[Terzo Accesso] North Gate of Sound[Free GdR] [Macro GdR]

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    North Gate


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    Zora, un nome che mai avevo prima sentito. Eppure l’arte che ebbe modo di mostrarmi fu decisamente singolare e… in un certo senso affascinante: la capacità di dar vita a dei tatuaggi, a dell’inchiostro. Osservando il volo dei due uccelli sorrisi, sorpreso: - Di certo questa è un’abilità molto interessante. E di sicuro attirerà l’attenzione del mio Maestro. –

    Prendendo in mano i due rotoli, che contenevano l’equipaggiamento di quel Ronin, rimasi in silenzio qualche istante per poi intervenire: - Mi hai convinto, Zora, e hai ragione: sarà lui a valutarti. Con il beneficio del dubbio ti farò entrare ad Oto ma ti scorterò personalmente dal Vecchio, così lo chiamo il mio Maestro. Egli è un affiliato del Clan Yotsuki e come tale dovrai trattarlo con il massimo rispetto. – Ma prima che Zora fosse avanzato di un solo passo avrei alzato un dito: - Tuttavia prova solo anche a comportati illegalmente all’interno delle mura del Suono e la punizione che riceverai sarà pesante. Ad Oto l’indulgenza è una virtù sconosciuta. Seguimi. –

    E così con un gesto della mano avrei dato ordine alle guardie di aprire il North Gate. Zora avrebbe presto conosciuto Oto e i suoi abitanti.

    Direi che per questo topic abbiamo concluso! Restiamo in attesa di novità da parte di Febh




     
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    I Resti della Missione


    - I -
    Prosegue da qui





    Le risposte della volpe lo lasciarono disorientato, con più dubbi che risposte, ma quantomeno qualcosa su cui riflettere, più o meno come il vecchietto che disse che la tribù si nutriva di roccia.

    Mh, magari ne ricavano sostentamento, usandola come filtro per riuscire a ripristinare il chakra più che privarsi del cibo, per quanto possano essere particolari, se umani, dovranno riempire lo stomaco in qualche modo, penso.

    Pensava, ma come per il resto da li ad una certezza ci stava parecchio mare da navigare.

    Capisco.
    Ma mi scusi, agire per lei, con il nobile intento di aiutarla non sarebbe stato meglio che agire unicamente per qualcosa di necessario a me se è la purezza ciò che serve?
    Mentire non credo sia l’idea migliore, caricarmi di risentimento con metodi di approccio discutibili ancora meno.
    Ma forse posso darle una speranza.
    Gli indigeni all’interno della montagna penso abbiano un legame con la roccia azzurra, un legame profondo, ho motivo di credere che innestandola nel corpo siano in grado di usarla per sostentarsi, ma non penso basti solo il contatto, penso che qualcosa faccia loro da medium, un qualche tipo di entità spirituale forse.
    Ma devo essere onesto, questo posto non è terreno per chiunque, ancor meno con informazioni così scarse, farei fatica a commissionare una missione a qualcuno.


    Disse con sincerità.
    Ci volle qualche ora di attesa, durante la quale la sua riserva non avrebbe minimamente accennato a ripristinarsi prima che la porta venne divelta da una maschera di sangue che si portava dietro Hebiko, o ciò che ne restava.

    Ma che cazzo…

    Pochi passi e fu addosso ai due, inutilmente.

    Cosa è successo?

    Una domanda di rito mentre tentava di valutare la situazione, decisamente grave per Hebiko.

    Bravo, Dorian.
    Vedo che sai badare a te stesso.
    Complimenti.


    In quell’ultima parola c’era un rancore così freddo che avrebbe fatto ricordare all’otese vanesio che Raizen gli aveva fatto monito che qualsiasi graffio di troppo su Hebiko gli sarebbe stato addebitato, ma non era decisamente il momento di mettersi a saldare il conto, anche perché, c’era da dirlo, per quanto la Montagna fosse un Kage assai atipico per gli standard konohaniani, infierire su qualcuno ridotto in quello stato non era certo da lui.

    Ho con me un tonico, richiuderà le sue ferite, e un altro gli farà recuperare l’eventuale sangue perso, insieme ai suoi dovrebbero ristabilirlo, posso darglielo adesso oppure la cosa potrebbe avere effetti indesiderati in questo ambiente, Kira san?
    I suoi tonici cosa sono?


    Se avesse ricevuto conferme avrebbe dato i tonici a Dorian mentre prendeva Hebiko tra le sue braccia.

    Oto è il villaggio alleato più vicino, Dorian.
    Ci dirigeremo li, conosco qualcuno che potrà darci una mano.
    Resisti.


    Il terzetto malconcio sarebbe quindi salito in groppa al pennuto che di tutta furia avrebbe fatto rotta verso la cascata, mentre Raizen teneva Hebiko tra le mani come ciò che era in quel momento: la cosa più delicata al mondo e su cui la presenza di quei sigilli non pareva rassicurarlo affatto.

    Non so cosa hai utilizzato qui Dorian, e comprendo l’urgenza.
    Ma non rifarlo.
    Non usare qualcosa che non conosci.
    MAI.
    Se anziché bloccare il tempo l’avessi mandato avanti cosa sarebbe successo?


