Scavare nel Passato

Atto I
Spie ed informazioni. †

C'era sempre qualcosa da fare in amministrazione. Da quando avevo lasciato il ruolo al vertice delle squadre speciali - pur come "facente veci di", data la latitanza di Akira - non dovevo più occuparmi di rapporti che presentavano scarabocchi di bambini con spade stilizzate che combattevano o di simpatici animali come galline, anatre o robe del genere, ma la mole complessiva di lavoro era ovviamente aumentata. Tra richieste di intervento, tentativi di contattare il Kage tramite missive, domande di soccorso ed altre amenità il tempo in amministrazione scorreva lento e tedioso: ma era il mio dovere e non mi sarei sottratto alla ricerca di benessere e sicurezza di Kiri. Cercavo di rispondere a tutte le lettere che mi venivano indirizzate dai cittadini. L'orecchio attento del potere era un'ottimo mezzo di controllo per le masse e per permettermi di inserirmi lentamente ed in modo sempre più preponderante all'interno della società.
Quel giorno, però, proprio mentre ero intento a scrivere all'ennesimo cittadino, qualcuno bussò alla porta. Il ritmo e la cadenza erano familiari. Anche una singola bussata poteva dire molto di un uomo. Avanti. dissi, mentre posavo la penna di Itai sulla scrivania. Era Youshi Tokugawa, evidentemente sciupato da qualche disavventura. Sembrava però una corda di violino da quanto i suoi muscoli comunicassero rigidità e tensione. Mizukage-sama, sono di ritorno dal Paese del Ferro e ho appreso delle informazioni di cui lei dovrebbe essere immediatamente informato Lo guardai un istante, godendomi l'ansia e l'agitazione che lo stavano animando. Lo vedo, Hidarite. Feci un cenno con la mano per invitare a sedersi il mio ospite. Le spartane sedie un legno nero lo attendevano. Dimmi pure.

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