Il Lazaretto II - Bosco dei Sussurri-

[Oto] | [QdV]

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    Neala riflesse attentamente dall'altra parte della cornetta prima di rispondere ad Eiatsu, cominciando dall'escrescenza sul dorso della mano del ragazzo, dicendogli:

    "Per ora non sarà necessario, prendi la pillola se dovesse cominciare ad estendersi troppo velocemente o se dovessi cominciare a sentirti arrabbiato o affamato, questa malattia può offuscare la tua mente se le dai modo di farlo, quindi cerca di controllare le tue emozioni.
    Ricorda che con un discreto autocontrollo, la malattia ci può mettere anni a fare il suo corso anche senza l'aiuto delle pillole."


    Dopo una pausa nel quale si sentì chiaramente l'apertura di un barattolo di pillole, la donna proseguì:

    "In futuro ti raccomanderei d'evitare d'usare nuovamente quella tecnica, innanzitutto, le menti dei pazienti sono totalmente inaffidabili dato il loro stato e soprattutto, più è progredita in loro la malattia, meno ti saranno utili e più ti saranno dannosi, vedi, quella ragazza è stata portata qui dal nonno dopo che le è comparso il segno sulla mano, come è accaduto a te...probabilmente chiedendole di un individuo anziano, le hai fatto credere che fosse tornato a prenderla, non sà che il povero vecchio è morto pregando per la guarigione della nipote..."

    Ed in fine, le tornò in mente un'informazione utile, aggiunse quindi:

    "Ad ogni modo, se doveste essere in dubbio sul combattere o meno, ricordate che i quattro ninja sui quali Orochimaru sperimentò il Corpus che ancora rimangono, sono dotati di uno speciale tatuaggio di riconoscimento identico al simbolo del suono, loro sono quelli che possono darvi più rogne all'infuori di Akashi e dell'originale."

    Successivamente, Diogenes fece diversi esperimenti legati alle notizie date loro da Neala su quelle strane piante, sino a decidere d'infiltrare il proprio sangue al di là delle crepe, improvvisamente, il Mikawa avrebbe avvertito un forte risucchio e tirando con forza, avrebbe sfondato il muro già crepato, tirando a sè un'assurda pianta di colore rosso dalla quale pendevano quattro frutti azzurri grossi come mele e tra le cui radici era intrappolato un cadavere deforme, evidentemente un paziente, dal quale colava acqua stranamente limpida.
    Se Diogenes non avesse interrotto il contatto col sangue, la pianta avrebbe continuato a risucchiarglielo.

    image



    Neala chiamò nuovamente i due per informarli meglio dopo aver dato un'occhiata al suo libro di botanica:

    "Allora, la pianta che avete trovato ha la capacità d'attecchire sui cadaveri freschi rubandone il sangue come nutrimento, in cambio produce acqua e dei frutti che rimpinguano le riserve di chakra, se avete qualche contenitore, prendete dell'acqua e portate con voi i frutti."

    Ognuno dei 4 frutti restituisce un consumo Medio.

    [...]



    Ora era facile intuire eprchè i più deboli fuggissero di fronte all'odore di quell pianta, chissà quanti ne aveva presi in passato e chissà quanti ce n'erano dietro quella parete, ma il buio era troppo fitto per controllare.
    Dirigendosi verso il tunnel, i due ninja decisero di utilizzare un clone di sangue come esploratore, ilquale nel buio, potè vedere dei resti scomposti, tanto che camminare poteva risultare assai difficile visto il numero di cadaveri.
    Inoltrandosi per una decina di metri, non sembrò accadere nulla di particolare, ma poco prima d'imboccare una svolta, ecco che improvvisamente la galleria cominciò a tremare, mentre qualcosa sembrò venire verso di lui, ma il buio era troppo fitto e l'ultima cosa che sentì il clone di sangue, furono delle punte acuminate conficcarsi nel suo corpo per poi essere schiacciato da qualcosa di enorme.

    Dall'esterno, il rumore sarebbe aumentato sempre più, sino a quando qualcosa non rotolò verso l'ingresso del tunnel, incastrandovisi e rendendo visibile parte del suo corpo deforme.
    Sull'entrata si vedevano un'enorme superficie tondeggiante costellata di aculei ossei, la carna già arrossata, era macchiata di sangue, probabilmente quel che rimaneva del clone di sangue.
    Una cosa evidente su quella superficie però, era un tatuaggio identico a quello descritto da Neala al telefono, evidentemente, avevano a che fare con uno di quei ninja, ma come capire quale fosse il suo livello e soprattutto, come sbarazzarsene visto che bloccava il passaggio?

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    Il piano aveva funzionato e il nostro ingegno fu premiato. Certo, avevo perso un po di sangue, ma in fin dei conti una quantità irrisoria in confronto al bottino trovato. Acqua e frutti energetici sarebbero stati utili per sopravvivere in quell'inferno, se Neala non si stava sbagliando. Misi un paio di frutti nel mio porta oggetti, facendo spazio tra il poco equipaggiamento portato. Gli altri due li avrei lasciato ad Eiatsu...riguardo all'acqua, invece, ne bevvi un po verificandone prima in modo grossolano la purezza. Non che non mi fidassi di Neala ma fu quasi un'azione istintiva. Per raccogliere altro liquido avrei potuto usare al massimo il fodero della mia katana quindi se l'eliminatore avesse proposto qualcosa di meglio avremmo fatto a modo suo. Dunque continuammo ad avanzare fino all'ingresso del tunnel...

    Il clone procedeva cauto in quel loco ignoto ma non appena sentii quella specie di terremoto intuii subito di aver perso il mio fedele servitore. Bhè, in ogni caso meglio lui che noi no? La cosa che strabordò dall'apertura era informe. Oltre il sangue del mio clone presente su quella superficie irregolare, spiccava il tatuaggio del Suono, ampiamente descritto da Neala. Dunque avevamo davanti uno degli abomini "speciali", ovvero quelli di cui dovevamo avere maggiori premure. Magnifico! Ma ora quella cosa, che ad una prima occhiata poteva sembrare una pancia di grosse dimensioni, viste anche le quattro appendici a cinque punte a mò di dita di piedi e mani che la attorniavano, ci stava bloccando il passaggio...e il tempo era oro per noi infettati.

    zara10

    " Che dici...proviamo con le maniere forti? "

    Recuperando parte del sangue ed attingendo ad una picca quantità extra, creai dunque una lancia di potenza e durezza molto elevata [3 Slot Sangue | Pot 60 | Durezza 2]. Successivamente, rimanendo a 3 metri di distanza, mossi mediante il controllo sanguigno [For 900] la mia appena creata arma per andare a trafiggere quell'ammasso di carne, proprio al centro di quella che pensavo fosse il suo ventre. La posa era attenta e pronta a qualunque evenienza...potevamo aspettarci di tutto in quella prigione di abominevoli pazzi. In ogni caso, sia che il colpo fosse andato a segno o meno, di sicuro dovevamo aspettarci una reazione da parte dell'infetto...e sicuramente non ci avrebbe ringraziati.

     
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    Il chunin non aveva un modo migliore per portare con se l'acqua per cui ne approfittò in quel momento per bere in abbondanza. Guardando in basso, era evidente il punto sul suo braccio dove la malattia aveva corrotto la carne e si era fatta avanti con una escrescenza rossastra. Non gli dava dolore, ma gli metteva una certa ansia che gli attorcigliava lo stomaco. Un pò lo stesso effetto che faceva guardarsi intorno e scoprire di essere circondato da malati bestiali, sepolti vivi nel ventre di oto insieme a tutta l'altra merda. Ma questa missione era davvero molto importante: il concentrarsi sul loro obiettivo d'aiuto al suo stato d'animo.

    Trovarono infine il passaggio al livello successivo, sbarrato dalla cosa che aveva fatto a pezzi il clone del mikawa( cosa tutt'altro che incoraggiante).Se fosse stato da solo, probabilmente il chunin lo avrebbe aggirato...Diogene non era dello stesso avviso. Creò una lancia di sangue e la portò a cozzare contro la pelle deforme dell'essere.

    Eiastu si mise rapidamente in posizione di difesa, avvicinando le bracci al petto pronto a difendersi o a generare le tecniche di difesa in suo possesso. Era pronto anche all'offensiva, ma sarebbe stato cauto questa volta ad usare il suo chakra: aveva già sperimentato quanto fosse facile far progredire la malattia.

     
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    Una volta trafitto, dall'enorme ventre fuoriuscì un lungo zampillo di sangue scuro che riempì il terreno dello stretto corridoio nel quale si trovavano i due otesi e che forse, avrebbero persino rischiato d'essere colpiti da qualche schizzo di rimbalzo dal terreno.

