Amministrazione di Kiri[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    340
    Reputation
    +72

    Status
    Offline

    gli Abiti della Nebbia


    VI


    Era stata una riunione utile, non solo per i magnifici doni che Kiri aveva fatto ai suoi ninja con le conseguenti responsabilità, nemmeno per la necessaria riorganizzazione del villaggio o per la dovuta e essenziale dichiarazione d'intenti da parte del Kage nello scacchiere politico accademico e non, bensì - a mio modesto modo di vedere - per il mantenuto equilibrio di forze di chi avrebbe dovuto servire il capovilaggio nelle questioni più delicate. La mancata improbabile dimissione del consigliere dal ruolo di Migite, infatti, avrebbe assicurato un futuro più roseo al villaggio della Nebbia. Le sue parole e le sue tensioni avrebbero fatto da contrappeso, nell'arduo e florido futuro che ci attendeva, al mio spirito battagliero, fornendo, dunque, al Mizukage un ampio spettro di parole e pensieri che avrebbero potuto guidarlo a scelte più ponderate ed efficaci.
    Ma, sebbene fosse questo a farmi uscire soddisfatto dal palazzo amministrativo, altri non meno importanti eventi avvennero all'interno del palazzo di Kiri. La conclusione del dialogo avvenuto tra il capovillaggio e il primario di Kiri, a seguito di una discussione che poneva al centro il futuro del villaggio, mi faceva ben sperare in un possibile avvicinamento tra i due. Non ero uno sciocco, ne avevo mal interpretato le loro parole, era evidente, infatti, che le loro prospettive sul mondo fossero ancora distanti e dicotomiche, ma vidi nelle parole di riconosciuta fiducia da parte del Kage verso il primario un allentamento della tensione tra i due. Insomma avevo l'impressione che quella distanza che li separava non fosse incolmabile, ma che invece fosse avvenuto un passo tra i due che avrebbe potuto riavvicinarli, se fossero stati in grado di imparare a dialogare tra loro, togliendosi dalle loro inamovibili posizioni e mettendosi realmente nelle condizioni di avere una discussione degna di questo nome, cosa che ancora non gli avevo visto fare, né a Genosha, né realmente in quell'ufficio. Era evidente, visti i precedenti, che fossero uno più testardo dell'altro e, a fronte di quelli che erano i continui velati tentativi da parte del Kage di avvicinamento, il primario non avesse la maturità e capacità di mettere realmente in discussione le sue posizioni ideologiche e comprendere - non accettare, ma solo comprendere - le parole del capovillaggio.

    Raccolsi quegli indumenti con la destra, concreta dichiarazione di intenti da parte di Kiri, alzandomi lentamente dalla sedia, mentre la sinistra dello stesso colore della lama reggeva Utsubo. Rivolsi al Mizukage un cenno del capo, ero contento che avesse finalmente svelato le carte anche agli altri ninja del villaggio a lui più vicini, nel farlo aveva dimostrato ai tutti i suoi sottoposti non solo la propria ambizione, ma anche la fiducia che riponeva in ognuno di noi. Mizukage-sama, con permesso dissi congedandomi, lasciando che la stanza venisse occupata solo dai suoi consiglieri. Era vero, avevo di che parlare con lui circa la figura di Keiji, ma avrei trovato un momento più adatto, magari parlandogliene con maggiori informazioni e cognizione di causa.
    I miei salti da un tetto all'altro del villaggio che avevo raggiunto con rapidità una volta uscito dal palazzo, mi portarono in direzione della sede della Mano Nera. Lì, fin da subito, avrei iniziato la mia riabilitazione all'arte della lama, lì avrei saggiato le prime potenzialità di Utsubo.



    GG a tutti per la pirotecnica riunione :riot:
     
    .
  2.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Gli Abiti della Nebbia


    IV


    Come scusa?

    Quelle due parole proruppero dalle mie labbra non appena Etsuko ebbe terminato di parlare. E lo fecero con un gelo che non era solo palpabile, ma reale. Involontariamente, irritata ed infastidita, avevo abbassato la temperatura nella stanza [Tecnica Speciale - Dominio Gelido]. Non me resi conto, per davvero. Non avrei mai osato coprire la scrivania, il pavimento, le finestre di uno strato di ghiaccio. Ma l'emozione che Etsuko mi aveva suscitato dentro era rabbiosa, paradossalmente, come un fuoco che, ardendo furioso, aveva tolto il freno inibitorio dovuto al rispetto per un Ninja più anziano ed esperto di me.
    Vedi di parlare solo di cose che conosci, Etsuko-san sottolineai la parola con una punta di disprezzo, mossi un passo verso di lui senza paura di affrontarlo direttamente. E non dirmi mai più come devo sentirmi. Non sono affari tuoi. Avrei voluto dire molte altre cose. Che io ero lì proprio per distaccarmi dalla figura di mio padre, non per rinnegare un legame che non potevo spezzare. Sarei sempre stata la figlia di Itai Nara, anche se avevo il cognome di mia madre, anche se non desideravo essere privilegiata solo in quanto sua figlia. Ma lo ero. E proprio perché lo ero, dovevo uscire dalla sua ombra. Mi resi conto di quanto avevo fatto solo quando ebbi pronunciato quelle parole. Ricacciai dentro di me quel gelido chakra, lasciando che l'umidità congelata che aveva ricoperto le superfici sublimasse. Allora il Mizukage prese parola e, a dispetto di qualsiasi mia previsione si era avvicinato a me, poggiandomi una mano sulla spalla, parlandomi francamente del perché mi avesse scelta. Aveva visto qualcosa in me. Un dono. Una forza che non sapevo nemmeno di possedere. Se ci fosse stato lì mio padre, sarebbe stato d'accordo con Kensei probabilmente ed anche lui, per anni, aveva cercato di tenere sotto controllo quel qualcosa dentro di me, insegnandomi a gestire quel dono. Abbassi allora lo sguardo, senza sapere bene cosa dire sulle prime, per poi pronunciare, a bassa voce, quando ancora il Mizukage era vicino a me le uniche parole che avesse senso dire da parte di una Kunoichi che era stata onorata dall'attenzione del Kage e che sarebbe divenuta sua allieva. Ne sono onorata, Mizukage-sama. E con quelle parole accettai il mio destino, sugellai il mio ruolo.
    Tornai al mio posto, senza degnare Etsuko del benché minimo sguardo. Ero ancora contrariata con lui per diverse ragioni, e, se avesse voluto, avrei potuto elencargliele tutte con meticolosa precisione e dovizia di particolari. Ma, in quel momento, avevo di meglio da fare. Compii il secondo tributo i sangue ed a me si rivelò la divisa dorata dei Consiglieri. Uniformità. Qualcosa di nuovo. Kensei stava costruendo qualcosa di diverso a Kiri, qualcosa di molto diverso dal passato. Accarezzai il tessuto con le dita per un breve istante, pensando a ciò che quelle divise implicavano. Uniformità, certo. E dunque, tramite essa.. cosa? Controllo? Plasmare le menti per cercare uno scopo condiviso? Creare... unità. Unità, forse, era il termine più corretto.
    Ancora non parlai. Rimasi al mio posto quando tutti gli altri lasciarono la stanza ed io rimasi sola con il Mizukage e proprio Etsuko. Fissavo davanti a me, ignorando l'Akuma, ed avrei continuato a farlo finché la situazione non avesse richiesto un'interazione. No, Etsuko non si era decisamente guadagnato la mia simpatia.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    Gli abiti della nebbia


    Consigli e consiglieri



    La ragazzina irriconoscente e frignona non avrebbe preso bene le mie parole… sapete che vi dico? E chissene… problema suo, non restavo zitto, non l’avevo fatto con Kensei per mostrare il mio disappunto verso la sua visione e figuriamoci se avrei dovuto farlo per quello scricciolo. Badate bene, la mia non era smania di superiorità, non mi ritenevo in forza e capacità superiore a nessuno. La mia era superiorità intellettuale su quel punto di vista si. Ritenevo modestamente di essere un gradino sopra a tanti. Di sicuro sopra di lei…
    Vedevo odio e basta, Kensei avrebbe potuto lavorarci, sarebbe stata fucina per un arma importante per Kiri, non era difficile intuire le sue intenzioni ecco perché la voleva al suo fianco e poi lei era la figlia del Nono… anche quella era un ottima ragione per portarla dalla sua parte, chissà… un giorno sarebbe potuto tornare e ottimo motivo di persuasione per un padre disperato. Come l’avrebbe presa in quella situazione? Sorrisi e mi accorsi di un piccolo cambiamento a livello climatico nella stanza, non fu difficile per i mie occhi comprenderne l’origine.

    Hei, hei… ghiacciolo, suvvia non surriscaldarti. Per così poco…

    Pensai. Pensai quanto potesse essere pericolosa quella collera repressa se bastava una parola fuori posto a farla esplodere. In missione, in amministrazione. Perché Kensei amava circondarsi di psicopatici? E di sicuro quella era una domanda retorica.
    La ignorai… e quando ella si avvicinò chiamandomi per nome… mi voltai non degnandola di attenzione, doveva dare rispetto se lo pretendeva e avrebbe dovuto ritagliarsi un posto al tavolo dei grandi, non ero per nulla accondiscendente in queste cose, nonostante Kensei lo avesse a lei concesso.

    Tornando a parlare di cose importanti…

    Il sacrificio di sangue, un altro. Avrebbe portato con se dei doni, le nuove divise di colore diverso in base alle funzione e ruoli che ognuno di noi avrebbe ricoperto. Guardai uno per uno i mei compagni senza soffermarmi troppo. Tutti parevano soddisfatti. Beh… quasi tutti, vedi Fudoh, lui era un personaggio enigmatico, degno di studio. Quel primario eccentrico, mi piaceva. Hei… hei… non prendetemi per il solito pervertito, non parlo di attrazione fisica. Mi incuriosiva, quello si. E mi ripromisi di andarlo a trovare in ospedale, dopotutto era un po' di tempo che non mi ci recavo. Chissà se fosse a conoscenza del mio laboratorio di ricerca.
    E poi c’era lei, avevo incrociato il suo sguardo qualche volta ancora, tentava d’ignorarmi, avete presente? Le persone stizzite, irritate, offese e colpite nell’animo, rancorose che fingono disinteresse? Ecco lei rispecchiava tutti i canoni appena elencati. Poveretta. Ma credetemi, la mia voleva essere non una offesa, una critica forse ma l’avrei addirittura fatta passare per un consiglio. Ma adesso secondo voi, poteva la consigliera del kage, incazzarsi e risentirsi in quel modo per un consiglio? Eravamo al paradosso.
    I membri della riunione uscirono uno ad uno… lasciandoci di volta in volta sempre più soli, come aveva richiesto Kensei.
    Fu prima che tutti avessero abbandonato la stanza che mi avvicinai a lei, rivolgendogli parola.

