Amministrazione di Kiri[Amministrativo]

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    Gli Abiti della Nebbia


    Una nuova alba a Kiri


    Il giovane aveva ascoltato, osservato alla riunione con attenzione. Dalle parole del Mizukage, a quelle della giovane lì presente, la figlia del Nono, alle azioni di Youshi, che si era violentemente scagliato contro Etsuko, accusandolo di voler, di fatto, tradire la Nebbia. Akuraguri aveva ascoltato, quasi tremando nella sua sedia, davanti ad una manifestazione, ad uno scontro fra compagni. Il suo legame con il Tokugawa era profondo, forgiato nel sangue. Si ricordava bene le tribolazioni alle quali il chunin lo aveva sottoposto, la Nebbia di Sangue. Aveva ucciso, quella volta, per la prima volta, ed aveva iniziato a comprendere la strada che il villaggio stava prendendo, una fatta di sangue e dolore, ma portatrice di speranza e forse, anche, gloria. Dall'altra parte Etsuko, il chunin con il quale Akuraguri aveva affrontato una delle missioni più difficili della sua corta carriera ninja. I due avevano scoperto qualcosa di immondo, e scacciata la creatura, anche se non erano mai riusciti ad andare a fondo della faccenda. I ricordi di quei giorni e la paura che qualcosa del genere succedesse nuovamente lo svegliavano alcune notti, sudore freddo che gli scendeva dalla fronte.

    Egli però, rimase fermo, conscio di quanto piccolo fosse il suo ruolo, a confronto di quei personaggi, delle loro ambizioni e convinzioni. Il Mizukage pose fine a quella diatriba, e dopo aver parlato con Fudoh, quella riunione continuò. Il giovane non si era mai soffermato a pensare a quelle questioni, non erano mai state tangibili per lui. Erano dei concetti lontani per lui, che fino a quel momento si era mosso su ordine altrui, senza molta cognizione di causa. Aveva scoperto di far parte del Clan Kenkichi e ne era diventato un vero membro, imparando le basi di quel particolare stile di spada e di combattimento. Aveva partecipato a diverse missioni, combattimenti, diventando sempre più forte, ma non aveva mai avuto uno scopo, un fine alle sue azioni. La ragione per la quale si era mosso era semplice. Ammirava il Mizukage, i chunin, la loro forza, le loro convinzioni, le loro capacità. Aspirava ad essere come loro, ed in quel cammino, comprendere la sua di strada. Assorto in questi pensieri, si era quasi perso l'apparizione, di fronte a sè, di una katana di un azzuro molto chiaro, la cui elsa era finemente decorata. Impungandola, il giovane quasi ne perse il controllo, lasciandola cadere. Era molto più pesante di quanto non sembrasse.

    La discussione continuò, con l'annuncio della creazione delle nuove Mani di Kiri. Il giovane attese, e venne assegnato alla Mano Rossa, coloro che sarebbero stati incaricati di sovergliare le prigioni e la sala di tortura. Un compito che forse avrebbe immediatamente disgustato altri, ma che Akuraguri, in quel momento, prese con orgoglio, finchè non sentì le parole del Mizukage assegnare alla figlia del Nono, la giovane Jukyu, il ruolo di consigliere, di amministratore della Nebbia. Più giovane di lui, appena tornata a Kiri da chissà dove, le era stato assegnato un compito così importante ? Non che credesse di dover essere scelto al suo posto, ma non poteva immaginare cosa quella mocciosa avesse fatto per meritare una tale carica. Si morse il labbro, sapendo che la sua opinione non era nè necessaria, nè voluta. Il suo sangue fiottò sul simbolo.

    Davanti a lui comparirono due fagotti, il simbolo del villaggio sopra di essi. All'interno, una divisa, cremisi, rosso fuoco, di sangue, lo stesso colore del coprifronte che gli era stato donato dal Mizukage al tempo della Nebbia di Sangue. Un sorriso comparse sulle sue labbra, l'invidia che aveva provato qualche momento prima, ora che scivolava via lentamente. La riunione era finita, il momento si era concluso, ed il giovane aveva bisogno di tempo per pensare, per comprendere cosa fosse accaduto. Uscì, salutando velocemente, e si avviò per la sua strada. Se gli fossero venute domande in mente, dubbi, avrebbe avuto modo di parlare con il Kage in un altro momento.


