Canzone del deserto

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    Y Danone
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    ..CHE SCHIFO!!!..
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    Più si avvicinava ad Imuz più strani rumori giungevano alle orecchie di Hoshi e della sua copia, il luogo che aveva raggiunto doveva per forza essere la tana di qualche losca organizzazione segreta, non c’erano altre spiegazioni, altrimenti perché tutta quella trafila per raggiungere un buco puzzolente nascosto in chissà quale punto del pianeta. Qualcosa stava avvenendo nella stanza poco più avanti, Imuz era uscito dal tunnel e con tutta probabilità ad attenderlo aveva trovato Aki, il rosso doveva intervenire e alla svelta se non voleva lasciare l’amico nei guai. La sua copia rapida si affacciò dal pertugio dando una prima occhiata all’ambiente.

    Sembrava si trovasse all’interno di una antica e ricamata camera mortuaria, davanti a se Hoshi poteva vedere più in basso altre due figure circondare una strana statua disgustosa e all’apparenza in grado di muoversi. Il volto schifato di Hoshi bloccò un getto di vomito a stento tanto era brutta quella creatura, il chunin era così rapito dalla scena che non notò nemmeno il micidiale pugni che gli era stato lanciato contro da Imuz facendolo sparire in una nuvola di fumo. La copia era andata ed ora Hoshi anche se ancora dentro la tana conosceva praticamente alla perfezione la zona e ciò che avrebbe trovato subito fuori. Sfruttando il fumo della copia ci mise poco a saltare fuori per prepararsi a dare una bella lezione a quei dannati brutti ceffi [Slot Azione].

    -Finalmente ti ho raggiunto maledetto!!!.. ehi Aki tutto bene?.. è arrivata la cavalleria..-


    Il rosso era attento, tutto l’ambiente era sotto il controllo della sua micidiale abilità innata, peccato che il nemico non si fosse lasciato intimorire. Rapido infatti Imuz si era già mosso posizionando a terra il palmo della mano, segno che non preannunciava nulla di buono, Hoshi conosceva bene quella tecnica e qualunque cosa ne fosse venuta fuori sperava non fosse più rivoltante di quello che stava sul piedistallo a poca distanza da loro.

    -AKI ALLONTANATI DA IMUZ!!!-


    Le speranze del rosso svanirono quando dalla coltre di fumo si erse un essere dalle fattezze disgustose, Imuz aveva infatti evocato una specie di mostro verme gigante, questa volta il rosso fu costretto ad inghiottire i succhi gastrici che gli erano saliti fino alla bocca, quel coso faceva davvero schifo e puzzava da morire. Il gigante sembrava non solo essere brutto ma anche forte, rapidamente infatti scattò nonostante le sue fattezze sprofondando nel terreno divorandolo quasi fosse semplice gelatina, era palese che voleva attaccare gli shinobi, anche i Fennec del Chikuma potevano scavare quasi a quel modo nel terreno, se restavano dove erano i due erano spacciati. Hoshi non poteva dire con esattezza dove fosse il verme tuttavia poteva sentirlo muoversi tra le mura di quel posto e quindi capire dove stesse puntando [Sensi Sviluppati Udito]. Non c’era dubbio, quel mostro puntava verso Aki, non poteva lasciarlo al su destino. Il rosso utilizzando tutta la sua velocità quindi scattò per tentare di scagliare via Aki e dargli la possibilità di salvarsi da quell’essere abominevole, aveva un piano per eliminarlo e Aki doveva restarne fuori per questa volta se non voleva rischiare di fare la stessa fine che si aspettava di dare alla creatura gigantesca. Giunto in prossimità dell’amico il rosso lo avrebbe spinto via vedendo la terra letteralmente essere inghiottita sotto i suoi piedi, il verme lo aveva preso e divorato in un sol boccone, una miriade di denti lo avevano catturato trascinandolo dentro il ventre [Slot Azione].

