Amministrazione di Kiri[Amministrativo]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    L'Intesa


    Capitolo Due


    Atto III
    Modus operandi †



    Avevo sentito anche io del tempo Jashin alla riunione, eppure potevo giurare di non aver trovato niente di simile durante le mie perlustrazioni. Nel vedere Akira sconfortato e abbattuto sprofondare nella sedia un sussulto ormai del tutto innaturale per il mio corpo salì dal ventre fino alla gola: era empatia. Non provavo una angoscia di quel tipo da lungo tempo. Durò tuttavia un solo istante prima che il nulla che m'abitava non la inghiottisse, sgretolandola nella abituale sensazione di vuoto che mi avvolgeva. Avrei voluto dire che mi dispiaceva: ma il mio corpo non collaborava. Sentivo quel pensiero come qualcosa di lontano in me, presente, ma schiacciato dall'enormità e dalla pesantezza di tutto il resto. Era un dolore che riconoscevo il suo ma che, se non per l'istante fugace appena detto, non riuscivo a sentire. Tacqui dunque, mentre il giovane continuava a giustificarsi alle mie parole. Io non metto in dubbio niente di quanto tu possa starmi dicendo. Dissi, con tono stranamente pacato. Ma ciò non può e non deve giustificarti, e lo sai. Le tue intenzioni sono cose distinte dalle tue azioni. Anche il bene intenzionale, spesso, si risolve in maldestre cause di dolore. Il fatto che tu te ne sia andato ne è un esempio: qualsiasi cosa tu abbia voluto fare, per giusta che fosse, ha addossato pericoli, responsabilità e doveri tuoi e soltanto tuoi ad altre persone. Lo osservai poi mentre si innervosiva dopo che gli avessi intimato di lasciare qui le sue armi. Avrei voluto togliermi l'elmo per iniziare a ridergli in faccia. Hai ragione: Kiri ti deve molto per ciò che hai fatto con le spade. Ma il fatto che tu abbia collaborato a ritrovarle non le rende tue. Continuano ad essere del villaggio, che la cosa ti piaccia o meno ed è bene che inizi a considerare quelle armi come in prestito e non come dovute perché nella vita niente è dovuto. Niente. Mi spostai dalla sedia, iniziando a girovagare per la stanza. Quello che dici ti fa onore. Vuoi essere il paladino di tutti i bisognosi, di tutte le persone in pericolo. Mi dai del miope perché mi preoccupo solo del mio villaggio. Ti dimentichi forse che io non sono neanche originario di queste terre, probabilmente. Il tono della voce si alleggerì, come se stessi parlando sorridendo. I miei genitori erano originari della Cascata ed è lì che io nacqui, anzi, che il Keiji Kagome nacque. Sono cittadino del mondo tanto quanto cittadino di Kiri ma il mondo non avrà mai, per me, la precedenza sulle persone che amo, sulle terre che vivo, sulla gente che ogni giorno saluto e che ogni giorni vive con me in questo luogo. Ciòo non significa che io non riconosca il loro diritto ad essere felici, ad essere sicuri, ad essere liberi. Il punto è che io sono uno, piccolo, e, per quanto posso, devo badare al mio villaggio. Mi fermai nuovamente dietro alla scrivania, tornando ad ascoltarlo. Non c'era dubbio che le sue parole fossero per lo meno interessanti, che i suoi intenti non fossero per lo meno ammirevoli. Ma sembrava parlare di ... di niente. Fui il primo alla riunione a indicare quello che lui stesso stava indicando, cioè la necessità di essere uniti, di agire collettiva dei villaggi, di meno egoismo; ma non capivo ciò che volesse fare esattamente Akira. Si avvicinò, poi, quasi con fare di sfida. Non lo hai ancora capito, Kensei? Io mi vado a prendere l'Accademia.