    La Sanguinaria
    SPOILER (click to view)

    Legenda:
    Parlato/Pensato Akuraguri
    Parlato/Pensato Haremashita
    Parlato/Pensato Satsubatsu


     
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    Gli Abiti della Nebbia

    VII: E' il momento di cambiare?



    Il discorso tra me, il primario Fudoh e il Kage iniziava a diventare sempre più serio visti gli argomenti che stavamo andando a toccare in quella conversazione che ormai era diventata la cosa che più agoniavo, il momento nel quale dovevano venire a galla le molte cose che mi mancava sapere sulla figura del ragazzo dai capelli dorati che avevo conosciuto ad Azumaido e da cui avevo ricevuto quel primo ricevitore, ormai completamente fuso con il mio corpo, donandomi un potere che mai avrei potuto avere in caso non avessi accettato. Senza di esso sarei stato debole, non sarei arrivato dove mi trovavo ora, guardiano di Kiri e membro della mano grigia, una delle cariche che mi avrebbero permesso di proteggere il villaggio proprio come volevo, avrei perso tutto questo senza quel potere che Momin aveva deciso, per qualche oscura ragione, di passare a me. Le informazioni che il Mizukage ci stava dando erano in realtà poco o niente, informazioni di circostanza che davano l'idea che anche lui, l'uomo più importante della Nebbia, non ne sapesse chissà quanto più di noi.eravamo tutti consci, visto ciò che era successo ad azumaido, che L'influenza di Momin in quel luogo era sicuramente estremamente forte ma con un potere come il suo si poteva avvicinare ad essere veramente onnipresente, chissà quanti Mondi poteva controllare, quante creature spaventose come quelleche avevamo trovato ad Azumaido avremmo dovuto combattere per liberarci una volta del tutto di quel problema? Il Kege aveva ragione, i nostri poteri per quanto simili si distinguevano in molte sfaccettature diverse che però, molto probabilmente, potevano semplicemente essere delle evoluzioni della stessa Kinjutsu che ormai avevo iniziato ad imparare a conoscere. Fu a quel punto che riuscii a scorgere, nei miei pensieri più profondi, l'apice di quello che sarei potuto diventare: La forza per schiacciare qualsiasi ostacolo e il numero per soverchiare le difficoltà erano li, a portata di mano dal giovane ninja della nebbia, Ripudiato da una famiglia ripudiata a sua volta dal proprio clan, per la scelta di utilizzare il corpo dei morti come veicolo del proprio potere. Ne sono certo! è questo il potere che mi porterà a ritrovarti Kimiko. Con questo potere nessuno ti potrà mai più portare via contro la tua volontà, nessuno potrà più farti del male. Sarà io.. li controllerò tutti proprio come fa lui e con quell'esercito verrò a cercarti. Aspettami.. Aspetta il tuo...

    Monarca della Morte



    E' davvero quello che vuoi? Giovane Nishimura?



    Una voce rimbombò nella mia testa, la avevo già sentita ma non riuscii a riconoscerla anche se mi sembrava molto familiare. E' un cammino molto chiaro, limpido e lineare, vedi il potere aprirsi davanti a te, un potere donato, un potere non tuo ma che sembra sposarsi sempre di più con quello che sei e che stai diventando. Eppure c'è qualcosa che ti ferma.. Di cosa stava parlano quella voce? ero convinto ormai, sapevo che strada avrei dovuto prendere, la strada per il potere, la strada per finalmente aprire le porte che davano su...



    Cos'è questo?! Basta, esci dalla mia testa! La visione di quell'Incubo ricorrente, di quell'abisso che mangiava indiscriminatamente tutto ciò che mi era intorno, tutto quanto, comprese le cose che più amavo. Questo è il potere che hai scelto! Sai cos'è la MORTE Hideo? Sai cosa si prova a portare con se quel peso, quella consapevolezza, quel demonio che non fa altro che pensare a mangiarti pezzo dopo pezzo, fino a non far rimanere nulla di ciò che prima eri?! La voce si era fatta estremamente più forte, era un urlo che rimbombava in tutto l'universo conosciuto. Se questa e la tua sceltagiovane incoscente, lascia che ti mostri cos'è davvero la MORTE!

