L' alba del chaosQuest D

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    L' alba del chaos


    Richiesta d' aiuto

    I



    Konoha

    Era una giornata abbastanza nuvolosa, uno strano vento soffiava da nord, nonostante il caldo un temporale estivo sembrava essere in arrivo.
    Il temporale iniziò il suo spettacolo di luci nel cielo accompagnato da una forte pioggia che sollevò nel aria quel riconoscibile odore di pioggia estiva che però non fermò i fattorini intenti a compiere il loro lavoro
    Quattro lettere sarebbero state consegnate quel giorno, una alla genin Asami Hoshiyama, un altra al promettente studente Kyojuro Rengoku mentre la quarta sarebbe arrivata nel villaggio di Suna ad un altro promettente Genin.

    Con la presente comunicazione si informa che siete stato scelto per una missione di grado D.
    Si prega di presentarsi questa sera stessa al ingresso Nord dove assieme ai suoi compagni partirete verso il piccolo paese di Kuroyake a nord del paese delle risaie dove vi attenderà il nostro cliente per darvi i dettagli della missione al alba del giorno di domani



    Al ingresso nord ci sarebbe stato il loro compagno Eriko Berthold ad accoglierli in modo abbastanza taciturno, anche lui un genin, pronto a combattere per l' onore di Konoha.
    Non avrebbe aperto bocca se non interpellato e le sue risposte sarebbero state molto brevi e concise

    harris-fullmetal-alchemist-brotherhood-93544


    Kuroyake

    Per tutto il viaggio il maltempo avrebbe accompagnato i ninja di konoha.
    Per arrivare al villaggio esisteva un unico sentiero tra gli alberi di un bosco, attraversando quel sentiero era possibile sentire uno strano odore stagnante nel aria.
    Gli alti alberi, gli ultimi momenti del buio della notte, il cattivo odore , la pioggia non più pesante ma comunque persistente e la presenza di animali selvatici avrebbe fatto venire almeno un brivido a chiunque, per di più se qualcuno avesse prestato abbastanza attenzione non avrebbe fatto fatica a notare degli occhi tipici di rettili immersi nel buio ad osservare la marcia degli accademici.

    Una volta arrivati a destinazione i ninja si sarebbero trovati un arco di pietra a sancire l' ingresso del villaggio seguito da delle mura non più alte di 4 metri a difendere il piccolo villaggio da non si sa cosa ma non ci sarebbe stato tempo per ammirare il villagio.
    Dinanzi a loro si stava consumando uno scontro, dei soldati stavano attaccando due ragazzi, uno sulla ventina che veniva trattenuto da un soldato che gli puntava un coltello alla schiena mente l' altro ragazzo nettamente più giovane era intento a schivare i colpi della spada di un altro soldato.
    Altri due soldati erano in arrivo da dentro il villaggio
    I due ragazzi erano disarmati e in cerca di aiuto, toccava ai rappresentanti di Konoha decidere se intervenire o meno

    Sanada

    L' accademia non era l' unica ad essere stata interpellata, qualcuno aveva ben pensato di assoldare un mercenario per risolvere i problemi che stavano colpendo il villaggio, si trattava di Sanada Yukimura anche a lui era stato chiesto di presentarsi alle prime luci del mattino al ingresso del villaggio per incontrare la persona che lo aveva assoldato.
    Se avesse rispettato gli orari indicatigli si sarebbe trovato anche lui di fronte alla stessa situazione dei ninja di konoha
    Anche lui avrebbe potuto scegliere se intervenire a favore di una delle due fazioni o restare a guardare.

    Tutti

    La pioggia continuerà per tutta la mattinata quindi anche nel caso decidiate di fermarvi e di arrivare in ritardo trovereste comunque la pioggia ad accompagnarvi a meno che non decidiate di arrivare nel pomeriggio.
    Al ingresso troverete solo due guardie che vi fermeranno immediatamente per chiedervi di identificarvi



    Edited by Superpipi - 29/7/2021, 18:58
     
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    L'Alba del Chaos


    Rapido: L'inizio di ciò che non ha fine





    Il cielo si stava ormai oscurando, dalla finestra della stanza da cui risuonavano le note di un pianoforte suonato dolcemente si potevano iniziare ad intravedere le nuvole che avrebbero portato la tempesta sul villaggio. Non si aspettava certo di ricevere proprio in quella giornata una missiva dall'accademia, una lettera riportante il marchio di Konoha e che doveva arrivare direttamente dagli uffici dell'accademia. La lettera al momento si trovava proprio sopra al pianoforte, le onde sonore la facevano tremare ogni volta che le mani del giovane scendevano come l'acqua di una cascata sui tasti d quello strumento angelico. Il ragazzo si alzo dallo strumento, recuperando la lettera e aprendola, venendo così a scoprire della missione per cui era stato scelto, a quel punto la richiuse e, con molta calma, la spinse nella fessura a contatto con il terreno della porta sulla sua destra: la stanza di suo padre. Bene, che ingresso nord sia, chissà chi sarà il capitano della nostra piccola squadra. Si diresse immediatamente a prepararsi, conscio che non mancasse più molto tempo alla sera.

    Uscito di casa si ritrovò sotto una pioggia battente, di quella che ti arriva fin dentro gli stivali bagnandoti perfino la biancheria, non una delle migliori partenze per una missione. Le strade erano deserte, complice anche quel brutto tempo, e il rumore della pioggia era l'unica soffice carezza che sembrava portare un po' di pace in quella situazione. Ehi, piacere, sono Kyojuro, anche tu qui per la missione? Si stava presentando ad un ragazzo di colore in riparo dalla pioggia sotto il grande portone dell'entrata nord di Konoha. Aspetto insieme a lui qualche minuto in modo che anche gli altri ninja li raggiungessero e, quando noto la figura di una ragazza in lontananza cercò di acuire la vista, quella era proprio Asami. Attese che la ragazza fosse al riparo dalla pioggia prima di andare da lei. Asami! ci si ritrova, non pensavo di trovarmi in squadra con te! sarà un piacere stare nuovamente al tuo fianco ormai nel viso del giovane non c'era più nessun tipo di paura, quella che la ragazza aveva intravisto al loro primo incontro si era trasformata in voglia di partire per nuove avventure e coraggio di affrontare qualsiasi problema gli si fosse parato davanti. Kyojuro sfoggiò uno dei sui tipici sorrisi, molto simili a quelli che la Kunohici avrebbe ricordato dalle loro previe avventure.

    Era l'ora di partire, la meta? Il paese delle risaie in un piccolo villaggio di nome Kuroyake. Non lo aveva mai sentito come non era mai stato in quel paese, la sua vita fino a quel momento era trascorsa prevalentemente nel villaggio di Konoha, tutto il mondo al di fuori delle sue vicinanza era completamente sconosciuto ai suoi occhi. Per arrivare a Kuroyake esisteva un solo sentiero, passante in mezzo ad un bosco fitto di alberi verdi e rigogliosi, gli occhietti di piccole creature della notte si facevano strada in quell'oscurità rendendo il tutto un po' glaciale, quasi come il ragazzo che aveva appena conosciuto, per lo più taciturno e riservato. Il ragazzo si avvicinò ad Asami attirando la sua attenzione. Ehi, tu lo conoscevi già? chiese, indicando il ragazzo di colore E' talmente riservato che quasi mi spaventa! dovremmo farlo sentire più a suo agio forse?

    Nel caso il gruppo avesse avuto l'intenzione di fermarsi prima dell'arrivo al villaggio Kyojuro avrebbe protestato con durezza. E' importante che la nostra squadra arrivi in tempo all'appuntamento, facciamo ancora uno sforzo! potremo riposare una volta arrivati. Spero ci sia un letto caldo ad aspettarmi! la pioggia si era un minimo calmata ma sembrava non voler smettere, le gocce, più piccine di quelle della partenza, continuavano a battere sulle foglie degli alberi muovendo le loro gronde.

    Nel caso il gruppo avesse deciso di proseguire ed arrivare il più velocemente possibile al villaggio ci si sarebbe parata davanti una scena subito peculiare: Oltre il grosso arco di pietra che sanciva l'inizio della nostra meta si potevano vedere due ragazzi scontrarsi con quelli che sembravano soldati. I due sembravano essere quelli ad avere la peggio, uno dei soldati ne stava trattenendo uno facendo pressioni con un arma sulla sua schiena mentre un secondo soldato menava fendenti qua e la cercando di colpire l'ultimo ragazzo. Per lo più in lontananza si potevano vedere altri due uomini, vestiti anche loro allo stesso modo dei soldati, accorrere probabilmente per dare manforte ai loro compagni. Se continuano così qualcuno ci lascerà le penne, ma che diavolo è successo? Kyojuro non ebbe comunque esitazione, in quel frangente e fino a che non ne avesse saputo di più vedeva in quei due ragazzi dei poveri disgraziati delle povere anime in pericolo. Anche avessero rubato o fatto qualcosa di molto grave non era la morte ciò che li aspettava bensì un giusto processo. A quel punto avrebbe estratto la lama, portata al fianco, facendosi avanti e avvicinandosi alla scena. Che sta succedendo qui? questi ragazzi sono disarmati! abbassate le armi e calmiamoci!Non voleva da subito iniziare uno scontro, avrebbe quindi cercato di districarsi in quella situazione con un po' di diplomazia ma, nel caso in cui un dei suoi compagni si fosse gettato immediatamente nella mischia, beh, in quel caso non ci sarebbe stata parola che avrebbe potuto fermare quella rissa che ai suoi occhi sembrava insensata.