    Fu strano; fu molto strano, sul momento, realizzare che in fin dei conti ... la pensavamo alla stessa maniera. Era evidente, però, e ne ero certo, che avremmo avuto visioni diverse su come ottenere ciò che volevamo. Ci fu un evidente, lungo, attimo di silenzio. Abbassai persino il capo. Sciolsi poi le membra, appoggiando le braccia sulla scrivania. La tensione nella stanza stava smorzandosi un po'. Non ero più ostile come volevo dimostrarmi inizialmente. Sembrava che avessimo trovato il punto vitale di ogni nostro battibecco. Per questo ho appena detto che fu strano realizzare che la pensavamo alla stessa maniera. Akira aveva ragione: era una questione di ruoli. Io e l'Hozuki, da un certo punto di vista, eravamo, insieme, l'essenza stessa di Kiri. L'ospitalità marittima, l'allegria del mercato del pesce, la bellezza della costiera illuminata dai raggi del sole al mattino ma anche l'odore di morte che proviene dal mare dopo le notti di pesca, il freddo della notte nei tortuosi vicoli del porto, l'imperscrutabilità tetra ed agghiacciante della spessa nebbia. Insieme funzionavamo meglio che separati, per quanto inconciliabilmente opposti. C'era qualcosa dell'uno nell'altro. Yin e Yang.
    Sospirai prima di riprendere a parlare. Un sospiro di quasi sollievo nell'eterno dolore delle mie membra. Io sogno un'accademia unita sotto un'unico vessillo. Qualcosa di più grande di un accordo tra popoli. Qualcosa di più importante, sicuro e utile di un misero contratto commerciale e di pace! Sogno un'Accademia con una identità. Sogno qualcosa a cui io possa rivolgermi, non ad un invisibile consiglio di Kage. Una breve pausa mentre rialzavo lo sguardo. Capisci cosa intendo, vero? Aspettai qualche cenno dall'Hozuki. L'Accademia deve essere un vero organo al di sopra dei Villaggi. Deve avere un volto, un nome. L'aria si sarebbe rifatta pesante. L'Hozuki l'avrebbe potuto sentire distintamente. Cos'è adesso l'Accademia? Un tavolo traballante senza una gamba. Il riferimento ad Itai era evidente.
    Una gamba è rotta, invece, e punta in direzione opposta agli altri oppure in una direzione diversa. Non che il risultato cambi. Mi riferisco ad Oto. Né lo Yakushi né il Mikawa sembrano perone interessate a mantenere la pace. Chi per puro, ignorante, disinteresse, chi per privati interessi.
    Benché disprezzassi quel tipo di atteggiamento, non lo condannavo. Oto poteva rimanere una forza neutrale anche nel nuovo concetto di accademia che stavo suggerendo ad Akira. E questo non sarebbe stato un problema finché il Suono non avesse provato ad ostacolarla direttamente. Un'altra gamba è di fattura diversa. Ha un legno più spesso, estremamente decorato e sfarzoso. Non che questo incida sulla sua solidità o trasmetta informazioni sulla sua ricchezza. Sto parlando della Foglia. Il disprezzo nelle mie parole era tantissimo, specialmente dopo ciò che era accaduto a mio figlio. L'Hokage è un uomo vanitoso, superbo e quindi egoista. Cosa possiamo aspettarci da lui? Dov'era quando i villaggi avevano bisogno del suo intervento? Dov'era quando i suoi ninja avevano bisogno di lui? Un ringhio uscì dalla mia bocca, più simile ad un lamento draconico - e Akira se ne sarebbe accorto, se fosse riuscito a collegare quel suono con la rossa dragonessa di Itai - che ad un afflato umano. Credo che sia lui, il maggior problema sul tuo o nostro cammino. Non voglio negartelo. Non cambierà mai, per quel poco che ho avuto modo di conoscerlo. E sarà necessaria un'azione decisa per recidere le piante malate da questo nostro nuovo idillico progetto di giardino, se vuoi la mia opinione. Avevo appena detto qualcosa di estremamente grave. Non so come l'avrebbe presa l'Hozuki. Non ho niente da dire, invece su Suna. Ho un rapporto privilegiato con Hoshikuzu mi riferivo a tutti i gadget che ero in grado di ordinargli ed nutro una grande stima per il giovane Jonin manipolatore d'argilla. Anche con lui ho una sorta di rapporto privilegiato... Dopotutto avevamo un grande nemico in comune.
    Qual è il tuo piano, Akira? Cosa hai in mente. Sono tutto orecchi.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

    Combattere con Handicap Attivo.


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    Koutsu
    Kyofu

    Yakusoku

     
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