Amministrazione di Kiri[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,981
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Ingerenze


    - II -






    Quando Kensei gli offrì un posto a sedere si sarebbe guardato intorno, e con la faccia leggermente stranita fece spallucce, poggiandosi semplicemente con le spalle al muro.
    L’Hokage alla prima interruzione già sapeva che quello scambio di opinioni non sarebbe stato semplice e probabilmente neanche fruttuoso come sperava, seppur in cuor suo una piccola parte di se non desiderasse null'altro che un ringraziamento poco sincero ed un sorriso di cortesia.
    Strinse i denti, e non sarebbe stato difficile notare una contrazione di qualche istante del massetere prima di proseguire, se non per via del fastidio della frecciatina quanto per l’ipocrisia ciclopica che essa, così sfacciatamente, metteva in mostra, quasi a farne un vanto.

    Fortunatamente la maleducazione è solo un mio ambasciatore.

    Pensò senza aggiungere niente oltre ciò che si era programmato, per poi riuscire ad ultimare il suo breve discorso liberamente e cedere la parola, ascoltando con un fastidio sempre più crescente il discorso dell’uomo fino a quando non gli si avvicinò, forse in un atto di sfida, a sufficienza da farsi appannare l’elmo.
    Avrebbe leggermente spostato la testa verso dietro, in un misto di ribrezzo e disgusto, come se non desiderasse quel "genere" di attenzioni mentre con una mano l’avrebbe allontanato, non era difficile comprendere che non lo desiderasse così vicino.

    Non vi facevo così interessato alla situazione dei ninja konohaniani, ma sicuramente un Chunin della sua levatura saprà che questi sono rischi del mestiere purtroppo, quando i demoni, quando gli arti, non si sa mai cosa sia più difficile tenersi stretto.

    Non si privò del piacere di interromperlo durante la pausa nel suo discorso per poi lasciarglielo ultimare fino a quando questo non gli porse la mano.

    Oh, un attaccapanni, grazie.
    Questo cappello sa essere più pesante dei doveri che comporta.


    Non gli strinse la mano, ne tantomeno si avviò all’uscita, anzi, si accomodò meglio.
    Nonostante il pacato ed amichevole rifiuto però, avrebbe continuato a dargli del Lei, in contrapposizione alla confidenza di cui Kensei si era appropriato, seppure il tono fosse ben lontano dal rispetto e dalla cortesia che gli aveva concesso inizialmente

    Un ufficio spoglio, la Migliore delle presentazioni, e considerando la sua accoglienza è complesso pensare che non se la sia studiata.
    Oh! E complimenti per il lessico, deve averle preso un sacco di tempo.


    Tornare sulle capacità di lettura di Raizen fu per lui inevitabile, avendo Kensei rimarcato quanto quella fosse fallace secondo lui.

    Non so chi di noi due abbia un malfunzionamento, ma anche ora fatico a leggere qualcosa oltre velati, ma neanche troppo, insulti e odio nei suoi discorsi, forse però potrebbe essere ipocrisia.
    Guardi questo ufficio, guardi come interagiamo.
    Davvero accogliereste Ogen Yakushi, per fare un esempio, qui dentro?
    Cosa sperereste di ottenere oltre i tacchi dei suoi mocassini che vi salutano oltre lo stipite della porta?
    Oppure sono l'unico onorato di simili accortezze?
    Ha continuato e continua a pungolarmi nel tentativo di suscitare una reazione che non potrebbe controllare, per cosa?
    Le prime parole che ti sono uscite di bocca sono state una sfida, non posso credere che l'assenza di un arredo consono a scambiare le parole necessarie a due Kage per capirsi l'un l'altro siano un caso, o devo credere che ci sia davvero stata una certa fretta nell'organizzare tutto questo?
    Davvero il mio dubbio riguardo il suo temperamento non le sembra lecito?
    Cosa vuole dimostrare? Che l’unico Mizukage buono era il Mizukage konohaniano?


    Gli teneva gli occhi incollati addosso, ma la sua non era un aria di sfida quanto più una ricerca di un minimo barlume negli occhi del kiriano che non fosse l’ardente fiamma dell’odio.

    Ora.
    Snoccioliamo qualche piccolo dettaglio.
    Alla riunione, Mizukage, non tenevamo legato nessuno perché non è dalle corde che si ottengono alleati, e non leghi qualcuno quando ti porta su un piatto d’argento informazioni che MAI avresti potuto ottenere altrimenti.
    Potresti cacciarlo un giorno, giustiziarlo, ma non fino a quando ti sarà utile, lei stesso disse che le informazioni sono preziose, ma impiegò ben poco a contraddirsi e lagnarsi di quanto la sua voglia di sangue e vendetta non fosse soddisfatta, al pari di un bambino grasso che non vede un seno da più di cinque minuti.
    Vendetta negatagli da ninja con un esperienza superiore, in virtù delle informazioni praticamente inesistenti, ma siamo tutti idioti immagino.
    Alla riunione, Mizukage, si sentiva solo odio perché solo odio usciva da sotto quel bidone che vi copre il volto, e non mentite come se non fossero state le mie orecchie ad udirvi, avreste con piacere agitato la spada ancor prima di capire in quale direzione fosse necessario farlo.
    Perchè tu, Kensei Ito, nemmeno sai dove sta Cantha.


    Continuava a fissarlo, lasciando che una leggera pausa appesantisse quell'affermazione.

    Il duro non lo devi fare con i tuoi alleati, altrimenti per quanto grande e spessa sarà l’armatura che indossi resterà sempre e comunque vuota, l’odio non la riempirà mai.
    Anche perchè, in caso contrario, ti ritroveresti solamente ad avere un fianco scoperto nel momento del bisogno, quindi per quanto astio nutri verso di me che vantaggio ti porterebbero questi giochetti?
    Tantomeno aiuterà il tuo villaggio, ma direi che il modo in cui Kiri sceglie i suoi leader e cosa questi fanno mi interessa poco.
    Ed anche questa sorta di paternale che solo adesso mi son reso conto di quanto penosa sia se fatta ad un uomo come te che, in teoria, non dovrebbe averne bisogno.
    Limitiamo le ingerenze.


    Sorrise mestamente quanto innaturalmente.

    Ma parlando di ingerenze.

    Ed a quel punto si sarebbe rimesso in piedi, avvicinandosi a Kensei come lui aveva fatto poco prima.

    Tu, come fai a sapere cosa hanno subito le MIE forze portanti?


    Edited by F e n i x - 16/11/2019, 17:26
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,439
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Guanti bianchi


    Ed il segreto segretissimo



    Il tipo con la mano Bianca si rivelò essere l'Inquisitore, che avevo incontrato un bel pò di tempo fa per le strade di Kiri, in una notte un pò movimentata.
    Quindi di giorno va in giro in armatura bianca e di notte con quella nera? Così nessuno la riconosce! Geniale!, mi complimentai, stupito da tanta furbizia.
    Poi il discorso andò su tale "Itai" che era scomparso e su tanti ninja che erano in giro a cercarlo... doveva essere un tipo importante.
    E siccome i ninja di Kiri erano in giro a cercare questo Itai, il Juudaime/ManoBianca/Inquisitore... per comodità "Elmo-san", affidò dei compiti importanti a me ed all'altro genin, il Tokugawa, per comodità "Benda-san".
    Il mio caro compatriota con la Benda fu tolto dalla mano nera ed assegnato alle mura, inoltre doveva andare su un'isola a recuperare un qualche ghiaccio, strana missione davvero.
    Ad ogni modo, da bravo medico altruista, gli guardai subito le mani: Dei guanti comunque per stare alle mura potrebbero servirti, se non puoi proprio neri... te ne posso trovare qualcuno uno, c'è un buon cesto dei rifiuti vicino ad un negozio di vestiti, gli bisbigliai, prima che Elmo-san si rivolgesse a me.
    Dovevo sostituire Meika-san in ospedale... ammetto che potrei aver spalancato gli occhi all'idea, dallo stupore ed un pò dal terrore di tutte quelle vite che dipendevano dalle mie scelte: Cavolo..., fu il mio unico commento, prima di ricevere un rotolo con un "segreto" di Kiri, che Elmo-san, Meika-san e questo "Itai", conoscevano.
    Mi rigirai quel rotolo fra le mani: Un posto segreto... il retro della dolceria? Il mio studio in ospedale? La Valle del Guscio? La fogna dietro il quartiere dei Terumi? ci dovevo pensare su, decisamente.
    Poi Elmo-san mi chiese se volevo accompagnare Benda-san in missione e questi aggiunse anche qualcosa sul supporto di un genin più esperto, il ché mi portò a chiedere: Quindi partiamo in tre? Ok, io ci sto. Posso mettere dei guanti bianchi, sì?, se ero in questa Mano Bianca, mi servivano dei guanti bianchi, giusto?
    Poi Elmo-san fece una domanda e Benda-san rispose per primo.
    In maniera stupida.
    Che cappero vuol dire... mandiamo gli studenti a Genosha? Ora... io non so dove sei cresciuto tu, B... , mi fermai, chiamarlo Benda-san poteva non essere gentile, né mi ricordavo il suo nome, Tokugawa-san, ma buttare dei ragazzini a Genosha? Io sono cresciuto raccimolando cibo per strada e penso che non sia l'azione più salutare per far crescere ninja con una mentalità sana, mandarli ad ammazzarsi in mezzo al ghiaccio.
    Sì, siamo ninja, ci dobbiamo uccidere a vicenda per missioni e cose così, ma se un ragazzino decide di diventare un ninja, a meno che non abbia dei grossi problemi in famiglia, dubito che lo faccia per ammazzare altri bambini, così, subito, sul momento... poi ammetto che non ho molte esperienze su come una famiglia cresca i propri figli, ditemi voi.
    , feci spallucce.
    Sulla roba dell'economia, non ne so niente: faccio il medico, il pasticciere ed il ninja, certe cose sono un pò troppo in alto per le mie conoscenze, i giornali li uso per coprirmi la notte, ma posso dire, Inquisitore-sama, qualche supplemento di rifornimenti in ospedale, male non farebbe e neppure dare una pulita in più nelle strade e nelle fognature, non solo eliminando i criminali, ma anche migliorando lo stile di vita dei barboni come me. Conosco gente che apprezzerebbe delle strade più pulite dove dormire. Una bella derattizzazione di Kiri?, perché diciamolo, spesso ratti ed affini potevano essere un problema.
    Non credete anche voi?
     