    Le risposte di Dorian seppur pungenti avrebbero trovato poco appiglio, quello di Raizen era infatti un avviso, scarsamente interessato a ciò che avrebbe scaturito nell’otese.
    Il suo obiettivo restavano comunque le mura del villaggio, se Fukuro non avesse potuto accompagnarli avrebbe evocato Hibachi, attivando il chakra della volpe solamente una volta fuori dalla cascata in modo da poter contare su di esso per poter evocare la potente creatura, memore degli effetti del corso d’acqua non l’avrebbe nemmeno toccata questa volta, avrebbe infatti sfilato uno dei suoi guanti e dopo aver assicurato la sfera al suo interno l’avrebbe appesantito con una roccia, assicurandosi che la piccola sfera non potesse sfuggirgli o bagnarsi con l’acqua malefica.
    A quel punto l’avrebbe scagliata con quanta più forza aveva in corpo all’esterno, e non era poca [potenza disumana] sicuro con quella spinta di riuscire a passare il muro d’acqua senza toccarlo, soprattutto se avesse mirato ad una delle parti più rarefatte.
    Uscito dal flusso avrebbe infine evocato il suo drago.

    Veloce ad Oto Hibachi, direzione sud ovest.
    E scusami se ti chiamo solo quando tutto sta per finire in merda.


    Tranquillo, meglio prima che dopo quando puzzi di già.

    Il Re Rosso non avrebbe impiegato ben poco a lambire le mura del villaggio, tenendosi a debita distanza per non allarmarne i guardiani.
    Quando qualcuno di loro si fosse avvicinato, leggermente affannato per il viaggio tutt’altro che riposante visto lo scombussolamento al chakra e la tensione, avrebbe parlato con voce grave.

    Salve guardiano.
    Sono l’Hokage e noterai che il tempo per i convenevoli è agli sgoccioli, manda a chiamare TenmaUtilizzo i ryo per comprare i servigi del png, il jonin, saprà aiutarci, io e lei non entreremo al villaggio.


    Teneva stretta Hebiko, chino su di lei in maniera protettiva, sapeva quanto fosse scarsa la fiducia che lei riponeva sugli abitanti di Oto, e se qualcuno avesse voluto fare del lavoro sporco quello era sicuramente un buon momento.
     
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    North Gate


    Flashback 1



    Alle Mura di Oto era una giornata come molte altre. Avevo appena iniziato con il mio ruolo di guardiano, da genin ormai rodato. Shinken-sama in un certo senso mi aveva passato il compito e in quei giorni così vuoti passavo buona parte del mio tempo a conoscere le Mura stesse, i soldati che le sorvegliavano e che erano sotto il mio comando.

    Il tutto però venne sconvolto dall’arrivo di un personaggio illustre. Fui subito avvisato da una sentinella posta di guardia e con altrettanta velocità mi diressi verso il North Gate per accertarmi di persona se effettivamente quello che avevo sentito corrispondesse a verità.

    A fatica realizzai effettivamente quello che stava avvenendo in quel momento. Ai margini della foresta si ergeva una sorta di drago, se tale si poteva chiamare, di notevoli dimensioni e poco alla volta un piccolo gruppo di persone, non meglio definito, si stavano avvicinando al Gate.

    Fu solo dopo qualche secondo che i miei occhi colsero i dettagli e il viso dei forestieri. In primo luogo il mio sguardo si poso sulla donna svenuta, o presunta tale, portata in braccio da un omaccione alto dai lunghi capelli neri. Era Hebiko, e la persona al fianco era un tale Dorian. Uno studente decisamente dimenticabile di Oto. Si fermarono a poca distanza dall’entrata del Gate, mentre io mi ritrovavo sugli spalti delle mura. Almeno ad una decina di metri di differenza.

    Perché Hebiko era ferita? E perché era in compagnia di Dorian? Domande che passarono in secondo piano quando l’unico sconosciuto palesò la propria identità: era l’Hogake. Sgranai gli occhi e rimasi alquanto sorpreso. Ascoltai con la massima attenzione le parole del capo del Villaggio della Foglia e annuii in segno di assenso. Con un margine di incertezza nel tono della mia voce mi limitai a proferire poche e secche parole: - Sarà fatto, Hogake. Andrò personalmente a chiamare il Jonin Tenma, con la massima priorità. –

    E così mi sarei diretto di gran carriera nella direzione dell’Ospedale a richiamare al North Gate il Jonin del Suono richiesto dall’Hogake in persona, e dopo aver raggiunto l’ospedale nel percorso di ritorno al Gate mi sarei fermato anche in Amministrazione in maniera tale da avvisare lo Yakushi: - Amministratore, al North Gate si è presentato l’Hogake, con la Genin Hebiko ferita e Dorian, uno studente di Oto. Ha richiesto la presenza di Tenma. Ha dichiarato che resterà fuori dalle mura, insieme a quanto sembra con Hebiko-san. In attesa di contrordini ritornò al Gate, Amministratore. -

    Del resto perché l’Hogake non aveva affidato le cure di Hebiko direttamente ad Oto? Senza contare del perché il massimo capo del Villaggio della Foglia si trovava in compagnia di una Genin di Oto, così gravemente ferita? Ma queste di certo non erano domande che un piccolo Genin come me poteva permettersi di porre al Jonin di Konoha. Certo potevo pensarle, ma non di sicuro non potevo condividerle. Ecco perché avevo riportato la situazione allo Yakushi. A lui la decisione su come agire, per se stesso. Per Oto… o per niente.

