamo subito, io non sono una shugenin, bensì una kunoichi del mio villaggio, un chunin come voi, per l'esattezza, e gradirei come tale di essere trattata. Detto questo, spero che il suo fosse solo un complimento nei miei confronti.", concluse, volgendo le spalle agli shinobi.

    [...]

    Arrivati dal diacono, dopo che questi ascoltò le domande dello Yakushi, disse la propria: "No, non ci sono state celebrazioni particolari, o comunque niente che potesse spiegare una situazione simile. Dovete sapere che in tutto il continente l'unica vera religione praticata, se non si considerano gli eretici pellicciai di Aurora, è la religione che noi monaci di Himarya perpetriamo: la fede nei Sanga.
    Di manufatti particolari, in questi mesi, non ne sono giunti. E' arrivato qualche nuovo testo nella biblioteca, principalmente libri sacri e qualche antico testo trovato dopo il terremoto avvenuto nei territori delle Grandi Pianure di diversi mesi fa, ma niente altro."
    , iniziò a rispondere, per poi riflettere un pò di più sulla successiva domanda del ninja di Oto.
    "Durante la Guerra dei Tre Soli, che portò alla nascita dell'attuale conformazione dei nostri sei Governi, questa piana è stata luogo di molte guerre intestine fra i tre grandi villaggi di allora.
    Dovete infatti sapere che gli attuali confini condivisi qui fra Mizukumi, Himarya ed Astris erano allora condivisi fra il grande stato di Helios, che richiudeva le attuali Aodo, Akado e Aizudo, come regioni del continente; la nazione delle vallate, di Valis, che diciamo è poi mutata nel villaggio ninja di Mizukumi, più o meno; e lo stato di Amarya, da cui è nato Himarya, sulle montagne sacre.
    E' quindi possibile che da queste parti siano morti alcuni ninja delle tre precedenti comunità, ma onestamente proprio in questa posizione non è mai avvenuta nessuna battaglia fondamentale, né si ricordano informazioni di alcuni tipo a riguardo.
    Qui nelle vicinanze, all'interno della Foresta, c'era un avamposto di Valis, ma onestamente non saprei dirvi con esattezza dove si trovasse, non sono solito girovagare per queste terre, mi accontento di vedere ciò che ho nelle mie vicinanze, poiché so che il Grande Occhio dorato vede tutto il mondo."
    , concluse il Diacono, aspettando eventuali nuove domande da parte degli altri shinobi presenti.
    Alla successiva richiesta di Shaina, Fruza rifletté qualche istante, prima di parlare: "Uhm... da uno scontro fra i villaggi potrebbero trarne beneficio tutti quelli che non amano la pace nel nostro continente, sinceramente non saprei darvi una risposta più diretta in questo senso; ma se si vuole parlare di chi potrebbe voler colpire il Tempio, bé, so che sembra poco gentile nei confronti di chi starò per accusare, ma i membri del clan Hazuma di Mizukumi hanno più volte, negli anni, dimostrato di desidera il controllo assoluto su questa zona, considerandola più una parte del loro stato, che non un'area di confine. Forse anche per questo si sono dimostrati poco propensi al vostro supporto, arriverei a supporre.", ipotizzò il priore.
    Per tutto il tempo Shinodari avrebbe studiato i comportamenti dell'uomo ed avrebbe potuto scoprire ciò che era abbastanza evidente: preoccupazione, timore (verosimilmente per le sorti del suo tempio), ma non molto di più, l'uomo sembrava decisamente sincero nelle sue risposte e nel desiderio che tutto ciò si risolvesse.

    Dopo l'intervento della voce proveniente da dietro l'ampio paravento, al commento di Febh, fu Woo a rispondere: "Siete stati illuminati dalla luce dell'Occhio Dorato, ninja accademici, siatene felici."

    Sera


    La cena con l'arrivo di tutti i vari chunin e jonin che avevano voglia di incontrare i ninja accademici scorreva tranquilla: Sunami spiegò a Febh che la "cosa gialla con avvolta sopra una lattuga" era un piatto tipico di Aurora, una specie di impasto di riso al curry avvolto, per l'appunto, in una lattuga, una delle specialità di quelle terre a meridione.
    Quando poi Arashi sottrasse lo Yakushi dalle attenzioni di Bara, che intanto stava giocherellando con le dita fra i capelli dell'otese, Shinodari era ancora soggetta ai complementi di Kujaku, mentre Krom, rivolgendosi al Kabane gli chiedeva se lui facesse parte dell'altra squadra di aspiranti genin che era arrivata nel loro continente ai tempi del corso di Febh e, a risposta positiva, commentò che probabilmente anche lui avrebbe avuto qualcuno da incontrare molto presto.
    Arashi, intanto, avrebbe detto a Febh: "Hu Ye e la sua squadra non li vedo dai tempi del corso, da quel che so saranno tornati ai relativi villaggi, tranne Midori, che ha fatto con me e Komaru, qui, il suo secondo corso chunin, dove è stata promossa alla fine. Tra l'altro, vedo che hai già conosciuto sua cugina, Bara.", commentò divertito, "Kuroka e Fuu, invece, sono tornati ai loro villaggi dopo la promozione, io, purtroppo, ai tempi non riuscii a concludere l'esame perché quel ninja che c'era con voi e che mi avrebbe dovuto affrontare non si presentò, facendo bocciare anche me. Ed a proposito di promozioni, Febh, mi devi ancora dire com'era Kuroka sotto il mantello.", concluse sornione, attendendo una risposta dallo Yakushi.

    Lo studio di Shaina e Shinodari delle reazioni dei ninja presenti nella sala le portò a dedurre un pò di dati di fatto: Sunami era preoccupata, probabilmente per la situazione che si stava portando avanti in quei luoghi, anche se cercava di dissimulare la propria preoccupazione interrompendo di quando in quando Kujaku e cercando di sedarne i bollenti spiriti; Kujaku stesso, al contrario, sembrava proprio l'egocentrico ed interessato alle ragazze jonin che appariva; Krom era, se possibile, un ammasso di nervi in tensione, probabilmente desideroso di picchiare qualcuno, o qualcosa.
    Arashi appariva decisamente socievole e cordiale verso Febh e Yami, mentre Komaru sembrava parecchio chiuso, a prima vista.
    Bara, infine, era, in una parola, "eccitata", visibilmente.

    Shinodari avrebbe anche tentato di fare qualche domanda sui veleni a Bara Hana, ma la kunoichi di Mizukumi avrebbe risposto in modo distratto: "I veleni? Ne ho già parlato con quel tuo simpatico compagno di squadra, Febh-san... puoi chiedere tranquillamente a lui. A proposito, Shinodari-san, giusto? Febh è, uhm... come dire, occupato? Perché sai, ha qualcosa che, risveglia una parte da un pò sopita in me.", avrebbe detto, andando completamente fuori dal discorso focale propostole dalla kunoichi di Oto.

    [...]

    Al suono dell'allarme, i ninja si mossero per dirigersi verso il luogo dov'era avvenuto il nuovo attacco e lì si divisero: Febh partì con il gruppo di Woo e dei due di Aurora, Shaina decise di supportare la squadra di Kujaku, Krom e Sunami, Shinodari rimase ad investigare sul corpo e nella zona, mentre Yami avrebbe accettato, con un pò di vergogna per la brutta figura con Lea della mattinata, di seguire il terzo gruppo.

    Alla vista della lucertola e della tigre, i due ninja di Aurora si sarebbero guardati fra loro, "Komaru, tu con Febh.", sentenziò Arashi, balzando sul retro del felino evocato da Woo, mentre l'altro shinobi in giallo utilizzava il chakra adesivo per imitare, più o meno, la posizione dello Yakushi, "Sono pronto, Febh-sama... e mi chiamo Komaru.", affermò, appoggiando leggermente le mani alle spalle dello shinobi di Oto, forse perché intimorito.
    Il gruppo quindi si mosse: per una breve parte del percorso, fu la tigre a guidarli, seguendo le medesime orme che già Krom ed il suo gruppo stava seguendo, poi, le tre squadre (anche quella guidata da Koji li seguiva per ora) si divisero, dato come anche le impronte lo facevano, in tre percorsi distinti lungo il bosco.
    Il gruppo di Febh seguì il percorso centrale, dopo un pò, però, le impronte iniziarono a diventare più rade, anche a guardare fra gli alberi non si sarebbero trovati che pochi indizi, principalmente grazie all'olfatto della tigre stessa, che, fiutando odore di sangue, li condusse nei pressi di un fiume, ma lì l'acqua fece sparire ogni traccia olfattiva.
    "Che facciamo, torniamo indietro?", avrebbe proposto Arashi, in attesa di pareri dagli altri tre.

    Il gruppo di Shaina avrebbe seguito un percorso diverso, ma, d'un tratto, anche le loro tracce si sarebbero fatte più rade, per quanto continuavano a dirigersi verso una piccola struttura rocciosa, una collina, ad alcuni chilometri di distanza.
    All'osservazione che nessuno di loro aveva evocazioni adatte al trasporto, Kujaku si volse verso la kunoichi di Suna: "Shaina-san, dovrei chiederti un favore. Fai avvicinare il condor, ho una tecnica adatta per studiare l'ambiente anche senza dover avanzare alla cieca.", se la kunoichi avesse acconsentito, il ninja di Solis avrebbe eseguito alcuni sigilli evocando qualcosa che, probabilmente, l'altra non aveva mai visto prima: un occhio, che si generò sull'addome di Tatsumaru.
    Kujaku la rassicurò che non sarebbe successo niente all'animale di grave, anzi a fine perlustrazione l'occhio sarebbe semplicemente scomparso, così le avrebbe detto di mandare l'animale in avanscoperta.
    Kujaku iniziò a parlare: "Bella visuale dall'alto... vedo bene il gruppo di Woo e degli shinobi di Aurora, sono fermi davanti ad un fiume, Koji e compagnia non li vedo al momento, ma d'altronde si sono diretti in direzione opposta alla nostra... comunque posso dirvi che non c'é anima viva su quella collina, ma abbiamo un problema: ci sono almeno quattro grotte la sopra, se chiunque ha attaccato i due ninja s'é spostato da quelle parti, potrebbe essersi nascosto in una grotta qualsiasi ed io, al buio, non ci vedo bene.
    Potremmo elaborare però un piano d'azione per cercare nelle grotte domani, se vi va, o vogliamo rischiare ora?"
    , propose, quindi, se nessuno si fosse detto favorevole ad andare avanti da soli, avrebbe eseguito un altro sigillo per poi confermare a Shaina che il suo condor era ora libero dal contatto con lui.

    Nel frattempo, Shinodari avrebbe potuto investigare sui due cadaveri.
    [Conoscenze mediche intermedie di Shinodari]La kunoichi avrebbe scoperto che i cadaveri avevano ferite di due tipi diversi sul corpo.
    L'uomo vestito di rosso aveva subito un forte trauma contundente alla spina dorsale, che gliela aveva letteralmente piegata in due, prima che qualcosa di grosso ed affilato, lame che, ad una prima occhiata sembravano diverse da quelle trovate su Bai Qi, gli aprissero letteralmente il petto, con dei profondi solchi.
    La cosa più inquietante era proprio il petto: qualcuno aveva scavato con uno strano oggetto sullo sterno dell'uomo, riuscendo persino a mozzarne le ossa, per poi prelevargli, in modo ben poco medico, il cuore.
    Il secondo cadavere, quello vestito di blu, si rivelò essere il corpo di una donna, come si poté testimoniare solo dopo aver esaminato il corpo, giacché il volto e buona parte del tronco erano stato feriti in modo multiplo, e probabilmente privo di una vera e propria logica, da lame che, all'occhio della kunoichi di Oto, sarebbero potuti risultare di due tipi: alcune lunghe ed affilate, altre più corte, vicine, e seghettate, come quelle subite da Bao Qi.
    Nelle sue indagini, invece, avrebbe trovato impronte di diverse dimensioni, alcune più corte, che, in taluni punti sembravano accompagnarsi ad una singola impronta lunga e conica, che si trovava al centro fra le due, mentre altre pressoché gigantesche, ben più grande di qualsiasi piede umano avesse mai visto in vita sua, impronte in cui un suo piede, letteralmente, navigava.
    Un particolare interessante che la kunoichi otese notò [vista notturna] fu qualcosa inciso dalle dita della vittima di Astris sul terreno (probabilmente usando il chakra), 3 cifre, ad una prima impressione: 823, oppure, guardandole al contrario, una lettera e due numeri: E58.

    Il gruppo di Yami, infine, avrebbe corso senza troppe sicurezze nell'altra area, guidato solamente da una piccola tigre, dall'olfatto comunque decisamente sviluppato, che Lea aveva richiamato per la situazione, anche se, a detta del felino, le tracce erano piuttosto difficili da seguire, seppur il Kabane non poteva sapere se quella affermazione era vera, o solo un modo per sottolineare la propria bravura.
    In ogni caso, dopo essersi allontanati di circa 5 km dal Tempio, più o meno all'altezza del fiume, lo stesso dinanzi a cui s'era trovato il gruppo con Febh, sarebbe successo qualcosa di inatteso.
    Malgrado la vista notturna ben sviluppata del chunin di Oto, infatti, qualcosa lo avrebbe colpito alle spalle, nelle urla di sorpresa di Lea e di Bara, o più correttamente, qualcosa sarebbe spuntata dal sottosuolo, investendo in pieno mento il chunin, una prima volta e poi tramortendolo con una detonazione, qualcosa che Yami avrebbe poi descritto ai compagni come "lunga e serpentiforme"; probabilmente se avesse attivato la sua capacità di combattere alla cieca avrebbe avuto quanto meno qualche istante di vantaggio su quella sorpresa, ma non avendolo fatto, né fu travolto e stordito.
    Nemmeno il ninja seppe per quanto tempo era rimasto senza sensi, con Yamata con gli urlava qualcosa di confuso dentro la testa, ma, oltre a quelle otto fastidiose voci interiori, furono delle voci esterne a richiamare la sua attenzione: una era quella di Koji, l'altro era femminile e, in effetti, quando il chunin si risvegliò vide dinanzi a se il medico in rosso, ferito ad un braccio in modo vistoso, ma solo una delle due kunoichi era in piedi accanto a lui, ferita anch'ella...

    [...]

    Alla fine degli inseguimenti, i gruppi di Shaina e Febh ritornarono alla postazione da cui erano partiti, ma ancora non c'erano notizie del gruppo di Yami.
    "Dobbiamo andare a cercare mia sorella!", stava proponendo Woo, proprio quando una delle vedette Mawaha indicò delle figure che stavano ritornando a piedi, visibilmente ferite.
    Non fu difficile riconoscere Koji, ferito ad un braccio, che dondolava penzoloni dal corpo, ma ancora in grado di muoversi da solo, che sosteneva, dal fianco ferito, Lea, anch'ella sanguinante da più punti e con delle leggere ustioni alla schiena.
    Assieme a loro, però, sostenuta da Yami che la portava fra le braccia, un corpo carbonizzato, il corpo di Bara Hana.
    I ninja di Solis soccorsero subito i feriti, mentre a Hotari e Kujaku fu detto di portare il cadavere in sala autopsie, assieme agli altri due: il giorno successivo avrebbero studiato tutti i cadaveri, per quella sera, però, la ricerca si concludeva lì; Koji stesso confermò che chiunque li avesse attaccati aveva poi avuto modo di fuggire, dando fuoco ad una parte di foresta e tagliando verso la direzione opposta alla loro.

    Il mattino dopo, ai ninja sarebbero state concesse diverse opzioni: fare le autopsie, iniziare a discutere con Woo e gli altri shinobi a capo delle diverse aree su un piano d'azione per le grotte, investigare nelle stanze delle tre persone defunte (qualora avessero voluto visitare anche quella di Bara) ed infine interrogare Koji e Lea stessi.
    Ognuna di queste operazioni avrebbe atteso almeno la presenza di uno di loro.

    Autopsie


    Se i due ninja medico accademici avessero deciso di lavorare al fianco di Kujaku e Hotaru sui tre corpi, avrebbero notato che, per quanto il carattere dello shinobi di Solis fosse sempre lo stesso, era evidente come il ninja fosse, decisamente, meno loquace del giorno precedente, colpito un pò sul personale da tutta quella storia, specialmente nel dover fare l'autopsia al cadavere di Bara Hana, che, difatti, avrebbe senza problemi lasciato alle due kunoichi.
    Dallo studio dei tre cadaveri, comunque, sarebbero state ottenute le seguenti informazioni [Conoscenze mediche avanzate di Shinodari]:
    Taka Roshi, il ninja di Solis ucciso nel suo turno di guardia, aveva la spina dorsale letteralmente frantumata, da quello che poteva essere elaborato come un singolo colpo, portato con una forza a dir poco abissale, che Shinodari avrebbe potuto paragonare a quella di Diogene Mikawa, utilizzando un qualche oggetto di dimensioni grandi, a dir poco.
    La ferita sul petto, invece, era stata inferta anch'essa con una qualche arma che mimava le dimensioni di una mano proporzionata a quel peso e forza, composta da tre artigli fra di loro paralleli, mentre, il colpo al cuore, dato, verosimilmente, mentre Taka era in agonia, era stato inferto con qualcosa di uncinato su due lati e di ampiezza pari a circa una mano della kunoichi stessa.
    L'oggetto sembrava avere un qualche meccanismo per aprirsi e chiudersi, un meccanismo con cui aveva scavato nel petto del ninja, prima di aprirsi e chiudersi sul cuore per staccarlo dallo stesso. E del cuore non c'era traccia.

    Il cadavere di Yuria Tio, la kunoichi di Astris, aveva, analizzando la disposizione delle ferite e la loro profondità, subito una morte per mano della stessa persona che aveva ucciso Bao Qi, o, almeno per mezzo delle stesse armi, se poi i colpevoli se le fossero passate fra loro, non era dato saperlo, ma di certo, comunque, si sapeva che i colpevoli erano almeno due, anzi tre, considerando le tracce che avevano seguito la notte prima.

    Il cadavere di Bara Hana, poi, era completamente bruciato esteriormente, ma non era quella la particolarità che probabilmente avrebbe colpito chi la stava operando, quanto piuttosto dei fattori per i quali vollero la conferma di Kujaku, o almeno il suo parere, che si rivelò conforme al loro: Hana era stata ferita, in modo anche profondo, e poi curata, prima di darle fuoco.
    Qualcuno aveva aperto un taglio sul suo corpo, richiudendolo e, attraverso le ustioni sulla parte frontale del busto aveva cercato di cancellare i segni di quel colpo, inoltre, altra cosa interessante, gli organi interni della kunoichi erano in uno stato di decomposizione decisamente più avanzato delle poche ore da cui era morta.

    Investigazione nelle stanze


    Woo, Sunami e Krom avrebbero atteso per chiunque dei ninja restanti scegliesse di seguirli nell'investigazione nelle diverse stanze, per cercare poi di scoprire qualcosa sulle vittime.
    Per prima, avrebbero visitato la stanza di Yuria Tio.
    La camera, come quelle visitate nei giorni precedenti, risultò piuttosto spoglia: diversi abiti blu, un pò di armi sparse qua e là, specialmente kunai e degli shuriken dalla forma circolare e due libri: uno relativo alla geografia della zona, posizione di grotte, colline, montagne, fiumi, un pò di tutto insomma, mentre l'altro libro era storiografico, sulle cronache della Guerra dei Tre Soli. Relativi ai due libri, gli scontrini, rispettivamente V55 e E72.
    Sul primo libro, poi, sfogliandolo, i ninja avrebbero potuto scoprire che Yuria aveva segnato sulle mappe delle diverse pagine i vari eventi storici che c'erano stati durante la guerra, cerchiando ed appuntando note sul lato dello stesso, il che produsse un leggero scandalo in Woo Shinrei, ma solo onesta curiosità in Sunami e Krom.

    Nella camera di Taka Roshi, invece, v'erano principalmente libri di ornitologia e qualche testo di medicina, con relativi scontrini (M11, M35, M62, M78 per i libri di medicina; A71, A52, A83 per i libri di ornitologia), oltre quelli, giusto gli abiti e qualche arma, niente di più, almeno ad una prima analisi.

    Nella stanza di Bara Hana, infine, i ninja non trovarono nemmeno un libro, però vi erano diverse creme solari e, oltre quelle, una serie di opuscoli relativi a veleni vari, alcuni precedenti all'arrivo della kunoichi in quel dell'Albero Bianco, altri, invece, successivi, fra cui anche le informazioni dettagliate che la stessa aveva preso sull'avvelenamento di Tyr Kasov, così come su tutti gli altri avvenuti prima dello stesso.
    Krom avrebbe proposto agli shinobi accademici, se gli fosse stato utile, di prendere i dati in possesso di Bara, qualora il loro esperto di veleni avesse voluto studiarli.

    Interrogatori


    I ninja dell'accademia avrebbero potuto scegliere se interrogare prima Koji, Lea, oppure il cuoco del giorno della morte di Tyr, cioé Tokage, ed in che ordine e modo interrogarli.

    Finiti gli interrogatori, le perquisizioni e le autopsie, ormai quasi a mezzogiorno, gli shinobi furono chiamati per discutere di un possibile piano d'azione per controllare le grotte sulla collina, o per qualsiasi altra strategia.

    Incontro per la strategia


    I ninja accademici ebbero di nuovo modo di discutere fra loro, informandosi vicendevolmente di quanto scoperto, prima di incontrare in un'ampia sala un gruppo di shinobi dai molteplici colori: c'erano i tre ninja di Aurora (Komaru, Arashi e Maku); c'era poi Sunami assieme ad un'altra kunoichi di Astris (Tutta in blu, senza ombrello e limoni); poi c'erano Hotaru e Kujaku per i ninja di Solis, assieme ad un altro uomo in rosso con un grosso falcone accanto a se (Come sopra, ma in rosso) ed infine Krom, assieme ad altri due individui, uno di loro era Tokage (Quello a destra, in verde) e l'altro era un tipo verso cui ambo gli shinobi di Mizukumi si rivolgevano con evidente deferenza e sottomissione (Al solito, in verde).

    I tre sconosciuti si portarono a sedere dinanzi a tutti gli altri, che rimasero in piedi, con loro si sedette anche Woo.
    "Bene, dunque sarebbero questi i ninja inviati dall'Accademia? Bella combriccola di ragazzini, davvero: anche con le loro ricerche, i morti sono saliti ad 80 con i 3 di ieri notte.", lamentò lo shinobi in verde, "Aizo Hazuma-sama vorrà scusarci se non siamo altrettanto critici verso questi ninja che, probabilmente, potrebbero esserci di grande aiuto.", ribatté la kunoichi vestita di blu appena arrivata.
    "Concordo con la nobile Berinia di Astris e come me credo concordi anche Woo-san di Himarya: se due dei tre villaggi ninja che si occupano della difesa di questo tempio hanno scelto di dargli fiducia, perché noi non dovremmo?", incalzò l'altro.
    "Oh, chiedo scusa, Berinia e Fuimaru, allora ascoltiamo: che piano avete per introdurci in quelle grotte? Ho saputo dal mio giovane Kasov che ieri, inseguendo i colpevoli, avete trovato delle grotte che potrebbero portare a qualche risultato concreto. Avete intenzione di andare solo voi quattro, o volete guidare delle squadre?" , chiese allora l'Hazuma, attendendo un piano da parte dei ninja accademici.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    [L'investigazione, parte prima]

    Cuto dell'Occhio Blu, eh? Borbottò lo Yakushi mentre sfogliava i libri del defunto Tyr. Strane letture per un armadio guerrafondaio, a meno che non leggesse quella roba per altri motivi.

    Per il resto non sembravano esserci grandissime piste, a meno di sospettare uno dei ninja di Mizukumi che sedevano affianco alla vittima. Una cosa, Krom-kun...tutti i kasov sono stati avvelenati, giusto? Ma tutti avvelenati col cibo? O qualcuno è stato aggredito e avvelenato in combattimento? In ogni caso shinodari e yami gli avrebbero fornito la risposta più tardi, dopo l'autopsia.

    [...]

    E riecco che il terremoto e i miti e leggende saltavano di nuovo fuori. Beh...è curioso... Forse per Tyr quello non era solo un Hobby. Durante l'ispezione della stanza di Bai Qi, purtroppo infruttuosa, lo yakushi avrebbe chiesto Per caso Tyr e Bai Qi si conoscevano?

    [Il Diacono]

    Testi recuperati dopo il terremoto. Per caso questi testi sono nella biblioteca? Esistevano molti pezzetti di puzzle che si incastravano tra loro..molte possibili piste. Ma forse erano tutte coincidenze...o forse no. In ogni caso per superare in qualche modo quella situazione dovevano cercare ogni possibile via di uscita. Sarebbe possibile dare un'occhiata? In effetti nella biblioteca ci sono altre cose che potrebbero farci comodo..quindi se potesse garantirci un permesso o roba simile...beh, aiuterebbe.

    Ed altri due dettagli. Uno era un avamposto sperduto in mezzo alla foresta. Poteva essere un nascondiglio utile, ma non era il caso di cominciare a fare troppe supposizioni. Si limitò a tenerlo a mente. Piuttosto il nome Hazuma fece trillare un campanello. C'era un Hazuma affianco a Tyr a pranzo.

    [Sera]

    Prima dell'arrivo della marmaglia, Febh avrebbe esposto i suoi sospetti sul clan Hazuma di Mizukumi. Credo che nessuno di noi sappia qualcosa di loro, no? Però mi chiedo...quanti Hazuma ci sono tra i morti? E perchè la maggior parte dei Mizukumi morti sono dei Kasov? E se ci sono degli hazuma morti...le loro morti sono per caso diverse dalle altre..o meglio, dalle altre dei ninja di Mizukumi?

    Inoltre, qualcosa non gli tornava. Secondo le descrizioni fatte da Shinodari e Yami, i morti erano tutti molto diversi, anche se si potevano riconoscere alcuni modus operandi. E' come se ci fossero persone diverse dietro agli omicidi. Cioè, questo è ovvio. Ma io penso ci siano proprio obbiettivi diversi. Da quello che mi hai raccontato non credo che siano le azioni di membri diversi di uno stesso gruppo..ma piuttosto che ci siano diversi gruppi all'opera. Alcune uccisioni sembrano quasi rituali, mentre le altre sono estremamente brutali..e altre ancora sfruttano il veleno. Non so...la cosa è strana. E la storia del terremoto secondo me non è così secondaria come pensano tutti.

    [...]

    Fintanto che la cena continuava, febh era diviso tra le attenzioni di Bara e il chiacchiericcio goliardico di Arashi, al quale avrebbe confidato all'orecchio quello che aveva scoperto di Kuroka, così come il fatto che la aveva incontrata di nuovo durante una missione, ma disse anche che quello che era successo era top secret.

    [L'inseguimento]

    Ok Komaru-kun. Chiamami pure Febh, però. Sai niente di questi boschi? proseguivano a tutta velocità, seguendo la tigre ad appena pochi metri di distanza. Ehi, Komaru... Avrebbe detto durante la corsa, non appena il gruppo si fosse allontanato dagli altri, soprattutto quelli di Mizukumi. Senti una cosa....sai nulla del clan Hazuma? Chiese con aria seria. Forse non sapeva grandi cose, ma era un inizio. Aveva fiutato quella pista e ora voleva vedere fin dove conduceva.

    Per il momento invece la pista della tigre portò a un buco nell'acqua. Traccia persa....che palle! Sbottò con un gesto di stizza. Credo ci convenga tornare indietro a questo punto.... E durante la via del ritorno avrebbe chiesto del clan Hazuma anche agli altri due ninja. E se Woo avesse chiesto il perchè di quella domanda, forse collegandolo all'Hazuma che sedeva accanto a Tyr, avrebbe risposto semplicemente Non ho dei veri sospetti sugli Hazuma, non fraintendermi, ma magari potrebbero sapere qualcosa...non so.

    [...]

    Come sarebbe a dire che "Bara è morta"?? Perchè per una volta che una se lo filava, finiva per crepare? Ed era stata pure una morte abbastanza brutta! Febh lasciò ciondolare il capo, sconsolato. Palesemente non gliene fregava niente di come stesse Yami in quel momento.

    Scosse il capo tristemente mentre guardava il cadavere di Bara. Era stata proprio ridotta male. E anche Yami e gli altri non è che stessero benissimo. Erano stati attaccati da qualcosa di strano, animalesco. Forse una creatura da richiamo, oppure gli effetti di qualche kinjutsu. Da come lo descrivevano, difficilmente si trattava di un semplice ninjutsu.

    Intanto avevano altri indizi, purtroppo. Un codice che somigliava fin troppo a quelli della biblioteca. Magari lo aveva addosso l'aggressore...oppure boh, forse è un ultimo messaggio di questa poveraccia... fece un inchino al cadavere. Grazie mille, vedremo di sfruttarlo al meglio.

