Amministrazione di Kiri[Amministrativo]

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Nuovo Mizukage


    La Mano Destra


    Una sonora strigliata per quanto era appena accaduto nell'ufficio del Mizukage era il minimo, e difatti non tardò ad arrivare; Ryuu era già pronto a essere licenziato, fare i bagagli e venire bandito per sempre dal villaggio, ma le dure parole pronunciate nel tono freddo e severo dell'uomo mascherato, fecero male più di una decina di frustate ricevute nella pubblica piazza. Solo un'altra volta si era ritrovato tanto mortificato da voler sotterrare la sabbia, ed anche quella volta fu per via di un errore che il Mizukage di turno gli aveva rimproverato, la peggior umiliazione che potesse ricevere, ma non potè far altro che stare ad ascoltare tenendo lo sguardo puntato verso il basso.
    Un piccolo dettaglio che però lo distrasse dai suoi sentimenti devastati, furono le parole del Kage nel momento in cui questi affermò di appartenere al clan Kenkichi, uno dei Clan più antichi di del Villaggio e possessori di una particolare arte della spada; non avrebbe mai detto che l'uomo appartenesse proprio ad uno di quei clan, ma d'altronde non sapeva praticamente niente di lui, ed adesso che aveva una parvenza di identità, sarebbe stato disposto a fidarsi un minimo in più.
    In breve, il Capovillaggio diede ulteriori spiegazioni riguardo la missione che avrebbero dovuto svolgere a Genosha; il Mizukiyo non ci era mai stato, ma aveva sentito più di una storia a riguardo, in particolare sulle sue temperature gelide perenni.
    Poco dopo, l'incontro ebbe termine ed i 3 genin furono liberi di uscire dall'edificio dopo aver salutato il Mizukage, ma il Mizukiyo li lasciò proseguire , andando a passo molto lento per via di qualcosa che lo turbava, come se avesse dimenticato di fare qualcosa. La sensazione di disagio lo seguì fino all'uscita, quando un ninja gli si avvicinò affermando che il Mizukage voleva vederlo.
    Ahmm no, non credo, ci sono appena stato.
    Ma inutili furono le sue proteste, lo shinobi era certo di quanto diceva, ed il genin non potè pensare altro che l'uomo avesse dimenticato di dirgli qualcosa. Magari un altro rimprovero. Ed il genin ripiombò nello sconforto.

    Giunto nuovamente nell'ufficio spoglio di qualsivoglia elemento di arredo, che aveva lasciato appena un paio di minuti prima, il giovane shinobi si ritrovò di nuovo insieme ad uno degli altri 2 genin di poco prima, il cui nome riconobbe come Youshi. Ma cosa mai avrebbe potuto volere il Kage da loro. La spiegazione si rivelò più scioccante del previsto.
    Mentre l'uomo in armatura spiegava ai presenti che aveva bisogno di 2 persone molto fidate per svolgere missioni di vitale importanza; Ryuu avvertì un brivido gelido dietro la schiena ed un senso di inquietudine crescere sempre di più. Al Tokugawa venne detto di dover praticamente essere una spia, la spia personale del Mizukage, mentre a Ryuu sarebbe spettato il compito opposto, quello di rappresentare Kiri al di fuori del villaggio, fare da messaggero ufficiale e svolgere missioni diplomatiche per suo conto, e a detta sua, lo trovava la persona più adatta a quel genere di compito. Ma il Mizukiyo non era affatto d'accordo.
    Si sentiva strano, impaurito, angosciato, e la notizia di dover essere il volto ufficiale di Kiri non era affatto una gran cosa per il suo stato d'animo: non era pronto, non si sentiva affatto adeguato per quel ruolo, non lui che aveva già combinato quasi un incidente diplomatico nella sua prima missione e che si imbarazzava a parlare davanti a persone che non conosceva. Come se non bastasse, l'uomo davanti a lui lo ammonì nuovamente per l'incidente di poco prima col cucciolo di leopardo, affermando che non si sarebbe fidato comunque a lasciargli quell'incarico finchè non gli avesse dimostrato il suo valore, cosa che diede il colpo di grazia alla sua autostima già bassa.
    In fondo non poteva dargli torto, prima di essere assegnato a missioni molto importanti, avrebbe dovuto dimostrargli di esserne degno, ma lui, specie in quel momento di grande inquietudine, sentiva di non esserlo.
    La ringrazio per la fiducia che mi dà, Mizukage-sama, ma...mi dispiace, mi sento onorato che lei abbia pensato a me per questo compito, ma mi dispiace, non penso di essere adatto. Non...non sono bravo a parlare, specie a fare da portavoce, non sono proprio adatto. L'insicurezza del genin sarebbe stata evidente nella sua voce, ed i suoi pensieri confusi sulla questione non gli lasciarono dubbi, non si sarebbe sentito a suo agio con una tale responsabilità sulle spalle.
    Certo, il suo sogno era diventare Mizukage, cosa ben più grande rispetto l'essere un semplice portavoce, e quello sarebbe potuto essere l'inizio della sua carriera, eppure non si sentiva ancora pronto.
    Uscito ancora una volta dall'ufficio, si sarebbe di nuovo diretto verso l'uscita, assalito per l'ennesima volta dalla sensazione di aver dimenticato qualcosa. Continuava a guardarsi intorno, cercando qualcosa che gli mancasse, magari aveva lasciato delle armi da qualche parte? No, tutto in ordine. Eppure mancava qualcosa, qualcosa che aveva prima di entrare in Amministrazione e che adesso non 'era più.
    !!!! NEKO!
     
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