    Ma se quella visione era sinistra, l'urlo della creatura lo fù ancora di più e per istinto, quest'ultima convogliò il proprio chakra all'interno delle proprie ossa e queste si allungarono verso i suoi assalitori allo scopo di trafiggerli.
    Neala osservò tutto grazie ad una telecamera e si disse che per quanto quelle creature non fossero più capaci di creare dei jutsu, fossero comunque capaci d'impastare il chakra e probabilmente, la malattia consentiva loro di manipolare ossa e muscoli in maniera molto limitata rispetto a specialisti come ad esempio i Kaguya.
    Cionondimeno si trattava di una consocenza importante che avrebbe segnalato ai due ninja una volta superato quell'ostacolo.
    Ma avvertendo una pulsazione nelle aree devastate dal Corpus, la donna si piegò su sé stessa e con mano tremante, raggiunge le sue pillole, portandosene alla bocca una manciata le trangugiò e dopo diversi minuti, si tirò sù boccheggiandoo...oramai non le rimaneva molto tempo, attacchi violenti come quello cominciavano a farsi sempre più frequenti, imprecò a denti stretti al pensiero di diventare una bestia come gli altri.

    CITAZIONE
    Le ossa del costato puntano Diogenes, sono 10 in totale, mentre quelle del bacino si rivolgono verso Eiatsu, in totale sono 4 ed arrivano ad una distanza di circa 8 metri, il corridoio è largo 2 metri.
    Le statistiche della vittima del corpus sono:

    Forza: 550 / Velocità: 450 / Resistenza: 550


    Ogni osso ha una potenza di 40 ed una durezza pari a 4 e la velocità con cui arrivano è pari a quella del malato + 3 tacche (525).

    Una volta evitato l'attacco, avrebbero dovuto avere a che fare con l'ovvio problema che un tipo dalla pancia tanto grande da ostruire il passaggio aveva bloccato l'unica uscita visibile e che vi era morto lasciando di fronte a sé un lago di sangue scuro che probabilmente non doveva essere molto salutare e delle ossa che non sembravano voler tornare alle loro dimensioni usuali e che creavano un groviglio che andava ad ostruire anche il corridoio nel quale si trovavano.

    Come riuscire a superare quell'ostacolo tanto inbombrante e pesante?

    Inoltre, attirati del rumore, alcuni dei pazienti più docili che prima gli avevano ceduto il passo, ora si trovavano alle loro spalle e sembravano studiare ciò che si trovava di fronte a loro, tutti sembravano consci che il pericolo ed il sangue del quale aveva parlato la ragazzina sotto l'interrogatorio mentale di Eiatsu, provenisse da quel tipo ora defunto.
    Alcuni di loro annusavano l'aria di fronte a loro alla ricerca di chissà che cosa e mantenevano una distanza di circa 5 metri dai due shinobi.
     
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    Quando l'urlo disumano dell'infetto proruppe all'interno di quello stretto corridoio, l'eliminatore era pronto. La mano sinistra era davanti al petto, mentre la destra sull'elsa della Katana, le gambe leggermente flesse , lo sguardo fisse. Non gli sfuggì il movimento che si generò subito dopo il grido, mentre una grandinata di "lance ossee" viaggiava contro di loro. Ben dieci spuntoni erano partiti contro il Mikawa, forse ad una velocità tale da non impensirirlo. Tre, invece, volavano veloci contro l'elimintore. Prontamente battè il piede sinistro sul terreno, che schioccò forte in risposta. Dal terreno si alzò uno spesso muro di terra che coprì tutto il passaggio: il rovesciamento terrestre, decisamente la tecnica difensiva più potente del chunin. Eppure si era fatto male i conti!

    Bastarono due sole di quelle ossa ad infrangere la barriera di terra, sebbene furono rallentati a tal punto da non riuscire a proseguire oltre.

    “Dannazione!”

    Mentre il muro si sfaldava, cadendo a terra in mille pezzi altre due lance viaggiavano contro di lui.I suoi riflessi gli furono molto di aiuto [rif: 550] :spiccò un salto alla sua sinistra, schivando una delle due e, in volo, deviando la seconda, che ancora lo minacciava, con la wakizashi. Il chunin atterrò sul muro laterale del corridoio, aggrappandosi alla parete tramite il chakra adesivo.L'arma ossea che aveva deviato si era conficcato a terra e vibrando; l'altra si era persa svariati metri più in dietro. Mentre il sangue del mostro si estendeva a terra, e Diogenes si occupava della sua dose di ossa che lo minacciavano, lo sguardo del ragazzo cadde sulla sua arma. Guardandola capì quanto aveva sottovalutato quell'offensiva. Dove il giavellotto di corno aveva impattato il metallo otese si era aperta un crepa preoccupante,una incisione netta color grigio scuro su un grigio più chiaro[ rottura arma 40/60]. Sarebbe stata quasi del tutto inservibile nei prossimi scontri...

    [...]

    Quando anche Diogenes fu fuori pericolo, il mostro era definitivamente morto.La sua carcassa, con tutte le ossa e il sangue, ostacolava però il passaggio. Non potevano avvicinarsi più di tanto anche perchè il sangue sembrava essere veicolo di qualcosa di molto brutto. Gli altri infetti, che si stavano ora radunando, dovevano pensarla alla stessa maniera visto che non si avvicinavano più di tanto.

    “Ci penso io a liberare la strada Aloysius, tu tieni lontano da me questo sangue venefico...anzi disponilo tra noi e questi infetti: sembra che abbiano paura ad attraversarlo e questo li terrà lontani dal passaggio. Del resto, sono loro i malati che hanno più possibilità di guarire ma, se andranno al secondo livello, dubito fortemente che vivranno abbastanza per ricevere la cura.”

    Detto questo si avvicinò alla carcassa camminando sempre sul muro laterale del corridoio. Quando raggiunse uno dei costrutti ossei che uscivano dal suo corpo si fermò. Lo ispezionò per bene, controllandone la superficie così da escludere la presenza di eventuali veleni [controllo del gusto 1].In ogni caso si sarebbe giuntata la mano e avrebbe toccato il mostro.

    Un secondo ed entrambi sarebbero spariti risucchiati in un vortice spaziotemporale evocato dall'eliminatore.La tecnica li avrebbe portati entrambi una ventina di metri più in dietro, nelle vicinanze della strutture che gli infetti già normalmente evitavano( così' da non creare ulteriore scompiglio).

    Avrebbe quindi fatto ritorno, a piedi, evitando gli infetti continuando a camminare sui muri della struttura. Non aveva dubbi che il gigante lo stesse aspettando con impazienza per andare avanti. Ora che il passo era libero, potevano andare al secondo livello. Tuttavia il chunin chiese un'ultima cosa al Mikawa, estraendo due fialette vuote da un contenitore:

    “Aloysius riempi queste fialette con il sangue del'infetto. Potrebbe essere un'arma potente in futuro.”

    Sigillate le fiale le rimise a posto. Potevano continuare.




    Chakra: 520/640


    CITAZIONE
    Rovesciamento Terrestre
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco
    Tramite un violento colpo a terra con la gamba, l'utilizzatore potrà solleva una grossa parete di roccia che potrà essere utilizzata per difendersi da proiettili o jutsu che coinvolgano un'ampia zona; la dimensione della parete di roccia pari a 2 slot dimensionali per grado ninja. La potenza difensiva di tale roccia è pari a 60, mentre la durezza è pari a 1, in ogni punto della parete. La parete è fisica e può essere utilizzata anche più volte, finché distrutta, anche per fini offensivi.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio Alto )
    [Da chunin in su]

    CITAZIONE
    Tecnica del Teletrasporto – Shunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (Veloce)
    L'utilizzatore può viaggiare attraverso lo spazio entro 50 metri dal punto di partenza. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta. Il viaggio durerà circa un secondo.
    Il punto d'arrivo non deve essere occupato da altra sostanza solida o liquida, né deve essere presente entro 9 metri una discreta fonte di chakra. È possibile portare altri ninja con se al costo extra pari a Mediobasso.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]


    Edited by - Hohenheim - - 16/7/2011, 12:33
     
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    Nulla di anomalo in fin dei conti. Quell'abominio, subito il colpo, ci ricambiò il favore portandoci un'offensiva non indifferente. Certo, magari qualche anno fa, ai tempi del torneo di Oto, un attacco del genere poteva considerarsi al limite dell'affrontabile; a meno di potenti tecniche difensive, pensare di schivare tutte quelle lance ossee sarebbe stato impossibile. Tuttavia ora le cose erano diverse, il mio corpo si era evoluto nella macchina da guerra che tanto avevo bramato di diventare...dunque quando vidi il tessuto esplodere sotto la pressione delle ossa manipolate, le mie gambe erano già flesse e pronte ad effettuare con forza un balzo in verticale utile, insieme alla giusta dose di chakra, a raggiungere il soffitto ed agganciarmici [Rif 700 | Agil 700 | For 900]. Le costole, già indirizzate verso la mia precedente posizione, trafissero solo l'aria mentre il giovane Eiatsu si dava da fare per uscire illeso dalle armi che lo bersagliavano. Un controllo sulle proprie ossa non paragonabile a quello di un abile Kaguya ma di certo affascinante per le capacità estensive ignote persino a quel clan di combattenti dal temibile potere innato (da quanto sapevo, ovviamente). In ogni caso dovetti arretrare camminando sul muro per poter riatterrare fuori dalla portata delle ossa.