    Hei ragazzina… hai il ciclo?
    Chissà quel mio tentativo ironico cosa avrebbe scatenato. Avrebbe trasformato il mobilio dell’amministrazione in iceberg? Di certo non avrebbe allentato la tensione presente in se stessa.
    Quello che volevo dire… avrei proseguito prima che potesse ribattere o alterarsi. È che dipende tutto da te…
    Io conoscevo Itai e mi fa male sapere che persino sua figlia non crede alla sua visione delle cose, quando lui ha sacrificato tutto per essa. Poi tu ti potrai incazzare, con me, con tutti, contro ogni cosa. Certo potrai farlo, la rabbia ti farà sentire meglio nella foga dell’attimo… come spaccare ogni cosa da un tremendo senso di libertà… ma poi? Poi ti guardi attorno e non restano che cocci.
    Io non sono tuo nemico…

    E se credi che ti abbia mancato di rispetto, ti chiedo scusa, per quanto non ti ho mancato di rispetto. Tu l’hai fatto nei confronti di Kiri… e dovresti chiedere scusa a te stessa per il modo in cui ti sei espressa.
    Avrei parlato per poi tornare a rivolgere la mia attenzione verso il kage, ormai eravamo soli in quella stanza.



     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    162
    Reputation
    +51
    Location
    Roma

    Status
    Offline


    Gli Abiti della Nebbia


    ~IV~



    La Mano Invisibile



    Il grigiore del cielo sembrava aver oscurato per sempre il sole. Il rumore continuo, di sottofondo, della cascata mistica, porta d’accesso alle Sale dell’Illusione, improvvisamente si perse nel vuoto, confondendosi con il battente cadere di una pioggia impetuosa. Il braciere germogliante di ciliegi si spense e, con sé, anche l’innaturale vita che il fulmine abbattutosi poco prima aveva innestato in quella piccola porzione di vegetazione. I germogli e le foglie appassirono, i colori s’attenuarono e l’energia vitale di quegli arbusti sparì, i quali s'afflosciarono al suolo. Lungo quel verde cadaverico, fluivano gocce di morte, liquido di uno strano colore nero, quasi petrolio, che ricoprì per intero il mondo interiore dello shinobi d’Ashina. Anche il Mizukage sarebbe stato sommerso da questa strana manifestazione della natura, chiaramente collegata in via diretta a Koutsu.

    Kensei, all’interno del tuo sottoposto e, ancora prima, proprio al TUO interno, sono rimasto in silenzio ad osservare il tuo operato: l’alleanza con Oto ed Azumaido e la restaurazione della Nebbia di Sangue sono segni quanto mai chiari. Vedo in te la mia stessa brama di potere. Vedo in te la mia stessa aspirazione. Vedo in te il mio stesso desiderio: quello di raggiungere le vette che questo mondo può offrire, spazzando via da esso tutti coloro che sono indegni. In altre parole, estendere Kiri al di là dei confini che ogni Mizukage prima di te abbia mai osato anche solo pensare.

    Una pausa seguì le parole del Drago. La pioggia si fece più fitta. Ormai il terreno era completamente inondato da una melma nera che formava pozzanghere e fiumiciattoli per tutta la sua estensione. Là dove arrivava quel fango oscuro, là la vita languiva, s’allontanava, logorata nel livore che quel liquido oleoso lasciava al suo passaggio. Odio, risentimento e rancore venivano emanati da quei due esseri per tutta la radura che circondava il Sancta Sanctorum: la bestia immateriale ed il ninja mascherato nell’acciaio. Quel luogo di culto e meditazione non avrebbe potuto essere profanato in modo peggiore.

    D’altra parte, Mizukage, non approvo affatto le tue scelte in merito ad alcuni degli individui di cui ti sei circondato e, soprattutto, del ruolo che gli hai assegnato. Un medico totalmente contrario ai tuoi ideali, palesemente offeso ed irritato dal trattamento ricevuto durante la riunione. Kensei, non ci vuole un genio a capire che la sua fedeltà alla causa, alla NOSTRA CAUSA, sarà vacillante come canne al vento e che i suoi servigi potrebbero essere rivolti, da un momento all’altro, a qualcuno nettamente diverso: qualcuno che sta per far ritorno alla patria che ha abbandonato, qualcuno che torna stravolto e debole rispetto a come partiva, qualcuno che non ha remore a mostrarsi al mondo, a differenza tua... qualcuno che un tempo MI HA LETTERALMENTE TAGLIATO IN DUE!

    La voce di Koutsu tuonò. Il santuario, gli alberi, la melma e le montagne intorno ebbero un sussulto, un leggero terremoto che parve provenire dai reconditi recessi della terra stessa. Un piccolo stormo di uccelli fuoriuscì d’un tratto da un albero: il Drago dell’Odio allungò il suo unico ed enorme arto in un movimento perpendicolare al suolo. Da questo ne scaturì una forte ventagliata, quasi come se l’aria stessa si fosse solidificata in una scia longitudinale dalle fattezze di una lama, che si scagliò contro i volatili. Precipitarono all’unisono a terra, venendo presto inglobati all’interno di quella melma soffocante. Il Drago riprese controllo di sé. Il tono tornò calmo, ma la tetra malvagità, il nero astio, permanevano nelle sue parole.

    Stessa cosa dicasi per quel debole che stavi per strangolare. Troppo labile la sua fedeltà come troppo labile e tempestosa la sua mente. Per non parlare della mocciosa che ti sei messo a fianco. Cosa speri di ottenere da lei? L’unico motivo che immagino possa nascondere questa scelta avventata è quello di avere un asso nella manica contro suo padre, contro colui che sai già da molto tempo, nelle profondità del tuo animo, che sarebbe prima o poi tornato. Lo senti vero, Kensei? Il fiato di Itai sul tuo collo. Perché sai benissimo che il solo ed unico Mizukage qui a Kiri è ancora lui. Potrebbe bastare un suo riflesso nella gente del villaggio perché il tuo cospetto, saldo e referenziale, venga meno come un castello di sabbia. La verità, Kenkichi, è che tu sei solo un sostituto temporaneo al comando della Nebbia.

    Silenzio. La pioggia si fermò. L'aria però continuava ad essere carica di ribollente elettricità. Un uragano sarebbe forse arrivato con la risposta del Mizukage?.

    Ecco la mia proposta, Mizukage: una proposta che possa rendere salda la tua posizione e più reale, più concreta, più vicina l'aspirazione di rendere "Kiri" qualunque posto i tuoi shinobi si trovino a calpestare. Far tornare ai fasti di una volta quella che ora è solo l’ombra della vera Nebbia di Sangue. Anzi, mi spingo oltre: dare a questa organizzazione un’importanza ancora maggiore, facendola diventare il segreto di coloro che vivono nel segreto. Hai già modo di attuare il piano: usare innanzitutto coloro che ti hanno mostrato nei fatti di essere completamente allineati con la tua visione. Qui, il giovane Lupo, nonostante Kenkichi da poco, sarebbe già ben disposto ad essere un tuo strumento, come anche il Tokugawa e, forse, il ragazzo portatore di una parte dei poteri del Rinnegan. Questi potrebbero essere i primi membri della nuova Nebbia di Sangue: la Mano Invisibile. Questa mano non avrà bisogno di misere vestigia, non avrà bisogno di pomposità. Lavorerà nell’ombra, sorvegliando l’operato delle altre Mani, assicurandosi che le molteplici cinque dita del Kage rispondano effettivamente alla sola volontà della loro testa: il Mizukage Kensei Hito. È questo il primo passo se vogliamo riunificare questo mondo disperso: assicurarci che la Nebbia sia saldamente orientata nella direzione di un unico vento, il nostro.

    […]



    La riunione era finita, gli invitati se ne andavano, alcuni contrariati, altri dopo aver accennato un certo qual inizio di litigio. Il Lupo rimaneva immobile, inginocchiato. Prese le vesti della Nebbia e quelle della Mano Grigia. Ne sfiorò delicatamente il tessuto. Ne annusò l’odore. Infine, le alzò sopra la sua testa, protendendo il braccio verso il Mizukage, quasi come se fosse lui che stesse offrendo quelle vesti al suo Signore. Quel gesto nascondeva tutt’altro… Kensei non avrebbe avuto difficoltà a comprendere.