    Quindi se Febh non mi avesse interrotto in alcun modo mi sarei così diretto al North Gate in maniera tale da ripresentarmi con il Jonin Tenma, verosimilmente già arrivato dall'Hogake vista la mia deviazione in Amministrazione.



     
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    Febh non era esattamente il migliore tra i capi, ma per il momento, molto prima dell'ascesa del Mikawa, er il de facto leader di Oto alla continua ricerca di ferie e metodi per sfuggire alle proprie responsailità. Si può ben capire quindi la sua somma irritazione quando venivano a chiamarlo per le faccende più noiose e di cui francamente non gli interessava nulla, come il dover spiegare come mai gli elefanti continuavano a uscire dal suo ufficio o anche per l'inaugurazione di una nuova bettola otese. Stavolta era stato Kato a chiamare, e all'arrivo della comunicazione lo Yakushi, che stava cercando di giocare placidamente a tennis con una mazza ferrata usando suo cugino Yasu come palla, si trovò ad alzare gli occhi al cielo come se quella fosse l'ennesima rottura di scatole della settimana. Ma è mai possibile che uno non possa fare un minimo di sport? Possibile? Yasu, legato con svariati giri di corda e costretto a una posizione accovacciata fin quasi all'arrotolamento piangeva di gioia per il profondo dolore scampato, e già si riprometteva di mandare un cesto a casa dello Yotsuki come ringraziamento anonimo mentre Febh buttava la mazza per terra e seguiva il giovane guardiano. Che cavolo ci sta a fare quel bue ottuso con Hebiko e quel damerino del nostro sarto di villaggio? Dovresti prestare più attenzione alla tua donna, cretino. Andiamo!

    Sull'alto delle mura, pochi minuti dopo, Febh Yakushi avrebbe guardato verso il basso, individuando l'Hokage. Mi sembrava di sentire puzza di pivello. Che cavolo vuoi? Poi alzò lo sguardo verso il bosco. E' la coda del tuo biscione rosso, quella? Poi si accigliò, e con un briciolo di serietà extra, ma senza una vena sarcastica che comunque pervadeva ogni sua parola, pose la domanda conclusiva: E come mai hai la mia segretaria in braccio? Poi verso Kato. Hai detto che sta arrivando anche Tenma? Te che hai capito? Un lampo di vaghissima preoccupazione nello sguardo: che centrasse il frammento?

    Edited by Febh - 12/2/2019, 21:23
     
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    - II -





    Annuì al guardiano.

    Fai presto.

    Al ritorno però, il primo a presentarsi non fu Tenma, ma Febh.

    Purtroppo Oto era il check point più vicino.

    Disse in totale onestà.

    Si, quello e Hibachi, l’ho fatto aspettare li perché non si sa mai che guardiani trovi alle mura, non voglio di certo prenderti a schiaffi qualcuno perché scambia una richiesta d’aiuto per una minaccia.

    Le domande di Febh però non erano finite, e ciò che infastidiva Raizen non era tanto la lecità curiosità quanto il fatto che se ne stesse a vociare dalla cima delle mura come una comare.

    Siccome sembriamo due poveri rincretiniti, se al posto di stare sull’uscio come una vecchia tremolante scendi qui ti spiego.

    Una volta che Febh fosse arrivato Raizen sarebbe stato molto sintetico.

    Mi serviva un abito… particolare, diciamo così.
    Ma ad Oto non avete nemmeno gli artigiani sani di mente, per cui quando sono andato a richiedere i servigi del suddetto, tra un incomprensione e l’altra mi è stata assegnata una missione, o per meglio dire metà del lavoro, ossia procurare la materia prima.
    Casualmente loro due si trovavano nello stesso locale e questo pezzo di imbecille ha voluto a tutti i costi prendere la palla al balzo per… non so quale ragione di preciso, forse fare un regalo a lei.
    Fatto stà che me li son ritrovati alle calcagna, e fino a che stavano assieme le cose non andavano malissimo, tuttavia, quando le nostre strade si son separate loro hanno fatto ritorno in queste condizioni.


    Strinse Hebiko.

    La tua segretaria è in braccio a me perché… Oto fa schifo.
    Non si sente al sicuro e non la lascerò da sola all’interno del villaggio in queste condizioni.
    Ho fatto chiamare Tenma per stabilizzarla per poi portarla a Konoha e trovare una qualche soluzione.
    Molto semplice.
    Una volta fatto sarà in grado di cavarsela da se, come ha fatto fin ora.


    Distinguere quando Raizen recitava e quando invece era sincero non era di certo semplice, anzi, a meno di tradirsi, cosa che comunque gli capitava anche quando non mentiva visto quanto spesso cambiava i suoi piani in base all’evolversi delle situazioni, era praticamente impossibile.
    Niente gli avrebbe impedito di portarla a Konoha, persino un cieco avrebbe potuto leggerglielo negli occhi.
     