    Se invece il gruppo avesse deciso di fermarsi a riposare il giovane non avrebbe protratto oltre la sua tesi e sarebbe rimasto con loro a riposare per poi ripartire la mattina dopo, questo ci avrebbe sicuramente fatti arrivare in ritardo alla missione ma presentarmi li da solo forse sarebbe stato ancora peggio se non inutile. Arrivando alla porte del villaggio avrebbe visto quindi due guardie che prontamente chiesero ai ninja di identificarsi. Kyojuro Rengoku, siamo qui per un appuntamento d'affari Avrebbe risposto, sguainando uno dei suoi sorrisi sinceri, non voleva dire effettivamente il vero motivo per cui era li, avrebbe semplicemente detto la verità nascondendo alcuni particolari.





    Edited by Kaystar - 13/7/2021, 18:49
     
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    L’alba del Chaos
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    Gli occhi di una ragazza si aprivano lentamente mentre ogni suo muscolo cercava di risvegliarsi dal riposo notturno. La stanza era al buio ma non completamente, dando alla giovane una visione ben chiara di ciò che la circondava. Sgranchì la parte superiore del corpo accompagnato da un sonoro sbadiglio, che rimbombò all’interno della sua camera. Con molta lentezza si avvicinò alla finestra e aprendola si ritrovò un paesaggio del tutto inaspettato. Solitamente la maggior parte dell’anno il cielo di Konoha era accompagnato da un clima mite e riscaldato da un sole splendente. Quel giorno invece numerose nuvole grigie la coprivano, lasciando poco spazio alla luce solare. Solo i lampi in lontananza illuminavano quel cielo spento e senza colore ma che anticipavano l’arrivo di una burrascosa tempesta.
    Ma per Asami la sua giornata non sarebbe cambiata più di tanto. Era solita restare a casa, anche nelle giornate di sole, per esercitarsi con i tonici o studiare. Quella mattina non era da meno stendendosi sul divano, per la maggior parte della giornata, a leggere uno dei tanti libri presi in prestito dalla biblioteca. Il rumore della pioggia scrosciante man mano che passava il tempo, diventava per l’udito della ventitreenne sempre più rilassante quasi da addormentarsi, coccolata da quell’atmosfera rilassante.

    […]

    - Hey… Asami? -

    Avvertiva una leggera pressione all’altezza della spalla destra mentre il libro sulla sua faccia gli oscurava del tutto la visuale. Si alzò di colpo cercando di capire dove si trovava in quel momento, facendo cadere rovinosamente il grosso manuale di medicina che generò un sonoro tonfo. A raccoglierlo ci pensò suo zio Bumi che, restituendolo, consegnò alla genin anche una lettera bianca e chiusa.

    - L’Ho trovata fuori dalla porta. -

    Poteva sembrare una normalissima lettera ma Asami aveva già visto quel tipo di sigillo. Aprendola e leggendone il contenuto mentalmente, ne ebbe la conferma riponendola nuovamente nella busta.

    - Mi hanno convocato per una missione. La partenza è prevista per… -

    Osservò fuori dalla finestra per capire quanto tempo era trascorso dall’ultima volta che aveva avuto gli occhi aperti. Il cielo era più scuro del solito e non solo per il temporale che continuava a battere sulla città di Konoha. Molte ore erano passate e la sera era giunta. Ed era proprio in quel momento che la ragazza dai capelli rossi scattò di istinto verso la sua camera.

    §Cavolo! Ho dormito troppo!§

    Preparò l’equipaggiamento velocemente, balzando da una parte all’altra della stanza alla ricerca di tutto l’occorrente per quell’incarico. Ci mise un bel po' per prepararsi e, senza nemmeno mangiare, uscì cercando di raggiungere velocemente l’ingresso nord del villaggio.
    La pioggia non smetteva di battere sulle strade, ormai deserte, della città illuminata anche dai lampioni. Per fortuna non ci mise molto ad arrivare e, non appena raggiunse i pressi dell’ingresso nord del villaggio, iniziò a squadrare i due shinobi che per quella volta rappresentavano i suoi compagni di missione.

    - Eh? -

    Più si avvicinava più riconosceva uno dei ninja che attendeva l’inizio dell’imminente missione. Un volto che aveva già avuto modo di conoscere e che ebbe piacere di rivedere anche in quell’occasione. Con un salto cercò di raggiungere il più velocemente i due ragazzi, riparandosi anche lei dalla pioggia grazie al grosso portone.

    - Hey Kyojuro! -

    Il suo sguardo fu subito diretto verso il ragazzo biondo che avrebbe notato una figura totalmente differente rispetto alla prima volta che si erano incontrati. I lunghi capelli rossi erano stati legati a mo’ di treccia così da essere più gestibili in quel giorno di pioggia, che a quanto pare non aveva intenzione di calmarsi. Così come tutto il resto del corpo, per proteggersi dall’acqua, era coperto da una maglietta a maniche lunghe aderente a collo alto, di color verde scuro, e un pantalone all’apparenza comodo di color nero. Il coprifronte, che solitamente era legato al collo, per quella volta era posizionato alla fronte, nascondendo il sigillo di forma romboidale. Lo stesso posseduto anche dalla leggendaria Tsunade.

    - Asami! ci si ritrova, non pensavo di trovarmi in squadra con te! sarà un piacere stare nuovamente al tuo fianco -

    Ricambiò il sorriso del giovane, che ormai conosceva bene. Era lo stesso che gli aveva rivolto la prima volta che si erano incontrati. Lo stesso non poteva dire dell’altro ragazzo che non l’aveva mai visto. Il suo viso gli era del tutto nuovo, niente che gli rimandava ad una vecchia conoscenza. Così lo guardò dritto negli occhi prima di proferire parola.

    - Ciao! Non ci siamo mai visti prima… Io sono Asami Hoshiyama. Piacere di conoscerti. -

    Allungò la mano verso di lui, in attesa di stretta di mano e della sua presentazione.
    Se il ragazzo gli avesse stretto la mano la ragazza avrebbe ricambiato con un sorriso.
    In caso contrario, lo avrebbe guardato con sospetto, cercando di non far trasparire nessuna emozione, per poi lanciare uno sguardo verso Kyojuro.
    Indipendentemente dall’esito, successivamente si sarebbe guardata in giro per poi rivolgersi ai compagni di squadra.

    - Attenderei qualche altro minuti prima di partire. Magari è stata convocata un’altra persona… -

    […]

    §Ma quando smette di piovere?§

    L’oscurità ormai avvolgeva i tre shinobi, intenti a raggiungere il villaggio indicato dalla missiva. Dovevano dirigersi al paese delle risaie dove ad aspettarli c’era il richiedente dell’incarico. Non avevano ricevuto nessun dettaglio quindi per i tre arrivare all’alba, come gli era stato raccomandato dalla lettera, era di vitale importanza per sapere al più presto i dettagli della missione. Non vedeva l’ora di arrivare e scoprire per cosa era stata convocata. Perchè mai era stato richiesto l’intervento dell’accademia?
    A distrarre la ragazza da quei pensieri fu lo studente dalla chioma bionda. Con discrezione si avvicinò a lei e indicando l’altro compagno di squadra espose i suoi dubbi su di lui. Ripensando a quelle parole la stessa Hoshiyama si rese conto che il ragazzo era stato, fino a quel momento, abbastanza silenzioso. Forse perché si trattava della sua prima missione o era in soggezione poiché non conosceva gli altri due shinobi. Lo sguardo della giovane donna si fermò su di lui prima di avvicinarsi per potergli parlare un po' più da vicino. Decise di seguire il consiglio di Kyojuro rivolgendogli la parola, con fare amichevole.

    - Allora… prima missione o hai avuto modo di partecipare ad altre prima di questa? -

    Avrebbe aspettato la risposta del giovane prima di continuare, lanciando dapprima uno sguardo verso lo studente per poi concentrarsi nuovamente sul ragazzo di colore.

    - Quali sono le tua abilità? Prediligi l’attacco a distanza o quello ravvicinato? -

    Dopotutto si trovava in una squadra e la collaborazione era il primo passo per il successo della missione. Inoltre sembrava un tipo tranquillo e per nulla inquietante, sensazione che invece avvertì Kyojuro.
    Il viaggio continuò ancora per molto. Le numerose piante che stavano attraversando, donavano al percorso un aspetto spettrale. La pioggia che batteva sulle loro teste, rendeva il tutto ancora più pesante. Non sopportava più la sensazione degli abiti bagnati addosso ma allo stesso tempo non aveva intenzione di rallentare e rischiare di arrivare tardi all’appuntamento con il mandante dell’incarico.

