[Quarto Accesso] East Gate Of Sound

Con la masnada al completo, eravamo proprio pronti per entrare ad Oto.
Ma qualcuno decise di intromettersi ancora di più in quella storia, che di serio ormai aveva ben poco.
Una missione di recupero ninja si stava tramutando in una cena alcolica con Sanjuro, senza neanche troppa difficoltà.
Dalle mura di Oto, infatti, si affacciò una ragazza il cui viso - e corpo - avrei faticato a dimenticare. Non solo perché era molto bella, ma soprattutto perché ci avevo provato.
No, va bene, non era neanche per questo: era perché mi aveva dato un bel e fragoroso palo. Feci finta di nulla, distogliendo lo guardo dalle mura, incominciando a bere un po' d'acqua da una delle mie numerose borracce, ma anche Meika si ricordò, evidentemente, di quel viso... Visto che si avvicinò prepotentemente a me.
Lo sapeva.
Se ne era accorta.
Dì qualcosa che gli faccia capire come tu non sia a disagio.
Ehm... Forza, dillo. C'è un bel tempo oggi, vero? Che bel sole...
Idiota.
Forza... Ehm... Andiamo! Presi Meika per un braccio e me la tirai dietro, mentre acchiappavo con l'altro Sanjuro, che si destreggiava nel frattempo con i suoi affari da sciamano.
Trascinai entrambi con la forza dietro ad Itai che, seguendo i due strambi ragazzi di Oto, si stava addentrando nel villaggio: direzione casa Yakushi.
Non ero certo che sarei sopravvissuto ad un ulteriore salvataggio di persona.