    " Va bene Eiatsu...attento alle ossa e non abbassare mai la guardia, nonostante sembri essere passato a miglior vita potrebbe nascondere ancora qualche trucchetto."

    Dunque mentre Eiatsu si avvicinava a quell'enorme massa informe io cercai di recuperare il mio sangue derivante dal clone, ora distrutto, e dal costrutto ancora rigido privandolo di eventuali impurità. Una volta instillato mi impegnai per prelevare tutto il sangue non coperto dell'infetto presente nella zona e riunirlo in una sfera stazionante a meno di due metri da me. Fatto ciò iniziai la mia analisi...una più approfondita ispezione di quel liquido avrebbe seguito la fine della missione ma aspettando il mio compagno non sarebbe stato uno spreco di tempo iniziare a capirci qualcosa.



    Vederci Rosso
    A costo 1/2 basso il ninja è in grado di scoprire diverse informazioni su una data quantità di sangue, quali: quantità, gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tempo di contatto con l’aria. Inoltre è in grado di riconoscere del sangue già incontrato e associarne la persona, se conosciuta. E’ necessario un round di completa concentrazione (in quest un minuto).
    [Da genin in su]


    Guardare oltre le apparenze
    Lo shinobi è in grado di individuare anche la presenza di particolari geni nel sangue. Sarà possibile definire il tipo di Kekkai Genkai, Hijutsu e Kinjutsu (se alternano il corpo del portatore) posseduta e riconoscerlo solo se già conosciuta l'informazione caratteristica.
    [Da chunin in su]


    Buon sangue non mente
    L’utilizzatore è grado di stabilire anche l’energia del ninja a cui appartiene il sangue preso in analisi.
    [Da jonin in su]



    E poi non aveva abbandonato l'idea di sfruttare il corpus come arma segreta per Oto; quel sangue mi sarebbe stato molto utile per studiare la malattia, perfezionare gli esperimenti di Orochimaru e creare dei super soldati. Probabilmente avrei avuto bisogno di aiuto, magari avrei potuto chiedere proprio a Naela o a Ledah, il nuovo rettole dell'ospedale; ma a questo avrei pensato dopo. Avrei dunque squadrato la stanza in cerca di telecamere e, se ce ne fossero state, avrei cercato nel modo più naturale possibile di posizionarmi o spostarmi in modo tale da non poter essere visto. Questo perchè, finita la mia analisi sul sangue, ne estrassi due campioni dal globo mantenuto liquido grazie al chakra e li misi in due distinte fialette controllandolo sempre mediante il Chikotsumyaku. Il rimanente tessuto lo avrei disposto alle mie spalle, come aveva suggerito Eiatsu, in modo da impedire agli accorsi ammalati di andare a morire nei livelli inferiori ed evitare in generale qualsiasi altra rogna che potevano darci. Sempre che l'intuizione dell'eliminatore fosse stata corretta.
    Ritornato dal suo viaggetto, avrei riferito ad Eiatsu le informazioni sul sangue che ero riuscito ad ottenere...dopotutto lui era il medico. Successivamente ci incamminammo vigili nel cunicolo ora liberato dall'ingombrante mole dell'esperimento di Orochimaru diretti verso il secondo livello. Le cose ora si facevano più interessanti e avevo come l'impressione che non mi sarebbero bastati i miei soli riflessi per uscire indenne dai pericoli di quel loco.

     
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    I pazienti del primo livello assistettero scioccati alla sparizione del colossale cadavere dell'essere che per anni aveva reso il passaggio al livello inferiore il proprio territorio di caccia.

    Quando aveva poggiato la propria mano sul ventre dell'essere, Eiatsu comprese quanto quella superficie fosse dura e ruvida, erano muscoli deformati ed irrobustiti al punto da sembrare quasi una corazza di cuoio e non percepiva la presenza di veleni nonostante quel sangue scuro, quando poi lo trasportò altrove, il ninja ebbe modo di vedere la creatura nella sua interezza.

    mostri_post_lazzaretto_1_ciccio



    Il busto era come se si fosse gonfiato sino a divenire un'immensa sfera dalla quale sbucavano la testa ed arti che al confronto col resto del corpo apparivano cortissimi, sulle estremità di ogni arto si potevano notare i segni della malattia e dalle punte delle dita spuntavano delle ossa che se fossero state capaci di allungarsi come quelle del costato, avrebbero potuto aiutarlo nei movimenti.
    La testa era calva e lo sguardo fisso e privo di vita dominava un viso segnato dalle privazioni di quel luogo.

    Ad un'analisi veloce, Eiatsu avrebbe potuto determinare l'avanzamento della malattia, Neala aveva detto che andavano considerate 8 zone, la testa ed il busto erano divise in due, ogni arto stava a sé.
    La creatura aveva la totalità del busto mutata e solo le estremità di ogni arto trasformate, cosa che poteva collocarlo sulle 4 mutazioni, si trattava di un livello 2.

    A questa scoperta avrebbe aggiunto le informazioni raccolte da Diogene tramite un'analisi sul sangue del malato, il quale scoprì d'aver versato diversi litri di sangue del gruppo B in una quantità nettamente superiore a quella posseduta da un comune essere umano, accertò inoltre l'assenza di una qualsiasi abilità genetica e l'energia di quell'essere si collocava attorno al livello di una rossa.
    Il suo colore scuro era probabilmente legato al progredire della malattia, forse diventava sempre più scuro col progredire della stessa.

    Neala non comprese cosa stesse facendo il Mikawa e quando lo vide gettarsi il sangue alle spalle impallidì.
    La situazione che si era creata non era prevedibile, lei era sicura che avrebbero ucciso qualcuno, ma non che avrebbero tentato di usare il sangue come una barriera, a giudicare dal colore si trattava di un secondo livello ed ora era a contatto di tutti quei primi livelli alle loro spalle...
    Quel sangue era pericoloso in quanto un ottimo modo per trasmettere il morbo, una simile quantità rischiava di creare un elevato numero di secondi livelli in brevissimo tempo!

    mostri_post_lazzaretto_2_famiglia



    Dei pazienti fermi dietro al sangue, ce n'erano due che apparivano più determinati degli altri, erano un uomo con la mascella e la parte superiore del torso mutate ed una ragazzina con il lato destro del volto deturpato, forse condividevano un legame di sangue perchè si riservavano sguardi molto dolci.
    In ogni caso, l'uomo si mise in spalla la ragazzina e cominciò la traversata di quella barriera invisibile, sentiva istintivamente che quel lago scuro fosse pericoloso e dopo averlo superato sembrò effettivamente avere un malore, cadde in ginocchio e la figlioletta accorse subito al soccorso, anche se non aveva idea di cosa dovesse fare, il resto dei disperati restò a fissarlo intimoriti.

    SE fossero rimasti lì, Eiatsu e Diogene avrbbero visto che le braccia dell'uomo cominciarono a mutare colore e che dai gomiti e dalle nocche, cominciarono a sporgere delle ossa, los cricchiolio delle ossa e dei muscoli era qusi assordante ed il processo sembrava particolarmente doloroso, le urla dell'uomo spaventarono la figlioletta che cominciò a piangere mentre emetteva disperati versi gutturali.
    Si voltò anche verso i due shinobi, come a chiedere loro aiuto prima di venire allontanata con uno spintone.

    L'uomo adesso aveva completato la trasformazione, ci erano voluti pochi secondi ed ora le sue braccia erano grandi e robuste, lo sguardo aveva assunto una nota furiosa e sarebbe stato chiaro come il passaggio ad un livello due aumentasse notevolmente l'aggressività.

    Per un livello due non contava quanto fossero potenti i due avversari, per lui contavano solo la prelibatezza delle loro carni e l'amore per la figlioletta che anche in quello stato sembrava guidare le sue azioni.
    Doveva procurarle da mangiare...

    SE invece si fossero allontanati, avrebbero udito le urla dell'uomo, ma la loro preoccupazione principale sarebbe stata quella di riuscire ad avanzare all'interno del passaggio scuro, il posto era ricoperto di resti schiacciati e si vedevano ossa e volti spezzati e deformati ed il tanfo era asfissiante, il sangue era ovunque e ben presto, Eiatsù sentì formicolare la mano sulla quale si trovavano i segni della malattia, era come se qualcosa si allargasse sul dorso della propria mano.
    E Diogene avrebbe sentito la stessa sensazione sulla guancia destra, una volta trovata l'uscita e passati dalla grotta ad una stanza illuminata che precedeva una rampa di scale, avrebbero potuto notare i cambiamenti.
    Il braccio di Eiatsu sino a poco prima della spalla era quasi completamente ricoperto da una muscolatura rossa dalla durezza del cuoio, oltre che ruvida al tatto e tutto il lato destro del volto di Diogene erano colorati di rosso ed al buio non avrebbe sentito che un fastidioso pizzicore.
    Se non avessero preso le pillole, rischiavano che quel contagio si estendesse ad un altra parte del corpo prima della mutazione vera e propria che poteva avere esiti imprevedibili, tra i quali la demenza anche se le pillole di Neala erano in grado di combattere quel problema.