     
    .
  5.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,616
    Reputation
    +243
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico


    Atto V
    Consigli e Consiglieri †



    [Note]Da questo post in avanti, le varie sezioni delle mie risposte si muoveranno su linee temporali diverse, ovviamente. Benché sarebbe stato sicuramente più remunerativo anche a livello di stemmi fare più post o giocate separate, questo mi è parso il modo migliore per mantenere una certa continuità con quanto accaduto prima. È possibile inserirsi anche più avanti, potendoci essere interazioni tra pg anche fuori dall'ufficio e posteriori alla riunione, come quella di Hideo e Fudoh, ad esempio. Al momento, la linea temporale è la seguente

    - Fine riunione
    - Colloquio coi Consiglieri
    - Colloquio con Sekiro

    Quindi chiunque sia fuori dovrà dire di veder uscire quello prima di lui per iniziare il post. Tutto chiaro? In caso negativo, scrivetemi su discord. <3


    Se il mio mondo interiore era l'esasperazione dell'assenza, del vacuo, del vuoto, del sentimento più opprimente ma allo stesso tempo leggero e spietato dell'animo umano, mitigato solo da un minimo specchio d'acqua, fastidioso, appesantente, irritante, che ricopriva l'immensità del nulla, il mondo interiore del Lupo era un complesso e barocco avvicendarsi di strutture e luoghi ameni, con cascate paradisiache degne delle più esotiche mitologie e rigogliosa natura sempre pronta a dar giaciglio a chi la mirasse.
    La venuta del Drago d'Odio, tuttavia, corruppe tutto ciò su cui il mio occhio poteva posarsi, rendendo quel mondo nel mondo un ambiente, finalmente, a me più consono. Alla domanda riguardo alle intenzioni del drago, la risposta non si fece certo attendere e fu tanto diretta quanto pronta. Kensei, all’interno del tuo sottoposto e, ancora prima, proprio al TUO interno, sono rimasto in silenzio ad osservare il tuo operato: l’alleanza con Oto ed Azumaido e la restaurazione della Nebbia di Sangue sono segni quanto mai chiari. Vedo in te la mia stessa brama di potere. Vedo in te la mia stessa aspirazione. Vedo in te il mio stesso desiderio: quello di raggiungere le vette che questo mondo può offrire, spazzando via da esso tutti coloro che sono indegni. In altre parole, estendere Kiri al di là dei confini che ogni Mizukage prima di te abbia mai osato anche solo pensare. Il Drago Nero disse, prima di fare una pausa. Le sue parole giungevano con una lucidità quasi distaccata: il patto che avevamo stretto al Lucchetto aveva funzionato e lo aveva relegato quasi a spettatore della mia esistenza, anche se la crudeltà del drago lo aveva messo nella posizione di poter prendere qualcosa da me, forse il potere necessario a liberarsi, a svincolarsi dalle mie catene ormai troppo opprimenti che miravano a inglobare ed estinguere le sue fiamme nere piuttosto che ad alimentarle, permettendogli di legarsi a qualcun altro. Le ascoltai attento anche se forse sapevo già dove stesse andando a parare; nel frattempo, il mondo interiore di Sekiro, già corrotto dalla presenza del drago, veniva contaminato anche dall'umidità della mia interiorità, andando a delineare un panorama tetro e morto. Mi chinai sulle ginocchia, poggiando una mano a terra per comprendere la natura di quel posto. Acqua nera, viscosa e densa, risalì dalla piccola pressione che applicai alla fanghiglia.

    jpg


    Mi rialzai, mentre il Drago riprendeva parola. D’altra parte, Mizukage, non approvo affatto le tue scelte in merito ad alcuni degli individui di cui ti sei circondato e, soprattutto, del ruolo che gli hai assegnato. Un medico totalmente contrario ai tuoi ideali, palesemente offeso ed irritato dal trattamento ricevuto durante la riunione. Kensei, non ci vuole un genio a capire che la sua fedeltà alla causa, alla NOSTRA CAUSA, sarà vacillante come canne al vento e che i suoi servigi potrebbero essere rivolti, da un momento all’altro, a qualcuno nettamente diverso: qualcuno che sta per far ritorno alla patria che ha abbandonato, qualcuno che torna stravolto e debole rispetto a come partiva, qualcuno che non ha remore a mostrarsi al mondo, a differenza tua... qualcuno che un tempo MI HA LETTERALMENTE TAGLIATO IN DUE! Koutsu, in questo caso, parlava forse facendo leva sui miei stessi pensieri passati. Se e quanto Fudoh potesse essere un problema era una domanda che mi ponevo da praticamente sempre: avevo però forse imparato a capirlo e, da un certo punto di vista, ero riuscito a sviluppare una visione politica che potesse comprendere anche la sua, per quanto distorta, sbagliata o inapplicabile. Negli ultimi tempi, infatti, avevo stabilito un rapporto di stima e, se così si può dire, di amicizia anche con Febh Yakushi, la persona più eccentrica, lunatica e scostante che il mondo abbia mai visto, ed avevo compreso come taluni caratteri sopra le righe andassero trattati con furbizia più che rigidità. Certo, la pericolosità dello Yakushi era ben altra cosa rispetto a quella del Primario senza cognome, ma il punto rimane: perché privarsi di una risorsa se è possibile integrarla ed usarla?
    Il climax di quella parte di discorso arrivò sul finale, con il drago che alzò la voce, rimbombando tetro in tutto il mondo interiore dello spadaccino di Ashina e destando i pochi animali che erano riusciti a ripararsi dal soffocante rigetto di vita che quel luogo stava manifestando. Un movimento secco dell'arto superiore carico d'odio e, con qualcosa di simile al Taglio dell'Aria, Koutsu fece strage degli uccelli che adornavano il tempio sacro. Stessa cosa dicasi per quel debole che stavi per strangolare. Troppo labile la sua fedeltà come troppo labile e tempestosa la sua mente. Per non parlare della mocciosa che ti sei messo a fianco. Cosa speri di ottenere da lei? L’unico motivo che immagino possa nascondere questa scelta avventata è quello di avere un asso nella manica contro suo padre, contro colui che sai già da molto tempo, nelle profondità del tuo animo, che sarebbe prima o poi tornato. Lo senti vero, Kensei? Il fiato di Itai sul tuo collo. Perché sai benissimo che il solo ed unico Mizukage qui a Kiri è ancora lui. Potrebbe bastare un suo riflesso nella gente del villaggio perché il tuo cospetto, saldo e referenziale, venga meno come un castello di sabbia. La verità, Kenkichi, è che tu sei solo un sostituto temporaneo al comando della Nebbia. Fissai Kutsu negli occhi a quelle parole: non aveva compreso un granché dei miei intenti, in questi casi, e l'idea che il discorso su Fudoh facesse leva su miei pensieri era adesso più forte; infatti, poche occasioni aveva avuto il drago di sondare la mia mente riguardo il ruolo e la pericolosità che ritenevo potesse avere Etsuko a Kiri, specie dopo le prove che io stesso ho avuto del suo agire, mentre assolutamente oscure gli erano le mie intenzioni riguardo la figlia del precedente Mizukage. Ma leggevo negli occhi e nel trepidare del linguaggio corporeo di quella oscura bestia che quanto avesse da dirmi non era terminato: dunque tacqui, attendendo il reale senso di quel inatteso e non voluto colloquio. Ecco la mia proposta, Mizukage: una proposta che possa rendere salda la tua posizione e più reale, più concreta, più vicina l'aspirazione di rendere "Kiri" qualunque posto i tuoi shinobi si trovino a calpestare. Far tornare ai fasti di una volta quella che ora è solo l’ombra della vera Nebbia di Sangue. Anzi, mi spingo oltre: dare a questa organizzazione un’importanza ancora maggiore, facendola diventare il segreto di coloro che vivono nel segreto. Hai già modo di attuare il piano: usare innanzitutto coloro che ti hanno mostrato nei fatti di essere completamente allineati con la tua visione. Qui, il giovane Lupo, nonostante Kenkichi da poco, sarebbe già ben disposto ad essere un tuo strumento, come anche il Tokugawa e, forse, il ragazzo portatore di una parte dei poteri del Rinnegan. Questi potrebbero essere i primi membri della nuova Nebbia di Sangue: la Mano Invisibile. Questa mano non avrà bisogno di misere vestigia, non avrà bisogno di pomposità. Lavorerà nell’ombra, sorvegliando l’operato delle altre Mani, assicurandosi che le molteplici cinque dita del Kage rispondano effettivamente alla sola volontà della loro testa: il Mizukage Kensei Hito. È questo il primo passo se vogliamo riunificare questo mondo disperso: assicurarci che la Nebbia sia saldamente orientata nella direzione di un unico vento, il nostro. Lasciai che la pioggia smettessi di bagnare il mio elmo, lasciai che il silenzio ripiombasse nuovamente in ogni angolo di quel fu paradiso prima di rispondere. Pensi di parlare conoscendomi, Drago. Forse in parte è vero. Incrociai le mani dietro la schiena, divaricando leggermente le gambe. Fai affidamento sui miei pensieri e cerchi di deviarmi là dove ormai non posso più gettare le mie ancore. Feci alcuni passi lateralmente, girando intorno al drago ed osservando le macchie nere che venivano a crearsi ad ogni mio passo. Feci alcuni passi lateralmente, girando intorno al drago ed osservando le macchie nere che venivano a crearsi ad ogni mio passo. Non posso costruire un tempio con solo una manciata di sassi, per quanto questi siano grandi e disposti a sobbarcarsi il peso dell'intera struttura votiva. No, ho bisogno di qualcosa di più ... utile e realistico. Non ho motivo di liberarmi di chi può essermi utile. Fudoh fa bene quel che sa fare e finché non mi ostacolerà direttamente non ho motivo di prendere provvedimenti. Per quanto mi interroghi ogni giorno non tanto sulla sua fedeltà a me o Kiri quanto sulla chiarezza delle sue motivazioni, lo reputo un tassello fondamentale per la facciata pubblica che ricopro. Un buon rapporto con lui significa mostrare un lato diverso di me dal solo duro e freddo acciaio; con taluni funziona. Lo stesso dicasi per Etsuko: hai visto tu stesso attraverso gli occhi dell'Okami come poco fa il suo comportamento è cambiato in modo fondamentale quando ha avuto uno spiraglio su ciò che si cela oltre la mia maschera. Le sue capacità sono incredibilmente duttili: il Magan è una delle tecniche speciali più pericolose di tutta Kirigakure no Sato ed il suo aiuto, tanto in battaglia quanto in diplomazia, può risultare fondamentale. Youshi è il suo reale contraltare e, anche in questo caso, mi pare tu abbia avuto prove sufficienti quest'oggi. Ma c'è un punto su cui ti sbagli totalmente. Arrestai la mia deambulazione circolare. Riposai gli occhi sul drago nero. E sono meravigliato da questa cosa. Tu, il Drago generato, creato, nato dall'odio di tuo padre, non riesci a vedere il potenziale catastrofico dei sentimenti repressi di quella fanciulla? Forse il tuo nuovo ospite limita le tue capacità di discernimento. Lo canzonai, volutamente provocatorio. Jukyu è un simulacro di raconcore ed astio inespressi, talvolta mal contenuti con l'autolesionismo. Avrai notato le ferite che nasconde goffamente sulle braccia. Attesi una risposta, quasi come a volerlo cogliere in fallo. In lei vedo il vettore perfetto delle mie conoscenze: vedo una kunoichi già indirizzata sulla strada delle emozioni, vedo qualcuno completamente predisposto ad abbracciare quel lato di sé più oscuro e potete. Ci ho provato con Minarai e, in un certo senso, ha funzionato. Quel ragazzo, però, ha qualcosa che lo limita: una freddezza distaccata e calcolatrice che antepone al sentimento stesso, divenendogli per questo spesso vittima ed abbandonandocisi soltanto nelle situazioni di totale pericolo, col rischio che la lucidità che inizialmente lo muoveva si tramuti in cieco e bieco istinto di sopravvivenza. No, Jukyu può essere qualcosa più di questo. Jukyu può tentare di carpire i segreti della Kirai Mugen e farli propri. Non mi esimerò dal tentare di indicarle la via più rapida. Dopotutto, i Maestri che non hanno apprendisti non sono altro che Maestri di niente. La mano sinistra puntò l'indice inquisitorio verso il drago. Ma in ogni caso, quali che siano le mie intenzioni, tu non devi preoccupartene perché non ti devono interessare.
    La voce era tagliente, modificata, anche in quel posto, dall'elmo. Se c'è qualcuno che ho tagliato dai miei piani molto tempo fa, Koutsu, quello sei te. Se un giorno riuscirai a riconquistare una forma fisica e proverai a rivoltare Sekiro contro di me, ti giuro su Kiri che quello che ti ha fatto Itai sarà niente rispetto a quello che la Yakusoku farà alle tue carni. Essere rinchiuso in un guanto sarà niente rispetto alle umiliazioni cui ti condannerò. Feci una pausa. Non ti sei mai meritato la mia fiducia, a differenza di tutte le persone che hai citato in questa nostra discussione. Gli voltai le spalle, iniziandomi ad incamminare all'indietro. L'ambiente intorno a me iniziava a modificarsi, a sfumarsi, a sparire, quasi come se un buco nero di vuoto e assenza stesse inglobando tutto. Il mio mondo interiore si stava sovrapponendo a quello di Sekiro. Ho degli ospiti da congedare. Mentre mi allontanavo, una maschera d'osso candido, contornata da uno stuolo nero che delineava le forme del suo corpo, comparve alle mie spalle, quasi accompagnandomi fuori. Il discorso, almeno per il momento, col Drago Nero era concluso.
    Io già possedevo una Mano Invisibile: questa era da ricercarsi in un solo uomo, il più devoto, il più fedele, il più silenzioso. Qualsiasi cosa gli avessi chiesto, egli l'avrebbe fatta. Era colui che, quel giorno stesso, aveva dimostrato di essere disposto a mozzare la mano destra ad un mio singolo e solo cenno della testa.