    Fu a quel punto che l'incubo sparì per lasciare il posto a qualcosa di ancora peggiore. Un vecchio in lacrime, all'interno di un cimitero di corpi dilaniati da ferite di spada su tutto il corpo, una distesa che sembrava non finire mai e, ognuno di quei cadaveri, cercava di raggiungerlo, quel debole vecchio infranto. Sentivo in quei cadavere una miriade di sentimenti. Dolore, vendetta, e odio si mescolavano assieme alla tristezza e alla solitudine per essersene andati così presto sotto gli incessanti colpa di spada di quello spadaccino, ormai inutile, solo, triste e disperato riverso sulla tomba di quella che un tempo era sua moglie. Si trattava della storia di qualcuno, una leggenda che veniva tramandata da anni immemori. Quell'uomo aveva imbrigliato un potere talmente spaventoso che era diventato cieco, arrivando a terminare la vita di milioni di persone.. tra cui anche il proprio amore, la propria moglie. La MORTE non è sempre una faccia amica, caro Hideo.. Se è questo che vuoi sei libero di riceverlo, di fare la tua scelta e di diventare un Monarca. Ma pensaci bene. perchè una volta che sceglierai quella strada una parte di te sarà persa per sempre e non potra mai più tornare indietro.

    Tutto tornò alla normalità proprio nel mentre che il Kage si accingeva a finire il suo discorso verso di me, alzandomi e ponendomi la fatidica domanda.

    Hai pensato a come non essere un ninja patetico e inutile?



    Quella domanda fu un colpo al cuore. Il mio stomaco si iniziò a contorcere e ogni muscolo del mio corpo si contrasse. Il mio viso divenne serio nel mentre che una mano grigia e in dissolvenza mi toccò la spalla. Un Ombra? un Sogno? Cosa poteva essere? stava di fatto che nessuno oltre Hideo poteva vederla in quel momento.



    Devi fare la tua scelta Hideo, il momento è arrivato.



    Il mio sguardo rimase fisso verso l'elmo dell'inquisitore, quasi in segno di sfida, come per combattere quella paura che cercava di attanagliarmi il cuore. Sfrutterò questo potere fino all'ultima goccia per trovare Momin. dovrà pagare per quello che ha fatto a Kotetsu Sakura ad a Azumaido. Ma non prenderò la strada più semplice, questo dono è macchiato dal sangue di troppe persone e non avrei mai dovuto accettarlo ma ciò non vuol dire che io sia debole. Me ne libererò e dimostrerò con le mie azioni quanto un ninja di Kiri può valere. E' arrivato il momento di fare qualcosa di che già ad Azumaido avevo ipotizzato potesse funzionare. Avrei quindi estratto la siringa trovata ad azumaido dai miei indumenti. Se questo è ciò che permette a Momin di controllare i suoi Mondi è arrivato il momento di utilizzarlo. Con il suo permesso Mizukage, utilizzerò la siringa su di me in modo da provare a connettermi con il flusso di chakra di Momin e discernerne una possibile posizione. Il primo passo di un viaggio che son sicuro mi porterà sulla giusta strada. Il vecchio avrebbe sorriso, sparendo nel nulla..di chi si trattava? chi poteva mai essere e perchè solo Hideo poteva vederlo in quel momento? una cosa sola era sicura, i loro due cuori.. battevano all'unisono.




     
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    A caccia di Infami

    Nel Freddo o nei Sogni?



    La riunione era conclusa, ma con il Puntaspilli eravamo ancora davanti al Mizukage, in cerca di informazioni più chiare sulla questione del Biondino Infame in quel di Azumaido.
    Le prime risposte di Elmo-san non furono molto rassicuranti: Solo lo Sciamano Strambo ha accettato aiuto da parte nostra?, mi chiesi stupito nel sentire le prime parole del Kage.

    La discussione, poi, oscillò più fra il genin della Mano Grigia ed Elmo-san stesso, con riferimenti alle abilità del Biondino Infame che mi fecero ripensare ad un altro infame, decisamente più basso, che sapeva egualmente usare cadaveri, ridandogli parte della loro personalità, occasionalmente, malgrado gli spiedi piantati nel corpo.
    Quella riflessione, però, fu interrotta dalla proposta del genin: usare su di se la "siringa" del Fantasmino Infame, per trovarlo.