    [Quella notte]

    Febh era irritato, e il suo comportamento lo rendeva parecchio evidente, e forse insopportabile per i compagni. Continuava a alzarsi, sedersi, camminare in tondo, risedersi, giocava con oggetti vari, camminava persino sul soffitto. In pratica non riusciva a star fermo. Ok, mi sono rotto. Avrebbe annunciato dopo tutti quei giri. Mi sono scocciato di stare ad aspettare che succeda altro, o inseguire indizi fumosi. Io dico di prendere il nemico in contropiede, chiunque sia.

    Per me ci sono due priorità, che vengono anche prima dell'ispezione delle stanze o dell'autopsia.
    Sollevò un dito
    Le grotte. Dico di esplorarle il prima possibile, e per conto nostro.
    Sollevò un altro dito
    La biblioteca. Qui c'è qualcosa sotto. Vecchi testi, leggende, terremoto. Anche quell'avamposto nella foresta. Ci servono informazioni più sensate su tutto, e credo che nella biblioteca ci siano.

    Guardò Shinodari. Ovviamente sarebbe stupido andare subito alle grotte, senza sapere niente, ma dopotutto abbiamo un modo facile per vedere se c'è qualcosa o meno. E dalla manica ampia fece capolino la testa di una lucertola. Però Ssallouie è un pò fragilino...e lento. puoi prestarmi un drago che lo accompagni?

    Drago e lucertola, assieme, avrebbero preso la via delle grotte, con l'ordine di vedere se c'era qualcosa, e soprattutto che cosa fosse. Piccoli e discreti, avrebbero forse eluso delle guardie, e avevano l'ordine di sparire non appena ci fosse stato un pericolo concreto. Sarebbero stati rievocati in seguito, il giorno dopo, per fare rapporto.

    Intanto manderò le altre due lucertole in biblioteca Chiederò a Woo un permesso speciale. Sono giovani ma adorano leggere e scrivere. entro domattina dovrebbero riuscire a controllare tutto quello che serve, alla peggio per i libri più pesanti si faranno aiutare. Se poi Shinodari avesse voluto accompagnare anche loro con un drago non sarebbe stato un problema, e in generale potevano essere evocati altri alleati per altri compiti, se le kunoichi avessero avuto qualche altra idea.

    Ssallhowie e Ssaldewie si sarebbero dirette verso Woo, con una richiesta scritta da parte di febh per un permesso, e poi, salvo inconvenienti, avrebbero iniziato a spulciare la biblioteca, scrivendo poi dei resoconti sui loro piccoli rotoli.
    Innanzitutto avrebbero cercato il volume E58 o, se fosse stato assente (come Febh pensava) avrebbero guardato chi lo aveva in prestito/consultazione, o perlomeno il titolo del libro nell'archivio.
    Avrebbero quindi cercato altre informazioni sul passato, soprattutto sul Culto dell'Occhio Blu e sul Clan Hazuma.
    In terza battuta avrebbero cercato informazioni sul vecchio avamposto di Valis
    Infine avrebbero cercato i testi sacri apparsi dopo il terremoto, se disponibili.

    [Il giorno dopo]

    Mentre i medici andavano a sferruzzare sui cadaveri, Febh e la kunoichi di Suna rimasero nuovamente invischiati nel lavoro di detective. Beh, siamo di nuovo noi due, Shaina. Investigatori professionisti! Erano ancora in attesa delle informazioni delle evocazioni mandate allo sbaraglio, ma Febh aveva un nuovo compagno sulla spalla: Ssalar, la lucertola che la sunese aveva già visto durante il viaggio in nave. Professionista...tzè! Fu il commento sprezzante dell'animale, che venne immediatamente lanciato dalla finestra della stanza, salvo tornare dopo un pò.

    Cominciamo con il visitare le stanze? Chiese, prima che i due si riunissero a Krom e gli altri. L'atmosfera era pesante, specie perchè era il momento di fare domande sugli Hazuma anche a membri di Mizukumi...
    Le stanze erano tutto sommato interessanti. C'erano ancora indizi che guardavano al passato e alla "guerra dei tre soli" (Febh rievocò a sè Ssalhowie per dirgli di cercare pure qualcosa su quell'evento, rimandandolo poi in biblioteca)

    Riguardo alla stanza di Bara, prese con sè gli appunti e li controllò accuratamente. Aveva un vaghissimo sospetto che voleva fugare. Valutò che nelle informazioni raccolte dalla donna non ci fossero contraddizioni o appunti particolari. Si era chiesto perchè uccidere lei e lasciare vivi gli altri? Una morte così elaborata implicava che chi attaccava era abbastanza forte da stenderli tutti quanti. Quindi perchè? E se fosse stato per tapparle la bocca?
    Già che c'era, avrebbe preso eventualmente dei campioni di veleno o antidoto da usare (e studiare in seguito magari)

    [Non so se e quante dosi di veleno/antidoto posso ottenere, mi rifaccio alla generosità del QM]

    [Gli interrogatori]

    Non aveva grandi cose da chiedere a Koji, il medico. Si limitò quindi a una semplice domanda, dopo aver chiesto che Krom e gli altri uscissero.
    Io ho una sola domanda, non so i miei compagni...Cosa sai del clan Hazuma?

    Quanto a Lea, ancora convalescente, le avrebbe chiesto di raccontare nuovamente cosa era accaduto, o se magari il suo animale da richiamo aveva notato qualcosa, o aveva visto qualcosa. Le chiese anche di Bara. Lea...ti sembrerà una domanda stupida ma....parlami di Bara-Chan. Sai per caso se avesse dei rapporti col clan Hazuma, o se si interessasse dei vecchi culti pagani?

    Quanto a Tokage, lo Yakushi non sapeva bene cosa chiedere, avendo puntato i suoi sospetti sull'Hazuma, e ritenendo il cuoco un semplice spettatore della faccenda. Forse Shaina avrebbe avuto altre domande, avendo anche lei ispezionato la scena del delitto.

    [L'incontro di mezzogiorno]

    Le indagini proseguivano, ed era anche arrivato il momento di tirare le somme per quanto riguardava le evocazioni mandate in avanscoperta. Poco dopo il resoconto, infatti, era programmato un incontro con alcuni dei capi della zona. Stupendo..altra gente...già faccio fatica a ricordarmi i nomi...se poi la gente aumenta esponenzialmente io esco di testa... Avrebbe commentato, mentre cercava di far ordine nella testa tra tutte le informazioni accumulate.

    I tre nuovi tizi variopinti non sembravano esattamente della gente tranquilla e normale ( chi lo era da quelle parti?). Quello con la cicatrice aveva una faccia da schiaffi, quello col falcone doveva essere parente di Fuu mentre la donna era un poco più pacata, fortunatamente.

    Beh, al momento siamo sempre in vantaggio. Con noi tre morti..con voi settantasette.. Avrebbe risposto a tono all'uomo con la cicatrice. Aizo hazuma, l'uomo che aveva nominato Krom...e l'uomo su cui al momento puntava una delle piste dello Yakushi...o perlomeno puntava sul suo clan. Che Shinodari e gli altri, più diplomatici, parlassero pure e conducessero poi il discorso, ma Febh non era proprio riuscito a restarsene zitto.

    Che fossero pure Shinodari e Shaina a dirgli che quelle grotte erano già state oggetto di indagine...e secondo come, avrebbero avuto molto altro da dirgli, in seguito..
     
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    Tempio dell'Albero Bianco


    Autopsia prima parte



    Quello che mi stava raccontando Kukaju era molto interessante.

    -Si capisco, con quella muscolatura che si ritrovano i Kasov, è più semplice un approccio meno diretto come può essere il veleno. Ma non ci sono altri clan che possano vantare capacità fisiche simili? O una corporatura massiccia, muscolosa, insomma mi hai capito, vero?-


    replicai, poi con noncuranza gettai lì quella domanda.

    -Ninjutsu di potenziamento fisico? Ossia?-

    Non lo guardai in faccia, fingendo di interessarmi ad un altro referto medico.

    Due punti erano chiari nelle morti per avvelenamento.
    Le vittime ideali erano i Kasov.
    E venivano avvelenati durante i pasti con un veleno di origine animale.

    Per quanto riguardava l'altro tipo di avvelenamento.
    Punto uno: la biblioteca doveva entrarci in qualche modo.
    Punto due: ma gli altri tre come erano entrati in contatto con il veleno?


    -Kujaku, per caso sai a chi potrei chiedere sugli spostamenti dei tre ninja che sono morti per avvelenamento e non erano stati in biblioteca?-

    chiesi.

    Le notizie man mano che andavano avanti non era esattamente confortanti.
    I turni di guardia li facevano dei chunin, quindi gli assalitori erano gente esperta.


    -Forse sarebbe meglio fare turni di guardia con tre o quattro shinobi alla volta. Al Tempio per caso avete degli auricolari? In caso di emergenza che tipo di allarme avete?-

    chiesi.

    Durante la catalogazione mi vennero in mente altre domande da porre al ninja di Solis.

    La prima riguardava i veleni.
    Se non mi avesse saputo rispondere, avrei chiesto a Bara san che a quanto pare era l'esperta di veleni.


    -Mi domandavo... Per caso avete estratto dei campioni di questo veleno e sintetizzato degli antidoti? -

    Sperai in una risposta positiva da parte di Kujaku.

    -I cadaveri che sono stati ritrovati successivamente, ricoprivano incarichi particolari? Avevano delle conoscenze o competenze che potevano servire ai loro assalitori? E ci sono state sostituzioni negli incarichi da quando sono cominciati i decessi? Chi, oltre voi tre, è arrivato negli ultimi tempi? E' possibile che qualcuno abbia preso il posto di qualcun altro a vostra insaputa? Qualcuno molto bravo nell'inganno e nell'interpretazione, che si finge chi non dovrebbe essere.-


    Lo so, non era proprio l'ideale far sospettare gli uni degli altri, ma sperai che il ninja medico non si lasciasse fuorviare da inutili paranoie.
    Purtroppo era facile sospettare di una cosa del genere dopo quei casi di avvelenamento.

    I casi di ustione avevano uno schema, come scoprii dalla lettura dei dati delle autopsie.


    -Non era mia intenzione sospettare di qualcuno, solo cercare di capire come siano state prodotte queste ustioni. Tra l'altro le vittime non sono state scelte a caso. A quanto pare il nostro assalitore ha buon gusto in fatto di ragazze.-

    commentai, disgustata.

    Koji san...


    Non so perché, ma mi ero aspettata una risposta del genere da parte sua.
    Volevo replicare a tono, ma mi limitai ad una frase più diplomatica.


    -Non ho la conoscenza adeguata delle armi di questo continente. Mi sono rivolta a lei, perché speravo che mi potesse illuminare al riguardo.-

    replicai con voce calma.


    Sera


    Il malumore non era passato.
    Febh sembrava essersi ripreso dopo che gli avevo accennato qualcosa sulle morti.
    Prese nuovamente la parola esponendoci i suoi sospetti sul clan Hazuma di Mizukumi.


    CITAZIONE
    Credo che nessuno di noi sappia qualcosa di loro, no? Però mi chiedo...quanti Hazuma ci sono tra i morti? E perchè la maggior parte dei Mizukumi morti sono dei Kasov? E se ci sono degli hazuma morti...le loro morti sono per caso diverse dalle altre..o meglio, dalle altre dei ninja di Mizukumi?

    -Uhm... Hazuma... al momento non ricordo... ricontrollerò domani mattina. Per quanto riguarda i Kasov se ci fermiamo alle apparenze, il veleno in questo caso è meglio di uno scontro diretto. Meno rischi, più alte probabilità di successo. Dobbiamo raccogliere altri indizi e poi fare il punto della situazione. Io cercherò di parlare con Bara san, per avere qualche informazione circa le morti per avvelenamento. Ci sono state due diverse tipologie. Non sono morti tutti dopo i pasti. Alcuni in biblioteca, altri mentre se ne stavano per i fatti loro.-

    osservai.

    Poi dopo aver fatto mente locale, avrei raccontato tutto quello che io e Yami avevamo scoperto durante le autopsie, la lettura dei referti medici e i discorsi fatti con il team medico di Solis
    .

    CITAZIONE
    E' come se ci fossero persone diverse dietro agli omicidi. Cioè, questo è ovvio. Ma io penso ci siano proprio obbiettivi diversi. Da quello che mi hai raccontato non credo che siano le azioni di membri diversi di uno stesso gruppo..ma piuttosto che ci siano diversi gruppi all'opera. Alcune uccisioni sembrano quasi rituali, mentre le altre sono estremamente brutali..e altre ancora sfruttano il veleno. Non so...la cosa è strana. E la storia del terremoto secondo me non è così secondaria come pensano tutti.

    Fissai lo Yakushi per qualche istante.

    -Sta dicendo che all'opera ci siano gruppi diversi con differenti obiettivi? Uhm... tutto è possibile a questo punto.-

    considerai.


    A cena


    Se Kukaju non mi avesse dato informazioni sugli antidoti, avrei chiesto alla kunoichi di Mizukumi al riguardo.

    -Sarei interessata a sapere se sono stati sintetizzati degli antidoti. Parliamoci chiaro, un veleno agisce in maniera subdola e non è facile evitare di essere esposti.-

    Poi sarei andata dritta al punto della questione che mi premeva risolvere.

    -Bara san, la mia domanda riguarda i sei decessi per avvelenamento che non sono collegati ad un avvelenamento alimentare. Tre erano stati in biblioteca, ma per i restanti tre non sembra esserci un luogo preciso dove potrebbero essere venuti in contatto con il veleno. Non che voglia insinuare che la biblioteca contenga agenti velenosi, ma almeno è un punto di partenza. Non mi sa dire nulla sul tipo di veleno per questi sei casi? Il modo con cui possono averlo assunto. Qualche sua idea in proposito che non si trova nei referti ufficiali.-


    Al commento della donna circa Febh, assunsi un'espressione sorridente.
    E così qualcuno aveva fatto colpo.


    -No, il mio collega è libero da quanto ne so...-

    Non sapevo se gli stessi facendo un favore, soprattutto se il vero interesse di Bara san fosse stato quello di scoprire i segreti dello Yakushi.
    Mi domandai se dovessi avvisare la kunoichi che Febh fosse in grado di risvegliare anche il lato “catastrofe naturale”.
    Di sicuro in sua compagnia non si sarebbe annoiata.



    Dopo l'allarme


    Sopralluoghi



    Mentre i miei compagni erano in missione con gli shinobi di Grimdad, mi occupai di esaminare i cadaveri e il posto in cui erano stati rinvenuti.
    Stando attenta a non contaminare il luogo degli omicidi, crecai, di scoprire in che modo fossero morti i due ninja.
    Dai segni lasciati su entrambi i corpi era evidente che potevo scartare l'avvelenamento e le ustioni, ma quello che stavo vedendo proprio non mi piaceva.
    Il corpo dell'uomo sembrava aver sopportato una pressione assurda. Mi domandai se lo stesso Krom potesse resistere ad un tale attacco; non ne ero sicura almeno basandomi solo sulla corporatura del Kasov. Per non parlare del nostro gruppo; un corpo a corpo con persone del genere non era consigliabile, forse Yami se Orochi lo avesse aiutato o Febh per le sue capacità rigenerative.
    Cercai di farmi un'idea di cosa potesse aver provocato la morte del primo shinobi.
    Provai a mimare il colpo nella direzione della colonna vertebrale di un immaginaria vittima. L'impatto era stato di una potenza considerevole. L'autopsia mi avrebbe mostrato la reale entità dei danni, ma anche così il quadro era chiaro. Inoltre se non ci avesse pensato quell'attacco a ferirlo mortalmente, l'asportazione del cuore aveva decretato la fine di quel povero sventurato.
    Artigli? Zanne? Un morso? Il “divaricatore” di cui aveva parlato Koji san? Mi domandai se potevo fare un calco dei segni lasciati sullo sterno. Un'immagine tridimensionale forse poteva far luce sui nostri dubbi.
    Una volta che le squadre fossero ritornate avrei chiesto al responsabile del team medico di Solis, per quanto l'idea di interagire con lui non mi entusiasmasse.
    Altre domande affollavano la mia mente.
    L'uomo era già morto quando gli era stato aperto lo sterno?
    In caso affermativo, il cuore era una sorta di trofeo per il vincitore?
    Sembrava l'atteggiamento di una creatura che si lasciava guidare dalle sue pulsioni piuttosto che dal ragionamento.
    E notando le orme che erano state lasciate attorno ai cadaveri, ebbi la spiacevole sensazione che non avesse un aspetto molto umano.
    Individuai delle impronte gigantesche confrontandole con il mio piede.
    Controllai se per caso ci fossero dei buchi simili ad artigli che si accompagnavano ad una delle tipologie di orme che avevo trovato.
    Poi quella sorta di impronta conica.


    -Ko scusa potresti camminare in quel punto laggiù? Basta qualche passo e appoggia anche la coda sul terreno per favore.-

    gli chiesi, indicando un punto lontano da contaminazioni della scena del crimine.

    Confrontando le impronte, il fatto che uno degli assalitori avesse la coda non era poi un'ipotesi così campata in aria.

    Il corpo della donna, o perlomeno quello che restava, dopo le ferite inflitte su di esso, aveva le stesse caratteristiche che avevo rinvenuto sul cadavere di Bao Qi.
    A questo punto il numero minimo degli assalitori degli shinobi del Tempio era salito a quattro.


    Guardando più attentamente mi accorsi che la kunoichi di Astrid aveva lasciato un messaggio.
    Mi sedetti sui talloni per cercare di leggere quei segni tracciati nel terreno.

    823?

    Non mi diceva nulla...
    Oppure, inclinai la testa per vedere le cifre al rovescio...

    E58...

    Sembrava il codice di qualcosa...
    Un libro della biblioteca?
    Dovevo chiedere a Febh e a Shaina che si erano occupati delle indagini all'interno del complesso.


    I primi che tornarono al Tempio furono i gruppi a cui si erano uniti Shaina e Febh.
    Del team di Yami nessuna notizia.
    Forse era il caso di andarli a cercare.
    Potevano aver incontrato i responsabili degli omicidi, essere caduti in un agguato...
    Fu Woo san che diede voce ai miei timori, preoccupato per la sorte della sorella, ma prima che potessimo partire alla loro ricerca, fummo avvisati dell'arrivo di qualcuno.
    Erano tutti feriti, a prima vista erano ferite non mortali, ma la mia attenzione fu subito rivolta al corpo che stava trasportando Yami.
    Bara san...
    Il corpo completamente carbonizzato...
    Mi voltai verso Febh, al momento non potevo fare molto per lui, poi mi unii ai medici di Solis
    .

    -Permettetemi di aiutarvi.-

    gli avrei detto.

    Se me l'avessero permesso li avrei assistiti con le cure mediche, lasciando per il momento le domande ai miei compagni, non prima di aver detto loro del codice che avevo trovato.



    Nuovamente assieme


    Febh non riusciva a stare fermo un istante.
    Passeggiava avanti e indietro per la stanza, si sedeva, si rialzava, camminava sul soffitto, giocherellava con qualunque cosa gli capitasse a tiro.
    Gli sottrassi Ko prima che cominciasse a lanciarlo in aria come una palla.
    Che era irrequieto non ci voleva molto a capirlo.
    Il motivo?
    Potevo immaginarlo.
    Solo che mi stava impedendo di riflettere con calma sugli indizi in nostro possesso.
    E il solo guardarlo mi stava procurando un fastidioso mal di testa.
    Mi voltai verso Shana in cerca di un supporto morale.
    Rivolsi un'occhiata a Yami per vedere come stesse; per fortuna le ferite non erano gravi, ma ancora aveva la mente confusa dopo la botta ricevuta durante l'agguato.
    All'ennesimo giro dello Yakushi stavo per andare a preparargli una tisana calmante, quando ruppe il silenzio.


    CITAZIONE
    Ok, mi sono rotto.

    Anche noi...

    CITAZIONE
    Mi sono scocciato di stare ad aspettare che succeda altro, o inseguire indizi fumosi. Io dico di prendere il nemico in contropiede, chiunque sia.

    Per me ci sono due priorità, che vengono anche prima dell'ispezione delle stanze o dell'autopsia.

    Forse era meglio che io mi facessi una tisana calmante.

    -Ossia?-

    feci eco.

    CITAZIONE
    Le grotte. Dico di esplorarle il prima possibile, e per conto nostro.
    La biblioteca. Qui c'è qualcosa sotto. Vecchi testi, leggende, terremoto. Anche quell'avamposto nella foresta. Ci servono informazioni più sensate su tutto, e credo che nella biblioteca ci siano.

    Poi si voltò verso di me e la cosa non mi piacque affatto.

    CITAZIONE
    Ovviamente sarebbe stupido andare subito alle grotte, senza sapere niente, ma dopotutto abbiamo un modo facile per vedere se c'è qualcosa o meno.

    Tirai un sospiro di sollievo, mentre notavo la piccola lucertola fare capolino dalla manica dello Yakushi.
    Per fortuna Febh non era uscito fuori di testa per la morte di Bara san.

    CITAZIONE

    Però Ssallouie è un pò fragilino...e lento. puoi prestarmi un drago che lo accompagni?

    Annuii.

    -Si posso evocare Ryukage, e in caso di pericolo dovrebbe essere in grado di portare nelle ombre anche la tua lucertola. Solo che...-

    fissai la stanza con aria critica.

    -Ok, mettetevi tutti da una parte, sennò non c'entra.-

    L'evocazione funzionò sebbene con qualche effetto collaterale, come la parte del mobilio che si ritrovò accatastata l'una sopra l'altra.

    Eravamo un po' compressi, ma l'importante era che Ryukage fosse apparso.
    D'accordo, l'occhiataccia che mi lanciò fu molto eloquente, ma dopo avergli spiegato il piano di Febh sembrò accettare la missione.
    Visto che la lucertola era molto piccola, il drago le propose un viaggetto tra le ombre, tenendo la piccolina in bocca e promettendole che non l'avrebbe ingoiata.

    Una volta che i due rettili furono scomparsi, fissai la stanza che ci avevano assegnato.


    -Ok, se qualcuno arriva diremo che ci stavano allenando.-

    affermai con aria seria, incominciando a sistemare il disastro.

    La parte sulle lucertole che investigavano in biblioteca mi fece pensare a Ko.


    Stai scherzando ragazza ninja? Ma se non mi piace studiare!

    -E dai, se hai pure seguito un corso genin. Non ti ricordi più?-

    Ti costerà uno zaffiro.

    -Ok!-

    Affare fatto! Qua la zampa!

    Gli porsi la mia mano.

    Mi voltai con aria trionfante verso Febh.


    -E anche la biblioteca è sistemata!-

    Attimo di silenzio

    -Senti Febh... non sarebbe il caso di mandare qualcuno nel luogo dell'epicentro? Visto che menzioni in continuazione i terremoti....E non solo lì... Posso mandare un drago a vedere, oppure Yami potrebbe inviare uno dei suoi rapaci...-

    osservai.

    Fu il mio turno di passeggiare avanti e indietro.


    Ora che era tornata la calma mi stavano frullando per la testa alcune idee.

    -Pensate che commetterei qualche eresia se chiedessi al diacono di vedere in faccia un Sanga?-

    esordii all'improvviso.

    Non avevo perso il senno, semplicemente mi erano tornate alla mente le parole che avevo udito dal Sanga.
    Mostri neri che inseguivano ninja del sottosuolo e esseri immortali che si nascondevano nelle foreste centrali.
    Qualcuno sapeva più quanto avesse lasciato intendere.


    -A questo punto non credo ci siano dubbi che qualcuno agisca anche dall'interno; inoltre mi domando se osservino prima le loro vittime scegliendo quelle da attaccare o da avvelenare. Non credo più nella casualità, non dopo la morte di Bara san. Ah, avere a disposizione degli antidoti non farebbe male. E poi ragazzi... temo che anche noi siamo diventati dei bersagli. Io opterei per muoverci in coppia sfruttando al meglio le nostre abilità, dividendoci in due gruppi equilibrati, se per qualche motivo non potessimo restare assieme. Certo ci saranno delle occasioni in cui non sarà possibile rispettare la divisione, ma credo che sia pericoloso restare da soli.-

    considerai visto quanto era successo a Yami.

    -Allora per il momento credo che la divisione obbligata siano le coppie io-Yami e Febh-Shaina, per via delle autopsie e, ormai, voi due siete gli esperti nelle investigazioni; però credo che sarebbe più equilibrato se io andassi con Febh e tu, Shaina, con Yami. Un ninja medico per ciascun gruppo, oltre a tenere presente le capacità combattive di tutti e quattro. Comunque questa è solo un'idea se dovessimo partire per qualche inseguimento o investigazione fuori dal Tempio e fossimo costretti a dividerci. Voi cosa ne pensate? Ogni suggerimento è ben accetto.-

    dissi seria.

    Attesi che Yami si sentisse meglio prima di chiedergli cosa fosse successo al suo gruppo, se nessuno dei miei compagni lo avesse fatto.
    Inoltre esposi i miei dubbi sul capo del team medico di Solis.


    -Koji san ha diviso lui i gruppi quando siete partiti all'inseguimento. Mi domando il motivo del perché abbia preso lui il comando in quell'occasione, forse è un leader naturale, uno stratega... però come mai ha chiesto di portare con sè Bara san? Non era meglio che restasse al sicuro al Tempio essendo l'unica esperta dei veleni? Non sapevamo se quell'attacco fosse un diversivo e poteva esserci la possibilità di un nuovo caso di avvelenamento. Yami, hai un'idea del perché Koji sama l'abbia portata con sé? Hai notato qualche sua capacità utile all'inseguimento?-

    gli chiesi.

    Ora veniva il momento più delicato, cercare di avere la collaborazione di Yamata.


    -Shaina, Febh, vorrei parlare in privato con Yami, se non vi dispiace. Questioni di pochi minuti.-

    Indicavo lo shinobi, ma in realtà mi stavo riferendo al suo coinquilino, l'otto code.

    Se Yami si fosse opposto a restare da soli, allora mi sarei disinteressata del suo segreto o presunto tale, e avrei posto direttamente le domande ad Orochi anche con i testimoni presenti.


    -Senti Yamata mettiamo da parte i nostri dissapori e veniamo ad una tregua. Non credo tu voglia perdere così il tuo coinquilino. Quello che voglio sapere da te è molto semplice, ossia come si sono svolti realmente i fatti in maniera il più possibile chiara e veritiera.-


    esordii seria.

    In ogni caso avrei messo al corrente Febh e Shaina di quanto detto dall'otto code.



    Il giorno seguente


    Autopsie



    Il giorno dopo quando entrai nella sala riservata alle autopsie l'atmosfera che regnava mi fece stringere il cuore.
    Vedere Kujaku in quelle condizioni era qualcosa che metteva molta tristezza.
    Proprio lui che con le sue battute sdrammatizzava, ora sembrava una persona annientata dal dolore.
    Ricordai le parole di Bara san; alla fine il loro non era stato un legame così superficiale come volevano far credere.


    -Hotari san penso che sarebbe meglio se dell'autopsia di Bara san ce ne occupassimo noi.-

    proposi alla kunoichi di Solis, prendendola per un momento da parte.

    L'analisi dei cadaveri mi confermò le supposizioni fatte in precedenza, aumentando la mia preoccupazione sui nostri assalitori.
    Lessi il nome del primo shinobi: Taka Roshi.
    La potenza dell'impatto quindi era stata notevole come avevo sospettato dai segni sul corpo notati la sera precedente sul luogo dell'assalto.
    Mi apparve alla mente l'immagine del colosso dei Mikawa.
    Anche così non avrebbe avuto lo stesso potenziale di impatto a mani nude, a meno di non avere un oggetto, un'arma di dimensioni considerevoli.
    La coda?
    Poteva la coda raggiungere una tale violenza nel colpire?
    In teoria si...


    -Hotari san pensa che potrei fare un calco dei segni lasciati sul corpo di Taka Roshi? Vorrei cercare di avere un'idea più chiara di cosa abbia divaricato lo sterno della vittima.-

    domandai, evitando di pensare che il cuore era stato estratto mentre il ninja era ancora in vita come confermavano i risultati dell'autopsia.

    La seconda vittima era Yuria Tio.
    Qui l'autopsia confermò completamente le mie ipotesi.
    Non risultò nulla di nuovo dall'analisi.


    La terza vittima...
    Bara san...
    Faceva effetto esaminare il suo corpo ricoperto dalle ustioni.
    Ma quello che io e Hotari scoprimmo durante l'autopsia mi raggelò il sangue.


    -Kujaku, potresti venire un istante, c'è qualcosa che dovresti vedere.-

    lo chiamai indicando il taglio sul suo corpo e facendogli notare l'avanzato stato di decomposizione dei suoi organi interni.

    -A quale scopo ferirla e poi curarla... e nascondere in qualche modo le tracce attraverso le ustioni... e gli organi... un veleno? Oppure...-

    Mi diressi verso lo schedario dove si trovavano le informazioni sulle precedenti autopsie.

    Volevo verificare se questa morte fosse stata diversa rispetto ai precedenti decessi da ustione.