    -WAAAAAAARGH!!!..-


    Nonostante il brutto colpo il rosso era ancora vivo e vegeto e pronto a tornare in azione, i suoi sensi perfetti e le sue conoscenze lo avrebbero aiutato a venir fuori da quella brutta situazione. Il moccioso sentiva che tutto il suo corpo stava letteralmente per essere fatto a pezzi, in pochi istanti i suoi vestiti erano stati fatti a brandelli da dei piccoli denti affilati che sembravano dediti a tritare la terra e qualsiasi cosa quel bestione mangiasse, fu semplice per il rosso identificare rapidamente la struttura del vermone [Vista Perfetta][Vista Notturna][Conoscenze Mediche Intermedie]. Anche se non era un biologo o animalista gli bastarono poche occhiate per capire che quel coso in fin dei conti non era altro che un grosso invertebrato composto di tessuti molli, un organismo gigante ma di una semplicità quasi primordiale, se le cose stavano così non gli restava che una cosa da fare prima di ritrovarsi completamente sciolto in quella strana sostanza verdastra che colava dalle pareti di carne, giunte le mani in un unico sigillo il rosso si sarebbe concentrato al massimo per poi lasciare esplodere tutta la sua potenza, quel coso non l’avrebbe passata liscia.

    -ESPLODI MALEDETTO BASTARDOOOOOO!!!!R AAAAAAAAAARRGH!!!-


    Il rosso in un solo istante avrebbe emesso un potentissimo soffio in rapida espansione che avrebbe macinato e fatto con tutta probabilità deflagrare dall’interno quella creatura. Un soffio d’aria tagliente dalla forma sferica si sarebbe propagato all’interno dello stomaco del verme raggiungendo un raggio di sei metri, di sicuro per quanto elastico e resistente quel coso non poteva deformarsi tanto considerata inoltre l’immane potenza scatenata dal ragazzino, i presenti da fuori molto probabilmente sarebbero stati sorpresi di vedersi poco dopo completamente imbrattati delle carne e del sangue di quel coso schifoso [Slot Tecnica Avanzata][Kaze no GenshiBakuhatsu][Potenza: 60+5 / Slot Aria x6 /Raggio: 6m / Vento II / Controllo Abilità Secondaria: Chakra / Consumo: 44 pc].



    SE il vermone fosse esploso il rosso sarebbe caduto a terra per poi rialzarsi subito e puntare Imuz e i due vicino alla strana statua con fare minaccioso. I vestiti del rosso erano completamente stati fatti a brandelli mentre numerose piccole ferite erano visibili su tutto il suo corpo [Ferita Leggera x2]. Il rosso era completamente imbrattato di schifezza viscida e puzzolente, di sicuro ci avrebbe messo un bel po’ a ripulirsi da quello schifo.

    -Anf.. anf.. scusa vermone.. ma noi Chikuma.. Anf.. siamo piuttosto pesanti da digerire!..-


    Pulitosi un po’ da quella roba il rosso si sarebbe guardato attorno pronto a reagire a qualsiasi rappresaglia da parte dei nemici, era ancora in grado di sistemarli tutti senza problemi, di certo non si sarebbe fatto intimorire dalla situazione e dall’esperienza appena vissuta. Imuz era stanco ed i suoi amici molto probabilmente non avevano intenzione di combattere dato che non lo avevano fatto subito dopo l’evocazione del verme.

    -Ok arrendetevi brutti bastardi!.. comincio ad essere stanco di starvi appresso.. allora Imuz.. sputa il rospo!.. dove ci troviamo?.. che diavolo di posto e mai questo?.. e inoltre chi sono quei due e soprattutto.. che diavolo è quella schifezza gigante che sta sull’altare.. che accidenti state combinando qui sotto?!!..-


    Lo sguardo del rosso era minaccioso e per niente tremante, se fosse stato necessario pestare ulteriormente il nemico per farlo parlare il rosso sarebbe scattato senza indugiare. Quel dannato sfregiato gliene aveva fatte passare di tutti i colori, adesso era giunto il momento di avere delle risposte prima di fare sfociare tutto in una scatenata rissa da bar.