    CITAZIONE
    Tutte le aree mutate aumentano la propria resistenza di 1 tacca.
    La velocità nel comporre sigilli di Eiatsu si riduce di 1, le dita gli rispondono infatti più lentamente

     
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    L'essere che aveva tirato fuori dal passaggio era schifosamente enorme. Le parti mutate avevano deformato ed ingigantito tutto il suo busto, lasciando ridicolmente piccoli gli arti e la testa. Se non fosse stato per il colore cremisi della sua pelle e per le lance ossee che gli spuntavano da quello che una volta doveva essere stato il suo busto, lo si sarebbe benissimo potuto scambiare per un macigno bello grosso. Doveva essere un livello due, secondo la ripartizione delle zone del corpo che potevano mutare. Al livello due doveva anche essere legato il colore del sangue dell'infetto, molto più scuro del sangue di un essere umano in salute,ma il chunin non vi trovò traccia alcuna di veleno.

    Quando tornò dal jonin, venne ragguagliato su altre caratteristiche che il Mikawa doveva aver scoperto grazie alle sue doti peculiari: l'infetto aveva molto sangue di tipo B in corpo, nessuna abilità innata e doveva aver avuto in vita un livello di forza paragonabile a quello di un genin esperto... e questa notizia non fece saltare il chunin dalla gioia, perché se un genin esperto, ma mutato, poteva metterlo in difficoltà non osava pensare cosa sarebbe successo contro Akashi. Ancora una volta il chunin si ripeté che era stato un bene portare Aloysius con lui, invero se fosse stato da solo, anche con l'aiuto dei cadaveri, sarebbe stato quasi impossibile per lui spuntarla in quell'impresa...

    Mentre così ragionava il due si stava muovendo alla volta del livello successivo, quando un rumore di passi fece voltare il ragazzo. Quello che vide lo lasciò stupefatto!

    “ Dannazione!”

    Infatti due contagiati, una bambina ed un uomo, avevano appena fatto quello che non pensava fosse possibile: stavano attraversando la pozza di sangue dell'uomo che avevano appena ucciso. In realtà la bambina era stata presa sulle spalle dall'altro uomo in un atteggiamento molto paterno. Quest'ultimo, infatti, doveva aver capito che il sangue era malsano e l' attraversarlo era pericoloso. Eppure chissà, forse la malattia, forse la voglia di uscire da quel posto lo avevano spinto a quella follia. Perchè proprio di una follia si trattava. Dall'alto del suo raziocinio, Eiatsu capiva perfettamente che avanzare nei livelli avrebbe significato morte per ognuno degli infetti presenti.

    Il danno, tuttavia, era ormai fatto e le conseguenze non si fecero aspettare. L'uomo, immediatamente dopo il passaggio, fu scosso da terribili urla mentre altre zone, quelle delle braccia, mutavano in un processo estremamente doloroso. La figlioletta, alla vista delle condizioni del padre, fuggì, ma solo dopo aver lanciato un'occhiata di disperato aiuto ai due ninja.
    La trasformazione del contagiato ormai era completa ed il suo passaggio al livello 2 concluso. Notando la rapidità del cambiamento, il chunin ebbe a ripensare se la strategia dell'usare il sangue come barriera fosse stata saggia oppure no. Purtroppo non aveva previsto fosse possibile una mancanza tale di istinto di autoconservazione.

    Il padre della bambina, intanto, si stava per rialzare: negli occhi c'era uno sguardo famelico e aggressivo che non piacque affatto al chunin. Così, prima che si potesse rialzare, Eiatsu lanciò un numero cospicuo di spiedi verso le gambe dell'infetto con l'intento di paralizzarle il tempo necessario a parlare con Diogenes:

    “A quanto pare il sangue non è una barriera efficace, la malattia offusca il loro istinto di conservazione. Eppure il ritirare quel sangue potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Infatti il mostro alla porta, che evidentemente impediva il passaggio dei livello 1 al secondo, funzionava anche all'inverso tenendo i livello due lontani da qui. Ma senza di lui potrebbe essere una strage. Almeno se questi infetti avessero la possibilità di mutare al livello due potrebbero combattere. Personalmente sarei propenso a rimuovere il sangue e correre il rischio di una possibile infiltrazione. Al più potrei bloccare il passaggio con un altro muro di terra. Che ne pensi Aloysius?”

    Intanto il mostro si stava dibattendo a terra cercando di rialzarsi.

    “ Che ne vuoi fare di lui? “

    [...]


    Comunque avessero deciso, per loro l'unica possibilità era quella di avanzare. Il cunicolo che connetteva primo e secondo livello era buio e angusto, il passaggio occluso dai resti deformi di innumerevoli persone ormai passate a miglior vita. Ma la cosa peggiore era il tanfo che offuscava i sensi e penetrava attraverso i vestiti. Un odore mortifero, portatore infettivo di brutte notizie. Infatti, sbucati dall'altra parte, il chunin notò con rammarico quello che aveva percepito stesse accadendo nell'oscurità: il braccio , prima solo macchiato di rosso, aveva mutato completamente! La pelle si era inspessita e irrobustita assumendo il caratteristico colore rosso che ormai era abituato a vedere. Questo comportò che le dita rispondessero più lentamente ai suoi comandi, evidentemente rallentati dagli strati di pelle rigonfi. A Diogenes la sorte non fu migliore: anche parte del suo viso aveva mutato.

    Senza perder tempo, ma soprattutto cercando di mantenere il controllo, il chunin prese dalla sacca le pillole di Neala e ne ingerì una, dandone un'altra al jonin. Questo avrebbe permesso di mantenere il controllo nel nuovo spazio che si presupponeva essere molto più ostile del precedente!!!
    La cosa importante, si ripeteva il chunin, era mantenere il controllo: se c'era una cosa che aveva capito era che la malati era molto condizionata dalla forza mentale dei soggetti e dalle emozioni! Il chunin quindi spese alcuni minuti, prima di avanzare, per ritrovare una specie di calma interiore, ma sopratutto la concentrazione per andare avanti. C'era un altro telefono da trovare nelle vicinanze, quello doveva essere il suo unico pensiero; quello e i possibili agguati da parte degli infetti!

     
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    AHHHHHH

    L'urlo arrivò alle mie orecchie, mentre un gran senso di fastidio mi cresceva prepotente nel petto. Che diavolo avevano combinato ancora quegli esseri? Una rapida occhiata saziò la mia curiosità: un infetto aveva avuto la geniale idea di attraversare la pozza di sangue senza provare nemmeno ad aggirarla: bravo il cretino!

    “ Un piano geniale...”

    Dissi rivolgendomi ad Eiatsu, ma in fondo non era colpa sua. Lui ragionava seguendo schemi che evidentemente qui non avevano alcun senso! La malattia stravolgeva il pensiero e alterava il comportamento. E il cambiamento in quell'uomo lo notai subito. Più che il suo aspetto mutato erano i suoi occhi che ora brillavano di tutt'altra luce: la luce della fame e della pazzia. Ma Eiasu fu rapido e tentò di immobilizzarlo con degli spiedi, facendo valere la sua specializzazione. Mi sotto pose un'analisi della situazione: come al solito quel ragazzo era in grado di valutare le cose con un'oggettività senza pari. Tuttavia:

    “ Eppure se li muriamo avremo comunque messo un livello 2 tra di loro...”

    Ci pensai un attimo, quindi rimossi il sangue dalla strada così che gli altri infetti non ci capitassero accidentalmente in mezzo. Quindi voltai le spalle alle creature e mi diressi verso la porta, Eiatsu mi avrebbe seguito. Mentre entravamo nel passaggio:

    “ Mura quest'entrata! Quell'infetto probabilmente passerà qualche tempo a trovare la figlia e ci metterà un po ad iniziare la caccia degli altri: dobbiamo solo darci una mossa”

    Era il male minore: meglio avere un livello 2 alle prime armi e con una figlia che un'invasione di esseri al secondo stadio inaspriti dalla vita nei livelli più profondi. Eiatsu ubbidì agli ordini creando un muro di terra simile a quello che lo aveva protetto prima dagli spuntoni. Il muro non aveva questa grande potenza difensiva, ma evidentemente era il meglio che poteva fare. Personalmente avrei potuto rinforzare il muro con qualche costrutto sanguigno, ma non ne vidi l'utilità giacché il sangue sarebbe tornato liquido un volta allontanatomi troppo.

    Inoltre ritrovai la mia risoluzione al pensiero che tutta quella premura per gli infetti era giustificata solo fino ad un certo punto. La mia missione continuava ad essere Akashi, tutto il resto poteva anche essere considerato come un grande effetto collaterale.

    Capii quanto grande fosse il guaio in cui ci eravamo cacciati una volta superato l'asfissiate cunicolo per il secondo livello, quando sentii un vago formicolio sulla faccia. Immediatamente mi accorsi della mutazione che era avvenuta e per la seconda volta nella mia vita ebbi la sconcertante sensazione di sentire il proprio volto che muta. Già una volta era successo come effetto collaterale degli esperimenti sul mio corpo e non era stato piacevole, quanto non lo era ritrovarsi con 20 anni di più...