    .
  3.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline
    Parlato Ryuu
    Parlato nonna Kazuko
    Parlato nonna Ayaka
    Parlato Neko


    Nuovo Mizukage

    E alla fine arriva Neko


    Sarebbe potuta essere una giornata come tante al Villaggio della Nebbia, ma dopo la notizia che riguardava Itai, si era infine sparsa la voce dell'elezione di un nuovo Mizukage e i cittadini erano decisamente entusiasti della notizia. Per Ryuu, la scomparsa di Itai significava ls perdita di un maestro, oltre che di un capo villaggio, tuttavia era fiducioso che prima o poi sarebbe tornato, come fece l'ultima volta; Kiri stava attraversando un periodo difficile e non era il momento per deprimersi e cadere nello sconforto, quindi senza ulteriori indugi aveva in programma di andare a presentarsi al nuovo Mizukage non appena riaperto il negozio per il turno pomeridiano.
    Oh, MALEDIZIONE! Come hanno fatto ad evitare le tue trappole? Magari sono procioni ninja. Questa storia sta diventando ridicola. Era più di una settimana, ormai, che dei procioni facevano irruzione nella cucina della pasticceria per saccheggiare la dispensa negli orari in cui il locale era vuoto, e la pazienza della signora Kazuko era arrivata al limite.
    Che succede? Di nuovo i procioni? Ryuu, siamo andati troppo oltre, evoca uno dei tuoi leopardi e rintraccia quelle bestie. Ma non posso, sono arrabbiati con me da quando ne ho chiamato uno per inseguire quel tagliagole; hanno detto che posso evocarli solo per delle vere emergenze. Ma questa E' un'emergenza! Tranquillo, ci parlo con i leopardi se dicono qualcosa, ora va nel vicolo e fai in fretta, devi andare a rendere omaggio al nuovo kage.
    Arresosi alla volontà delle due nonne, il genin eseguì gli ordini e si recò nel vicolo, uscendo dalla porta sul retro della cucina. Soltanto 2 volte, da quando aveva firmato il contratto, aveva provato ad evocare dei lappardi in suo soccorso, ed entrambe le volte non era andate molto bene, nonostante avesse una reputazione relativamente positiva nel Basso-branco; la paura che potessero cancellare il suo nome si era insinuata in lui, ma stavolta era deciso a fare del suo meglio per dimostrare al leopardo evocato di essere degno di poterli evocare, motivo per cui utilizzò quanto più chakra possibile ed eseguì i sigilli alla perfezione per attivare la tecnica in modo impeccabile e riuscire ad evocare un leopardo grosso e forte. TECNICA DEL RICHIAMO!

    Quando il fumo iniziò a diradarsi, il ragazzo sollevò la mano col pollice insanguinato per vedere il risultato della suo lavoro; era sicuro al 100% che la tecnica fosse andata a buon fine, aveva sentito distintamente un corpo formarsi lì dove aveva poggiato il palmo e non stava più nella pelle di vedere cosa ne fosse uscito.

    Neko_0


    ................. Ryuu rimase attonito mentre osservava quella minuscola palla di pelo che continuava a leccarsi i genitali, evidentemente ignara di essere stato evocata, fino a quando, dopo una decina di secondi alzò lo sguardo e si guardò intorno visibilmente confuso.
    !?... Ma che-? Aspetta! Ma tu sei il bipede! Mi hai evocato!!! SIIIII!! In preda ad un delirio incontrollabile, iniziò a saltellare dappertutto sotto lo sguardo ancora fisso di Ryuu che non sapeva come reagire.
    MI HANNO EVOCATO! MI HANNO EVOCATO! SONO IL MIGLIOREEEE!! Alla faccia tua, Tegu AH AH AH AH AH Allora che facciamo? Andiamo a salvare il mondo? Ci sono dei cattivi da battere? Dove sono, eh? DOVE SONO I CATTIVI? ...E iniziò anche ad imitare delle mosse di kung fu... Li stendo tutti con un IH-HA! Ed un UH-YAH! Poi uno YATTA YATTA-HA! E alla fine me li mangio! Allora dove sono, eh? Dai, chi dobbiamo uccidere, io lo affetto e tu li prendi a pugni, ti piace?
    Dopo un primo minuto passato in quel caos, a Ryuu iniziò a far male la testa, già in subbuglio per tutto il trambusto degli ultimi giorni ed il trauma di aver perso di nuovo il suo sensei, quindi decise di essere diretto con quel povero cucciolo che lo fissava scondinzolando.
    Ehm...senti piccolo, lo so che mi vuoi aiutare, sono contento, ma io ho bisogno di un leopardo adulto. Magari ti chiamerò quando sarai più grande, ora puoi anche tornare a giocare con gli altri micetti. Il tono del genin non voleva essere ovviamente offensivo o provocatorio, ma in quel preciso istante, il volto sorridente del leopardo si rabbuiò di colpo e divenne serio come Ryuu non ne aveva mai visti.
    ...come mi hai chiamato?... Cosa? In meno di un secondo, il felino gli saltò in faccia ed iniziò ad attaccarlo, morderlo e graffiarlo in ogni modo possibile, ed i tentativi disperati di Ryuu di scollarselo di dosso sembravano del tutto inutili.
    TI AMMAZZO!!! COME MI HAI CHIAMATO, EH?! RIPETILO! CHIAMAMI ANCORA "MICETTO" SE NE HAI IL CORAGGIO!!! TI SBUDELLO E MI FACCIO IL BAGNO NEL TUO SANGUE, STRONZO!!! Piano AHIA! Scusa ooohh, scusa! Levati di dosso!! TI MANGIO IL FEGATO E TE LO VOMITO DI NUOVO DENTRO, BIPEDE DI MERDA!! Ho detto scusa, basta!
    Infine riuscì a staccarlo dalla sua testa ed a lanciarlo via nella speranza che si calmasse, mentre quest'ultimo, una volta atterrato sulle proprie zampe, si sedette a terra senza distogliere il suo sguardo assetato di sangue e sputando un ciuffo di capelli che gli aveva appena strappato. Scusami, ok? Non volevo offenderti, calmiamoci. Come ti chiami.
    Neko Il leopardo rispose in modo freddo, ma nella testa di Ryuu non potè che passare la rivelazione che "neko" significasse "gatto", tuttavia, non volendo provocare un'altra crisi isterica nell'animale, decise di tacere e proseguire con la conversazione.Bene. Io sono Ryuu. Mhh...senti, se proprio vuoi aiutarmi, ok, ma non so se i tuoi sensi sono già sviluppati, devo rintracciare dei procioni che vengono sempre a.... Sono sul tetto. ...e-come? Sono-sul-tetto.
    In quell'istante, il ragazzo diede uno sguardo alla cima dell'edificio, notando delle assi di legno che toccavano il palazzo dall'impalcatura dell'edificio affianco, ed intuì che probabilmente era grazie a quelle che gli animali si intrufolavano alla finestra del secondo piano e scendevano fino alla pasticceria. Ohhh....NONNA! SONO SUL TETTO! Ottimo, posso andare dal mizukage! Grazie mille, Neko, mi ero sbagliato su di te. Se vuoi, puoi anche andare, adesso.
    Che?! Te lo scordi, mi hai chiamato per una missione importante e adesso la facciamo, non torno a casa senza aver fatto niente. Almeno fammi uccidere qualche cattivo. Ma non c'è niente da fare, non ci sono cattivi qui. Ti prego, va a casa, ho un impegno importante, ti prometto che la prossima volta facciamo una missione importante insieme. Se sei tanto bravo, fammi tornare a casa tu, signor ninja troppo impegnato. Ah, si può? Ok, aspetta... In un modo alquanto imbarazzante, tentò invano di poggiare la mano su di lui, cercando di spingerlo e chissà cos'altro, ma il leopardo era ancora lì. Va bene, non so come si fa, ok? Senti, davvero, non posso perdere altro tempo, devo andare a salutare il nuovo Mizukage. E che roba è? E'...tipo il capobranco, ma del mio villaggio. UH! Questo sì che è un compito importante, andiamo subito! CHI ARRIVA ULTIMO E' UN CONIGLIO ZOPPO! E ripresa la vitalità di poco prima, si dileguò velocemente tra le strade del villaggio.
    Il genin, basito più che mai, venne risvegliato dalla voce della nonna Ayaka, proveniente dalla cucina. Corrigli dietro, non sa nemmeno dove andare. Se farà dei danni, la responsabilità è tua. Ohhh maledizione....