    - Assurdo! Non smette più di piovere… ma direi di continuare. Sicuramente nel villaggio ci sarà una locanda. Al massimo riposeremo lì… -

    La sua sembrava quasi un comando. Forse a volte poteva sembrare un po' troppo arrogante ma non si fermava solo per il bene della missione. Inoltre dal suo punto di vista non aveva senso fermarsi in quel bosco. La possibilità di incontrare animali feroci o banditi non era da escludere. Inoltre sicuramente in quel villaggio ci sarebbe stata una locanda dove, in caso di sosta, i ninja avrebbero potuto riposare. O meglio ancora mangiare.
    Era dalla sera prima che Asami non toccava cibo e la sua fretta nel raggiungere la meta era dovuto anche a quello. Una sensazione di vuoto aveva impossessato lo stomaco della giovane mentre con sguardo abbastanza stanco guardava la strada davanti a se. Fino a quando in lontananza vide diverse strutture ergersi. Considerando il tempo trascorso e il percorso che avevano fatto gli shinobi, non poteva che non essere il villaggio Kuroyake.

    - Ci siamo ragazzi. Siamo arrivati! -

    Senza batter ciglio, continuava la sua corsa cercando di raggiungere il prima possibile l’ingresso del villaggio ma poco dopo i suoi occhi andarono incontro ad una scena del tutto inaspettata.
    Due soldati stavano avendo la meglio su altri due giovani, all’apparenza disarmati. Dal villaggio altri due soldati si apprestavano a dar man forte ai colleghi.

    - Hey! Cosa sta succedendo? -

    Perchè attaccare dei ragazzi così giovani e per di più disarmati? Cosa avevano fatto? Erano stati loro a provocare le guardie o la violenza di quest’ultimi era del tutto insensata?
    La giovane apprendista medico stava per intervenire. Voleva assolutamente calmare quella situazione e nel farlo bisognava agire nel modo giusto. Creare una rissa era l’ultimo dei suoi obbiettivi per quel giorno e avrebbe fatto di tutto per non alimentare quella scintilla già accesa.
    Improvvisamente però lo studente biondo sfoderò la sua sciabola facendo qualche passo in avanti per avvicinarsi.
    Asami a quella scena spalancò gli occhi e se l’altro compagno di squadra l’avesse chiamata o chiesto qualcosa, la ragazza lo avrebbe ignorato totalmente. La sua attenzione in quel momento era rivolta su Kyojuro e sul gruppo poco lontano.

    §MA CHE COSA STA FACENDO!!!§

    Il più delle volte la genin cercava di evitare in ogni modo lo scontro. Per lei il dialogo rappresentava l’unica forma di combattimento davvero efficace, soprattutto in situazioni come quelle. Capiva anche che il suo intento era solo quello di riportare la calma, come lui stesso aveva cercato di annunciare ai ragazzi e i militari. Ma in quella situazione, non sapendo i dettagli, era rischioso estrarre l’arma con così tanta leggerezza. Con un balzo raggiunse il ragazzo, tenendo il suo sguardo fisso non solo sui soldati ma anche sui due ragazzi che in quel momento stavano subendo l’aggressione.
    Avrebbe rivolto alle guardie un sorriso gentile e avrebbe cercato di stemperare la tensione che si era creata tra i due gruppi, con fare amichevole.

    - Cerchiamo di stare calmi, ok? Stiamo qui solo per conto dell’accademia… -

    Avrebbe fatto vedere la missiva hai soldati per poi riporla nuovamente nel marsupio.

    - ...Ma vedo che anche qui ci sono problemi… Cosa è successo? Cos’hanno fatto quei ragazzi? -

    Se le guardie si fossero rivolte in maniera minacciosa verso gli shinobi della foglia, complice anche per l’arma sfoderata, Asami avrebbe fatto qualche passo in avanti e con fare amichevole si sarebbe rivolta ai soldati.

    - Dovete scusarlo eheheheheh… è un tipo impulsivo. Le situazioni di questo tipo lo agitano… ehehehe... ma è una persona molto tranquilla. Non avrebbe mai attaccato, fidatevi… ehehehehe. -

    Avrebbe aspettato una risposta dai soldati sperando di aver calmato, almeno per quel momento, gli animi bollenti di tutti.




    Chakra: 40/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Kunai × 9
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Spiedi × 9
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note
    ///


    Edited by Zakira - 2/7/2021, 16:33
     
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    Primo Post


    Sanada era una persona particolarmente attenta e precisa quando si trattava di soldi: evitava qualsiasi "spreco". Molti lo confiderebbero uno spilorcio, un tirchio ma in realtà non era proprio così infatti il ragazzo era quasi sempre al limite praticamente al verde per una semplice ragione il nukenin spediva la massima parte dei suoi denari alla "nonna" per prendersi di sua sorella ammalata.

    Questa condizione spingeva il mercenario a lavorare il più possibile e ad essere meno selettivo con gli incarichi. Cercava comunque di evitare missioni troppo rischiose o che prevedessero azioni eccessivamente malvagie, a modo suo tentava di mantenere intatto qualche principio morale. Certo che se fosse stato per il bene di sua sorella nessun principio avrebbe vissuto abbastanza da raccontarlo.

    Il bisogno urgente di guadagnare qualche altra moneta lo spinse ad accettare un lavoro senza neanche incontrare il committente a quanto pare bisognava recarsi al piccolo villaggio di Kuroyake nel nord del paese delle risaie per indagatore sui i problemi che affliggevano, ulteriore informazioni così come il cliente sarebbero stati ad aspettare all'ingresso di Kuroyake. Immediatamente il diciottenne prese tutto il suo equipaggiamento e partì perché se voleva essere puntuale per l'incontro avrebbe dovuto muoversi in fretta senza fermarsi ma per fortuna la velocità era il suo forte.

    Il ragazzo correva e saltava qua e la ad alta velocità non curante della pioggia e del terreno accidentato sembrava come inseguito da una qualche bestia feroce. Percorse anche il sentiero tra i boschi che portava a Kuroyake senza curarsi più di tanto degli inquietanti occhi che lo scrutavano, fin troppo impegnato ad evitare di finire ridicolmente gambe all'aria. Si tratto di un viaggio abbastanza semplice e tranquillo anche se solitario motivo in più per arrivare il prima possibile.

    Qualche ora dopo ancora sotto la pioggia si fece giorno evento che coincise con l'avvistamento del villaggio all'orizzonte; In conclusione con un'altra oretta di corsa il diciottenne giunse al lungo dell'incontro con una decina di minuti di ritardo trovandosi davanti un comitato d'accoglienza fin troppo esteso e caloroso.

    Merda che accoglienza calorosa...Anche ninja di Konoha?! Che cactus succede? Una mega rissa?!

    Uno scontro tra fazioni diverse: circa quattro soldati, un paio di ragazzi sulla ventina e un trio di shinobi della foglia. Con alcuni di loro eccessivamente su di giri, l'inica cosa sensata da fare in quel momento fu alzare la voce il più possibile ma senza urlare e cercare di comunicare.

    Scusate non vorrei interrompere la vostra calorosa festa ma che diamine succede qui? Datevi una calmata...Comunque sono il mercenario Sanada Yukimura chi di voi mi ha assunto? O almeno qualcuno lo sa?

    Disse con tono calmo e pacato mostrando determinazione e sicurezza in se stesso ma qualche anno in più recitando la parte del tipo esperto e maturo, un veterano: figura che avrebbe potuto calmare i militari e intimorire i ragazzi. [Abilità]

     
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    Primo Post

    Il bambino chiamato Yasuke era seduto in un angolo della squallida, cupa e sporca piccola stanza e giocava da solo con un pupazzetto di ninja raccattato tra i rifiuti dei più fortunati sognando un futuro radioso. Quel minuto e coraggioso guerriero in piombo unica compagnia e via di fuga dai tormenti di uno stomaco vuoto e dalle sanguinanti ferite fisiche e psicologiche; ancora di salvezza dalla follia di quella che difficilmente poteva essere definita vita.
    Dalla stanza accanto si potevano udire, come ogni giorno, suoni e versi osceni tal volta di piacere ma più delle volte frutto di pura e sadica violenza; una colonna sonora tipica nei bordelli di basso borgo.