    Questa volta era stato addirittura peggio, se non per il fatto che potevo evitare il danno permanente!

    “ Dammi una di quelle pillole!”

    Ma il chunin me ne stava già porgendo una; solo allora notai che il suo braccio, quello che precedentemente mostrava i segni della malattia, aveva mutato completamente!

    “ Avanziamo! Questa storia si sta mostrando più fastidiosa del previsto!”


    Ma soprattutto più mortale del previsto...

     
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    Superato il cunicolo dopo l'aggressione della malattia, i due sarebbero sbucati in uno spazio angusto che faceva da anticamera ad uno dei corridoi, visibile attraverso una parete parzialmente abbattuta.
    I due shinobi avevano cominciato a mutare con effetti più o meno gravi sul corpo, e di fronte a loro avrebbero trovato un corridoio disseminato di cadaveri, l'odore del sangue secco era penetrante e poco più avanti avrebbero potuto udire il trillo di un telefono.

    Il telefono si trovava in un'area in cui la luce funzionava solo in maniera intermittente, lasciando intravedere saltuariamente delle figure deformi che scomparivano al successivo momento di buio.
    Avanzanddo avrebbero però udito distintamente dei grugniti animaleschi provenire da quelle tenebre, probabilmente coloro che erano responsabili per i cadaveri, come in precedenza erano rimaste non mangiate le parti non umane ed era chiaro che al contrario dei primi livelli, non vi fossero creature non ostili a parte i morti.

    Avanzando i due otesi avrebbero trovato di fronte a sé uno spettacolo raccapricciante, quattro umanoidi stavano pasteggiando con i resti di avversari caduti e le loro forme evidenziavano una mutazione di secondo livello.
    Il più vicino aveva le gambe unite in una coda irta di aculei e le braccia si erano scisse in due a scapito delle mani che da appendici prensili si erano tramutate in semplici e pericolosi artigli.
    Il secondo invece aveva un fisico robusto, con il braccio sinistro ingigantito dalla malattia, metà del volto deformato in una maschera demoniaca, forse un possibile riflesso di quello che sarebbe potuto capitare a Diogenes se non avesse preso la pasticca ed ancor più orribile, le gambe erano divise in due e quindi si ritrovava ad essere un quadrupede.
    La terza figura era una donna che dall'addome in giù era tramutata in una serpe con la coda mutata in due grosse pinze mentre le avambraccia si erano tramutate in terribili rostri.
    L'ultima invece era mutata nell'area del busto ed aveva seni e braccia tramutati in sinistri tentacoli che presentavano un foro all'estremità.

    mostri_livello_due_lazzaretto



    Pochi attimi per consentire alle due parti di osservarsi e subito i quattro mostri avviarono il loro attacco.

    L'uomo con quattro braccia caricò Diogenes strisciando sinuosamente sul terreno per poi sollevarsi il più in alto possibile e colpire in contemporanea, cercando di lacerare le spalle e le coscie mentre la lunga coda della compagna andava a cercare d'avvolgere Diogenes e di tranciargli il collo con la tenaglia che aveva in fondo alla coda.
    Eiatsu invece avrebbe compreso in prima persona a cosa servissero i tentacoli dell'unica bipede, la quale "sputò" verso di lui quattro proiettili acidi diretti nell'area del busto per colpire le spalle e le coscie mentre alle sue spalle già si faceva strada il quadrupede per colpirlo alla schiena col pugno colossale.

    E nel frattempo, il telefono squillava da qualche parte in quella stanza buia.

    CITAZIONE
    Tutti questi sono energie gialle, mentre i cadveri erano delle bianche, tutti al secondo livello di corpus, le stat sono queste:

    > LV II energia Gialla (Sottolineati i bonus delle parti mutate):
    Forza: 200 + 3 + 3 = 350
    Res: 200 + 3 + 3 = 350
    Vel: 200 + 2= 250
    Chakra: 15 -30% = 15 - 4,5 (1,5x3)= 10,5 Bassi

    Tutti gli attacchi godono di un impasto di Basso e la potenza degli artigli e delle nocche appuntite del mega-pugno equivalgono ad un +5.
    L'acido ha un effetto ustionante di potenza 10 per proiettile e velocità +3 rispetto a quella di colei che l'ha lanciato.

    Avete tutti i vostri slot difesa, ma per pulizia cercate di tenervi su massimo due azioni a testa ed un singolo movimento (Altrimenti con 4 avversari affittavamo chissà quando), l'unica creatura da voi distante si trova a circa 10 metri da Eiatsu, tra voi due ci saranno circa 3 metri, l'area è illuminata solo ad intermittenza, tenete conto di questo nei vostri post, ovviamente l'attacco avviene nel preciso istante in cui la luce si spegne.

     
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    Il chunin avanzava non troppo tranquillo in quel corridoio angusto. Il tanfo di morte e decomposizione era aumentato considerevolmente mano a mano che si addentravano sempre di più nello spazio successivo. Si sentiva un pò come il topo che cerca di intrufolarsi nella tana del gatto...Non che un ambiente del genere gli fosse estraneo: luci intermittenti, persone mostruose che camminavano nel buio mugugnando frasi animalesche, il tanfo della morte...quello poteva benissimo essere la descrizione di alcune zone dell'ospedale di Oto! Eppure qui era diverso: per i due ninja quei corridoi e gli esseri ivi nascosti rappresentavano una minaccia concreta...senza contare i recenti sviluppi della malattia che avevano contagiato il braccio dell'eliminatore e metà della faccia del colosso: un affare tutto fuorché piacevole!

    Poi un telefono squillò in un punto indistinto ma poco distante dal duo. Quasi contemporaneamente però, delle ombre parvero apparire, striscianti, ai bordi dell'arco visuale del chunin. Erano stati umani, un tempo, prima che il corpus, evidentemente al secondo stadio, ne rendesse le fattezze raccapriccianti! Ma non è un brutto involucro a rendere pericoloso un soggetto, quanto la pazzia che gli alberga nella mente; e per sfortuna il Corpus ne aveva messa tanta in quei corpi.

    Il chunin ebbe davvero poco tempo per reagire, ostacolato dal fatto che la luce andava e veniva e lui non era mai stato addestrato a combattere senza l'utilizzo della vista. Tuttavia i grugniti di uno dei quattro esseri e i suoi movimento goffi( e comunque lenti per l'eliminatore[rif 550]) furono sufficienti per determinare l'imminenza di un attacco alle spalle di Eiastu. Il chunin rapidamente portò il braccio non mutato verso l'alto, quando tre serpenti eruppero dalla sua pelle, quasi come naturale prolungamento dell'arto.
    CITAZIONE
    Fuga del Serpente – Fie jutsu
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Topo, Tigre, Uccello (Veloce)
    L'utilizzatore può creare dal proprio corpo diversi serpenti dalla lunghezza massima di 5 slot dimensionali per grado ninja. Le serpi si avvinghieranno in una struttura solida a discrezione dell'utilizzatore; potranno spostarlo verso tale punto con velocità incrementata di 3 tacche, permettendogli quindi un perfetto movimento anche in posizioni instabili, come se in volo.
    Non potranno essere utilizzati per fini offensivi.
    Tipo: Ninjutsu - Hebiton
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]

    I tre aspidi si attorcigliarono tra di loro fino a raggiungere il soffitto dove si aggrapparono saldamente; il chunin fu quindo sollevato molto rapidamente, riuscendo non solo ad evitare il pugno che gli arrivava alle spalle, ma anche quei proiettili velenosi che, con ogni probabilità, avrebbero adesso colpito il mostruoso essere che lo aveva cercato di attaccare alle spalle. Quando la luce fosse tornata, una frazione di secondo più tardi, quest'ultimo sarebbe stato sicuramente sorpreso nel notare che il suo bersaglio era semplicemente scomparso. Non avrebbe fatto nemmeno in tempo a rendersi conto che era proprio sulla sua testa, che l'eliminatore sarebbe calato dall'alto, la wakizashi in mano pronto a decapitare l'energumeno, proprio nel punto dove il corpus non aveva ancora deformato la carne [vel 500, for 450]
    Atterrato, la luce sarebbe stata ancora accesa, per altri 6 millesimi di secondo, sufficienti a localizzare la posizione del malato che aveva sparato il veleno, nonché la parete solida più prossima a quello. Quando la luce di spense ancora, la mano buona dell'eliminatore avrebbe cercato due dei tre kunai presenti nel suo equipaggiamento e li avrebbe scagliati con forza proprio verso quella parete[for 500, mezzo basso di impasto]
    CITAZIONE
    Arte dei Rimbalzi (Base) [ 1 ]
    Arte: L'utilizzatore è in grado di scagliare oggetti di dimensioni piccole o inferiori e prevedere la traiettoria di rimbalzo. Può effettuare solo un cambiamento di traiettoria; la distanza totale non deve superare la gittata massima dell'arma.
    (Mantenimento: ½ basso)

    Tutto il tragitto sarebbe stato coperto dall'assenza di luce, finanche quando i proiettili, urtando la parete, sarebbero stati ridirezione verso la testa della donna con i tentacoli, mirando alla tempia, cercando un colpo letale!