    SE la tecnica del rosso non fosse stata sufficiente a far esplodere il verme una carta bomba avrebbe sicuramente aperto un varco abbastanza grande sul ventre di quel coso per dare modo al rosso di fuggire indisturbato [Slot Azione][Carta Bomba II / Distruttiva / Potenza: 70 / Consumo: 5pc]. Una volta fuori il ragazzino avrebbe ripetuto e detto le stesse cose del caso precedente, la sua attenzione vigile e la sua carica di energia avrebbero ricoperto la stanza lasciando intendere ai presenti le poche buone intenzioni del Chikuma.


    SPOILER (click to view)
    HOSHIKUZU CHIKUMA
    Chakra: 76/250
    Ferite: 27.5/30 [1/2 Leggera al Braccio Sx] + [Leggera x2 sparsa]
    Tonico di recupero Medio 1/2
    Boomerang Gigante (Abbandonato nell’antro)

    SHUUKI
    Chakra: 75/80

    SPOILER (click to view)
    Kaze no Genshibakuhatsu – Esplosione Atomica Di Vento
    Villaggio: Tecnica personale di Hoshikuzu Chikuma
    Richiede: Manipolazione del Vento
    Sigilli: Uno
    Descrizione: Tecnica rapidissima e dal potere devastante che viene utilizzata principalmente per difendersi da attacchi improvvisi portati dai nemici, ma anche per portare un ingente attacco contro più avversari. Composto il sigillo il Chikuma emetterà dalla bocca un violentissimo turbine d’aria che lo avvolgerà completamente in una sfera di vento. Le forti correnti d’aria si espanderanno così propagandosi per diversi metri danneggiando tutto ciò che incontrano, con la stessa velocità del vento indicato dall'innata, la tecnica consuma gli slot dimensionali d’aria del chikuma, se insufficenti non potrà quindi utilizzarla. Ogni slot dimensionale utilizzato aumenterà il raggio della sfera di vento di un metro mentre la sua potenza di 10, gli effetti del vento inoltre rimarranno allontanando tutti i ninja coinvolti nell’esplosione seguendo le regole dell’innata. Indipendentemente dal numero di slot dimensionali non utilizzati per la tecnica il Chikuma non potrà più utilizzarli fino la fine del turno.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello 4 / Consumo: Basso + Basso x slot dimensionale)

    SPOILER (click to view)

    TACCUINO



    PERSONE COINVOLTE nell' INDAGINE

    Otomo:
    - Si è suicidato alle Mura di Suna apparentemente gettandosi
    - Viene descritto dai colleghi come Schivo, Solitario, Pensieroso / Dagli amici come Solare, Allegro, per bene.
    - Era un Guardiano delle Mura.
    - Suonava il Flauto
    - Era infognato in qualcosa di grosso e pericoloso!!!


    Guardia alle Mura:
    - Conosceva Otomo da una settimana.
    - Ha sentito Otomo canticchiare prima del suicidio.
    - Sembra una persona tranquilla e pacata.


    Imuz:
    - Si definisce uno degli amici più stretti di Otomo.
    - Sembra piuttosto triste per la scomparsa dell'amico.
    - Durante la perlustrazione della casa sembra nascondere uno scaffale anche se non esita ad abbandonarlo durante il lancio del sasso.
    - Non sembra essere totalmente sincero.
    - Ha una grossa cicatrice sul volto.
    - HA DICHIARATO DI ESSERE l’ ASSASSINO DI OTOMO
    - Possiede abilità Ninja che lo rendono Gelatinoso e apparentemente Immortale


    Lanciatore Misterioso:
    - Ha lanciato un sasso dentro la casa di Otomo durante la perlustrazione con un messaggio che mette in guardia i ninja da IMUZ.
    - Ha una folta barba brizzolata e gli occhi blu.
    - Sa utilizzare Tecniche ninja di alto livello
    - Morto squartato


    INDIZI RACCOLTI:

    - Il luogo da dove si è gettato Otomo sembra privo di polvere come se l'uomo fosse stato li per parecchie ore seduto.

    - Pezzo di spartito.