    La donna di nome Ryoko, dall'indubbia bellezza: pelle diafana, grandi occhi violacei, viso rotondo incorniciato da lunghissimi capelli nero pece, minuta ma abbastanza formosa. Beltà intaccata da lividi e contusioni macchiata indelebilmente fino all'anima. Bella nel corpo ma non altrettanto nel cuore o almeno non più. Trasformata da anni di violenza e soprusi divenuta incapace di amare in modo normale, amore odio e violenza fusi in un tutto uno un unico sentimento espresso con il corpo. Una mente destabilizza, quasi distrutta dall’abuso, volontario e non, di sostanze di ogni tipo. Psiche resa debole e instabile deviata alla depravazione vittima dell'oscura malvagità dell'uomo. Ryoko entra nella stanza con un ghigno insoddisfatto sul volto fissa il bambino e vi avvicina improvvisamente strappa via il giocattolo al piccolo e senza alcun motivo lo schiaffeggia brutalmente per varie volte ridendo di gusto per poi sbattere Yasuke a terra stringendogli le mani al collo sempre più forte quasi fino a strappargli ultimo respiro vitale. Mollata la presa ancora risate sadiche a coprire il respiro affannato e i colpi di tosse del biondino mentre i suoi occhi iniettati di sangue esprimevano un oscuro e profondo odio. Incurante di ciò o forse spinta ed eccitata di ciò la donna si lasciò andare in un profondo e osceno bacio per poi denudarsi ed obbligando il perseguitato a fare altrettanto rendendolo poi niente altro che un sex toys utile a una insensata vendetta contro il mondo. Da vittima a carnefice, il debole che si rifa su chi ancora più debole...

    Una voce forte ferma e sicura tuonò ridondante riportando tutto alla realtà e al presente. Il ragazzo salto giù dal letto di sopra salto trattenendo a stento grida di dolore e di furente rabbia, rabbia verso lei la madre profondamente odiata ma sopra tutto verso le parti di se stesso che l'amavano ancora nonostante tutto. Rimase seduto a terra grondante di sudore e con il fiato pesante era un incubo il solito incubo ricorrente solo allora si rese che il vecchio Toshizou era lì in attesa. L'uomo squadrò il diciannovenne e senza proferire parola tese la mano aiutandolo a mettersi in piedi per poi passargli una missiva accademica che Yasuke aprì e lesse immediatamente: una missione doveva recarsi con alcuni ninja di konoha al villaggio di Kuroyake a nord del paese delle risaie dove avrebbero ricevuto i dettagli dell'incarico. Così Yasuke decise di partire prima di subito verso una nuova avventura. Ma venne bloccato dal vecchio stizzito.

    Diamine prima metti i pantaloni...Razza di idiota!

    Qualche tempo dopo giunse finalmente al confine del paese devo il terribile nemico il caldo si affievoliva notevolmente lì il cielo diventava sempre più cupo e triste; i tuoni rumoreggiava in lontananza, dietro una montagna livida e nera. Sotto il cielo grigio, solcato di nuvole d’un nero terreo, la vicina valle sprofondava come un precipizio, le rocce sembravano pronte a rovesciarsi le une sulle altre, il bosco della montagna si confondeva con nubi sempre più basse. Una fiamma improvvisa, un tuono fortissimo, alcune gocce fecero correre la gente di qua e di là. La luce metallica dei lampi inondava ogni cosa. Un nuovo rombo formidabile, il bagliore azzurro di un lampo, un altro tuono, ancora, riempirono il cortile di luce e d’orrore: la pioggia scrosciò furiosa. Cresceva la furia del temporale, la pioggia batteva contro il suolo inerme, i tuoni rimbombavano con ira nemica. Al contrario della maggior parte delle persone il biondo fu piuttosto felice di imbattersi in tale situazione climatica infatti il caldo era ormai solo un ricordo.

    Allegro e contento come un moccioso si mise a correre e a saltare di pozzanghera in pozzanghera schizzandosi di fango e bagnandosi come un pulcino comportamento da tipico sunense. Yasuke filava veloce e con passo sicuro sotto il diluvio non curante dell'ambiente circostante degno da film horror di quarta categoria ovviamente era impegnato a spazzolare le due coppe gelato nocciola panna e cioccolata della famosa sanninjana acquistate in un piccolo chiosco lungo la strada.

    Alla fine in un modo o nell'altro il sabbioso giunse al lungo dell'incontro naturalmente in lieve ritardo trovandosi davanti a una scena da batte royal forse avrebbe fatto bene a scommettere sul vincente ma sfortunatamente l’allibratore sembrava già scappato col bottino in tasca. Sconfortato si avvicinò all'unico foglioso che non sembrava un esagitato, il ragazzo di colore. Il Muramasa si rivolse al tipo con un sorriso perplesso e tono amichevole.

    Mmh Scusa collega sono Yasuke Muramasa genin di Suna. Cosa diamine succede qua? Cosa dovremmo fare?



     
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    II



    Dialoghi
    Eriko Berthold
    Fratello piccolo (Suzuki Sadatake)
    Fratello maggiore(Ueki Sadatake)
    Guardie


    Il viaggio proseguiva tranquillo mentre i due amici provavano a socializzare con il loro compagno di squadra
    No, sono in servizio da diverso tempo, non mi sono mai state assegnate missioni troppo complicate ma posso dire di aver maturato una certa esperienza
    Alla richiesta della kunoichi ci penso per qualche secondo prima di rispondere
    A dire il vero non ho preferenze, mi vanno bene entrambe le cose, voi piuttosto? conoscere le nostre abilità potrebbe essere utile per studiare dei piani d'azione

    Una volta arrivati alle porte di quello che doveva essere il villaggio di kuroyake i ninja decisero di non restare indifferenti di fronte alle azioni di quelle guardie.
    Il primo a muoversi fu il neogenin Kyojuro, evidentemente il suo obbiettivo era quello di porre fine alle ostilità in modo pacifico date le sue parole, peccato che il gesto di sguainare la lama sembrava lanciare un messaggio completamente diverso da quello espresso oralmente cosa che mise le guardie in posizione d'attacco.

    Non appena notati i ninja di Konoha il ragazzino ancora in libertà si rifugiò rapidamente alle spalle di Kojuro
    Siete dei ninja? dovete aiutarci vi prego!!
    Disse il bambino mentre faceva di tutto per trattenere le lacrime
    Aggrappandosi alla schiena del giovane Genin chiese aiuto scoppiando a piangere
    VI PREGO DOVETE SALVARE MIO FRATELLO!!

    Preoccupata dalla situazione fu Asami a farsi avanti provando a far calmare le acque.
    Dopo aver mostrato la missiva chiese in modo lecito cosa stesse accadendo e chiese scusa a nome del suo compagno di squadra facendosi leggermente avanti.
    Nel vedere quei passi in avanti una delle ormai 4 guardie le puntò contro una spada intimandole di non avvicinarsi e di restare li
    Signorina le conviene restare ferma dove siete.
    Sono spiacente ma questo è un villaggio piccolissimo dove non succede nulla fuori dal ordinario, dovete aver sbagliato posto.
    Quanto a quel bambino vi conviene consegnarcelo immediatamente altrimenti saremo costretti ad arrestare anche voi per aver protetto quel criminale

    BUGIARDO! NON ABBIAMO FATTO NIENTE
    Urlò il bambino
    VOI SIETE I BUONI VERO? DOVETE AIUTARCI VI PREGO, QUELLE PERSONE SONO CATTIVE VOGLIONO FARCI MALE!
    Continuo il bimbo in lacrime rivolgendosi ai ninja

    Proprio nel momento meno indicato fece il suo ingresso l' ultimo dei ninja convocati per questa missione, il giovane Yasuke direttamente da Suna.
    Alla domanda il genin di colore rispose
    Tu devi essere il ninja mancante, ben arrivato, avremmo dovuto trovare il nostro cliente ma al nostro arrivo abbiamo trovato queste guardie che stavano attaccando questi due giovani

    Vi do un ultimo avvertimento, consegnateci quel bambino o verrete giudicati complici di questi criminali
    Fu l' avvertimento della guardia
    Vi prego, dovete aiutarci, non abbiamo fatto nient... AAAAAAAHHH
    Fu l' urlo di dolore provato dal fratello maggiore quando la guardia che lo teneva in ostaggio lo infilzò con la punta della sua lama
    SILENZIO TU!!
    LASCIALO STAREEEE!!!!
    Gridò il bimbo mentre stingeva sempre più forte la presa sulla gamba del giovane Genin di Konoha


    Eriko Bertoldh era visivamente spiazzato da ciò che si parava ai suoi occhi, non sapeva ne cosa dire ne cosa fare, in tutte le sue varie missioni non era mai capitata una cosa del genere
    I Genin avevano d'avanti a loro delle guardie e due fratelli, toccava fare una scelta, consegnare il bambino a quei violenti rappresentanti della legge oppure aiutare quei giovani così disperatamente in cerca di aiuto ?










     
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    II




    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri



    Quel giorno tre ninja di Konoha erano stati scelti per quella missione per conto dell’Accademia. Kyojuro lo aveva già incontrato tempo prima ed era felice di rivederlo anche se l’occasione richiedeva l’avere i nervi ben saldi. Il secondo si chiamava Eriko. Sembrava un tipo taciturno ma alla domanda posta da Asami non era stato per niente schivo, rispondendo in maniera esaustiva. Per Kyojuro forse poteva trattarsi della sua prima missione ma per l’atro ragazzo fortunatamente non era così, affrontando diverse missioni. Il suo aiuto era indispensabile data la scarsa esperienza, nonostante alcune di queste missioni erano risultate più pericolose del previsto. Potevano contare quindi su una valida spalla, senza uno specifico stile di combattimento e che forse si adattava alla situazione, un po' come quello di Asami anche se il suo ruolo era prevalentemente di supporto. O almeno ci provava.