    Quando rinvenni, davanti a tutti, aggiunsi una sola frase.
    Sekiro, tu attendi qua fuori. Ho bisogno di scambiare due parole con te e devo darti una cosa.

    [Più tardi, con solo Etsuko e Jukyu nell'ufficio]

    Non credevo che il vostro confronto sarebbe iniziato così presto. Dissi, osservando, taciturno e distaccato, l'escalation di frecciatine più o meno fisiche che i due si erano scambiati nell'ultima mezzora. Ma state già egregiamente svolgendo il vostro lavoro. Dissi, girando intorno alla scrivania e rimettendomi a sedere sul mio scranno, decisamente più rilassato rispetto a quanto non avesse chiesto la situazione soltanto qualche minuto prima. Certo, questo non significava che fossi meno austero. Posai gli occhi sulla figlia del Nono. Ho compreso immediatamente il potenziale di Jukyu soltanto guardandola. Tanto sul campo di battaglia quanto fuori, riuscire a contenere quella ragazza non dev'essere qualcosa di semplice: ed è anche di questa visione del mondo che ho bisogno quando pianificherò le mie mosse politiche. Il mio sguardo virò su Etsuko. So benissimo che sei in grado di capirmi, Akuma, non sei affatto stupido. Ho bisogno di poter decidere quale strada percorrere: quella di una diplomazia più aggressiva, incarnata dal candore di Jukyu e dal suo cuore traboccante rabbia, o quella di una diplomazia posata, elegante, ineccepibile, di cui tu sei l'emblema più alto in tutto il continente. Devo essere in grado di riuscire a definire, anche attraverso la vostra reciproca collaborazione, non solo il confronto, quando mi è permesso forzare la mano, quando posso pungere o quando devo accarezzare. Non voglio, però, che tu fraintenda: non ho scelto di affiancarti qualcuno perché non credo che tu non sia in grado di darmi questi consigli. L'ho fatto perché, anche dall'esterno, si veda che non sei solo tu a sussurrarmi nelle mie orecchie. La tua fama nel continente già ti precede. C'è bisogno di mischiare le carte, di creare difficoltà di lettura. Kiri deve essere tanto limpida e tersa come il cielo d'estate quanto nebulosa ed oscura come la sua nebbia - e questo è un ottimo modo per raggiungere questo obiettivo. I nostri alleati, tanto quanto i nostri nemici devono avere chiare le nostre intenzioni ma non riuscire a comprenderle dalle nostre azioni. Dobbiamo mantenere un'ambiguità assoluta che ci permetta di tirar fuor la carta della correttezza formale al momento del bisogno. Feci una breve pausa. Credo di essere stato abbastanza chiaro. Mi aggiustai sulla sedia, avvicinandomi un po' alla scrivania. Dunque, inizia il vostro lavoro di consiglieri da questo preciso momento. li squadrai entrambi, cercando nei loro occhi la giusta fiamma d'ispirazione. Chiedetemi ciò che volete o che credete dobbiate sapere ed io vi risponderò. Iniziamo a delineare insieme la facciata formale che Kiri avrà con l'Accademia ed i suoi più stretti alleati. Quel momento era tanto un test quanto una reale fase preliminare del lavoro: essendo entrambi consiglieri, c'erano dei punti minimi di contatto tra le loro visioni che dovevano essere comuni e ineluttabili. Quei punti andavano delineati e chiariti in quella sede ed in quell'esatto momento.




    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • [TS] Lama Insanguinata disattivata.
      - Basso a round per mantenimento.

    • [TS] Kirai Mugen Disattivata.
      - Unità d'Odio restati: 12.
      - Unità d'Odio extra generabili: 2.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


     
    .
  6.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    Amministrazione di Kiri


    Strategie Politiche



    A discapito di quanto ella potesse pensare, mi piaceva quella ragazza. Aveva, inconsapevole, tanti punti d’intralcio con il carattere del Nono, benchè cercasse di evitarlo.
    So benissimo che sei in grado di capirmi, Akuma, non sei affatto stupido. Ho bisogno di poter decidere quale strada percorrere: quella di una diplomazia più aggressiva, incarnata dal candore di Jukyu e dal suo cuore traboccante rabbia, o quella di una diplomazia posata, elegante, ineccepibile, di cui tu sei l'emblema più alto in tutto il continente. Devo essere in grado di riuscire a definire, anche attraverso la vostra reciproca collaborazione, non solo il confronto, quando mi è permesso forzare la mano, quando posso pungere o quando devo accarezzare. Non voglio, però, che tu fraintenda: non ho scelto di affiancarti qualcuno perché non credo che tu non sia in grado di darmi questi consigli. L'ho fatto perché, anche dall'esterno, si veda che non sei solo tu a sussurrarmi nelle mie orecchie. La tua fama nel continente già ti precede. C'è bisogno di mischiare le carte, di creare difficoltà di lettura. Kiri deve essere tanto limpida e tersa come il cielo d'estate quanto nebulosa ed oscura come la sua nebbia - e questo è un ottimo modo per raggiungere questo obiettivo. I nostri alleati, tanto quanto i nostri nemici devono avere chiare le nostre intenzioni ma non riuscire a comprenderle dalle nostre azioni. Dobbiamo mantenere un'ambiguità assoluta che ci permetta di tirar fuor la carta della correttezza formale al momento del bisogno.
    Sorrisi, giocando con l’anello al dito raffigurante l’effige di casa Akuma



    l’occhio carminio che tutto osserva, regalando una visione del mondo che solo i prescelti possono ricevere in dono. E non sfuggiva ad Etsuko, la visione del Kage, quell’uomo era scaltro, non sarebbe stato facile per nessuno ingannarlo. Pragmatico, selettivo, autocritico… valutava le 1001 opzioni e strade possibile prima di scegliere tra le 1000 disponibili. Kiri era in buone mani, per quanto se ne potesse dire nel continente e per quanto la politica di Kensei non fosse, per l’opinione pubblica, magnanima e attenta alle esigenze dei cittadini di Kiri. Lui li aveva a cuore a suo modo e per quanto si sforzasse, non riusciva a dimostrarlo a Kiri stessa. Sarebbe stato questo il mio compito, rendere il volto del kage a kiri, meno spaventoso e alleggerire lo stress cittadino con eventi e espedienti che riportassero alla rivalutazione di Kensei stesso. La diplomazia parte da kiri stessa prima di espandersi al continente. E già avevo in mente qualcosa.
    Chiedetemi ciò che volete o che credete dobbiate sapere ed io vi risponderò. Iniziamo a delineare insieme la facciata formale che Kiri avrà con l'Accademia ed i suoi più stretti alleati.
    Bene Kensei… iniziamo da Konoha… credo che sia conveniente alleggerire i rapporti con Raizen, l’occhio vigile dell’Hokage, sugli affari di Kiri non è conveniente, per quanto lui possa contare su rapporti diplomatici e su alleati potenti. Anche nei miei confronti si è raffreddato e credo che questo sia dovuto al rapporto che noi due abbiamo instaurato… hei un attimo… quale rapporto c’era tra i due? A dire il vero, Kensei di punto in bianco aveva deciso di renderlo consigliere… ed era bastato questo ad associarlo allo spettro d’ira e d’odio che il Mizukage si portava dietro. Inoltre l’avvicinamento repentino al Mikawa di Oto, ha portato molte perplessità nell’accademia. Diciamo che lui non è tra gli alleati più affidabili e lo ha dimostrato diverse volte in passato. Ma credo che tu stia adottando tutte le precauzioni possibili, investendo in questo asse.
    Ma oggi qui voglio sapere… quali sono le vere mire espansionistiche di Kiri? Dobbiamo sapere quali carte poter giocare, quali intarsi diplomatici attivare e quali tenerci cauti.
    Inoltre Kensei, dobbiamo lavorare sulla tua figura qui a Kiri… c’è malumore tra le genti, le tasse gravose e i pochi momenti di divertimento e gioia, in un clima austero che circonda la tua figura, affossano le preoccupazioni dei cittadini, implementandole. Credo che una strategia di rivalutazione della tua immagine, all’interno del villaggio. Renderebbe i cittadini più tranquilli e il clima più disteso.