    Se la battaglia si fosse conclusa lì, il duo sarebbe con ogni probabilità avanzato fino a trovare il telefono, aspettando nuove indicazioni di Neala!



    Chakra: 450/640
     
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    Eravamo quasi arrivati al secondo telefono quando nuovi abomini comparvero sulla nostra strada, anticipati grandemente dai loro grugniti e dai passi goffi. Questa volta erano in quattro e ci attaccarono due a testa.
    Percepì Eiastu che si dava da fare per fronteggiare i nuovi avversari e probabilmente impegnarsi per compensare la poca esperienza a combattere privo della vista. Per quanto mi riguardava, il fatto che ci fosse o no la luce poteva al più significare uno svantaggio per i miei aggressori.

    CITAZIONE
    Combattere alla Cieca (Base) [ 3 ]
    Maestria: L'utilizzatore è in grado di orientarsi e combattere se privato della vista per cause ambientali o fisiche oppure se combatte contro ciò che non si vede; chiudere gli occhi non attiva l'abilità. L'utilizzatore potrà individuare avversari e pericoli affinando gli altri sensi. Attraverso il tatto si percepiranno vibrazioni e correnti, l'odorato smaschererà nemici nascosti e sostanze pericolose mentre l'udito ci avvertirà di movimenti o meccanismi in azione. In questo stato, la percezione tramite 'udito', 'olfatto' e 'tatto' è incrementata di un grado.

    Inoltre, come già detto, la situazione stava iniziando a infastidirmi: fu per questo che non ci andai per nulla leggero con i due malati. Quando mi attaccarono lo fecero uno di fronte, quello più grosso, mentre la donna con la coda di serpente mi attaccò alle spalle. Probabilmente loro non sarebbero riusciti a capire come fossi riuscito ad annullare i loro attacchi contemporaneamente, ma se avessero avuto il doppio dei loro riflessi e la loro mente non fosse stata offuscata dal morbo, avrebbero notato i miei movimenti.

    Innanzitutto un rapido e deciso movimento di tutto il corpo, facendo perno del piede sinistro, così da dare il fianco ad entrambi i miei avversari. In questo modo l'attacco alle gambe era stato evitato. Con la mano sinistra bloccai il pugno dell'uomo, mentre con la destra afferrai la coda della donna esattamente alla base della tenaglia, così da risultare inoffensiva...almeno per me.

    "AHHHHHHHHHHHHH"

    Non aspettai nemmeno un secondo. Usai tutta la mia forza per perforare la testa del mostro (quello con il braccio mutato) con la mia nuova arma impropria: la coda della donna. Ruotai tutto il corpo, facendo sempre perno sulla gamba sinistra, per dare slancio e potenza al colpo. Allo stesso tempo ciò sarebbe servito a ridurre la distanza tra me e l'altro abominio. Probabilmente la forza impressa sarebbe stata tale da sollevare la malcapitata addirittura da terra. A quel punto non ci sarebbe stata molta speranza: il tempo che la donna serpente avrebbe impiegato per raggiungere la mia posizione mi sarebbe stato più che sufficiente per ultimare la rotazione di tutto il corpo. Dunque la mano sinistra, ora non più impegnata dal pugno del primo assalitore, avrebbe raggiunto rapida il manico di mumei. Come normale proseguimento del moto impresso al corpo, sarebbe partito un tondo orizzontale, veloce e letale, mirato a decapitare la donna. In realtà la potenza della lama e spinta dalla mia torsione avrebbe semplicemente tagliato qualsiasi cosa fosse capitato a tiro...in ogni caso l'attacco aveva buone probabilità di sancire la fine dell'infetto.

    Se così si fosse completato lo scontro mi sarei sincerato delle condizioni di Eiatsu, nonché della propagazione della malattia sui nostri corpi. Avremmo quindi raggiunto il telefono pronti per ascoltare la voce di Naela.
     
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    Colpire gli avversari con violenza e precisione, attorno ai due ninja adesso giacevano i corpi senza vita dei quattro pazienti, persone che normalmente non avrebbero nemmeno avuto bisogno di un arma per essere tenute a bada, ma tuttavia, qualcosa era stato perduto in quella battaglia.
    Forse era stata l'eccitazione del momento oppure l'odore del sangue ma in qualche modo le menti dei due sembrarono non funzionare normalmente.
    L'ira di Diogenes con l'eliminazione della donna sembrò crescere anzichè diminuire e sarebbe stata forte la tentazione d'infierire sui cadaveri di chi oramai aveva già finito di soffrire.
    E d'altronde, la fame per Eiatsu cominciava a farsi sentire, forse era quel fastidioso prurito al torace oppure il fatto che fossero lì dentro già da qualche ora, ma improvvisamente le carni umane e crude delle loro vittime, sembrarono farsi invitanti tanto quanto quelle di un gustoso leprotto appena catturato.

    Affrontati in qualche modo i loro demoni personali, Diogene ed Eiatsu si diressero verso il telefono, il primo probabilmente dandosi una grattata sul dorso del piede sinistro.
    Raggiunta la cornetta, le parole di Neala furono rapide ed era chiaro che fosse agitata:

    "Credo d'aver visto Akashi, si trova nella parte più profonda del 4° piano e sembra che stia facendo la guardia ad un passaggio che non avevo mai visto, inoltre anche gli altri malati stanno agendo in modo strano.
    Fate attenzione, forse l'originale stà architettando qualcosa, potrebbe essere più pericoloso di quanto non credessimo."


    A quel punto, indicò ai due la strada per dirigersi all'ingresso del terzo livello, da quel punto in poi le cose si sarebbero fatte molto più difficili e le possibilità d'uscirne quantomeno vivi sarebbero state incredibilmente basse.
    Ad ogni modo, la recente dimostrazione di potere sembrava aver diffuso un certo timore tra i malati del secondo livello che si tenevano a ragguardevole distanza dai due otesi, su quel piano la forza era un valore necessario ad evitare seccature ma presto i due scoprirono che non erano gli unici re del secondo livello.

    Di fronte all'uscita trovarono infatti un ambiente quadrato e spoglio a pianta quadrata con 20 metri per lato ed alto ben 5 metri, in fondo a quest'area si trovavano due figure grottescamente avvinte che si volsero infastidite verso i due nuovi venuti, si trattava di una donna con braccia e gambe incredibilmente lunghe che doveva essere stata molto bella e di un uomo più basso di lei anche se ancora piuttosto imponente il quale aveva il lato sinistro del volto trasfigurato in un viso da demone, guardandolo bene, dava l'impressione che il morbo fosse più esteso sul suo corpo.

    coppialazzaretto_unodue



    I due emisero un basso ringhio e si alzarono andando a chiudere il passaggio, evidentemente non avevano che l'altro al mondo ed in quella condizione disumana avevano mantenuto una parvenza d'umanità nell'amore che li univa, tuttavia erano i più potenti del piano ed il loro istinto animale aveva avuto la meglio laddove si trattava di difendere il territorio da degli invasori oltre che mantenere il loro ruolo.
    Con tutta probabilità, erano loro due ad evitare che alcuni livelli III rientrassero e giudicando dalle ossa presenti nei loro dintorni, ciò capitava sufficentemente spesso da tenerli ben nutriti ed ora, ecco qualcuno che aveva colpito duramente il loro branco.

    coppialazzaretto_trequattro



    La donna arrivava a ben tre metri d'altezza mentre l'uomo ad un rispettabile metro e novanta escludendo il corno, entrambi erano ricoperti di aculei ossei e guardando con attenzione, i ninja avrebbero individuato i simboli di Oto che contraddistinguevano i ninja introdotti in quel luogo.
    La situazione necessitava d'attenzione, perchè adesso non avevano più a che fare con persone normali ma con guerrieri tramutatisi in mostri.

    La donna si mosse per prima avvicinandosi per attaccare Eiatsu in maniera decisamente imprevedibile, difatti il braccio destro della stessa si allungò ulteriormente e quasi come se fosse privo d'articolazioni, si avvolse attorno all'eliminatori di cadaveri nel tentativo di stritolarlo ed accelerando il movimento con un impasto di 1/2 Basso (Forza 550 / Velocità 500) e nel caso in cui fosse riuscita ad avvolgere il ninja, l'avrebbe rapidamente scaraventato verso una delle pareti impastando un ulteriore 1/2 basso in forza (Forza 600).