    Un attimo!, mi intromisi, Tanto di cappello per il coraggio, ma provare da solo ad entrare in contatto con il Biondino Infame nel suo terreno potrebbe essere poco saggio., sottolineai, Se posso suggerire: il non tanto fantasma controlla le creature nel Freddo, o almeno era questa l'idea che ci eravamo fatti durante la storia con quel Shimo, giusto?
    Io sono entrato in contatto con il Freddo e con le creature nello stesso più di una volta, forse, sarebbe più saggio provare ad individuarlo in due: lui tramite i chiodi e quella siringa ed io usando la spada del buffone.
    , continuai, estraendo l'arma del Reietto nella sua custodia nella sinistra.
    Sollevai, poi, nella destra, la Bakekujira, il mio tirapugni: L'ultima volta, qui era rimasta una traccia del Freddo, l'ho usata per aiutare il suo allievo, Mizukage-sama, a controllare ciò che lo stava divorando.
    Forse, ad Azumaido, provando a mettere in contatto queste due armi, potrei trovare una traccia e fra ciò che vedrei io e quello che vedrebbe il Pu... ehm la Mano Grigia, potremmo restringere le ricerche.
    , proposi ai due presenti.

    Avevo dato la mia disponibilità ad impedire che questo Infame usasse i Kamui come oggetti, valeva quando l'ho detto ad Azumaido, tanto quanto vale adesso, Mizukage-sama., fu l'unica cosa che aggiunsi, riponendo la Bakekujira alla cinta e posando l'arma di Momin su una delle sedie rimaste dalla riunione da poco conclusa.
     
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    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VIII
    Deissi


    Lo vidi un po' distratto, il Guardiano. La sua espressione tradiva distacco, quasi come se la sua mente stesse navigando chissà dove. I suoi occhi, velati, erano attraversati da qualcosa che sembrava paura - ma non lo era. Forse il seme di una determinazione che la mia frase piccata aveva piantato nel suo misero animo. D'un tratto, infatti, i suoi globi oculari s'infuocarono d'una flemma nuova e, devo dire, inedita. Sfrutterò questo potere fino all'ultima goccia per trovare Momin. dovrà pagare per quello che ha fatto a Kotetsu Sakura ad a Azumaido. Ma non prenderò la strada più semplice, questo dono è macchiato dal sangue di troppe persone e non avrei mai dovuto accettarlo ma ciò non vuol dire che io sia debole. Me ne libererò e dimostrerò con le mie azioni quanto un ninja di Kiri può valere. E' arrivato il momento di fare qualcosa di che già ad Azumaido avevo ipotizzato potesse funzionare. Non lo interruppi, lasciai che facesse quel che voleva fare. Ed infatti, estrasse l'oggetto simil-siringa che avevamo trovato ad Azumaido. Se questo è ciò che permette a Momin di controllare i suoi Mondi è arrivato il momento di utilizzarlo. Con il suo permesso Mizukage, utilizzerò la siringa su di me in modo da provare a connettermi con il flusso di chakra di Momin e discernerne una possibile posizione. Il primo passo di un viaggio che son sicuro mi porterà sulla giusta strada. Tacqui, scrutandolo. C'erano alcune variabili che lo shinobi che avevo davanti non stava assolutamente considerando - e infatti Fudoh intervenne a fargliele notare. Anche se mancava la variabile più evidente. Un attimo! , s'intromise il Primario. Tanto di cappello per il coraggio, ma provare da solo ad entrare in contatto con il Biondino Infame nel suo terreno potrebbe essere poco saggio. Se posso suggerire: il non tanto fantasma controlla le creature nel Freddo, o almeno era questa l'idea che ci eravamo fatti durante la storia con quel Shimo, giusto? Io sono entrato in contatto con il Freddo e con le creature nello stesso più di una volta, forse, sarebbe più saggio provare ad individuarlo in due: lui tramite i chiodi e quella siringa ed io usando la spada del buffone. Fudoh estrasse la Kenkichi sconsacrata, monstrandola a tutti chiaramente. L'ultima volta, qui era rimasta una traccia del Freddo, l'ho usata per aiutare il suo allievo, Mizukage-sama, a controllare ciò che lo stava divorando. Forse, ad Azumaido, provando a mettere in contatto queste due armi, potrei trovare una traccia e fra ciò che vedrei io e quello che vedrebbe il Pu... ehm la Mano Grigia, potremmo restringere le ricerche. Annuii leggermente. Non perché stessi dando assenso a tale ragionamento ma perché stavo seguendo quanto veniva esposto. Credo che voi stiate entarmbi sottovalutando una variabile più importante di quelle che avete citato. Portai le braccia davanti al petto, incrociandole. Hideo è un Mondo di Momin. Lasciai cadere il silenzio. Forse quell'informazione andava elaborata. Uno di quei mondi che, come abbiamo già constatato ad Azumaido, può conservare in parte le sue volontà. Presi fiato per un interminabile secondo. Da quando siamo tornati da Azumaido e sono giunto a questa conclusione, la Mano Grigia è sotto perenne osservazione. Nel dire queste parole, Hideo forse si sarebbe ricordato di aver avuto, in quegli ultimi giorni, la strana sensazione d'essere osservato. Una sensazione labile, quasi un vezzo immaginifico da shōjo che gli era passata per la testa e, come era apparso, era scomparso, viste le estreme capacità furtive dei nostri ninja. Quindi, se vogliamo attirare Momin e Hideo vuole liberarsi delle sue capacità, ci basterà effettuare questa seconda operazione. Mi rilassai. Dubito che un vanesio patologico come lui rimanga indifferente alla perdita di una sua marionetta. Ma c'era un grande elefante in quella stanza. Rimane da comprendere come si possa salvare un morto. I miei occhi tornarono sulla Mano Grigia per alcuni istanti, poi si mossero ancora su Fudoh. Credo tu conosca un Eliminatore che potrebbe fare al caso nostro.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


