Amministrazione di Kiri

[Amministrativo]

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    - I -






    Quando le lettere non arrivavano con i corvi c’era sempre da preoccuparsi, i ninja ci tenevano a far arrivare in fretta le brutte notizie.
    Lo sapeva bene Raizen e lo sapeva bene la mano che con incertezza prese la busta.
    Due cose non tornavano, ed il che non faceva che preoccuparlo ulteriormente: era presente il sigillo di Kiri ma l’evocazione che aveva davanti non era di certo ne un tengu ne un drago.
    Aprì la lettera e nel leggerla la fronte gli si corrugò, non erano buone notizie.

    Puoi andare, giungerò a Kiri entro la fine della giornata, avverti pure del mio arrivo.

    Accartocciò il foglio.
    Più di un villaggio era rimasto senza Kage per periodi di tempo estremamente lunghi, Oto stessa pur avendo ninja che definire valorosi era riduttivo aveva lasciato la poltrona praticamente vuota per chissà quanti anni, e a Kiri, un villaggio che amava Itai, erano riusciti a disfarsene in una manciata di giorni?
    Per chi poi?

    Kensei Hito.

    Provò a rievocare nella mente l’individuo, ed al momento l’unica occasione in cui ricordava d’averlo visto era proprio la recente riunione dei Kage, non il migliore dei ricordi, vista la delirante uscita di scena.
    Itai era suo amico prima che Mizukage e conosceva bene il suo nindo, non sarebbe stato in grado di seguirlo, ma sicuramente sarebbe stato in grado di proteggerlo dal Raccoglitore della promessa, Giustiziere Incarnato ed Inquisitore di Kiri.
    In quell’urgenza, in quelle parole, in quegli aggettivi vedeva ben poco se non un delirio di onnipotenza nutrito di responsabilità autoconferite.
    Kiri non era affar suo, non per il momento, ma forse la famiglia di Itai meritava protezione, o forse questo Kensei non era tutto sommato la brutta persona che dimostrava d’essere sedendosi su una sedia ancora calda.

    Ufffffhh

    Non amava troppo gli eventi mondani, non portavano mai niente di buono, ricordava il colpo di testa che ebbe quando tirò su il palco per la sua elezione, e pur ricordandolo con un sorriso non poteva che rabbrividire al sol pensiero di rifarlo, molto probabilmente fu una delle ragioni che portarono qualcuno a non vederlo troppo adatto al suo ruolo.

    Certo che senza di me la musica metal a Konoha chi cazzo la conosceva.

    Finiti di indossare i vestiti da cerimonia avrebbe dato una riassestata ai capelli ed indossato il cappello da Hokage.
    Uscì dalla porta, guardandosi attorno e notando che la vita a Konoha non era cambiata di una virgola, come tutti i villaggi segreti si riusciva a fare il callo alle stragi in un certo senso, e nonostante serpeggiasse sempre un’aria di tensione la gente era tornata alla vita di tutti i giorni.
    Non era comune vederlo in abiti cerimoniali, ragion per cui qualcuno dei cittadini si sarebbe voltato incuriosito, soltanto all’apparire di Ou avrebbero ripreso le loro faccende, consapevoli che se il drago era li presto l’Hokage si sarebbe allontanato, segno che niente di particolare sarebbe successo quel giorno a Konoha.

    Ou.
    Kiri ci aspetta, ma io non so cosa aspettarmi da lei.
    Itai non c’è più ed è passato decisamente troppo poco tempo perché venga sostituito.


    Il volto squamoso della creatura si corrucciò al pari di quello di Raizen quando lesse la lettera, non era di certo nato ieri ed una simile notizia era in grado di agitare anche lui.

    Era anche legato ad uno di noi, mi dispiace.
    Ma intuivo dai tuoi vestiti che ci fosse un occasione particolare in vista.


    La Montagna annuì mentre gli saliva in groppa.

    Spero non sia necessario dispiacerti.

    È per questo che lui è qui?

    Lui è li in caso ci si debba dispiacere, ma forse sono solo troppo paranoico e troppo abituato a questo genere di strategie.
    Non voglio che il villaggio resti scoperto, per ora questo è l’unico modo.


    Comprendo.

    Una pacca sulla testa e con Raizen seduto sopra di essa Ou prese quota muovendo verso Kiri.
    Nonostante la possanza della Montagna il freddo iniziava ormai a farsi pungente e fu grado ai suoi sarti per avergli fatto un kimono sufficientemente pesante da mettere sopra l’equipaggiamento, anche se l’umida attraversata marina mise alla prova anche quel caldo tessuto.