    Ci vollero circa 45 minuti per agguantare quell'irrefrenabile palla di pelo, ma alla fine Ryuu si ritrovò davanti alla sede dell'amministrazione con lui in braccio. Eddai, mettimi giù, farò il bravo con il mizzucane. Tu non ci vieni, a conoscere il Mizukage, è una cosa seria. Facciamo così: tu resta qui, fai la guardia e stai attento ai cattivi. E non ti muovere. Disse, mettendolo a terra. Va bene, resto qui, faccio la guardia, non mi muovo. E fai il bravo.
    Quando finalmente il genin pensò finalmente di essersi liberato di quel problema, non fece in tempo a chiedere alla reception se il nuovo Mizukage fosse in ufficio, che si ritrovò immediatamente il leopardo sulla scrivania. Dite al mizzucane che Neko e Ryuu lo vogliono vedere. Ti avevo detto di aspettare fuori! Mi stavo annoiando. Ma sono passato solo 4 secondi. 4 secondi di pura noia, non lo auguro a nessuno. VAI FUORI!
    Qualche minuto dopo, era finalmente diretto all'ufficio del nuovo Mizukage, attraversando corridoi e salendo le scale, arrivando infine dinnanzi alla porta e bussando in attesa di ricevere il permesso per entrare; una volta entrato, la prima cosa che gli sarebbe saltato all'occhio, sarebbe stato sicuramente il diverso arredamento della stanza. Ancora ricordava le diverse volte in cui vi era stato, convocato da Itai, ma ora, al suo posto, vi era il tipo mascherato che aveva già incontrato altre volte; non si era mai fidato molto di quel tipo, ma adesso, nonostante si ostinasse ad indossare maschera ed armatura nel suo stesso ufficio, era disposto a portargli rispetto, sperando che se lo meritasse. Dopotutto era un valido ninja, di cui Itai si fidava.
    Buongiorno, Mizukage-sama. Disse con un lieve sorriso ed accennando ad un inchino. Ryuu Mizukiyo, guardiano delle mura e custode di Sango, una delle Sette. Sono passato solo per salutare, spero che si troverà bene, Kiri ha bisogno di un buon capo in questo periodo. Sarebbe rimasto così in attesa di una risposta, del tutto ignaro che qualche metro più indietro, il cucciolo di leopardo lo aveva seguito per tutto il palazzo con forse eccessiva furtività, strisciando contro i muri ed ora affacciandosi dall'uscio della porta per spiare tutta la situazione, decisamente visibile e mal nascosto.


    Edited by Yusnaan - 25/11/2019, 02:23
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,612
    Reputation
    +243
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Rinnovamenti


    Capitolo Primo


    Atto III
    Lupus in fabula †



    Notai immediatamente il visibile disappunto sul volto del Tokugawa quando dissi che affidavo l'ospedale a Fudoh. Era comprensibile: Fudoh era quel che era. Tuttavia Meika lo aveva scelto come assistente ed io mi fidavo della donna che mi aveva rimesso in piedi. Glielo dovevo, ovunque adesso fosse. Ascoltai poi le idee del giovane ninja delle Squadre Speciali: estreme, antiche. Ricordai gli eventi dell'Abete e di come avessi additato il giovane ninja di Oto sulla sua estrema duttilità. Sorrisi sotto l'elmo: i ninja di Kiri si sarebbero riconosciuti in tutti il mondo per la loro inflessibilità. Non possiamo permetterci un sistema di cernita come quello che caratterizzava la Kiri degli Assassini. Ma possiamo fare qualcosa di simile. Iniziai a camminare lungo la stanza. Non potremmo impedire, in questa fase iniziale, l'addestramento da parte di ninja accademici ma potremmo disincentivarlo. Con tasse o con missioni da esso derivanti. Mi portai accanto a Fudoh, il quale stava commentando la proposta di Youshi. A te, Fudoh, è mancato il calore del cameratismo. Sei cresciuto solo, avendo come amici soltanto qualche cane e qualche gatto randagio con cui condividevi il giaciglio. Hai preferito sviluppare una forma di sopravvivenza e di abitudine piuttosto che lottare contro ciò che ti era stato negato. È invidiabile, te ne rendo atto. Ma qui vogliamo una formazione diversa per i nostri ninja. Tornai davanti ai due. Costruiremo una struttura a Genosha. Ogni singolo nuovo ninja sarà gettato nel gelo dell'Isola e da questo dovrà uscire più forte, migliore. Non lo faremo lottare con altri ninja: il più grande nemico giace dentro di noi. Quella metafora per me era particolarmente vera data la presenza di Keiji Kagome nel mio Io.
    Ascoltai poi le parole di Fudoh sugli interventi da fare a Kiri. Benché il giovane non avesse esattamente colto nel segno ciò cui mi stessi riferendo, le sue parole mi fecero pensare. Era il rappresentante di una porzione di popolo davvero senza voce, invisibile, la cui vita era così infima da essere dimenticati da chiunque. Era giusto che fosse fatto qualcosa anche per loro, o almeno, che gli fossero dati gli strumenti perché facessero qualcosa. Non credi che sia meglio che venga data loro la possibilità di dormire sotto un tetto anziché per strada? La derattizzazione è senza dubbio una priorità per via delle malattie e dei problemi che tali animali possono arrecare alle varie attività commerciali ma credo che la casa debba essere un diritto ancor più importante della ricerca della propria soddisfazione. Mi impegnerò dunque a creare nuove case per i kiriani indigenti. Ti ringrazio Fudoh. Fu poi il turno del Tokugawa, il quale prima mi comunicò le sue idee, poi mi fece un appunto personale che non gradii molto. Ma andiamo per gradi. La vostra missione ad Azumaido ha anche questo sfondo: una sviluppo tecnologico. Sono d'accordo con te, comunque. È necessario investire nelle imprese. Grazie, Youshi. Quanto alla seconda parte del discorso, lo lasciai finire, sentendo ogni sua motivazione. Risposi poi con tono grave: Se ho ritenuto giusto che tu andassi alle mura è perché è giusto che tu vada alle mura. Non mi interessa la tua formazione: le necessità del villaggio vengono prima di tutto. Spero di essere stato chia... non feci in tempo a finire la frase che qualcuno bussò. Avanti. Dissi, mantenendo lo sguardo sul Tokugawa, come a rimproverarlo. Chi entrò - ed accompagnato da cosa, tra l'altro - mi lasciò particolarmente stupito. Ryuu Mizukiyo, la forza portante nonché guardiano delle mura attualmente in congedo. Credo che i nostri problemi siano dunque risolti. Dissi, portando nuovamente lo sguardo su Youshi. Ti ringrazio Ryuu. È un piacere vederti qui. Devo prendere questa tua presenza come un ritorno al servizio? Allargai le braccia. Perdona la schiettezza ma il ragazzo qua, che non so se conosci, urge una tua risposta. Lo stavo assegnando alle mura per sostituirti. Feci spallucce. Inoltre, visto che sei un ninja più che esperto e che è ora che ti meriti il tuo grado Chunin, in caso volessi tornare operativo guiderai questi due ad Azumaido, l'isola gemella di Genosha, alla ricerca di un particolare metallo, il Gelo Eterno. Gli posi gli occhi addosso. Non è una domanda. Sappi, in compenso, che ci sarò anche io. Attesi le risposte di tutti prima, eventualmente, di congedarli.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

    Combattere con Handicap Attivo.


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,612
    Reputation
    +243
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    La Montagna e il Freddo


    Capitolo Primo


    Atto III
    Ingerenze (?) †



    Le parole di risposta di Raizen furono quanto mai surreali. Quell'uomo era venuto nel mio ufficio a insinuare giudizi e dopo si lamentava delle risposte a tono. Se non sapeva stare al gioco, probabilmente, non avrebbe neanche dovuto iniziare a giocare. Quando gli porsi la mano commentò come soltanto un bambino poteva fare, prima di tornare ad incalzare ancora più scelleratamente. Dapprima ebbe da ridire sulla stanza vuota, secondo lui un evidente gesto di sfida - forse soltanto per un designer di interni - poi invece tornò sulla riunione, ribadendo quanto avesse già espresso in precedenza. Infine si rammaricò per la paternale che mi aveva fatto, dopo avermi anche dato indicazioni su come dovevo gestire i miei amici ed alleati, con la peggiore finta modestia che potesse esistere. Sollevò però una nota giusta: cosa ne sapevo io delle sue forze portanti? Sho Saitama è mio figlio. Dissi, nel modo più trasparente possibile. Scusami se avrei voluto che il suo Kage facesse qualcosa per lui. Non solo perché un suo ninja, ma anche perché una delle sue più importanti risorse: un contenitore per il cinque code. Ritrassi poi la mano. Mi aveva allontanato, toccandomi ed indietreggiando con fare schifato. Una persona evidentemente gracile, nonostante la massa e l'altezza, se lo schifa un po' di metallo. E ti prego di non toccarmi mai più. Spero di essere stato chiaro e di non dovermi ripetere. Mi voltai guardando il drappo bianco fuori dalla finestra. Mi accusi di superficialità: sei venuto qui di tua spontanea volontà soltanto per stuzzicarmi. Sei venuto durante il mio primo giorno di servizio e mi accusi di averti volontariamente fatto trovare una stanza scevra e vuota quando poi non sai che ho passato tutta la notte a riordinare i fogli di Itai, ad archiviarli, a conservarli in caso riuscisse a tornare. Sei venuto qui soltanto per metterti in mostra, per far valere i tuoi stupidi punti. Feci una pausa. Io so di non essere in grado di contenere una tua reazione, tu non sai, o meglio, non ti rendi conto di cosa possa volere dire continuare a rivolgerti a me così. Sei venuto qui per accertarti che l'Alleanza tra Kiri e Konoha sia salda ma anziché portare i tuoi ossequi, hai portato la tua superbia. Mi voltai verso di lui. Ti ho invitato ad andartene, ti ho porto la mano e tu hai saputo prendermi in giro per il mio arto prostetico. Cosa sei, un bambino di cinque anni? Mi hai dato di infante che brama seni per gola quando ti avevo già spiegato che la mia intenzione non era quella di dichiarare guerra: la mia intenzione era quella di dichiarare qualcosa. Spesso è questione di mandare un messaggio. Siamo lo zimbello dei nostri nemici. Derisi e sopraffatti su tutti i fronti perché non siamo in grado di reagire in nessun modo. Dissi, allargando le mani. Per quanto riguarda l'Uchiha, infine se voi i nemici del vostro villaggio li tenete liberi e gli lasciare fare quello che preferiscono sono affari vostri: ma che non mi sia negato il diritto di dire che non sono d'accordo. Ci sono compromessi cui non si può scendere. Mai. Il tono era stato, fino a quel momento, severo ed austero benché decisamente meno animoso di prima. Dunque, Raizen, perché, esattamente, sei venuto qui, oggi? Espirai sonoramente. Se davvero volevi assicurarti che l'Alleanza tra Kiri e Konoha fosse al sicuro, hai avuto le tue garanzie. Le nostre divergenze non inficeranno il patto, purché non si venga l'uno nell'ufficio dell'altro a sputare sentenze. Puoi dunque andartene sereno. Alzai nuovamente la mano. Se così non fosse, però ... cosa vuoi da me?