    - Anch’io non ho uno stile particolare… ma se avete bisogno di cure potete anche contare su di me. -

    Lanciò una fugace occhiata su entrambi i genin, prima di richiamare nuovamente l’attenzione sulla strada da percorrere. La cittadina di Kuroyake li attendeva e con lei anche il mittente della missiva, che aveva chiesto aiuto all’Accademia per il suo problema.

    […]

    Una volta arrivati alla dinanzi al piccolo villaggio, i tre si ritrovarono in un generale trambusto. Gli occhi della genin osservavano la scena che si spostò inevitabilmente sulla figura del neogenin Kyojuro che, vedendo alcune guardie in preda ad atti di violenza verso due ragazzini, perse totalmente la ragione.
    Tempestivamente la ragazza dagli occhi verdi cercò di calmare la situazione ma anch’ella aveva un brutto presentimento riguardo a quella situazione. Nonostante la lettera scritta dall’Accademia, che attestava la loro presenza in quel luogo per un motivo ben preciso, le guardie sembravano diffidenti, con l’obbiettivo forse di nascondere qualcosa. Forse per lo scatto improvviso del ragazzo biondo della foglia nell’estrarre l’arma aumentando la tensione già in atto oppure per l’intervento diplomatico della kunoichi con solo l’obiettivo di calmare gli animi di quegli uomini. Fu proprio in quel momento, credendo di avere la situazione sotto controllo, che la ragazza fece qualche passo in avanti. Ma ciò non fece che incrinare anche le sorti della missione e rischiando di accendere uno scontro. Il suo tentativo

    - Signorina le conviene restare ferma dove siete. -

    Il suo tentativo di sedare una rissa fu un disastro e quella volta per colpa sua. Pensava di aver calmato la guardia ma a quelle parole la Hoshiyama, puntata subito dopo dall’arma affilata, si fermò di colpo. Istintivamente allontanò le mani dal marsupio, non come segno di resa ma dimostrando alle guardie armate la sua volontà di dialogare, senza ad arrivare alle armi. Il loro obiettivo era solamente quello di arrestare i due giovani, le uniche vittime in quel momento di quel sopruso.
    Ma come dialogare con persone che non avevano intenzione di collaborare? Come entrare nel villaggio se gli stessi difensori dello stesso stavano allontanando chi era invece era stato incaricato dall’accademia stessa? Cosa mai avevano fatto quel ragazzino, che nel mentre si rifugiò alle spalle di Kyojuro in lacrime, e l’altro sotto le grinfie delle guardie? Era stato così grave da far muovere sei guardie per catturare due semplici civili?

    - VOI SIETE I BUONI VERO? DOVETE AIUTARCI VI PREGO, QUELLE PERSONE SONO CATTIVE VOGLIONO FARCI MALE! -

    Che volevano provocare una rissa ci erano quasi riusciti. Non tanto per lei e nemmeno per l’altro giovane ragazzo di Konoha ma Kyojuro, forse troppo giovane, non riuscì a dominare la sua impulsività. Non era quella la soluzione e con il suo gesto, contrapponendosi tra lui e gli oppressori, era piuttosto chiaro.

    §Non se ne parla proprio… non consegnerò nessuno dei due!§

    Il suo volto era teso soprattutto dopo l’ultimo avvertimento della guardia che voleva a tutti i costi quel bambino. Ma fu proprio il fratello di quest’ultimo che mentre cercava di difendersi con l’unica arma che aveva, cioè la parola, improvvisamente venne colpito da uno delle guardie. Gesto che fece spaventare la ragazza, spalancando gli occhi alla vista di quel gesto proprio davanti ai suoi occhi.

    §NO!§

    - Siete dei vigliacchi! Come potete colpire un civile, per lo più disarmato, alle spalle!? -

    La voce infuriata della genin tuonò osservando con disprezzo coloro che si professavano tutori della legge. Così infimi da colpire un povero ragazzo indifeso, forse l’unico modo per affermare la propria supremazia.

    - Non vi consegnerò mai il bambino, soprattutto dopo quello che avete fatto a suo fratello!-

    Fece qualche passo in avanti, ancora con le mani alzate, giusto per nascondere la figura di Kyojuro, quindi anche quello del bambino che si trovava alle sue spalle, per essere il l’unico bersaglio di quegli uomini. Li sfidò con lo sguardo, consapevole che quello che stava per fare era un gesto folle, tanto da compromettere forse anche l’esito della missione. La loro presenza in quel luogo era ancora un mistero ma forse il problema da risolvere era legato proprio a quelle guardie. Forse nascondevano qualcosa, per quel motivo tentarono di sviare il percorso dei tre ninja della foglia cercando di allontanarli da quel posto. Ma entrare era l’unico modo per scoprire cosa stava accadendo in quel piccolo villaggio situato al Paese delle Risaie e quali altri temibili misteri poteva nascondere. Era stata proprio la guardia a dargli quella folla ma, dal suo punto di vista, geniale idea per riuscire a varcare le mura del villaggio.

    - … e se l’unico modo per lasciarlo stare è quello di farmi arrestare, allora fatelo. Giudicatemi. Giudicate me soltanto… ma lasciateli andare e portate me in prigione. Sarò la sola a rispondere dei loro crimini. -

    Con quelle parole molto probabilmente poteva scatenare le ire dei suoi compagni di squadra. Temeva soprattutto del giudizio di Eriko che, come lui aveva accennato durante il viaggio, aveva maturato una certa esperienza. Ma da che punto? Dal punto di vista diplomatico o solo nell’eseguire e completare la missione? Come avrebbero reagito chi aveva ascoltato quel dialogo?


    Chakra: 40/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Kunai × 9
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Spiedi × 9
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note
    ///
     
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    Rapido: Furia Controllata



    La situazione in cui eravamo finiti non sembrava delle migliori. Le guardie si facevano avanti come uniche persone con un briciolo di potere in quel villaggio mentre i due bambini, palesemente spaventati da cosa stesse succedendo, non sapevano più cosa fare per evitare le loro angherie. Il mio farmi avanti non era servito a a nulla se non spaventare i miei compagni. Asami fu la prima, oltre me, a farsi avanti e a cercare di mediare con gli armigeri che avevamo davanti ma anche lei con scarsissimi risultati, le intimarono perfino di stare ferma sul posto mentre loro continuavano a divertirsi con quei due poveri ragazzi. Guardavo quella situazione e sempre più ai miei occhi sembrava semplicemente il classico abuso di potere verso chi non poteva difendersi, proprio ciò che io, un Renguku, dovevo fermare sul nascere in qualsiasi modo. Sentii anche una nuova voce dietro di noi, proprio dove era posizionato il nostro compagno di ventura, sembrava parlare con qualche altra persone spiegandogli cosa stesse accadendo Invece di parlare dovrebbe venire ad aiutarci..che ha in mente? Non sarebbe sicuramente stato facile uscire da quella situazione..avrei provato a parlare ancora con loro in modo da provare a liberare il ragazzo nelle loro grinfie ma senza una buona moneta di scambio come avremmo fatto?

    Tutto però cambiò quando il ragazzo più piccolo si mosse verso di me, rifugiandosi dietro alle mie gambe e mostrando il lato più tenero e visibile di un ragazzino. Una persona il lacrime che si rifugia dietro di te non mente, è una persona in estrema difficoltà che deve essere protetta a costo della vita. questo mi era stato insegnato e in questo credevo ormai da parecchi anni. Strinsi con forza l'elsa della spada, potevo sentire il tessuto con cui era stata rivestita, proprio come se si trattasse di una Katana delle migliori fatture. Le sue parole scossero la mia anima con la forza delle fiamme più ardenti del soffio di un drago. non potevo non agire, qualcuno mi avrebbe fermato? Asami si spostò velocemente davanti a me e di conseguenza al bambino, che stava sempre più stringendo la mia gamba probabilmente per paura. Le sue parole cercarono di far rilasciare il ragazzo in mano alle guardie, mettendo la sua stessa vita sul piatto, si sarebbe presa la colpa di qualsiasi cosa avessero fatto i ragazzi ma nel mentre successe anche l'incredibile. La guardia che teneva il maggiore dei fratelli infilò la sua lama nelle giovani carni causando un forte grido di dolore che esplose per miglia. fu proprio a quel punto che nei miei occhi scomparve qualsiasi dubbio, qualsiasi paura e sentii una strana energia caricare il mio corpo. Non si trattava di adrenalina, bensì proprio il mio chakra che quasi inconsciamente si stava concentrando in grande quantità nelle mie gambe. Con uno scatto laterale mi portai al fianco di Asami, ferma davanti a me, quasi a cercare di nascondere quello che stava succedendo ai miei occhi. Fu a quel punto che, ad una velocità impensabile per un genin appena uscito dall'accademia, scattai verso il mio avversario, probabilmente concentrato a far soffrire quel povero ragazzo. Arrivati ad una distanza di poche decine di centimetri avrei mosso la mano in modo da rovesciare la presa sulla scimitarra e, trovandomi al fianco del torturatore mediante un velocissimo movimento circolare avrei cercato di colpire la spada con cui stava ferendo e minacciando il giovane, spostandola con forza verso la guardia e successivamente verso il basso, tenendo poi ferma poi la lama in modo da bloccarne la risalita. speravo che l'azione, portata così al limite delle mie capacità, riuscisse a far desistere le guardie dal continuare con quello che stavano facendo, speravo di essere sembrato abbastanza forte da spaventare quei brutti ceffi. [Slot Tecnica I] Dimezzo il costo della tecnica.
    Impasto Medio (6 tacche)
    1.5 leggere sparse nelle gambe da sovraimpasto
    OverCap Velocità -> semiparalisi gambe per 2 round
    Potenza: 20
    Forza: Gialla + 4 (3TA + 1I)
    Velocità: Gialla + 8 (3TA + 5I)
    Spesa totale Chakra: 4.5 Bassi
    Ho ipotizzato fossimo a meno di 18m di distanza visto che non era specificato