     
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    Gli Abiti della Nebbia

    VIII: Morire?



    Questa volta ero sicuro di me stesso, avevo scelto una strada ben precisa che sicuramente non sarebbe stata facile ma era qualcosa che dovevo portare a termine. La siringa era nella mia mano pronta ad entrare in contatto con la mia carne ma per primo fu Fudoh a fermare le mie azione. Quello che disse era in realtà molto logico.. partire da solo a mille con quel piano non era sicuramente l'idea migliore e tutto l'aiuto che gli altri Shinobi del villaggio avrebbero potuto dare era benvenuto.. soprattutto l'aiuto di Fudoh stesso che già era entrato in contatto con il nostro comune avversario. Se questa tua idea può aiutare o meno non posso esserne sicuro.. ma sicuramente non rifiuterò il tuo aiuto Fudoh - San

    Continuò però questa volta il Kage, riprendendo il nostro discorso e mettendo in tavola ulteriori idee e informazioni e.. non tutte furono facili da digerire. Un mondo di Momin.. lo sono davvero? può controllarmi.. può sentire quello che sento io? Effettivamente, come capitato più volte, la presenza di momin attorno a me sembrava essere molto potente.. sembrava davvero che potesse ricevere informazioni direttamente dal mio corpo ma qualcosa di strano c'era.. io sentivo di avere il controllo, almeno parzialmente, della mia mente.. avevo i miei pensieri, i miei desideri e i mie ricordi.. ero un mondo.. diverso? cercai di mettermi in comparazione con Shurado, uno dei miei mondi, e cercai di vedere le differenze che c'erano tra di noi ma, pensandoci bene, come potevo sapere se anche lui era nella mia stessa situazione? magari anche lui in questo momento stava pensando di essere.. "vivo". Quel ragionamento istillò nuovamente un seme di paura dentro di me che però, questa volta, riuscii a chiudere immediatamente fuori dalla mia mente.. ma quel pensiero rimase vivido. Che io in realtà.. sia già morto? Quel giorno ad Azumaido, Quando entrai in contatto con il ricevitore di Momin cosa era successo veramente? Il mio accettare quel potere aveva fatto si che in realtà la mia vita si era spenta? No..no.. devo sicuramente essere un qualche strano caso speciale.. io mi sento vivo!

    Ma non era tutto.. perchè l'idea del Mizukage sembrava essera abbastanza pazza da richiedere l'aiuto di un altro ninja. Se pensa che questa sua idea possa effettivamente funzionare.. beh.. sono nelle vostre mani. Effettivamente nei giorni scorsi mi era parso di avere delle strane sensazioni.. ero stato controllato fino a quel momento e non mi ero nemmeno mai accorto della cosa.. avevo ancora molta strada davanti a me. Non penso di dover specificare che mi piacerebbe essere ancora me stesso dopo tutto ciò.. e spero anche.. vivo. Sorrisi ai due ninja con fare scherzoso ma dentro di me ero consapevole del rischio e pronto a perseguire tutto ciò.