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

    Combattere con Handicap Attivo.


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,981
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Moderazione


    -III-






    Di fronte alle nuove argomentazioni, ma soprattutto al nuovo modo di porsi di Kensei, Raizen inspirò, un evidente segno di alleggerimento, soprattutto grazie alla pausa che i suoi occhi si presero dai lineamenti metallici di Kensei.

    Bene.
    Direi che se non altro uno scambio di parole è andato a buon fine senza inutili frecciatine.
    Non sottovalutarlo, vale già l'intero viaggio in questo contesto.
    Puoi avere di me il parere che ritieni più opportuno, ma questo non cambia il fatto che io sia venuto qui a mostrarmi impensierito da due cose:
    La scomparsa di un saldo appoggio per un’alleanza in cui credo fortemente, oltre che di un amico.
    La tua incerta posizione a riguardo della suddetta alleanza.
    In questi casi è buona prassi riconfermare queste cose.


    Non parlava con un tono aggressivo, aveva percepito che forse alla base di quell’astio ci fossero delle mal comprensioni.

    Per vanità e superbia poi...
    Bah, non so dove tu ne veda, ma ti assicuro, se ho portato qui qualcosa è unicamente preoccupazione.
    Già alla riunione avesti modo di sparare sentenze e punzecchiare, ho evitato di chiedertene conto dinnanzi a tutti ed ho evitato di farlo pure qui, prima che tu cadessi nuovamente preda del tuo carattere, invitandomi ad accomodarmi, rimarcando i miei difetti… direi che eri un po' focalizzato su di quello.
    Potrei comunque scusarmi, ma credo che le mie parole fossero abbastanza cristalline, se poi il tuo modo di vedermi o quello mio di pormi o che ne so io ti ha fatto fraintendere… beh, se non altro penso di averti chiarito che non era mia intenzione infastidirti.
    Ma ci si può sbagliare, per questo taglierò corto e non spenderò altre parole per rispondere alle critiche sui metodi e sul carattere, hai le tue posizioni e le manterrai, è un problema tuo, ma attento rivolgermi delle accuse errate o reputarmi permissivo potrebbe rivelarsi un grande errore.
    Dopotutto anche io son stato vittima delle mie prime impressioni scambiando la fede verso il proprio villaggio col puro assolutismo, pare.


    Ammise infine.

    Tuttavia dovrò ancora trattenermi qui e richiederti come fai a sapere di tuo figlio.

    La voce si irrigidì, ma non si spinse entro le tonalità dell’accusatorio, ma continuò come se lo rendesse partecipe di un suo ragionamento.

    È tuo figlio, e non può che andarmi bene, ma ciò non toglie che tu di questa storia conosca fin troppo.
    Perché se tu la sapessi tutta sapresti di dire falsità accusandomi ingiustamente, e finché siamo io e te a parlare potrei anche sopportare qualche stronzata, ma non accetto che mi si accusi di immobilità e scarsa considerazione dei miei shinobi deliberatamente e-o dinnanzi ad altre persone o per giustificare il proprio astio nei miei confronti.
    Se al contrario tu non la conoscessi nella sua interezza allora vuol dire che chiunque ti abbia messo al corrente ha omesso i miei sforzi per una ragione o per l’altra.
    Mi dici che è tuo figlio come se fosse stato lui a riferirtelo, ma se l’avesse fatto lui non avrebbe omesso il mio operato, congiunto a quello del fratello, per rintracciarlo, lui sa che non l’abbiamo abbandonato.
    Esattamente come Kiri non ha abbandonato Itai.


    Ed a leggere tra le righe non si faticava ad intuire che spesso, malgrado gli impegni alcuni problemi restavano irrisolti.
    Tacciare Raizen di infingardaggine avrebbe solamente confermato l’ipocrisia del neo Mizukage nell’accusarlo di ciò, in quanto arreso al destino del suo kage esattamente come credeva che Raizen lo fosse per quello di Sho.

    Perché sarà anche tuo figlio…

    E da un certo punto di vista la cosa lo turbava leggermente.

    ...ma Sho SA di essere un Konohaniano, come io so che la mela è caduta ben lontana dall’albero.
    Per questo credo che tu abbia ricevuto l’informazione da una terza persona, non autorizzata a rilasciarla visto che l’unico a poter parlare di questo era Sho ma i pochi altri che ne erano a conoscenza non potevano riferirtelo.
    Quindi o hanno infranto un mio ordine dichiarandotelo spontaneamente, e questo sarà un mio problema, oppure li hai obbligati cercando risposte ad una specifica domanda senza considerare il resto e ritrovandoti ora in mancanza di un dettaglio... e questo sarà un problema di entrambi.


    Gli teneva gli occhi addosso, con le braccia intrecciate dietro la schiena.

    Risolvibile, con un po' di onestà.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline

    Nuovo Mizukage


    L'intruso


    Nell'ufficio, purtroppo, non era presente soltanto il novello capo villaggio, ma c'erano anche altri 2 giovani ninja, uno dei quali Ryuu lo riconobbe immediatamente, conoscendo ormai abbastanza bene Fudoh. Per lui sarebbe stato più facile porgere i suoi omaggi senza troppa folla, non era il tipo da fare le cose in pubblico, dato che la gente tende ad agitarlo quando viene fissato, ma ormai non poteva certo tirarsi indietro. Inoltre, Kensei sembrò decisamente lieto di vederlo, cosa che lo mise decisamente più a suo agio.
    Assolutamente. Sono pronto a riprendere il mio posto volentieri. Rispose il genin alla domanda del Mizukage, sorridendo e dando un rapido sguardo al ninja che quest'ultimo aveva appena indicato; fu molto felice che il suo ritorno in servizio fu così ben accolto, e come se non bastasse, l'uomo mascherato lo assegnò immediatamente ad una nuova missione, dopo aver lodato le sue capacità.
    Per un istante, il genin dubitò che pensasse davvero quelle cose, credendo che magari le avesse dette per ingraziarsi il suo nuovo sottoposto, eppure poco prima di entrare aveva sentito distintamente un tono brusco da parte sua mentre si rivolgeva ad uno degli altri due ninja presenti; senza volersi montare troppo la testa, quindi, si convinse che forse contava davvero qualcosa per il villaggio e che il suo nome finalmente iniziava ad essere conosciuto. O magari era più per la scarsità di ninja disponibili in quel periodo.
    In ogni caso, il Mizukage aveva intenzione di mandarlo in missione ad Azumaido, con gli altri 2 presenti al seguito. Era la prima volta che gli veniva affidato il compito di gestire una squadra ninja, e la cosa lo mandò al settimo cielo, specialmente dopo che il Kage disse di volerlo promuovere al grado di chunin; certo, questo non voleva dire che Itai non avesse fiducia in lui, ma forse finalmente era arrivato il momento di far vedere quanto valeva e non avrebbe voluto in alcun modo deludere le aspettative di Kensei, rispondendo prontamente alla sua proposta.
    Domanda o non domanda, mi conti pure. Quando vuole, sarò pronto a partire. ANCHE IOOOOO!!!!

    L'inconfondibile voce alle sue spalle, fece gelare il sangue nelle vene di Ryuu, che dopo un primo attacco momento di panico totale, si voltò verso la porta per cercare di intercettare il disastro imminente, ma l'agile felino era già scattato in avanti, superandolo e fermandosi di colpo davanti all'uomo in armatura, del tutto fuori di sé dall'euforia.
    Salve signor mizzucane! Sono Neko, e a nome del mio branco vi do il benvenuto a... Leggermente confuso, si voltò verso Ryuu, bisbigliando. Dov'è che siamo? Ma non ottenendo altra risposta, se non uno sguardo di puro terrore per la scena a cui stava sottoponendo il Mizukage, si voltò di nuovo immediatamente verso il capo villaggio. ...bè, qui! Che a proposito, è proprio un bel villaggio, cooomplimenti! Ma adesso, posso venire anche io in missione? Mi ha evocato lui, giuro, quindi posso venire, giusto? Ma sapete che avete un aspetto strano, sembrate fatto di metallo. NO!!! in quel momento il cucciolo di leopardo tentò di avvicinarsi ulteriormente all'uomo, con l'intenzione di annusargli e toccargli l'armatura, ma venne fermato tempestivamente dall'intervento immediato di Ryuu, che preso dal terrore di poter far infuriare il neo eletto Mizukage, oltre alla figura di merda apocalittica che stava facendo per colpa di quell'inutile palla di pelo, lo prese al volo e con un rapido gesto si voltò verso la porta e lo lanciò attraverso di essa, nel lungo corridoio, dove l'animale strisciò per diversi metri sul pavimento lucido emettendo versi felini; in un attimo, Ryuu corse a chiudere la porta dell'ufficio.
    In quel momento, si voltò verso gli altri presenti nella stanza, pietrificato per l'imbarazzo e rimanendo in silenzio per qualche secondo, prima di trovare il coraggio di parlare. Scusate...l'ho evocato prima e non vuole andarsene. ..... E' un cucciolo, è un po' iperattivo, scusate.
    Sperando che Kensei non si fosse offeso per quell'improvvisa e scortese interruzione, una volta ristabilita la calma, avrebbe atteso che anche gli altri 2 dicessero la loro in merito alla missione, per poi porre infine una domanda all'uomo mascherato.
    Scusi, signore, visto che lei sarà con noi, ulteriori dettagli ce li darà durante il viaggio? L'ultima cosa che voleva era che il Kage avesse iniziato a dubitare delle sue capacità, potendo pensare che non fosse in grado di gestire una squadra, dal momento in cui non era in grado nemmeno di gestire una sua evocazione, ma era deciso a dimostrargli il contrario, qualora avesse espresso i suoi dubbi a riguardo.
     
