Obitorio di Suna

[Gestionale]

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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    Y Danone
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    *Da quando la conosceva, Shaina non aveva mai visto Sachiko in quello stato. Ogni volta che si erano incontrate, in qualsiasi circostanza, la ragazza dai capelli rosso fuoco aveva sempre uno splendido e rassicurante sorriso che le illuminava il volto. Ma non quella sera, prima nota stonata. Seconda nota stonata, Reverie non era andata ad accoglierli all'entrata, e anche quella era una cosa che non era mai successa da quando aveva preso in gestione l'ospedale. Una dietro l'altra, quelle note stonate cominciavano a comporre una sinfonia distorta che le piaceva sempre meno. Una volta giunta anche Deidara con la sua sempre presente -e ugualmente assonnata- evocazione gemella, il piccolo gruppo di shinobi cominciò assieme a Sachiko la sua discesa nelle viscere dell'ospedale di Suna. A differenza dei Sand Scorpions, Shaina sapeva dell'esistenza di quel luogo, sebbene non ne conoscesse l'ubicazione precisa, tanto che quasi si stupì nell'apprendere che si trovava esattamente sotto all'ospedale, del resto come nascondere meglio una cosa che mettendola nel posto più ovvio? Ma qualcosa le diceva che il nascondiglio non era stato granché intelligente. Rimase immobile con lo sguardo fisso davanti a sé mentre l'ascensore li portava a destinazione. Lì sotto era successo qualcosa di grave, e non vedeva l'ora di sapere cosa.*

    *Il suo primo incontro con la responsabile dell'obitorio di certo non la tranquillizzò. La giovane Jonin era seduta immobile con il trucco sfatto, sporca di sangue e coi vestiti scomposti come una vecchia bambola dimenticata in soffitta per anni, e se non fosse stato per l'espressione grave degli occhi blu, l'illusione di trovarsi davanti un pupazzo inanimato e non una persona in carne e ossa sarebbe stata perfetta.*

    *A parte la figura centrale, Shaina si guardò intorno alla ricerca di altri elementi di quello strano quadro. Una buca nel terreno, l'ufficio messo a soqquadro, Ai sull'orlo di una crisi isterica e un messaggio scritto con quello che a prima vista sembrava sangue su un armadietto. Una sfida. Al villaggio, alla sua Squadra Speciale, a lei stessa. E nessuna traccia di Reverie. A mano a mano che Namida spiegava con un tono fin troppo freddo rispetto al fuoco che le bruciava negli occhi, la verità su quello che era accaduto le si fece dolorosamente chiara. Reverie, rapita. Tutto il resto sembrò scomparire per un attimo mentre il calore di una furia cieca le cresceva nel petto. E non era la sola. Hoshi era corso da lei con un'espressione che non gli aveva mai visto in viso, simile a quella che aveva quando aveva appreso della morte di Yami, ma molto più decisa di allora, un'espressione che si rifletteva identica a quella dell'Amministratrice. Erano entrambi furiosi per quello che era accaduto.*

    CITAZIONE

    -Reverie è stata rapita?!!.. quanto tempo è passato?!.. Shaina dobbiamo partire subito alla ricerca di Reverie.. dammi l’autorizzazione.. non abbiamo tempo da perdere!!!..-


    *Shaina annuì vigorosamente. Non c'era tempo da perdere se volevano avere qualche speranza di ritrovare la loro amata dottoressa. Le copie di Hoshi partirono di gran carriera, lasciando l'originale insieme a loro a visionare la cassetta che i rapitori avevano lasciato. Fece cenno a Namida di inserirla nel videoregistratore e farla partire. Per quanto una parte di lei volesse correre a dare la caccia a quei bastardi non poteva far altro che aspettare e vedere cosa avessero lasciato per loro.*
     
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    Il filmato sarebbe partito dopo qualche secondo; una voce forse già nota a qualcuno, leggera e pungente come la lama di un pugnale, avrebbe conquistato la scena e probabilmente alimentato gli spiriti bollenti degli spettatori. Un corpo avvolto nella semi oscurità sedeva sul lettino a braccia incrociate; il volto era coperto ma chi aveva avuto il piacere, o la disgrazia che dir si voglia, di vedere quel ninja di certo non avrebbe avuto problemi a riconoscere l'arcinoto nukenin di Kiri: Yashimata.