     
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    La Sorpresa del Mondo

    Recuperare un morto



    Sapete, il Puntaspilli in fondo stava dimostrando di non essere così sciocco da voler restare legato ai poteri di Momin, accettando anche il mio aiuto per risolvere la questione dello spiritello infame.
    Fu lì che Elmo-san, però, mi stupì, forse stupì entrambi, con una sua considerazione: Un Mondo del Biondino Infame?, ripetei fra me, guardando con occhi spalancati il ragazzino della Mano Grigia.
    Ma tutte le vittime del Biondino, come quelle del Nano Infame, sono già morte?, mi chiesi e quella considerazione mi dipinse della tristezza in volto nel guardare il giovane Puntaspilli.
    Il Mizukage, intanto, stava continuando ad esporre il suo piano, arrivando al punto focale: liberare il ragazzino dai poteri dell'Infame, così da richiamare l'attenzione di quest'ultimo.

    Salvare un morto..., ripetei dalle parole di Elmo-san, e quella considerazione mi fece tornare in mente un altro Kage, quello di Konoha, il quale, molto tempo prima, sulle Mura di Kiri, aveva detto che gli Dei Guerrieri erano puzzle, pezzi messi assieme dei Pastori del Mondo, che non sarebbero mai potuti tornare in vita e, di fatto, non lo erano nemmeno come "Armi di Iwa".
    Riprendendo quelle frasi, anche io ed i miei simili, avevamo subito una sorte molto simile del ragazzino della Mano Grigia che, nel frattempo, sottolineò un'ovvietà: voleva uscirne vivo, restando se stesso.

    Come Primario di Kiri, vedrò di fare il possibile perché tu ne esca vivo, Mano Grigia., confermai al Puntaspilli, senza sottolineare che mi auguravo anche che perdesse tutta quella ferraglia sul corpo.
    Vorrei poter fare lo stesso per i miei simili, avrei voluto farlo per il Gashadokuro, la Bakekujira ed il Tengu... almeno per il ragazzino ci devo riuscire., mi dissi fra me, prima di ricollegare l'ultima affermazione del Mizukage.

    Un Eliminatore?, ripetei, pensando a chi conoscevo che potesse avere delle abilità in tal senso: sapevo che Yato-san era un medico esperto, ma aveva anche quel tipo di conoscenze, ma era di Konoha, quindi esclusi che Elmo-san parlasse di lui, piuttosto mi venne in mente un altro nome.
    Sta parlando del Tokugawa, giusto?, chiesi al Decimo, riferendomi a Bendino-chan, prima che un'altra considerazione mi passasse per la mente.
    Quindi, Mizukage-sama, lei e noi tre, Mano Bianca, Nera e Grigia dovremo tornare ad Azumaido assieme? Il Biondino Infame dubito che, anche se perdesse un suo Mondo, si scomoderebbe ad uscire dal Freddo e dirigersi verso Kiri., chiesi come conferma ad Elmo-san.
     
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    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto IX
    L'arduo cammino della morte