    .
  8.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,439
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Essere strani


    O sviluppare il cameratismo...



    Sapete, quando un bambino che vive per strada, va a dire in giro che un giorno diventerà un ninja, il meno che si becca è uno sguardo pieno di compassione, il peggio, tante botte.
    In mezzo a questi due estremi, c'è, fra gli altri, uno sguardo fra il divertito e lo sconvolto, che con il tempo ho capito essere associato alla definizione di "strano".
    Quando qualcuno ti dice "Tu sei strano", che cosa ti sta dicendo? Voi lo sapete, io non ho mai capito che vuol dire strano e da quando sono diventato ninja ho conosciuto gente che, se volessi essere generico e cattivo, la definirei strana: uno spadaccino con l'ossessione per i gatti parlanti; un intero esercito di gente che si faceva chiamare con lo stesso nome; Sanjuro-sama, lo Yakushi-sensei... un pigro, li definirebbe tutti "strani", ma sarebbe ingiusto.
    Ora lo so che state per dire: "Fudoh, stai divagando", ma, no, stavolta no: stavolta vi dirò... avevo io lo sguardo di chi guarda gente strana quando sentii l'Inquisitore replicare al Tokugawa: la formazione dei ninja sarebbe stata gettarli nel gelo di Genosha da bambini? Strano forte, se volete sapere la mia.
    Chiedo scusare, Inquisitore-sama, ma che razza di cameratismo dovrebbe creare gettare dei ragazzini in mezzo al gelo, da soli, inesperti, pure che lo fanno assieme? I barboni per strada non condividono sempre, ma se le opzioni sono limitate, alcuni fanno del male al loro prossimo? Volete che si ammazzino fra loro per cameratismo? Ammetto di non essere bravo con le parole, ma non credo sia quello il significato di cameratismo., avrei ammesso.

    Poi quando il discorso andò al fatto che la casa dovesse essere un diritto... alzai un attimo gli occhi al cielo: avere una casa è anche un dovere di legami che qualcuno, magari non desidera, ma questo non glielo dissi, sarebbe stato inutile, temetti.
    E mentre ancora si parlava dell'imminente missione, ecco che arrivò un altro ragazzino, che, ammetto inizialmente ci misi un pò a riconoscere: Il nipote delle pasticcere!, mi ricordai ad un certo punto, sorridendogli, mentre parlava con l'Inquisitore-sama.
    Da quel breve dialogo colsi alcuni piccoli particolari: il primo, Ryuu era il genin più esperto di cui parlavano prima, che avrebbe dovuto viaggiare con me ed il Tokugawa.
    Secondo, aveva problemi più grossi di quelli che avevo con le tartarughe, in relazione alle proprie evocazioni, sembrava.
    Il terzo punto fu quello che mi lasciò più perplesso, tanto che m'intromisi nel dialogo.
    Scusi, Inquisitore-sama, ma se lei viene con noi tre... chi resta a difesa del villaggio? Cioé, sì, ci sarà qualche guardiano alle Mura e quant'altro, ma lei è con noi, da parecchio non vedo lo sciamano-sama, né Meika-sensei, che pare essere scomparsa con il tipo di cui parlavate prima lei e Tokugawa-san qui... lascerà la difesa del villaggio ad Akira-san soltanto?, chiesi.
    Anche se, ripensandoci sul momento, nemmeno Akira-san vedevo più al villaggio da un pò, mi pareva.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,612
    Reputation
    +243
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    La Montagna e il Freddo


    Capitolo Primo


    Atto IV
    Cercare una chiusa



    Se c'era qualcosa che odiavo - e c'era, c'era eccome - era chi faceva finta di non sentire. Quell'atteggiamento era la diretta manifestazione della irresponsabilità, dell'incapacità di assumersi i propri doveri, era la dimostrazione diretta di un carattere molle, infantile e maleducato. Inutile rimarcare quanto l'Hokage avesse tutte le caratteristiche elencate ma portate all'ennesima potenza. Una figura così testarda nella sua cecità che avrebbe infastidito pure un asceta. Non c'erano mezzi comunicativi efficaci perché capisse quale dovesse essere il suo posto e come si contrattasse quando si è ospiti. Eppure avevo provato sia con le minacce che con la disponibilità: tutto si era risolto in nient'altro che illazioni, accuse e pretese. No. non puoi fare così. Non puoi attaccarmi e poi rimangiarti tutto con una mezza frase di scuse. Basta. Mi ero definitivamente stancato di quel suo atteggiamento. Era il momento di mettere dei paletti. Forse non ero stato chiaro in precedenza, lasci che te lo chiarisca un'altra volta. Dopotutto repetita iuvant, dicevano dei saggi in occidente Mi riavvicinai, nuovamente con l'intenzione di infastidirlo. IO scandii NON molto TI bene DEVO ogni NIENTE. parola, senza urlare ma con tono fermo e grave. E non venire a camparmi scuse sul motivo per cui sei venuto qui creato a posteriori. Ti ho già dato due volte la mia parola che non hai niente da temere eppure ancora indugi. Ancora non mi permetti di fare il mio lavoro. Ancora sei qui e mi ostacoli perché è quello che stai facendo. Mi stai ostacolando. E mi stai infastidendo. Mi allontanai. Se non posso competere con te il mero piano fisico, cosa probabilmente vera, posso comunque sommergerti di Jonin e prenderti per sfinimento. Perché va bene tutto ma le tue minacce stanno davvero mettendo a rischio ogni singola parola detta in questa sede. Presi fiato. Ti sei offeso per una evidente costatazione, Raizen. È come se io mi offendessi se mi dessero dell'handicappato. Ognuno ha i suoi limiti e le sue mancanze. Cresci. Mi mossi un poco. Il nervoso non mi permetteva di stare fermo ma avevo poche altre opzioni in quella circostanza. Ti ho invitato ad accomodarti così come sono comodo io. Non ti sto lasciando in piedi mentre mi crogiolo in una poltrona. Io dato priorità ad alcune questioni lasciate in sospeso da Itai più che ad addobbare questo ufficio. Se non riesci a capire che siano più importanti i miei doveri che farti trovare una sedia, siamo al punto di prima. È difficile mantenere la parola data. Mi rivoltai verso di lui, rimanendo a distanza. La mia opinione di te va oltre quanto non hai fatto con mio figlio. Ed il fatto che io la manifesti davanti agli altri è soltanto dovuto alle tue azioni. Come quella di oggi. Mi hai mancato di rispetto nell'esatto istante in cui sei entrato in questa stanza e non hai fatto altro che avanzare pretese. Da me non avrai altro che questa moneta, che altra non è che la moneta che ti meriti. Infine, il tono si sarebbe incupito un'ultima volta. Inoltre adesso mi stai apertamente accusando di spionaggio nei confronti di Konoha. Forse ti sfugge che fino a ieri ero il capo delle Squadre Speciali, il mio lavoro era fare spionaggio. Cos'è, vuoi accusarmi per questo? Con quali prove, con le tue sole, limitate e fallaci capacità immaginative? Bene, ti dipingo allora un'altra possibilità. Qualche volta hai parlato un po' troppo liberamente e qualcuno ti ha sentito, ha venduto l'informazione ed i miei sicari l'hanno intercettata. Non ti sembra plausibile? Una delle persone che hai vicino potrebbe averla venduta. Oppure, dato il tuo caratterino molto poco accomodante e tutt'altro che collaborativo, forse non stai troppo simpatico neanche alle persone di cui ti sei circondato. Le parole seguenti furono quasi bisbigliati con tono maligno. E magari ti hanno tradito. Allargai le braccia. Hai le prove per dire il contrario, Raizen Ikigami? Hai le prove per potermi accusare? Riportai lo sguardo sui suoi occhi. L'aria gelida della stanza si sarebbe fatta più opprimente. A me sembra, ancora una volta, che tu, semplicemente, non sappia badare ai tuoi ninja. Alzai nuovamente la mano destra indicando la porta. Adesso vattene. Non tollererò un altro minuto la tua presenza qua dentro. È l'ultimo avvertimento che ti do, dopo di che chiamerò le guardie. E lasciami aggiungere una cosa. Non sarai ben accetto a Kiri finché non mi chiederai formalmente scusa per tutte queste accuse senza senso che mi hai rivolto oggi. Ogni visita che farai dovrà passare dalle mura e dovrà essere autorizzata. Non volare mai più sopra il mio villaggio. Sono stato abbastanza chiaro? Dissi. Se il tuo interesse era davvero preservare i nostri buoni rapporti e non eri venuto qui pretenziosamente ... sai già quello che devi fare. Se se ne fosse andato, prima che uscisse avrei aggiunto Ah, Raizen. È bene che ti abitui presto alla scomparsa di Itai. Le cose da quando non c'è più lui qui funzionano molto diversamente.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

    Combattere con Handicap Attivo.