    " Non mi aspettavo di trovare gli occhi degli Uchiha ma devo ammettere che la magrezza di Suna sa sempre come stupirmi. E' anche vero che non era scontato trovare questo villaggio ancora in piedi...temevo che alla fine la sabbia avesse vinto. Ma poco importa, i risultati di questa mia visita non fanno che mettere in risalto la debolezza di questo villaggio e ciò è di grande conforto per me e per il mare nero che sta per inondare gli accademici. I tempi sono maturi, manca davvero poco alla fine del regno che un tempo il vostro amato Kazekage aveva fondato. Persino le potenti donnole hanno tradito queste terre e io ringrazio quel babbeo di Diogenes per avermi avvicinato alle loro fini abilità. Ma con un guardiano come Hamano cosa potevate pretendere? Due finti otesi che entrano senza problemi alle mura, una rettrice dell'ospedale debole, piena di insicurezze e paure...avete reso tutto troppo facile, quindi Shaina vi concederò l'opportunità di rifarvi. A Kiri sono morti dei civili e il potente Shiltar non ha potuto che osservare la carneficina...tu, invece, saprai salvare la tua amica? E voi Sand Scorpion, saprete dare un senso alla carica che rivestite? Io sono curioso di scoprirlo e, per questo motivo, nei cunicoli nei quali il frenetico Hoshi o l'impulsiva Deidara si saranno sicuramente fiondati, troverete degli indizi. Le vie sono "assegnate", ogni regalo ha un suo preciso destinatario ma per rendere la cosa più interessante non vi dirò esplicitamente di chi si tratta. Vi lascio dunque un numero e i vostri ricordi, entrambi elementi essenziali per risolvere le tre parti del rompicapo e trovare l'affascinante Reverie. Avete venti giorni di tempo, quando il sole è più in alto in cielo fatevi trovare pronti altrimenti la Sunese morirà. Giocate con me, dall'esito di questo confronto molto dipenderà; a voi la prossima mossa...Vi darò un aiutino, giacchè almeno per questa prima parte, probabilmente potrò far affidamento solo sulla tua perspicacia amministratrice: quello che l'occhio vede e l'orecchio sente, la mente crede. Nulla è lasciato al caso; tutti gli indizi sono importanti! Ah, mi meraviglierei se numeri e moltiplicazioni diventassero il problema principale dell'indovinello... Ovviamente mi auguro che la possente Suna sappia lavare i propri panni sporchi da sola senza rifugiarsi dietro il nome di una cadente alleanza...Movet episcopus."

    Di sottofondo un orecchio allenato avrebbe potuto udire qualche sporadico passo e il rumore di qualche oggetto spostato o prelevato. Quindi, trascorso un minuto di pausa durante il quale il giovane avrebbe costantemente mostrato un largo ed inquietante ghigno, il video si sarebbe interrotto e l'immagine di un foglio scritto con allegato una immagine sarebbe comparsa sullo schermo.


    CITAZIONE
    L(2) CHI(5)V(30) (5)` L' O(126)IGI(98)(35) (162)I(126)(126)(45)G(9)T(9) D(25)LL(5) P(35)(126)SO(98)(7) I(28) COMU(84)(30)

    Hoshikuzu: Mi hanno detto che il Kazekage è un gran bevitore, puoi confermarmelo?
    Deidara: Dovresti trovare degli spadini migliori. Le katane di Kiri sono indubbiamente di tutt'altra fattura.
    Hamano: So che puoi annullare le tecniche. Fissati come sono per i katon, a Konoha non ti vedranno di buon occhio!
    Shaina: Nonostante Gaara abbia messo in piedi l'Accademia e l'Alleanza che io ora cerco di distruggere, provo invidia per quel ninja che privato del demone che custodiva, Kaku il monocoda, trovò ancora la forza per realizzare i suoi propositi.