    Bara san era una kunoichi avvenente e fin n qui le cose combaciavano.
    Il taglio era stato riscontrato anche negli altri omicidi, solo che non si parlava di ferite curate precedentemente.
    Diedi un'occhiata a ciò che i referti dicevano degli organi.
    La morte di Bara san era stata opera di un fine torturatore.
    La profonda ferita,poi curata, le ustioni, gli organi in decomposizione, la sua non era stata una morte rapida.

    Ero impallidita, ma mi costrinsi da andare avanti.


    -Dobbiamo prendere dei campioni di tessuto dagli organi e analizzarli per capire cosa abbia prodotto il rapido deterioramento.-

    dissi.

    Terminata l'autopsia e dopo aver compilato i referti medici, mi sarei avvicinata a Kujaku e, poggiandogli una mano sulla spalla, avrei cercato il suo sguardo.


    -Lo so di essere l'ultima persona che si può rivolgere a te in questo momento... solo che... io... vorrei fare qualcosa per te... perché so come ci si sente quando si perde qualcuno in questo modo... lo so per esperienza personale...-

    la voce mi vibrava mentre ricordavo il passato

    -...Se volessi qualcuno che ti stia accanto semplicemente per non stare da solo... io ci sarò...-

    Era terribilmente imbarazzante quello che gli avevo detto, ma restare da soli in quei momenti sopraffatti dal dolore, dandosi la colpa per qualcosa che non si poteva prevedere non lo avrebbe aiutato ad affrontare ciò che era capitato.

    §E anche se avessimo potuto prevederlo, non possiamo che vivere con questo rimorso senza lasciarci sopraffare. Almeno questo lo dobbiamo a chi ci ha lasciato. Vivere anche per loro...§

    Ma non era ancora finita lì.
    C'era la storia del cuore asportato dal cadavere.
    Mi ricordai delle parole di Febh.
    Omicidi rituali.
    Ancora una volta recuperai gli schedari per vedere se ci fossero altri casi simili a quello di Taka Roshi.
    Dannazione!
    Perché non ci avevo pensato il giorno prima?
    Mi erano sfuggiti dei dettagli...
    Dovevo verificare se lo Yakushi avesse ragione sul supporre ci fosse più di un gruppo in azione.
    Se le morti potevano essere classificate anche secondo il suo schema.
    Non me la sentivo di coinvolgere Kujaku san in questo lavoro, che forse sarebbe risultato vano, e riguardo Hotari san, non ero ancora sicura di potermi fidare di lei, considerando come ci aveva trattato il loro capo.
    Afferrai Yami che ci aveva raggiunto da non molto.
    Quella mattina gli avevo chiesto di fare una cosa per me.
    Controllare attraverso i ricordi di Yamata se quella traccia conica fosse quella cosa serpentiforme che l'aveva colpito.
    Se vedendo anche quelle tracce avesse ricordato qualcosa di più.


    -Yami vediamo se l'ipotesi di Febh sta in piedi. Per quanto riguarda quella cosa, novità?-

    gli avrei detto, mentre dividevo con lui i referti medici.

    Una volta terminato la ricerca avevo ancora una cosa da fare.
    Chiesi a Yami se potesse accompagnarmi a cercare Woo san.


    CITAZIONE
    "Ninja dell'Accademia, contiamo che voi risolviate ciò che accade in questi luoghi. Tetre tenebre e sagome striscianti sono tutto ciò che può illuminare la divina luce di cui Noi siamo portatori. Che le vostre menti non compromesse dal disprezzo reciproco fra gli abitanti di queste terre che Noi illuminiamo possano capire ciò che il pregiudizio impedisce ai più di vedere."

    Parole illuminanti, peccato ci avessi riflettuto troppo tardi.
    Dovevo riparlare con il Sanga.
    Avrei chiesto a Woo san di permettermi di parlare con il diacono e una volta al suo cospetto avrei fatto una richiesta probabilmente molto singolare.


    -So che può sembrare eretico, ma dovrei parlare con il Sanga che dimora in questo tempio... E' molto importante.-

    Se il Sanga mi avesse concesso udienza, avrei chiesto.

    -Avete parlato di tenebre, sagome striscianti... Voi sicuramente avete visto delle verità che altri non hanno colto per colpa di incomprensioni, mettiamola così. Io credo che voi sappiate cosa stia succedendo qui al Tempio. Forse non sapete bene ogni retroscena, ma credo che abbiate la capacità di accorgervi se qualcuno qui non è esattamente animato da nobili intenti. Oscurità, creature che stanno minando la pace di questi luoghi. Io credo che abbiate individuato qualcosa che non dovrebbe esserci. Vi prego di illuminarci al riguardo. E' nostra intenzione arrivare alla verità.-

    In ogni caso al diacono avrei posto la seguente domanda.

    -Ci sono libri che nascondono verità che non andrebbero svelate?-

    Se avessi fatto in tempo saremmo andati anche agli Interrogatori, altrimenti avrei chiesto ai nostri compagni di farci un riassunto una volta che ci fossimo ritrovati in un luogo tranquillo.
    Non restava che fare il punto della situazione mettendo assieme quello che avevamo scoperto, evocazioni comprese.



    Incontro per la strategia


    Eravamo stati nuovamente convocati.
    L'aria che tirava all'interno della sala dava l'idea che noi quattro fossimo le vittime sacrificali per compiacere un sovrano scontento.
    Ok, forse era un esempio esagerato, ma che fossimo al centro dell'attenzione era indubbio.
    Facendo mente locale sulle descrizioni dei miei colleghi, solo tre tra tutti i presenti mi erano sconosciuti.
    Li osservai sedersi davanti agli altri shinobi di Grimdad, che erano rimasti in piedi.
    Solo Woo san si sedette, prendendo posto vicino a loro.
    Ora, ok le buone maniere, ma da quando in qua dovevamo essere trattati in quel modo da quei tre tizi che neanche si erano presentati?
    Passi che fossero delle autorità.
    Passi che noi fossimo gli shinobi stranieri.
    Poteva passare quasi tutto per il bene delle indagini, ma alla fine anche noi avevamo una dignità da difendere come Febh mi ricordò.


    CITAZIONE
    Beh, al momento siamo sempre in vantaggio. Con noi tre morti..con voi settantasette..

    Ok, non era stato molto diplomatico, ma il concetto c'era tutto.

    Ora era da decidere se continuare sul quell'impronta “diplomatica” o cercare di calmare gli animi.

    Aizo Hazuma …
    Il clan su cui aveva i sospetti Febh...
    Tutti i Mizukuma non ci volevano.. o erano solo gli Hazuma a non volerci tra i piedi?


    -Aizo Hazuma-sama, Berinia sama, Fuimaru sama, con tutto il mio rispetto nei vostri riguardo, credo che prima di iniziare qualsiasi conversazione sarebbe educato da parte nostra presentarci a voi. Trovo scortese da parte nostra parlare di strategie senza mostrare alcun segno di rispetto nei vostri confronti.-

    esordii, rivolgendo loro un inchino formale.

    -Il mio nome è Shinodari del clan Kazekumo, chunin del villaggio di Oto specializzata nelle arti curative. E' un onore per me fare la vostra conoscenza.-

    omisi il nome del mio clan adottivo almeno per il momento.

    Attesi che anche gli altri miei compagni si fossero presentati prima di dare il via alle danze.
    E dall'occhiata che lanciai a Febh, gli feci capire che non poteva esimersi dal presentarsi.

    Dovevo far mente locale su quanto avevamo appreso e mi serviva un po' di tempo per mettere assieme tutti i pezzi.



     
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    [Investigazione]

    *A quanto pareva, tutti i membri del clan Kasov erano stati uccisi con il veleno. Beh, che dire? Se fosse toccato a lei mandare al Creatore uno di quegli armadi probabilmente avrebbe preferito evitare uno scontro diretto, anche se il veleno non era nel suo stile.*

    *Per quanto riguardava il libro nella stanza di Tyr, anche secondo Febh quelle letture erano quantomeno bizzarre vista l'apparente preferenza dei Kasov per argomenti più prosaici...in ogni caso forse una puntata in biblioteca per saperne di più sugli interessi del defunto non sarebbe stata una cattiva idea.*

    *La procace esperta di veleni invece, disse in risposta alla domanda di Shaina che le posate erano consegnate insieme ai pasti, il che significava forse che l'obiettivo dell'avvelenamento era stato del tutto casuale, tesi sostenuta anche da Woo.*

    CITAZIONE
    "Considerando che le posate sono ordinate per tipologia, ma comunque alla rinfusa, almeno che Tokage, di cui non abbiamo trovato nessun possibile movente, non abbia fatto apparire dal nulla un cucchiaio avvelenato, sembrerebbe proprio che l'omicidio di Tyr, possa avere una matrice casuale..."

    §...a meno che la persona seduta accanto a lui non fosse particolarmente svelta di mano...§

    *pensò, senza esternare per il momento i suoi pensieri. Krom sembrava già abbastanza nervoso e se gli avessero dato anche un solo motivo per sospettare qualcuno, non le sembrava il tipo da credere all'innocenza fino a prova contraria. Avrebbe pensato più tardi a rivelare a Febh e agli altri suoi compagni i suoi sospetti.*

    [...]

    *Lo Shinobi che aveva condiviso il suo turno con Tyr, parlò di nuovo del suo interesse verso miti e leggende locali...a questo punto cominciò a interessarsene anche Shaina...possibile che il Kasov avesse scoperto qualcosa che rompeva le uova nel paniere a qualcuno? Ok, anche qui stava rasentando la paranoia, ma non avrebbe certo fatto male informarsi un po' sull'argomento. Alla sua domanda sullo stato d'animo di Tyr, la risposta di Waru dimostrò da sola la sua fondatezza quando Krom cercò di strappargli la lingua.*

    [...]

    *Anche il tizio di Aurora che interrogarono più tardi non le ispirò il massimo della fiducia, ma poteva benissimo trattarsi di un semplice antipatico, certo però che continuava a non quadrarle il motivo per cui sentito un rumore metallico quantomeno sospetto, lui avesse lasciato andare il suo compagno da solo a controllare.*

    *Nella stanza di Bai Qi sembrò non esserci nulla di utile, a parte i soliti libri della biblioteca che non risultavano certo fuori posto. Osservò con un certo interesse l'arma cerimoniale, bel gingillo. Per il resto la stanza era più ordinata di camera sua, il che era tutto dire.*

    [Il Diacono]

    *Il Diacono menzionò di nuovo il terremoto, dunque il sisma aveva riportato alla luce dei testi antichi...la biblioteca ritornava ad essere un punto centrale. Era possibile che ci fosse qualcosa di interessante in quei libri, o che svelassero qualcosa che qualcuno avrebbe preferito tenere segreto.*

    CITAZIONE
    "Uhm... da uno scontro fra i villaggi potrebbero trarne beneficio tutti quelli che non amano la pace nel nostro continente, sinceramente non saprei darvi una risposta più diretta in questo senso; ma se si vuole parlare di chi potrebbe voler colpire il Tempio, bé, so che sembra poco gentile nei confronti di chi starò per accusare, ma i membri del clan Hazuma di Mizukumi hanno più volte, negli anni, dimostrato di desidera il controllo assoluto su questa zona, considerandola più una parte del loro stato, che non un'area di confine. Forse anche per questo si sono dimostrati poco propensi al vostro supporto, arriverei a supporre."

    *La risposta del Diacono alla sua domanda le fece scattare un campanello d'allarme. Guardò Febh, chissà se aveva fatto lo stesso collegamento quando aveva sentito il nome Hazuma.*

    [Sera]

    *A quanto pareva, lei e Febh avevano pensato la stessa cosa riguardo al clan Hazuma. Shaina si sistemò sulla sedia, poggiando i talloni sul letto e incrociando le braccia davanti a sé.*

    Devo ammettere che anch'io ho avuto qualche dubbio in proposito. Non sono così sicura che i nostri assassini colpiscano a caso, e non credo che sia così complicato sostituire un cucchiaio al tizio seduto vicino a te senza che lui se ne accorga, io stessa lo saprei fare. Anche se essere paranoici potrebbe essere un male, Woo-san mi sembra fin troppo ingenuo a non sospettare affatto di lui...in effetti se potessimo sapere il nome di quell'Hazuma non sarebbe male farci due chiacchiere, tu che dici Febh?

    CITAZIONE
    -Uhm... Hazuma... al momento non ricordo... ricontrollerò domani mattina. Per quanto riguarda i Kasov se ci fermiamo alle apparenze, il veleno in questo caso è meglio di uno scontro diretto. Meno rischi, più alte probabilità di successo. Dobbiamo raccogliere altri indizi e poi fare il punto della situazione. Io cercherò di parlare con Bara san, per avere qualche informazione circa le morti per avvelenamento. Ci sono state due diverse tipologie. Non sono morti tutti dopo i pasti. Alcuni in biblioteca, altri mentre se ne stavano per i fatti loro.-

    *Ancora la biblioteca...ok, adesso era diventata una priorità farci un salto il prima possibile, magari la mattina dopo come prima cosa. Subito dopo, Shinodari li mise al corrente dei risultati delle autopsie, e Febh espresse un dubbio circa gli autori degli omicidi.*

    Dunque...allora abbiamo l'Affettatrice Semovente, l'Omicida Rituale, il Piromane Misogino e l'Avvelenatore...tra questi, sicuramente l'Avvelenatore agisce dall'interno, e correggimi se sbaglio, usa sempre un veleno a inalazione, ingestione o contatto, giusto? O c'erano segni di iniezioni o ferite su qualcuno di loro? In quanto agli altri, sembrerebbe più che arrivino, colpiscano e scappino, quindi è più probabile che arrivino dall'esterno...mi domando, ci sarà un coprifuoco al Tempio dopo una certa ora? Non mi sembra che Woo-san abbia detto qualcosa al riguardo, e un coprifuoco non sarebbe una cattiva idea per tenere sotto controllo eventuali traditori che se ne vadano a spasso quando non dovrebbero.

    *Dopo un po' di tempo, il gruppo fu raggiunto da una combriccola di altri shinobi curiosi di conoscerli o vogliosi chi più chi meno di passare del tempo con loro. Shaina approfittò per chiedere a Sunami se nel Tempio ci fosse un orario dopo il quale era proibito andarsene in giro. La loro serata fu tuttavia interrotta dal suono della sirena d'allarme. Gli shinobi si diressero sul luogo del delitto e si divisero in gruppi per partire all'inseguimento.*

    *Kujaku chiese a Shaina di far avvicinare il suo avvoltoio, rassicurandola sul fatto che non gli sarebbe accaduto nulla di male. La ragazza di Suna fischiò per farlo scendere sul suo braccio, e lasciò che facesse quello che doveva. Sgranò gli occhi. Decisamente non aveva mai visto nulla del genere. Accarezzò l'animale sotto il becco per tranquillizzarlo, e probabilmente fu la prima volta che Kujaku vedeva un sorriso sul viso della kunoichi di Suna, mentre si rivolgeva al suo avvoltoio.*

    Vai a perlustrare dall'alto, Tacchan, e cerca di tenerti fuori dai guai.

    *Accompagnò con il braccio il volo dell'animale, poi si mise in ascolto in caso avesse captato qualsiasi rumore insolito nei dintorni [Udito perfetto]. Nel frattempo, Kujaku perlustrava dall'alto grazie alla sua tecnica.*

    CITAZIONE
    "Bella visuale dall'alto... vedo bene il gruppo di Woo e degli shinobi di Aurora, sono fermi davanti ad un fiume, Koji e compagnia non li vedo al momento, ma d'altronde si sono diretti in direzione opposta alla nostra... comunque posso dirvi che non c'é anima viva su quella collina, ma abbiamo un problema: ci sono almeno quattro grotte la sopra, se chiunque ha attaccato i due ninja s'é spostato da quelle parti, potrebbe essersi nascosto in una grotta qualsiasi ed io, al buio, non ci vedo bene.
    Potremmo elaborare però un piano d'azione per cercare nelle grotte domani, se vi va, o vogliamo rischiare ora?"

    Io vedo bene, ma non mi pare il caso di rischiare adesso, se c'è qualcosa in quelle grotte questo è il momento peggiore per andare a infilarsi lì dentro. Meglio organizzarsi per esplorarle col giorno.

    *Il gruppo tornò indietro per trovare una pessima sorpresa. La squadra di Yami rientrò dopo di loro, malconcia e con un elemento in meno. Bara era diventata la terza vittima di quella sera.*

    Bel buco nell'acqua, i miei complimenti.

    *Shaina serrò la mascella. Passi aver perso le tracce degli assassini, ma perdere uno dei loro in quel modo bruciava, e i commenti sarcastici di Shukaku non aiutavano il suo morale. Rientrarono in camera, con Febh che continuava a fare avanti e indietro per tutta la stanza e lei che aveva una gran voglia di prendere a pugni qualcosa...e lo Yakushi cominciava a diventare un bersaglio molto probabile, e l'occhiata che scambiò con Shinodari le fece intendere che anche lei stava cominciando ad avere lo stesso impulso.*

    *A un tratto, Febh si fermò, mettendo in campo le sue priorità...beh certo che se avessero esplorato le grotte il giorno dopo, il nemico avrebbe avuto tutto il tempo di organizzarsi, mentre andarci subito li avrebbe presi in contropiede...e le loro evocazioni potevano essere abbastanza discrete da non essere viste.*

    CITAZIONE
    Però Ssallouie è un pò fragilino...e lento. puoi prestarmi un drago che lo accompagni?

    CITAZIONE
    -Si posso evocare Ryukage, e in caso di pericolo dovrebbe essere in grado di portare nelle ombre anche la tua lucertola. Solo che...-

    *...un attimo...Ryukage? A Shaina suonò un campanello...lei Ryukage l'aveva visto una volta...ma Shinodari non poteva stare pensando di evocarlo lì dentro...*

    CITAZIONE
    -Ok, mettetevi tutti da una parte, sennò non c'entra.-

    *Ok, voleva. Si spostò in un angolo, sperando che l'amica avesse fatto bene i calcoli sull'ampiezza della stanza. Schivò una sedia che le veniva incontro e afferrò al volo un vaso con una composizione di fiori secchi che stava per spiaccicarsi contro il muro quando l'enorme mole del drago d'ombra riempì la stanza. Dopo le spiegazioni di Shinodari, il drago prese in bocca la piccola lucertola e scomparve tra le ombre, lasciando uno scenario da campo di battaglia nella stanza.*

    CITAZIONE
    -Ok, se qualcuno arriva diremo che ci stavano allenando.-

    *La situazione paradossale se non altro le strappò una piccola risata, allentando un po' la tensione e la voglia di prendere a pugni qualcosa. Scosse la testa, cominciando a dare una mano a Shinodari a sistemare un po' quel caos.*

    CITAZIONE
    Intanto manderò le altre due lucertole in biblioteca Chiederò a Woo un permesso speciale. Sono giovani ma adorano leggere e scrivere. entro domattina dovrebbero riuscire a controllare tutto quello che serve, alla peggio per i libri più pesanti si faranno aiutare.

    *Alla coppia di lucertole si aggiunse anche il piccolo Ko, dopo aver contrattato per l'unica merce di scambio che gli interessava, cioè gli zaffiri...certo che doveva essere costoso tirare su un drago con gusti raffinati come i suoi. Già che c'erano comunque, c'era anche un'altra cosa che avrebbe voluto verificare alla biblioteca.*

    Senti Febh...tu ti intendi anche un po' di veleni, giusto? Mi chiedevo...le tue lucertole potrebbero controllare se c'è traccia di veleno sulle pagine dei libri che hanno consultato i ninja morti dopo essere stati in biblioteca? Sembrerà strano ma...il medico del mio villaggio mi ha raccontato una storia che ha letto in un romanzo occidentale...c'era questo tizio che uccideva i monaci di un monastero avvelenando i bordi delle pagine dei libri...magari sarà stupido ma...controllare non costa nulla, che ne dici?

    *Poi Shinodari menzionò il terremoto.*

    Si, anch'io comincio a pensare che la questione del terremoto non sia così irrilevante, chissà che non sia venuto fuori qualcosa che doveva rimanere segreto...il Diacono ha detto che hanno ritrovato dei testi antichi dopo il terremoto, il che significa che è venuta alla luce una qualche rovina o qualcosa di simile, non credo che avessero dei libri sotterrati in mezzo al nulla, vista anche la ritualità di alcuni omicidi non mi stupirei se fosse venuta fuori qualche antica religione perduta o che so io.

    *Alzò le spalle mentre parlava. In linea di massima, per lei le religioni erano una cosa stupida e non ci credeva per niente, l'unica cosa che rispettava era l'omaggio ai morti, e infatti aveva un tempietto a casa dedicato alla memoria del suo maestro, ma per il resto le sembravano tutte balle ideate da chi era troppo debole per non affidarsi solo a se stesso.*

    CITAZIONE
    -Pensate che commetterei qualche eresia se chiedessi al diacono di vedere in faccia un Sanga?-

    *Questo però era un altro conto.*

    Beh Shin, dubito che te lo farebbero incontrare faccia a faccia, questa gente ci crede sul serio nella sua fede, però forse ti ci faranno parlare attraverso lo schermo, e credimi se ti dico che vorrei tanto vederle in faccia anch'io queste famose divinità.

    *Le seguenti affermazioni di Shinodari sulla sicurezza non avrebbero potuto trovarla più d'accordo. Se c'era uno schema, e non una serie di omicidi casuali, anche loro erano nel mirino come potenziali vittime, anzi, a dirla tutta lo erano in entrambi i casi, quindi una dose di prudenza estrema era necessaria.*

    Bara Hana...mi chiedo perché ucciderla però...in fondo le informazioni che è stata in grado di fornirci non erano così fondamentali, su Tyr poteva arrivare alle stesse conclusioni anche Febh, e il resto dei decessi per avvelenamento era documentato esaurientemente, e se fosse stata in grado di sintetizzare un antidoto, a quest'ora lo avrebbero avuto tutti al tempio, a meno che quelli di Mizukumi non volessero tenerselo per loro...l'altra possibilità è che il nostro Fiorellino ne sapesse più di quanto pensiamo e qualcuno volesse tapparle la bocca...ma qui rischiamo di diventare paranoici sul serio.

    CITAZIONE
    -Shaina, Febh, vorrei parlare in privato con Yami, se non vi dispiace. Questioni di pochi minuti.-

    *Shaina annuì, e uscì dalla stanza senza dire una parola, se non ci fosse stato tutto quel casino, si sarebbe fatta indicare una palestra dove andare a sfogare un po' di rabbia repressa prendendo a calci qualcosa, così invece dovette accontentarsi di stare un po' ferma in corridoio cercando di non pensare troppo, già le scoppiava la testa e ancora non avevano fatto che supposizioni.*

    [Il Mattino Dopo]

    *Shinodari e Yami si ritrovarono di nuovo a fare gli Allegri Chirurghi, mentre a Shaina e Febh toccava il Piccolo Investigatore come compito. Il suo collega sembrava aver riacquistato un minimo di buonumore.*

    CITAZIONE
    Beh, siamo di nuovo noi due, Shaina. Investigatori professionisti!

    *Stava per ribattere quando un commento sarcastico rese Febh il nuovo recordman del Lancio della Lucertola, specialità in cui si era già esibito sulla nave durante il viaggio di andata. Il sopralluogo nelle stanze non fece che aumentare in loro la voglia di scoprire qualcosa di più sulla storia del luogo, mentre il libro sulla geografia si guadagnò una seconda occhiata da parte di Shaina che stava cercando di farsi un'idea della morfologia della zona, anche se doveva ammettere che la materia non era esattamente il suo forte. Differente era però la Storia...diede un'occhiata abbastanza approfondita agli appunti di Yuria, cercando qualcosa di rilevante. La stanza di Taka invece, sembrava non avere nulla di insolito, Shaina cercò se ci fosse qualcosa che poteva sfuggire a una prima occhiata. Nella stanza di Bara, chiese a Febh di controllare tra i suoi appunti se la donna stava cercando dai pochi campioni che avevano raccolto di sintetizzare un qualche antidoto per il veleno, anche se probabilmente non ne aveva abbastanza, poi si sarebbero diretti agli interrogatori.*

    *Innanzitutto, Shaina si preoccupò di farsi raccontare i fatti da tutti i sopravvissuti all'attacco separatamente, ognuno di loro poteva aver notato particolari che agli altri erano sfuggiti, cercando di capire se le nascondessero qualcosa [Interpretazione] Più tardi, avrebbe chiesto anche a Yami la sua versione dei fatti, in caso dalla sera prima gli fosse tornato in mente qualche particolare importante.*

    *Quando Febh fece la sua domanda a Koji riguardo il clan Hazuma, Shaina si limitò ad ascoltare, e a interpretare le sue reazioni, e lo stesso fece con Lea. *

    *Quando passarono a Tokage, invece, Shaina gli chiese se avesse notato se quando Tyr si era seduto a tavola il posto accanto al suo era già occupato, e se si ricordava se avesse servito prima lo stesso Tyr o l'uomo che era seduto accanto a lui, oltre a farsi dire da Woo, Sunami o Krom chi era costui e dove poteva trovarlo per fargli un paio di domande.*

    *Mentre tornavano a riunirsi con gli altri, Shaina appariva pensierosa. Si rivolse ai loro accompagnatori.*

    Stavo pensando...è possibile che un esterno si sia infiltrato nel Tempio? Non so, qui si tiene un registro degli Shinobi presenti? Abbiamo visto che per entrare bisogna farsi riconoscere dalle guardie all'ingresso, ma mettiamo che qualcuno si sia sostituito a qualcun altro, sarebbe facile sviare le indagini con un uomo all'interno...se c'è un registro potremmo vederlo?

    *Una volta riunitisi con gli altri ninja Accademici, dopo il macabro resoconto delle autopsie e il rapporto sugli interrogatori, eventualmente supportato da qualche ricordino come il registro dei presenti se ce n'era uno, Shaina avrebbe avanzato ai suoi compagni un'ipotesi.*

    A questo punto, mi è venuto un piccolo dubbio. Noi ci siamo concentrati sul clan Hazuma sulla base di una coincidenza, ma mettiamo il caso che qualcuno si stia facendo passare per qualcun altro qui, niente di più facile che darci un sospettato su un piatto d'argento per sviare le indagini....cerchiamo di non dare niente per scontato, ragazzi. *sospirò* ...e adesso andiamo a farci mangiare vivi.

    [Incontro Strategico]

    *Ed eccoli lì, come agnelli in un macello, con tanto di macellai che li pesavano a occhio. Quello con l'aria meno simpatica di tutti cominciò subito a insultare senza neanche presentarsi.*

    CITAZIONE
    "Bene, dunque sarebbero questi i ninja inviati dall'Accademia? Bella combriccola di ragazzini, davvero: anche con le loro ricerche, i morti sono saliti ad 80 con i 3 di ieri notte."

    "158 centimetri, 48 chili circa, magra magra, ottima al forno con contorno di patate", questo qui vi sta già dando dei perdenti.

    §...ma come siamo spiritosi oggi, Ichibi...già a questo qui mi sta venendo voglia di spaccargli la faccia...§

    *Ma se i suoi pensieri non erano molto diplomatici, quelli di Febh non avevano un filtro e arrivavano direttamente alla bocca. Se non altro, la cosa le diede abbastanza soddisfazione per non prendersela troppo e soprattutto per far stare zitto Shukaku.*

    Non so se il tuo amichetto lucertolomane abbia una gran dose di palle o se sia semplicemente scemo, Ragazzina.

    *Si trovò quasi a chiedersi la stessa cosa, mentre gli altri due shinobi colorati sembravano difenderli davanti al tizio tanto simpatico che per inciso era pure un Hazuma. Shinodari trovò un modo diplomatico per far capire a chi avevano davanti che sarebbe stato carino presentarsi, cosa che fece immediatamente. Shaina seguì il suo esempio, inchinandosi a sua volta mentre soffocava una risata interiore che se fosse uscita sarebbe stata poco diplomatica.*

    Shaina Otori, Chunin di Suna. Molto piacere.

    *Per tutto il tempo, avrebbe cercato di studiare il comportamento di chi avevano davanti, ormai stava diventando un'abitudine.*
     
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    [Autopsia - Prima Parte]


    Alle domande di Shinodari, Kujaku rispose, per quanto possibile, magari ogni tanto riflettendoci anche un pò su: "Altri clan muscolosi come quello dei Kasov? Bé, direi che un altro clan che fa del proprio fisico un'arma è quello dei Tai-Yo, del villaggio di Astris... o almeno sono gli unici oltre loro che lo danno a vedere. Seppur, per quel poco che mi è stato detto sui Tai-Yo è tutta un'altra cosa la loro abilità di clan, si basa sul surriscaldare il corpo più che sul potenziarlo nella consistenza.", spiegò il ninja in rosso, prima di continuare, rispondendo alla seconda domanda: "Bé, non so le basi pratiche dietro la loro tecnica, anche se, da medico d'alto livello quale sono, ho qualche teoria, ma ti posso dire che durante i corsi chunin ho visto spesso Krom gonfiare così tanto la propria muscolatura da subire in pieno un albero e far frantumare l'albero senza prenderne danni, o renderla così liscia da riuscire a compiere un salto due volte superiore al normale. Niente di speciale alla fine questa loro arte segreta, specie se paragonata alla mia.", concluse con una certa nota di soddisfazione.