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,981
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Strade Parallele


    -IV-






    Raizen sorrise, amaramente, ma lo fece.

    Sommergermi di Jonin.
    Mh!


    Non commentò, a volte anche Raizen sapeva accontentarsi del mero piacere di essere superiore a qualcuno, se poi era Kensei ad ammetterlo la cosa assumeva tutta un'altra dimensione.

    Spiegami.

    Continuò con quella richiesta retorica senza interrompersi , mera introduzione al breve discorso che avrebbe seguito. 

    Tu insulti me e il mio lavoro, ma a quanto pare pensi che nel tuo ufficio sia lecito e può quasi andarmi bene, al che io ti chiedo, col tono più consono all'insulto ricevuto, cosa che non dovrebbe sorprenderti viste le tue chiarissime intenzioni di offendermi, come fai a sapere informazioni riservate, e la tua migliore risposta è... che essendo tu una spia era necessario spiare un alleato.
    Si.
    Certo.
    Giusto.


    Poggiò davanti a se il macigno di ironia e proseguì.

    Direi che la tua mancanza di risposte, Mizukage, è più che sufficiente.
    Una mancata risposta è sempre sufficiente, per quante volte si possa rigirare il discorso.
    E nemmeno i tuoi dipinti faranno crollare un unico fatto: di Sho sapevano unicamente due persone, entrambe interessate a mantenere il segreto proprio perché coinvolte in prima persona.
    Se non altro saprò a chi posso chiedere delucidazioni a riguardo.


    Continuava a mantenere un sorriso malinconico.

    Mi dispiace che tu abbia voluto intraprendere questa strada.
    Non ti chiederò scusa, non fino a quando proteggerai un possibile nemico del mio villaggio, che tra l’altro potrebbe costituire un pericolo anche per tuo figlio.


    Senza gesti che avrebbero potuto insospettire Kensei mostrò l’interno del kimono del tutto vuoto.

    Anche oggi sono passato dalle mura come vedi, privandomi spontaneamente del mio equipaggiamento, aggirare le regole non è nelle mie corde.
    Ed il mio drago attende fuori dalle mura.
    Senza precisa indicazione non volo mai sopra i villaggi altrui, comprendo possa provocare del panico.


    Si rimise il cappello, pronto ad assecondare la richiesta più volte espressa da Kensei.

    So cosa sono venuto a fare IO, ma onestamente non so cosa volessi fare tu con tutto il tuo astio.
    Astio che, tra l’altro, ti ha tradito, facendoti dire troppo e proprio quel Troppo mi ha spinto a farti delle domante e la mancata risposta, i giri di parole e il tuo teatrino mi hanno portato a delle accuse.
    Ma sono certo del fatto che non sarà mia la mano a calare sancendo la fine dell’accademia.
    C’è sempre uno scomodo ed inevitabile problema nel rivestire cariche che coinvolgono più di una manciata di persone, il bene di tutti spesso non è facile da inquadrare. E spesso ti lega le mani.
    Quando qualcuno ha qualcosa da perdere ha sempre le mani legate, sempre.
    Per il futuro, se vuoi un consiglio, metti le briglie a quell'odio, di Hokage ce n'è uno soltanto.


    E così lego le sue, dietro la schiena, lasciandosi alle spalle un ufficio vuoto.
    Non si poteva però negare una cosa, anche lui la sua dose di ipocrisia l’aveva avuta poteva dire a se stesso che fosse per un bene superiore, ma sapeva che non era vero ed al momento rischiava di portare più problemi che benefici , ed era arrivata l’ora di metterci una pietra sopra.
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    339
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    Juudaime Mizukage


    III

    Feci un leggero cenno di assenso ascoltando le parole del neo Mizukage, bocciò in parte la mia proposta di restaurazione: disse che sarebbe stato un metodo di cernita poco efficiente per il villaggio, in soldoni. E riuscii a capire, sebbene continuassi a pensare che al numero di ninja preferivo la loro qualità e inflessibilità ma, come anche avevo immaginato quando glielo proposi, avrebbe avuto anche diverse ripercussioni nel rapporto con gli altri villaggi accademici e, su quel fronte, le mie informazioni rasentavano pressoché lo zero quindi non aggiunsi altro. Le sue parole successive, però, piegarono le mie labbra in una sorta di sorriso, disse che avremmo potuto procedere alla creazione di una scuola a Genosha nella quale addestrare i nostri giovani studenti, non era esattamente ciò che intendevo io ma sicuramente si avvicinava molto. Mi introdussi rapidamente, dopo un suo cenno di assenso da parte del Mizukage, nel dire poche parole Mizukage-sama, a tal proposito: l'Accademia ci ha informato che ritengono un nostro studente, Nuruki Kakita, pronto per essere messo alla prova. Se lei me lo concede, potrei prendermene carico io. Usarlo come test, vedere come un ninja con poca esperienza possa sopravvivere a Genosha o se è un territorio troppo estremo per le giovani leve. Con il suo permesso, ovviamente. feci una piccola pausa cercando di cogliere qualche segnale dal neo Kage Ovviamente farei in modo che non si renda conto di rappresentare, di fatto, un esperimento ne a lui ne all'Accademia stessa. Troverei una scusa per far sì che sembri tutto regolare e farò in modo che, in caso di estrema necessità, non ci muoia. Quindi avrei ascoltato una possibile riposta da Kensei-sama e, con voce asciutta, avrei aggiunto Nel caso dovesse servire un aiuto all'organizzazione di questa scuola in quel di Genosha, ha la mia piena disponibilità. Ritengo la formazione delle nuove leve vitale per la sopravvivenza del villaggio
    Dopo di che il Mizukage si rivolse a Fudoh, accolse le sue proposte riguardo alla situazione dei senza tetto a Kiri. Un problema da risolvere a cui non avevo mai dato attenzione, spostai lo sguardo verso il mio compagno genin e mi resi conto che non sapevo pressoché nulla sul suo conto.
    Le mie parole rispetto al cambio di ruolo, da mano nera a guardiano delle mura, sembrarono aver infastidito il Mizukage che mi riprese con tono grave. Non mi mossi, lasciai che quelle parole mi cadessero addosso senza riflettere nessun pensiero con il mio viso. Mi ero permesso di consigliare una soluzione diversa, dichiarandomi inadeguato a ciò che il Mizukage mi aveva ordinato, pensavo di essere stato piuttosto chiaro nel dire che non avrei però disubbidito, che non mi sarei macchiato di insubordinazione. Forse non l'aveva capito quel passaggio. La mia espressione immobile non si staccò dal riflesso che dall'elmo si proiettava, nemmeno quando venne interrotto da un quarto ninja che entrò dentro la stanza presentandosi ai presenti. Tale Ryuu, un genin - scoprii più tardi - che ne conoscevo ne avevo mai visto ma, e per questo mi stupii di non averlo mai visto, non solo era il guardiano delle mura, era il Jinchūriki del Sango e possessore di una delle Sette spade di kiri. Non potei che volgere il capo in sua direzione quando disse che era pronto a tornare in servizio alle mura, l'unico occhio visibile si socchiuse e le labbra tornarono a formare quella specie di smorfia che avrebbe dovuto essere un sorriso più che un ghigno violento come invece si mostrò.
    Ascoltai con interesse le parole successive di Fudoh, aveva perfettamente ragione: avremmo lasciato il villaggio scoperto da eventuali attacchi se anche lui fosse venuto con noi, mi morsi la lingua pensando che, ormai, la domanda era stata posta e, oltretutto già non mi sembrava godere della simpatia del Mizukage, preferivo non tirare troppo la corda.
    Molto bene, allora dissi recuperando il rotolo che poco prima mi era stato consegnato dal Kage stesso, rivolsi lo sguardo verso il capo team e con volce calma continuai Qui ci sono delle informazioni preliminari riguardo alla missione, forse potremmo iniziare a studiarle. Con il suo permesso ovviamente, Mizukage-sama aggiunsi riportando lo sguardo verso Kensei-sama.
    Strozzai le altre domande che dalla gola erano pronte ad uscire, ero stato convocato per essere informato della rinascista della Mano Nera ma di riforme o di quali fossero le intenzioni del Mizukage, non ci era stato detto nulla. Che gli fosse passato di mente? Che ritenesse inadeguato parlarne ora? Quella armatura, quel elmo lo rendevano imperscrutabile, sarebbero state domande senza risposta temetti.