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    Potrei dirti che il "purtroppo"mi ferisce, ma capisco che un damerino come te possa trovare Oto troppo rustica. Siete così teneri a Konoha, in fondo. Lo canzonò in risposta alle sue giustificazioni, restando comodamente in cima alle mura con le braccia appoggiate sulla balaustra, almeno fino a quando l'altro non si lamentò per la disparità nella comunicazione. Bah, potevi anche dire al biscione di passare, io mi presento sempre alle mura altrui sopra lucertole giganti e nessuno si è mai lamentato. Fece spallucce in quell'atto di totale negazione della realtà, non che potesse servire fargli notare le falle nella sua memoria o nel suo ragionamento: sarebbe stato tempo sprecato. Ma va bene, capisco che per uno spilungone dover guardare verso l'alto faccia usare muscoli che nemmeno ti sognavi di avere. Eh, bella la vita dei giganti. Non era chiaro quanto fosse sarcastico e quanto invece accondiscendente, ma perlomeno scese dalle mura con un balzo, facendo cenno a Kato di seguirlo.

    Un abito particolare? Hai il bellissimo vestito che ti avevo dato per andare alla Corte di Kusa, hai forse bisogno di altro? Si, un costume da volpe pieno di toppe, tarme e dall'odore quantomeno "singolare", per non dire "nauseabondo". Però visto il sarto che hai interpellato, forse volevi qualcosa sullo stile di un Maid Cafè... Se lo immaginava

    con dettagi fin troppo precisi, tanto che scosse la testa con un brivido cercando di scacciare l'orrida visione. Raizen intanto stava raccontando cosa era successo ma di fatto lo Yakushi non era troppo interessato alla cosa, nè partecipe. Blablabla...senti, mi annoiano le tue avventure da pivello. Dì pure che hai combinato un guaio come tuo solito e risparmi tempo. Ah, la pagliuzza nell'occhio dell'altro ignorando la propria trave.

    Ah, Oto fa schifo. Che povero cucciolo indifeso. Indicò la segretaria. Certo che Hebiko non si sente al sicuro. E' ancora debole. La mancanza di sicurezza è ciò che la spingerà a diventare più forte, a diventare più di quello che è. Lasciala qui, la stabilizzeremo e poi la accompagno a casa. In via del tutto eccezionale potrei anche farti entrare ad accompagnarla anche tu, se proprio insisti. Se la determinazione di Raizen era a prova di cieco, l'ottusità di Febh Yakushi superava gli dei. Non avrebbe mai permesso che Hebiko andasse a Konoha per essere curata, anche se necessario, per il semplice motivo che sarebbe stato come ammettere che Konoha aveva qualcosa di meglio rispetto a Oto, e questo non poteva assolutamente accadere. Oto ha quello di cui Hebiko ha bisogno. Posso garantire sulla sua incolumità finchè è qui. Non sulla sua integrità psicologica, ovviamente, ma agli occhi dello Yakushi quello era più che altro un elemento decorativo. Inoltre Raizen SAPEVA che l'intervento di uno Yakushi era superiore a quello di qualunque medico.
     
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    Non per Me


    - III -





    Poteva intestardirsi, poteva scappare, scomparire da li e fare quello che più gli aggradava, lasciando gli otesi con un palmo di naso alla porta, a marcire nel proprio brodo, ma non era quello il giorno.
    Non era sua la vita che teneva tra le braccia.

    Risparmia le tue cazzate da otese disagiato e fiero di esserlo, sei fuori dal manicomio.

    Disse indicando con un cenno della testa le mura del villaggio.

    Ora sei un pazzo qualsiasi.
    Hai fallito Febh.
    Tu e i metodi del tuo villaggio.


    Nonostante le sue parole però aveva perso rigidezza, non erano certamente le parole sul metodo otese ad aver colto nel segno, quanto più quelle in cui Febh si prendeva in carico personalmente la cosa.

    Ma Oggi non è importante.
    Per favore, aiutaci.
    Tu, non Oto, non il suo ospedale, non qualche dipendente.
    Tu.


    Come e cosa il mondo conoscesse e credesse della Montagna perdeva qualsiasi senso quando in gioco c’era la vita di qualcuno a cui teneva, purtroppo non aveva mai esplorato in alcun modo le proprietà curative del chakra, reputandole erroneamente superficiali, cosa vera, fino a che l’unico a cui devi badare è te stesso.
    Ma c’erano pesi per cui le sue spalle non erano adatte.

    Fai strada.

    Non l’avrebbe lasciata, era implicito che qualsiasi luogo in cui fosse necessario portare Hebiko non avrebbe avuto una porta abbastanza solida per mantenere Raizen fuori.
    Intanto un cenno della mano fece sciogliere l’evocazione ad Hibachi.
     
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    A volte mi chiedo se non siano tutti gli altri in manicomio ma non vogliano ammetterlo. Replicò con quel barlume di saggezza che spesso ammanta i matti, mentre il Kage soppesava le sue priorità, mettendo la Kunochi al primo posto. Febh evidentemente notò la cosa ma non fece commenti immediati, dopotutto era una sua compatriota e a conti fatti una sua amica, ma le sue percezioni erano come sempre filtrate dalle sue abitudini e dall'indolenza: cosa poteva essere un braccio in meno e qualche litro di sangue fuori zona, con ferite varie? Per uno Yakushi non qualcosa di più grave di una storta, e lo stesso valeva in generale per Oto, vista l'abbondanza di protesi che giravano per gli ospedali ufficiali e per quelli un pò di casalinghi. Inoltre Hebiko non era una normale otese, ma aveva il sangue e le potenzialità di qualcuno che non aveva grossi problemi a rimettersi in sesto dopo i danni...ma forse non ne era ancora consapevole.