    "Non saprei per gli spostamenti degli altri tre avvelenati... forse chiedendo ai relativi rappresentanti dei vari villaggi qui al Tempio potrebbero rispondere loro, io non so i turni di guardia, o le abitudini dei vari abitanti di questo luogo... ho un'ottima memoria e sono una persona socievole con cui tutti amano avere a che fare, ma sarebbe chiedermi troppo di sapere tutto di tutti.", commentò alla domanda successiva su cosa avessero fatto i tre restanti avvelenati.
    "Sì, gli auricolari potrebbero servire, ma per quanti turni di guardie e quante guardie ci sono qui, di certo ne servirebbero molti.
    Di norma quando si ha segnale di un attacco si attivano, attraverso degli specifici fuuinjutsu delle sirene, un segnale acustico che differisce di area in area."
    , spiegò ancora Kujaku.
    "Un antidoto? Si dovrebbe chiedere a Bara-dono; se lo ha sviluppato, io di certo non ne ho saputo niente e questo è spiacevole.", commentò soltanto, prima di ascoltare l'ultima domanda, quella sugli scomparsi.
    L'ultima domanda produsse, prima di tutto, un'evidente sorpresa sul volto del ninja vestito di rosso, una sorpresa che quasi scivolò nella preoccupazione all'insinuazione finale: "Non so molto sulle abilità di coloro che sono stati trovati morti, c'erano tipi di tutti i generi, shinobi con abilità di scouting, come qualche Mawaha, dei combattenti, forse anche un Tai-Yo, un pò di ninja che erano qui di istanza da parecchio tempo: di tutto di più.
    Sui nuovi arrivati, oltre noi, ci sono i ninja di Aurora, due di loro sono arrivati da poco, mentre il terzo, un mastodontico fabbro, è arrivato più o meno nel nostro stesso periodo e credo che anche Bara-dono sia arrivata in quei giorni, quando hanno capito che c'era bisogno di qualcuno che si occupasse dei veleni i ninja di Mizukumi si sono offerti di inviare una delle loro persone più esperte, l'hanno addirittura fatta scortare da uno dei Kasov morto in seguito per avvelenamento e, credo, da un'altra kunoichi per evitare pericoli."
    , spiegò prima di diventare scuro in volto, "Qualcuno che prende il posto di altri, in questo luogo, adesso, è una supposizione un pò grave da fare, Shinodari-dono, se fosse veramente successo vorrebbe dire che ci sono dei veri e propri anarchici, perché uccidere così tanti ninja di così tanti diversi villaggi, può portare solo al ritorno alla vecchia situazione di odio fra i villaggi...", spiegò semplicemente e dal suo sguardo era evidente che nemmeno Kujaku potesse minimamente pensare ad una situazione del genere, né volesse.

    Alle parole di Shinodari, poi, Koji non diede alcuna risposta, non curandosi più di tanto del suo commento e della sua disconoscenza sulle armi di quelle terre, non era mica un problema suo, o almeno quello era facilmente deducibile dal suo sguardo.

    [Investigazione - Prima Parte]


    Alla domanda di Febh sul modus in cui erano stati avvelenati i ninja del suo clan, il massiccio shinobi avrebbe osservato con un pizzico di orgoglio l'altro: "Nessuno ha attaccato frontalmente la gente del mio clan! Troppo impauriti per farlo devono esserlo questi assassini!", affermò.

    [...]

    Alla domanda sull'eventualità che Tyr e Bai Qi si conoscessero, sia Krom sia Woo alzarono le spalle, "Non saprei, dubito che un semplice genin conoscesse un ninja di tale rilievo del clan Kasov.", suppose lo Shinrei, "Concordo. Difficilmente un membro del mio clan parlerebbe con un genin di così infimo grado, al più avranno avuto delle conoscenze in comune.", ipotizzò lo shinobi di Mizukumi.

    [Diacono]


    Alle domande di Febh, il diacono fece un cenno d'assenso con il capo: "Sì, i testi sono stati trasportati quasi tutti nella biblioteca, alcune cose sono ancora lì, in attesa di essere catalogate, anche se non è rimasta molta roba, o almeno credo, sono settimane che non abbiamo notizie di altri ritrovamenti, o scavi.
    Comunque possiamo darvi un lasciapassare per la biblioteca, parlatene direttamente con Woo, se ne occuperà senza problemi immagino, seppur non oso immaginare cosa possiate sperare di trovare in quei luoghi."
    , commentò perplesso lo shugenin.

    [La Cena]


    Alle domande di Shinodari sui veleni, la kunoichi di Oto avrebbe potuto notare la distrazione che, per la ragazza in verde, era Febh, tanto che le ci volle un pò per concentrarsi sulla domanda relativa ai veleni: "I tre avvelenamenti in biblioteca per via epidermica, gli altri sono stati variabili, alcuni epidermici ed almeno uno per inalazione. I veleni erano di derivazione animale.", concluse Bara, restando decisamente più attenta alla notizia sullo stato sentimentale dello Yakushi che non alle altre parole dell'amministratrice otese.

    Attacco notturno


    Febh si muoveva sulla sua lucertola con Komaru assieme a lui, alle domande dello Yakushi l'altro sarebbe potuto sembrare un pò sorpreso, specie dalla seconda, prima di rispondere: "Su questi boschi non posso aiutarla, Febh-san. Non sono molto esperto di questi luoghi, ho viaggiato un pò, ma principalmente nella parte meridionale del continente, dove si trova il mio villaggio ed una volta, per mare, sono arrivato fino alla vostra accademia, ho visitato un posto che si chiamava il Paese del Fuoco per il mio corso chunin...", esordì, "Gli Hazuma sono un dei tre clan principali di Mizukumi, assieme ai Kasov ed alla Setta delle Amazzoni Bianche, da quel poco che ho sentito dire di loro, si dice che siano individui immortali, o almeno mi pare siano queste le storie sulla loro gente.", furono le poche cose che poté riferire sul clan di cui aveva chiesto.
    Woo, in effetti, si sarebbe interessato alla domanda di Febh e, all'osservazione dello Yakushi, mentre la tigre e la lucertola tornavano indietro più o meno in parallelo, lo Shinrei avrebbe commentato: "Consiglio vivamente di stare attenti nell'immischiarsi con gli Hazuma. Mio nonno raccontava che ai tempi della Guerra dei Tre Soli quella gente era difficile, anzi, pressoché impossibile, da uccidere.
    Mio padre, invece, ha raccontato a me e mia sorella una storiella sugli Hazuma: che sono come il simbolo del loro clan, cioé un verme che si morde la coda all'infinito; sono viscidi e vivono per sempre, anche se, abbiamo convenuto con mia sorella, che quella doveva essere solo un'esagerazione."
    , raccontò.

    [...]

    Il tentativo di Shinodari di far poggiare la coda del suo drago sulla strana terza orma avrebbe, in effetti, dato modo di supporre, con una certa sicurezza, con uno degli assalitori aveva una coda vagamente simile a quella del drago, ma, decisamente, più grossa, considerata la proporzione delle gambe.

    Quando tutti e tre i gruppi furono tornati, Kujaku e Shinodari avrebbero aiutato a curare i feriti, assieme a Koji stesso, che si sarebbe preoccupato di supportare la sorella di Woo, Lea.

    [La notte fra accademici]


    Alla domanda di Shinodari su cosa Yami avesse visto di particolare relativamente a Bara, il ninja di Oto avrebbe risposto di non aver visto molto, poiché, Koji li aveva organizzati per avanzare in fila indiana, con Lea ad aprire la strada, grazie all'olfatto della sua tigre, Koji come secondo, per avere un'ottima capacità di reazione se necessario, Yami come terzo e Bara a chiudere la fila. E non aveva accettato possibili alternative proposte dall'accademico, che si era detto esperto nel percepire nemici che gli arrivavano alle spalle, perché anche la kunoichi di Mizukumi aveva detto di avere capacità analoghe.

    Quando poi Febh e Shaina lasciarono la stanza e Shinodari si rivolse direttamente a Yamata, il demone prese il controllo del suo Jinchuuriki e rispose: "Cosa è successo realmente vuoi sapere? Uhmp... questo ammasso di carne non è poi così rapido da permettermi di capirlo.
    Ti posso dire cosa ho avvertito: un'ondata di calore che ci è arrivata alle spalle, investendoci al braccio sinistro, subito dopo che una cosa, che non ho visto, ma che credo fosse viva, probabilmente un animale, ci ha preso in pieno mento, confondendoci.
    Infine, qualcosa dal fianco, dalla boscaglia, qualcosa che credo fossero dei kunai avvelenati, perché ho avvertito un qualche veleno mandare giù questo incapace pezzo di carne.
    Una cosa però posso dirtela, in più di lui: prima che perdesse i sensi ho sentito delle urla, tante urla: non ho visto chi fosse, c'erano almeno due, o più voci che non avevamo sentito prima.
    La ragazza con la tigre ha urlato più volte il nome di quella che è stata uccisa, poi c'erano almeno tre persone che hanno parlato ed il medico non ha detto niente per tutto il tempo, non so se è stato atterrato subito o cosa.
    Una cosa strana è stata che una voce maschile ha detto ad una voce femminile, di cambiarsi e l'altra si è lamentata che era un peccato, anche se non so che volesse dire."


    [Indagini notturne di draghi & lucertole]


    Ryukage e Ssallouie fecero quanto richiesto, infiltrandosi nelle grotte grazie alle abilità di movimenti nelle tenebre del drago d'ombra, che portò con se la piccola lucertola.
    I due rettili ebbero modo di studiare quei luoghi, l'una muovendosi fra le ombre, l'altra grazie alle sue dimensioni decisamente minute che le permisero di spostarsi in modo piuttosto facilitato in quel labirintico luogo. Ciò che, però, trovarono, probabilmente non se lo sarebbero aspettato.
    In alcuni anfratti di quelle grotte, vi erano dei resti animali, carcasse che sembravano essere state divorate da grossi, veramente grossi, animali e fin qui, in fondo, niente di strano.
    Quello che c'era di veramente incredibile, erano dei cadaveri umani e dei corpi che non erano, decisamente, catalogabili fra i morti: i cadaveri erano per lo più smembrati, segno di torture passate che li avevano portati fino alla morte, alcuni avevano il cuore estratto dal corpo, altri avevano operazioni molto più mostruose fatte su di loro, come dei corpi, gettati alla rinfusa a terra ed aperti come bucce di banana fino all'inguine, qualcosa che, probabilmente, a chi non avesse avuto abbastanza stomaco avrebbe fatto oltremodo disgusto.
    Non disgusto, però, quanto vedere due uomini, o almeno ciò che ne restava, poiché privati delle gambe e delle braccia, con dei lunghi fili che uscivano ad uno dal petto ed all'altro dalla testa, diretti verso due contenitori che custodivano ciò che loro era stato estratto chirurgicamente: il cuore ed il cervello rispettivamente.

    I due rettili avrebbero, probabilmente, potuto analizzare per ore gli orrori che si trovavano in quei luoghi, senza riuscire a creare una vera e propria mappa delle grotte, tanto erano complessi i passaggi da un antro all'altro, ma delle voci avrebbero catturato la loro attenzione, quattro voci, che stavano parlando in una specifica cavità fra tutte le altre
    Avvicinandosi, le due evocazioni avrebbero scoperto che l'ampio antro era illuminato da delle lanterne, il che impediva a Ryukage di arrivare lì attraverso le ombre, ma non gli impedì di avvertire con il proprio udito perfezionato ciò che si stavano dicendo, mentre Ssallouie ebbe anche modo di avvicinarsi fisicamente, seppur la paura le avrebbe impedito di fare più di qualche movimento in quel luogo.
    Delle quattro figure, due erano completamente incappucciate, impossibili a distinguersi al meglio, mentre le altre due erano qualcosa che ambo i rettili avrebbero più facilmente definito delle evocazioni, poiché sembravano una via di mezzo fra degli uomini e delle bestie, più correttamente una specie di gigantesca lucertola troppo cresciuta dall'enorme coda, Ssallouie avrebbe potuto riconoscerlo come qualcosa di simile ad un Varano umano, mentre l'altro appariva come una via di mezzo fra un uomo ed una tartaruga, altrettanto mostruoso ed a dir poco gigantesco, con al posto della bocca un becco a doppio uncino decisamente minaccioso.
    "Non va più bene questo vostro modo di fare!", sbottò d'improvviso una delle figure incappucciate, "La vostra gente ci ha indicato questo luogo, il vostro padrone! Noi siamo qui sia per ottenere ciò che noi vogliamo, sia ciò che voi volete.", ribatté l'uomo tartaruga.
    "E come sperate di ottenere risultati con un centinaio di morti? Il mio clan non vuole scatenare una nuova guerra prima del momento adatto!", disse uno dei due incappucciati, subito seguito dall'altro, "E' vero, senza quello che vi abbiamo richiesto non potremo ottenere ciò che ci serve ed anche avendolo, servirà del tempo per replicarlo ed avere altre Speranze... dopo che gli accademici hanno lasciato morire Hela... l'ultima Speranza, nelle mani di quelli di Nuctem!", commentò laconico.
    "Quei quattro accademici devono morire! Il primo segnale per la loro gente che l'uccisione di Nikoshoku-Kame-sama non resterà impunita!", ruggì l'uomo tartaruga, "Quando sorpassato il Chap'pai abbiamo scoperto che non era riuscito a tornare vivo dall'eliminazione di uno di quei tre ninja a Laa, tutta la casata Chelidrica lo ha pianto! Pagheranno, tutti quanti, dal ninja che lo ha ucciso fino a l'ultimo suo simile!", ringhiò ancora.
    "Sappiamo il punto di vista di voi altri, da quando siete arrivati in questo continente sei mesi fa.
    Nemmeno noi apprezziamo particolarmente gli accademici, hanno fallito nel salvataggio di Hela! Ma non per questo dobbiamo perdere la concentrazione su ciò che più preme ad ambo le nostre genti: voi volete degli oggetti specifici e noi vogliamo altri tipi d'informazioni. A voi serve riattivare il vostro Chap'pai, l'Occhio Blu, a noi serve creare nuove Speranze!"
    , replicò il primo degli incappucciati.
    "Non vi preoccupate, avrete presto ciò che vi serve... l'attacco di stasera, oltre che divertente, ci ha avvicinati ancora di più a ciò che serve ad entrambi; uno, due giorni al massimo, ed avremo tutto il necessario; ci servirà giusto qualche altro morto.", commentò divertito l'uomo lucertola.
    "Non vi sono bastati quelli che avete avuto fino ad oggi? Tutti i villaggi stanno perdendo gente, solo per questo non ci lamentiamo!", replicò il secondo incappucciato.
    "Voi non capite! La maggioranza di quelle morti sono avvenute per confondere! Solo una decina appena delle persone uccise, forse una ventina, ci erano veramente utili, per le altre abbiamo fatto per lo più un lavoro di depistaggio, confondendo, per giungere sempre più vicini a ciò che voi volete ed agli amuleti che attivano i Chap'pai. Giusto stanotte, con quella singola vita femminile estirpata, ci siamo avvicinati di due passi ai nostri obbiettivi e domani ci porteremo ad un passo.", affermò l'uomo tartaruga.
    "Tutto secondo i piani del grande Kobura-sama. E domani sarà ancora più divertente con ciò che faremo... voi vedete solo di farvi trovare pronti.", affermò, con schiumante euforia la lucertola bipede.
    "Lo saremo e, quando avremo ciò che vogliamo: noi potremo puntare all'egemonia in questo continente e voi ad avere un avamposto in ognuno dei tre grandi continenti, sia qui, sia in quello da cui provenite, sia in quello accademico.", concordò il secondo incappucciato.
    Poi le quattro figure sarebbero scomparse ad una velocità eccessiva perché le due evocazioni potessero inseguirle.

    [...]


    Le due lucertole ed il piccolo drago non ebbero problemi ad entrare nella biblioteca, d'altronde lo stesso diacono aveva confermato che Woo gli avrebbe dato libero accesso alla stessa.
    Il primo libro che analizzarono fu quello con l'etichetta E58 e, in effetti, lo trovarono, ma ebbero due inattese sorprese da questa loro scoperta: la prima, alcune pagine del libro erano, in effetti, avvelenate, quelle del quinto capitolo (una ventina di pagine), un veleno che al tatto avrebbe fatto effetto su chiunque vi fosse entrato a contatto.
    Secondo aspetto interessante, l'argomento del libro: le Eresie di Valis.
    Un libro su tutti i culti che si erano sviluppati nell'antica regione divenuta poi le Grandi Vallate a cui era annesso il villaggio di Mizukumi.
    Nel quinto capitolo, più precisamente, si parlava di un antico culto che parlava della Divinità Oscura degli Inferi, il Re Cobra. Una divinità che richiedeva sacrifici umani.
    Oltre quel libro trovarono altri quattro libri con il veleno in alcune pagine: un libro interamente avvelenato intitolato: "Rettilari"; un secondo libro sulla mitologia relativa al culto dell'Occhio Blu; un terzo libro sulla cucina; un ultimo libro sui terremoti.
    In generale, comunque, i ninja avrebbero potuto scoprire diversi fatti sulla storia e sulla mitologia del continente:

    [Storia del Continente:
    Il continente di Grimdad aveva, fino a 80 anni prima, 4 grossi stati: Valis, che riguardava tutta l'area centrale e più boscosa, priva di un vero e proprio villaggio ninja, un luogo in cui diversi clan convivevano e spesso si alleavano e dividevano all'occorrenza, di fatto paragonabile ad un insieme di decine di piccoli villaggi ninja che condividevano lo stesso territorio.
    Helios, lo stato più grande, dominato da quello che saliva al governo come l'Imperatore, spesso per diretta discendenza, spesso per presa di potere, governando su un territorio che riguardava tre quarti dell'area costiera.
    Amarya, il vecchio stato presente sulle montagne, governato da un gruppo di Sanga, definiti nei vari testi come gli "Occhi Rossi", per distinguerli dagli attuali dei di Himarya, gli "Occhi Dorati".
    Alux, lo stato sotterraneo poi diventato il villaggio di Nuctem, di cui ben poco si sapeva.
    I quattro stati, nel corso dei secoli, erano passati da momenti di pace a momenti di guerra, fino all'ultima grande Guerra, rinominata la Guerra dei Tre Soli, che portò alla nascita dell'attuale conformazione politica di Grimdad.
    In alcuni testi, si parla anche dei Cinque Salvatori, un gruppo di cinque shinobi che assieme riuscirono a portare alla fine delle ostilità, sbaragliando il Tiranno che governava in quel periodo su Helios e, di fatto, dividendo quello stesso stato in tre stati più piccoli, oltre che aiutando a formare il villaggio di Mizukumi e scendendo a patti con i ninja di Himarya e di Nuctem.
    Tre dei Cinque Salvatori divennero i primi Sei, corrispettivo grimdadiano dei Kage, di Solis, Astris ed Aurora.

    Mitologia del Continente:
    Ci sono diversi miti e religioni sviluppatasi negli anni in tutto il continente, fra questi quelli più rinomati sono:
    Il culto dell'Occhio Dorato dei Sanga in quel di Himarya.
    Il culto dell'Occhio Blu nei vecchi territori di Helios.
    Il culto della Divinità Oscura prese piede nei territori di Valis.
    Il culto dei Servitori di Pexiat, una setta che si è sviluppata negli anni e tuttora è presente nei territori di Aurora.
    Il culto dell'Occhio Blu non parla di una divinità singola umanoide, ma di un'entità, presente in più luoghi contemporaneamente, che permetterebbe, attraverso dei doni agli altari dell'Occhio stesso, che, se soddisfatto dai doni, permetteva ai devoti di attraversarlo.
    Alcune note, poi, parlavano di uomini che tornavano dall'occhio, uomini che parlavano spesso la stessa lingua, altre volte lingue diverse e che raccontavano di luoghi vicini e lontani da cui provenivano.

    Clan Hazuma:
    Il Clan Hazuma è il più antico clan delle zone di Valis, ora Mizukumi.
    Si dice che il suo fondatore Dachu Hazuma abbia scoperto il segreto della vita eterna, o almeno vi sia arrivato così vicino dal vivere per ben 500 anni, fino alla sua morte. Lui trovò il segreto dell'arte ninja che diede l'immortalità a quel clan e ne creò il simbolo.
    Nei secoli i diversi capiclan sono vissuti per mezzo secolo, circa, ognuno; finché due dei Cinque Salvatori portarono i membri di questo clan ad allearsi con quello dei Kasov e con la setta delle Amazzoni Bianche, creando così Mizukumi.]

    [Conoscenza dei veleni: se le lucertole e Ko risulteranno abbastanza capaci, potranno prendere qualche pezzo di carta di quelli avvelenati tali da permettere a Febh di ottenere dati ed almeno 2 dosi di antidoti dagli stessi, se ci avesse lavorato almeno per 3 ore.
    I veleni risulteranno essere derivati da un Lachesis Muta, o qualcosa di molto molto simile.]


    [Autopsie II]


    Il lavoro di Shinodari con Hotaru la portò a fare un calco dell'oggetto che aveva divaricato ed estratto il cuore di una delle vittime, un oggetto che sembrava diviso in due parti dalla forma concava ed uncinata che, ascoltando le descrizioni delle evocazioni la notte prima, non sarebbe stato difficilmente paragonabile al becco dell'uomo tartaruga, un becco che era, altresì, pure bello grande, quasi quanto un braccio della kunoichi di Oto, quando spalancato, da ciò che poteva dedurre.

    Nello studio degli altri casi simili a quello di Bara, Shinodari non avrebbe trovato niente relativo agli organi interni, fu però, Kujaku a dirgli qualcosa in tal senso: "C'é stato un caso simile... il primo di questi omicidi con corpi bruciati, me lo ricordo perché la vittima era una kunoichi di Astris ed inizialmente ho temuto per la sorte di Sunami.
    Anche allora abbiamo trovati gli organi in avanzato stato di decomposizione, ma Koji-san disse che probabilmente era stato qualche veleno e mandò dei campioni a Bara-dono, niente più."
    , fu l'unico commento dello shinobi in rosso, che poi sorrise alle parole cordiali della Jaku, ringraziandola con un cenno del capo.

    Dai campioni di tessuto, attraverso le sue conoscenze mediche, Shinodari avrebbe potuto comprendere qualcosa che, probabilmente, le sarebbe risultato assurdo: gli organi interni erano in avanzato stato di decomposizione, come se qualcuno avesse ucciso Bara Hana quasi tre mesi prima, a giudicare dalla loro condizione e poi l'avesse ricucita.

    Nelle ricerche fatte poi con Yami relativamente ai dubbi di Febh, i due accademici avrebbero scoperto che, in effetti, non c'erano Hazuma fra i morti (d'altronde erano definiti immortali) e che c'erano sì degli schemi nelle diverse morti, quattro: il veleno, le bruciature, le lame affilate ed usate con irrazionale violenza ed i cuori asportati.

    [Interrogatori II]


    Nell'analizzare le stanze delle vittime della notte prima, Febh avrebbe potuto prendere gli appunti di Bara Hana ed anche i suoi dati sui veleni, scoprendo soltanto che la kunoichi era arrivata a dedurre che fosse un veleno animale.
    Dai dati, attraverso le sue conoscenze dei Veleni, lo Yakushi avrebbe dedotto che si trattava dello stesso veleno usato sui libri in biblioteca, anche se con qualche leggera differenza nella diluizione.
    Se ci avesse lavorato qualche ora, il ninja sarebbe riuscito ad arrivare di certo ad ottenerci qualcosa.
    [Conoscenza dei Veleni Base: Febh potrà ottenere 2 dosi di antidoto extra, oltre quelle prese dal veleno in biblioteca, se ci lavorerà 2 ore.
    Lavorando 4 ore sul veleno, Febh riuscirà a scoprire che la diluzione dello stesso, nel caso di Tyr, era non mortale, almeno di non combinarlo con una dose meno diluita, di cui, però, non c'era traccia.]


    [...]

    Quando furono da Koji e Shaina chiese di raccontare i fatti dal suo punto di vista, il ninja medico, che fino a quel momento li aveva squadrati con sufficienza, così come aveva con Yami e Shinodari il giorno prima, rispose: "Come già detto, stavamo avanzando in fila indiana. D'improvviso qualcosa ha colpito il vostro compagno, sbalzandolo indietro, poi una forte ondata di calore ci ha colpito da dietro, colpendo per prima Bara stessa e di sfuggita il vostro amico.
    Poi c'é stata una seconda detonazione, simile a quella che lo ha travolto, probabilmente prodotta dal calore anche quella... Io e la kunoichi in bianco abbiamo cercato di inseguire la sagoma che la tigre ha fiutato, ma hanno acceso un incendio, chiudendoci la strada."
    , e nel parlare sembrò decisamente infastidito, anche se, ad una prima analisi, poteva sembrare infastidito dal dover ripetere le stesse cose a dei ninja che erano apertamente poco simpatici a lui.

    Alla domanda di Febh, invece, ci fu un moto di evidente sorpresa: "Gli Hazuma? Sono un clan di Mizukumi che si dice sia immortale. Cosa anche probabile siccome nemmeno uno di loro è passato dal mio tavolo, per quanto io non credo che la vera immortalità è stata ottenuta da qualcuno ancora.", fu l'unica risposta al quesito dello Yakushi.

    [...]

    Quando toccò a Lea ripetere cosa aveva visto, la kunoichi in bianco, la cui attenzione era focalizzata principalmente su Febh, più che sulla sunese, raccontò i fatti: "Ero a fare da apri pista, con il mio cucciolo di tigre, stavamo seguendo una traccia e poi, d'improvviso, un vero inferno! Il vostro compagno è stato colpito; Bara è morta prima ancora che io capissi cosa stava succedendo e poi con il ninja in rosso abbiamo cercato di inseguire chiunque fosse il colpevole, ma non ci siamo riusciti perché è scoppiato un incendio.", ma per tutto il tempo, decisamente, più attenta ad osservare lo Yakushi che non a Shaina.

    Alla domanda dello stesso ninja otese, Lea parve quasi raggiante, per qualche istante, prima di apparire triste: "La povera Bara aveva fatto colpo su di te, Febh-san? Ragazza fortunata. Peccato che non avessi avuto modo di interagirci molto, le avrei chiesto qualche consiglio.", fu il suo primo commento, "In ogni modo, onestamente non so se avesse problemi con gli Hazuma, che mi pare sia un clan del suo villaggio, giusto? Né ho mai avuto modo di discuterci abbastanza da sapere di suoi interessi per qualche strano culto.", commentò infine, leggermente più seria, malgrado la sua attenzione non si ponesse mai su altri che lo Yakushi, nemmeno sul fratello.

    [...]

    Tokage, invece, alla domanda di Shaina, rispose con fare un pò sorpreso: "Se si era seduto prima il Kasov o l'Hazuma? Non saprei dirlo, dalla mia postazione non si vedeva il loro tavolo, ma posso dirle che di certo è stato prima l'Hazuma a ricevere la sua porzione di cibo da me.", parole che sarebbero risultate veritiere a chiunque avesse chiesto conferma.
    Quando poi avessero chiesto dell'Hazuma che aveva mangiato accanto a Tyr, fu Krom a rispondere: "Si trattava di Turrin Hazuma, un chunin dei più fidati di quel clan, posso organizzarvi un incontro per il pomeriggio, se volete.", affermò semplicemente il Kasov.

    Alla domanda, poi, sui registri, fu Woo a rispondere: "Sì, abbiamo dei registri, ma capirete che data la vastità del nostro tempio, i registri sono tanti e dovrete leggere molti, molti nomi, purtroppo. Proprio questa è la debolezza dal punto di vista del nostro tempio per sapere chi c'é e chi no qui da noi... il rischio di un'infiltrazione è molto alto. Potremo farveli leggere, più tardi però, ora vi attende una riunione con i rappresentanti dei tre villaggi qui presenti."

    [Incontro con il Sanga]


    La richiesta di Shinodari, di poter parlare con la divinità che risiedeva nel tempio fu presa con sorpresa e leggero disappunto dai vari ninja di Himarya, ma alla fine nessuno obbiettò, gli fu anzi concesso, anche se il Diacono del tempio chiese di poter attendere al di fuori per ogni eventualità.
    Quando Shinodari vide una luce irradiarsi dal paravento, poté porre le sue domande, attendendo qualche secondo prima di avere una risposta.
    "Qualcosa c'é, ma non lo capiamo. Il nostro primo sospetto va ai ninja di Nuctem, ma, proprio perché niente di tutto quello che qui accade ha senso, per quel che noi sappiamo dei ninja di Nuctem, volevamo un parere da voi, che non siete mossi dal pregiudizio.
    Sospettiamo dei ninja di Nuctem perché crediamo che qualcuno si muova dentro e fuori questo tempio per mezzo delle grotte sotterranee di cui il continente è pieno, grotte che sono al completo uso dei ninja in nero.
    Il luogo che abbiamo trovato, il santuario dell'Occhio Blu scoperto durante il terremoto, vi erano delle impronte, molte impronte da ciò che abbiamo sentito dire, pensiamo che i ninja di Nuctem vi nascondevano qualcosa, ma, come già detto, tutto ciò è dovuto anche ai nostri pregiudizi, temiamo."
    , queste le parole alla domanda di Shinodari.