    Rilassati Raizen, sembra di trasportare un macigno.

    Per tutta risposta l’Hokage si limitò a sospirare, stendendo leggermente i muscoli che tutti quei pensieri gli stavano facendo inconsciamente tendere.
    Non aveva scelto casualmente Ou, nonostante fosse un drago dalle dimensioni più che considerevoli il suo colore non era sicuramente minaccioso come quello di Hibachi, cosa che, insieme all’atterraggio a qualche decina di metri dalle mura gli permise di scongiurare qualsiasi pensiero negativo da parte dei guardiani, a cui avrebbe dichiarato di essere l’Hokage e di aver intenzione di incontrare il Mizukage per porgli i suoi omaggi.
    Non sarebbe stato necessario depositare il suo equipaggiamento, l’aveva infatti lasciato ad Ou che avrebbe aspettato fuori dalle mura.
    Non aveva niente con se se non vestiti e cappello, ed una titanica quantità di chakra.
    L’umida Kiri non gli era mai piaciuta troppo, ma se non altro era meglio di Oto e Suna, che si combattevano a suon di lordura e desolazione il titolo di villaggio più inospitale.
    Non pretese alcun trattamento di favore, sedendosi all’esterno dell’ufficio all’ombra del suo stesso cappello, che gli permetteva di mantenere la sua faccia dubbiosa senza che dovesse renderne conto a qualcuno.
    Certo, questo non gli avrebbe impedito di pensare che lasciare un Kage ad aspettare fuori dal proprio ufficio fosse una mancanza non da poco per un leader al suo primo giorno in carica, ma non era un problema suo infondo, aveva pensieri a sufficienza da non potersi annoiare.

    Juudaime.

    Squadrò l’uomo che aveva dinnanzi, provava una certa repulsione, e infondo si disse che non era sbagliato visto che si ritrovava un uomo completamente bardato di impenetrabile acciaio, cosa che rafforzò ulteriormente le incertezze che aveva riguardo Kensei.
    Freddo e duro acciaio, forse troppo lontano dai sentimenti irruenti che spesso guidavano Raizen. Freddo e duro acciaio, niente di più, niente di meno, nonostante le arti ninja permettessero di ripristinare praticamente qualsiasi danno; neanche immaginava di cosa potesse essere sintomo la volontà di restare così deturpato o danneggiato da rendere necessario l’utilizzo di un elmo.
    Nonostante tutto però, nulla gli impedì di fare un leggero inchino quando la porta si richiuse alle sue spalle.

    Le auguro una lunga e prospera permanenza.

    Evitò di aggiungere “nella sedia che fu di Itai” solamente perché si convinse che gli affari di Kiri erano pur sempre di Kiri e metterci bocca gli avrebbe portato solo guai, prima politici e col giusto tocco di permalosità anche fisici.

    I preamboli di cortesia non sono il mio forte, come saprà sono sfortunatamente noto per questo mio lato.
    Itai, prima che un Kage era un amico, e la sua scomparsa non mi lascia indifferente, anzi, tutt’altro.
    Ed è parzialmente la ragione per cui sono qui, ricordo la sua fretta e la sua ira, Kensei, nell’abbandonare la riunione dei Kage.
    Immagino saprà che quella riunione ha un valore simbolico coltre che strategico, piantare tutti in asso perché non si è sufficientemente sconsiderati da dichiarare la guerra totale non è un buon segnale.
    Tuttavia, non è certo mia intenzione rimproverarle niente, ma mi è necessario esternarglielo per farle comprendere che certe azioni possono far sorgere dei dubbi.
    Posso ancora considerare Kiri ed il suo nuovo Kage alleati di Konoha e dell’accademia?
    Non penso Itai sia partito senza senza lasciarsi nulla alle spalle, se si è informato a riguardo capirà che quella tra Acqua e Fuoco non era un alleanza retta sulle mere parole.


    Dopotutto le informazioni che Raizen aveva passato nel corso del tempo a Kiri erano una prova importante a sostegno delle sue affermazioni, e il nuovo kage non avrebbe faticato a trovarne conferma visto che Itai non era solito cancellare le tracce del suo operato.


    Edited by F e n i x - 9/11/2019, 02:59
     
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