     
    .
  12.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,612
    Reputation
    +243
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Rinnovamenti


    Capitolo Primo


    Atto IV
    Consigli



    Annuii contento mentre la Forza Portante si dimostrava accondiscendente nel voler tornare in servizio. Bene, Youshi Tokugawa. Come vedi il nostro problema non si pone più. Sarò felice di lasciarti al tuo posto. Dissi, rivolgendomi al ragazzo delle ombre. Le risposte che invece mi stava dando Fudoh erano sempre più portate ad indispettirmi che a soddisfarmi. Fudoh. Dissi, posando il mio sguardo severo su di lui. Probabilmente la cosa non avrebbe fatto effetto sul giovane ragazzo, non tanto perché non fossi in grado di incutergli terrore ma per il semplice fatto che era troppo stupido per capire quello che stava succedendo. Abbiamo detto che avremmo creato una scuola dove mandare quei ninja e non li avremmo fatti combattere con nessuno degli altri scolari se non con loro stessi. Sarà la stima reciproca per la riuscita sopravvivenza a forgiare tra loro un forte spirito di squadra, un grande senso del dovere, un forte concetto di onore. È qui che sta il cameratismo: non si può far gruppo se non si rispetta chi si ha accanto. Il rispetto è tutto, ricordalo bene. Dissi, mentre tornavo a rivolgermi al Tokugawa. Hai carta bianca con quel Kakita. Sappi però che sarà una tua responsabilità: nella riuscita e nel fallimento.
    Quando poi proposi al portatore del tre code di unirsi a me ed i due ninja presenti nella missione ad Azumaido, una quinta voce si unì alla discussione. Era probabilmente una evocazione: senza ombra di dubbio del Guardiano delle mura di Kiri. La creatura, un felino, scattò rapidamente ed aggirò il suo proprietario, portandosi davanti alle mie protesi, al mio cospetto. Salve signor mizzucane! Sono Neko, e a nome del mio branco vi do il benvenuto a...Dov'è che siamo? bè, qui! Che a proposito, è proprio un bel villaggio, cooomplimenti! Ma adesso, posso venire anche io in missione? Mi ha evocato lui, giuro, quindi posso venire, giusto? Ma sapete che avete un aspetto strano, sembrate fatto di metallo. L'elmo non era in grado di mostrare espressioni ma il teatrino, per quanto innocuo, era vagamente fuori luogo. Ryuu scattò felino come la sua evocazione, e, afferrandolo, lo lanciò in malo modo verso l'uscita. Si sentirono distintamente dei ruggiti bianchi, simili a forti migolii. Un buon ninja sa far valere la sua autorità, Ryuu Mizukiyo. Dissi Sei un ninja più che esperto, molto capace ed abile. Non permettere a niente ed a nessuno di metterti i piedi in testa. Doma quel piccolo felino. Se non riesci ad avere il rispetto di quella creatura, come credi che qualcun altro possa mai prenderti sul serio in missione? Ascoltai le parole di scuse del giovane. Le scuse non sono necessarie. Sii meritevole di rispetto. Risposi poi nuovamente a Fudoh, ancora una volta con un po' di stizza, forse percepibile. Il mio Clan. risposi. Le Lame Insanguinate ed il Capoclan, Kyobi, saranno onorate di sostituirmi in mia assenza. Non avranno alcun potere se non quello militare. Il loro compito è difendere il villaggio. Il punto è che non saprete mai quando questo accadrà, quindi non saprete mai quando e se sono al villaggio. Ho i miei metodi, insomma. Glissai su Akira. Non saprei quando l'avrei rivisto, pur sapendo che i nostri destini erano intrecciati, indissolubilmente legati. Avevamo un grande compito davanti. Non preoccupatevi per cose più grandi di voi. Non vi compete. Tagliai corto. Youshi mi venne in contro, smorzando l'atmosfera e cambiando subito argomento. Il nostro informatore si trova direttamente sull'isola. Quel rotolo contiene soltanto informazioni preliminari ed è volutamente criptico per evitare la dispersione di informazioni riservate. Ciò che posso dirvi in più deriva da mie supposizioni, ancora da accertare, e dovute al fatto che ho vissuto in prima persona alcuni eventi. Akira Hozuki, il Jonin proprietario di Samehada, durante la sua ultima visita ad Azumaido col sottoscritto, ha evocato qualcosa e si è legato a qualcosa, il Gelo. Questo qualcosa, però, sembra essersi in parte manifestato sull'isola senza andarsene. La cava del particolare metallo che nel rotolo è descritta fa parte del lascito del Gelo nel nostro mondo. Soltanto andando in loco potremmo scoprire qualcosa. Una piccola serie di rumori si udì da oltre la finestra. Mi avvicinai alla finestra, vedendo comparire l'Albino della Grotta del Silenzio che cercava di entrare. Aprii gli infissi e lasciai che il Chirottero entrasse, comunicandomi che Raizen Ikigami sarebbe arrivato di lì a poco. Credo di aver detto tutto sul motivo per cui eravate stati convocati. Ryuu, grazie di essere passato. Avrei fatto un breve cenno per ringraziarli e congedarli. Siete liberi di andare. Avrei detto, voltandomi verso la finestra.
    Uscendo dal palazzo, tuttavia, due dei tre ninja sarebbero stati fermati da alcuni messi: Ryuu e Youshi. Sicuri di non essere visti da Fudoh, questi li avrebbero scortati nuovamente nel mio ufficio. Una volta fatti entrare gli avrei presentato la situazione. Scusate la scena ma avevo bisogno di un po' di discrezione. Mi voltai nuovamente verso di loro. Tokugawa, nel tuo invito si parlava della Mano Nera. Credo che quell'ente sia stato del tutto superato. Sentenziai. Non fraintendermi, le squadre speciali sono vitali per il Villaggio. Ma è necessario qualcosa di più ... diretto per me. Ho bisogno di circondarmi di persone fidate e capaci. Persone che, tuttavia, sappiano che non possono deludermi. E con quella frase il gelo sarebbe sceso nella stanza. Non un gelo metaforico ma una sensazione di oppressione e puro terrore avrebbe invaso il corpo dei due ragazzi. Stavo irradiando odio come un enorme sole nero. Ho bisogno di una mano destra ed una mano sinistra. I due avrebbero iniziato a percepire un crescente turbinio di sentimenti discordi, fastidiosi, odiosi. Sapete, da sempre, alle mani sono attribuite determinate caratteristiche: la mano destra è quella dell'uso ordinario; con essa si scrive, si armeggia, si saluta e si sanciscono patti, stringendo altri mani destre. La mano sinistra invece è quella che fa le cose mentre la destra è impegnata. È quella che spesso viene chiamata dei demoni, degli Akuma, è quella sbagliata per scrivere. La mano sinistra è quella che si muove con pudore e cautela per non destare sospetti. Feci una pausa. Youshi, voglio che tu sia la mia Mano Sinistra. Dovrai spiare, studiare ... e fare tutto ciò che è necessario fare quando la situazione lo richiede. Tutto. Mi voltai verso Ryuu. Non sono certo invece dell'incarico che vorrei assegnarti, Ryuu Mizukiyo. Mi sembri il ninja più adatto ad essere la mia Mano Destra, a rappresentare Kiri durante le riunioni accademiche, a fare il messo negli altri villaggi, ad essere il Volto Amico della Nebbia ... ma essere ben disposti verso il prossimo non significa essere deboli e facilmente plasmabili: bisogna avere disciplina ed integrità. Tu prima non mi sei parso avere nessuno dei due con la tua evocazione. Sospenderò dunque questo giudizio, attendendo una dimostrazione di maturità da te. In fondo quel ragazzo mi ricordava molto Akira. Essere ingenui non è un male, per quanto possa essere pericoloso, ma ci sono momenti e momenti in cui poterlo essere: Ryuu doveva solo dimostrarmi di essere capace di adattarsi alla circostanza. Da questi grandi poteri, tuttavia, derivano grandi conseguenze. Come ho già detto ... Nuovamente l'angoscia dei loro stessi sentimenti turbolenti li avrebbe scossi, alimentata dall'eterno fuoco delle mie passioni. ... renderete conto direttamente a me delle vostre azioni.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

    Combattere con Handicap Attivo.


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    339
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    Juudaime Mizukage


    IV
    La mano sinistra

    Mi sentii sollevato quando, una volta confermato Ryuu come guardiano delle mura, venni a mia volta lasciato all'interno dei reparti speciali. Così come, quando gli parlai dello studente della nebbia, mi lasciò carta bianca e, si assicurò, che mi assumessi ogni responsabilità rispetto all'esito negativo o positivo che fosse. Feci un cenno con il capo e, con voce decisa, dissi Certo, Mizukage-sama. Sarà mia premura che le cose vadano nel migliore dei modi, se ha già un'idea di dove potrebbe sorgere questa scuola, con il suo beneplacito, potrei fare una ricognizione sul loco.
    Quindi venimmo interrotti da una voce esterna, mi girai lentamente vedendo un piccolo felino fare capolino dalla porta, scoprii poi essere l'evocazione del guardiano delle mura. Kensei-sama sembrò non apprezzare l'interruzione, riprese il mio compaesano e poi proseguì fornendoci le informazioni che erano presenti all'interno del rotolo che reggevo in mano.
    Annuii ascoltando le sue parole rispetto alla missione che ci aspettava, ero curioso di vedere di che cosa si trattasse quel 'Eterno Gelo' di cui ci aveva parlato poco prima. Ci disse che l'informatore si trovava già sull'isola e che là avremo ricevuto ulteriori informazioni, quindi, se avessi avuto il tempo di inserirmi all'interno della discussione avrei chiesto Che tipo di resistenze potremmo trovarci per il recupero di questo metallo, ci sono molte persone interessate all'Eterno Gelo?
    Poco dopo venimmo interrotti, lo stesso pipistrello albino che avevo visto sulla finestra dell'ufficio del mio superiore, informò il Mizukage che stava per ricevere la vista del Hokage, quindi ci congedò. Uscito dalla porta, salutai con un cenno della mano i miei compagni e mi diressi verso l'uscita, prima che imboccassi la porta, venni fermato da un impiegato amministrativo che mi chiese di seguirlo. La cosa mi prese un po' di sorpresa ma decisi ugualmente di seguirlo finché non arrivammo all'ufficio di Kensei-sama, guardai il messo con aria interrogativa e poi entrai nuovamente.
    Il Mizukage attese me e Ryuu, una volta che la porta si richiuse, ci chiese scusa per il teatrino e si giustificò dicendo che necessitava più discrezione. Voltai lo sguardo e, l'unico a mancare, era Fudoh quindi alzai nuovamente lo sguardo verso Kensei quando ci disse per quale motivo ci aveva riconvocati. Si rivolse a me per primo, finalmente introdusse l'argomento per il quale mi aveva convocato in amministrazione, disse di essere dubbioso rispetto all'utilità - per sé - della Mano Nera, la definì superata. Aggiunse poi che aveva bisogno di un supporto più diretto, non filtrato da altre istituzioni, persone che rispondessero direttamente e unicamente a lui, o almeno questo fu quello che estrapolai dalle sue parole.
    Quando sottolineò il fatto che non avrebbe accettato di essere deluso, un'opprimente sensazione di angoscia mi prese. Iniziai a sudare freddo copiosamente, con la mano tremante asciugai una goccia che stava scendendo dalla fronte. Sentii l'aria farsi pesante, venni avvolto da un freddo innaturale. Quindi esplicò il suo desiderio: avere una mano destra ed una sinistra.
    Strinsi i denti fino a farmi male, avevo difficoltà a rimanere fermo, in gola strozzavo un urla di rabbia. Kensei-sama proseguì spiegandoci cosa intendesse, mano a mano che le sue parole fluivano dalla bocca e la mia mente, disturbata da quella strana sensazione che mi aveva preso, comprendeva le sue parole - malgrado il turbinio d'emozioni non si arrestò - un moto di gioia, profonda e inarrestabile, mi scaldò il cuore. Ora sì che avrei potuto adempiere i doveri che fin dalla nascita mi erano stati dati, finalmente potevo riscattare l'onore della mia famiglia all'interno del clan, mi illustrò quelli che sarebbero stati i miei compiti ed io annuii con decisione. Quindi si rivolse a Ryuu ma io feci fatica a seguire i loro discorsi, non riuscivo a comprendere cosa mi stesse accadendo ma ero fortemente turbato.
    Quando il silenzio calò nella stanza, cercando di mostrare più tranquillità e sicurezza che riuscissi a fare, con voce lenta dissi, senza staccare lo sgurdo dall'elmo del Mizuakge Non se ne pentirà, signore quindi chinai il capo in segno di rispetto.
    Se non avesse avuto altro da comunicarci, con il suo permesso, avrei quindi imboccato l'uscita rapidamente: avevo bisogno di respirare aria fresca, non riuscivo a sopportare ancora quella situazione.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline

