I Veri Batuman

[Locanda]

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  1. leopolis
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    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Per quanto mi sforzassi nel non volerlo ammettere, pur dovevo farlo: non ero in una buona situazione. Perché il ragazzo al quale mi rivolsi, - di nome Medo, - ammise che non era il capo di quel locale e che pertanto doveva portarmi in un'altra stanza, dal capo. E fin qui andava tutto bene; quel che mi preoccupava era il dopo... A oto gente strana si nascondeva nelle stanze nascoste. Gente potente, certo, ma anche strana. Ed era proprio per quello che mi portavo sempre dietro le mi armi, in modo da poter rispondere efficacemente ai numerosi pericoli pur conservando con me tutto il mio armamentario. Certo, in quel modo davo nell'occhio e lo capivo benissimo, ma mi trovavo ad Ame, il Villaggio della Pioggia, dove losche cose succedevano nelle ombre. Molti dicevano, difatti, che quel villaggio fosse addirittura più pericoloso di quello di Oto, che comunque non godeva di una grande fama. In ogni caso feci un cenno affermativo con il capo: non potevo rifiutarmi, né scappare; dopo il tradimento di Kumo mi trovavo in una posizione decisamente non ottimale e poi... non avevo paura di farmi male, né che mi avrebbero fare male. La mia unica speranza, il perché della mia vita, si nascondeva in un appartamento dentro quel strano centro urbano. Non mi sarei trattenuto per molto lì; quello era certo. Ma prima di avviare le trattative con un villaggio accademico oppure neutrale per ripartire da zero, pur dovevo vivere da qualche parte insieme alla mia famiglia. - «Va bene,» - gli dissi attendendo calmo davanti al bancone prima che Medo fosse tornato. Speravo che non mi avrebbe negato la possibilità, né che mi avrebbe chiesto di depositare le armi all'entrata o qualcosa del genere. Eppure non successe niente del genere, al che pensai che quel Ru-Wai-sensei potrebbe essere o uno davvero molto forte oppure uno davvero molto sprovveduto. Pensai anche che se avessi visto dei soldi in quella stanza lì davanti, avrei cercato di prendermeli; ma mi allontanai dal posto per entrare nella porta alla fine della sala, cercai di scacciare via quel pensiero. Alla fine dei conti, con lo stesso successo avrei potuto semplicemente andare in giro ad ammazzare altri ninja e mi avrebbero anche pagato meglio: ma la strada era la strada.

    Entrato nella stanza successiva trovai quell'uomo seduto sul suo trono come un re. Pensai che fosse un Boss, o un qualcosa del genere: il Capo della Mafia di Ame e volli andarmene perché difficilmente mi avrebbe portato verso un qualche successo quel tizio. Mi guardai intorno giusto per un attimo per rispondergli. - «La ringrazio signore,» - sguardo fisso, parole calme. - «Ru-Wai aggiunsi.» - Poi, una volta ascoltata la sua domanda, pensai se rispondergli oppure farne a meno; e qualcosa mi diceva che se avessi rifiutato di rispondere, difficilmente avrei potuto continuare su quella strada. Non mi sarebbe rimasto che tornare indietro a quel punto. - «Se le mie armi La spaventano, Ru-Wai, posso toglierle,» - gli dissi pensando che fosse il mio armamentario il problema. Ppoi, una volta preso abbastanza fiato, continuai a parlare... estraendo dalla tasca un copri-fronte rigato. - «Sfortunatamente non sono più un ninja del mio villaggio, Ru-Wai,» - gli dissi mostrandogli il copri-fronte: simbolo di Kumogakure e una grossa linea orizzontale che tagliava quelle nuvole. - «E non essendo più un ninja, non ho nemmeno un lavoro. L'idea di cacciare gli accademici o i nukenin per riscuoterne le taglie non mi eccita, seppure potrai farlo per la sopravvivenza della mia famiglia...» - Non era un'opzione che escludevo del tutto: era solo l'ultima via, ma comunque una via. Del resto proprio poco prima di giungere ad Ame avevo dato via a uno scontro con due shinobi, ma i soldi delle loro teste erano quasi finiti. Inoltre la cosa mi aveva fatto capire un dettaglio fondamentale: quello delle taglie era semplici un corridoio senza uscita; un vicolo cieco fatto di sangue, teste e omicidi. - «Sono giunto ad Ame da Kumo, dopo essermi fermato in altri piccoli villaggi con la mia famiglia. Qui sono per un piccolo periodo, in attesa di far richiesta di cittadinanza a un altro villaggio... accademico o neutrale. Ma, dovendo sopravvivere in qualche modo e dar da mangiare alla mia famiglia, mi serve un lavoro che mi permette di guadagnarmi il pane,» - spiegai sinceramente restando in attesa di una risposta. In ogni caso era sempre pronto a difendermi da quell'individuo che sembrava forte e minaccioso. Dov'ero giunto, alla fine dei conti?


    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 60 Bassi
    Equip.: Katana: 2/2 (incrociate dietro la schiena)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status:

    Attese:

    Slot Azione:
    I – ///
    II - ///
    III - ///
    IV (Bonus Agilità) –

    Slot Difesa:
    I - ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Tecnica:
    I - ///
    II - ///
    III (Bonus Intuito) – ///



    Slot Gratuito:
     
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83 replies since 21/3/2010, 13:21   1166 views
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