    Quel giorno, davanti al Primario e al Guardiano, per la prima volta in un tempo che sapeva d'eternità, avevo fatto qualcosa che non ero solito fare: avevo spezzato la parola data; avevo infranto un giuramento, per quanto vile ed egoistico, e mi ero rimangiato un accordo. Stavo anteponendo il bene dei miei ninja al mio - e di Kiri - e, questo mi turbava.
    Ero stato io a promettere a Momin un ninja di Kiri per i suoi scopi, a patto che non agisse a Kiri e in cambio di parte dei suoi segreti. Hideo era il malcapitato che dovette adempiere a capro espiatorio per quella faccenda. Hideo sarebbe stato colui che mi avrebbe liberato da quello scomodo complice. Adesso che sapevo cosa dovevo fare e da chi dovevo andare, infatti, non vi era più ragione alcuna per sottostare al patto. Avevo la mia moneta di scambio; si trattava solo di gettarla in mezzo ai lupi.
    Non ci fu il profondo tribolare che mi ero figurato al rivelare quel dettaglio. Anzi, percepii in Hideo quasi un ascetico distacco dalla sua condizione di non-vivo - e questo mi fece storcere il naso. Si può non essere spaventati soltanto quando si conosce la paura: il ragazzo era troppo giovane ed acerbo per conoscere alcunché. Se pensa che questa sua idea possa effettivamente funzionare.. beh.. sono nelle vostre mani. Disse, senza un filo di voce tremante il Nishimura. Quando mi esprimo sulle cose è perché ne sono certo. replicai. Non penso di dover specificare che mi piacerebbe essere ancora me stesso dopo tutto ciò.. e spero anche.. vivo. Continuò Hideo. Come Primario di Kiri, vedrò di fare il possibile perché tu ne esca vivo, Mano Grigia. Ribatté immediatamente Fudoh. Hai la mia parola. Dissi. Ironico come stessi chiudendo un cerchio con le stesse parole con cui lo avevo aperto.
    Poco dopo, al mio citare un Eliminatore, Fudoh necessitò di conferme. Sta parlando del Tokugawa, giusto? Non affiderei a nessun altro una questione così delicata. Siete i miei shinobi più fidati. Replicai, cercando di infondere dell'orgoglio in quella scorza dura che rivestiva Fudoh e che, ogni volta, rendeva complesso interfacciarmici. Quindi, Mizukage-sama, lei e noi tre, Mano Bianca, Nera e Grigia dovremo tornare ad Azumaido assieme? Il Biondino Infame dubito che, anche se perdesse un suo Mondo, si scomoderebbe ad uscire dal Freddo e dirigersi verso Kiri. Annuii. Credo anche io. I suoi affari nell'intermondo di Azumaido sono troppi e troppo complessi perché si scomodi tanto. Ed inoltre, a differenza mia, lo ritenevo un uomo di parola. Ma non credo che, per il momento, ci sia bisogno di scomodare gli Sciamani dell'Isola Gemella di Genosha. Dissi. Possiamo agire qui, a Kiri. All'Ospedale stesso, con qualche precauzione. Continuai, fissando Fudoh. Oppure ho un edificio secondario fatto costruire qualche anno fa nei pressi del Liceo di Genosha con tutta l'attrezzatura necessaria. Feci una pausa. A voi la scelta. Dissi, prima di concludere. Raggiungete il Tokugawa e concordate un giorno ed il luogo. Io saprò come raggiungervi. Mi portai nuovamente dietro alla scrivania. Ci rivedremo presto. Adesso andate. Dissi.
    Un attimo prima che Hideo però uscisse, lo richiamai a me. Nishimura. Esordii secco. Stavo per dimenticarmi una cosa. Spostandomi da dietro la scrivania camminai lentamente verso di lui. Lo sguardo scrutatore e tetro che tagliava la visiera del mio Elmo non accennava a discostarsi dagli occhi e dal viso del giovane. I passi lenti cadenzavano un ritmo sordo e ansiogeno sulle spesse travi dell'ufficio. Gli fui davanti, troneggiando nella mia artificiale altezza. Posi una mano sul fianco. Tieni. Un secco colpo di polso sciolse la frusta d'acciaio che portavo intorno alla vita. Un piccolo sbuffo di chakra ne modificò le fattezze. Stringevo in mano una katana. Ma non una katana qualsiasi. Da oggi sei tu il nuovo custode di Unagi. Poi mi spostai, aprendogli la porta e, con un cenno del capo, gli feci cenno di andarsene. Avevano qualcosa di molto importante da ponderare e, con una certa celerità, da riferire.

    [ Continua in una giocata apposita. : ) ]





    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


     
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    IX: Un'ultima missione da Marionettista



    Il Kage sembrava sicuro di quello che aveva detto e in realtà non lo avevo mai visto tentennare in nessuna occasione e, di conseguenza, in me si accese una fiamma piena di speranza ed ammirazione per quell'uomo che probabilmente non si sarebbe mai accesa avessi saputo le motivazione per cui io ero diventato l'allievo di Momin. Anche Fudoh spese qualche parola per cercare di rassicurarmi e avere un medico capace quanto lui al mio fianco sicuramente avrebbe facilitato ciò che saremo andati a fare. L'attenzione si spostò sulla figura dell'eliminatore, necessario probabilmente per le grandi conoscenze in ambito di estrazione di conoscenze dai corpi delle persone senza vita. Sarà pericoloso.. ma posso fidarmi di Youshi, sa quel che fa Anche il Kage sembrava tenere molto da conto Youshi arrivando addirittura a reputare Fudoh e lo stesso Youshi i suoi shinobi più fidati. Fu a quel punto che il primario fece una domanda molto importante.. saremmo dovuti andare nuovamente ad azumaido? quell'isola ormai stava diventato un appuntamento ricorsivo per i ninja di Kiri ed ogni volta i pericoli erano sempre maggiori. Effettivamente Momin non si è mai mostrato se non in quel di Azumaido.. Avrà i suoi buoni motivi per rimanere sull'isola ma ciò vuol dire che scovarlo sarà comunque più difficile.. il suo controllo sulle creature di quell'isola è spaventoso.. ho dovuto faticare per recidere anche solo momentanemente i fili che gli permettevano di controllare la creatura che abbiamo sconfitto in mezzo alla tempesta di neve Successivamente però il Kage ci informò che la prima parte del piano non prevedeva per forza lo spostarsi sull'isola, anzi, si sarebbe potuto fare anche direttamente qui a Kiri o addirittura a Genosha, luogo dove era stato edificato tempo prima un luogo che sarebbe stato adatto alla situazione La scelta di Genosha mi sembra la migliore, meglio spostare i possibili pericoli li che nel bel mezzo del villaggio, sei daccordo Fudoh-San?