    [...]

    Parlando poi con il diacono, questi gli avrebbe detto ben poche cose, ma, probabilmente, interessanti: "Non abbiamo trovato libri degni di restare segreti, ma abbiamo trovato degli oggetti, reliquie, probabilmente, che sono tuttora sotto osservazioni qui nel tempio, in luoghi che i più non conoscono per capirne l'utilizzo.", fu l'unica risposta, laconica, che l'uomo di Himarya diede alla domanda della kunoichi, stando ben attento che nessuno li sentisse.

    [La riunione]


    Dopo che gli accademici ebbero modo di parlare fra loro e dopo che furono introdotti nella sala con i vari rappresentanti dei tre villaggi, fu lo Yakushi il primo a parlare, con una certa nota di disappunto da parte di almeno uno dei tre interlocutori più rilevanti, quello vestito di verde, ma dopo, le parole delle due kunoichi parvero rilassare gli animi, tanto che, dopo la fine delle presentazioni degli accademici, fu la donna in blu ad alzarsi in piedi.
    "Avete ragione, nobile kunoichi d'oltre oceano, è dovere di tutti i presenti qui, presentarsi a chi ancora non ha avuto modo di conoscerli.", confermò, Il mio nome è Berimia e sono la rappresentante dell'Aosei di Astris, qui all'Albero Bianco, una delle sue consorelle e fidate consigliere., esordì la donna in blu.
    "Io, invece...", continuò l'uomo in rosso alzandosi a sua volta, "Sono Fuimaru Mawaha, rappresentante del villaggio di Solis e capo della squadra di Falconieri che risiede qui presso il tempio dell'Albero Bianco. Piacere mio di conoscervi, shinobi accademici.", affermò cordialmente.
    "Io sono Aizo Hazuma, Terza Generazione del clan di cui prendo il nome. Rappresento la volontà degli Hazuma, e quindi di Mizukumi, qui presso questo territorio di confine.", avrebbe detto secco l'uomo in verde.
    "Ora, vogliamo parlare di strategie d'azione? Che intendete fare per quelle caverne? E, soprattutto, cosa avete scoperto finora d'interessante? Troppi uomini ci è già costato questa minaccia misteriosa.", lamentò l'Hazuma e, per quanto spiacevolmente, anche gli altri due avrebbero ammesso che, almeno sull'ultimo aspetto, il rappresentante di Mizukumi aveva ragione.

    I ninja avrebbero avuto circa mezzora di tempo prima per esprimere le loro osservazioni ed, eventualmente, rispondere ad eventuali domande dei presenti, prima che accadesse qualcosa di, verosimilmente, inatteso: suonarono gli allarmi, in tre diversi punti.

    "Tre allarmi? Da dove arrivano?", esclamò sorpreso Arashi, alzandosi di scatto in piedi, subito seguito da Kujaku, Sunami e Krom.
    "Uno viene dalla mia zona, di nuovo!", lamentò con evidente irritazione lo shinobi di Solis, volgendo lo sguardo verso Hotaru prima e Fuimaru poi, che gli fece cenno di scattare immediatamente.
    "Uno è della zona di Astris!", continuò sbalordita la kunoichi che aveva accompagnato Febh e Shaina nelle loro indagini, ricevendo l'immediato ordine da Berimia di andare anche lei.
    "Ed il terzo?", chiese imbarazzato e confuso Komaru, "Il terzo è della nostra zona, l'area centrale! Hanno attaccato il nobile Sanga!", esclamò sconvolto Woo, scattando egli stesso per primo verso la porta con un agile balzo.
    Aizo fu l'unico ad agire con relativa calma: "Kasov, e pure tu, Tokage, andate anche voi, controllate se hanno bisogno del minimo aiuto, subito.", ordinò secco l'Hazuma, per poi volgersi verso gli accademici: "Ci sono ben tre luoghi che sono stati colpiti contemporaneamente, vi suggerirei di andare e scoprire cosa sia successo."

    Zona di Solis


    Ai ninja che si fossero diretti con Kujaku e Hotari nell'area degli shinobi in rosso, sarebbe stato detto che l'attacco era avvenuto nella zona dove si consumavano i pasti di quel gruppo di shinobi e lì avrebbero trovato, fra gli altri ninja medici intenti a curare, per quanto possibile, la gente, anche Koji, che, non appena interpellato proprio da Kujaku, avrebbe subito dato un veloce resoconto dei fatti: "Diversi shinobi si sono sentiti male poco dopo aver iniziato a mangiare, per ora abbiamo avuto un solo morto, però, il cuoco stesso, che è stato trovato a terra, quasi certamente avvelenato anche lui. Ed ora vedete di dare una mano con tutti quelli che stanno male!"
    Gli shinobi avrebbero facilmente, e positivamente forse, scoperto che nessuno aveva ingerito una quantità tale di veleno da morirci, tranne il cuoco che, però, visitandolo velocemente, non sarebbe risultato morto per ingestione del veleno, bensì per l'alto quantitativo con cui aveva interagito attraverso il mestolo da lui usato.
    [Conoscenza dei Veleni Base: se Febh controllerà il mestolo del cuoco troverà una quantità di veleno particolarmente alta e concentrata, dello stesso tipo ritrovato negli altri avvenimenti legati ai veleni, una quantità che, poi, risulterà essersi diluita, attraverso il mestolo, nelle diverse zuppe dei vari presenti nella mensa.]

    Zona di Astris


    L'attacco alle Mura esterne era avvenuto nella zona dei ninja di Astris stavolta, un attacco perpetrato da due individui, come le impronte avrebbero potuto dimostrare, due individui che provenivano dall'interno della costruzione dell'Albero Bianco e che avevano ucciso le due guardie di quello specifico portone, scappando.
    Una prima guardia, trovata morta, era una kunoichi i cui vestiti erano, probabilmente, rossi, il corpo era ormai carbonizzato, segno che ad eseguire quello specifico assalto era stata la stessa creatura colpevole della morte di Bara.
    L'altra guardia era stata dilaniata dagli artigli e dalle corte lame seghettate, assalita con una tale violenza da strapparvi, stavolta, persino la testa dal corpo e squarciarne petto ed organi interni, una guardia che, però, sia Febh sia Shaina avrebbero riconosciuto: Waru Moka, colui che aveva fatto l'ultima guardia con Tyr Kasov.
    [Conoscenze mediche intermedie: avendo già visto le altre vittime delle lame seghettate e di quelle lunghe e parallele simili ad una mano, sarà facile riconoscere il responsabile delle stesse come l'assassino di Waru Moka, non sarà possibile, senza un'indagine più completa fare altre deduzioni.]
    Sul luogo, oltre alle innumerevoli impronte dei ninja arrivati per primi sulla scena, saranno riconoscibili delle impronte simili a quelle già trovate la notte prima, vale a dire una coppia di impronte abbinate ad una centrale e conica, la coda; più un'altra serie relativamente nuova: impronte di piedi leggermente più piccoli, ma apparentemente palmati, abbinati ad un'altra struttura conica, però leggermente più spessa, che scivola sul terreno poco dietro i piedi palmati.

    Zona di Himarya


    L'attacco alla zona dei ninja in bianco fu, probabilmente, il più dannoso: Woo e chiunque degli accademici lo avesse seguito avrebbe trovato ben cinque shinobi in bianco morti, due kunoichi arse vive e tre smembrati fino all'ultimo pezzo di carne dalle solite affilate lame, questo per poi tentare un attacco contro il Diacono del Tempio.
    [Vista potenziata o analisi dettagliate porteranno a notare macchie di sangue su alcuni dei pugnali rituali dei monaci morti]
    Da ciò che sapranno da Lea, che, come da lei stesso detto, ed eventualmente confermato anche da altri testimoni, era arrivata lì poco dopo il suono dell'allarme, il Diacono era stato ferito al braccio destro e, date le sue conoscenze mediche, ora stava curandosi da solo, ma si era ritirato nelle proprie stanze, perché scosso dall'assalto in cui cinque degli uomini del suo ordine monastico erano morti, difendendol.
    Nelle indagini sul luogo, oltre a riconoscere il modo di fare dei nemici, gli shinobi avrebbero potuto comprendere che lo scoppio dell'allarme aveva portato gli assalitori a fuggire prima del previsto verso l'area di Astris, prima di scappare verso nei boschi, probabilmente in direzione delle grotte, ma il caos provocato nel tempio avrebbe reso più difficile organizzarsi per un inseguimento all'esterno.

    I ninja accademici ora, veramente, avrebbero sentito il fiato sul collo non tanto dei nemici, quanto di molti dei presenti, che desideravano che quella situazione, sempre più spiacevole e pericolosa, giungesse a termine.
    Stava a loro, ora, decidere se e come indagare, o agire.
     
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    [La Mattina]

    Dopo poche ore di sonno scarso, Febh si alzò di malumore. Accarezzò con gusto l'idea di piantare tutto e tornarsene a casa, ma già mentre si lavava i denticambiò idea, prevalentemente per l'arrivo di Ssallouie attraverso la finestra e per il suo entusiasmo.

    Notizie! Notizienotizienotizie! Mi dai un premio?

    Con un mix di bava e dentrifricio che colava da un lato della bocca, febh guardò a lungo l'animale con uno sguardo poco convinto, fino a lasciarsi andare, dopo lunghe elucubrazioni, a un commento pieno di significato

    Ah...

    [...]

    Riunitosi con gli altri poco dopo essersi ricomposto, Febh ascoltò il resoconto, e quando arrivarono anche Ko e gli altri dalla biblioteca, rimase in silenzio per qualche tempo. Poi lasciò pure fluire i suoi pensieri. Ok. Qua c'è un grosso casino. Ce ne torniamo a casa?

    Sfortunatamente era una domanda retorica (ma avrebbe veramente voluto che non lo fosse). Dovremmo chiedere a Woo di levare i libri avvelenati e ripulirli se non vogliamo altre vittime...io con i pezzetti da carta dovrei poter ricavare qualche antidoto, non si sa mai.

    Comunque la portata delle rivelazioni era notevole, specie se si univano a quelle recuperate il giorno prima, e al secondo resoconto di yami che, per qualche motivo, era stato rivelato solo a Shinodari. Ok. Quindi la teoria sui vari gruppi è fondata..il fatto che fossero in combutta non era previsto, ma questi sono dettagli.. fece un profondo respiro. Penso che capire cosa siano queste Speranze e questo "Chap'pai" sia una delle cose più rilevanti. Quanto agli incappucciati...penso sia ovvio che siano di Mizukumi. Hanno parlato di "accademici che hanno fallito sei mesi fa"...la correlazione è immediata.

    Mi preoccupa il discorso sul "con la morte di quella donna abbiamo fatto due passi avanti". Non so se si riferiscano a Bara o a quella kunoichi di Astris...mah.. Incrociò le braccia, cercando di fare mente locale, ma sul momento non sapeva a cosa aggrapparsi. Shinodari..tu che hai seguito le autopsie...se non sbaglio hai detto che alcuni omicidi sembrano dei rituali, vero? E se i cuori strappati fossero i "doni per l'Occhio blu"? Ti pare plausibile? C'era qualche correlazione tra le vittime col cuore strappato?

    Non parlò degli Hazuma, che pure vedeva come al centro della cospirazione interna. In effetti lo incuriosivano. Ninja immortali...sarebbe stato divertente verificare fino a che punto si erano spinti su quel sentiero...e se potevano competere con uno Yakushi.

    Sbaglio o hai parlato di un mix tra uomo e tartaruga? La lucertola annuì. E di una tartaruga o roba simile ammazzata da un ninja accademico? Ancora cenno di assenso. Beh...allora ricordatemi di spedire una lettera minatoria a Shiltar-sama..perchè mi sa che la tartaruga la ha ammazzata lui... O almeno il Mizukage gli aveva raccontato una storia del genere. Febh scosse il capo.

    Ad ogni modo non c'era molto altro di cui discutere, dovevano incontrarsi con gli altri per cominciare le indagini...

    [L'indagine nelle stanze]

    Alla fine Febh optò per restare nel laboratorio di Bara per lavorare un pò, dopo aver informato Woo dei libri avvelenati. Shaina, se vuoi continuare il giro da sola, io vorrei fermarmi un pò qui a giocare con gli alambicchi Avrebbe detto alla sunese, indicando il tavolo da lavoro della defunta. Con tutto questo veleno, qualche antidoto extra non farà male. Ci vediamo tra un paio d'ore, ok? E poi verso Krom. Non è che ti va di restare un pò qua Krom-kun? In realtà aveva intenzione di fargli qualche domanda su Mizukumi e sugli Hazuma.

    Durante il lavoro, che sarebbe durato circa due ore, Febh avrebbe chiesto, con molta nonchalance. Dì un pò, Krom, ti fidi degli Hazuma? E quale che fosse la risposta, avrebbe poi spiegato, dopo aver fatto spallucce. Beh...sai com'è...c'era uno dei loro vicino a Tyr...il loro clan non è stato attaccato...sono gente che vive molto a lungo...e che magari può avere poca simpatia per l'attuale situazione politica, preferendo la vecchia...

    Se lui avesse reagito con ira, Febh sarebbe stato pronto a scusarsi. Ehi, buono, buono. Non sto insinuando nulla...voglio solo battere ogni possibile pista Col cavolo che non stava insinuando nulla. Pensiamo ad altro, và. Hai mai sentito parlare di una persona chiamata "Speranza"? O di una certa "Hela" che dei miei compatrioti avevano il compito di trovare? Sarà successo meno di un anno fa..

    [Gli interrogatori - Koji]

    Koji fu schietto e rapido nell'esposione dei fatti. Ma decisamente non fu sincero. Febh infatti inarcò un sopracciglio, cogliendo alcune discrepanze con la versione presentata da "yami"..o comunque con quella che Shinodari era riuscita a ottenere da lui. Una situazione quantomeno pericolosa...anche se è strano che non siate riusciti ad accorgervi di un attacco alle spalle. Cioè...da inseguitori a inseguiti... [interpretazione] prendeva tempo, gettando un'occhiata a Shaina, che certamente aveva colto a sua volta le contraddizioni.

    Da oltre la porta della stanza si udì la voce di Yami chiamare Sono Yami, potete uscire un attimo, mi manda Shinodari. Era in realtà Febh, con le sue doti di ventriloquo, ma voleva essere solo una scusa. E in ogni caso Woo e Krom erano ancora nella stanza, casomai il medico tentasse qualcosa di inappropriato. Aperta la porta, Febh avrebbe fatto un cenno per intimare il silenzio a Shaina (che ovviamente non avrebbe visto yami là fuori) e si diresse fuori con lei.

    Hai notato anche tu, vero? Disse, dopo aver avvicinato moltissimo il volto a quello di lei, sussurrando appena. Che si fa? Potevano aspettare e vedere se Lea confermava la versione di Yami..oppure prendere di petto koji e cercare di ottenere qualcosa...sperando che gli altri Grimdadiani non la prendessero troppo male. Io sono per la linea dura...tu puoi in qualche modo limitare i movimenti di Koji senza dare nell'occhio? Non sapeva quali fossero le doti di Shaina, e certo non sospettava che fosse un'utilizzatrice della Sabbia, così come Arima Jaku, che aveva conosciuto tempo prima.

    Se non ci fossero stati problemi per lei, sarebbero tornati dentro. Scusate, c'è stato un piccolo inconveniente, ma nulla di serio. Ripreso posto, lo Yakushi avrebbe atteso un cenno di Shaina prima di cominciare l'attacco, così che lei fosse pronta a immobilizzare l'interrogato. Dunque, Koji-kun. Credo ci sia un problema di fondo.. Disse con aria fintamente affranta. Ci sono stati dei morti. E ci sono state delle prese per il culo. Per i morti si può far poco ormai, c'è il dolore della perdita e tutto, magari anche l'ira, ma comunque alle vittime difficilmente importa ancora. Poi concluse con un tono tagliente e uno sguardo duro. Ma per le prese per il culo la faccenda è completamente diversa.

    Battè la mano sul tavolo che li separava dall'interrogato con violenza. Sappiamo per certo che Lea non si è allontanata subito come hai detto tu! Sappiamo di un paio di Kunai avvelenati che arrivavano dal bosco, Sappiamo che c'erano almeno due persone e una specie di animale, e sappiamo che tu non hai fiatato per tutto il tempo!!! Febh si avvicinò di scatto, portando la sua faccia a poca distanza da quella di Koji. Quindi evita di sparare altre cazzate e sputa subito tutta la verità!

    Forse Krom e gli altri sarebbero stati colti di sorpresa, in effetti Febh stesso lo fu, ma stava facendo ricorso a tutte le sue doti di intimidazione, che se uniti all'azione di Shaina sarebbero state certo più efficaci. E bada.. ammonì ..hai solo qualche istante di tempo per deciderti a raccontare tutto. Avrebbe infatti poggiato un dito sulla pelle di lui, su una guancia se possibile. Parla. In caso contrario, attivando l'arte della rotazione su quel dito, avrebbe imposto alla carne nemica una trazione impressionante, troppa perchè i tessuti resistessero..di fatto strappandogli un frammento di guancia.
    E dopo sarebbero venute le unghie delle mani, dei piedi, e perfino i denti o un occhio se necessario, fino a che non avessero avuto una risposta convincente.

    E che Krom o Woo provassero a fermare quell'interrogatorio se lo volevano, avevano trovato una possibile pista e la avrebbero seguita fino in fondo, fosse anche stata un buco nell'acqua.

    [Gli interrogatori - Lea]

    La stanza era stata ripulita dall'eventuale sangue, o meglio ancora avrebbero ricevuto Lea in un'altra stanza. Chiaramente, per evitare problemi, avrebbero fatto in modo che lei non sapesse nulla di Koji o del suo interrogatorio, assicurandosene più volte con Sunami, Woo o Krom.

    Ad ogni modo qualcosa non andava neppure con lei, ma Febh era moderatamente preparato, ed evitò di fare facce strane, limitandosi a toccare il piede di Shaina col proprio. Non solo la sua storia coincideva con quella scorretta di Koji (e sinceramente anche se erano due contro uno, preferiva fidarsi di "Yami") ma anche l'atteggiamento di lei era completamente...beh...sbagliato. Lea si era sin da subito mostrata come una ragazza cortese ma anche molto "inquadrata". Non era da lei mostrare un simile vetaglio di emozioni, perdipiù in maniera così teatrale. Febh scoccò uno sguardo a Woo, cercando di capire se non trovasse strana la cosa, poi con gli occhi chini disse. Già..Bara-san era decisamente speciale...direi unica..

    Fu un istante, ma diversi elementi si montarono nella sua mente. E l'insieme fu una immagine veramente terrificante. Ripetè il giochetto della chiamata di "yami" all'esterno, per guadagnare tempo e parlarne con la sua collega, ma stavolta chiese anche a Woo di seguirli (con la voce di Yami)

    Woo-san...potresti andare nei negli alloggi di Bara-dono? Ho scordato lì un documento importante, e vorrei farlo vedere a Lea. Tecnicamente voleva solo levarselo dai piedi. Una volta rimasto solo con Shaina, le avrebbe detto, a voce bassissima. Ok..ho avuto una tremenda intuizione.. deglutì, ma immaginava che anche lei fosse arrivata a conclusioni simili.

    Tramite una carta ninja, mise in forma scritta i suoi pensieri, e li mostrò a Shaina, chiedendole la sua opinione.

    CITAZIONE
    Bara è arrivata da poco, e i suoi accompagnatori sono uno morto e l'altra non conosciuta. Lea si comporta in modo strano e una donna aveva detto, durante l'attacco, di doversi "cambiare".
    E se Bara non fosse stata lei, ma solo un qualche travestimento? Non una Henge..qualcosa di peggio...ricordi i corpi che hanno visto le lucertole nella grotta? Aperti come bucce di banana. E' plausibile che Bara fosse solo un..."bara-abito"? E se ora fosse Lea ad essere un "abito" per qualcun altro?

    Subito dopo avrebbe mandato la carta a Shinodari con una lucertola (lei doveva essere ancora impegnata con l'autopsia al momento, o forse stava dal diacono, comunque l'animale avrebbe chiesto di mandarla a chiamare) per trasmetterle i dettagli dell'interrogatorio di Koji e i sospetti su Lea.

    Credo che con Lea convenga seguire un piano meno drastico rispetto a Koji..ma ho preferito mandar via Woo per ogni evenienza. Qualche idea? Dovevano trovare un modo per accertarsi dell'identità di Lea.

    Nuovamente all'interno, Febh avrebbe detto. Scusa l'inconveniente, Lea, ma ci servirebbe un piccolo favore. Yami si è ricordato un dettaglio aggiuntivo, una cosa che ha visto prima di perdere i sensi. Tu e Koji sicuramente eravate troppo impegnati a capire cosa accadeva per badarci, ma magari la tua tigre lo ha notato, essendo anche all'altezza giusta. Potresti richiamarla qui per verificare? Chiese, con quanta più onestà possibile, ma era tutta una trappola [Interpretazione] per verificare l'identità di Lea. E' la persona a legarsi al contratto. Alla morte, il contratto è rescisso, e se Lea era davvero un Lea-abito...chiunque lo indossasse, fosse stata anche la "Bara" che avevano conosciuto, non avrebbe potuto legarsi allo stesso contratto di lei. Forse.

    Fortunatamente Shaina era pronta a intervenire, qualora ci fossero stati inconvenienti.

    [La Riunione dei Cospiratori?]

    Circa tre quarti d'ora prima della riunione con i capi della zona, Febh e Shaina avrebbero compreso la necessità di una riunione con gente fidata.
    C'è troppa carne al fuoco...penso dovremmo parlarne tra noi e con gli altri prima di andare davanti ai capi. Sospirò. Ma credo che le persone di cui possiamo fidarci si contino sulle dita di una mano...

    Woo è fuori...non ho sospetti su di lui, ma se sua sorella è coinvolta non so quanto potrà mantenere la lucidità. Fece spallucce, poi contò con le dita. Direi che possiamo contare dentro Krom, Arashi e l'altro tizio di Aurora di cui dimentico sempre il nome. Altri?

    Avuti i nomi, avrebbero mandato un avviso a Shinodari con la lucertola, chiedendo se poteva organizzare qualcosa, magari con l'aiuto del Diacono, o addirittura con il Sanga! A lei decidere come e dove fare la riunione, e chi avvisare. Le lucertole e i suoi draghi sarebbero stati a disposizione. Febh e Shaina avrebbero avvertito quelli che stavano con loro, nel caso.

    Avuto il posto e l'ora, sarebbe stato il momento di condividere informazioni e sospetti, stavolta senza alcuno scrupolo di natura diplomatica o personale. Febh guardò i suoi compagni, quindi sospirò e prese per primo la parola.

    Descrisse esattamente quello che era accaduto alle grotte, e anche i suoi sospetti sul Clan Hazuma, su Bara e su Lea. Condivise le notizie apprese dagli interrogatori con chi non fosse stato presente, e quindi avrebbe lasciato la parola a Shaina per le sue osservazioni, e a Shinodari per i dati autoptici, che in più modi rafforzavano i loro sospetti.

    Ora la domanda è solo una. Voi ci avete scelto e noi abbiamo lavorato. E adesso abbiamo scelto di fidarci di voi. Guardò uno a uno tutti i grimdadiani presenti. Pensate che i nostri sospetti siano fondati? E se lo sono...sareste pronti a darci manforte contro questi due gruppi di nemici...anche se questo potrebbe significare una lotta intestina?

    Siete disporci a dirci tutto quello che potrebbe correlarsi con questo problema? Sulla missione accademica di sei mesi fa. Sulle "Speranze. Sull'Occhio Blu, su Bara..o chiunque fosse. E sulle reliquie che sono state trovate?

    Sareste disposti a formare un gruppo di esplorazione delle grotte, se ce ne fosse l'occasione, o anche di andarci da soli, lasciando a noi il compito di sfidare i traditori, eventualmente?

    In una sola domanda. Siete con noi?


    In caso di risposte positive, sarebbe stato il momento delle proposte.
    Noi sappiamo che il nemico cerca qualcosa. Io sospetto che cerchi TRE cose. Non tutte con la stessa importanza ai suoi occhi, ma sono tutti elementi che possiamo usare a nostro vantaggio..quantomeno per prevenire.

    Cerca le offerte per l'Occhio Blu...che temo siano i cuori umani strappati alle vittime.
    Cerca qualcosa che serve a creare le "speranze"..qualcosa di replicabile...come un rotolo magari...o una iscrizione, non saprei.
    E in ultimo cercano queste "speranze", che dovrebbero dar loro l'egemonia.

    Propongo di lasciare qualcuno di guardia alle reliquie. Una mia lucertola può rendersi invisibile. Secondo me potremmo utilizzare lei. Non dovrà fermare il nemico, ma solo riconoscerlo, dare l'allarme e permetterci di seguirlo


    Se poi i sospetti su Lea si fossero dimostrati fondati in sede di interrogatorio, avrebbe detto.
    Lea è secondo me quello che i nemici considerano un "doppio passo" verso il successo. Il suo cuore da un alto. l'accesso alla zona interna del tempo dall'altro. E l'ultimo passo, se ammettiamo che c'è di mezzo qualcuno che può usare i corpi come veicoli...allora credo che le massime autorità, che hanno accesso ovunque..siano dei bersagli. Il Diacono...e il Sanga.

    Non voglio dubitare delle doti delle guardie, ma suggerisco di intensificare la sorveglianza. O se possibile, di piazzare una trappola. Magari sfruttando un banale clone corporeo...o un sottoposto sotto Henge.


    [L'Altra Riunione]

    Una cosa era certa. Sarebbe stato meglio tenersi per sè le proprie scoperte in questo evento. Tenersele per sè e bluffare, bluffare su tutta la linea.

    Febh Non disse altro, guardando con un mix di ostilità e curiosità l'Hazuma. non gli trasmetteva nulla. Chissà se l'altro avrebbe realizzato di stare parlando con un uomo dotato di poteri simili ai suoi.

    Alla domanda sulle caverne Febh sorrise involontariamente (o forse no?) quindi, quando baka-Aizo smise di parlare lo Yakushi diede inizio allo Show.

    Fare qualcosa per le caverne? Ma come sarebbe? Non siete stato informato? Le caverne sono già state....diciamo...considerate. Sfoggiò il più perfetto sorriso di una faccia da schiaffi. [Interpretazione]
    Il gruppo di inseguitori che vi si stava recando è tornato indietro, è vero, a causa di un attacco, ma ovviamente noialtri abbiamo i nostri mezzi per imbrogliare dei nemici così sciocchi da nascondersi in una grotta come animali. Diede un tono diverso all'ultima parola, come a lasciar intendere che non era stata scelta a caso. Fissava i tre interlocutori, soprattutto Aizo, sperando in qualcosa che lo tradisse, anche se non ci contava.

    Dentro la grotta c'è stato un incontro interessante. Creature per metà umane e per metà rettili. Ma alla fine nella grotta sono rimasti solo cadaveri. E nessuno che riuscisse a parlare. Un esemplare uso della parola. non vi era una singola oncia di falso nelle sue parole. Semplicemente aveva omesso alcune correlazioni..come ad esempio il fatto che i cadaveri non erano dei mezzorettili...e che c'erano già da prima.

    Tuttavia non penso sia finita. Credo ci siano ancora alcuni nemici all'opera. Ma fortunatamente sappiamo che cosa cercano.

    E, per così dire. Abbiamo ottime Speranze di riuscita.

    Al momento abbiamo tutto sotto controllo, ma sospettiamo che il nemico possa ascoltare le conversazioni anche a grande distanza, quindi non posso fornirvi dei dettagli. Ma saprete tutto non appena questa storia sarà finita.


    Lasciò che anche gli altri parlassero, magari dando manforte alla sua recita, o eventualmente ponendo delle domande

    [Gli attacchi, se effettivamente si fossero verificati]

    Ecco, ci mancava solo questo. borbottò mentre l'agitazione prendeva pian piano il ruolo del protagonista nella sala. E mentre tutti davano ordini ai sottoposti, Febh disse ai compagni: Io dico di andare tutti alla zona centrale. Le altre mi sanno di depistaggio. Comunque lasciò che ognuno scegliesse come meglio voleva. Creò tuttavia un Vortice di Chakra per mano, per sicurezza, prima di andare.

    Lasciò che fosse Shinodari a gestire la faccenda, una volta arrivati sul posto e visto lo sfacelo, dopotutto lei conosceva la zona molto meglio di lui!
     