    Il suo compagno invece si sarebbe lanciato su Diogene cercando di colpirlo con un potente pugno, impastandovi un 1/2 Basso per aumentarne la velocità (Forza 575 / Velocità 525), gli aculei presenti sul pugno si sarebbero allungati causando un danno da perforazione extra ed aumentando la potenza del colpo (+10 al danno) che mirava al ventre di Diogene.
    Normalmente non sarebbe stato un avversario molto potente per Diogenes, ma un'intromissione venne a complicargli la vita, o meglio, a complicargli il tenersela.
    Da sotto i suoi piedi infatti emerse quello che sembrava un enorme tentacolo artigliato e dentuto che con una forza ed una velocità sorprendenti (Forza 875 / Velocità 750 / Potenza + 15) mirò ad aprire una lunga ferita sulla schiena del Mikawa, cercando di infliggergli un lungo e profondo taglio che sarebbe partito dalla parte destra del suo fianco e giunto sino alla sua scapola sinistra.

    Artigliolazzaretto_uno



    Come aveva detto Neala, adesso sarebbe arrivata la parte veramente dura, l'approccio frontale scelto dai due ninja poteva rivelarsi molto rischioso di fronte ad avversari più competenti, inoltre, quel misterioso artiglio avrebbe sicuramente dato loro del filo da torcere,

    CITAZIONE
    Come richiesto da Diogene, ho dato un'accelerata ai vari eventi, diciamo che dovreste cavarvela con altri 2-3 incontri dopo questa battaglia, dati i miei impegni lavorativi, potrò postarvi solo nei fine settimana, ma se andrete spediti, farò del mio meglio per starvi dietro.
    Un ultima cosa, mi farebbe molto comodo avere una tabellina riassuntiva delle vostre stat, se non erro Eiatsu è un Chunin Blu e Diogene un Jonin Nera, giusto?

    La donna è una rossa col lv 2 del morbo, l'uomo una rossa col livello 3.

    Status del Morbo:

    -Eiatsu: tutto il braccio sinistro - Macchia sul torace/ Tendenza al cannibalismo
    -Diogene: Lato destro del volto - Macchia sul piede sinistro/ Tendenza all'Ira

    Usate 2 pillole su 20 (Se ne userete altre due, potrete tenere a bada cannibalismo e furia, se non lo farete, descrivete in che modo date sfogo a questi due istinti)

    Tutte le aree mutate aumentano la propria resistenza di 1 tacca.
    La velocità nel comporre sigilli di Eiatsu si riduce di 1, le dita gli rispondono infatti più lentamente

     
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    Il chunin atterrò saldamente sui piedi, e quindi rapidamente chinò le ginocchia fino a che queste non toccarono terra per attutire meglio il contraccolpo dell'impatto con il terreno.La wakizashi, lorda di sangue infetto, era ancora saldamente impugnata in mano, con la lama parallela al terreno. Il corpo decapitato del mostro era proprio davanti ai piedi dell'eliminatore, supino in una posizione innaturale.
    Il chunin prese un lungo respiro mentre con un colpo secco fece sgocciolare la lama, tracciando un lungo arco nel terreno irregolare. Non essendoci più minacce, si prese un attimo di tempo per osservare quello che una volta era stato un uomo. Ora il corpus aveva corrotto una buona parte del suo corpo, sebbene ci fossero ancora molte parti dove la carne rosa dell'uomo era esposta.

    Improvvisamente la vista di quella carne scatenò nella mente del chunin una visione macabra : la scena era la stessa, di lui chino sul corpo del cadavere, ma il resto era tutto sbagliato:come un'animale, la sua faccia era immersa nelle viscere dell'uomo e ad ampi morsi stava staccando parti del suo intestino tenue. E gli stava piacendo.
    Improvvisamente si ritrovò la bocca piena di bava, come quella di chi si appresta ad assaggiare qualcosa di prelibato. Si avvicinò un po' di più al corpo morto. Al tatto la pelle sembrava morbida e appetibile..forse non sarebbe stato un errore dargli un morso. Ma questo il chunin non lo avrebbe mai scoperto perchè ,d'un tratto, si ricordò di Yugito.
    La prima volta che si erano conosciuti lei aveva appena commesso un doppio omicidio. Il chunin l'aveva scoperta mentre si stava disfacendo dei corpi nella maniera più inusuale che avesse mai visto: mangiandoli.
    Eiatsu ricordò distintamente lo schifo che provò allora e questo bastò per fargli venire su un conato di vomito.
    Evacuata la bocca dell'aspro contenuto del suo stomaco, il chunin si ritrovò più padrone della situazione. Si alzò di scatto allontanandosi dalla carcassa, cercando di scordare le immagini e i morbosi appetiti che lo avevano attanagliato.

    “ Dioge...”

    Non finì la frase che un prurito sul petto lo spinse ad aprirsi leggermente il kimono. Con orrore vide che delle protuberanze rosse si stavano allargando sul suo petto, avendo già inglobato completamente il braccio sinistro.
    “ Cazzo”

    Mentre la mano buona frugava nella sacca porta oggetti, il chunin si incamminò verso il Mikawa. Quando gli fu dinanzi tirò fuori il sacchetto delle pillole che gli era stato dato da Neala. Subito dopo averne ingurgitata una, disse:

    “ Fammi vedere quanto è progredita la tua malattia!”

    Anche Diogenes mostrava cenni di peggioramento delle sue condizioni sul piede, quindi il chunin lo invitò ad assumere altra medicina.

    “ Ce ne rimangono altre16...”
    […]

    Trovare il telefono non fu un problema, anche se il chunin non avrebbe saputo dire se le parole della dottoressa fossero incoraggianti o meno. Da una parte diceva di aver avvistato Akashi, dall'altra stava profilando una situazione che il gruppo non aveva previsto. C'era delle complicazioni ad aspettarli al quarto livello, in poche parole.

    Riagganciarono frettolosamente il telefono e si mossero alla volta dell'ingresso al terzo livello. Durane il tragitto, che non fu lungo, i malati non diedero loro altro fastidio. La dimostrazione di forza che avevano dato era stata più che sufficiente per tenerli a bada. Ovviamente, quello che Eiatsu aveva imparato a chiamare nella sua mente “ guardiano del livello” era di tutt'altro avviso.
    Questa volta di guardiani ce ne erano due. Una donna mutata al secondo livello solo sugli arti alta circa 3 metri, ed un uomo che, come Diogenes, aveva sviluppato il corpus sulla faccia. Ovviamente il suo stadio era molto più avanzato, stimabile al terzo livello usando le indicazioni di Neala.
    Tra i due sembrava intercorrere un legame di affatto reciproco: qualcosa di molto forte, invero, se non era stata spezzato dal morbo. Sfortunatamente, a questo avrebbero dovuto pensarci loro.

    Come era prevedibile la donna attaccò; il suo bersaglio era l'eliminatore. Era molto più veloce degli altri malati e i movimenti suggerivano un qualche tipo di addestramento bellico. Grazie alle medicine i desideri cannibali del chunin erano sopiti e la mente era piuttosto lucida. Tuttavia il chunin non poteva non avvertire una certa sensazione di urgenza: onestamente non pensava che la malattia si sarebbe diffusa a quella velocità con una mente disciplinata come la sua.

    L'attacco della donna fu rapido ma il chunin era vigile e attento[ rif 550]. Tuttavia non schivò quella che solo all'ultimo, con la disarticolazione del braccio, si rivelò essere una presa [ una leggera e mezza da contusione divisa tra braccia e busto].Decise di giocarsela d'astuzia con un subisci e mena.
    CITAZIONE
    Tecnica Immobile [ 2 ]
    L'utilizzatore è in grado di effettuare, una volta al round, una tecnica avanzata come azione offensiva in un subisci e mena. È possibile applicare il talento a 5 tecniche.[ Atrofia muscolare, serpi paralizzanti, onda tagliente]
    Utilizzare a sproposito questo talento può essere considerato sleale o non realistico.
    Non è possibile sfruttare altri talenti "Arte della Tecnica" in combinazione.

    CITAZIONE
    Atrofia Muscolare
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce+)
    L'illusione si attiva se l'utilizzatore tocca la vittima. Questa vedrà il suo arto atrofizzarsi velocemente, come se risucchiata tutta l'energia vitale, rendendolo quindi impossibile da utilizzare; non è possibile atrofizzare il busto o la testa.
    L'efficacia è pari a 20.
    Tipo: Genjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio - Mantenimento: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Se la tecnica avesse avuto successo, il chunin avrebbe sentito la presa che lo attanagliava sciogliersi ed il lungo braccio rimanere inerte. Il mostro avrebbe avvertito la vitalità dello stesso prosciugarsi, senza probabilmente capire il perchè.

    Il chunin a quel punto dovette essere molto rapido. Il braccio inerte era ancora intorno a lui: con la destra il chunin prese una bombacarta II e l'applicò sul braccio del mostro: se aveva calcolato bene i punti di vista il braccio stesso della donna le avrebbe impedito di vedere il punto di applicazione, e la tecnica avrebbe reso il suo tocco impercettibile. Contemporaneamente, con la sinistra, il chunin avrebbe applicato una lieve pressione al medesimo braccio sfruttando la sua abilità degli tsubo.