    Gli eventi con Manda erano recenti, freschi nella memoria dell'Otese e certamente anche in quella della disastrata ragazza dai lunghi capelli rossi (molto tempo sarebbe passato prima del suo involontario cambio di look), ma restava pur sempre un talento privo di guida. Mentre soppesava questi elementi, dopo aver grossolanamente giudicato la ragazza fuori pericolo (per i suoi canoni, ma pur sempre critica per chiunque altro), si degnò di ascoltare nuovamente il bestione otese che pareva estremamente preoccupato. E poichè Febh Yakushi eccelle nell'irritare gli altri, lo accolse con apatia e indolenza, come se non ci fosse alcuna fretta. Eh, si, ho fallito. Dovrei prendere esempio da te perchè coi tuoi metodi hai avuto proprio un successo enorme. Almeno con me ha sempre portato a casa tutti gli arti. Lo rimbeccò, con niente più che la cruda verità magistralmente condita da una vena di feroce sarcasmo, indicando le pessime condizioni della kunoichi otese.

    Io? Aiutarla? Uhm...ho garantito la sua incolumità, ma non ho mai detto che avrei dato spettacolo. Inoltre tu hai la testa piena di preconcetti su Oto, e sospetto anche su Hebiko. Ricordi? Uno Yakushi basta a sè stesso. E sono dell'idea che tutti debbano fare altrettanto. Ora seguimi. E fece cenno a Kato perchè aprisse il passaggio, mentre si incamminava verso il villaggio. Se Raizen si fosse mostrato irritato o titubante lo avrebbe affrontato con un sorriso estremamente soddisfatto. Oh, lei starà bene, parola mia. Dorian sarebbe stato mollato a Kato, così che lo portasse in ospedale da Tenma.

    Passeggiare per Oto non era come passeggiare per Konoha. I vicoli erano stretti e non esattamente puliti, la gente più tranquilla avrebbe avuto fama di criminale in altri villaggi e c'erano certi brutti ceffi che facevano venir voglia di cambiare aria rapidamente. Eppure lo scemotto dall'aria distratta e innocua con occhiali finti da rimbambito, così orribilmente fuori posto in quel contesto di degrado, aveva la straordinaria capacità di far impallidire tutti e farli levare di torno molto rapidamente. Era conosciuto. Era famigerato. E la cosa gli piaceva da matti. Ti porterei a casa di Hebiko stessa, ma non ricordo mai dove sia. Anche perchè non c'era mai andato, lei era stata abile nel nascondergliela. Quindi Palazzo Yakushi, tanto lo conosci. Forse la presenza di Ogen lo avrebbe tranquillizzato. Intanto una piccola lucertola era stata evocata e mandata a chiamare rinforzi: l'unica persona che poteva aiutare Hebiko nel fare quello di cui aveva bisogno.

    Non hai familiarità con le arti della Progenie del Serpente Bianco, vero? Disse facendo un cenno del capo verso Hebiko mentre svoltavano l'angolo, trovandosi con il familiare portone di palazzo Yakushi in vista. Yasu non c'era, ancora legato malamente nei sotterranei dell'amministrazione dove stava per essere malmenato per "giocare". Beh, quando vedrai quello che ho in mente capirai come mai non sono poi così preoccupato. Certo, se vai in missione con qualcuno è un pò scortese dare la colpa delle loro ferite ai villaggi che li hanno addestrati, signor scaricabarile incapace di proteggere gli altri. Ma si sa, un bue ottuso è bravo solo a spostare pesi e dare testate. Erano ormai alla porta quando una sagoma, a malapena percepibile anche per i sensi acuti dell'Hokage [Nota]


    Furtività 9 (6 base, +3 tecnica)
    Movimenti Invisibili
    Movimenti Silenziosi

    gli scivolò alle spalle, cercando di dargli un tocchetto sulla testa con uno shinai, assolutamente privo di qualsiasi intendo omicida o dannoso. Ah, Yayoi, eccoti! Questo il commento di Febh quale che fosse la reazione del Kage, mentre la giovane donna dai lunghi capelli argentei sorrideva alla vittima del suo scherzo (che fosse andato a segno o no), ignorando eventuali minacce e porgendo un pacchetto di caramelle al Kage. Piacere! Caramella? Mi chiamo Yayoi Shimaki...ho molto sentito parlare del Kage dei Draghi...e quella deve essere la ragazza di cui mi avevate accennato, Febh-san. La guardò per qualche secondo. Non ha una bella cera. E non sono sicura che abbia tutti i pezzi. Si, è colpa del pivello, qui. Ma non girare troppo il coltello nella piaga, il bestione è sensibile.