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    [Autopsia - Prima Parte]


    Appresi da Kujaku che esisteva un altro clan i cui rappresentanti avessero una struttura muscolare degna di nota.
    Mi appuntai di controllare in che circostanze fossero morti i Tai-Yo e se il veleno fosse riservato solo per i Kasov.
    Sulle capacità atletiche di Krom mi ero fatta un'idea ormai, mentre di qualcun altro mi era rimasta una certa curiosità.


    CITAZIONE
    Niente di speciale alla fine questa loro arte segreta, specie se paragonata alla mia.

    Mi voltai verso di lui, fissandolo dritto negli occhi.

    -Sai che ora mi hai fatto venire una certa curiosità riguardo le tue particolari abilità? Pensi che infrangeremmo qualche regola se mi accennassi qualcosa? Da ninja medico a ninja medico.-

    domandai senza una particolare inflessione nel tono della voce.

    Non me la sentivo di sfruttare l'arte della seduzione su Kujaku.
    Per quanto fossimo shinobi di due terre straniere, potenzialmente avversari, restava il fatto che lo considerassi un mio collega e meritava tutto il mio rispetto.
    D'accordo, quando non se ne usciva con apprezzamenti sulle grazie femminili.

    Sulle morti per avvelenamento non collegate a qualche luogo specifico del Tempio, avrei seguito il suggerimento del ninja di Solis.
    Probabilmente avrei chiesto a Febh e Shaina di occuparsi della cosa, visto che al momento erano la nostra squadra investigativa “attiva”.


    -Per gli auricolari non è necessario dotare tutti quanti, basterebbe dare i ricevitori a chi sta facendo il turno di guardia. Le sirene sono efficaci per avvertire tutti nel complesso, ma potrebbero non bastare.-

    replicai all'osservazione fatta dallo shinobi.

    Per gli antidoti mi sarei dovuta informare con Bara san.
    D'altra parte il fatto che Kujaku non avesse idea se la kunoichi avesse sintetizzato o meno un antidoto, non faceva ben sperare.
    Sempre che la kunoichi non avesse tenuta nascosta la cosa per qualche suo motivo, ma qui saremmo scesi sulla paranoia andante.
    Un sentiero molto pericoloso da intraprendere.
    Interessanti, invece, furono le successive informazioni, alcune riguardanti proprio l'esperta di veleno in questione.


    -Kujaku come mai è stato Mizukumi a proporre uno dei suoi esperti di veleni? E' il paese più esperto per i casi di avvelenamento? Pensavo che almeno uno di voi della squadra medica di Solis possedesse qualche conoscenza al riguardo. Non sarebbe stato saggio contattare anche un altro esperto in modo da supportare Bara san, soprattutto perché la kunoichi potrebbe essere una possibile vittima, essendo da quanto penso l'unica in grado di sintetizzare un antidoto al momento? Soprattutto dopo che il Kasov che l'accompagnava è stato avvelenato. Mi sapresti dire chi sia l'altra kunoichi di scorta a Bara san?-

    chiesi.

    Stavo tempestando Kujaku di domande, ma non potevo fare altrimenti.
    Non andava affatto bene che proprio uno della scorta dell'esperta di veleni fosse stato avvelenato.
    C'erano non poche probabilità che la kunoichi fosse in pericolo.

    Quando istillai il dubbio di una possibile infiltrazione, mi dispiacque vedere lo sguardo che assunse lo shinobi.

    Gli poggia una mano sulla spalla per un istante.


    -Mi dispiace di essere stata poco delicata, ma raramente un investigatore lo è. E il mio gruppo è qui per far luce su quanto sta succedendo al Tempio.-

    osservai.


    [Prima della Cena]


    Avevamo riferito quanto scoperto, compreso il suggerimento alla squadra investigativa di chiedere circa gli spostamenti degli shinobi avvelenati, ma non era abbastanza per fare un quadro chiaro della situazione al Tempio.

    Paranoici...

    Forse non era un comportamento molto saggio, ma al momento non potevamo scartare nessuna ipotesi.


    -Probabilmente una via di mezzo sarebbe l'atteggiamento più corretto da tenere durante le indagini, d'altra parte non possiamo lasciarci incantare dall'ingenuità di Woo san. Potrebbe essere un abile attore, anche se in genere mi accorgo quando uno sta fingendo.-

    considerai, rivolgendo lo sguardo in direzione di Shaina.

    -Riguardo al coprifuoco, sarebbe una buona idea chiedere in giro. Kukaju non mi ha detto nulla al riguardo, so solo che si attivano dei segnali acustici in caso di attacco... ma non credo siano preparati per qualcuno che colpisca dall'interno... Peccato a non aver richiesto dei ricevitori, probabilmente ci sarebbero stati utili.-

    ammisi.


    [La Cena]


    Cercare di avere un minimo di attenzione da Bara san risultò un'impresa complicata.
    Lo sguardo della kunoichi era completamente concentrato su Febh.
    Riuscii comunque a farmi dare qualche informazione sui morti per avvelenamento. Ma nulla sugli antidoti.



    [Attacco notturno]


    Confrontando l'orma e la coda di Ko riuscii a farmi un calcolo sulla possibile conformazione di quella coda.

    -Ti ringrazio.-

    dissi al draghetto.

    Un'altra informazione da condividere con i miei colleghi.
    Non mi restava altro da fare che attendere il ritorno delle squadre di inseguimento.

    Il risultato delle ricerche aveva fatto salire di un'unità le morti al Tempio, per non parlare dei feriti.
    Mentre aiutavo Kujaku nel curare i nostri compagni, mi avvicinai a Koji san.


    -Se vuole posso occuparmi io di Lea san. Anche lei avrebbe bisogno di cure mediche. Mi permetta di esserle d'aiuto.-

    gli dissi in tono serio.

    Comprendevo perfettamente l'altruismo, ma qui si trattava di ottimizzare la squadra medica e non potevamo permetterci di avere nessun elemento fuori gioco.


    [Nuovamente assieme]


    Ryukage aveva accompagnato la lucertola di Febh alle caverne, mentre Ko avrebbe assistito le altre evocazioni in biblioteca.
    Il commento di Shaina sulle pagine avvelenate non mi piacque affatto.


    -Ragazzi qui le cose sono due: o noi siamo dei veri talenti come investigatori tanto da accorgerci dei più piccoli particolari oppure qualcuno qui sta insabbiando le prove. Se davvero i libri sono stati avvelenati, perché Bara san non ha pensato a questa ipotesi? Un'esperta di veleni che non segue ogni possibile traccia... beh, scusate tanto ma è decisamente sospetta come cosa. Io credo che fare un controllo sui libri sarebbe stata una delle cose da fare. Possibile che qui la gente voglia sembrare tutta “Love and Peace”? Insomma mi pare strano che shinobi di varie regioni, non si sospettino a vicenda, almeno per i casi di avvelenamento. Che non indaghino anche sui loro stessi compagni.-

    commentai seria.

    Shaina e Febh lasciarono la stanza.
    Il colloquio che ebbi con Yamata no Orochi fu fin troppo illuminante.


    -Grazie... Orochi...-

    mormorai.

    Non avrei mai immaginato di poterlo ringraziare per qualcosa.

    La situazione stava prendendo sempre di più una brutta piega.
    Lasciai Yami a riposarsi, mentre riferivo quanto scoperto ai miei due colleghi, una volta richiamati in stanza.

    Ora non restava che aspettare il ritorno dei nostri esploratori dalle caverne.



    [La Mattina]


    Anche quella notte dormii di un sonno leggero.
    Cercai di assemblare tutte le informazioni, ma ancora c'erano dei buchi per avere un quadro chiaro.

    Ryukage tornò mentre stavo sistemando il mio equipaggiamento, mandando tutto all'aria nella stanza.


    -Buongiorno anche a te.-

    lo salutai, osservando con un sospiro il disordine nella stanza degno di un campo di battaglia.

    -Credo che dobbiamo rivedere la parte del tuo ingresso.-

    considerai.

    -Cosa avete scoperto? Novità?-

    Mentre ascoltavo il resoconto, per poco non mi cadde dalle mani il vaso che avevo salvato miracolosamente dall'ingresso burrascoso del drago.

    Splendido, davvero splendido!
    Erano notizie davvero rassicuranti.
    E poi che missione era se qualcuno non voleva la tua morte a causa di altri accademici?
    Che deja-vù!

    Se il buongiorno si vede dal mattino, non osai pensare a cosa ci potesse riservare il resto della giornata.


    Congedai il drago.
    Purtroppo potevo fare ben poco per dare un aspetto umano alla stanza.
    Controllai che il mio equipaggiamento non si fosse danneggiato, per poi indossarlo.
    Le uniche persone ancora all'oscuro della faccenda erano Shaina e Yami.
    Sarebbe stata mia premura riferire loro quanto scoperto, lontano da occhi ed orecchie indiscrete.


    Prima di dividerci per assolvere ai nostri rispettivi incarichi, attendemmo l'arrivo della spedizione che si era diretta in biblioteca.

    Febh fu il primo a prendere la parola.
    Almeno una buona notizia c'era: se tutto andava per il verso giusto avremmo avuto delle dosi di antidoto.


    -Si meglio mettere i libri al sicuro. Febh, Shiana, per favore, accertatevi che Woo san o chi per lui lo faccia.-

    osservai.

    CITAZIONE
    Mi preoccupa il discorso sul "con la morte di quella donna abbiamo fatto due passi avanti". Non so se si riferiscano a Bara o a quella kunoichi di Astris...mah..

    Quel discorso preoccupava anche me.

    -Pensate che possiamo prevenire il prossimo passo? Non possiamo sempre agire in risposta. Dobbiamo trovare il modo per precederli.-

    commentai seria.

    CITAZIONE
    Shinodari..tu che hai seguito le autopsie...se non sbaglio hai detto che alcuni omicidi sembrano dei rituali, vero? E se i cuori strappati fossero i "doni per l'Occhio blu"? Ti pare plausibile? C'era qualche correlazione tra le vittime col cuore strappato?

    -Uhm... fammi pensare... per il momento ho fatto una prima classificazione sulle morti. Pensavo oggi di ricontrollare dopo le autopsie. Teniamo presente che i nostri avversari hanno detto che non tutte le morti servivano allo scopo; altre sono servite solo per depistare. Posso ricontrollare e vedere se i cuori sono stati asportati con le stesse modalità e su quali shinobi. Pensavo di fare un calco per capire cosa possa essere quello che Koji san ha definito, sue testuali parole, una sorta di uncino a due lame, una opposta all'altra, che si apre quasi fosse una tenaglia, penso un qualche arcaico divaricatore per torture, che viene di tanto in tanto piantato nel petto delle vittime. Vi faremo sapere appena io e Yami scopriamo qualcosa di più. Nel frattempo manteniamo come ipotesi il sacrificio rituale.-

    dissi.

    La parte successiva del dialogo tra Febh e la sua lucertola, mi lasciò basita.


    CITAZIONE
    Beh...allora ricordatemi di spedire una lettera minatoria a Shiltar-sama..perchè mi sa che la tartaruga la ha ammazzata lui...

    Rimasi con lo sguardo sbalordito per qualche istante prima di riprendermi.

    -No, aspetta Febh, tu non vuoi dirci... No, non ci credo...-

    Inspirai profondamente.

    -No, dico... già siamo nei guai fino al collo, e stai dicendo che dobbiamo ringraziare in parte Shiltar sama se ci vogliono morti? Ok, un po' più morti del solito.-

    Fissai lo Yakushi.

    -Lettera minatoria? Ok, ma lo faremo assieme.-

    commentai con un sogghigno.

    Come ultima cosa chiesi a Febh se potesse mandare la lucertolina in giro, per scoprire se qualcuno dei presenti nel Tempio avesse una voce simile a quella che aveva udito all'interno delle caverne.


    Purtroppo al momento mandare le nostre evocazioni in altri luoghi ad investigare non sarebbe stata un'idea molto saggia.
    Sebbene avere informazioni sui quei posti sarebbe risultata utile, era meglio non sguarnirsi troppo, soprattutto non dopo che qualcuno minaccia risvolti interessanti per quella giornata.
    Saremmo stati in grado di prevenirli?
    Tutto dipendeva dalle nostre decisioni.
    Ma stavamo percorrendo una strada rischiosa fatta di semplici congetture e quasi nessuna prova alla mano.



    [Autopsie II]


    Com'era quel detto?
    Non c'è due senza tre?
    Solo che questo era l'ennesimo tre.
    Il calco mise in mostra qualcosa che forse avrei preferito non sapere.
    Il fatto che l'uomo tartaruga avesse utilizzato il proprio becco come divaricatore poneva in una certa prospettiva la potenza delle sue armi “naturali”.
    Confrontandolo l'apertura del becco, misurava quanto il mio braccio.
    Evviva!
    Per quanto fossi preoccupata non lasciai trasparire le mie emozioni all'esterno. [Interpretazione]


    -Mi domando a chi posso appartenere “un'arma” del genere...-

    commentai, rivolgendomi ai miei colleghi.

    Yami sarebbe sicuramente arrivato alla mia stessa conclusione, una volta che ci avesse raggiunto, ma io ero curiosa di sapere cosa ne pensassero i ninja di Solis.
    Che idea potessero essersi fatti al riguardo.
    Se qualcuno dei due conoscesse cose che in teoria non avrebbe dovuto sapere.

    Per il momento preferivo non metterli al corrente delle nostre scoperte notturne.

    Quando chiesi se c'erano stati casi simili al deterioramento degli organi, Kujaku mi parlò della morte di una kunoichi di Astrid.
    Koji san, Bara san...
    Ancora un vicolo chiuso.


    -Quindi tra tutte le morti per ustione abbiamo solo quel riscontro.-

    commentai, cercando il fascicolo della vittima in questione, il primo della lista corrispondente.

    Quindi il taglio sulle altre kunoichi era stato fatto per confondere le indagini.

    Quello che scoprimmo sull'analisi dei tessuti aveva un che di illogico.
    L'inizio della decomposizione degli organi era datato tre mesi fa.
    Come era possibile?
    Ricontrollai la data della morte della kunoichi di Astrid, cercando di vedere se nel referto si parlasse del tempo di decomposizione degli organi interni.
    Mi era venuto un dubbio, e probabilmente solo il ninja medico poteva aiutarmi.
    Dovevo porgli ulteriori domande, ben sapendo che sarebbero risultate sospette.
    Decisi di rischiare.
    Tanto ormai noi ninja accademici eravamo sulla lista nera dei nostri avversari, peggio di così...


    -Kujaku, ti ricordi da quanto tempo era arrivata Bara san al Tempio, quando ci fu la prima vittima per ustione? Per caso hai notato nulla di strano in lei dopo la morte della kunoichi di Astrid... anche un particolare che potrebbe sembrarti insignificante... E...-

    arrossi violentemente

    -...ecco... lo so che è una domanda alquanto personale... ma tu e Bara san siete stati intimi prima o dopo quell'episodio?-

    divenni ancora più rossa

    -Scusa... ma è importante...-

    Altre informazioni arrivarono dopo aver scartabellato tutti i referti delle autopsie.
    Alla fine avevamo quattro schemi: ustione, avvelenamento, cuori asportati e lame affilate.
    Quattro tipologie, ma erano davvero solo quattro i nemici da affrontare?
    No, troppo facile.
    A parte l'avvelenamento, le morti in teoria potevano essere fatte risalire alle nostre creature sotterranee.
    Mentre per il veleno, probabilmente era stato un qualche esponente del clan Hazuma.
    Un po' forte come accusa, senza delle vere prove.
    Poi c'era la creatura che “indossava” le kunoichi ed era un quinto elemento rispetto a quelli presenti nella grotta, in teoria...
    Mi stava cominciando a venire mal di testa.

    Per un attimo persi di vista Yami per poi vederlo tornare e comunicarmi che ero attesa di fuori.

    -Scusate un attimo.-

    dissi ai nostri due colleghi, sparendo all'esterno della stanza.
    Una volta fuori, il mio collega mi indicò la lucertola porta messaggi.

    Lessi il contenuto della carta ninja e mi avvicinai alla creatura evocata in modo che solo lei potesse sentirmi.


    -Per caso hai qualcosa su cui possa scrivere le informazioni che abbiamo rinvenuto con le autopsie?-

    le chiesi.

    L'istante dopo mi mostrò un rotolo e la punta della sua coda.

    La fissai un attimo sorpresa, ignorando qualunque commento potesse fare al riguardo Yami,e bloccando sul nascere un commento pungente di Ko, circa la superiorità della razza dei draghi.

    Con la massima flemma mi misi a scrivere sul rotolo tutto ciò che avevamo scoperto, sia dalle autopsie sia dal calco e dalla conversazione con i nostri colleghi medici, compreso il fatto che sì, potevamo trovarci davanti ad un Lea-abito e quindi di fare attenzione.



    [Incontro con il Sanga]


    Se speravo che il mio incontro con il Sanga restasse un'informazione circoscritta al solo Diacono ed a Woo san, mi sbagliavo di grosso.
    Tanto valeva affiggere manifesti anche ad Himarya.
    Ignorai le occhiate di disappunto dei vari shinobi in bianco che incrociai lungo il cammino, focalizzandomi solo sulle domande che intendevo fare alla loro divinità.

    Yami restò fuori dalla sala, in compagnia del Diacono.

    Le risposte alle mie domande non tardarono ad arrivare.

    Ninja di Nuctem...
    Era un po' troppo scontato...


    -Forse non solo solo pregiudizi, ma ammetto che sarebbe fin troppo facile incolpare chi è assente da questi luoghi. Purtroppo non credo che siano gli unici shinobi in grado di percorrere le gallerie sotterranee...-

    ammisi

    -... da queste parti ci sono delle gallerie “abitate” da creature peculiari. E' possibile che conoscano un modo per arrivare anche all'interno del Tempio, sebbene non ci siano prove a sostegno della mia supposizione. Purtroppo temiamo che all'opera ci siano forze insospettabili o quanto meno molto scaltre.-

    spiegai, prima di aggiungere

    -..Per caso avete mai sentito parlare delle “Speranze”? Sapete cosa significhi la parola “Chap'pai”? E sapete chi fosse Hela?-

    chiesi.

    [...]

    Mi trovavo dal Sanga quando la mia presenza fu richiesta nuovamente di fuori.
    Ancora una volta la lucertola di Febh.

    Arrossendo visibilmente rivolsi un in chino al paravento da dove proveniva la luce.


    -Vogliate scusarmi, non impiegherò che pochi istanti.-

    Sperando di non veder svanire il mio interlocutore, uscii di fuori dove mi attendevano la lucertola, Yami e il Diacono.

    Lessi il nuovo messaggi da parte dello Yakushi.


    §Dovrei fare cosa?§

    Meditando le peggiori vendette su uno che poteva rigenerare a piacimento, cercai di assumere un'espressione rilassata.

    -Onorevole Diacono, Yami, e anche tu lucertola vi dispiacerebbe entrare un istante all'interno? Trovo scortese lasciare per troppo tempo l'onorevole Sanga da solo, ma ...-

    qui abbassai il tono della voce

    -...dovrei riferirvi una cosa della massima importanza.-

    Una volta dentro la sala, avrei spiegato il progetto di Febh.

    -So di chiedere molto, ma avremmo bisogno di indire una riunione tra gente fidata per rivelarvi quello che abbiamo scoperto. Purtroppo non possiamo fidarci di tutti e ci servirebbe un luogo sicuro dove poter parlare. Io credo che questo sia il posto adatto; inoltre credo che sia lei, onorevole Diacono, sia l'onorevole Sanga dovreste essere messi al corrente delle nostre informazioni. Vi prego di accogliere la nostra richiesta. Se accetterete invierò il messaggio ai miei colleghi per raggiungerci qui. Vi chiedo di fidarvi di noi e di non divulgare a nessun altro la nostra richiesta.-

    dissi in tono educato, ma deciso.

    Se avessero acconsentito avrei chiesto a Yami di andare a prendere Kujaku, mentre attendevamo il resto del gruppo.



    […]


    Reliquie...
    Oggetti che il terremoto aveva riportato alla luce.


    -Mi ascolti, è molto importante. Queste reliquie possono essere degli amuleti? Come sono fatte? Lei crede che ci sarebbe permesso poterle visionare? Inoltre sarebbe possibile poter avere una planimetria completa di tutto il Tempio? Lo so che voi custodite dei segreti che soprattutto noi stranieri non dovremmo conoscere, ma siamo qui per aiutarvi. E solo collaborando possiamo venire a capo di questi omicidi. Ci aiuti.-

    dissi al Diacono, mantenendo un tono di voce basso e facendo, anche io, attenzione che nessuno si incuriosisse alla nostra conversazione.

    Lo stesso avrebbe fatto Yami.
    Non potevamo permetterci che le nostre scoperte arrivassero ai nostri avversari.
    Purtroppo qualche rischio dovevamo correrlo e cominciare a fidarci di quelli che potevamo supporre degli alleati contro il piano mortale che si stava fittamente intessendo attorno al Tempio.


    […]

    Ovunque ci fossimo riuniti...

    Febh ancora una volta fu il primo a prendere la parola raccontando quello che avevamo scoperto.
    Quando fu il mio turno aggiunsi le informazioni in mio possesso, compreso il calco e le impronte che avevo rinvenuto la notte dell'inseguimento, completando con il quadro clinico.

    Ora che avevamo rivelato i fatti, stava a loro decidere da che parte stare.



    [La riunione]


    Riuscii ad ottenere quello che volevo: dei preziosi minuti per organizzarci e sperare che Febh riprendesse il controllo.

    Uno per uno i rappresentanti si presentarono a noi.
    Mi venne spontaneo chiedermi se Aizo sama fosse un eccellente attore o davvero non c'entrasse nulla con quanto stava succedendo al Tempio.
    Sperai che Febh avesse portato con sé la lucertolina che aveva spedito nelle caverne.
    D'accordo sarebbe stato alquanto improbabile che uno dei due fosse presente alla riunione, ma la speranza era l'ultima a morire.
    Speranza...
    Già proprio una bella battuta.
    Quando lo Yakushi diede vita allo show, lo lasciai fare, senza intervenire.
    In fondo se la stava egregiamente cavando bene da solo.
    Come il suo tocco di classe sull'avere ottime “Speranze” di riuscita.


    [Gli attacchi, se effettivamente si fossero verificati]


    No, non era possibile.
    Ancora una volta non eravamo riusciti a bloccare i loro piani.


    §Dannazione!§

    Serrai i pugni dalla frustrazione.

    Tutto intorno a me il caos.
    Chi dava ordini, chi scattava verso le zone di loro competenze, eccetto noi.


    CITAZIONE
    Io dico di andare tutti alla zona centrale. Le altre mi sanno di depistaggio.

    Mi voltai verso Febh, annuendo.

    -Possibile, però... hai una lucertola da mandare ad investigare in una delle altre due zone? Non vorrei che ci lasciassimo sfuggire qualcosa. Io manderò Ko...-

    CHI!!!!

    esclamò il draghetto dietro la mia spalla.


    Ragazza ninja tu stai scherzando? E se incontro qualcuno che faccio? Gli racconto le barzellette? Perché non mandi uno dei miei cugini più grandi?

    -Ko, potrebbero servirmi entro breve se la situazione è precipitata come sospetto. Ascolta tu vai a dare un'occhiata, se vedi che ci sono guai scappa via alla massima velocità e raggiungici. Non dovresti correre troppi pericoli. Per favore vai. Se ti senti più sicuro segui Kujaku.-

    gli dissi.

    Mi spiaceva metterlo in una situazione potenzialmente rischiosa ma non potevo fare altrimenti, ero troppo preoccupata per il Sanga e il Diacono.


    D'accordo ragazza ninja, ma voglio un super zaffiro per questo.

    Replicò il cucciolo, volando in direzione del ninja medico di Solis.


    [Zona di Himarya]


    L'attacco aveva causato cinque morti.
    Il piromane e lo squartatore.
    Non c'era traccia del sacrificatore e dell'avvelenatore.

    Mi avvicinai ad uno degli shinobi presenti.


    -Cosa è successo? Dove si trovano il Diacono e il Sanga? Sono al sicuro?-

    chiesi preoccupata per la loro sorte.

    Una volta che fummo messi al corrente di quanto era successo, mi voltai verso i miei compagni.


    -Io vado a vedere cosa è successo al Sanga e al Diacono, voi potreste occuparvi delle indagini per favore?-

    chiesi.


    -Febh, vieni con me.-

    Meglio non restare da soli.

    Forse avremmo dovuto inseguire gli assalitori fino alle caverne.
    Forse era quello che si aspettavano da noi.
    Forse...

    Afferrai Woo san, incurante o meno se si stesse preoccupando della sorte della sorella, attirando in questo modo la sua attenzione.


    -Intendiamo parlare sia con il Sanga sia con il diacono. Se è ferito posso aiutarlo, sono un ninja medico. Non mi interessa che si sappia curare da solo. Qui nessun è al sicuro, per cui ora noi andiamo a controllare come stanno. Può seguirci o lasciarci andare da soli, ma non accetto un no come risposta. Sono stata chiara?-

    Ok, la diplomazia era andata a spasso, ma non avevo tempo da perdere con i giri di parole.
    Non questa volta, soprattutto se le due più alte personalità del tempio non erano riuscite a trovare dei "sostituti".


    Mentre ci incamminavamo ripensai alle parole di Shaina prima della riunione.
    Non dare nulla per scontato...



     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    *Quando il sole si alzò quella mattina, trovò Shaina già sveglia per dargli il buongiorno. Non aveva dormito granché, come sempre, ma per di più quando era sveglia non aveva fatto altro che rimuginare su quanto era avvenuto il giorno prima. Assassini, avvelenatori, cospiratori, e alla fine un morto in più sulla lista. E quando Shinodari aveva fatto uscire lei e Febh dalla stanza e aveva presumibilmente parlato più che con Yami con la cosa che c'era dentro di lui, le parole che le aveva riferito avevano creato ancora più dubbi...chi aveva attaccato il gruppo di Yami? Quanti erano i loro avversari? E che c'era in quelle dannate grotte?*

    *Le rimbombava ancora in testa il commento di Shinodari della sera prima.*

    CITAZIONE
    -Ragazzi qui le cose sono due: o noi siamo dei veri talenti come investigatori tanto da accorgerci dei più piccoli particolari oppure qualcuno qui sta insabbiando le prove. Se davvero i libri sono stati avvelenati, perché Bara san non ha pensato a questa ipotesi? Un'esperta di veleni che non segue ogni possibile traccia... beh, scusate tanto ma è decisamente sospetta come cosa. Io credo che fare un controllo sui libri sarebbe stata una delle cose da fare. Possibile che qui la gente voglia sembrare tutta “Love and Peace”? Insomma mi pare strano che shinobi di varie regioni, non si sospettino a vicenda, almeno per i casi di avvelenamento. Che non indaghino anche sui loro stessi compagni.-

    *Bara Hana...i sospetti su di lei non facevano che intensificarsi anche adesso che era un cadavere bruciato. Sarebbe stato meglio andare a fare un paio di domande alla kunoichi che era arrivata con lei come sua scorta, sempre che fosse ancora viva.*

    Probabilmente il problema è proprio questo. *aveva risposto* Questa gente non mi sembra fidarsi troppo degli altri, è possibile che tutti sospettino di tutti, anche in base ad antipatie prive di fondamento, per cui se anche indagano, non scoprono poi granché, e ho anche l'impressione che quelli che hanno scoperto qualcosa abbiano già fatto una brutta fine.

    *Un rumore dalla stanza di Shinodari la distolse dai suoi pensieri. O era sotto attacco, o era tornato Ryukage. Una volta riuniti, lei e Febh li misero al corrente di quello che lucertole e draghi avevano scoperto nelle grotte. E la cosa non le era piaciuta affatto.*

    CITAZIONE
    Ok. Quindi la teoria sui vari gruppi è fondata..il fatto che fossero in combutta non era previsto, ma questi sono dettagli.. fece un profondo respiro. Penso che capire cosa siano queste Speranze e questo "Chap'pai" sia una delle cose più rilevanti. Quanto agli incappucciati...penso sia ovvio che siano di Mizukumi. Hanno parlato di "accademici che hanno fallito sei mesi fa"...la correlazione è immediata.

    *A Shaina era venuto un dubbio mettendo in relazione quanto scoperto dalle evocazioni in biblioteca con quanto riportato del dialogo nelle grotte. Rimase un attimo pensierosa, poi sollevò lo sguardo e si rivolse ai suoi compagni.*

    A quanto hanno detto le tue lucertole che sono andate in biblioteca, questo "Occhio Blu" è qualcosa che puo' essere attraversato se soddisfatto da dei doni...mettiamo il caso che questo Chap'pai sia una specie di portale...forse il terremoto non è stata la causa per cui queste creature sono giunte fin qui, piuttosto una conseguenza del loro arrivo...e adesso vogliono riattivare il portale, e non credo che vogliano farlo per tornare a casa, e hanno parlato di più di un Chap'pai da riattivare...non so voi ma l'idea di un esercito di rettili macellai comincia a non sembrarmi così strana.