    jpg

    Intanto nei cunicoli la copia di Hoshi avrebbe ben presto realizzato che quel luogo sarebbe stato la casa dei Sand Scorpion per diversi giorni. Ad una prima rapida ispezione, durante la quale nessuna trappola sarebbe scattata, il jonin avrebbe potuto contare cinque strade senza sbocco e una invece che continuava senza poter vedere la fine. Percorrendola lo shinobi sarebbe arrivato ad una diramazione dove la prima via (con una chiara pendenza in salita) lo avrebbe condotto al cimitero di Suna (!?) mentre l'altra, bruciando diverse centinaia di metri, fuori dalle mura del villaggio! Se la copia avesse optato per proseguire a terra nell'inseguimento, poichè poteva vedere nitide a terra le orme dei due fuggiaschi e sporadicamente qualche goccia di sangue, sarebbe arrivato dopo quasi un chilometro allo stesso punto cieco dei suoi compagni in volo: le tracce sparivano nel nulla. I tempi erano stati calcolati con grande attenzione, la rettrice dell'obitorio si era svegliata troppo tardi dal suo sonno e i due avevano accumulato un vantaggio eccessivo persino per la velocità e l'ampio raggio d'azione del potente jonin di Suna.
    Probabilmente la corsa forsennata del Rosso non gli avrebbe permesso di notare proprio tutti gli indizi lasciati da Yashimata, in ogni caso chiunque si fosse addentrato nei larghi cunicoli avrebbe facilmente trovato tutto. In particolar modo quello che sarebbe potuto sfuggire al Chikuma sarebbero state le incisioni presenti sulla sinistra di quattro dei cinque cunicoli chiusi. Sul versante sinistro, il primo cunicolo era contraddistinto dal numero 6 mentre il secondo dal numero 7; a destra invece in corrispondenza della prima diramazione vi era un 9 mentre e alla seconda un altro 6. Il terzo invece non presentava alcuno di questi numeri, tuttavia sulla perente in fondo prendeva posto una seconda scritta di sangue, questa volta ben più incomprensibile della prima trovata dai sunesi nell'obitorio, composta di soli numeri:

    76 4 56 16 - 152 24 120 144 128 72 120 112

    Ma sicuramente ciò che avrebbe maggiormente incuriosito il quartetto sarebbero stati i quattro regali (così gli aveva chiamati Yashimata) posizionati alla fine dei cunicoli numerati. In corrispondenza dei due sei, in quel sul lato sinistro vi era una pergamena bianca mentre in quello di destra un braccio tranciato in via di decomposizione; al numero 7 c'era invece una siringa vuota con un grosso ago mentre al 5 un souvenir tipico di Suna, che si poteva acquistare in qualunque bancarella della piazza, ovvero un modellino della Piramide, nota attrazione del villaggio.



    A voi le belle cose! Come sempre, voi vi muovete io vi descrivo cosa vedete e/o trovate ^^
    NB. Per qualche strano motivo non mi legge più spazi tra i caratteri quindi ho inserito un " - " tra i numeri per indicare che lì c'è uno spazio. Per dubbi msn : )

    png
    https://image.forumfree.it/1/6/8/9/1/1/7/1335009828.png


    Edited by DioGeNe - 21/4/2012, 16:29
     
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    Suna
    ..Il Mostro delle Ombre..
    Sand Scorpion



    Mentre le sue copie scandagliavano l’intera zona per trovare delle tracce o nei migliori dei casi i colpevoli di quello scempio, il rosso originale era rimasto nell’obitorio con il resto della squadra per vedere la cassetta lasciata come regalo dai malfattori. Hoshi era nervoso, agitato e se in quel momento non fosse stato all’interno di quattro mura avrebbe con tutta probabilità scatenato una tempesta di sabbia per scaricare la rabbia. La cassetta era stata inserita e sarebbero serviti pochi istanti a farla partire, il Chikuma non avrebbe mai pensato di rivedere la faccia di quel dannato mostro.

    dannazione


    -YA.. YASHIMATA?!!-


    L’esclamazione del rosso e il digrignare dei suoi denti avrebbe dato modo ai presenti di capire che il giovane rosso conosceva la persona che ora stava parlando in quel video. La sua mano destra era scesa alla bocca del suo stomaco, ogni volta che lo rivedeva o lo sentiva nominare gli sembrava di sentire ancora il terrificante dolore causato da quel devastante colpo ricevuto in spiaggia quell’estate di molti anni prima. Il rosso era confuso, che diavolo voleva quel mostro a Suna. Le sue parole erano come sempre taglianti, atte a creare il caos e dannatamente fastidiose. Non aveva sentito più parlare di lui dopo l’esame chunin ed ora era tornato alla carica, rapendo una delle sua più care amiche, no non l’avrebbe passata liscia. Il giovane Chikuma non era più il moccioso di una volta, almeno non del tutto.

    Yashimata li aveva invitati a risolvere il suo indovinello, una mappa del continente ninja era apparsa sullo schermo e dei regali erano stati lasciati all’amministratrice e ai tre Sand Scorpion, il rosso ancora non capiva a cosa si stesse riferendo, ma ben presto lo avrebbe scoperto.