     
    .
  7.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Gli Abiti della Nebbia


    V



    Feci un sospiro alle parole di Etsuko. Quell'uomo mi esasperava. Si dispiaceva che io non avessi seguito l'ideologia di mio padre? E perché avrei dovuto. Ero una persona diversa da lui. Inoltre, continuava a parlare come se mi conoscesse, come se avesse compreso tutto del mio malessere e della rabbia che mi portavo dentro. Come se credesse che fossi pronta a distruggere il mondo per placarla. Non aveva compreso nulla di me, e quelle sue parole più che alimentare quell'irritazione precedente si limitarono... ad un sospiro.
    Non riesco più a credere alla visione delle cose di mio padre. Non ho più fiducia in lui. Dissi secca, ma prima che qualcuno potesse anche solo pensare di interrompere aggiunsi subito delle parole. Come sfogo la mia rabbia, non ti deve preoccupare. Sta certa che non intendo bruciare il mondo solo per dimostrare che mio padre aveva torto. Sarebbe stupido, ed uno spreco. Il Mizukage parlava di costruire, con mezzi differenti da quelli che avrebbe usato il Nono, ma sempre di costruire si parlava. Ed io non volevo distruggere altro che la mia stessa carne. Riuscivo ancora a controllare l'istinto furioso di gettarmi alla gola di chi mi irritava, anche se, quel giorno, avevo perso il controllo. Non riuscivo però a controllare lo stesso impulso diretto verso di me. Ma finché era il mio sangue ad essere versato in segreto, ad Etsuko non sarebbe dovuto importare e le sue dotte opinioni su cosa fare della mia vita avrebbe potuto con tranquillità ingoiarsele. Il Mizukage, a quel punto, si alzò interrompendo quell'inutile dibattito.
    Era incredibile come, alla fine, ciò che mi aveva fruttato quell'inaspettata promozione fosse ciò che di me stessa mi disturbava più di tutto. La mia rabbia. La furia che covavo dentro, l'inquietudine che non potevo placare e che, senza preavviso, mi portava ad estraniarmi dal mondo, dal mio stesso corpo, costringendomi ad usare il dolore come mezzo per riconnettere la mia psiche fuggiasca alla realtà. La stessa che poco prima Etsuko aveva insultato. Ascoltai le parole dei due Shinobi, chiedendomi come avrei fatto ad essere utile al Mizukage con la mia totale inesperienza e come avrei potuto anche solo reggere il confronto con Etsuko. La cosa saggia da fare, per il momento, era soltanto ascoltare, imparare...
    Rendere meno austero il Mizukage? Perché non forgiamo un paio di maestosi baffi a manubrio e non li saldiamo sull'elmo? Il sarcasmo in quelle parole era così evidente da essere quasi doloroso. E buona pace al "limitarsi ad ascoltare". Era chiaro che non ne ero minimamente capace. Mi spiego meglio. Io mi ricordo del Mizukage, da prima del ritorno ed il sentimento che mi ha sempre trasmesso era... paura. Mi ha sempre fatto paura. Ma era la paura di una bambina di fronte ad una figura oscura, austera. Ed oggi la figura del Mizukage non è cambiata affatto. Credo che i Kiriani, ed anche fuori Kiri, si siano tutti così abituati al suo modo di essere che cercare di modificarlo sembrerà una forzatura che farà perdere credibilità al Mizukage. Lo farà apparire come qualcuno che cerca di vincere forzatamente la simpatia degli altri. Ed è ciò che fanno i deboli. Oggi ho capito che il Mizukage ispira fedeltà, non importa il suo aspetto, lasciamo che la cosa continui così. Poi, le altre questioni, tasse, aria austera nel Villaggio, cercare di rendere i Kiriani più felici va bene, possiamo discutere ma il nostro emblema Guardai il Kage. La nostra guida... Egli deve rimanere ciò che è. Non è un politico, è un leader militare! Dopo quelle parole mi interruppi per un momento, accorgendomi di essermi un attimo scaldata. Mi ricomposi sulla sedia, bloccando il tremore delle mani stringendone una nell'altra. Posso... posso avere informazioni riguardo la situazione politica? Riguardo l'Hokage, il Kazekage, il Kokage. Non so nulla, non so come essere utile altrimenti. Lì, in quel momento, si vide tutta la mia inesperienza. Non solo ero rimasta disinteressata dalle questioni del mondo per anni, ma anche se così non fosse stato, fino a poco tempo prima semplicemente... non me ne sarebbe importato. E da quando aveva iniziato ad importarmene, era passato troppo poco tempo per farmi avere contezza della situazione politica dell'Alleanza Accademica. Il compito che mi era stato affidato era complicato ed avevo paura che fosse troppo complicato per me. Avrei dovuto studiare, spremere le meningi, farmi rispettare da Shinobi più grandi, più esperti di me, che probabilmente avrebbero visto in me solo una bambina graziata dai suoi natali. Ero conscia di tutte quelle implicazioni, ed il primo passo per lasciarsele alle spalle era... studiare.



     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,446
    Reputation
    +602

    Status
    Online

    L'Ombra dell'Infame


    Il Biondino Infame



    Uscii dalle stanze del Mizukage senza nuove repliche da parte del Decimo, ma, come già vi avevo detto, mi fermai a parlare con il ragazzino con i piercing, proponendogli la katana che Elmo-san mi aveva offerto, essendo lui privo di spada.
    La risposta non fu quella che mi aspettavo, sinceramente.

    Mi spiego: il fatto che il ragazzetto della Mano Grigia fosse così educato da non volere la katana che gli offrivo, mi sorprese poco, in vero.
    Date le sue poche parole durante la riunione, non mi sorprese né la sua educazione, né la sue eccessive speranze sulla lungimiranza del Mizukage, ciò che mi stupì fu la sua replicai dopo che finii di spiegargli della spada del Biondino Infame, per rassicurarlo, che prendendomi la katana bianca, non sarei rimasto disarmato.

    La sorpresa fu che il ragazzetto conosceva il Biondino Infame e lo descriveva come qualcuno che aveva incontrato? Per di più gli aveva donato qualcosa? Ecco, quelle parole mi portarono ad una reazione poco gentile.
    Alzai la mano destra, nemmeno ci pensai troppo, la alzai ed usai il mio chakra naturale-gravitazionale per attirare la testa del ragazzetto nella mia mano, appunto. [Shinra]Attrazione Grav. Forza = Viola +3 +2
    A meno di non sorprendermi in qualche modo, avrei avuto quella testa piena di piercing stretta fra le dita.
    Spiegami bene che intendi dire, ragazzo puntaspilli: che vuol dire che il Biondino Infame ti ha dato un potere? Questi cosi sono fatti di quel suo ghiaccio eterno? Non mi sembra? O sei anche tu vittima come Gyoza e gli altri?, avrei domandato, con forse troppa rabbia in voce.
    Potrebbe essere stata colpa della precedente discussione in amministrazione, forse era il mio "ramo familiare" che si faceva sentire, o, più probabilmente, il mio profondo disprezzo per Biondino Infame che aveva usato i Kamui come fossero giocattoli ed intrappolato delle persone per l'eternità.
    Non vi saprei dire la causa principale, ma di certo ero arrabbiato per le parole di quel ragazzino, tanto che quasi mi chiesi se avrei potuto usare il chakra gravitazionale-naturale per comprimere la testa piena di chiodi.
    Fu però la violenza di quel pensiero a farmi fermare e lasciare la presa sul giovane Puntaspilli.
    Scusa, probabilmente sono stato un filo troppo irruento, ma il Biondino Infame è, come dice il suo stesso nome, un Infame.
    Aveva preso il controllo di alcuni Kamui ad Azumaido, piantando dentro di loro i suoi pezzi di Ghiaccio Eterno, o come si chiamava, per costringerli a fare ciò che voleva.
    Per questo, qualche annetto fa, il Mizukage mandò me, il Tokugawa ed un terzo genin.
    Io ho incontrato il Biondino Infame, dentro il Freddo: è un pò complicato a spiegarsi, ma quel vile... individuo, era una sorta di fantasma nascosto nel Freddo ed è scappato quando mi ha visto.
    Ha provato a tornare in vita quella volta, ma lo abbiamo impedito, o almeno questo pensavamo, ma tu dici di averlo visto ad Azumaido? Che vuoi dire?
    , e con quella domanda finale mi sarei interrotto ed avrei atteso maggiori delucidazioni dal ragazzino.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    401
    Reputation
    +83

