[Primo Accesso] South Gate of Sound

Le cose erano anche più confusionarie di quanto si sarebbe aspettata, per le mura e le difese di un villaggio come Oto. Confortante... La giornata non sembrava migliorare. E quando riuscì a fermare uno degli addetti, che nemmeno sembrava trasudare granchè confidenza per un guardiano, ottenne solo un'indicazione vaga.

Proprio la mia giornata fortunata, eh? Kamine osservò l'agglomerato che le era stato indicato. Decise che quello che mostrava più movimento era un buon punto quantomeno per iniziare: se anche non fosse stato il posto giusto, avrebbe trovato qualcuno che le desse indicazioni più precise. Ma quando si trovò di fronte due guardie che ne fermarono il percorso, capì di essere arrivata. Kamine Ashimi, devo consegnare questo a Shinken Takatsui. disse, mostrando ai piantonatori la lettera.

Dentro, due persone ad un tavolo discutevano chini su alcune carte. La ragazza a quanto pare stava interrompendo una qualche discussione di lavoro, ma la colpa non era di certo sua, almeno così credeva. Con un'espressione abbastanza neutra, allungò la lettera in avanti, non ben certa di quale dei due fosse il Takatsui. Non ci fu bisogno di chiedere, dato che Shinken si presentò da se dopo aver preso la missiva ed averla condotta fuori.

Spiacente di aver interrotto il vostro lavoro Takatsui-san, ma non è stata una mia decisione. Era sincera, ma iniziò a chiedersi di cosa potesse aver così bisogno di imparare da scomodare un guardiano, in quel momento storico poi. Inoltre non so praticamente nulla di muratura, ma spero di essere comunque utile. Fece un mezzo sorriso.


La frase non le piacque granchè, ma si trovò costretta a concordare: non voleva perdere altro tempo. Tutto chiaro.

Shinken procedette poi a mostrarle cosa voleva da lei. Una delle cose più basilari che un ninja potesse fare. E che lei, beh, non sapeva fare. Le tornarono alla mente i vari episodi in cui dimostrò la propria inettitudine in alcuni aspetti. Ebbe molta voglia di arrossire e correre via, ma si rese conto che probabilmente sarebbe morta di vergogna circa cinque minuti dopo.

Ora ci provo Takatsui-sama.Quanto potrà mai essere difficile...

Si concentrò per un secondo. Impastò il chakra e tentò di replicare quello che Shinken le aveva mostrato poco prima. Rincorsa ad un carte distanza, piccolo salto, piede sul muro, chakra che arrivava e...brutta fine. Troppo poco chakra e niente appiglio, si trovò col piede che scivolava inesorabilmente verso il terreno, dove battè con una certa violenza. Il colpo le vibrò lungo tutta la gamba, facendole chiudere gli occhi e serrare i denti, nel tentativo di non imprecare in maniera poco consona ad una signorina.

Troppo orgogliosa per chiedere aiuto già al secondo tentativo, e con una certa rabbia montante, si riposizionò per la rincorsa.Ora ti faccio vedere io. Corse verso il muro, impastò di nuovo il chakra e...

Heh...

Una improvvisa emissione di chakra dal piede la sorprese quando ancora non era a contatto con il muro. La quantità di chakra fu tale che venne spinta all'indietro quasi della stessa distanza della sua rincorsa, mentre il muro venne danneggiato in maniera evidente. Colta di sorpresa, Kamine cadde sulle natiche con un'espressione shockata.Figlio di...

Fece due conti mentre si rialzava. Il demone dentro di lei non le concedeva il lusso di controllare il suo stesso chakra se la rabbia la dominava, entrava troppo a contatto con esso. Nè poteva continuare ad usare quantità di chakra troppo esigue. Si rivolse a Shinken. Ho individuato il problema...ho solo bisogno di un minuto.

Chiuse gli occhi e si concentrò. Riprendere il controllo richiese qualche secondo, tra caduta, perdita di controllo del chakra e mattinata non propriamente idiliaca. Focalizzandosi sul respiro, riportò il proprio ritmo a livelli normali e riaprì gli occhi.Ora ci riprovo.

Di nuovo, prese la rincorsa e saltò verso il muro, mandando il chakra ai piedi. Un passo sul muro, due, era quasi in cima, un altro slancio e...non arrivò l'appiglio e fu costretta ad aggrapparsi al bordo superiore del muro con una mano. Guardò verso il basso, poi verso l'alto. In fondo, era arrivata in cima...scosse la testa e sospirò. Puntellò un piede e saltò all'indietro, eseguendo un volteggio a mezzaria e atterrando in piedi sul terreno. Lo so, devo arrivare fino in cima... Il tono rimaneva abbastanza sprezzante, come al solito, ma era cosciente che fino a quel momento, non stava superando la prova.

Per l'ennesima volta, corse e saltò. Un passo, due, e finalmente, tre. Superò il muro e si trovò sul tetto, allargando un attimo le braccia per ritrovare l'equilibrio su due piedi. Si sporse verso il basso, rivolgendosi a Shinken. Così è abbastanza, Takatsui-sama?