    Nuovo Mizukage


    La Mano Destra


    Una sonora strigliata per quanto era appena accaduto nell'ufficio del Mizukage era il minimo, e difatti non tardò ad arrivare; Ryuu era già pronto a essere licenziato, fare i bagagli e venire bandito per sempre dal villaggio, ma le dure parole pronunciate nel tono freddo e severo dell'uomo mascherato, fecero male più di una decina di frustate ricevute nella pubblica piazza. Solo un'altra volta si era ritrovato tanto mortificato da voler sotterrare la sabbia, ed anche quella volta fu per via di un errore che il Mizukage di turno gli aveva rimproverato, la peggior umiliazione che potesse ricevere, ma non potè far altro che stare ad ascoltare tenendo lo sguardo puntato verso il basso.
    Un piccolo dettaglio che però lo distrasse dai suoi sentimenti devastati, furono le parole del Kage nel momento in cui questi affermò di appartenere al clan Kenkichi, uno dei Clan più antichi di del Villaggio e possessori di una particolare arte della spada; non avrebbe mai detto che l'uomo appartenesse proprio ad uno di quei clan, ma d'altronde non sapeva praticamente niente di lui, ed adesso che aveva una parvenza di identità, sarebbe stato disposto a fidarsi un minimo in più.
    In breve, il Capovillaggio diede ulteriori spiegazioni riguardo la missione che avrebbero dovuto svolgere a Genosha; il Mizukiyo non ci era mai stato, ma aveva sentito più di una storia a riguardo, in particolare sulle sue temperature gelide perenni.
    Poco dopo, l'incontro ebbe termine ed i 3 genin furono liberi di uscire dall'edificio dopo aver salutato il Mizukage, ma il Mizukiyo li lasciò proseguire , andando a passo molto lento per via di qualcosa che lo turbava, come se avesse dimenticato di fare qualcosa. La sensazione di disagio lo seguì fino all'uscita, quando un ninja gli si avvicinò affermando che il Mizukage voleva vederlo.
    Ahmm no, non credo, ci sono appena stato.
    Ma inutili furono le sue proteste, lo shinobi era certo di quanto diceva, ed il genin non potè pensare altro che l'uomo avesse dimenticato di dirgli qualcosa. Magari un altro rimprovero. Ed il genin ripiombò nello sconforto.

    Giunto nuovamente nell'ufficio spoglio di qualsivoglia elemento di arredo, che aveva lasciato appena un paio di minuti prima, il giovane shinobi si ritrovò di nuovo insieme ad uno degli altri 2 genin di poco prima, il cui nome riconobbe come Youshi. Ma cosa mai avrebbe potuto volere il Kage da loro. La spiegazione si rivelò più scioccante del previsto.
    Mentre l'uomo in armatura spiegava ai presenti che aveva bisogno di 2 persone molto fidate per svolgere missioni di vitale importanza; Ryuu avvertì un brivido gelido dietro la schiena ed un senso di inquietudine crescere sempre di più. Al Tokugawa venne detto di dover praticamente essere una spia, la spia personale del Mizukage, mentre a Ryuu sarebbe spettato il compito opposto, quello di rappresentare Kiri al di fuori del villaggio, fare da messaggero ufficiale e svolgere missioni diplomatiche per suo conto, e a detta sua, lo trovava la persona più adatta a quel genere di compito. Ma il Mizukiyo non era affatto d'accordo.
    Si sentiva strano, impaurito, angosciato, e la notizia di dover essere il volto ufficiale di Kiri non era affatto una gran cosa per il suo stato d'animo: non era pronto, non si sentiva affatto adeguato per quel ruolo, non lui che aveva già combinato quasi un incidente diplomatico nella sua prima missione e che si imbarazzava a parlare davanti a persone che non conosceva. Come se non bastasse, l'uomo davanti a lui lo ammonì nuovamente per l'incidente di poco prima col cucciolo di leopardo, affermando che non si sarebbe fidato comunque a lasciargli quell'incarico finchè non gli avesse dimostrato il suo valore, cosa che diede il colpo di grazia alla sua autostima già bassa.
    In fondo non poteva dargli torto, prima di essere assegnato a missioni molto importanti, avrebbe dovuto dimostrargli di esserne degno, ma lui, specie in quel momento di grande inquietudine, sentiva di non esserlo.
    La ringrazio per la fiducia che mi dà, Mizukage-sama, ma...mi dispiace, mi sento onorato che lei abbia pensato a me per questo compito, ma mi dispiace, non penso di essere adatto. Non...non sono bravo a parlare, specie a fare da portavoce, non sono proprio adatto. L'insicurezza del genin sarebbe stata evidente nella sua voce, ed i suoi pensieri confusi sulla questione non gli lasciarono dubbi, non si sarebbe sentito a suo agio con una tale responsabilità sulle spalle.
    Certo, il suo sogno era diventare Mizukage, cosa ben più grande rispetto l'essere un semplice portavoce, e quello sarebbe potuto essere l'inizio della sua carriera, eppure non si sentiva ancora pronto.
    Uscito ancora una volta dall'ufficio, si sarebbe di nuovo diretto verso l'uscita, assalito per l'ennesima volta dalla sensazione di aver dimenticato qualcosa. Continuava a guardarsi intorno, cercando qualcosa che gli mancasse, magari aveva lasciato delle armi da qualche parte? No, tutto in ordine. Eppure mancava qualcosa, qualcosa che aveva prima di entrare in Amministrazione e che adesso non 'era più.
    !!!! NEKO!
     
    .
  15.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,439
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    La riunione si conclude


    Tante mani... pure troppe...



    Secondo Elmo-san, chiudere dei ragazzini insieme su un'isola ghiacciata avrebbe aiutato a formare il loro "cameratismo" ed allora mi fu tutto chiaro: le solite storie di quelli che avevano clan e gruppi di cui far parte e tutte quelle scemenze sul cameratismo e dell'essere uniti da un credo, o boiate simili dubbie teorie.
    Capito, mi limitai a dire, perché, in effetti, sapevo che c'erano quelli che si sentivano in dovere da far capire agli altri come vivere secondo il loro punto di vista: io sono un dottore (o almeno ci sto provando ad esserlo), ma certe cose non si possono curare, ritengo. E quello era un perfetto esempio... il cameratismo, ma per favore!

    E dopo il piccolo problema del terzo giunto con la sua evocazione, cosa su cui mi trovavo d'accordo: diverse volte avevo avuto di ché disperarmi con Tong pure io, per fargli capire le cose, arrivò la seconda spiegazione.
    Sarebbe stato il clan di Elmo-san a difendere il villaggio in assenza di tutti quei ninja.
    Feci un'alzata di spalle al commento successivo di non preoccuparci di cose più grandi di noi e non aggiunsi altro, ascoltando in silenzio la parte su questo fantomatico metallo e tutto il resto, compresa la comparsata del pipistrello che era passato a cercare dolci in pasticceria.
    Quando ci fu dato permesso di andarcene, feci un semplice inchino, Al prossimo viaggio, Inquisitore-sama, torno ad occuparmi delle questioni dell'Ospedale e vedrò di nascondere questi documenti., rassicurai.

    In effetti, poi, mi sarei diretto verso l'Ospedale di Kiri: se dovevo diventare il sostituito della Primaria, Meika-sama, dovevo iniziare a prendere un pò più seriamente il mio lavoro, oltre che capire dove lasciare quei documenti dell'Inquisitore.
    Un problema per un'altra storia, però.
     
    .
277 replies since 12/4/2010, 10:32   7432 views
  Share  
.