Dopo quella che si poteva a tutti gli effetti considerare come una breve, anzi, brevissima conoscenza in Villa Mikawa, mi unii al circolo di energie che venne creato e, nello stesso istante, scomparvi dalla scena per riapparire con il gruppo speciale di Oto leggermente al di fuori dal Villaggio stesso, mentre era ancora buio. A dirvi la verità non compresi subito dov'è che mi ero tutto d'un botto ritrovato, considerando la tardissima ora e io non avevo chissà quali conoscenze del West Gate per poter sin da subito individuarne le specificità. Io, in effetti, ero praticamente da sempre abituato a usare il South Gate, su cui sorvegliava (e lavorava) il mio amico Kato Yotsuki. Le decorazioni dell'altro dei 4 cancelli di Oto, per questo, mi risultavano sconosciute. Sapevo, però, che tale cancello si trovava molto vicino al Bosco dei Sussurri, che era una specie di zona particolarmente selvaggia di Oto. La sua bassa popolarità e una fama che nel tempo era venuta a mancare si poteva quindi riferire proprio alla presenza di vari pericoli, di un territorio che per questo non era visto di buon occhio dai visitatori. Ad aiutarmi nel riconoscimento della mia posizione furono comunque le guardie che facevano la ronda sui muri: avevano diverse fiaccole e notai anche gli altri particolari, come un numero insolito dei difensori del villaggio. - Addirittura? - pensai un po' sorpreso. Mi sembrava, in effetti, abbastanza strano che servissero addirittura tutte quelle persone per fermare una minaccia che, sì, era pericolosa, ma mica paragonabile all'attacco di un vero e proprio esercito alle mura di Oto. O forse mi sbagliavo? Di contro, se ero stato preso in effetti da Diogene come membro delle squadre speciali di Oto, non potevo fare a meno di rivolgere i miei pensieri alla minaccia stessa... e al mio dovere. - "Sempre ligio al dovere." - pensai notando come l'uomo diverso delle squadre speciali si stava mettendo all'opera avvisando i guardiani, tra i quali pensavo (o almeno speravo) di poter trovare anche Kato. Non ebbi comunque molto tempo per poter rimuginare su tutto ciò che riguardava il possibile incontro con lo Yotsuki, perché subito la formazione delle squadre speciali, i cui membri si sembravano essere ammutoli, si mosse in direzione del Bosco. - "Veloci..." - pensai notando come mi venisse consigliato (o meglio: ordinato, com'era giusto che fosse) di mettermi subito dietro al comandate delle squadre speciali di Oto. Non mi feci molte domande a proposito dei motivi che spinsero il comandante a mettermi lì e, a dirla tutta, nemmeno m'interessava farle, quelle domande. - "Forse vuole che gli protegga le spalle..." - pensai comunque nel mentre ci eravamo a tutti gli effetti mossi. Altri chiarimenti arrivarono poco dopo, quando mi dissero che dovevo cambiare la zona di controllo con una cadenza di 5 minuti precisi. - Bene. - - Risposi. - Sono sempre stato bravo a tenere la traccia del tempo. - Con la mia elevata percezione12 + 3 (Udito Perfetto) sarei riuscito a individuare anche molti ninja furtivi, qualora fosse servito farlo. In quell'occasione, però, non era una cosa importante, perché stando a quanto avevo appreso ancora in Villa Mikawa, il nostro nemico non sarebbe stato furtivo per niente. - "Dovrò proteggermi le spalle dai possibili attacchi nascosti... forse..." - pensai mentre ci addentravamo sempre di più nella folta vegetazione del Bosco dei Sussurri. - "Chissà dove sono tutti gli animali pericolosi." - Mi domandai mentre procedevamo intuendo che, forse, per il grado di pericolosità bastava solo l'animale che in fin dei conti andavamo ad abbattere al centro di quella foresta. Più volte usai le mie abilitàChakra adesivo, repulsivo e distruttivo, se serve per non restare indietro e tenere il passo dei ragazzi del gruppo speciale. Non ebbi comunque molti problemi, ma la cosa mi portò via un po' di chakra. - "Chakra di cui dovrò fare a meno nello scontro..." - pensai oltrepassando gli ulteriori alberi e rami per giungere infine verso un accampamento creato proprio nel Bosco dei Sussurri. - "Però, mica male per un accampamento..." - Notai tutti i dettagli dello stesso, come i posti con il letto, il luogo di ristoro, l'infermeria con 3 feriti e un'armeria che almeno a prima vista sembrava ben completa. - Spero abbiate dei buoni medici, - sussurrai quasi a mezzavoce, capendo che la minaccia di fronte alla quale presto ci saremmo trovati era tutto fuorché debole: era anche quello un mio modo per restare con le spalle coperte? Infine, quando ci fermammo vidi anche la figura di Kato Yotsuki. - Buongiorno. - Gli dissi. - Questi sono membri della squadre speciali, l'elité di Oto. - - "Mica dei semplici genin delle mura..." - Tacqui sul fatto che anche io, ormai, ero membro delle squadre d'elité di Oto, per volere del Kokakge, ma speravo che lo avesse capito da solo. - Non pensavo che chiamassero anche i guardiani delle mura a eliminare questo tipo di minacce. - Dissi. - E non capisco perché ridi in questo modo. - Cioé con quella risata "da cretino", volli quasi aggiungere, ma, invece, non dissi nulla limitandomi ad ascoltare quello che aveva da dire il Capo delle squadre speciali: gli ordini erano pur sempre gli ordini e io non potevo che limitarmi a seguirli in maniera precisa e dettagliata.