    - La casa di Otomo sembra essere stata ripulita da cima a fondo.

    - Sasso lanciato dalla finestra.
    - Avvertimento Imuz.
    - Secondo pezzo di spartito.
    - Spartito Completo.

    -Lo spartito è una Fuuinjutsu sonoro che permette l’accesso ad una camera sotterranea




     
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  2. Raccoon
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    Humpty Dumpty
    Parte 8


    [Mantengo attiva la TS]


    Avevo visto giusto! Non solo al varco mi aspettava un nemico, ma era proprio quel grandissimo stronzo di Imuz. Brutto doppiogiochista traditore! Allora era davvero in combutta con quei veneratori di statue grottesche! Comunque...altre cose avevano bisogno di una spiegazione!

    «CHE DIAVOLO SEI, IMUZ!?!»

    Il mio colpo sembrava non aver sorbito un grande effetto. Il collo, la spalla e parte della testa si erano deformate nell'esplosione, ma lui non ne aveva ricevuto, apparentemente, nessun danno. "Stai a vedere che mi è toccato pure l'uomo budino!"
    Ad ogni modo, almeno il braccio ero riuscito a ferirlo con uno dei tirapugni. Peccato che nell'esplosione uno fosse stato completamente distrutto e l'altro avesse perduto il sigillo. Avrei dovuto usarne un altro.
    Adesso, però, accanto a me c'era Hoshi. Era spuntato all'improvviso dal tunnel, e mi aveva salvato da una fine certa: senza ombra di dubbio Imuz si era reso conto di me e mi avrebbe attaccato se Hoshi (anzi, una sua copia) non fosse arrivato in tempo per salvarmi. Lui mi aveva permesso di colpire, seppure non nel modo che avevo previsto, il nostro avversario.

    «Beh, grazie Hoshi. Senza di te me la sarei vista davvero brutta!»

    Il bastardo però non ci dette neppure tempo di riprendere fiato che già aveva composto un paio di sigilli, si era toccato il braccio e aveva fatto un segno a terra. Pessimo segno. Sapevo benissimo cosa significavano quei gesti. La tecnica del Richiamo la conoscevo abbastanza bene, anche se non sapevo utilizzarla ancora per evocare creature intelligenti. Oddio, per questo neppure Imuz.
    Quello che spuntò dal fumo (e quindi dal niente, perché il fumo, a quanto pare, viene sempre dal niente. Dev'essere una cosa dei mondi delle evocazioni: son fumosi) non si sarebbe potuto definire intelligente neppure con tutta la buona volontà di questo mondo. Sembrava un grosso - grossissimo - vermone. Tutto viscido, scosso da fremiti e con una bocca circolare irta di zannine. Somigliava molto a quell'orrida statua più sotto.
    Il tempo di un attimo, e quella era affondata nel terreno come fosse burro. La caccia era cominciata.

    Mi guardai intorno con nervosismo. Sapevo cosa significava: quella cosa stava per attaccarci da sotto terra. Ah ah. Divertente. "Ma noi siamo sotto terra!!! Quella cosa può attaccarci praticamente da qualsiasi direzione!!"
    Più veloce che potei afferrai un coltello e vi arrotolai un sigillo. Proprio in quel momento la terra sotto i miei piedi si aprì, e il mostro apparve. Mi avrebbe ingoiato se, un istante prima di finire nelle sue fauci, Hoshi non mi avesse spinto via con forza, facendosi mangiare al mio posto.

    «HOSHI!!!! NOOOOOO!!!»

