[Primo Accesso] South Gate of Sound[Free GdR] [Macro GdR]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Le Memorie del Rancore


    Capitolo Unico


    Atto V
    Chiarire i concetti †



    Ancora una volta non ci fu opposizione nell'indole di Kato Yotsuki e non sapevo esattamente come gestire la cosa; non sapevo se si stesse comportando in quel modo perché sapeva di avere il coltello dalla parte del manico o perché, semplicemente, per l'ennesima volta, si stava facendo sopraffare dal fiume degli eventi. Una persona così, comunque, sarebbe stata la pedina perfetta. Ma in ogni caso avevo bisogno di alcuni accorgimenti prima di poterla usare. Una sorta di... miglioramento, di power-up, di perfezionamento.
    Ma soprattutto avrei dovuto nuovamente parlare col Kokage. Ma questa sarebbe stata una eventualità posteriore agli eventi che vi sto raccontando. Procediamo per gradi, senza perderci.
    Dunque, l'Otese continuò il suo mutismo distaccato - o forse terrorizzato - anche quando ci alzammo in volo sopra Oto. Riuscii a strappargli soltanto una misera onomatopeica quando minacciai di ucciderlo seduta stante. Ma la mia preoccupazione su quell'atteggiamento così strano da parte dello Yotsuki cadde poco dopo. Infatti, compresa la sua situazione, agiì similmente a quanto era già accaduto all'Abete: iniziò uno sproloqui infinito - alla faccia del precedente mutismo - con tanto di condizioni e pretese. Mi balenò allora in testa un dubbio fastidioso, irritante e che necessitava di una immediata chiarificazione. Cosa lo portava a credere che fosse nella posizione di parlare in quel modo? Mi riteneva forse meno pericoloso del Coraggio? Non si rendeva conto, per caso, che avevo davvero in mano la sua vita in quel momento? Credeva che, se avessi voluto, non avrei esatto anche io un organo o un arto, se avessi voluto? Forse, nella testa dello Yotsuki, si stava dipingendo l'idilliaca immagine di una fuga da Oto e dall'Accademia che tanto si era impegnato a denigrare - e denigrabile lo era di certo ma non per i motivi da lui avanzati - quando, grondante sangue e vergogna, chiedeva pietà al Coraggio di Hayate. Forse credeva che Kiri sarebbe stato il suo porto sicuro, la sua ancora di salvezza per poter giocare sia coi Lupi che con le Ombre.
    Forse non aveva compreso che stava barattando la sua vita col Demone della Nebbia.
    Mizukage, sei stato tu per primo a interrompere i rapporti con Hayate. Cosa ti spinge a riallacciare questa unione? E' una domanda lecita, non trovi? Chiese, confermando tutti i miei dubbi. No. Risposi io, lasciando però che continuasse il suo discorso. omunque la tua proposta è invitante, per quanto suoni strana. Sono disposto a muovermi dal Gate, uscire da queste mura che sono più delle prigioni per me. Era davvero convinto che quella che stava prendendo fosse una sua decisione? E credo che ci sarà l'occasione per entrare in contatto con Hayate e le sue Virtù. Tuttavia prima di accettare ti propongo due piccole aggiunte a questa prospettiva. La prima è una tappa intermedia, e sei stato tu a darmi l'idea. Continuava a vaneggiare, continvo di potermi suggerire cosa fare. Prima di andare a Kiri passeremo da Konoha, per recuperare Shin Kinryu per porgli la stessa offera che mi hai proposto. E solo allora, io e Shin insieme a te andremo a Kiri per allenarci. Ma quando disse queste parole riuscì a darmi ulteriormente da pensare. Andare a Konoha era la seconda parte del mio piano e non era certo una cosa inintuibile che dovessi scendere a patti anche col Kinryu per poter assicurarmi un reale vantaggio sugli hayate. Almeno sotto un certo punto di vista, Kato sembrava pensare in modo coerente.
    Seguì poi un lungo sproloquio sulle sue intenzioni, sul suo essere cambiato sulle frasi di circostanza e sulla borìa che soltato qualcuno montato e con forse troppe convinzioni sulle spalle poteva avere. Mi dava - addirittura! - la sua parola di hayate che non mi avrebbe tradito. Non voglio minacciarti, e non vuole esserlo in nessun modo. So che non funziona con te, Mizukage... Sto semplicemente parlando di affari e considerando le varie opzioni. Dunque... Affare fatto? Lasciai che trascorressero alcuni secondi, che l'otese pensasse che ci stessi riflettendo. No. Replicai nuovamente. Forse non ti è chiaro che ormai non sei più nella posizione di poter avanzare alcuna offerta. Io non ho nessuna credibilità accademica da difendere: io sono Kiri e Kiri soltanto. Ancora non ti è chiaro dopo quanto successo all'Abete? Domandai, evidentemente adirato. L'aria intorno a noi stava facendosi sempre più gelida, non soltanto perché eravamo ad alta quota. Non ci dovrà essere occasione per entrare in contatto con Hayate: tu lo farai quando te lo ordinerò io. Il tono era sempre più duro e minaccioso. Tu andrai dove te lo ordinerò io e non avrai diritto, potere o pretesa alcuna sui miei spostamenti e sulle mie decisioni. Un ghigno, a metà tra il malefico e il rabbioso, si sovrappose alle parole che stavo per pronunciare. Tu non puoi dirmi cosa devo farmene di te.
    La tensione si allentò un po', con il mio odio e la mia rabbia che rientravano nel mio corpo, riscaldando l'ambiente e permettendomi di tornare sul punto della questione. La mia, con Hayate, è una prova di forza. I miei occhi si posarono su di lui, fermi, glaciali, pesanti. Devono sapere ciò di cui sono capace. Seguì una pausa: le parole seguenti contenevano un messaggio che Kato avrebbe dovuto comprendere bene nella sua vita. Cos'è la parola davanti alla loro missione? Pensi che se ne farebbero qualcosa di te, Kato Yotsuki, se fossi d'intralcio al loro obiettivo? Te lo hanno fatto capire bene, all'Abete. Finché qualcuno non li ostacola direttamente, nessuno è da considerarsi ostile. Credi che se quest'oggi io rivelassi la tua identità a Diogene o Febh e tu morissi un un miliardo di brandeli d'interiora, cervella e carne, a loro interesserebbe qualcosa? Se lo credi hai sbagliato gruppo di persone cui affidarti. La mia inespressiva maschera si sarebbe allontanata da Kato, fissando uno dei molteplici pipistrello dello stormo della Hakshaku. Quest'oggi mi accompagnerai. Consegnato il tuo lascia-passare per Kiri ce ne andremo di qui.
    E con quelle parole lo stormo si sarebbe mosso in volo, veloce e sinuoso come solo la Baronessa sapeva fare. Avevamo alcune questioni da sbrigare prima di volare alla volta del Villaggio della Nebbia.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

    Combattere con Handicap Attivo.


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    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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