[Quarto Accesso] East Gate Of Sound

Quando ancora eravamo in Viaggio Akira si avvicinò, incuriosito da quanto era accaduto ad Asmodai. Non potevo dirgli esattamente cos'era accaduto a causa del segreto che avevo imposto sull'identità dell'Akuma. Meika ormai ne era a conoscenza ed ormai anche Akira avrebbe dovuto esserne informato al più presto, ma farlo in quel contesto, con così tante spiegazioni da fornire non era l'ideale. Così tagliai corto, con tono acido che dimostrava una certa furia soppressa.
Asmodai ha minacciato l'Hokage per qualche ragione idiotica e per poco non ho dovuto giustiziarlo a Konoha. Diciamo che gli è andata bene, e che sono diventato molto bravo a far ragionare chi perde la testa, peccato che ciò non significava che con Febh avrebbe sortito lo stesso effetto. Era arrabbiato? Se era arrabbiato potevo proporgli due chiacchiere con calma, ma altrimenti avrei dovuto scontrarmi con quel muro di stranezze ed idee "tutte sue" dello Yakushi.

L'invito mi sorprese, e mi spiazzò. Raizen stava deridendo con un certo accanimento i poveri idioti che per qualche ragione si trovavano a sorvegliare le mura. Yogan era altrettanto perplessa, ed era indecisa se accontentare o meno la ragazza con evidenti manie di masochismo. In genere la gente si ritraeva di dinanzi le sue minacce. O le raccoglieva con tono di sfida. Non sapeva bene comportarsi davanti una povera folle che le chiedeva con così tanta convinzione di accontentarle.
Nel mentre però Raizen con la compartecipazione di Hibachi stavano prendendo non troppo velatamente in giro il ragazzo che sembrava quello più normale nella compagnia. Non perché fosse normale, ma solo perché il suo disturbo non sembrava essere un pericolo immediato per se stesso e per gli altri.
Stavo per aprir bocca quando una giovane donna di mia conoscenza si palesò, forse incuriosita dal caos prodotto da Yogan. Era Kamine. Rimasi per un secondo incuriosito dalla giovane, e fui abbastanza contento che almeno all'apparenza sembrava star bene.
Kamine, niente di cui preoccuparsi, devo solo scambiare due chiacchiere con l'Amministratore di questo Villaggio dissi "Villaggio" ma il termine più corretto sarebbe stato "Gabbia di Pazzi". Mi rivolsi allora a Keima.
Avanti, andiamo dissi secco, non fidandomi affatto di dirigermi verso la casa di Febh e mettere sotto i denti qualsiasi cosa mi avrebbe offerto. I toni non sembravano essere molto accomodanti nella sua lettera. Ma dovevo recuperare Keiji al più presto. Con la sua pelle addosso magari.