    Caddi a terra e rotoli. Da un buco sul soffitto indovinai dove fosse scomparso il bestione. Prima che potesse venirgli la bella idea di attaccarmi di nuovo, rendendo vano il sacrificio del rosso, lanciai il coltello giù dal parapetto, dritto nella schiena dell'orrida statuta che ancora raspava il terreno con quella sua bocca disgustosamente realistica. Per un secondo vidi il mio doppio sorridermi, poi mi ritrovai esattamente accanto alla statua, a circa due metri da essa {Slot T. Base ---> Slot Azione. Chakra: ½ Basso}. "Vediamo quanto è importante questa statua per te, Imuz!" Mi era venuta improvvisamente in mente una cosa, e volevo verificare. Anche se mi sarebbe costato parecchio in termini di Chakra.
    Da quella distanza ravvicinata, lanciai altri due coltelli verso i due uomini che stavano pregando, mirando in entrambi i casi alle articolazioni delle anche (uno a destra e uno a sinistra). In questo modo contavo di rendere loro difficile il movimento. Per essere sicuro che il colpo fosse abbastanza incisivo, impastai un po' di Chakra nelle braccia {2 Slot Azione. Chakra: ½ Basso per braccio in Forza}.

    Se il mio attacco fosse andato a segno e quei due avessero incassato i colpi, avrei composto due soli sigilli, ed avrei quindi sputato una discreta quantità di cenere e fumo {Slot T. Avanzata: Nuvola Esplosiva}. La nuvola così formata sarebbe andata ad inglobare completamente i due e la statua. L'esplosione probabilmente non avrebbe ucciso i due. Non sapevo ancora se fossero cattivi, o se solo costretti ad adorare quella divinità informe, o chissà che altro. E non volevo uccidere degli innocenti. Purtroppo, far loro del male era necessario. Oltretutto, se fossero stati malvagi mi sarei portato avanti col lavoro.

    «Fatti sotto Imuz!»

    Avrei quindi morso il sottile filo di fumo che ancora mi teneva attaccato alla nube. Questa sarebbe esplosa. Avrebbe fatto veramente un gran bel BOOM!, di quelli che si vedono nei film.
    "Cavolo, questa tecnica mi lascia quasi senza energie...meglio mangiare un tonico.."
    Avrei afferrato la piccola pallina e me la sarei messa in bocca. Come sapore faceva veramente schifo, ma almeno mi sentii tornare un po' di forze.

    [...]


    Se invece i due non fossero stati colpiti dai coltelli avrei comunque provato ad eseguire la tecnica della Nuvola Esplosiva e quindi a mangiare un tonico, ma per loro sarebbe stato molto più semplice evitarla e preparare un eventuale contrattacco.

    SPOILER (click to view)
    Chakra: 8 Bassi e ¾, in ogni caso.
    Vitalità: 14/14
    Forza: 300
    Velocità: 425
    Resistenza: 275
    Riflessi: 325
    Slot azione 1 : lancio coltello.
    Slot azione 2 (convertito da Slot tecnica): teletrasporto.
    Slot azione 3: attacco un omino col coltello (anca destra)
    Slot Azione 4: attacco un omino col coltello (anca sinistra)
    Slot Tecnica: Nuvola Esplosiva
    Slot Azione extra (incalzare): ingoio tonico

    Nuvola Esplosiva – Haisekishou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Capra (Medio)
    L'utilizzatore espellerà una nuvola di cenere e fumo dalla bocca, che andrà ad espandersi in una sfera avente raggio circa 3 metri; la velocità dell'espansione sarà pari all'energia dell'utilizzatore. Nel momento in cui l'utilizzatore interrompe il flusso di fumo, mordendo tale nube, questa andrà ad esplodere, causando un'esplosione di potenza 40 nel raggio di 6 metri, senza però danneggiare l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]

     
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  3. Cougar™
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    ~ Canzone del deserto...
    ... atto quarto: sostenuto~