    Le copie del rosso stavano scandagliando le zone limitrofe al villaggio, tuttavia senza trovare alcun riscontro. La copia che era stata lanciata all’inseguimento dentro al cunicolo non aveva trovato alcuna difficoltà e trappola e mentre procedeva a passo spedito si era trovata solo alcuni cunicoli che andavano in direzioni differenti. La ricerca sarebbe stata lunga e l’avrebbe impegnata per diversi minuti, forse ore ma alla fine l’avrebbe condotta solo fuori dal villaggio in una zona che le sue copie in volo avevano già visionato dall’alto. Una volte esplose tutte le copie avrebbero riversato le informazioni nella testa del Chikuma che intanto si era impegnato per cercare di capire le parole di Yashimata.

    -Mmh.. Shaina.. i cunicoli sono puliti.. non ci sono trappole.. una delle mie copie li ha percorsi tutti.. quello principale finisce fuori dalle mura.. ci sono delle tracce, ma spariscono dopo un po’.. un secondo cunicolo invece sembra portare al cimitero.. molto probabilmente sono passati di li per arrivare fino a qua.. forse è meglio mandare qualcuno ad indagare.. poi ci sono altri quattro cunicoli.. non li ho ispezionati a dovere ma mi sono sembrati dei vicoli ciechi dato che non vi era nessuna corrente d’aria.. forse è meglio andare a dare un’occhiata..-


    Il rosso sarebbe andato personalmente a controllare oppure avrebbe mandato altri quattro cloni a controllare la zona. All’interno di ogni cunicolo il bastardo delle ombre aveva posizionato quattro strani oggetti e aveva segnato con dei numeri la loro posizione. Hoshi durante l’ispezione si era inoltre accorto di un quinto vicolo cieco che portava ad un muro sul quale era stato scritto con il sangue una strana sequenza di numeri apparentemente senza senso.

    -Ma che diavolo vuol dire?!..-


    I rebus e gli indovinelli non erano proprio il suo forte, il rosso sperava di riuscire a raggiungere il malvivente o meglio i malviventi, dato che il sottofondo del video aveva fatto trapelare numerosi suoni di sfondo che davano tutta l’impressione di essere altre persone in movimento, ma non ci era riuscito. Avevano calcolato tutto troppo bene per tralasciare le potenzialità del Chikuma. Non restava che risolvere quel dannato indovinello e alla svelta.

    -Allora.. abbiamo una mappa.. dei numeri che non vogliono dire niente.. mmh.. dei regali.. e queste strane frasi!.. ACCIDENTI IO NON CI CAPISCO NIENTE!!!..-


    Il rosso si era messo le mani in testa arruffandosi tutti i capelli dal nervoso. Se c’era qualcuno che poteva risolvere la situazione questa era Shaina, forse l’unica shinobi li presente con abbastanza sangue freddo da non lasciare nessun particolar al caso.

     
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    « Ah. »
    Più o meno aveva capito tutto. Si erano introdotti nel villaggio, avevano messo a soqquadro l'obitorio e sequestrato qualcuno (Reverie... il nome non le era del tutto nuovo, ma non riusciva a ricondurlo ad un volto). Sì, grosso modo la situazione era abbastanza semplice. Bastava trovare i responsabili e ammazzarli, apparentemente non era la cosa più semplice del mondo ma quanto meno non c'era da girarci troppo attorno. Il problema era solo individuarli, poi una volta fatto si veniva alle mani e ammazzare qualche nukenin non è un problema. Quello si fa sempre volentieri -rapimento o non rapimento. Il problema era il video, nella quale comparve un tipo che prese a blaterale, tant'è che ad occhio e croce aveva lasciato dietro di se indizi.
    « Mphf... »
    Sbuffò platealmente, incrociò le braccia al petto e annuì solennemente.
    « Ok: ho capito tutto. »
    Un istante dopo lo schermo andò a pezzi. Il tavolo fu sfondato e ridotto in tre blocchi distinti. Cento frammenti di plastica e nastro volarono ovunque, formando una vasta rosa di schegge nella stanza. Deidara, gli occhi sgranati in un raptus di rabbia, colpì di nuovo finché non decise che non era tanto divertente fare a pezzi quell'affare e la cosa poteva finire lì. Adesso voleva fare a pezzi quel bastardo che le aveva appena dichiarato guerra.
    Tirò un calcio al resto del tavolo, mandando ogni cosa definitivamente in aria.

    Cattura-94

    « Conficcherò queste spadine tanto a fondo nel tuo cranio che ti ci dovranno seppellire assieme, bastardo. »
    Dietro di lei, Celia sbadigliò platealmente, l'unica creatura al mondo a non trovare né strano né inopportuno il comportamento della sua gemella, che con occhi fiammeggianti si era definitivamente svegliata e aveva trovato qualcuno da fare a pezzi per ammazzare il tempo.