    CITAZIONE
    Conoscenza degli Tsubo (Base) [ 2 ]
    Conoscenza: L'utilizzatore è in grado di manipolare l'organismo tramite gli Tsubo. Maggiore è la precisione e la vista dell'utilizzatore, maggiore sono le sue possibilità di colpire l'avversario. Ogni stimolazione richiede uno slot azione. Le alterazioni disponibili sono le seguenti.

    Stimolare Contrazione: Ogni stimolazione può causare un movimento involontario, entro i limiti articolari, lento come se avesse un malus di 3 tacche a tutte le statistica.

    Così facendo il mostro avrebbe involontariamente contratto il braccio avvicinandolo ad un punto dove la bombacarta non gli avrebbe provocato solo la perdita di un arto: la faccia. La tecnica dell'atrofia muscolare non avrebbe causato interferenza, in quanto era solo un'illusione: in realtà il braccio del mostro funzionava benissimo! Certo, se l'avversario fosse stato un ninja lucido, avrebbe capito rapidamente di essere soggetto ad un'illusione, ma quella donna non era affatto lucida. Il chunin avrebbe quindi fatto un salto all'indietro di un paio di metri per evitare di essere coinvolto dalla bomba! Sarebbe bastato questo a mettere K.O. la donna?


    OT/ la tabellina che uso di solito non funziona più quindi farò una cosa grezza:
    Forza: 450
    Velocità: 500
    Riflessi: 550
    Resistenza: 475
    Precisione: 525
    chakra 420/640
    ferite: 1,5 leggere tra braccia e busto
     
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    Presi un Kunai dalla sacca, rapido come una saetta, e feci per infierire sul corpo della malcapitata. La punta arrivò quasi a toccare la gola dell'oramai trapassata infetta quando arrestai quell'insensato accanimento. Il braccio era tremante, la lucidità scarsa, i miei occhi tinti di sangue ma non sazi abbastanza...maledizione! Strinsi i denti e chiusi gli occhi. Il kunai che impugnavo nella destra venne lanciato con tutta al forza a mia disposizione verso la parete vicina; il muro crepò quasi fino al completo abbattimento...eppure quel singolo gesto non bastò. Senza che ne abbi coscienza un sinistro micidiale venne sferrato in direzione del volto del cadavere: gli spezzai il collo.

    " Merda..."

    Quando poi Eiatsu mi invitò a prendere una pillola non esitai due volte nell'assumerla. La scorta a nostra disposizione era ancora ragguardevole e stavamo procedendo abbastanza speditamente tra i livelli della struttura. La cosa che mi dava più fastidio era aver realizzato di non essere più forte di quel morbo che, a pochi minuti dal contatto, già mi stava piegando in due. Ma come diavolo faceva Naela a resistere?! Il sangue che mi scorreva nelle vene era quello di una casata di sanguinari guerrieri, amanti della guerra...quel morbo aveva attecchito bene nelle mie radici; come se mi conoscesse da tempo sapeva quali erano le mie debolezze e le amplificava a discapito della lucidità del mio raziocinio!!!

    " Raggiungiamo il telefono, alla svelta."

    Le informazioni che ci fornì la nostra guida furono fondamentali. Akashi era stato avvistato e ci venne indicata la strada per il terzo livello, sostanzialmente priva di altri impedimenti. Eppure qualcosa turbava l'animo della prosperosa donna, il comportamento degli infetti era insolito: che si fossero accorti della nostra presenza? E cosa stava architettando l'originale?! Inutile crucciarsi, a breve lo avremmo scoperto.

    " Hai notato l'aumento di forza degli infetti tra il primo ed il secondo stadio? Da ora è meglio agire con più prudenza, i prossimi "guardiani" non saranno così facili da abbattere."

    Ed infatti le mie parole trovarono riscontro qualche minuto dopo, una volta giunti in un grosso stanzone a base quadrata e alto diversi metri. Una coppia giaceva avvinghiata, o meglio erano le braccia della donna a fare un giro completo attorno ai due corpi! Non appena mettemmo piede nel loro territorio subito si distaccarono e si prepararono ad affrontarci. Un passo in più ed ecco che i due si fiondarono su di noi; a me sarebbe toccato l'uomo con parte della mutazione che li ricopriva metà volto.
    Sebbene quelli fossero rivali impegnativi per il giovane eliminatore, ai miei occhi i loro movimenti risultavano rallentati enormemente. L'esecuzione dell'attacco poi fu di basso livello, il pungo che mirava il mio ventre era prevedibile e di facile neutralizzazione. Lanciato in corsa l'infetto avrebbe sferrato il suo attacco forte dei suoi mezzi, convinto di avere difronte uno dei tanti sfigati che aveva abbattuto in quel posto; ebbene quando il braccio partì mi bastò una semplice torsione del busto, accompagnata da un fluido movimento di spalle e gambe, per far sfilare l'attacco oltre il mio fianco destro con un anticipo tale da impedire agli allungati aculei di colpirmi. La mia reazione fu spietata: entrambi i miei arti superiori, ancora in moto per la difesa effettuata, si sarebbero mossi all'unisono per andare a tranciare di netto l'arti ancora disteso del mio rivale. La destra dunque sarebbe scesa a novanta gradi dall'alto, con l'intento di impattare l'avambraccio mentre la sinistra avrebbe attaccato dal basso, cercando di colpire circa tre centimetri sopra il gomito dello stesso braccio. In altre parole una tenaglia che, vista l'elevata forza a mia disposizione e il particolare punto di applicazione, avrebbe probabilmente spezzato di netto l'arto proteso.
    Tuttavia eseguendo quell'attacco di immediata risposta all'aggressione non potei notare l'aculeo emergere dal terreno, proprio sotto i miei piedi...eppure mai mi sarei aspettato una simile velocità! Sbilanciato all'attacco e sorpreso dalle potenzialità dell'intruso non trovai il tempo di organizzare una valida schivata. Sfruttando il controllo sul sangue mossi Mumei in modo che, dal fodero posto sul mio fianco sinistro, impattasse contro l'imprevedibile assalto, contrastandolo sul nascere! Incredibile, oltre che essere estremamente veloce quell'affare era anche dotato di una ciclopica forza! Dovetti usufruire del massimo controllo sul costrutto per tenere testa al violento impatto che spezzò per un attimo il collegamento.

    " Eiatsiu allontanati dalla zona!"

    Si, perchè un assalto del genere l'eliminatore non sarebbe stato in grado nemmeno di vederlo! Dovevo escogitare qualcosa e anche all'infretta; mi trovavo tra due fuochi: alle spalle il misterioso artiglio e proprio difronte a me l'infetto. Ma chi stava muovendo quella cosa? Che avesse intelligenza propria? Dovevo sbarazzarmi al più presto dell'uomo senza abbassare la guardia nei confrotni dell'artiglio...fortunatamente anche io ne possedevo uno ancora più forte e veloce. Mumei era irta, fluttuante a mezz'aria grazie al mio controllo. Il mio attacco arrivò improvviso; avrei compiuto un balzo all'indietro (4-5 metri) e contemporaneamente la lama si sarebbe mossa in direzione dell'infetto tentando di trapassargli il collo da parte a parte; non pensavo potesse schvare quel colpo, fino a pochi istanti prima il guardiano aveva mostrato una forza e velocità nemmeno paragonabili a quelli derivanti dal mio controllo; quanto potevano essere migliori i suoi riflessi? In ogni caso non avrei distolto lo sguardo dal pericolo più rilevante, confidando negli altri miei sensi, nel mio controllo e nella percezione sanguigna per centrare il mio bersaglio. Se il primo attacco della katana fosse andato a vuoto o se non fosse risultato mortale, mediante un secondo movimento della lama (questa volta circolare) avrei minacciato il collo o la testa dello stesso bersaglio, con il chiaro intento di tranciargliela...

    L'artiglio invece avrebbe dovuto vedersela con i miei kunai. Non avevo mai fatto del combattimento a distanza un mio punto di forza, tuttavia probabilmente ero in possesso di una forza che avrebbe fatto invidia ad ogni lanciatore provetto! Durante il balzo all'indietro afferrai quattro kunai dall'apposita sacca; uno era di quelli in dotazione ai soli shinobi di Oto quindi dotato di cartabomba al loro interno (III), esplosivo che mi preoccupai di attivare. Poi le quattro armi, impugnate nella destra, vennero attorniate del mio chakra elettrico, in modo da conferire loro maggiori potenzialità offensive[Manipolazione della Natura]...il lancio che seguì fu unico e vigoroso [Basso, for 975]: i quattro proiettili elettrizzati vennero scagliati a 15 centimetri di distanza l'uno dall'altro, il linea retta. Sebbene ogni singola arma vantasse una potenza offensiva non indifferente quello che realmente mi interessava dell'attacco era l'effetto di paralisi del chakra elettrico e chiaramente l'esplosione della bombacarta. Infatti che l'attacco fosse andato a segno o meno poco importava, l'esplosivo si sarebbe in ogni caso attivato in tempo per coinvolgere il bersaglio, qualunque fossa stata la sua reazione.

     
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32 replies since 15/3/2010, 22:23   775 views
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