    CITAZIONE
    Mi preoccupa il discorso sul "con la morte di quella donna abbiamo fatto due passi avanti". Non so se si riferiscano a Bara o a quella kunoichi di Astris...mah..

    CITAZIONE
    -Pensate che possiamo prevenire il prossimo passo? Non possiamo sempre agire in risposta. Dobbiamo trovare il modo per precederli.-

    Dovremmo prima capire cosa intendevano, più tardi interrogheremo gli altri superstiti di ieri sera, magari riusciamo a venire a capo di qualcosa.

    *Il resto del dialogo tra Febh e la lucertola mise in luce un altro aspetto della vicenda quantomeno singolare.*

    CITAZIONE
    Sbaglio o hai parlato di un mix tra uomo e tartaruga?
    E di una tartaruga o roba simile ammazzata da un ninja accademico?
    Beh...allora ricordatemi di spedire una lettera minatoria a Shiltar-sama..perchè mi sa che la tartaruga la ha ammazzata lui...

    CITAZIONE
    -No, aspetta Febh, tu non vuoi dirci... No, non ci credo...-

    -No, dico... già siamo nei guai fino al collo, e stai dicendo che dobbiamo ringraziare in parte Shiltar sama se ci vogliono morti? Ok, un po' più morti del solito.-

    -Lettera minatoria? Ok, ma lo faremo assieme.-

    *La situazione era talmente paradossale che a Shaina venne quasi da ridere. Scosse la testa, ma non disse nulla. Avrebbero avuto altri motivi per farli fuori anche senza lo zampino del Mizukage probabilmente.*

    *Il gruppo si divise nuovamente per indagini e autopsie. Nella stanza di Bara, Febh decise, dopo aver informato Woo dei libri avvelenati, di mettersi al lavoro sui campioni raccolti dalla kunoichi.*

    CITAZIONE
    Shaina, se vuoi continuare il giro da sola, io vorrei fermarmi un pò qui a giocare con gli alambicchi
    Con tutto questo veleno, qualche antidoto extra non farà male. Ci vediamo tra un paio d'ore, ok?

    *Shaina annuì.*

    Bene, io invece credo che farò qualche ricerca su Bara-san, in un altro modo. Woo-san, saprebbe dirmi chi era la kunoichi che ha accompagnato Bara-san da Mizukumi, e se posso scambiare due parole con lei? Sempre che anche lei non sia tra le vittime, si intende.

    *Se fosse stata ancora viva, Shaina sarebbe andata da lei a chiederle quante più cose possibile sapesse su Bara, se la conoscesse da prima o se avesse notato comportamenti strani dal loro arrivo o magari durante il viaggio, e se fosse accaduto qualcosa di strano mentre si spostavano da Mizukumi al Tempio. In caso contrario, avrebbe voluto dare un'occhiata ai suoi effetti personali e sarebbe passata da Shinodari per chiederle di esaminare con le sue conoscenze il referto dell'autopsia.*

    *Quando lei e Febh si riunirono per interrogare gli altri due superstiti del gruppo di Yami, Koji per primo diede loro una versione dei fatti che differiva da quanto raccontato dallo shinobi di Oto, o meglio dal suo "inquilino". Da subito le apparve evidente la discrepanza tra le due versioni, e Febh aveva fatto altrettanto a giudicare dall'occhiata che avevano scambiato.*

    CITAZIONE
    Sono Yami, potete uscire un attimo, mi manda Shinodari.

    *La voce di Yami arrivò da dietro la porta in un momento più che provvidenziale, ma quando si avvicinarono per aprire, lì dietro non c'era nessuno. Rimase impassibile al cenno di Febh, e lo seguì fuori dalla porta. Improvvisamente si era fatta un'idea sul commentaccio fatto da "Yami" a Lea il giorno precedente.*

    CITAZIONE
    Hai notato anche tu, vero?

    Si...non ci sta dicendo la verità. Non tutta almeno. O si è scordato di dirci qualcosa, o ci sta prendendo in giro.

    *gli rispose a voce altrettanto bassa.*

    CITAZIONE
    Che si fa?

    Io sono per la linea dura...tu puoi in qualche modo limitare i movimenti di Koji senza dare nell'occhio?

    *Un vago sorriso si dipinse sulle labbra di Shaina.*

    Lascia fare a me. Tu attira la sua attenzione più che puoi mentre preparo il terreno.

    *Una volta rientrati, Shaina attraverò la stanza mettendosi poco dietro a Febh, rimanendo silenziosa e con le braccia nascoste sotto il mantello, che copriva anche la Giara di sabbia che portava sulle spalle. Attivò la sua hijutsu, e muovendo le mani sotto l'ampio mantello aprì un foro sul fondo della giara, facendone fuoriuscire piano della sabbia che mosse in modo da circondare le gambe di Koji, stando bene attenta che non se ne accorgesse, e non se ne sarebbe accorto se Febh avesse fatto bene il suo lavoro di distrazione. Il mantello la copriva fino alle caviglie, e da lì a terra il passo era breve, poi l'avrebbe fatta passare accanto alle gambe di Febh e sotto al tavolo che lo separava da Koji. In caso costui avesse fatto qualche movimento brusco o li avesse minacciati in qualsiasi modo, Shaina avrebbe cercato di intrappolarlo nella sabbia.*

    *Quando fu pronta, con un leggero movimento della mano sotto al mantello, diede un colpetto sulla gamba di Febh per dargli il via. Rimase impassibile durante l'interrogatorio del compagno, nonostante fosse un bel po' sorpresa dal modo in cui il ragazzo era riuscito a trasformarsi dalla persona un po' imbranata che sembrava a un mastino da combattimento con l'espressione feroce.*

    Però, chi l'avrebbe mai detto? Sai che il ragazzino non è male?

    §E' una sorpresa anche per me, però se la cava...spero che Koji se la beva.§

    Sennò? Si passa alle torture?

    *Shukaku sembrava stare per pregustarsi uno scenario sanguinolento che non mancò di condividere con lei.*

    §Speriamo che non ce ne sia bisogno. Anche perché non so fino a che punto quest'uomo sia addestrato a resistere.§

    Qualche ripensamento, Ragazzina? Dillo che in fondo non ti dispiacerebbe vedere questo tizio che si becca una bella ripassata...

    §Non mi è simpatico, d'accordo. Ma da lì a volerlo vedere torturato c'è un oceano. Io non sono come te.§

    Tu dici?

    *le rispose il Demone, sarcastico. Poi si zittì, probabilmente per gustarsi la scena. Shaina represse un sospiro. Non che la facesse impazzire l'idea di dover usare le maniere forti, ma al punto in cui si trovavano non potevano concedersi di andare avanti con la linea morbida. Se Koji aveva mentito, o se peggio ancora quello non era Koji, dovevano saperlo. In caso i loro accompagnatori avessero avuto qualche rimostranza, Shaina si sarebbe rivolta a loro in tono calmo, continuando a fissare Koji in caso avesse tentato qualcosa.*

    Vi prego di fidarvi di noi e di lasciarci fare.

    [...]

    *Quando ricevettero Lea per l'interrogatorio, fu subito evidente a Shaina che qualcosa in lei non andava. Si era fatta un'idea di quella ragazza, e cioè che un po' come lei fosse una kunoichi tutta d'un pezzo, che non amava lasciarsi andare a esternazioni fuori luogo. E quella che aveva davanti in quel momento, beh...non era lei. Innanzitutto, il modo in cui fissava Febh. Era più che legittimo che lui le piacesse, per carità, ma il giorno prima lo aveva guardato appena, e adesso ne sembrava totalmente rapita, esattamente come Bara. Il che le fece scattare un campanello, mettendo insieme quello che stava vedendo con le parole di Yamata. La consapevolezza le diede i brividi.*

    *Secondo, la sua versione coincideva perfettamente con quella di Koji, e non con quella di Yami, o meglio del suo ospite...e strano a dirsi, ma si fidava di più di quello che aveva detto il Demone. Quando sentì il tocco di Febh al livello del piede, comprese che lui era arrivato alla stessa conclusione. Di nuovo, la voce di "Yami" arrivò da fuori la porta, ed entrambi uscirono seguiti da Woo che fu allontanato con una scusa.*

    CITAZIONE
    Ok..ho avuto una tremenda intuizione..

    *Shaina annuì, con un brivido gelato che le scendeva lungo la schiena. Sembravano un po' i protagonisti di un film dell'orrore che facevano il punto della situazione.*

    Temo di averla avuta anch'io...

    *disse altrettanto piano, poi lesse la carta che il ninja di oto aveva scritto usando qualche strana tecnica. Esattamente quello che aveva pensato lei. Annuì, lasciando intendere che aveva compreso ed era d'accordo.*

    CITAZIONE
    Credo che con Lea convenga seguire un piano meno drastico rispetto a Koji..ma ho preferito mandar via Woo per ogni evenienza. Qualche idea?

    *Shaina si morse il labbro inferiore per un attimo. Le era venuta in mente una cosa che probabilmente al suo collega non sarebbe piaciuta affatto...Arrossì vagamente.*

    Ecco...Febh, non so se te ne sei accorto ma la ragazza lì dentro qualunque cosa sia...ehm...sembra evidente che abbia un grosso debole per te... *stava cominciando ad assumere un colore purpureo.* Beh...non è che...ecco...potresti provare a...beh..."essere un po' carino" con lei, magari riesci a guardarla da molto vicino...che ne so, magari ha qualche segno...non cicatrici evidenti o con l'abbigliamento di Bara l'avremmo notato, però...ecco...magari potresti vedere se riesci a...beh, hai capito no? Pe...però solo se non riuscissimo a venirne a capo in altri modi.

    *Guardava in basso, e probabilmente si poteva vedere una nuvoletta di fumo che le usciva dalla testa. Per quanto sapesse che in missione potevano capitare cose del genere (anche se di solito erano le kunoichi che venivano addestrate in quel senso), certi argomenti la mettevano sempre un po' in imbarazzo. Poi beh, stava a Febh decidere se aveva voglia o meno di gettarsi in qualcosa che magari non gli sarebbe piaciuto.*

    *Una volta rientrati, Febh avrebbe avuto la buona idea di provare a farle eseguire l'evocazione della sua tigre, e da quanto ne sapeva lei, se quella non era Lea non sarebbe riuscita ad evocarla. In ogni caso, rimase in guardia, casomai ci fosse stato bisogno di intervenire, e in realtà anche se non avevano prove, se quella cosa aveva davvero fatto quello che pensavano a Bara prima e a Lea ora, solo l'idea bastava a farle ribollire il sangue tanto da aver voglia di attaccarla in quello stesso momento.*

    [...]

    *Una volta finiti gli interrogatori, i due investigatori improvvisati si trovarono con un sacco di dubbi e domande. Febh aveva ragione. C'era bisogno di mettere insieme le idee e decidere se c'erano persone di cui potessero fidarsi e chi fossero.*

    Penso che anche di Kujaku-san possiamo fidarci, e forse di Sunami-san, ma quanto a lei, decidi tu se chiamarla o meno...quanto a Woo-san, mi dispiace per lui, ma temo anch'io che non accetterebbe il coinvolgimento di Lea.

    *Non sapeva se Febh si fidasse di Sunami. E in tal caso era meglio se alla riunione fossero presenti solo persone di cui si fidavano al cento per cento, per quanto fosse difficile fidarsi completamente di persone che conoscevano appena.*

    *Una volta riunitisi, Shaina avrebbe parlato supportando e integrando il racconto di Febh per quanto riguardava le investigazioni, poi avrebbe detto quello che aveva scoperto indagando sulla seconda metà della scorta di Bara, in caso avesse scoperto qualcosa.*

    *Quello che aggiunse Shinodari riguardo alle autopsie gettò un'ombra se possibile ancora più inquietante sugli avvenimenti, tra uomini tartaruga che ti strappano il cuore dal petto e strane reliquie che potevano essere quello che i loro avversari cercavano. Al discorso di Febh, invece, non c'era nulla da aggiungere, adesso stava a vedere come avrebbero reagito gli altri.*

    [...]

    *Anche alla riunione coi pezzi grossi, Febh diede prova di avere una parlantina svelta e di saperci fare coi giri di parole. Era riuscito a dire la verità pur omettendo dei "dettagli" per nulla trascurabili. Shaina non aggiunse nulla, limitandosi a osservare con faccia impassibile e senza farsi notare le espressioni dei loro interlocutori, compresi gli shinobi che già conoscevano. [Interpretazione]*

    [In caso di attacco]

    *Il gruppo di shinobi si mosse all'unisono, chi strillando ordini, chi correndo in direzione delle sirene. Gli accademici ebbero probabilmente lo stesso pensiero, e cioè che i bersagli a cui dovevano prestare maggiore attenzione erano il Diacono e il Sanga, seppure mandando lucertole e uno spaventatissimo Ko a seguire Kujaku e gli altri. Shaina corse assieme ai suoi compagni senza parlare ma con la bruciante sensazione di aver fatto l'ennesimo buco nell'acqua...anticipare le mosse degli avversari...certo, c'erano riusciti benissimo, pensò con una punta di amaro sarcasmo.*

    *Una volta giunti nella zona di Hymaria, lo scenario che si presentò loro non era dei migliori...e chi c'era lì con faccia angelica a dare le brutte notizie? Lea, o chiunque ci fosse lì dentro. E gli diceva anche che il Diacono era ferito e si era ritirato nelle sue stanze? Ma col cavolo che ci credeva. E Shinodari doveva aver pensato la stessa cosa perché aveva afferrato Woo in maniera per nulla diplomatica chiedendogli di portarla da Fruza e dal Sanga il più in fretta possibile. Quanto a lei, per quanto friggesse dalla voglia di seguirli, fece loro cenno di andare, assicurandoli che lì ci avrebbero pensato lei e Yami. Sarebbe rimasta a controllare i dintorni, cercando eventuali indizi o prove e soprattutto tenendo d'occhio Lea, alla quale avrebbe chiesto rispettosamente ma in modo che un no sarebbe risultato sospetto di restare a dar loro una mano.*
     
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    [Autopsia - I Parte]


    Kujaku sorrise alla richiesta di Shinodari sulle sue abilità e si guardò un attimo intorno, forse per evitare che anche Yami vedesse, forse per fare pura scena, poi compì un singolo sigillo e dopo sollevò ambo le mani, mostrandole apertamente: "Guarda sulla tua spalla destra, Shinodari-dono.", se la kunoichi lo avesse fatto, avrebbe visto una mano, identica in tutto e per tutto a quelle di Kujaku, che era nata dal suo abito all'altezza della spalla, "Ora guarda il foglio davanti a te.", aggiunse volgendo lo sguardo verso il foglio e lì la kunoichi avrebbe visto un occhio, identico a quelli di Kujaku (che erano comunque al loro posto), osservarla.
    Pochi istanti ed ambe le "parti" del ninja rosso scomparvero, "Questa è la mia abilità, posso generare parti di me entro determinati limiti e possibilità, ma d'altronde, sono un genio.", commentò soddisfatto.

    Sulle domande relativamente all'esperienza con i veleni dei ninja di Solis, Kujaku rispose alzando le spalle: "Sì, alcuni nostri medici sono esperti anche nell'eliminazione dei veleni, ad esempio, credo che Koji-san stesso ne sappia qualcosa, anche se non abbiamo mai preso il discorso, anzi raramente chiacchieriamo... comunque, bé, hanno scelto i ninja di Mizukumi perché, diciamo, quello è il villaggio con la maggiora esperienza in quel campo, principalmente perché le Grandi Vallate del loro stato sono ricche di piante, anche velenose; i villaggi di Solis, Aurora ed Astris sono situati in stati più costieri, mentre Himarya è su una catena montuosa, difficilmente abbiamo modo d'interagire con le loro stesse quantità di veleni.
    Per l'altra accompagnatrice di Bara-dono, bé, mi pare fosse una di quelle amazzoni bianche, credo... il nome non lo ricordo, comunque qui sui nostri tavoli, di certo, non è arrivata."
    , rispose.

    Sulle ultime parole di Shinodari, Kujaku accennò un sorriso cordiale, come se non ci fosse bisogno di scusarsi.
    [Analizzando le morti dei Tai-Yo se ne troveranno 2 morti, in scontri alle mura, e due scomparsi.]

    [Attacco Notturno]


    Koji, alla proposta di Shinodari, avrebbe continuato a guardare verso le ferite di Lea, dicendo: "Grazie, ma qui posso fare da solo. Si occupi degli altri feriti." e non avrebbe aggiunto altro.

    [Autopsie - II Parte]


    Quando Shinodari fece vedere il calco, Hotari scosse la testa, evidentemente ignara di cosa mai potesse produrre una cosa del genere, mentre Kujaku alzò le spalle: "Forse una qualche tenaglia, ma ha una forma comunque strana, Koji-san parlava di una specie di uncino, ma nemmeno quello mi sembra propriamente, è più un uncino a tenaglia che deve avere un'impugnatura bella grossa per essere così...", ipotizzò.

    Alle domande sulla prima morte per ustioni, Kujaku alzò gli occhi per fare un pò di conti: "Credo che Bara-dono fosse arrivata al tempio da non più di uno, forse due giorni, quando ci fu questo primo omicidio per ustioni, ma non ne sarei sicuro, allora erano i primi casi, non erano stati tutti ben catalogati, addirittura alcuni volevano accusare i Tai-Yo, peccato che la kunoichi era anche lei di Astris come loro.", osservò, restando poi un pò sorpreso dalla succesiva domanda: "Bé, sì, insomma, siamo stati intimi per un pò, una settimana credo, comunque è successo dopo quel fatto, anche perché penso di averla conosciuta dopo quel fatto, i primi giorni erano pieno di lavoro su cadaveri da catalogare.", ammise.

    [Interrogatori - II Parte]


    Quando Woo Shinrei fu informato della presenza di alcuni libri dalle pagine avvelenate ne risultò oltremodo sorpreso, ma non perse tempo, assicurando subito gli accademici che avrebbe informato chi di dovere, presso la biblioteca, di togliere i suddetti testi da quelli aperti al pubblico, per ripulirne le pagine.

    [...]

    Alle parole di Febh, che sarebbe rimasto nella stanza di Bara a lavorare su qualche antidoto, chiedendo per di più a Krom di restare qualche minuto lì con lui, il Kasov risultò perplesso, ma acconsentì, ascoltando le domande dell'altro.
    "Il clan Kazuma è uno dei clan più antichi delle mie terre, molti dei suoi rappresentanti esistevano ancora prima che Mizukumi fosse fondata e, sono ancora vivi adesso, non spetta a me giudicare se è un clan di cui fidarsi: i Kasov sono scesi a patti con loro per unirsi nella gestione delle terre in cui viviamo, quindi se mi dicono di collaborare con i Kazuma, lo faccio.", una risposta sincera, che, però, non rispondeva direttamente alla domanda di Febh, anche se c'era un misto di curiosità, per quella domanda, e di qualcosa di paragonabile a "timore", nello sguardo di Krom.
    Il massiccio shinobi in verde non avrebbe commentato alla frase sugli Hazuma non attaccati, anche se il suo sguardo sarebbe stato scosso da una nota di disprezzo a quella veritiera osservazione, nota che, però, andò variando verso il precedente misto, alla successiva domanda: "Hela? Era una figlia delle Amazzoni Bianche, il terzo clan più grande del mio villaggio. Fu rapita quasi un anno fa, ma non ne ho saputo più niente, dopo che è circolata questa notizia. Quella era la missione per cui erano stati chiamati gli accademici allora?", quella fu l'unica risposta del gigante.
    [Interpretazione: Sarà possibile intuire che qualcosa ha sorpreso Krom, oltre ad una sempre più evidente nota di preoccupazione nel suo sguardo.]

    [...]

    Shaina, intanto, fu condotta ad incontrare l'amazzone bianca che aveva accompagnato Bara Hana fino al tempio dell'Albero Bianco, la kunoichi trovò l'altra atta ad allenarsi con arco e frecce in un piccolo spiazzo nell'area degli shinobi di Mizukumi, quindi nemmeno troppo lontano da dove si trovava Febh, all'arrivo di Woo e della sunese, l'amazzone si fermò, permettendo all'altra di osservarla a pieno.
    [Non considerare serpente, fungo e mantello ed immaginala con capelli grigi ed occhi rossi (cioé albina)]
    "Shaina Otori, questa è Tisifone, figlia delle Amazzoni Bianche di Mizukumi.", esordì lo Shinrei, "Amazzone, questa è una dei quattro ninja provenienti dall'Accademia e venuti fin qui per investigare sulle morte avvenute.", continuò verso l'altra, che rivolse un gelido sguardo alla sunese.
    "Finora, non sembra abbiate fatto un grande lavoro, specie considerando la fine fatta da Bara.", fu il primo commento, in attesa di possibili domande da parte dell'altra, a cui avrebbe, per grandi linee, raccontato questo del viaggio, a meno di domande più specifiche: "Mi è stato ordinato dalla mia Signora e Maestra di scortare un'esperta di veleni fino a questo luogo e di restare qui, in caso ci fosse stato bisogno di ulteriori difese per la nostra gente. Non avevo mai incontrato prima ne Bara Hana, né il Kasov, mi pare si chiamasse Tamerlain. Noi Amazzoni Bianche siamo solite addestrarci fra noi ed unirci per missioni ad altri shinobi del nostro villaggio, o per accrescere il nostro numero, se ne risultiamo degne.

    [...]

    Koji inizialmente non replicò al modo di fare di Febh, poi, però, quando l'altro dapprima uscì insieme a Shaina, cosa che un pò sorprese i presenti, e poi agì in modo parecchio più irrascibile, il medico di Solis parve decisamente infastidito da tutto ciò, finché l'altro non lo minacciò, lasciandogli poco tempo per replicare e la replica fu secca e decisa: "Cosa vuoi sapere di più!", urlò, "E va bene, lo ammetto! Sono stato atterrato quasi subito da qualcuno che non sono riuscito a vedere. Siamo stati attaccati da due fronti, sul fianco, dove mi hanno colpito e da dietro, dove hanno colpito il vostro compagno! Non so di preciso cosa sia successo, ma una cosa posso dirtela di sicuro, non c'erano kunai, il vostro amico è stato colpito da due specie di scheggie di legno!", era evidente nello sguardo del ninja medico la rabbia, dovuta, verosimilmente, all'aver dovuto ammettere la sua mancanza come caposquadra.

    [...]

    Quando poi nella stanza di Lea, Febh utilizzò ancora il suo trucco da ventriloquo per far uscire Shaina e Woo, il ninja di Himarya risultò decisamente sorpreso nel vedere che l'altro otese non era lì, ma dopo alcuni secondi di perplessità, il ninja replicò: "Non se ne parla assolutamente! Volete trattare mia sorella come avete fatto con Koji? Magari sta solo proteggendo il nome di quel ninja con le sue parole! Mi rifiuto di permettervi di minacciarla.", tagliò corto, prima di rientrare nella stanza lasciando gli altri due da soli a parlare.

    Alla successiva richiesta di Febh, Lea parve sorpresa e leggermente scossa, ma Woo non diede il tempo di parlare con lei, fu lui ad intromettersi per primo: "Evocherò io la tigre che aveva ieri con se.", affermò, richiamando la piccola tigre, che apparve dinanzi al gruppo di shinobi e, diretta domanda dell'evocatore, descrisse i fatti: "Non ho visto molto, maestro Woo, sono stato quasi subito colpito da qualcosa che è spuntato dal terreno, una specie di essere serpentiformi, credo ne fosse spuntato un secondo che ha colpito uno degli umani... perchè?"
    [Interpretazione:Dalle parole della tigre non si tradirà alcun accenno di menzogna, verosimilmente, quello è un particolare che né Yami, né il suo "ospite" avrebbero potuto avvertire, se avvenuto contemporaneamente all'attacco portato contro di lui]

    [Incontro con il Sanga]


    Mentre Shinodari esponeva le proprie supposizioni e qualcosa di ciò che sapeva, il Sanga dall'altra parte non disse niente, né, inizialmente alla parola "Chap'pai", poi, dopo qualche istante, parlò: "Questa parola non mi suona del tutto nuova, è abbastanza curiosa perché resti in mente, una volta sentita, anche se proprio non ricordo dove l'ho già incontrata, ma credo, dato che sono ormai anni che risiedo in questo tempio, che sia stato fra queste mura, forse fra le letture del tempio. Dovrò sforzarmi di ricordare il contesto, ma non appena avrò delle notizie vedrò di farvele recapitare. Su chi fosse questa Hela, non so, non ho mai conosciuto nessuno con quel nome, né ho mai sentito parlare di alcuna Speranza...".

    Il Sanga, poi, acconsentì a far riunire il gruppo di gente fidata nelle proprie stanze, perché non risultasse poi così sospetto un suo spostamento, ma piuttosto fossero gli altri a giungere fino alle sue sale, avrebbe anche fatto chiamare i due di Aurora, una volta indicati anche quelli come gente di fiducia.

    Nel frattempo, quando Shinodari chiese delle reliquie trovate al Diacono, "Ci sono diverse cose fra quei manufatti ritrovati, alcuni potrebbero sembrare degli amuleti, ma non saprei dire, così, a memoria, quali. Comunque, se vorrete, dopo la riunione con i rappresentanti dei tre villaggi, vi faremo andare lì a controllare, eventualmente farò anche portare per voi delle planimetrie del tempio, se servirà, non sarà facile, dato che il luogo è andato crescendo sempre di più nel tempo, diventando quasi un labirinto, ma di certo riusciremo ad ottenere qualcosa.", confermò l'uomo.

    [La Riunione dei Fidati]


    I ninja riuscirono a riunirsi nelle sale del Diacono, all'ultimo piano del palazzo: Yami portò fin lì Kujaku, Arashi e Komaru furono chiamati, Krom arrivò assieme anch'egli ed il Diacono, assieme al Sanga, sempre celato dietro il suo paravento, erano già presenti con Shinodari.

    "Non avevo mai visto uno di questi Sanga da così vicino...", fu il primo commento del ninja di Aurora, "Come si vede che sei un tipo di basso rango, non te lo hanno nemmeno fatto conoscere.", lo schernì Kujaku, "Perché? Tu lo avevi incontrato?", ribatté l'altro, "No, ma io sono la Piuma Scarlatta di Solis, un giorno sarò ricevuto da queste divinità per certo.", replicò sicuro di se il ninja medico, prima che Krom lo prendesse per il bavero della giacca, tirandolo a se: "E falla finita!", fu l'unico commento del Kasov.
    "Chiedo scusa, ma... bé, perché siamo qui?", chiese allora Komaru e molti sguardi furono concordi con quella domanda, prima che i ninja accademici spiegassero i fatti.
    [Interpretazione: Kujaku inizierà ad essere via via sempre più disgustato, quando inizierà a capire cosa poteva in realtà essere Bara.
    Krom risulterà sempre più intimorito e preoccupato, nell'ascoltare le idee sugli Hazuma e gli accenni alle "Speranze".
    Komaru ed Arashi risulteranno sempre più sorpresi, ma niente di più.
    Il Diacono sarà, evidentemente, preoccupato sempre più all'evolversi della descrizione dei fatti.]


    Dopo il primo discorso di Febh, Krom alzò la mano e prese la parola, era visibilmente molto meno "sicuro" del solito (come anche lo sguardo stupito di Kujaku avrebbe lasciato intuire): "Non so niente di Occhi Blu, né conoscevo molto bene Bara; della missione ti ho già accennato ciò che sapevo: era stato richiesto che degli accademici salvassero Hela, una figlia delle amazzoni rapita e portata sull'Isola prigione a sud di Aurora, una cosa strana, ma su cui non ho investigato, non era mia competenza.
    C'é una cosa, però, che prima non ho detto: le Speranze.
    C'é una voce nel mio villaggio, o meglio, una leggenda che gira da tempo. Stanno cercando di ricreare e mantenere degli esseri che nascano con abilità speciali, come i cosidetti dei di Himarya."
    , spiegò.
    Ed a quelle parole fu il Diacono a scattare in piedi:"Che blasfemia è mai questa? La tua gente è forse impazzita, che spera di ricreare il miracolo del nascere con delle abilità speciali, il miracolo dei Sanga?", esclamò furioso, prima che la luce, irradiandosi ancora più intensa da dietro il paravento, lo ammutolisse, "Diacono, ti prego, lascia parlare questo giovane; sta guardando al bene di tutti più che a quello del suo paese con questa confessione, quindi lasciagli la parola.", ordinò quietamente la figura celata.
    "Sì, questo la mia gente sta facendo, o, più correttamente, questo gli Hazuma stanno cercando di fare da anni, con il supporto delle Amazzoni bianche, per avere delle donne portatrici di tali qualità.
    Ora queste sono storie che si sentono in giro, di Amazzoni mandate in missione negli altri continenti per prendere ciò che serve loro... anche se non so cosa sia, non so come questo tipo di abilità si possano ottenere e trasmettere, non sono un ninja medico."
    , spiegò e stavolta fu Kujaku ad interromperlo: "Se ho ben capito di cosa stai parlando, bé, mi viene in mente un modo anche abbastanza divertente e piacevole per ottenere delle abilità che si hanno dalla nascita e non si possono semplicemente acquisire.", fu il suo unico commento, lasciando poi continuare a parlare il massiccio compagno di molte missioni.
    "Io credo che Hela fosse una portatrice di queste abilità e credo che qualcuno l'abbia rapita, allora, per prendere qualsiasi cosa lei avesse, o fosse, di speciale. Credo che queste portatrici siano le Speranze di cui avete sentito parlare.", concluse.