     
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  5. Manu ©
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    L'attesa sembrava durare in eterno così come la rabbia di Hamano, ma alla fine partì il video che avrebbe svelato alcuni degli interrogativi di quella dannata serata.
    Non riconobbe l'uomo dalla voce odiosa nel video ma sembrava che Hoshi avesse avuto già il dispiacere di fare la sua conoscenza.
    Dal suo canto, Hamano già lo detestava con ogni singola cellula del suo corpo.
    Man mano che l'uomo proseguiva il suo discorso il ragazzo faceva sempre più fatica a controllare la sua rabbia e solo la sua ferrea volontà lo tratteneva dal tirare un pugno allo schermo del televisore.
    Quell'uomo sapeva il suo nome e osava insultare l'operato di Hamano alle mura e anche se Hamano non poteva negare che parte di ciò che era successo era anche sua non tollerava che un estraneo criminale gettasse fango sul suo nome.
    Più proseguiva più si delineava ciò che poteva essere definito un piano contorto dal pazzo criminale, che prevedeva indovinelli basati sull'amministratrice e i Sand Scorpions. Come si poteva permettere quell'uomo un tale affronto ai danni di Suna? Era compito loro salvare la capo medica e assicurare quel pazzo alla giustizia, alla loro giustizia.
    Dopo qualche minuto apparve una mappa con vari segni ed indizi, l'uomo sembrava essere odiosamente sicuro di sé tanto da permettersi questi lussi.
    Guardare quel video lo stava facendo impazzire ma improvvisamente l'apparecchio venne distrutto dall'impulsiva Deidara. Neanche lei sembrava andare a genio il tipo, e per una volta Hamano apprezzò i suoi scatti d'ira.

    Grazie mille Deidi.

    Il ragazzo si tuffò poi nelle gallerie per trovare immediatamente qualcosa che potesse essere d'aiuto ma la prima cosa che notò lì dentro era lo strano odore nell'aria, come se ci fosse qualcosa di marcio la dentro.
    Il ragazzo proseguì lungo il cunicolo notando le varie diramazioni e i numeri incisi sopra alcune di loro, ma ciò che continuava ad attirarlo era l'odore di qualcosa che sembrava un cadavere data la puzza.
    Seguendo il suo olfatto raggiunse il cunicolo con sopra inciso uno dei due sei e se ad un primo momento pensava essere solo una coincidenza , dopo essersi avvicinato, capì che ciò che causava quell'odore non era altro che il suo braccio in decomposizione.
    Non sapeva neanche lui come mai era così sicuro che fosse il suo ma appena lo aveva visto gli era scattato qualcosa dentro che non gli faceva venire alcun dubbio.
    Quello davanti a lui era il suo braccio che gli era stato mozzato tempo fa.
    Hamano non pianse, non urlò e non fece scenate di alcun tipo, rimase lì qualche minuto fermo con gli occhi puntati sul suo ex braccio sinistro mentre con calma cercava di non perdere l'autocontrollo.
    Nonostante tutto la rabbia di Hamano sembrava non voler calare tanto che se qualcuno dei suoi compagni lo avesse visto lo avrebbe trovato con la testa bassa, le braccia penzoloni lungo i fianchi ed un'espressione furiosa in volto, ma pian piano Hamano tornò tranquillo come sempre, con una sola e unica certezza, ovvero che avrebbe fatto qualunque cosa al mondo per punire il colpevole di tutto ciò. E così, senza dire niente e fare nulla, Hamano fece la promessa solenne sul suo nome ed onore di punire il criminale.
    Dopo essersi calmato ed aver stabilito i suoi nuovi obiettivi Hamano si indirizzò verso il cunicolo in cui si trovava Hoshi che sembrava abbastanza confuso dalla mole di dati per l'indovinello. A dirla tutta anche Hamano non era molto ferrato in queste cose ma voleva assolutamente mettere le mani sul mascalzone che aveva causato tutto questo.

    Come prima cosa dobbiamo capire il significato dei cunicoli numerati. Dato che ogni cunicolo era per uno di noi significa che i nostri nomi, le nostre abilità o comunque qualcosa legato a noi serve come chiave di lettura per alcuni dei numeri. Inoltre dobbiamo riguardare la mappa del video per ottenere altri indizi.

    Hamano si sarebbe grattato il mento mentre cercava di riflettere su quel dannato indovinello.

     
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