    Status
    Offline

    Gli Abiti Della Nebbia


    V: Poche ma Interessanti Informazioni



    Forse Fudoh era stato uno di quei ninja di cui mi aveva parlato il Mizukage ad Azumaido, che già erano stati a Kotetsu Sakura e la avevano liberata dal sortilegio che aveva tenuto tutto il villaggio come congelato per centinaia di anni.. Forse lui davvero avrebbe avuto qualche informazione in più sul ragazzo che si era autoproclamato come mio Sensei. Come però dovevo immaginarmi la sua prima reazione fu similare a quella che aveva avuto Youshi. La sua mano si protrasse verso di me e una strana energia sembrò manifestarsi interamente sul mio corpo. Senza che io lo volessi mi iniziai a spostare verso il primario a velocità sempre maggiore fino a che il mio volto fu proprio davanti al palmo della sua mano che si appiccicò al mio naso iniziando a farmi provare dolore in tutto il viso. no!, un'altra volta no... Mi sentii nuovamente come una formica schiacciata dal potere degli altri ninja del villaggio, proprio come quel giorno in cui parlai velocemente con Youshi. Rimasi bloccato in quella presa per qualche secondo ma, dopo aver fatto qualche domanda in preda alla rabbia, finalmente Fudoh decise di lasciarmi in modo da respirare per bene e riuscissi nuovamente parlare. Non è possibile che tutte le volte che parlo con qualcuno di Momin la mia vita venga messa in pericolo! se solo avessi saputo cosa mi sarebbe aspettato accettando ciò che mi offri quel giorno.. forse non avrei accettato. Ma ne avevo bisogno, per motivi di cui ora non ha senso parlare perchè estremamente personali. Effettivamente avevo accettato quel potere solo per riuscire ad avvicinarmi sempre di più al mio obiettivo: Salvare Kimiko.. Cosa che non avrei sicuramente potuto fare al mio stato attuale. Dovevo far germogliare questa peculiarità che mi era stata donata in modo da raggiungere il livello di quella persona che aveva addirittura fatto cadere dal cielo un drago elettrico in quella notte ormai molto lontana. Non so bene di cosa tu stia parlando in realtà.. non ho mai sentito parlare di questo.. Ghiaccio eterno e neppure di questo Gyoza.. mi soffermai un attimo sul palmo della mia mano, guardandolo per qualche secondo. Si tratta di qualcosa del gnere? Generai dal palmo un ricevitore che si allungo all'infuori direttamente verso l'alto e proprio davanti a Fudoh. Avrei lasciato libertà al Chunin di prenderlo e esaminarlo, nel caso avesse voluto. Da quando sono entrato in contatto con lui ho il controllo di questi oggetti e posso crearli a mio piacimento.. Poi ripresi a pensare a quello che era successo ad Azumaido: Come Momin si era presentato e ciò che aveva fatto in quella fredda giornata nell'isola ghiacciata. Ricordavo distintamente che aveva interagito con le creature e con me in modo molto reale, non poteva certo essere un fantasma quello che mi ero trovato davanti. Sono piuttosto sicuro che il Momin che ho incontrato era.. Fisico.. di certo non un'entità di quelle descritti nei libri dell'orrore.. Si è presentato a me come un ragazzino in cerca di aiuto.. ho provato a farlo al meglio delle mie possibilità e, come regalo per averlo fatto mi ha fatto diventare quello che sono ora. Pensai un attimo alla mia situazione per poi rivolgere uno sguardo dubbioso al Chunin E non saprei nemmeno se ringraziarlo per ciò che mi ha dato o odiarlo per la violenza con cui a ucciso alcune povere creature, solo per lasciarmi uno stupido saluto. Non era proprio solo un saluto quello che mi aveva lasciato..ma mi potevo veramente fidare di Fudoh? si era scusato per quello che aveva fatto poco prima ma non potevo essere sicuro di nulla.. In più il Mizukage è ha conoscenza di ciò che è successo.. Avevo molte domande da fare anche a lui ma in quel momento mi congedò, rimandando il tutto a data da destinarsi. Qualcosa però non quadrava.. sia Youshi che Fudoh odiavano quella persona, perchè allora il Mizukage non aveva ancora ne parlato con me e ne dato la notizia a due dei suoi ninja più fidati? che ci fosse qualcosa sotto? qualcosa che ancora mi sfuggiva e che solo il Mizukage avrebbe potuto rivelare? Forse avevo sbagliato a parlare con i due ninja prima di consultarmi con lui.. Comunque ora non so proprio dove sia finito.. è sparito nel nulla e non mi ha più ricontattato se non per alcune strane voci nella mia testa che ogni tanto si manifestano dandomi solo fastidio, immagino sia la mia mente che mi fa brutti scherzi per tutto ciò che è capitato ultimamente ma la voce che sento sembra proprio la sua. Guardai la porta dell'amministrazione ancora aperta. Forse ne dovremmo parlare con il Kage? tutta questa storia è strana e mi piacerebbe capire più a fondo in cosa mi sono cacciato..

     
    .
  10.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,616
    Reputation
    +243
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VI
    Antitesi a confronto †



    Era una battaglia generazionale; un confronto, più che d'idee e di intenti, d'educazione, di forma mentis, di bushido, o meglio, Gaikō-do, "la via della diplomazia".
    Che non potessi accondiscendere, eccessivamente o semplicemente, alle richieste di Etsuko era evidente: lui mi chiedeva di modificare il volto che, ormai da anni, Kiri aveva assunto; mi chiedeva di smussare ciò che avevo raggiunto, di inficiare l'equilibrio di cui il villaggio godeva, di mostrarmi diversamente a coloro che, dopo un lunghissimo periodo di incertezza, avevano finalmente riposto fiducia in Kiri. Tutto ciò, per lo meno pubblicamente, non era ammissibile.
    Jukyu, al contrario, parlava in modo schietto e diretto: come il sottoscritto, riteneva una mossa scellerata e molle quella di fare un passo indietro, di ammorbidirsi, di mostrare l'altra guancia. Sul piano politico avrebbe dimostrato incertezza, su quello economico e militare avrebbe inviato segnali discordanti e, quindi, preoccupanti. Kiri era divenuto il Villaggio Armato, il faro della vita d'onore, l'emblema della via dei ninja e dei guerrieri, era la cortina che separava l'inconsistenza dell'Accademia dalla purezza delle idee. Ma quello che succede dietro la cortina è appannaggio di pochi; e quei pochi, forse, potevano godere di un trattamento più ... affine alla volontà di Etsuko.
    Parlate bene entrambi - e con cognizione. Dissi, quando ebbero finito. Parlate della stessa cosa ma con parole diverse. Li osservai. E questo dimostra come abbia fatto profondamente bene a scegliere voi due come consiglieri. Indicai la figlia del Nono. Jukyu ha ragione nel dire che quanto proponi sia inaccettabile, almeno pubblicamente, Etsuko. Ma tu sai bene, forse più di tutti i presenti qui dentro, che ciò che viene detto pubblicamente non è sempre come stanno davvero le cose. Mi avvicinai ad Etsuko. Kiri, negli ultimi anni, si è imposta come alternativa all'accademia: è l'antitesi con Konoha che ci ha reso chi siamo agli occhi dei nostri alleati militari ed economici che non possono allungare le loro lezze mani sui tesori dell'Accademia. Dimostrarsi ... addolciti, rammolliti dalla stabilità, dal benessere, potrebbe mostrare in modo eccessivo il fianco. E tu sai che anche coloro che si autoproclamano falsamente paladini del giusto diventano poco più che bestie smaniose all'odore del sangue del proprio nemico. I riferimenti erano tutti stati palesati nel discorso. Ma ciò che accade dietro agli spessi muri di pietra di Kirigakure no Sato è conosciuto solo a chi vi vive. Il tuo approccio può essere adottato con chi si dimostra capace di poterne godere. Mi fermai un attimo a riflettere. Pubblicamente, invece, potrebbe essere usato per forzare accordi, per ottenere ciò che si vuole, per ... imporre, finanche, senza che chi si trova a dover accettare ... se ne accorga. Feci una pausa, sorridendo malignamente sotto l'elmo. Ma per essere così capaci, per essere così abili ... parlavo, con l'indice destro che si agitava davanti all'elmo, prima di distendersi totalmente verso il petto di Etsuko. c'è bisogno di qualcuno che sia in grado di sostenere il peso di tali trattative. Diedi ad Etsuko una pacca sulla spalla, prima di spostarmi verso Jukyu. La situazione geopolitica attuale è peculiare, ragazza. Kiri gode di una profonda alleanza con Oto, costruita sul sangue e sulle promesse. In precedenza tuo padre e, prima di lui, Shiltar Kaguya, non avevano fatto molto per migliorare i rapporti tra i due Villaggi. Ma oggi, l'Acqua ed il Suono hanno un obiettivo comune, una meta comune, un unico desiderio che vogliono realizzare e l'unione d'intenti ha creato l'Asse, una sorta di alleanza Anti-Accademica, o meglio, alternativa all'accademia, che vuole fare dell'onore e la forza militare l'unico deterrente atto a disincentivare la guerra tra Villaggi. La pace, dopotutto, è una menzogna. C'è solo la passione. Mi rimisi al mio posto, accomondandomi sul mio nero scranno. Suna è un interessato spettatore. Io ed il Kazekage ci rispettiamo ma abbiamo visioni del mondo antitetiche e difficilmente conciliabili. Non vorrei averlo come nemico ma la sua fedeltà va all'Accademia e ai suoi falsi ideali. Se un giorno ci dovrà essere un confronto, difficilmente potremmo contare di averlo dalla nostra parte. Ma forse possiamo fargli aprire gli occhi su chi sia il vero nemico del patto accademico. Rallentai. Ovvero Raizen Ikigami e Konoha. Il Jinchuuriki del Nove Code, l' "amico" di tuo padre, l'uomo più vanitoso e borioso che abbia mai messo piede nel continente. L'unica, infantile, sguaiata, irritante minaccia alla stabilità del Mondo Ninja è lui. Konoha e ciò che rappresenta sono il veleno che inquina le nostre terre. E come le cattive erbacce deve essere estirpato. Composi poi rapidamente i cinque sigilli per la tecnica del richiamo, facendo apparire un grosso rotolo sulla mia scrivania, che poi distesi in tutta la sua lunghezza. Era una mappa del continente. Come credo tu abbi avuto modo di sentire in quest'ultimo periodo, Kiri ha instaurato alcuni legami commerciali e militari con la Bruma e di villaggi limitrofi dopo la peculiare missione che pensavamo fosse per il recupero di Itai, Meika e Yogan. La situazione in quelle terre, però, è tutta in divenire e da qui ai prossimi mesi sarà importante coltivare al meglio possibile i nostri contatti perché non ci si trovi a doversi confrontare con spiacevoli situazioni o recisioni improvvise. E da questo punto di vista, conto su entrambi. [Note] Allargai poi le braccia. Avete altro da chiedere o proporre? Dissi, attendendo una risposta da parte di entrambi.

