Amministrazione di Kiri[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. -Hidan
        +1   Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Una Nuova Vetta


    III


    L'animo pesante di Kensei si destò dalle sue membra, permeando l'aria dell'intera stanza e divenendo mano a mano che parlavo, con il tempo, sempre più cupo.
    Lo conoscevo bene, lo conoscevo da quando era Keiji Kagome e, sebbene per me fosse sempre la stessa persona, avevo acconsentito anche a chiamarlo con un altro nome dopo quello che aveva perso durante la riunione di Kiri. E nessuno poteva non ammettere che qualcosa in lui si era spezzato quel giorno, mentre qualcos'altro era nato in lui e con lui.
    Aveva sempre detestato il mio modo di essere, il mio fare sempre sornione e spensierato, probabilmente all'esatto opposto della sua persona, ma da quando era Kensei, tutto quello si era addirittura amplificato. Ma, malgrado tutto quello, sapevo che Kensei, per qualche ragione, forse anche innaturale, più spontanea e vera che ragionata, mi teneva in considerazione, anche più di Itai se non fosse stato per il grado che rivestiva.
    E di quello gliene ero grato, come il Yin lo era con lo Yang.
    Fu però in quel momento che sentii quello che non avrei mai voluto sentire.
    Su una piccola mappa del continente, in una zona limitata da un cerchio rosso, al confine tra la Nuvola, il Gelo e il Paese delle Sorgenti Termali, Itai e Meika erano spariti. Mpf... Guardai quasi attonito la mappa dinanzi a me.
    E' la zona dove dovrebbe trovarsi il tempio dedicato a Jashin che è stato tirato in ballo durante la Riunione... Perché... Perché Itai... Mi sedetti, quasi sprofondando, nella sedia.
    E Lei era con lui. Lei. Lei che doveva rimanere a Kiri. Lei che doveva rimanere al sicuro. Lei che... Che avevo abbandonato.
    Sbattei il pugno destro sul tavolo, per sfogare la mia rabbia, e questo per poco non si accartocciò su se stesso.
    Respirai, quasi affannato, per qualche secondo, finché non riuscii a calmarmi, chiudendo gli occhi e rialzandomi dalla sedia. Quella sarebbe stata, più o meno, la mia prossima destinazione... Cercherò di ritrovarli io... Avevo abbandonato tutto per fare quello che sentivo di dover fare.
    E il mondo aveva abbandonato me a sua volta.
    Hai fatto la cosa giusta... Non è ancora il momento, ma presto lo saprà, non possiamo fare il contrario. E non si può tenere nascosta la cosa ancora a lungo. Feci una breve pausa, ascoltando le parole del Kenkichi. Lo so anche io che non ci sono stato, Kensei, e non credere che per me sia stato semplice. Non lo è stato, non lo è, e non lo sarà mai. Ma tu non hai visto quello che ho visto io. Il cielo che sputava fuoco. Le mie parole di prima non erano una morale, non sono nella posizione di farla a nessuno, benché minimo a te. E se ho fatto quello che ho fatto, se sono stato via tutto questo tempo, e se starò ancora via, non è perché scappo dai miei doveri. Affrontai lo sguardo di Kensei e la sua furia cupa. Se ho fatto quello che ho fatto non è stato per mancare di rispetto a te, ad Itai o ad... Mi interruppi, non terminando la frase. E sono a conoscenza di avere dei doveri. Sono a conoscenza dell'importanza delle lame che impugno. Forse ti sei dimenticato che molti dei tesori di Kiri, quelli vecchi e quelli nuovo, sono di nuovo alla Nebbia grazie a me... Senti te che ristrettezza di discorsi! Sbracciai, stizzito. Sei uguale a tutte le persone che disprezzi! Non riesci ad avere una visione più grande?! Non c'è solo il nostro popolo, non c'è solo il nostro villaggio, i tuoi doveri non si dovrebbero esaurire entro le mura della Nebbia! Appartenere ad un villaggio piuttosto che ad un altro ti dovrebbe rendere migliore?! Tu parli e ti comporti come tutti quelli che erano presenti alla riunione! Non sei diverso da loro, finché non capirai che c'è di più per cui lottare! Le parole erano aumentate di volta in volta di volume, e solo al termine di quella frase mi ero accorto che stavo praticamente urlando.
    Rialzai i palmi delle mani dal tavolo, calmandomi e tornando a parlare con un tono di voce più sommesso. Era a questo a cui mi riferivo prima, non era una morale, era un invito. Un invito a provare ad essere diverso... Finché noi tutti, finché tutti i villaggi dell'Accademia non lo faranno... I Cremisi, Cantha, o chiunque altro... La avranno sempre vinta. Presi fiato. Non so cosa tu stia pensando, non so se tu possa aver compreso quello che sto dicendo... Io non voglio tradire Kiri, non è questa la mia intenzione, non lo sarà mai. Ma per fare ciò di cui ti sto parlando, non posso essere più né il capo delle squadre speciali, né posso rimanere qui a sostituire Itai... Mi avvicinai a Kensei. So di non essere più forte del Veterano o di Shiro... Ma sono un ninja differente da quello che conoscevi... So di poter fare qualcosa in più... Per Kiri, per i villaggi, per tutte le persone che meritano di vivere una vita serena, lontana dalla guerra e dal dolore... E se per farlo, dovessi sacrificare la mia esistenza, donare la mia vita e la mia persona per questo scopo... Allora la mia scelta è già presa... Ma per farlo, devo essere in una posizione più alta... Sorrisi leggermente, e Kensei avrebbe visto una luce nei miei occhi.
    Credevo realmente nelle parole che stavo pronunciando. E questa parte di me, non sarebbe mai cambiata.
    Non lo hai ancora capito, Kensei? Io mi vado a prendere l'Accademia.

     
    .
278 replies since 12/4/2010, 10:32   7494 views
  Share  
.