Amministrazione di Kiri

[Amministrativo]

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Spada ed il Flagello

    II



    Ascoltai la sua risposta con calma. Avergli urlato contro la frustrazione che mi aveva causato il suo atteggiamento mi aveva calmato.
    Non ero fiero di ciò. Avevo giurato a me stesso di essere calmo, di non lasciar trasparire ciò che pensavo così facilmente, ma avevo fuoco nel sangue ed ero sempre stato un uomo passionale. Ciononostante, ero paziente e questo Keiji l'avrebbe scoperto molto presto.
    Ascoltai le sue parole, non sapendo se credergli o meno. Suna, tra sei giorni? Plausibile dopotutto. Mi grattai il mento con la punta delle dita, dunque feci un lungo sospiro addolorato.
    Il clan Kenkichi non è morto. E non lo sarà, questo posso giurartelo. Dissi, con decisione.
    Non avrei permesso ad un clan di Kiri di poggiare solo sulle spalle di un unico individuo. E forse fraintendi le mie parole. Jeral ha sterminato un numero incalcolabile di persone, ha distrutto un numero incalcolabile di famiglie, bruciato villaggi. Da quando calca questa terra quel folle bagna col sangue il mondo... Feci una pausa. Lasciai in sospeso quella frase per un istante, pensando alle notizie che di tanto in tanto giungevano, funeste, sul conto di quell'uomo.
    Kiri stessa è stata minacciata da lui, Keiji. Comprendi? Non puoi saperlo, non è una notizia di dominio pubblico. Ma è così. Tamburellai le dita ancora una volta sul legno del tavolo, dunque mi alzai in piedi, stanco di quella sedia. Camminai oltre la scrivania avvicinandomi alla finestra. Dall'alto potevo osservare la quotidianità kiriana andare avanti inconsapevole.
    Tutti quei fardelli erano sulle mie spalle e non mi aspettavo che tutti lo capissero.
    Questa belva ammantata come un umano deve essere messa in gabbia. Possibilmente, di legno, sotto diversi metri di terra. Ma non ti darò una scorta, affatto. Mi credi così solto? Così voglioso di vedere un'arma così importante per un mio uomo infranta senza nemmeno tentare di recuperarla? Ah, sciocco, mi sottovaluti profondamente se credi che tenterei un attacco frontale? No, in questa storia Kiri ha bisogno di un aiuto, e so esattamente a chi richiederlo. E tu, Keiji, non dovrai far altro che fare quanto il Flagello di ha detto, senza preoccuparti di nulla. Anzi, non potrai preoccuparti di nulla.
    Mi voltai con uno sguardo quasi enigmatico in viso. Avevo elaborato un piano, complesso ma potenzialmente funzionale, che richiedeva il minimo coinvolgimento da parte del Kenkichi ed aumentava smisuratamente le sue possibilità di riavere la spada, oltre che – se possibile – a garantirci un vantaggio tattico non indifferente.
    Le mie capacità non sono adatte al piano che ho elaborato. Come te, ho scelto la via della spada. Ma conosco due shinobi in grado di prepararti a dovere per il compito. La prima kunoichi è Shizuka Kobayashi. Andrai da lei insieme ad una persona della quale mi fido. Lei è in grado di alterare i ricordi. Ho la massima fiducia in lei, oltre che la certezza che odia il Flagello quasi quanto te. Lei ti dovrà rimuovere tutti, tutti i ricordi di questa conversazione. Non rischierò che la nostra azione venga svelata. Ciò che ricorderai è che ti risveglierai in ospedale a Konoha, non di essere giunto a Kiri e di avermi parlato. Poi da lì, muoverai secondo i tuoi desideri. Ma prima di questo, dovrai andare dall'Hokage. Lui saprà cosa darti, un oggetto che dovrai conservare con cura. Farò in modo che ci siano due ricordi dentro te, se l'arte di Shizuka lo consente: il primo è che non dovrai tornare a Kiri, il secondo e che non dovrai mai separarti da questo oggetto. Poi andrai a recuperare la tua spada... e nel momento in cui sarà nelle tue mani, solo allora, succederà l'imprevedibile che probabilmente sconvolgerà te e sorprenderà il Flagello, dandoci un vantaggio dal punto di vista tattico. Il nemico più pericoloso è quello che non puoi veder arrivare.
    Conclusi l'esposizione di quel piano, senza sapere che esso prevedeva la sua immediata confessione. Perché se l'avesse accettato e fosse andato a Konoha a farsi cancellare i ricordi di quella conversazione e tutto ciò che ne segue, allora avrebbe scordato persino la sua bugia.
    Ma questo lui non poteva saperlo.
    Così come non potevo saperlo io.
    Ah, Keiji, attento alle minacce. Io mi sto prendendo la responsabilità di aiutarti a salvare la tua spada e fare ciò che è giusto per il mondo intero. Tu prenditi la responsabilità di ciò che dici in difesa dei tuoi tesori. Nel momento stesso in cui annuso che potresti essere un pericolo perché le cose non sono andate come dovevano, dovrai assumerti la responsabilità delle tue parole. Lo fissai direttamente negli occhi. Dammi una tua risposta, prenditi tutto il tempo per pensarci Keiji. Sei venuto qui per un motivo, volevi aiuto. Questo è il massimo che posso darti, date le circostante.




    Quando Seihachi vide Sanjuro rimase complesso. Fece quasi cadere i suoi occhiali dal naso in un gesto di stupore, ma poi si riprese. Dunque, cercò di dir qualcosa, grattandosi la zazzera di ricci capelli neri, senza però saper bene cosa.
    Non aveva mai visto un tipo così bizzarro. Ehm... Sì... cosa posso fare per lei?
     
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