    Il Duo del Reietto
    Ignari vincoli d'immortalità †



    Quando Etsuko e Jukyu uscirono dal mio ufficio sapevo che avrei trovato qualcuno lì fuori ad aspettarmi: e così fu. Ciò che non sapevo o, per lo meno, non mi attendevo accadesse, era che ci fossero Fudoh e Hideo. Mi bastò guardarli per capire che entrambi erano lì per lo stesso motivo, con le stesse intenzioni, con lo stesso ... odio che gli bolliva nel profondo. Entrate. Dissi, quando ormai i due consiglieri erano in fondo al corridoio. Li feci accomodare per poi tornare davanti al mio scranno e sedermi, col busto leggermente inclinato in avanti e le mani conserte poggiate sulla scrivania. Ditemi tutto.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Gli Abiti della Nebbia

    VI


    Il Mizukage, fortunatamente, riuscì a trovare un punto di equilibrio tra quelle che erano le visioni di Etsuko, forse troppo ottimiste ed a tratti leggermente ingenue e le mie, passionali, schiette ma anche più rigide ed assolute. Nessuno dei due approcci, forse, era quello realmente corretto e per questo era meglio che il Mizukage riuscisse, con la sua esperienza, a trovare la sintesi tra le due posizioni contrastanti.
    Ascoltai in silenzio le parole del Mizukage, quasi affannandomi a mandare a mente quelle informazioni. Aveva fatto ricucito i rapporti con Oto, cosa che mio padre non era riuscito a fare o forse non aveva mai voluto fare. Tuttavia, a differenza di mio padre, i rapporti con Konoha erano a dir poco pessimi.
    Le parole di disprezzo che riservò all'Hokage avevano un che di poetico per la struttura della frase, la scelta dei termini e l'intonazione che aveva usato. Non era la sola prosodia a trasmettere il netto disprezzo del Mizukage per il suo pari del Fuoco, ma il sentimento puro e sincero che vi era dietro.
    Capisco, Mizukage-sama. Dovrò imparare molto ancora, la mia inesperienza è... Feci solo una piccola pausa, per cercare un termine che descrivesse il mio stato senza squalificarmi troppo. Palese. Mi alzai, chinando il busto in avanti, le mani distese sulle gambe, in un perfetto inchino, profondo e rispettoso verso il Mizukage. Guidatemi, Mizukage-sama. Sono uno strumento nelle sue mani, per il bene della Nebbia. Era chiaro che stessi offrendo i miei servigi al Kage ben oltre il difficile compito che mi aveva assegnato. Mi ero messa nelle sue mani perché, conscia della mia stessa attuale inutilità avevo bisogno di crescere e volevo farlo in un modo che mi consentisse, oltre ad essere un utile strumento per la Nebbia, di essere me stessa e, finalmente, uscire fuori dalla troppo ingombrante ombra di un padre le cui azioni - nel bene e nel male - avevano ripercussioni su tutto il continente, ancora oggi.

    Rialzai il capo, guardando il Kage seduto sul suo nero scranno. Avevo passato in quell'ufficio molte ore, tenendo compagnia a mio padre, allenandomi sotto il suo vigile occhio. Ero abituata ad un'atmosfera diversa, più pacifica, meno tetra. Eppure, quando il pensiero andava su passato in brevi passaggi rimbalzava fino a ciò che era accaduto a Kurohai. I tagli sulle mie braccia iniziavano a bruciare ed in me nasceva la voglia di continuare a rinnovarli, finché tutto l'acido che portavo dentro non fosse uscito assieme al mio sangue. Era tutto così diverso, eppure, forse, in quel modo avrei smesso di soffrire ogni istante della mia vita.





     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    Gli abiti della nebbia

    diplomazia



    Capisco Mizukage Sama... capisco...

    La posizione del kage era sospesa tra quelle antitetiche dei suoi consiglieri, che fosse lui in quella situazione il più diplomatico del gruppo? Beh, la strada che gli avevo proposto di certo non era una strada semplice. Significava cambiare drasticamente il volto della guida di Kiri, inviare un segnale esplicito ai suoi cittadini. Il contro di certo era il messaggio che Kensei stesso non voleva passasse. L'addolcirsi delle posizioni autoritarie della guida salda di Kiri. L'influenza sugli alleati, otesi e non solo. Avrebbero significato perdita di appeal per i più estremisti, che vedevano nella figura del mizukage il perfetto oppositore del volere accademico e la messa in discussione della leadership del fuoco.

    Come volete e come ritenete opportuno.

    Stavo imparando a conoscere l’uomo che si nascondeva dietro alla maschera e seppur combattuto tra tumulti di coscienza e vecchie amicizie, quello era il mio compito nella nuova Kiri ed ero prepotentemente intenzionato a attuarlo.

    Osservai per un attimo la ragazza e convenni fosse giusto che da sola scegliesse la sua strada, non mi piaceva l’odio che covava per Itai, suo padre... ma quelle potevano definirsi questione famigliari e alla lunga avremmo visto assieme gli sviluppi di quella faccenda.

    La guida del kage poteva servirgli... ma per quali propositi...

    Quando Kensei Kensei ci congedò mi accompagnai alla porta superandola adocchiando i prossimi convocati. Le nuove leve di Kiri crescevano e preso la nebbia avrebbe avuto mani abili su cui contare.

    Che fosse davvero giunta l’alba della nuova Kiri... e la rivalsa di quella che definivano la nuova nebbia di sangue?





     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,446
    Reputation
    +602

    Status
    Online

    Il Ritorno

    E le speranze perse lungo la strada



    Sapete, questa giornata in amministrazione sembrava non finire mai: poche ore che sembravano durare mesi!
    Forse era stato il susseguirsi di eventi poco piacevoli, forse era una mia percezione del tempo: prima il Mizukage con i suoi turpiloqui e vaneggiamenti sulla superiorità kiriana che avrebbe portato la pace nel continente.
    Una pace che, però, assomigliava troppo a quella di cui tempo addietro mi aveva parlato anche il Gashadokuro, uno degli Dei Guerrieri di Iwa, la mia famiglia.
    Poi, quando pensavo che la situazione si fosse mitigata, a fine riunione, ed avevo persino offerto la spada datami dal Kage al giovane ragazzino puntaspilli, che era rimasto senza una sua katana, ecco che la situazione si infiamma di nuovo.
    Il ragazzetto della Mano Grigia, infatti, disse qualcosa che mi fece reagire in modo violento: affermò che aveva conosciuto anche lui il Biondino Infame e che era "magro e mangiato dal freddo", ma non parlava del Freddo, bensì del clima dell'isola, il ché non era molto coerente con un fantasma che era fuggito nel Freddo dove si trovavano i Kamui di Azumaido.
    Ed eccoci quindi agli ultimi risvolti, quando, dopo essermi calmato, chiesi maggiori dettagli al Puntaspilli suddetto.

    Ammetto che la sua prima reazione di sorpresa, mi fece quasi sorridere: Capita questo se fai amicizia con gli Infami e quello è il Biondino Infame.
    Ma era un pensiero così ovvio, che non ritenni necessario sottolinearlo.

    Quando mi fece vedere quella specie di spiedo che estraeva dalla mano, rimasi un attimo sorpreso, ma a ben vederlo non era il Ghiaccio Perenne, o come si chiamava, Assomiglia all'abilità usata dal Biondino Infame, ma non è lo stesso materiale... questo è un metallo, mi sembra, quello che usava lui era ghiaccio, nel vero senso della parola., confermai, prima di ascoltare il suo racconto dell'incontro con il viscido individuo.

    Lo ha fatto diventare ciò che è?, nel sentire e ripetere fra me quelle parole, fui quasi tentato di chiedergli cosa ritenesse di essere, ma optai per un approccio più gentile, specie dopo averlo quasi strangolato: Il Biondino non è un fantasma, non è quello che volevo farti capire, è proprio un infame, nel vero senso della parola.
    Diceva di essere morto centinaia di anni fa e si era nascosto nel mondo dei Kamui, le creature che possono essere evocate ad Azumaido, prendendo il controllo di alcuni di loro e prima di morire aveva intrappolato in un'agonia eterna un intero villaggio, quindi non mi sorprende che ti abbia rovinato la vita, magari ci dovevi pensare prima di accettare qualcosa da parte sua.
    , gli spiegai di nuovo, prima di scoprire da parte della Mano Grigia che il Mizukage sapeva del ritorno di Momin.
    Lo avrà detto almeno al suo cagnolino da riporto?, mi chiesi, valutando che probabilmente al suo schiavetto con un occhio solo lo aveva riferito, mentre non aveva pensato utile dirlo a me.
    Onestamente? La rabbia era un pò sfumata per dare posto ad un elevato disappunto: ecco un'altra dimostrazione del fatto che il Mizukage non poteva essere curato dalla sua follia, se non aveva fatto niente per impedire a Momin di "esistere", tutto preoccupato dal suo proposito di Kiri a controllo del mondo, non pensava nemmeno ai veri problemi che c'erano nel Paese dell'Acqua.
    Non vedevo molte soluzioni, solo ulteriori problemi apparire costantemente davanti a me.

    Ero quasi tentato di dare una pacca sulla spalla del ragazzino, persino provare con lui quanto fatto con Gyoza per individuare la posizione di Momin, se effettivamente ne sentiva la voce nella testa, quando la porta dell'ufficio del Decimo si aprì e questi ci invitò ad entrare.
    Elmo-san fu così gentile da farci accomodare ed invitarci a parlare, quindi non persi tempo: Il ragazzino della Mano Grigia, qui, mi dice che il Biondino Infame, o Momin, se preferisce Mizukage-sama, è vivo e vegeto.
    Spero che Kiri stia facendo qualcosa per risolvere questo problema, giusto?
    , avrei semplicemente chiesto, diretto, ma nei limiti del mio ruolo di semplice chunin.
    Vediamo se c'era da perdere ulteriori speranze, o meno, su chi ci guidava.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    401
    Reputation
    +83

    Status
    Offline

    Gli Abiti Della Nebbia

    VI: Domande per il MIzukage



    Dal primario dell'ospedale di Kiri ricevetti effettivamente alcune informazione in più rispetto alle poche che mi portavo appresso da quel lontano giorno in cui ero stato ad azumaido. Da quel momento in poi il chunin si ritramutò nel ninja che avevo conosciuto alla mia prima missione, una persona disponibile capace di ascoltare senza che la sua rabbia uscisse al di fuori distruggendo tutto ciò che avevamo intorno. Scoprii che Momin, come ormai avevo iniziato a capire, non era per nulla una bella persona.. Anzi.. Aveva intrappolato in un'agonia eterna la gente di un intero villaggio ed ora, senza possibilità di scelta, doveva essere il mio sensei? A prima vista non sembrava una persona pericolosa, anzi.. pareva semplicemente un povero ragazzo a cui serviva qualcuno con cui passare un po' di tempo. Forse hai ragione Fudoh.. Non avrei dovuto abbassare la guardia.. ma ormai è tardi per piangerci sopra.. voglio solo capire con cosa dovrò convivere per il resto della mia vita.