    Lo Yakushi aprì l'ampio portone, raggiungendo il giardino interno. Puoi appoggiae Hebiko sotto quel gazebo. Disse indicando la struttura in legno con tanto di panche nel perimetro interno. Yayoi gli si sarebbe affiancata intanto, chiedendo come mai fosse stata chiamata. Ti ho già detto che Hebiko è per certi versi come te. E potrei farle ricrescere il braccio in un secondo...ma perchè sprecare energie e dare spettacolo quando può fare tutto da sola? Solo che credo non conosca ancora quel particolare Jutsu, anche se dovrebbe essere quasi istintivo, quindi vorrei che le dessi una mano. Magari anche per riprendere i sensi, così posso evitare cose sgradevoli. Come il farsi mordere, ovviamente. Detestava quell'aspetto delle sue capacità.

    Il piano era che Hebiko si curasse da sola dopo che Yayoi la avesse svegliata...ma Raizen come avrebbe preso quello sviluppo, quando aveva chiesto tutt'altro e aveva in mano la kunoichi praticamente in fin di vita?
     
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    Fuga da Oto


    Il fu Kato Yotsuki





    Sarebbe stata una normale mattina, e allo stesso tempo non lo sarebbe più stata. Tutto sarebbe cambiato quel giorno. Quel normale turno al Gate. Lo stesso identico turno che portavo avanti nelle veci di Guardiano praticamente da sempre. Sin da quando fui nominato Genin e fin dal ritorno dagli eventi all'Abete.

    E proprio da quelli, da quando avevo donato il mio Cuore ad Hayate che decisi, in maniera definitiva, che Oto avrebbe fatto parte del mio passato e dopo numerose difficoltà ero riuscito a trovare un lasciapassare. Un biglietto di sola andata per Ame. Una nuova vita e un nuovo volto.

    Una nuova storia e un nuovo inizio.

    Kato Yotsuki sarebbe scomparso quel giorno di fatto. Mi ero oramai deciso e non restava che mettere in atto tale scelta. Non sarebbe stato complicato. Io ero il Guardiano dei Gate di Oto e io potevo scegliere chi poteva entrare o uscire dal Villaggio.

    Prima di dirigermi al Gate mi sarei chiuso alle spalle le porte del mio appartamento, quasi sterile da come sarebbe apparso. Se avessero indagato non avrebbero trovato nulla di fuori posto. Nessun documento o appunto se non armi e strumenti per allenarmi. E il cibo che sarebbe andato sicuramente marcio alla lunga. Da parte mia invece ad Oto non avrei lasciato niente altro se non il legame di amicizia con Tasaki, l'odio per Hebiko e l'indifferenza del Clan. Con me mi sarei portato via solo il Jigoku, e la delusione di non essermi vendicato di mio padre nei confronti del Clan.

    La sera prima avevo già evocato il Maestro e spiegato il piano d'azione che a breve avrei messo in atto. Il Corvo avrebbe fatto parte del piano della mia fuga.

    Dunque una volta arrivato al Gate avrei agito come di consueto, taciturno e ben poco avvezzo a scambi di parole. A metà mattina dopo aver controllato diversi accessi avrei lasciato all'ingresso del North Gate tre copie. Tre Kage Bushin. Il piano l'avevo già elaborato mentalmente i giorni prima, quindi loro sapevano già cosa fare. [Slot Tecnica Avanzato]Eseguo la tecnica superiore della moltiplicazione. Creo 3 copie. Ciascuna copia è legata all'originale con Abilità Arte dei Cloni.

    Avrei giustificato tale scelta alle guardie di turno Assieme alle Kage Bushin vado a controllare i dintorni delle mura, verso la foresta ai bordi. Un giro di ronda. Lascio all'ingresso due mie copie, nel caso di problemi sarò di ritorno in un baleno, pareggiando una copia e realizzando l'eventuale situazione.

    E così avrei fatto, io con l'originale mi sarei diretto, a passo svelto, verso una direzione per seguire il percorso delle mura e l'altra copia rimasta nella direzione opposta. Un comportamento assolutamente giustificabile per il mio solito operato, tipico delle mie manie di controllo e di costante allerta.

    Solo che via via che mi sarei allontanato dal portone di ingresso avrei allargato sempre di più il raggio fino ad inoltrarmi in una prima parte di boscaglia. La mia copia si sarebbe comportata alla stessa maniera. Sapevo perfettamente dove e fino a che punto il sistema di sorveglianza poteva vedere, ascoltare o percepire e mi sarei fermato ben oltre ai limiti di tale sistema, per evitare ovviamente di essere registrato o individuato. Cercando anche di trovare un riparo magari dietro ad un tronco o rovo spesso. A quel punto, io l'originale, avrei evocato in forma umanoide il Maestro il quale in poco tempo grazie alle sue abilità si sarebbe trasformato in una copia esatta di me. [Evocazione Maestro, abilità & conoscenze utilizzate]La descrizione delle conoscenze la lascio infondo al post per comodità, non essendo da PC.
    Comunque Kato evoca il Maestro, tramite la Tecnica di Richiamo, spendendo 6 Bassi. Il Maestro tramite la tecnica della Trasformazione si trasforma in tutto e per tutto in Kato Yotsuki, assumendo anche un tono di voce molto simile grazie alla sua abilità Recitazione. Essendo stato a contatto per anni con Kato conosce ogni suo modo di fare, ed è in grado di emulare senza esitazioni.


