[Quarto Accesso] East Gate Of Sound[Free GdR] [Macro GdR]

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    Il Gate


    II



    A braccia incrociate ascoltai con la massima attenzione le parole di Kane. Sondando con cura i suoi discorsi notai, poco a poco, che avanzava con i ragionamenti un atteggiamento sempre più preponderante. Il suo servilismo. Il piegarsi in ginocchia davanti a me, millantando una seria preoccupazione e una sorta di disperazione che si leggeva anche dalla lacrima (finta?) che scorse lungo il suo viso.

    Lo guardai disgustato. Nessun Ninja, tale di nome e di fatto, si sarebbe mai comportato come quella persona ai miei piedi. Nessun Ninja di Oto si sarebbe piegato per chiedere… a conti fatti una banalità. Uscire da Oto. Questo essere invece stava giocandosi il tutto per tutto pur di convincermi. E nonostante oramai per me quella persona aveva assunto un altro nome, ovvero quello di Cane, non potevo evitare o comunque non pensare alle sue parole.

    Avevano senso. Poteva trattarsi di un test, di una sorta di prova richiesta da Hebiko a quanto sembrava. Ma comunque perché allora non assegnarlo al Villaggio? Perché non renderlo uno studente? No, la mia idea era molto più semplice e banale. Quel maledetto Cane si stava rivelando furbo, stava contrattando e giocando ad una sfida terribile con un Chunin. Parlò di tradimenti, di Accademia e di non poter tornare alla vita civile magari a causa di una taglia sulla testa. Ma se fosse stato esattamente quello che ricercava? Per quanto ne potevo sapere quella lettera poteva contenere qualunque cosa, un messaggio, un fiore o un pezzo di merda e quel Cane la stava usando solo come merce di scambio per andarsene dal Suono. Ma a prescindere non potevo aprirla, già perché su di essa era impresso il Sigillo di Oto e per quanto ne potevo sapere sembrava assolutamente vera. E di sicuro aprire un messaggio rivolto all’Hogake non era l’azione più furba che potevo fare. Se fosse stato scritto dall’Amministratore Yakushi, o chessò da Diogene sama, sarei andato sicuramente incontro alle loro ire e sarei passato dalla ragione al torto.

    Di conseguenza la strada, apparentemente più facile ovvero quello di leggerne il contenuto, mi era preclusa. Ora restava da capire se si trattava di una cosa voluta, se quel Cane consapevole di questo piccolo dettaglio lo stava sfruttando a suo vantaggio. Ma non solo. Sulla mia faccia si dipinse il disgusto anche in seguito ad alcune sue dichiarazioni su Hebiko, sulla Serpe. Dichiarazioni che mi portarono quasi sull’orlo di perdere la pazienza e trasformare la persona che avevo davanti in un sacco di carne morta.

    - Ti ricordi che cosa avevo detto oggi Cane? Ti avrei concesso solo una possibilità di fiducia. Ma ti avevo detto anche di non fidarti di nessuno. E io ora sto facendo proprio quello, nei tuoi confronti. – puntai il dito verso di lui – Sebbene quella lettera possa essere veramente una prova di Hebiko… io non mi fido di te. Magari vuoi scappare. Magari nel tempo che hai trascorso ad Oto hai ricevuto qualche altre informazione, incontrato qualche personaggio chiave. E sai perché non mi fido? Perché hai agito esattamente come avrei fatto io. Hai usato le informazioni che ti ho dato… contro di me. Per quanto ne posso sapere potresti aver citato Hebiko volutamente. Ti avevo riferito i miei dissapori verso la Genin di Oto. Magari vuoi distogliermi dal tuo vero obbiettivo. Magari non l’hai mai incrociata e vuoi confondermi e farmi pensare ad altro. Ma non solo. TI sei permesso addirittura di indicare ad un Chunin quale sarebbe il modo migliore di agire. Di indagare su Hebiko. Ma perché poi? Ti rendi conto che tu, uno sconosciuto del cazzo, hai messo in discussione davanti ad un alto ufficiale di Oto la fedeltà o la reputazione di un soldato del Suono? – i miei occhi si infiammarono. Mi avvicinai quasi a distanza di respiro dal volto di Cane – Solo questo meriterebbe una fustigazione pubblica. Eppure mi trovo in una situazione bloccata. Non posso aprire quella lettera, perché reca il Sigillo di Oto ma allo stesso tempo trovo insensato, sprecare fiato, lasciare questa postazione per indagare sulla veridicità delle tue parole. – Sul mio volto si dipinse un sorriso malvagio.

    - Non mi resta che seguire la terza via. Scoprire la verità, direttamente e senza filtri. Alla maniera di Oto. Ora andrò a chiamare uno specialista, al mio servizio, il quale è perfettamente in grado di valutare se una persona sta mentendo perché è in grado di leggere il passato della persona stessa, parola per parola, dettaglio per dettaglio. Vedremo come saranno andate veramente le cose. Vedremo come l’interrogatore giocherà con la tua mente, debole e inesperta alle torture, e che cosa effettivamente ci racconterai – I riferimenti erano chiaramente rivolti al Jonin Shinken [Nota]Kato sa delle abilità specifiche di Shinken in quanto ha subito e visto Interrogazione mentale in due occasioni durante i Sigilli di Oto, ma questo Cane non poteva saperlo come nemmeno poteva sapere che di certo non era al mio servizio. Mi allontanai di qualche passo indietro, componendo un solo sigillo. Una copia esatta di me stessa sarebbe apparsa al mio fianco – Aspetteremo qui l’arrivo dello specialista. Se avrai detto la verità, e avrai ancora le forze per muoverti, avrai il mio rispetto per il coraggio e la furbizia che mi hai dimostrato, se mi hai mentito... solo una parte del tuo corpo uscirà da questa stanza. La tua testa, infilzata all’entrata di Oto, come monito. – un bluff? Nì, lo sarebbe stato solo in parte. Di sicuro avrei tentato di mettere definitivamente Cane con le spalle al muro.

    Avrei atteso, per diversi minuti. In silenzio fissando l’uomo, fino a che la mia copia sarebbe ritornata indietro a grandi passi. Volutamente, così da farsi sentire. Così da sembrare la persona che avevo cercato. A quel punto mi sarei limitato ad aggiungere: - Manca sempre meno… all’ora della verità. – un invito, velato, a parlare per Cane. Un bluff, studiato ad arte. L’ultimo mio atto di gentilezza.


     
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