    Finito di parlare salutai Fudoh-san, raggiungendo la porta dell'ufficio ma, in quel momento, fui fermato dalla voce di Kensei che pronunciò il mio cognome. Mi dica Mizukage. La figura in armatura si mosse verso di me risultando inevitabilmente minaccioso e, quando fu davanti a me, grazie alla differenza di altezza e di stazza, rimasi un secondo scioccato da quanto effettivamente il capo del nostro villaggio fosse uno Shinobi particolare e molto diverso dagli altri Kage. Velocemente estrasse una strana frusta che, grazie a del chakra, si trasformò in una Katana dalla lama Blu elettrico e, con grazia, me la consegnò. Sono onorato di poter prendermi cura di Unagi Replicai, sicuro di me e certo della riuscita di ciò che avevamo discusso fino a quel momento. Dentro di me continuai a pensare per molto al gesto di Kensei verso di me: Privarsi di una delle spade del villaggio che fino a quel momento era lui ad utilizzare era un messaggio per me, un messaggio che mi avrebbe infuso coraggio e sicurezza.


    Finalmente una lama degna di questo nome.. chissà se sarai in grado di renderla tua.. giovane Hideo.




     
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    Fine dell'Incontro

    Verso una nuova missione



    Ammetto che, probabilmente, alzai un sopracciglio quando Elmo-san disse "Siete i miei ninja più fidati" e guardai verso il Puntaspilli.
    I suoi ninja più fidati sono un mezzo orbo ed un mezzo morto?, esclusi che stesse parlando di me ed evitai di sottolineare come forse avrebbe dovuto fare affidamento di più sui suoi due Consiglieri, eletti proprio in quella giornata, che non in Bendino-chan e nel giovane della Mano Grigia.
    Mi sembrò ineducato sottolinearlo, specie ora che il genin aveva scoperto di essere in realtà sotto il controllo del Biondino Infame, cosa di cui mi dispiacevo sinceramente per lui.

    Poi si passò all'argomento logistico di dove operare suddetto genin ed il Mizukage disse che non ci sarebbe stato bisogno di andare fino ad Azumaido che anche l'Ospedale di Kiri sarebbe stato un luogo valido, o, eventualmente, Genosha sarebbe andata più che bene.
    Quindi per ora lasceremo stare il Biondino Infame, togliendogli un... Mondo è la parola? Comunque, togliendo qualsiasi cosa abbia fatto al nostro giovane compaesano qui, per poi farglielo scoprire al prossimo viaggio ad Azumaido? Va bene, Mizukage-sama., accettai, riponendo, un pò a malincuore, la spada di suddetto Infame.
    Dovrò scarrozzarmela un altro pò., mi dissi, portandola di fianco a quella che mi era stata data solo qualche ora prima dal Mizukage stesso.
    Sì, in ogni caso, Genosha è di certo un'opzione migliore di agire in mezzo al villaggio, non sapendo cosa potrebbe succedere., concordai con il genin, Vedremo di organizzarci assieme al Tokugawa per quali macchinari potrebbero servire per l'operazione e trasportarli in tempi ragionevoli., conclusi, con un ultimo inchino verso Elmo-san, dopo che ci aveva detto di andare.

    Ero ormai sulla soglia, quando sentii il Mizukage richiamare l'attenzione del Puntaspilli e consegnargli una delle due spade che gli avevo sempre visto al fianco, quella non fatta con un pezzo d'osso.
    Accennai un sorriso sincero: D'altronde è uno dei suoi ninja più fidati., pensai fra me.
    Personalmente avevo due spade alla cintura e non ero molto abile nell'usarle, né ritenevo che la katana, in generale, fosse un'arma a me così affine.
    Ma quello era più un problema mio, per ora c'era da preoccuparsi su come evitare che la giovane Mano Grigia perdesse la vita nel liberarsi del Biondino Infame.
     
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