Sopravvivenza & Patriottismo

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    No. Non mi aveva convinto affatto. Nessuna delle sue parole mi aveva convinto del fatto che qualcosa potesse andare storto. A un basso livello di controllo del demone, esso poteva diventare imprevedibile e la sicurezza di poterlo controllare era solo un’illusione. Così, quando lui mi disse di non ridicolizzare le sue fatiche, mi avvicinai fino a trovarmi in piedi, davanti a lui.



    Vuoi vedere cosa sa fare un Jinchuuriki degno di tale nome Ryo? Quel Jinchuuriki che io voglio che tu diventi?


    Non attesi una risposta. Chiusi gli occhi, lui sapeva bene cosa stavo facendo. Quando li riaprii erano gialli, con una pupilla nera felina e fendere quell’oro che macchiava la mia iride, prima verde smeraldo. Allargai le braccia e lasciai che la pura potenza del demone avvolgesse il mio corpo, un ribollente chakra dorato che avvolse il mio corpo e che formò tre code. Queste si mossero, afferrarono all’unisono la poltrona e la sollevarono spostandola lontano senza fatica. Poi scomparvero sotto mio comando.


    image


    Chiusi gli occhi, lasciando che l’effetto inebriante di quel chakra scomparisse, trattenendo il fiato per qualche secondo per poi riaprirli, che erano ormai dello stesso colore di sempre. Aveva solamente assaggiato cosa avrebbe potuto fare, se avesse capito come sfruttare il potere del demone.



    Credi che io non sappia cos’hai patito Ryo? Non sono stupido, ho dovuto perdere la libertà una volta, poi la mia ragazza e mio foglio un’altra volta, per combattere contro il demone e riuscire ad aumentare quel legame indissolubile che mi lega a Kaku.
    Non voglio che tu patisca questo, non voglio che il fato ti metta di fronte a prove così dure che vanno oltre la tua immaginazione, così da farti tirare fuori il piacere di usare quel potere che tenti di sottomettere.


    Il tono non era severo, nemmeno duro. Era quasi dolce, quasi come un consiglio fraterno di chi conosceva fin troppo bene cosa il destino ti avesse riservato. Ryo era un ragazzino, Ryo era il mio allievo. Che razza di sensei ero se permettevo a chi si affidava a me di scegliere la via del dolore per controllare i suoi poteri? Che razza di sensei ero se gli permettevo di aspettare il momento in cui sarebbe stato costretto a diventare un Jinchuuriki migliore, con tutte le conseguenza che ne seguivano?



    Hai provato tanto dolore, come l’ho provato anche io, come lo proviamo noi tutti che per scelta o costrizione ci ritroviamo legati a loro. Io ne ho provato molto più di te, so quanto ne proverai ancora.
    Ti fidi di cosa ti dico Ryo? Posso aiutarti, perché tutti gli sforzi che hai fatto, rischiano di vanificarsi, qualora tu dovessi provare rabbia o dolore troppo grandi.
    Allora sarai costretto ad affrontare il demone più duramente della prima volta, per tentare di controllare i suoi poteri. Potresti uscirne rafforzato, o totalmente distrutto.
    Prima che questo accada, prima che tu stesso possa far del male a te stesso, voglio che diventi migliore adesso prima che tu sia costretto a farlo.
    Io ci sono passato, non è piacevole come cosa, davvero.


    Sorrisi appena. La mia mente vagò ai primi tempi con Kaku. Le notti insonni, le continue lotte interne, il chakra mantenuto a stento e pronto a esplodere con tutta la sua rabbia e potenza, ogni volta che con paura chiedevo i suoi poteri e pian piano avere la consapevolezza di poter fare ancora meglio. Poi il rapimento, l’incontro con Yui, quella lotta intestina tra me e il Biju dalla quale uscii vincitore, il dolore nel vedere Yui ridotta a uno straccio e l’esplosione dei nuovi poteri che mi diedero stabilità, poi il rapimento di Yui, incinta, il suo inseguimento in compagnia di Yami, la prigionia e le torture, fino ad arrivare alla morte della ragazza e del nostro bambino che ancora portava in grembo, la nuova esplosione dei poteri e la strage.



    Il ricordo di quelle sofferenze mi scosse, nuova determinazione mi assalì. Non potevo evitare che Ryo soffrisse, potevo evitare che in quei momenti si ritrovasse a combattere con il demone.



    Non ho idea di cosa abbiano fatto a casa tua Ryo, l’Amministrazione si è ripresa da poco e quindi non credo che l’abbiano toccata.
    Ti consiglio di non scoprirlo stasera però. Stasera resta da me, domani tornerai a casa tua dopo che avremo parlato con il Mizukage e averlo messo a conoscenza che tu sei il Jinchuuriki di Isonade. Non voglio proteste su questo punto, lui lo deve sapere.
    Domani poi voglio vedere a che punto sei, in un anno sarai migliorato in qualche modo, no?


    Chiesi speranzoso, ma non troppo sicuro. Probabilmente Ryo si era dato a battaglie mentali, più che fisiche, per controllare il demone. Tuttavia oltre che a una buona mente per contenere un potere così immenso ci voleva anche un buon corpo.



    Edited by -Max - 1/7/2010, 17:39
     
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