    Verosimilmente allo stesso tempo le mie copie al Gate avrebbero, se possibile, iniziato ad attirare l'attenzione del resto delle guardie. Questo perché avrebbero iniziato a bloccare gli accessi per controllare meglio chi entrava o usciva. In pratica stavano spostando lo sguardo verso problemi inesistenti.

    Nel frattempo il Maestro trasformato in me con un semplice cenno della testa, un assenso che avrebbe valso più di mille parole, sarebbe tornato indietro verso l'entrata del Gate più o meno contemporaneamente all'altra copia che era in perlustrazione. Mentre io sarei rimasto in disparte, furtivo, in attesa per qualche minuto.

    Il Maestro e la Copia se tutto fosse filato liscio sarebbero ritornati entro circa dieci minuti e con un tono di voce estremamente simile al mio il Corvo avrebbe rassicurato i presenti Nessuna presenza o minaccia fuori dalle Mura. Tutto regolare. Copie, potete scomparire. e poi rivolgendosi al resto della truppa Proseguiamo i controlli. Forza.

    Se tutto fosse andato come previsto allora calcolando il tempo io, l'originale Kato Yotsuki, mi sarei trasformato in mezzo a quella boscaglia nelle apparenze di un mercante qualunque, privo di tratti distintivi. Come ne avevo visti migliaia entrare e uscire da Oto e saltando da ramo a ramo, di albero in albero per lasciare meno tracce possibile, mi sarei allontanato da Oto di numerosi chilometri alla massima velocità possibile. [Conoscenze utilizzate]Velocità: Nera. Furtività: +3. Utilizza prima di saltare di ramo in ramo la tecnica della Trasformazione.

    Solo a quel punto, prima di entrare in una strada principale, avrei generato sei copie fisiche di me stesso, tutte e sei avrebbero assunto forme, dimensioni e altezze diverse. Io compreso mi sarei nuovamente trasformato in un'altra persona. [Slot Tecnica Avanzato]Nuovamente utilizzo la Moltiplicazione Superiore, unita alla Trasformazione e all'abilità Arte dei Cloni.E una volta concluso quel procedimento saremmo usciti uno alla volta dalla foresta, cercando di evitare sguardi indiscreti e di incrociarsi in quel preciso momento con qualche passante. Ogni copia avrebbe intrapreso una strada diversa mescolandosi con gruppi di persone così da confondere le tracce. Una Kage avrebbe preso la direzione per Suna, una per Kumo, l'altra per Kiri e così via. Io invece, con l'originale, mi sarei diretto verso Konoha per virare poi verso Ame.

    Calcolando più o meno temporalmente le distanze percorse le copie prima di scomparire per via dei limiti spaziali si sarebbero inoltrate nuovamente nella foresta, magari adducendo come scusa nei confronti di eventuali accompagnatori occasionali la necessità di fermarsi per i bisogni o per riposare e suggerendo di proseguire senza di loro.

    Io invece fermandomi ogni tanto a qualche chiosco o taverna avrei sfruttato l'occasione per nascondere il mio percorso o tracce in mezzo agli altri gruppi di viaggiatori e far perdere così definitivamente i miei passi, in mezzo a quelli di altrettante persone. Mi sarei trasformato ogni tre ore, con la massima discrezione e cercando angoli distanti da occhi e orecchie curiose e così avrei fatto proseguendo lungo strade sempre battute verso Ame.

    Il Maestro invece avrebbe proseguito la sua intera attività, svolgendo tutto il turno alle mura al posto mio. Con l'ordine di pareggiarsi all'istante qualora la situazione si sarebbe convertita fuori dall'ordinario, di pericolo o si sarebbe creata qualche situazione sospetta. L'ulteriore ordine era di non farsi catturare, per nessuna ragione. In caso contrario se nulla fosse andato storto salutando con poca voglia le guardie si sarebbe diretto all'appartamento. Avrebbe gestito il turno alla stessa maniera anche il giorno dopo e quello dopo ancora, seguendo le stesse regole e ordini. Solo alla fine del terzo turno tornando a casa sarebbe scomparso in vicolo buio, pareggiandosi definitivamente

    Con quella strategia sarei riuscito a guadagnare ben tre giorni di vantaggio. Sarebbe stato impossibile, pure per Tasaki seguirmi e ritrovarmi. Le tracce, gli odori e i percorsi si sarebbero mischiati troppo per essere distinguibili. Avrei avuto tutto il tempo per arrivare ad Ame. La mia nuova casa. Finalmente libero da un giogo che mi stava opprimendo. Avrei seguito la mia strada. Il mio Cuore sarebbe appartenuto alla Grazia e Giustizia di Hayate e la mia casa agli angoli piovosi di Ame.

    [Nota per lo Staff GdR]Post di fuga ufficiale di Kato Yotsuki. Ovviamente lascio allo staff la decisione e riuscita di tale tentativo. Per dubbi sono a disposizione su Discord.

    [Conoscenze del Maestro] <!-- -->Ramo Principale [Evocazioni]Buona parte dei Kuroi sono caratterizzati da alcune capacità basilari che esprimono fin dalla nascita. I Corvi infatti si possono ritenere discreti nell'arte del volo ma sono decisamente più abile nel nascondersi e nel rendersi impercettibili alla maggior parte dei Ninja. All'ombra e nel buio infatti agiscono e decretano la sorti delle loro ignare vittime.

