La Battaglia dell'Accademia

I ninja combattono e il sangue viene pagato.
Il sudore della fronte, i vestiti strappati,
le armi sparse sul lembo di terra, le mura ridotte in macerie.
Eccitazione o paura attanaglia gli animi dei combattenti.

In una parola "la guerra".

I nemici si sono mostrati,
i campioni sono scesi in campo, dall'una e dall'altra parte.
Il vento di Suna si allea con il capo della Nebbia,
demone di Kiri con la lucertola di Oto,
che a sua volta si adopera con il rospo del Fuoco.
I villaggi sono uniti contro il comune nemico...
I titani nascondono i grandi sforzi dei semplici "soldati"
impegnati nello stesso, valoroso, indispensabile sforzo.
E' forse la minaccia più grande mai mossa all'accademia,
ormai ridotta in poco più di macerie.

Ma non è la mia battaglia.

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Mi trovo qui per caso. Tornavo dalla riunione con il consiglio Mikawa per parlare del nuovo assetto da dare al clan ed ecco comparire nel cielo quattro dragoni di notevoli dimensioni. Dalla loro direzione di marcia ho capito subito che si stavano recando all’accademia.

Ora osservo la scena dall'alto dell'altopiano sovrastante il campo di guerra. Contemplo il caos generale, protagonista assoluto del conflitto; quello schema iniziale adoperato dagli aggressori si è perso nel momento in cui l’accademia si è rivelata pullulante di ninja pronti a combattere per essa. E’ incoraggiante vedere tanti ninja spinti da tal senso del dovere...peccato che combattano per una causa sbagliata. Inculcati sin dalla nascita a quel senso di fratellanza e pace indispensabile per la sopravvivenza (dei deboli aggiungerei) non riescono a capire che dovrebbero aiutare gli ambizioni shinobi "traditori" a distruggere quelle secolari mura.
Stanco di star lì mi avvicino alla scottante zona cercando valutare a pieno se quella che si sta svolgendo è una vera guerra o una semplice scaramuccia. Il livello dei combattenti in gioco è buono dall’una e dall’altra parte. Penetro nel confuso e promiscuo schieramento dal lato occidentale. Lì combatte Drake, chinin mio ex allievo dal ritrovato potere.
Non intervengo in nessun conflitto e se nessuno mi avesse chiamato in causa sarei passato inosservato. Il passo è lento è cadenzato e l’attenzione è rivolta ai singoli scontri dei più noti ninja. Questa è la giusta aria per i miei polmoni.

A quel tempo nessuno ancora mi chiamava “ Il collezionista”, nome che con il passar del tempo divenne temuto e rispettato ...Al tempo, in effetti, nessuno mi conosceva perché era stato abile nel nascondermi nei luoghi più oscuri di Oto. In pochi, solo gli amministratori, conoscevano il mio volto, perché ero stato costretto a presentare delle carte inequivocabili sulla mia identità.Tuttavia mi potevo ritenere fortunato ...erano anni che praticavo esperimenti che molti avrebbero potuto definire immorali, e nessuno mi aveva scoperto. In effetti ero contento della mia situazione perché ancora non c’erano ostacoli alla realizzazione del mio piano.
Quel giorno in particolare mi era stato affidato uno dei soliti incarichi che il mio ruolo di eliminatore di cadaveri richiedeva. Doveva semplicemente arrivare all’accademia, prelevare cinque corpi e “smaltirli”. Avevo quindi le mie vesti leggere, come al solito, e la maschera da eliminatore di cadaveri: nulla di complesso, un pezzo di legno con qualche ghirigoro colorato. Semplice ma efficace...
Non mi ricordo esattamente quali erano i miei pensieri, probabilmente qualcosa circa le nuove tecniche che avevo scoperto ... in quel periodo ero molto attivo ... e anche molto distratto, tanto da rendermi conto solo in ritardo della straordinaria tragedia che si stava lì compiendo.
Quando fui lì, un misto di eccitazione e terrore mi attanagliò il petto. Però fu solo un attimo ... perché i miei occhi si mossero verso quella cosa che da una vita aveva attratto la mia attenzione: cadaveri.
Era difficile dirlo, dal mio punto di osservazione potevo scorgere tre cadaveri, ma probabilmente ce ne erano molti di più... intorno a me infuriava la battaglia e i ninja si scagliavano contro tutte quelle preziosissime tecniche. Tecniche ignote che non conoscevo e che volevo conoscere, che dovevo conoscere...
Dovevo recuperare qualche cadavere per analizzarlo meglio, per poterne scoprire i segreti, o per lo meno preservarlo fin quando non ne avessi avuto le capacità.
Intanto grossi draghi di argilla sorvolavano il cielo mentre un coccodrillo enorme correva attraverso il campo di battaglia... da quella parte sembravano esserci ninja molto potenti: sarebbe stato troppo bello osservare da vicino qualcuna delle loro jutsu...
Ero su di giri quando mi imposi la calma,altrimenti avrei sprecato quella preziosissima opportunità. Avrei recuperato dei cadaveri e li avrei studiati..solo che dovevo trovare quelli adatti...
Odiavo tutta quella confusione che non mi permetteva di capire dove dirigermi per trovare quello che cercavo.
Alla fine mi ritrovai al centro della battaglia , tra i corpi maciullati e agonizzanti, o meglio dire la battaglia mi coinvolse ed aveva l’aspetto di un ninja nerboruto circondato da quello che sembrava chakra elettrico...
Puntava dritto contro di me.

“Dannazione”

Pensavo sfoderando la wakizashi avvelenata...
Era evidentemente un combattente sulla corta distanza, lo si capiva dai due tirapugni con lame, ma non doveva essere più esperto di un genin ed, in definitiva, i suoi movimenti erano lenti, seppur molto potenti [vel 400, for 475].
Se fosse stato più preparato probabilmente sarebbe riuscito ad impensierirmi,ma come stavano le cose non aveva scampo[counter].
Il suo pugno sinistro sfilò alla destro del mio corpo e precisamente sotto il braccio armato di wakizashi che prontamente avevo alzato così da infilare la spada nel suo cranio [vel 550, impasto mezzo basso].Ricordo ancora il veleno della lama mischiarsi al sangue di quel povero malcapitato...
Tuttavia non era stato così vano il suo attacco. Infatti il chakra che ne rivestiva il braccio mi aveva leggermente bruciato il fianco destro, di poco sotto l’ascella, superando la protezione leggera che avevo indosso.[rottura 15/40- ferita quasi leggera].
Siccome avevo pochi spazi dove mettere un cadavere avevo deciso di non prendere questo in particolare.Avevo riconosciuto una delle tecniche speciali di Oto, e in un campo pieno di ninja di altri villaggi, sarebbe stato uno spreco non approfittarne...