Quando varie carte ninja vennero situate sul tavolo nell'accampamento, mi avvicinai calmo per osservarle tutte. - "Hmm..." - nel mentre ascoltavo quello che aveva da dire il Capo: "Catene spezzate=Forza brutale, mezzo ettero di foresta bruciata=pericolo di fuoco... che usi i Katon?.. Arto amputato? L'ha tagliato lui o è un effetto della necrosi?" - Infine, ovviamente, notai anche la mappa situata sul tavolo con tanto d'indicazioni varie. Infine disse che fu scelto di abbattere la bestia. - "Sì,"- pensai. - "Ma c'era gente che sembrava preferire i "possibili vantaggi." - In ogni caso, continuai ad ascoltare il rapporto del Capo: punto di prigionia a 2 chilometri, la foresta è stata spazzata, quindi 0 possibilità di venire furtivi. - "Hmm... Tutta questa potenza?.. E tutta questa... Percezion?" - Guardai il passaggio sotterraneo sulla mappa, ma non potei fare a meno di notare anche i fili rossi e le X nere. - E queste cosa sono? - chiesi al Capo indicando le X. - Le catene spezzate? -- "E' evidente che se non riescono a tener ferma la bestia nemmeno con delle catene, che, presumo, siano state progettate proprio per farla stare calma, l'unica opzione giusta per la sicurezza degli abitanti del villaggio sia l'abbattimento". - Infine arrivarono anche le altre informazioni di cui avevamo bisogno. - "Attacchi lenti, ma ad ampio raggio e potenti... Pelliccia molto dura, che non può essere scalfita da un shuriken gigante..." - Quasi di risposta guardai il mio shuriken gigante che, a quanto pareva, si poteva considerare del tutto inutile ai fini di quella missione. - "Vediamo dopo come usarti..." - pensai per continuare a sbirciare negli appunti. Mi bastò una veloce frugata - "Come pensavo..." - per capire che mi trovavo dinnanzi a un nemico molto, ma molto pericoloso. - "Dunque Katon, logicamente... poi sensi affinati, grande dimensione... il che può renderlo più semplice da colpire... ma salti? Salti con le katene? E che abilità con il Sangue? Sangue..." - Ci pensai sù giusto un attimo collegandomi a Diogene. Anche lui manipolava il Sangue, come tutti i Mikawa, no? Comunque quella era sicuramente una cosa da chiarire.
