[Secondo Accesso] West Gate of Sound

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  1. Yami Kaguya
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    Se non poteva parlarti di me, vorrei sapere questa "verità" sul mio nome da dove l'hai tirata fuori. I bambini non dovrebbero dire le bugie, no?

    L'espressione angelica era rimasta nononstante le sue parole. Ormai, quella maschera di normalità era diventata piuttosto forte. Avevo imparato da tempo ormai a convivere in qualche modo con il senso di colpa per ciò che avevo fatto.

    ...Sono passati mesi da quanto tua "sorella" se ne è andata. Sinceramente, inizio a credere che se non lo saprò da te non la vedrò più per domandarglielo. Ma rispetto la tua volontà, quindi puoi pure non dirmi nulla.

    Sorrisi pensando a come avesse mantenuto parte del suo spirito nel soccorrere e curare qualcuno. Ma restava il fatto che quel ragazzo aveva strane somiglianze per essere solo "qualcuno". Poi scoprii anche come Shin avesse lasciato vuoto il buco della mia vita riguardo al mio clan. Certo che fra tutte le cose che poteva non dirgli...

    Non è una storia che merita di essere raccontata. Sappi solo che il clan che possiede quegli occhi non è ben visto da molti villaggi. Anche se ormai è praticamente estinto. Io sono uno degli ultimi, per fortuna. Anzi.
    Credevo, di essere l'ultimo. Quel colore d'occhi è raro quanto il viola che possiedi di solito. Forse anche di più.


    Le domande aumentavano anzichè chiarirsi. Mi ricordava una missione fatta pià di un anno prima in territorio imperiale. Solo domande, poche risposte. Snervante allora, e anche adesso era irritante vedere ma non capire. Ma certo non sarebbe stato lui a darmi le risposte, ormai mi era chiaro. Anzi, dai discorsi successivi, sembrava che la mancanza di passato per lui fosse un punto cardinale della sua vita. Punto che sospettavo essere sul punto di scardinarsi, per come parlava. A tuttte le sue stranezze e particolarità, si aggiunse quindi il fatto che a 10 anni si preoccupasse del senso della sua vita, credendo che il suo nome non fosse altro che un ripiego, probabilmente.

    I sogni ricorrenti li faccio di continuo, anche se perlopiù sono più riconoscibili come incubi. Merito di chi mi stà in testa. Per la vita non mia, non saprei. Così come quella che tu chiami sorella, mi sono sempre conquistato tutto ciò che possiedo. Non conosco modo migliore per non avere dubbi su come la propria vita mi appartiene.

    Ys scese dalla mia spalla, e tornò in braccio al ragazzo, che stava inziando a tremare per qualche motivo. Le ultime sue parole, per la prima volta lo fecero sembrare quello che era. Un bambino spaventato. Lo fissai alcuni istanti, mentre lui e Ys si riflettevano nei miei occhi. Ridussi di nuovo la distanza fra noi dopo che si era allontanato, e con un giro su me stesso da inginocchiato, gli rivolsi la schiena. Poi con le braccia afferrai i vestiti sui suoi fianchi, tirandolo verso di me e alzandomi. Praticamente lo presi sulle schiena, iniziando a camminare verso Oto.

    Immagino ne avrai viste a decine però, di nuche dai capelli bianchi. Almeno così ti sembro meno uno specchio?

    Non attesi risposta, mentre il cancello si apriva dinanzi a me. Mentre aspettavo si aprisse, parlai di nuovo a Ryutsuki, lasciandolo andare se si fosse ribellato troppo alla posizione.

    Mi pare che stai tremando, e in effetti mi pare faccia un pò freddo, per andarsene in giro soo con un kimono a maniche corte. Mi pare che non hai preso la resistenza al freddo come Shinodari.

    Aprofittai del fatto che non mi vedesse coperto dai capelli, per sorridere un attimo. Mi ricordavo quei suoi abiti che sembravano ignorare qualsiasi avversità pur di essere indossati. Non avevo mai capito cosa la spingeva a farlo, ma non aveva mai smesso nemmeno dopo un litigio.
    Mi scostai da quei pensieri prima che tornassero a far male, mentre camminavo all'interno.

    Hai fame? Non so se troveremo qualcosa aperto, ma del cibo scalda meglio di qualsiasi coperta. Che ne dici?

    Decisi che era meglio distrarlo in qualche modo, piuttosto che lasciare che pensasse troppo. Sapevo bene, come a forza di stare da soli, vengono talmente tanti pensieri che a un certo punto è meglio staccare la spina. Credevo che quel ragazzino al momento avesse bisogno di questo. Sul perchè lo facessi, non ne avevo idea. Forse perchè era collegato a Shinodari. Forse perchè davvero rivedevo me in lui anche mentalmente.
     
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209 replies since 12/9/2005, 18:09   6874 views
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