    Volo
    Speciale: L'utilizzatore ha le ali e può volare. La velocità degli spostamenti in volo è aumentata di 3 tacche. Se di dimensioni sufficienti può trasportare persone.

    [Da genin in su]

    Investigatore
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. [Da genin in su]

    Furtività (Intermedia)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3. (Richiede Furtività (Base))
    [Da chunin in su]

    Movimenti Silenziosi
    Maestria: L'utilizzatore annulla l'udito perfetto avversario se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da "Movimenti Invisibili" o "Movimenti Inodore". [Da chunin in su]

    Percezione (Intermedia)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Percezione anziché +3.(Richiede Percezione (Base))
    [Da jonin in su]

    <!-- -->Ramo dei Segreti [Evocazioni]Le potenzialità principali dei Corvi magici stanno e si sviluppano su questo ramo, ovvero quello della persuasione e del raggiro. Fin dalla tenera età i membri dei Kuroi sono addestrati e istruiti nel raggirare gli altri e nel risolvere situazioni in maniere non convenzionali.

    Mutaforma
    Speciale: L'utilizzatore può cambiare a piacimento la propria forma, passando dalla sua forma umana alla forma di corvo. Se utilizzata entro 9 metri dall'avversario causa AdO. Le potenzialità dell'utilizzatore non cambiano, potrà utilizzare armi. La creatura potrà essere evocata in una qualsiasi delle due forme indifferentemente.(Richiede Slot Tecnica/Azione)
    [Da genin in su]

    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può interrogare direttamente la mente di una vittima posando una mano sulla sua testa. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.Tipo: Ninjutsu - Supporto
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Mediobasso ogni domanda)
    [Da genin in su]

    Simbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]

    Nemurihane no Jutsu - Tecnica del Sonno delle Piume
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (10)
    L'illusione si attiva in un'area di 21 metri centrata sull'utilizzatore. L'illusione addormenterà fino a 3 persone per ogni grado ninja posseduto. Gli avversari cadranno addormentati dopo un round di forte sonnolenza. Il sonno illusorio dura per 3 ore o finché non rilasciata. Può essere utilizzato anche in combattimento, rinunciando ad un intero round prima di eseguirlo. L'efficacia è pari a 60. Subire danni fa svegliare la vittima.Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]

    Genzai: Namakemono - Peccato Capitale: Accidia
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (7)
    L'illusione si attiva se l'utilizzatore ha una quantità di sangue della vittima e questa è presente entro 12 metri dall'utilizzatore. La vittima diventerà tremendamente pigra: non utilizzerà Taijutsu o tecniche di movimento accelerato, non farà più di uno spostamento a round. Se effettuata un'azione elencata, tutte le statistiche saranno ridotte di 3 tacche per ogni infrazione commessa, fino a un massimo di 9 tacche. L'efficacia è pari a 80.Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Mediobasso)
    [Da jonin in su]


    <!-- -->Tsukibotsu - Il Maestro [Evocazioni]Il Maestro delle Ombre, Ombra Sfuggente o semplicemente Maestro questo Kuroi è il capo dei Corvi Magici della Foresta di Kuraidesu. Nessuno può affermare di conoscerlo veramente, così come nessuno ha resoconti sul suo passato o sulla sua età... Semplicemente lui è sempre stato presente. Le sue abilità sono segrete e ben pochi ne sono a conoscenza. Il Maestro si può definire l'archetipo perfetto dei Kuroi, agisce sempre nell'ombra per portare avanti oscuri progetti. Nella sua forma umanoide ha dimensioni simile ad un uomo di mezza età, il suo sguardo è tenebroso e scavato da numerose rughe. La sua forma corvina permette di trasportare due persone di medie dimensioni.
    [Caratteristiche: +3 Concentrazione -3 Forza] [Conoscenze: Ramo dei Segreti e Ramo Principale]


    Recitazione
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica. [Da genin in su]

    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso)
    [Da genin in su]

    Il Maestro delle Ombre
    Speciale: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura {Tsukibotsu}. La creatura può essere posta in uno slot da Genin, Chunin o Jonin, aumentando di conseguenza la quantità di competenze di contratto conosciute.(Energia Blu: Vitalità 9 leggere | Riserva 12 bassi | Unità 6)
    [Da chunin in su]

    D-Visor [Vario]
    Un visore applicabile all'occhio con visione notturna e una lente capace di ingrandimenti fino a 2.5x. Permette di calcolare la distanza dal bersaglio scattare foto. Può causare Ado.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2)
    [Da chunin in su]

    Notte Eterna
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Pecora, Tigre, Cane, Topo (4)
    L'illusione si attiva se la vittima osserva i sigilli e si trova entro 9 metri dall'utilizzatore. La vittima perderà l'uso della vista, incapace di percepire qualsiasi forma di luce. Abilità legate alla vista sono disattivate. L'efficacia è pari a 60.Tipo: Genjutsu - Kanchi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Elevato / Mantenimento: Mediobasso)
    [Da jonin in su]




     
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