Infine, ci vennero anche illustrate le forze in campo: due medici, di cui uno deve restare al campo, e la possibilità di formare due gruppi con i guardiani delle mura a fungere principalmente da supporto. Nel discorso del Capo ci fu un'ultima cosa che balzò alle mie orecchie. - Confinamento e restrizione? Si riferisce al teletrasporto? Ma restrizione? Che tipo di restrizione? - - Chiaro. - Dissi semplicemente per guardare l'equipaggiamento a disposizione.- Io? - ripetei quasi come a voler capire se si stesse davvero rivolgendo a me per capire come combattessi. - Beh, - alzai le spalle. - Sono uno spadaccino che combatte con due katane. Mi piace tagliare le cose. Tutto quello che capita a tiro. Poi sono anche un maniaco delle pulizie, ma questa è un'altra storia. Come combatto? Principalmente raggiungo il nemico in corpo a corpo e lo taglio a fette. - Indicai le katane che portavo incrociate alle spalle. Non le avrei messe sul tavolo; per lo meno non avrei rispettato gli standard delle squadre speciale di Oto, ma ecco... vedete... non volevo proprio privarmene. Lo stesso non avrei fatto nemmeno con lo Shuriken Gigante. - Per riuscirci... - a tagliare a fette il nemico, intendevo, - uso dei ninjutsu che potenziano i miei colpi. Ah, e dimenticavo: ovviamente le mie armi sono tutte già intrise di veleno. - - A quel punto Kato iniziò tutt'una raffica di domande alle quali, in realtà, ero interessato anche io. - "Anche se ho un paio di altre domande in mente." Dubitavo che avrebbe avuto tutte le informazioni che cercava, considerando che alla fine dei conti si trattava di una creatura potenzialmente segreta, situata nel Bosco dei Sussurri. Ma tant'è...
"Guarda com'è diventato esperto..." - pensai ricordandomi del Kato che avevo incontrato a Genosha, molto tempo addietro, prima di prendere anch'io la parola per rivolgermi al Capo delle squadre speciali. - Nel sentir parlare Kato, in effetti, anche a me sono sorte un paio di domande signor-signore. - Dissi avvicinandomi a lui. - In particolare: non abbiamo alcun limite di tempo entro il quale dobbiamo abbattere la creatura, giusto? In più... - mi grattai un attimo il capo. - La creatura, suppongo ninja a questo punto, in questione non indossa alcuna altra protezione, giusto? - "In effetti, se avesse non solo la pelliccia spessa, ma anche varie protezioni, diventerebbe dura da abbattere... Non che non lo sia di già..." - Tornando alla questione delle informazioni, chesi anche un'altra cosa che mi balenava per la mente: - Lei ha parlato di Katon. La creatura è affine all'elemento fuoco? E' stato provato a usare degli Suiton per metterla in difficoltà? E, in più, ha dei punti deboli che avete scoperto? Magari gli occhi? Il collo? - In effetti, sapere se la creatura in questione aveva dei punti deboli ci avrebbe già dato un vantaggio: potevamo sapere dove colpire. Non avremmo colputo a vuoto. Niente sprechi di chakra a quel punto. - Nel corso degli scontri con la creatura, quest'ultima ha per caso usato degli attacchi nascosti? Celati? Furtivi? - "Giusto per sapere se devo solo prestare attenzione agli attacchi ad ampio raggio, ma ben visibili..." - - Dato che uso i veleni, sapete come reagisce il suo corpo agli stessi? E i suoi attacchi? Non sono velenosi? -
E mentre Komaki agiva, io, dopo aver ricevuto le risposte alle prime domande, avrei continuato a provare a togliermi i dubbi: - La creatura in questione può curarsi? Ha delle tecniche mediche o di rigenerazione? - Chiesi fortemente sicuro del fatto che no, difficilmente le creature in genere avevano quel tipo di tecniche, ma era meglio sapere incontro a cosa andavamo schiantarci. Infine, arrivò la volta delle ultime 3 domande: - Salti? - chiesi. - Ma come può saltare se è incatenata tipo?- "O forse mi sbaglio e quelle linee rosse non sono le catene..." - In ogni caso era meglio sapere anche quello prima di partire. - Abilità con il sangue? - Chiesi anche io. - E a proposito dei genjutsu... La creatura conosce le arti illusorie? - Per quanto invece riguarda le capacità di confinamento, mi unii alla domanda di Kato, ma anche in quel caso più che una domanda vera e propria, la mia fu una specie di precisazione: - Volendo potreste anche confinare o sigillare la creatura da qualche parte? Per esempio in una reliquia? - A quel punto, in effetti, le domande erano finite e dalle risposte dipendeva la nostra strategia nonché la possibile eliminazione del pericolo da dinnanzi le mura del villaggio. Più informazioni avevamo e con più precisione potevamo agire. A quel punto una nostra vittoria sarebbe stata solo questione di tempo. XMi associo alla questione per il recupero di chakra