    A quel punto, in qualsiasi caso, avrei fatto sentire la mia voce di fianco alla guardia, ormai vicinissima a lui e, cercando di essere più serio possibile cercai di aggiungere al tutto qualcosa che aiutasse a convincerli. Finiamola qui, spiegateci cosa sta succedendo in nome dell'Hokage e del Kokage. Non vorrete mica farvi nemici dei rappresentati delle più alte cariche che esistono in questo pianeta. Abbiamo il dovere di riferire direttamente a loro ciò che sta succedendo in questo villaggio e partire con la tortura non si addice per niente ad instaurare una buona fama. Non avevo attaccato direttamente l'uomo proprio per evitare di ferire qualcuno, non volevo combattere con le guardie ma non potevo nemmeno lasciare che il ragazzo venisse ferito. Quella fu l'unica azione che mi venne in mente di intraprendere per fermare il flusso di azioni e avere altro tempo per parlare generando un'ipotetico stallo. In che cosa ci siamo cacciati?

    Chakra: 15.5/20
    Vitalità: 8.5/10
    En. Vitale: 28.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Corsa Fulminea
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Spiedi × 10
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1

    Note
    Semiparalisi Gambe 0/2
    Tecnica Economica 0/2




    Edited by Kaystar - 15/9/2021, 11:26
     
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    L' alba del chaos


    Secondo Post

    Il giovane della sabbia osservò l'evolversi della situazione con freddo distacco mentre con la mano sinistra si faceva tranquillamente fresco con l'aiuto della fidata Fuku-chan. Il lieve sfruscio delle piccole pale che ruotavano vorticosamente divennero il sottofondo musicale delle azioni piuttosto imprudenti ed impulsive dei due di Konoha, evidentemente bastava qualche lacrima, due urla e una piccola tortura per farli andare su di giri specie il ragazzo che praticamente si lanciò su una guardia.

    Questi qua sono proprio del paese del fuoco prendono fuoco subito...Teste calde...Pff e l'altro dorme? Mhn magari la prendo io la rossa in ostaggio...AHAHAH

    Mentre il capo missione sembrava uno stoccafisso impagliato già bloccato shoccato come se avesse beccato i genitori mentre facevano cose sconce sul tavolo della cucina prima di pranzo.

    Yasuke sbuffò seccato e ripose dolcemente Fuku-chan in tasca poi alzò entrambe le mani e pacificamente avanzò fino a raggiungere la cara Asami.

    Hey Hey Hey Hey!!!
    Diamoci tutti una bella calmata! Cari colleghi non siamo qui per attaccare briga o minare l'autorità locale! Vero?

    Disse con freddezza e calma sorridendo con fare amichevole diretto agli altri genin provando a farli calmare e sopra tutto riflettere. Poi con sguardo severo ma non minaccioso fisso i soldati uno a uno e con tono pacato e leggermente autoritario disse:

    Cari signori soldati non vi sembra di esagerare?! Calmatevi non siamo vostri nemici ! Sinceramente non mi importa nulla di questi mocciosi ma le torture non mi piacciono molto... Specie se fatte così male e senza stile... Siete sicuri, come diceva il mio collega della foglia, mettervi apertamente contro l'accademia, Konoha e Suna? Per 2 inutili mezze cartucce poi?! Ahahah....Pensateci questo piccolo villaggio contro quelle grandi potenze? Ma avete l'autorità per iniziare una guerra? Senza nemmeno consultare il vostro capo?

    Attese il silenzio una decina di secondi per lasciare pensare i soldati qualche istante per riprendere il discorso.

    Che dite di risolvere la faccenda con un piccolo accordo?! Allora per il momento prendo io in custodia i piccoli criminali e voi ci portate dal vostro capo!

    Non sembrava esattamente un richiesta quasi un ordine perentorio però gentile?!

    Per favore...

    Con un espressione simile a quella di un tenero cucciolo che chiede un altro biscottino.

    Ovviamente era pronto ad usare le maniere pesanti le wakizashi erano pronte a fendere e offendere...



     
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    L' alba del chaos


    III




    Aveva ormai quasi smesso di piovere, le goccie che cadevano dal cielo erano ormai così piccole che nessuno si sarebbe accorto di loro.
    Il colpo inferito dalla guardia fece non poco effetto sui ninja che reagirono in modo completamente diverso.
    La kunoichi di konoha prese la strada più coraggiosa, pur di salvare quei due ragazzini si offrì come volontaria per l' arresto a patto che i giovani venissero lasciati in pace.


    A nulla servirono le parole della coraggiosissima Genin, in cuor suo credeva davvero che la pace sarebbe potuta essere raggiunta con semplici parole.
    Peccato che lo stesso non valeva per le guardie di fronte a loro.
    Schivando la sua collega, il Rengoku effettuò uno scatto rapidissimo verso la guardia intenta a torturare il giovane ragazzo.
    Se il suo obbiettivo era fermare la guardia dal far male al ragazzo il giovane Genin ebbe successo, peccato che dopo che i due Genin finirono con i loro discorsi sulla faccia della guardia torturatrice comparve un sorriso abbastanza evidente e poco raccomandabile.



    Ignorando completamente le minacce dei forestieri la guardia iniziò a parlare a voce decisamente alta
    QUESTI FORESTIARI CI HANNO ATTACCATO!! RISPONDIAMO CON LE ARMI, UCCIDIAMOLI TUTTIIIII AHAHAHAHAHAHAH

    m...m...ma..., perche sta succedendo questo ? stiamo tutti dalla stessa parte... perchè ci attaccate ?
    Disse Eriko tra se e se visivamente spaventato ed impreparato a tutto ciò che stava accadendo, ma allora tutta la sua esperienza dov'era ?

    La guardia che subì l' attacco da Kyojuro avrebbe attaccato subito quest'ultimo sferrando un pugno con la mano sinistra, quella non impegnata ad impugnare l' arma, verso il volto del giovane Attacco 1 (1) con la gamba destra poi avrebbe provato a tirare un calcio con la pianta del piede verso il torace del giovane per provare ad allontanarlo Attacco 2 (1) Con la spada avrebbe infine menato un fendente dal alto verso il basso andando verso l' esterno per provare ad uccidere il ragazzo della foglia Attacco 3 (1)

    La guardia subito accanto a loro si scagliò contro Asami con una spada a doppia lama, avrebbe scagliato un fendente dritto per dritto verso il collo della giovane provando a decapitarla Attacco 1 (2) dopo di che avrebbe continuato con un altro fendente dal alto verso il basso provando a squarciarle il petto Attacco 2 (2) Quindi avrebbe concluso con un affondo nella zona del cuore per assicurarsi di uccidere l' avversario Attacco 3 (2)

    Le altre due guardie invece, appena sopraggiunte si trovavano a circa 15 metri di distanza dal genin di Suna e da Eriko, a 5 metri da Kyojuro e 13 metri da Asami.
    Uno dei due avvicinandosi ai due Genin scaglio 2 kunai ed un fuuma shuriken verso Yasuke.
    Il primo kunai avrebbe puntato al ginocchio sinistro del giovane Attacco 1 (3) subito dopo sarebbe arrivato il secondo kunai che avrebbe puntato alla spalla destra Attacco 2 (3)

    L' ultima guardia con un arco corto scagliò una freccia verso Eriko che ancora immobilizzato non reagì e venne colpito sulla spalla sinistra gridando dal dolore.