    A quel punto sentii vicino a noi la presenza di un ulteriore persona. Il Mizukage si era accorto di noi e ci chiedeva di entrare nel suo ufficio dove ora, dopo che i membri della mano d'oro si erano congedati, contava solo noi tre al suoi interno. Rimasi in piedi davanti alla grande scrivania in legno fino a che Fudoh non fece la prima domanda.. una domanda che in realtà non pensavo di sentire fin da subito. Avrei quindi atteso una possibile risposta del Kage sperando in cuor mio che ancor nulla fosse stato messo in moto. Io avevo avuto il contatto con Momin ed ero io che lo stavo cercando così ardentemente.. Se una squadra fosse partita senza di me ci sarei rimasto parecchio male.

    Mizukage, la domanda di Fudoh è stata parecchio diretta.. non sarò da meno quindi. Mi è parso di capire che le abilità che ho risvegliato ad Azumaido dopo aver incontrato Momin siano molto simile a quelle che anche lui utilizzava quando è stato incontrato da Youshi e Fudoh.. Di cosa si tratta? lei conosce questo potere? Feci una pausa per rimettere a posto l idee in testa per poi continuare. E' sicuro che io continui ad usarlo? da quel che ho capito Momin teneva in scacco un intero villaggio e, dopo aver iniziato a capire come funzionano gli oggetti che ora posso creare, penso anche di poter immaginare il modo in cui a schiavizzato tutte quelle persone.. non sta facendo la stessa cosa con me? se fossi in suo controllo sarei un pericolo per tutta Kiri.. io, come membro della Mano Grigia non posso permettere in primis a me stesso di mettere a rischio i nostri concittadini. Avrei quindi atteso le risposte del Kage prima di fare un'ultima domanda. Lei è ancora entrato in contatto con Momin dopo quel giorno ad Azumaido? Sa dove poterlo trovare? Dovevo mettere sul tavolo tutto ciò che potevo.. non sapevo se ci sarebbe stato un0ulteriore occasione per parlare di questa storia con Kensei o Fudoh e più informazioni sarei riuscito a raccogliere e più possibilità avrei avuto di rintracciare quella persona.



     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,616
    Reputation
    +243
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VII
    Antitesi a confronto †


    La giovane Kunoichi da poco ritrovata sapeva dosare le parole; sapeva quando esprimersi accoratamente e quando, invece, doveva ascoltare. E ciò mi fu palese dall'istante in cui mise piede nell'ex-ufficio del padre, adesso mio. Il dolore che aveva costellato la sua vita l'aveva resa più matura dell'età che dimostrava, l'aveva resa inconsciamente più saggia, più ben disposta verso tutto ciò che il mondo potesse offrire. Ciò trasparì perfettamente da come rispose al mio lungo e pedante monologo sulle visioni geopolitiche che avevo adoperato per guidare la nuova Kiri, la kiri post-accademica: precisa, concisa, marziale e col giusto spirito da martire.
    Etsuko, dal canto suo, si dimostrò l'uomo che avevo scelto. Benché non potessi ancora sapere fin dove la sua fedeltà al sottoscritto, più che a Kiri, potessi spingersi, lo ritenevo uno shinobi estremamente brillante e capace. Le nostre visioni, definibili per molti versi antitetiche, potevano quasi considerarsi complementari in quell'assurdo giochi di pesi, doveri e misure. Era il contraltare davvero perfetto alla mia inflessibilità; il volto pubblico di Kiri: serio, elegante e, apparentemente, diligente. La mano destra, appunto, quella che agisce alla luce del sole, nel modo più consono e fruttuoso. Hai carta completamente bianca. Dissi, non riferendomi chiaramente a ognuno dei due ma anzi, chinando il capo su un piccolo foglio di carta nero mentre la penna ancora sanguinante del Nono scriveva alcune brevi righe. Puoi agire con Konoha nel modo che ritieni più opportuno, Etsuko. Farai le mie veci. Asseconderò qualsiasi decisione tu prenda e farò ciò che mi dirai. La mano si muoveva con rapidi solchi, disegnando lettere spigolose in un corsivo sicuro ma tormentato. La calligrafia risultante era stranamente armoniosa ma in taluni punti oscura, confusionaria. Puoi andare al Fuoco, se vuoi; o puoi invitare il fuoco qua. Ciò che ti chiedo è soltanto di essere messo a conoscenza delle cose con il dovuto preavviso. La destra si allungò verso il piccolo blocco di cera che tenevo sul lato destro della scrivania; ne tagliai un pezzo, facendolo cadere in una sorta di mortaio in pietra. Una piccola scintilla generò una fiamma blu da della cartaccia, che, posta sotto al mortaio, scaldò la cera. Chiusi il foglio nero su se stesso, prima la metà superiore del foglio fino al centro, poi l'inferiore. Feci colare una goccia di cera dove i due lembi di carta si toccavano, chiudendo la lettera, e con l'indice della sinistra la fissai alla lettera. Alzai poi il capo. Quando sarai pronta, apri questa lettera e riportamela. Allungai l'epistola a Jukyu. [Note] Vi ringrazio di aver presenziato quest'oggi. Potete andare. Così dicendo, alzandomi, li accompagnai alla porta.

    Il Duo del Reietto
    In arrivo post "Un Grido nel Freddo" †



    Non badarono a ciance i due eredi del Saggio delle Sei Vie: il più anziano, nonché Primario di Kiri, non attese un singolo istante per muovere la sua lingua arroventata e, sembrava, stizzita. Il ragazzino della Mano Grigia, qui, mi dice che il Biondino Infame, o Momin, se preferisce Mizukage-sama, è vivo e vegeto. Spero che Kiri stia facendo qualcosa per risolvere questo problema, giusto? Mi aggiustai leggermente sulla sedia. Purtroppo le informazioni riguardo l'ubicazione del vero Momin sono ancora sconosciute. Esordii. Dopo quanto successo ad Azumaido, soltanto il tuskur di Munkeke ha accettato l'invio di un piccolo contingente di shinobi kiriani a difesa da eventuali infiltrazioni di pedine del Reietto. Le mie parole erano calme e lente ma i due avrebbero percepito una certa mollezza nelle stesse: era evidente che anche io non ritenessi quella situazione soddisfaciente, figurarsi sufficiente per i nostri scopi. Da quanto emerso a Kotetsu Sakura, prima, e a Azumaido le volte successive, ovvero quella dove la Mano Grigia qui presente ha risvegliato i suoi poteri e quella che ci ha visto tutti coinvolti col Culto dell'Apocalisse Gelida e Shimo, Momin sembra in qualche modo presente sull'Isola. La questione era davvero complessa e le informazioni in nostro possesso troppo poche. O almeno, quelle in possesso ai miei sottoposti. Sappiamo, infatti, che Momin riusciva a veicolare il suo volere anche prima che fosse risvegliato dal sopore al Tempio del Gelo, quindi possiamo ipotizzare che riesca a farlo tutt'ora, a prescindere dal fatto che ora disponga o meno di un corpo. Ma come si può battere qualcuno che non si può trovare? Dandogli un motivo per uscire allo scoperto. Mizukage, la domanda di Fudoh è stata parecchio diretta.. non sarò da meno quindi. Mi è parso di capire che le abilità che ho risvegliato ad Azumaido dopo aver incontrato Momin siano molto simile a quelle che anche lui utilizzava quando è stato incontrato da Youshi e Fudoh... di cosa si tratta? lei conosce questo potere? Quando Hideo parlò, il mio volto coperto dall'Elmo si mosse verso di lui, coi miei occhi che passarono a fissarlo. È sicuro che io continui ad usarlo? Da quel che ho capito Momin teneva in scacco un intero villaggio e, dopo aver iniziato a capire come funzionano gli oggetti che ora posso creare, penso anche di poter immaginare il modo in cui a schiavizzato tutte quelle persone.. non sta facendo la stessa cosa con me? se fossi in suo controllo sarei un pericolo per tutta Kiri.. io, come membro della Mano Grigia non posso permettere in primis a me stesso di mettere a rischio i nostri concittadini. Tacqui, continuando a fissarlo. Era travolto dai dubbi, dalle ansie e dalle paure che già aveva esternato ad Azumaido. Le parole di Minarai sono state più che puntuali sull'Isola Gemella di Genosha, shinobi. Se Momin ha creato un legame con te, tu sei l'unico che può aiutarci a trovarlo. Le mie parole erano probabilmente un pesante macigno per la Mano Grigia. Da quello che ho potuto vedere, tu sei in grado di usare i Ricevitori di Chakra, uno dei poteri del Saggio delle Sei Vie, esattamente come Fudoh è in grado di utilizzare lo Shinra Tensei, un altro dei poteri del Saggio. Tuttavia Momin non fa solo questo: Momin si spinge ai limiti stessi della Tecnica Proibita; i cadaveri del Mondo Eretico, infatti, non hanno una propria volontà: come il Reietto riesca a concedergliela, a disattivarli a piacimento, rimane ancora un segreto per noi. Feci una pausa, cercando di raccogliere le idee ma fui incalzato. Lei è ancora entrato in contatto con Momin dopo quel giorno ad Azumaido? Sa dove poterlo trovare? Lasciai che il silenzio si riformasse alcuni istanti. Io non avevo più incontrato Momin dopo Kotetsu Sakura ma le poche parole che ci eravamo scambiati avevano promesso l'un l'altro qualcosa. Sembrava, tuttavia, che il suo modo d'agire non mi permettesse di mantenere la mia parola. No. Io non ho mai incontrato Momin. Dissi. Piuttosto, riguardo cosa ci eravamo detti ad Azumaido... mi alzai dalla sedia, gettando la mia oscura ombra sulla stanza e sul Genin. Hai pensato a come non essere un ninja patetico e inutile? [Note]



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.




    Edited by Ade Geist - 2/4/2024, 19:35
     
    .
278 replies since 12/4/2010, 10:32   7469 views
  Share  
.