    Dopo eventuali altre osservazioni dei ninja accademici, fu il Sanga a parlare, dalla propria posizione: "Nessuno ha abbandonato questa stanza, quindi, shinobi accademici, credo che tutti noi siamo dalla vostra parte. Il diacono stesso darà ordine di seguire il vostro suggerimento per difendere al meglio queste zone e, se posso suggerire, mandate qualcuno a sorvegliare Lea, se effettivamente dubitate di lei, i miei antenati non vogliano che sia stata presa, era un'abile e nobile guerriera.
    Faremo anche il possibile per organizzare una spedizione di controllo alle grotte, con solo i presenti, però, se non c'é nessun altro di cui vi fidate."
    , affermò la divinità.
    "Se posso, scusi divino... io direi che ci possiamo fidare sicuramente di Sunami, sia io, sia Krom la conosciamo da anni ormai e ci saremmo accorti di un suo eventuale cambiamento, e poi direi che anche Hotari è abbastanza fidata, cioé, è sempre stata con me da quando siamo partiti di Solis per venire qui, o almeno lo è stata per una buona parte del tempo, poi ha sempre con se Alya, il suo gufo gigante, dubito, conoscendo i Mawaha, che quel pennuto sarebbe rimasto con lei se non era la vera Hotari.", s'intromise Kujaku.
    "Questo è vero. Ricordate Fuu e Kai? I Mawaha sono tutti così hanno un profondo legame con i loro volatili, difficile che quel grosso gufo si facesse fregare, per quanto possano essere bravi a fingersi altri.", concordò anche Arashi, rivolgendosi specialmente a Yami e Febh, che, in effetti, avevano incontrato un Mawaha al loro esame chunin.
    "In più, aggiungerei, che se serve seguire Lea, io ho la mia hijutsu che potrebbe essere ottima per questo fine, devo solo avere una scusa per avvicinarmi abbastanza a lei da guardarle la schiena, o una zona dove non controllerebbe. Shaina e Shinodari hanno già visto la mia tecnica, quindi sanno di cosa sto parlando.", continuò Kujaku.

    Stava ora agli accademici proporre un piano d'azione.

    [La Riunione]


    Alle parole di Febh, Aizo, dopo un primo istante di sorpresa, dinanzi al modo in cui quel ninja esordì, avrebbe preso un contegno impeccabile, lasciando trasparire evidente interesse, ma restando, comunque impassibile ad ogni parola detta dai presenti.
    [Interpretazione:Non sarà possibile evincere niente dallo sguardo di Aizo, mentre Arashi e gli che già avevano presenziato all'altra riunione risulteranno un pò preoccupati, ma di certo non sorpresi (Kujaku ed Arashi un pò divertiti dal modo di esporre le cose di Febh), al contrario tutti quelli che erano assenti, risulteranno sorpresi e preoccupati.
    Tokage, però, al sentire la parola "Speranze" avrà una nota in volto diversa, che, però, non potrà essere chiaramente decifrata]


    Fu Berimia la prima a prendere la parola: "Se ciò che dici è vero, ninja accademico, la situazione è ben più pericolosa di quanto si potesse immaginare. Quando avete trovato questi mostri per metà rettili, siete anche riusciti a scoprire qualcosa sul loro modo di combattere, o li avete eliminati con il favore della sorpresa? Se supponete ce ne siano altri, spero abbiate anche un piano per trovarli."
    Fuimaru, poi, aggiunse poco altro: "Se serve, per dare la caccia a questi esseri, per metà rettili, posso tranquillamente offrirvi l'aiuto dei nostri falconieri, basta una sola parola e ne avrete almeno una decina pronta ad aiutarvi."
    "Se sono stati tanto capaci da abbattere qualcuno di questi strani esseri mezzi rettili, potevano anche catturarne uno, o spero ne abbiano portato i corpi per analizzarli.", fu invece l'osservazione dell'Hazuma.

    [L'Assalto]


    [Variazione: l'unico cambiamento sarà solo nella zona di Himarya, dove i ninja non riceveranno le notizie da Lea, bensì da uno dei tanti monaci guerrieri che non conoscono di persona, in più, Lea risulterà scomparsa, il che provocherà un evidente panico nello sguardo di Woo]

    [Zona di Himarya]


    Shaina e Yami sarebbero rimasti assieme a Woo ed alle diverse guardie, in cerca di qualche indizio, o di qualsiasi altra possibile informazione avrebbero potuto scoprire, al contrario, Shinodari e Febh si sarebbero diretti, dopo che lo Shinrei, fin troppo scosso dalla scomparsa della sorella, gli avesse concesso di andare, alle stanze del Diacono, al cui ingresso vi erano due guardie, che avrebbero chiesto agli accademici di identificarsi e, saputi i loro nomi, li avrebbero fatti entrare, senza però, le guardie, guardare verso l'interno: ciò che i due otesi avrebbero visto all'interno, probabilmente, li avrebbe un pò rincuorati e sorpresi.

    Vi erano tre figure in quella stanza, una era quella di un uomo, morto, al suolo, in un vestito bianco tipico dei monaci della Nuvola Bianca, un uomo ben diverso dal Diacono, probabilmente una delle sue guardie, accanto a lui, inginocchiato in preghiera, il Diacono Fruza, che si volse verso i due nuovi giunti, non appena le porte furono chiuse e poi verso l'altra figura che si trovava lì dentro, una figura che, probabilmente, i due non avrebbero riconosciuto, anche se già avevano avuto modo d'incontrarlo, un uomo con un terzo occhio dorato aperto al centro della fronte.
    "Ho fatto come voi avete suggerito, ninja accademici, ho ordinato al mio vice di camuffarsi, prendendo il mio aspetto, per qualche ora, mentre io avrei cercato le informazioni che l'onnipotente Sanga mi ha chiesto di cercare per voi, ma quando ho sentito l'allarme e sono tornato qui, il corpo senza vita del mio vice, dilaniato da degli orridi artigli è stato ciò che ho trovato.
    Persino il divino En El Hu si è mosso per combattere questi invasori, che, perso il vantaggio della sorpresa sono fuggiti senza niente: una vittoria per noi, ma a prezzo di diverse vite."
    , spiegò, prima che l'altra figura facesse un passo avanti, parlando.
    En El Hu Sanga (senza il coso sulla schiena, con una casacca bianca e dorata ed un terzo occhio sulla fronte)

    "Le azioni dei nostri nemici sono state sfrontate. Hanno osato attaccare le stanze del Diacono, chissà che poi non volessero puntare alle mie, ma hanno sottovalutato la vista dell'Occhio Dorato, oltre che le contromisure da voi proposte.
    Questo ci ha permesso di vedere due nemici in volto: uno era proprio come da voi descritto, un essere per metà lucertola per metà umano, l'altra, invece, era Lea, o almeno agiva come lei, ma anche la voce era diversa, quando sono giunto nelle stanze dell'attacco, in più non usava le tecniche proprie del clan Shinrei, bensì ha usato una qualche tecnica capace di convogliare chakra, verosimilmente affine alla luce, nelle mani, e poi rilasciarlo, così da bruciare tutto ciò che trova sul proprio percorso.
    Probabilmente un ampio tipo di difese che utilizzano elementi della natura sarebbero fallite contro quella tecnica, io ho dovuto fare ricorso a molte delle mie innate virtù sul controllo del chakra per difendermi da una tecnica simile.
    Il mio sguardo è comunque riuscito a seguirli, mentre scappavano verso i boschi, avevano lasciato già due cadaveri lì, a quanto sembrava avevano già ucciso le guardie nel settore di Astris, ho anche visto una terza persona fuggire verso l'interno del tempio, all'estremo del mio angolo visivo, ma non saprei riconoscerlo, forse un loro complice."
    , raccontò l'uomo la cui voce avrebbero potuto riconoscere come quella della figura che fino a quel momento avevano visto da dietro un paravento.
    "Ora che sono stati scoperti, o almeno ora che lo sanno per certo, mi chiedo cosa potranno fare, divino Sanga...", rifletté il Diacono, prima che l'altro replicasse: "Dovremmo agire sfruttando il vantaggio. Dicevate di voler andare in perlustrazione nelle grotte? Bene, direi che dovreste farlo, portate con voi i due di Aurora e gli altri due che c'erano alla riunione, inoltre, qualora vogliate fidarvi, anche le due kunoichi da uno di loro nominate.", suggerì l'altro, rivolgendosi a Shinodari e Febh.

    "In più, abbiamo scoperto dove avevo sentito la parola Chap'pai, in un resoconto vecchio di qualche secolo. Fruza, se vuoi.", chiese il Sanga al diacono, che, dopo un reverenziale inchino, prese un libro che aveva sul proprio comodino, aprendolo ed iniziando a leggere: "In quel giorno, l'Occhio Blu si aprì a noi senza che offrissimo lui alcun dono e da esso uscirono due uomini. Vestivano d'oro e di smeraldo ed avevano un drago dipinto sul loro abito, ci descrissero un luogo che non conoscevamo, parlarono di un regno dove a comandare era un unico imperatore, parlarono del loro villaggio e parlarono del sacro Occhio Blu, che chiamavanao Chap'pai, la Porta dei Mondi.", finì di leggere il Diacono, attendendo un'osservazione dai suoi interlocutori.
    Ad eventuali domande su dove avesse recuperato quel testo, il diacono avrebbe detto che si trovava fra i libri personali del Sanga che aveva prelevato dalla biblioteca negli ultimi mesi.

    [...]

    Nel frattempo, alcuni monaci sarebbero giunti nella sala dove ancora si trovavano Yami e Shaina ed avrebbero riferito di un fatto increscioso: qualcuno aveva attaccato la zona dove erano custodite le reliquie trovate dopo il terremoto e di tutti coloro che c'erano in quelle stanze erano rimasti solo dei corpi con il petto sventrato, così come già era accaduto a diverse vittime in più e più attacchi, oltre questo, però, erano state trafugate alcune delle reliquie, specificatamente uno scrigno contenente dieci perle di diversi colori.

    Quando la notizia fu data anche agli altri due ninja accademici ed al Diacono ed al Sanga, fu En El Hu a spronare i ninja: "Non c'é tempo per indugiare, se veramente almeno quei due sono fuggiti verso le grotte, è lì che dovete andare! Avvisate anche gli altri sei che vi avevo proposto e dirigetevi in quei luoghi, presto. Lasciate uno di voi qui con noi, per una ricerca con me ed il Diacono.", affermò secco, attendendo che i ninja fossero pronti, scegliendo Yami perché restasse con loro.

    [Alle Grotte - II]


    Il gruppo di ninja, quanti e quali fossero, si diresse senza ostacoli lungo il percorso verso le grotte, lungo il viaggio avrebbero anche avuto modo di sapere, a grandi linee, ognuno le capacità di lotta degli altri:
    "Io sono esperto nel combattimento sulle medio-lunghe distanze, principalmente sono un cecchino che usa fuuton.", avrebbe detto Kujaku.
    "Combatto sulle brevi distanze, usando le abilità del mio clan, i miei tori e dei doton.", avrebbe aggiunto Krom.
    "Uso una particolare kinjutsu tramandata dall'Aizusei di Aurora, quindi sono più utile sulle medie distanze.", avrebbe spiegato Komaru.
    "Sfrutto le mie armi per combattere, principalmente, più dei katon del mio villaggio con un trucchetto annesso, utile per le lunghe e medie distanze.", questo avrebbe detto Arashi.
    "Sono solita combattere usando taijutsu e qualche suiton di supporto al mio stile di lotta, tramandato come arte personale della mia famiglia.", spiegò Sunami.
    "Agisco in combinazione con Alya, ma anche da sola so usare fuuton ed armi sulla distanza, quindi si può dire che posso agire da lontano, sia da vicino.", concluse Hotari (qualora ci fossero state anche loro due).

    Dentro le grotte avrebbero avuto modo di scoprire quanto quei luoghi fossero, in effetti, un labirinto piuttosto difficile da visionare con calma, considerando la decina e decina di corridoi che avrebbero trovato sul loro percorso.
    Fra tutti i corridoi, però, alla fine solo 3 avrebbero condotto a qualcosa, o più correttamente, a qualcuno: un primo corridoio (il terzo da sinistra) sarebbe salito per circa 5 metri, prima di portare ad un'ampia apertura lungo il fiume; un secondo corridoio (il tredicesimo da sinistra), sarebbe invece sceso per 15 metri prima di lasciare, chiunque lo avesse seguito, in un ampio spiazzo roccioso; il terzo, infine, (ventiduesimo da sinistra) avrebbe condotto, dopo circa 12 metri, ad una sala con all'interno diversi corpi alcuni con gli organi interni estratti ed, apparentemente, ancora funzionanti.
    In ognuno di questi corridoi, però, chi li avesse intrapresi avrebbe trovato qualcuno ad attenderlo...
     
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    [Gli interrogatori]

    Non avevano ottenuto grandi informazioni, se non che Koji era un idiota che pensava più al suo buon nome piuttosto che alla missione. Pezzi di legno, eh? Borbottò...se non ricordava male Yami gli aveva parlato di un ninja di Mizukumi che li usava, ma ovviamente poteva essere solo una coincidenza.

    E soprattutto Koji poteva pur sempre mentire.

    Con Lea invece l'intromissione di Woo creò problemi notevoli. Febh avrebbe guardato in cagnesco lo shinobi in bianco, ripromettendosi mentalmente di fargliela pagare in qualche modo. Magari con delle formiche sul cuscino. Ok...perfetto... disse con freddezza, concludendo l'interrogatorio con le informazioni della tigre. Non gli era però sfuggita l'espressione di Lea. Sarebbe stato bene farla seguire...senza dirlo a Woo, ovviamente.

    [L'incontro dei cospiratori]

    Saltarono fuori finalmente le informazioni di cui avevano bisogno. Anche se al momento più che chiarire le cose, semplicemente escludevano alcune piste, il che non era affatto male. Capisco Krom...beh...è una bella botta...wow...penso che tutti noi ti dobbiamo molto per quello che hai appena fatto.. Disse lo yakushi, sinceramente colpito dal gesto del Kasov.

    Comunque questo esclude le Speranze come attuale motivo di tutto questo casino...quello è un piano a lungo termine, probabilmente lo hanno citato in previsione di un sovvertimento futuro....ma credo potremmo sfruttare la cosa a nostro vantaggio. Socchiuse gli occhi, gettando delle occhiate eloquenti ai compagni accademici. Se le creature rettili sapevano delle Speranze, allora potevano usare questo elemento per un possibile bluff. Attese che tutti finissero di parlare, quindi disse.

    Si, credo sia opportuno difendere le reliquie nel miglior modo possibile. Rafforzare la sorveglianza potrebbe essere una idea...ma al contempo, se posso permettermi, vorrei aggiungerci qualcosa di mio. Rivolto al Sanga e al Diacono avrebbe spiegato. Tra le creature a cui sono legato c'è anche un camaleonte, capace di nascondere delle persone al suo interno e di rendersi scarsamente percepibile...per non dire invisibile.

    Ssalshape è un pò ingombrante, e non so se ci starebbe nella sala dove custodite le reliquie, ma potrebbe sempre nascondersi a breve distanza, magari con appostati all'interno degli esperti di inseguimenti...o anche ninja medici. In caso di attacco alle reliquie, potrebbe identificare i nemici senza farsi notare, e al contempo i ninja potrebbero cominciare un contrattacco, o perlomeno aiutare le guardie ferite. Se siete daccordo, chiederei a tre vostri ninja, degni di fiducia, di nascondersi nel camaleonte e restare appostati come guardie extra. Credo che dovrebbe essere una squadra composta da almeno un ninja medico e due inseguitori, o almeno gente che sappia come seguire i nemici in fuga senza farsi notare. La lucertola li accompagnerebbe, eventualmente. E' abbastanza forte da difenderli e coprire la fuga scappare, casomai il nemico si accorgesse della trappola.

    Poi si rivolse verso gli altri. Altre idee per migliorare la difesa delle reliquie?

    Risolto quel punto, passò al successivo. Lea è da tenere sotto controllo..e se Kujaku potesse davvero sorvegliarla senza farsi notare saremmo a cavallo. Potresti avvicinarti, magari per chiederle di Bara...se ho ben capito la conoscevi...ehm..abbastanza bene. Oppure per parlar male di noi..non so, vedi tu.

    Beh, quanto agli altri, penso che possiamo fidarci...ricordo il falco di Fuu Annuì verso Arashi. E se Sunami è una vostra compagna da così tanto tempo, penso non ci siano problemi se garantite per lei. Piuttosto Si rivolse verso Krom Krom...cosa mi sai dire di Tokage? Ricordi quello che ha detto Koji all'interrogatorio? Delle armi di Legno? Non ricordo bene, ma i miei compagni accademici che lo avevano contro al corso chunin avevano parlato di jutsu legati a legno e foglie....ti torna questa cosa? Tokage potrebbe...beh...potrebbe stare dalla parte del nemico?

    [La Riunione]

    Come ho detto...riteniamo che tra i nemici ci sia chi è in grado di ascoltare le conversazioni private...o non l'avrebbero fatta franca fino ad ora, nonostante le vostre eccellenti difese. Era ironico? No. Ok, un pochino si, doveva ammetterlo.

    A Febh non sfuggì di certo il sussulto di Tokage, aveva colto nel segno. Chissà che non fosse davvero lui il lanciatore di proiettili di legno? Capisco però che sia una situazione che richiede la massima condivisione di tutte le informazioni possibili...e, Aizo-sama, sfortunatamente abbiamo agito...diciamo "per differita". Non ci è stato possibile recuperare dei corpi, ma raccogliere informazioni si, per quanto criptiche e di difficile interpretazione. si fece pensieroso per un poco, poi fece spallucce. Suppongo che possiamo correre un piccolo rischio..ma non voglio dire niente a voce alta...faremo meglio a farvi avere la versione scritta così da evitare ascoltatori indesiderati... siete daccordo? Chiese alle Kunoichi accanto a lui, come se effettivamente stesse chiedendo il permesso per andare contro a un accordo preso precedentemente.

    Prese alcune carte ninja dalla tasca, e poggiando un dito su ciascuna, trascrisse col chakra i suoi pensieri. Era il momento di contrattaccare. Un colpo quasi alla cieca, ma che avrebbe potuto scompaginare l'alleanza tra i grimdadiani traditori e i rettili. Ecco, leggete. Una carta per ogni interlocutore. Tutte recavano scritte le stesse frasi.

    Dalle informazioni raccolte, gli uomini rettile hanno uno o più complici all'albero bianco, oltre ad avere alcuni dei loro infiltrati, forse sfruttando una Henge o tecniche ancor più raffinate.
    Mirano ad appropriarsi di alcuni oggetti attualmente custoditi dal Tempio, ma per sicurezza solo il Sanga e i suoi più fedeli sanno dove si trovano. Questi oggetti sono collegati al Culto dell'Occhio Blu, una antica religione, e intendono utilizzarli per qualche bizzarro rituale in modo da ottenere più potere nel territorio.

    Quello che però noi sappiamo è che la loro alleanza con i grimdadiani traditori (forse dei ninja di Nuctem in incognito, a giudicare da quel poco che abbiamo capito) è più fragile di quanto essi stessi non pensino. Prima del nostro attacco abbiamo chiaramente sentito i rettili parlare dei loro alleati. Una frase ci ha colpito in particolare, anche se non ne conosciamo l'esatto significato:

    "Loro e quegli stupidi ideali. Pensano davvero che con le Speranze rovesceranno quei tizi dell'Occhio Dorato...ridicoli! Quella Hela non è durata più di qualche secondo nelle nostre mani, dopo che la abbiamo presa ai rapitori. E nonostante la fatica fatta per recuperarla i suoi 'poteri innati' non erano davvero nulla di che. Perlomeno è stato un pasto decente."

    Riteniamo che le Speranze siano degli individui addestrati in modo particolare...presumibilmente i grimdadiani traditori fanno parte di una qualche setta, o roba simile.


    Febh scrutò con cura i volti di tutti, cercando di cogliere una qualunque emozione. Ci sarebbero altri dettagli, relativi soprattutto alle uccisioni e al loro scopo, ma questo è il quadro generale. Ora dobbiamo solo scovare i rettili rimasti..e eventualmente schiacciare i traditori.

    A questo proposito, io e i miei compagni stiamo lavorando a un modo per intercettare ogni possibile comunicazione tra gli abitanti dell'Albero Bianco e l'esterno.
    Guardò specificatamente il ninja di Solis. A questo proposito l'aiuto dei vostri compagni animali, nobile Mawaha, sarebbe a dir poco prezioso, vista la potenza dei loro occhi.

    La riunione continuava, eventualmente per definire meglio i piani d'azione, ma l'assalto ovviamente fermò tutto...

    [Il Tempio dopo l'Attacco]

    Lea sparita, Woo sconvolto. Monaci uccisi e in generale un gran casino. Dopo aver parlato con lo Shinrei, Febh fece cenno a una guardia, dicendole sottovoce. Woo-san non è in sè..tenetelo d'occhio, eventualmente chiamate Krom Kasov...non permettetegli di andarsene o potrebbe fare una pazzia.

    Lui e Shinodari si trovarono infine faccia a faccia col Sanga, senza veli o paraventi, e con il Diacono. A parte l'occhione in fronte, non aveva poi granchè di divino, ma lo Yakushi preferì tenere per sè i commenti. La situazione era già abbastanza tragica. Beh...almeno siete entrambi a posto...mi spiace per il vostro vice....Diacono-san Continuava imperterrito a non ricordarsi il nome di quell'uomo!

    L'occhio del Sanga sembrava capace di notevoli prodezze. Capisco...potete descriverci meglio il mezzorettile? Aveva armi naturali? Ha usato forse qualche tecnica particolare?
    Ma anche le informazioni sul Chap'pai erano importanti. Da come è descritto sembra una specie di portale...forse per richiamare altre truppe. Rimase pensieroso. Che ne dici? Chiese a Shinodari. Ad ogni modo era tempo di chiamare i cospiratori e partire per il contrattacco. Era verosimile che i rettili non avrebbero fatto in tempo a riposarsi, se loro fossero arrivati in fretta alle grotte.

    [...]

    Riunitisi prima della partenza, avrebbero scoperto da Shaina e Yami del furto delle reliquie. E ti pareva....come stanno le guardie? E' servito a qualcosa il camaleonte con il ninja medico? Appuntò mentalmente di interrogare l'animale, che aveva l'ordine di tornare se i nemici fossero stati troppo veloci per lui. E comunque alle grotte avevano un altra vedetta. Spero di incontrare Ssalshape a metà percorso, mentre torna indietro, dovrebbe aver visto qualcosa di utile.

    Il Sanga decise di tenere con sè Yami, così da aiutarlo nelle ricerche, Non ci furono opposizioni (Chi si opporrebbe a un Dio?) Tutto questo casino mi farà venire un mal di testa coi fiocchi...borbottò, poi rivolgendosi al ninja di Solis.Kujaku, sei poi riuscito a piazzare i tuoi sensori su Lea? Hai scoperto qualcosa di utile? Avrebbe chiesto all'eccentrico ninja, poco prima della partenza. Mi preoccupa Woo...forse Yami dovrebbe tenerlo d'occhio, oltre ad aiutare il Sanga...e se è per questo dovrebbero fare attenzione anche agli Hazuma....anzi, a tutti i Mizukumi, Kasov esclusi... Avrebbe quindi detto, pensando ad alta voce. In ogni caso lui era nel team di attacco...all'Albero Bianco avrebbero pensato quelli che restavano indietro.

    Pronti alla partenza?

    Chiese in prestito un tonico da uno dei monaci, se fosse stato possibile, così da generare sul suo corpo, nascosti nelle ampie maniche, quattro costrutti di chakra rotante, generati dalla sua Kaiten no Jutsu - Uzumaki. Per tutti lui avrebbe semplicemente composto cinque sigilli, per poi assumere il tonico e recuperare il chakra speso. Era una tecnica che poteva mantenere attiva indefinitamente, se ci si concentrava attivamente, e la avrebbe sfruttata appieno.

    [Le grotte]

    Durante il breve viaggio il gruppo potè discutere meglio delle rispettive tecniche. Anche Febh e le due Kunoichi accademiche in effetti non sapevano granchè delle rispettive abilità.

    Io combatto sulle medie e corte distanze. Preferisco le medie veramente, di solito in coppia con una lucertola. Ad ogni modo grazie alla mia Hijutsu, se qualcuno fosse così stupido da sfidarmi in corpo a corpo avrebbe di che pentirsene, per quanto non ami granchè la zuffa ravvicinata. Quindi se dovessimo dividerci per me l'ideale sarebbe avere qualcuno che controlli le lunghe distanze, e un'altro che gestisca le medie.

    Anche i Grimdadiani avrebbero descritto le loro generalità, ed intanto Febh, richiamata la lucertolina che aveva precedentemente esplorato le grotte, le chiese una mappa, anche approssimativa, di quello che aveva visto. Sarebbe tornata utile comunque. Bene...la resa dei conti. Tutti pronti? Avrebbe raccolto ogni informazione dal camaleonte e dal drago di Shinodari. Quindi sarebbero entrati.

    Comincio già a odiare questo posto... Non avevano ancora fatto cinque passi e già si lamentava. Poi davanti ai corridoi contorti, non ci fu altra possibilità che dividersi, o ci avrebbero messo troppo tempo.

    Come volevasi dimostrare....ufff.. Sbuffò. Dobbiamo necessariamente separarci gente...Arashi...altro tizio in giallo.. Nemmeno Komaru era un nome che gli veniva facile da memorizzare. Direi che noi tre facciamo un Team. Prendiamoci questi corridoi da esplorare. Indicò i cunicoli dall'ottavo al quattordicesimo.

    Una volta che i Team si fossero composti, Febh avrebbe preso la parola. Bene, team "bella e le bestie" fece un cenno alla squadra di Shinodari ..team "Pink Ladies" indicò quella di Shaina e team "tre tizi a caso" Aveva finito i nomi divertenti...Un'ultima cosa prima di separarci...Guardò tutti negli occhi. Evitate di crepare, perchè io non lo farò di certo, e non ho nè soldi nè tempo per farmi una sfilza di funerali, ok?

    Un modo molto "febh yakushi" di dire "in bocca al lupo, e state attenti".

    La strada lo avrebbe condotto fino a un ampio spiazzo roccioso, ma prima di arrivarci, non appena capirono che quello non era un condotto a fondo cieco, si fermò per richiamare a sè uno tra i suoi più potenti alleati.
    Ehi, principessa... cominciò, ma la lucertola azzurra col fiocco gli assestò una devastante codata sulla nuca. CHE MODI! E DOVE SIAMO? UNA GROTTA SENZA CRISTALLI? CHE RAZZA DI POS...? Buonabuonabuonabuona! Ok? La imploro, davvero, ci serve una mano... Bel leader quello che implorava un ramarro troppo cresciuto...anche se il ramarro in questione era carico di elettricità e irradiava potere solo a guardarlo. "Vi serve"? A te e a questi due avanzi di galera? Ma con chi credi di avere a che fare, servo? Non mi mescolo a gentaglia di questo stampo...

    Se...se mi aiuta le prometto che le presenterò una divinità locale....un essere che splende come il sole. Avanzò timidamente lo yakushi, sperando di stimolare la curiosità della lucertola. Un dio? Disse lei, abboccando all'amo alla grande. Uhmmm...suppongo che una possibilità del genere possa ben valere il mio supporto, per quanto dato controvoglia. Troppo magnanima, principessa... Sussurrò Febh, poi facendo cenno ai due Auroriani (presumibilmente sorpresi) Su, ringraziate anche voi...avanti... E con lo sguardo cercò di far capire che un commento fuori posto avrebbe significato la fine dei giochi...

    [...]

    Occhi e orecchie aperte, gente...quest'area è ampia, potrebbero attaccarci in massa...fortuna che abbiamo tutto lo spazio necessario per combattere anche usando Jutsu pesanti.. Mormorò. Questa sala è squallida e poco addobbata, il mio bagno è almeno dieci volte più grande. Ci tenne a precisare la principessa con un surrurro.

    Il gruppo avanzava in linea retta, con Febh davanti, seguito da Komaru e con Arashi a chiudere. Arashi aveva il compito di guardare a sinistra e di tanto in tanto posteriormente, Komaru a destra. Febh ovviamente osservava davanti a sè. La lucertola copriva il soffitto con lo sguardo, ma quando entrarono nello spiazzo si concentrò invece sulla zona alle loro spalle, subito sopra l'ingresso, dedicandosi al soffitto solo se questa fosse stata sgombra da nemici o figure sospette.
     
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