    I genin avevano provato e riprovato a trattare con quelle guardie ma alla fine nulla era riuscito a far cambiare idea a quei tizi, cosa stava succedendo in quel posto ? Ancora nessuna traccia del richiedente della missiva, la missione non era di certo iniziata con il piede giusto



     
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    III




    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri


    La ragazza dai capelli rossi con sguardo fermo e dritto sulle guardie aspettava con timore la loro decisione. Con coraggio, che non credeva minimamente di avere, mise in ballo la sua stessa libertà pur di non far scoppiare uno scontro senza precedenti. Sperava che con le sue parole avesse in qualche modo convinto i suoi avversari nel lasciar andare i due giovani e prendere lei al loro posto. Era disposta a ritrovarsi in quella condizione pur di salvarli ma qualcosa, che non aveva minimamente calcolato, avvenne lasciandola inerme in balia degli eventi.
    Il suo fu un tentativo volto a calmare gli animi non solo delle guardie ma anche quello di Kyojuro, che tra i tre non solo sembrava il più scosso ma anche il più determinato a fermare gli usurpatori puntando contro di loro la lama della sua arma, stupendo Asami che non gradì volentieri il suo intento. Non era con la violenza che si risolvevano i conflitti, soprattutto perchè lei stessa era contraria a ciò. Inoltre i guardiani del piccolo villaggio di Kuroyake ne erano, essendo agli occhi della genin uomini senza valore e gli accademici non potevano di certo abbassarsi al loro stesso livello discutendo con loro armati della stessa insensata violenza. Cercò come sempre la strada del dialogo, l'unica che in tutta la sua vita avrebbe voluto conseguire ma anche la più difficile poichè non tutti erano disposti a farlo. Lo stesso conterraneo che aveva avuto modo di conoscere mesi prima fu vittima della loro provocazione.
    La scintilla già accesa nel suo corpo esplose in un rabbioso fuoco, muovendo le sue gambe in direzione della giovane vittima.

    No! Kyojuro fermati!

    Trovandosi proprio dinanzi a lui, era stato per lei impossibile non percepire il movimento repentino del giovane genin ma le sue parole non servirono a niente per fermare la sua furia, scagliandosi contro una delle guardie che dapprima aveva torturato il malcapitato. Immobilizzandolo, senza riportare su di lui nessun tipo di ferita, si rivolse poi a tutti gli altri.

    ...

    Lo seguì a ruota la voce di un ragazzo che proveniva dietro le sue spalle. Era diversa rispetto a quella di Eriko e come il genin della foglia anche lui optò per un simile discorso. Il volto di Asami, nonostante la preoccupazione, era fisso sulle guardie aspettando una loro contromossa. Forse le parole dei due shinobi si erano rilevate efficaci per calmare le acque. La stessa kunoichi, in cuor suo, era fiduciosa di ciò che a differenza loro aveva messo in gioco la sua stessa vita. Fino a che punto le loro parole risultarono convincenti? Avevano ancora intenzione di affrontare l'Accademia a viso aperto?

    QUESTI FORESTIARI CI HANNO ATTACCATO!! [...]

    A quanto pare le parole dei 3 genin non servirono a placare gli animi bollenti della guardie. Anzi, usarono l'attacco indiretto del biondo di Konoha come un pretesto per contrattaccare. Forse lo sbaglio fu proprio quello ma ormai il danno era stato fatto e da lontano non solo poté notare come la guardia che poco prima era stata immobilizzata da Kyojuro si scaglio contro quell'ultimo. A seguire uno di loro si precipitò dritto contro Asami.

    Merda...

    Non era mai stato suo intento quello di scatenare una piccola guerriglia a discapito della missione. Lo stesso valeva sicuramente per gli altri tre ninja, anche se Eriko non era intervenuto in nessuna maniera a riguardo. La determinazione mescolata all'impulsività del giovane shinobi appartenente al clan Uchiha, dettaglio che ben ricordava dal loro ultimo incontro, non era stato d'aiuto e l'unico modo per liberarsi da quella situazione, data l'inefficienza del dialogo, era stare al loro stesso gioco e combattere. Non era nel suo stile arrivare a semplici stratagemmi per ottenere qualcosa. Anzi, in vita sua non aveva mai aspirato a tanto per farlo ma in quell'occasione la spada dalla doppia lama maneggiata con pericolosità dal suo nuovo avversario si avvicinava pericolosamente e allo stesso modo lentamente al corpo della genin. Puntava dritto al collo ma con una semplice e veloce schivata laterale verso la sua sinistra la tagliente lacerò solamente il vuoto. [Slot Difesa I]Dato che non è indicato il fendente da dove parte, ho ipotizzato che partisse dalla destra di Asami, quindi dalla sinistra della guardia.
    Riflessi: Rossa

    Il suo assalto continuò con un secondo fendente dall'alto verso il basso con l'intento squarciarla che la ragazza con un ulteriore schivata spostando leggermente il busto verso la sua destra lo evitò, senza alcun problema. [Slot Difesa II]
    Compì lo stesso identico movimento per schivare il terzo fendete che era indirizzato dritto al suo cuore ma fortunatamente tutti e tre gli assalti erano abbastanza lenti che non dovette fare nessun sforzo particolare restando così illesa. [Slot Difesa III]
    Da quella posizione, trovandosi esattamente alla sinistra della guarda quasi da osservarla di profilo, flette la gamba sinistra e caricandola sferrò una potentissima ginocchiata all'altezza dello stomaco. [Slot Azione I]
    Se la ragazza l'avesse colpito successivamente avrebbe caricato il braccio destro dall'alto verso il basso, con l'intento di sferrare un coppino alla nuca, cercando di atterrarlo. [Slot Azione II]

    [Ipotetica 1]
    Se non fosse riuscita nel suo intento avrebbe poi posizionato il suo braccio destro attorno al collo della guardia attirandolo a sè ed esercitando una forte pressione. [Slot Azione III]

    [Ipotetica 2]
    Solo dopo che lo avesse atterrato...

    Ascoltando le urla di dolore di Eriko, si sarebbe voltata verso di lui, con sguardo preoccupato. Una freccia era stata lanciata, colpendolo dritto alla spalla sinistra.

    Eriko!

    Il suo sguardo automaticamente si scagliò verso il gruppo di guardie, osservando come tra loro c'era effettivamente un arciere.

    Bisogna neutralizzarlo in qualche modo

    Sarebbe stato impossibile per lei raggiungerlo e attaccarlo senza rischiare di essere colpita dagli altri avversari. Una mossa troppo sconsiderata, soprattutto poichè non avrebbe mai lasciato un ragazzino da solo e indifeso.

    Ragazzino! Resta dietro di me e non preoccuparti.

    Avrebbe cercato di tranquillizzarlo mentre con la mano destra avrebbe estratto uno spiedo dal suo marsupio. Da quella distanza sarebbe stato difficile prendere la mira in un punto esatto ma con le sue conoscenze mediche sapeva benissimo la posizione del nervo da colpire. Con un veloce lancio avrebbe puntato uno degli arti superiori dell'arciere, quello teso a mantenere l'arco se lo avesse trovato in quella posizione, con l'intento di colpire il nervo ulnare così da distrarlo dal fastidio e cercando quindi di metterlo fuori uso per un pò. [Slot Azione III]





    Chakra: 40/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Ginocchiata
    2: Coppino
    3: Presa/Lancio Spiedo
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Respiratore × 1
    • Kunai × 9
    • Antidoto Specifico Base × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico Coagulante Minimo × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Spiedi × 9

    Note
    ///



     
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    L'Alba del Chaos


    Rapido: Dobbiamo Combattere!


    Ero riuscito nell'intento, avevo fermato la lama del torturatore dal penetrare nel corpo del ragazzo palesemente spaventato e che sicuramente non meritava tutto ciò. a nulla erano servite le parole di Asami, il mio corpo si era mosso da solo, senza che io potessi effettivamente fare qualcosa per fermarlo. Il viso del torturatore però cambiò in peggio, mostrando un sorriso compiaciuto, forse quella mia mossa aveva scatenato effettivamente l'ira delle guardie e le nostre parole non avevano minimamente bloccato la loro rabbia. La guardia quindi si avventò su di me, non pensavo fossero davvero intenzionati a combatterci sinceramente ma dopo le parole che gridò ai suoi compagni era palese che avrebbero tentato di attaccarci.

    Vidi per bene il pungo venir caricato e lanciato verso il mio zigomo. Abbassai le gambe flettendo le ginocchia e portando il viso in avanti in modo che quel colpo passasse sopra di me, continuando a tenere la spada sulla sua in modo che non potesse utilizzarla [Slot DIfesa I]Riflessi: Gialla

    A quel punto però non riuscii ad accorgermi in tempo del calcio che stava già arrivando verso il mio busto, un calcio frontale che mi avrebbe spinto indietro, probabilmente liberando la sua arma dalla mia presa. Non potei fare altro che cercare di portare istintivamente il braccio sinistro davanti al busto in modo da non ricevere il colpo in una parte del corpo più vulnerabile. [Slot Difesa II]Riflessi: Gialla
    Resistenza: Gialla
    Potenza: 10 + 15 = 25
    Lieve da contusione all'avambraccio sinistro


    La sua lama ora era libera e sicuramente la avrebbe usata, infatti il colpo successivo minaccio la parte alta del mio corpo. Il fendente si stava avvicinando pericolosamente ma non potevo certo semplicemente difendermi. Sapevo che di li a poco le mie gambe avrebbero risentito dello scatto che avevo fatto poco prima per bloccare il mio avversario e dovevo mettermi in una situazione di vantaggio. Invece di indietreggiare sarei avanzato! Abbassando il baricentro mi sarei portato verso il lato opposto del fendente [Note]Ho interpretato quell'andare verso l'esterno come se non fosse un colpo verticale ma che vada tipo da destra verso sinistra percorrendo in diagonale in corpo in modo da passare perpendicolare alla lama. Riuscii a notare alcuni miei capelli essere tagliati da quel colpo ma ebbi i riflessi pronti per evitarlo. In quel modo, in un solo movimento mi portai anche sul lato del mio avversario e abbastanza vicino per continuare il combattimento. [Slot Difesa III]Impasto MezzoBasso (2 Tacche)
    Riflessi: Gialla +2 (I)


    Fu a quel punto che sentii una fitta molto forte alle gambe, quell'ultimo movimento mi aveva le ultime energia presenti nelle mie gambe, da quel momento avrei avuto problemi ad utilizzarle, dovevo concludere velocemente. [Note]Inizia la semiparalisi alle gambe Da quella posizione di vantaggio iniziò il mio contrattacco.

    Appena finito di schivare il colpo avrei cercato di colpire un punto solitamente non coperto da protezioni. Avrei quindi provato con un fendente diretto verso l'interno della gamba, il punto dell'articolazione che la fa piegare, in modo da evitare che potesse raggiungere nuovamente il ragazzo spaventato vicino a noi. Che lui Provasse a schivare quel colpo o meno avrei comunque, al momento opportuno, fatto fluire una grossa quantità di chakra sulla spada allungandola di circa mezzo metro, se non fosse uscito di molto dal raggio del mio colpo in quel modo sarebbe stato comunque sotto scacco. [Slot Azione I + Slot Tecnica I]Impasto Basso (3 Tacche)
    Forza: Gialla
    Velocità: Gialla + 3 (I)
    Potenza: 20 + 10 (TA) = 30 + Possibile Sanguinamento (DnT Leggero)


    A quel punto avrei proseguito con l'assalto, continuando il moto della lama e cercando di colpire nuovamente la gamba dell'avversario ma ritraendo, portando indietro il braccio, la lama, in modo che passasse solo vicina all'obiettivo che in realtà era tuttaltro. [Finta]Velocità: Gialla Infatti il vero colpo sarebbe stato portato con l'impugnatura della spada, che dopo il fendente sarebbe stata puntata verso il mio bersaglio. Come un martello avrei cercato di colpire la tempia della guardia con essa, in modo da stordirla o, addirittura, farla svenire per il colpo. [Slot Azione II]Impasto Basso (3 Tacche)
    Velocità: Gialla +1 (I)
    Forza: Gialla +2 (I)
    Potenza: 20 + 10 (TA)
    E non solo una volta, infatti dopo al primo di quei colpi avrei ritirato indietro il braccio e avrei fatto seguire un attacco uguale, sempre alla tempia, nello stesso punto e seguendo la sua difesa, in modo che, se non fosse stato già a terra stordito, quel secondo colpo avrebbe concluso il tutto. [Slot Azione III]Impasto Basso (3 Tacche)
    Velocità: Gialla +1 (I)
    Forza: Gialla +2 (I)
    Potenza: 20 + 10 (TA)


    Non avevo avuto tempo di controllare i miei compagni, ma ora, la cosa più importante, era du proteggere le persone più in pericolo e queu ragazzi erano in cima alla lista per me.



    Chakra: 10/20
    Vitalità: 8.25/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità: 200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Parata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Colpo con Impugnatura
    3: Colpo con Impugnatura
    Slot Tecnica
    1: Lame di Chakra
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Spiedi × 10
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1

    Note
    Semiparalisi Gambe 1/2
    Tecnica Economica 1/2


     
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    L' alba del chaos


    Terzo Post

    Purtroppo le parole dei genin non sortirono l'effetto desiderato e l'atto perpetrato dal foglioso a protezione di un indifeso divenne la scusa per un vero e proprio attacco, senza dubbio una pessima scelta. Per essere pignoli anche l'operato di Kyojuro pur se per un giusto motivo era stato troppo impulsivo, mentre l'altra Asami era stata troppo ingenua e buona.

    Fatto sta che gli accademici furono costretti a difendersi; contro il sabbioso furono scagliate varie armi a distanza, da una guardia appena sopraggiunta. Immediatamente l'esule della neve reagì lanciando anche lui dei kunai, presi da una tasca, uno con la mano destra e l'altro con la mancina facendo in modo che le armi impattassero tra loro per aria, circa a metà del loro percorso e cadendo così al suolo inerti. [Slot Difesa I]Lancio kunai - Riflessi 300; [Slot Difesa II]Lancio kunai - Riflessi 300;

    Mentre evitò il grosso shuriken con una semplice schivata laterale a sinistra, con alcuni piccoli passi rapidi e brevi. [Slot Difesa III]Impasto: 0.5 Basso +2 tacche Riflessi;

    Schivata 0.5 metri - Riflessi 300+2 tacche=350;


    Incredibilmente il cosiddetto capo missione si rivelò incapace non solo di parlamentare con quei soldati, ma anche semplicemente di proteggersi dagli attacchi finendo praticamente impallinato come un anitra. Yasuke sospirò abbastanza seccato rendendosi conto della situazione piuttosto complessa.

    Questo Eriko è un vero incapace...I soldati pazzi presuntuosi...Bene...Bene...Bene...Meglio comunque evitare di uccidere ma quanto meno spaventarli!
    Avete versato sangue accademico siete veramente idioti! Adesso preparatevi alle conseguenze!

    Intimò serio ma rimanendo praticamente glaciale, senza indugiare si lanciò in corsa verso colui che l'aveva attaccato evitando di scontrarsi con i suoi colleghi o i mocciosi. [Azione gratuita] [Abilità]Spostamento max 9 metri; Attivò le sue fidate lame di chakra, un visibile strato di chakra bluastro circondò completamente il suo avambraccio destro. [Slot Tecnica Avanzata]Potenza 20; Continuando l'avanzata diretta a quel tizio. [Slot Azione I] Spostamento 6 metri - Velocità 300;

    Quando abbastanza vicino al nemico con il piede sinistro toccò appena un piccolo sasso, tondeggiante bianco, che grazie a una piccola dose di chakra repulsivo, schizzò piuttosto rapido sfrecciando abbastanza vicino alla guancia destra del soldato senza ovviamente colpire ma sufficiente ad attirare la sua attenzione anche solo per un istante: un piccolo trucco diversivo. [Abilità]Controllo del Chakra Repulsivo [Combattiva]

    Armi Repulsive
    Arte: L'utilizzatore può scagliare oggetti a contatto con il suo corpo di dimensioni Mediopiccole o inferiori; la velocità è parienergia l'utilizzatore. (Consumo: ½ Basso)
    [Da genin in su]
    [Azione gratuita]

    Approfittando della possibile apertura con il braccio lama effettuò un vero e proprio fendente orizzontale, da destra a sinistra, mirando appena sopra le ginocchia e precisamente al cosiddetto tendine quadricipite con l’intento di ledere le sue capacità di movimento. [Slot Azione II]Impasto: Basso +3 tacche Velocità;

    Fendente - Velocità 300+3 tacche=375;


    Senza fermarsi il sunense avrebbe portato un altro rapido fendente cercando di mettere fuori gioco l'obbiettivo senza ucciderlo. Sarebbe stato un tentativo di taglio ascendente e trasversale, dal fianco destro alla spalla sinistra del soldato. [Slot Azione III]Impasto: Basso +3 tacche Velocità;

    Fendente - Velocità 400+3 tacche=475;




    Chakra: 25/30
    Vitalità: 11.5/11.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Resistenza: 275
    Riflessi: 325
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Lancio - Rif 300;
    2: Lancio - Rif 300;
    3: Schiva - Rif 350;
    Slot Azione
    1: Spostamento;
    2: Fende - Vel 375;
    3: Fende - Vel 375;
    Slot Tecnica
    1: Lame di chakra;
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rotolo da Richiamo (Dimensione Media) × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore Economico × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Katar × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Biglie Metallo × 1
    • Tonico di Recupero Inferiore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Fukibari × 4
    • Kunai × 3
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Shuriken × 7
    • Cartabomba I × 1
    • Antidoto Specifico Base × 1
    • Fumogeno × 1

    Note
    ///





    Edited by -RexDraco- - 28/11/2021, 19:43
     
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12 replies since 30/6/2021, 14:21   403 views
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