    Certe scene sono più ad adatte alle pagine di un horror scadente che alla vita reale. Combattere al chiaro di luna, in mezzo al deserto con una specie di mostro mutante... beh, rientra tra quelle. Purtroppo però alle volte non si può scegliere e Lux era costretto in questa paradossale situazione. A nessuno però sarebbe sfuggita l'atmosfera che profumava l'aria: tutta la serata, tutta la nottata erano state un susseguirsi di avvenimenti tanto veloci quanto assurdi in un climax di follia che non sembrava aver fine. Almeno non in quel momento. Il vento della notte portava ai due l'odore delle macerie della casa bruciata di Otomo, ultima ma non ultima delle sventure della notte. Unica costante era la luna piena, che impietosa aveva continuato a brillare su tutto quel sangue, sopra quella follia. Se qualcuno avesse potuto congelare quegli attimi ed esplorare le menti dei contendenti vi avrebbe sicuramente trovato più domande che risposte. Cosa poteva essere successo ai suoi compagni? Dove fossero finiti? Chi fosse quel mostro e quali piani avesse in mente? Che ruolo poteva giocare Lux in tutto questo? Tutte domande legittime e meritevoli di attenzione, ma che non avrebbero trovato risposta. Oppure no? Forse fu per pietà, o forse fu per insofferenza, accadde che in quel momento le poche nuvole presenti nel cielo, sospinte dal vento, coprirono a intervalli la luna. L'abominio sembrava aver superato le prime difficoltà con il terreno e procedeva spedito verso il monaco che velocemente scopriva le sue prime carte, in un approccio ragionato da vero stratega, mentre l'essere fu costretto a finire la sua corsa in un cumulo di sabbia. In un attimo si erano scambiati le posizioni, quella schivata aveva permesso al giovane di frapporsi fra quella specie di istrice e la sua meta, qualunque fosse. Il tutto fu compiuto fluidamente, come se fosse già stato concordato dai due contendenti. Unica nota stonata furono i kunai che incontrarono anche sulla schiena degli aculei come sulla parte frontale, portando ad un nulla di fatto. Sembrava infatti che quella specie di spinosa corazza potesse sopportare senza problemi il danno provocato da quei semplici pugnali. L'ombra gettata dalle nuvole proseguiva veloce, lambendo ora la posizione del mostro e rapidamente inghiottendolo nella semioscurità. Sembrava quasi fosse tutto un atto di una qualche entità superiore che volesse coprire dalla vista quella mostruosità. Ma il giovane Lux non si fece spaventare da questa contingenza di fenomeni e in un attimo bloccò in una tecnica l'avversario, che per tutta risposta non fece altro movimento che un giro su sè stesso. Esatto, si girò e guardò direttamente il giovane, con aria di sfida. Ora la faccia, libera dall'aspetto canino, era tornata quella di un normalissimo giovane dai capelli biondi, con un beffardo sorriso sul volto.

    - Sai una cosa monachello? Mi fa sorridere che tu non sappia nemmeno per cosa combatti. - stese in quello una mano uncinata verso l'altro - Ma io, al contrario dei miei compagni, sono ritornato a vita magnanimo. E per questo ti racconterò una storia... - chiuse il pugno e ritirò indietro il braccio - Cosa faresti se ti dicessi che il deserto è vivo? O meglio che lo era? Forse ti ricorderà una vecchia filastrocca, una di quelle che le madri cantano ai bambini per farli addormentare... com'è che diceva? Ah sì...


    Se c'è qualcosa che puzza di più dell'esterno di un verme gigante... è l'interno di un verme gigante. Sicuramente è questo che pensava Hoshi mentre l'animale lo inghiottiva rapidamente, mentre la saliva dell'invertebrato gli scorreva prima sui vestiti, bruciandoli in poco tempo, e arrivando infine alla sua pelle, ma il rosso non si scompose. Anzi aveva già pronta la controffensiva. Rapidamente compose alcuni sigilli e durante il nuovo assalto della bestia la fece esplodere dall'interno. Quello che ne risultò fu una specie di pignatta piena di acido, che sparse il suo liquido malevolo lungo tutte le pareti della stanza. Il giovane sarebbe riuscito a ritrovare il terreno senza troppi danni, fatta eccezione per alcune leggere abrasioni e delle lacerazioni, decisamente irreparabili, alla parte superiore del suo vestito. In tutta questa confusione anche Aki si era dato da fare e nel tempo di un pensiero si teletrasportò al centro della stanza, molto vicino ai due adoratori e a quella specie di statua. In tutto quel trambusto Hoshi riuscì però a individuare Imuz , il quale, divenuto d'un tratto completamente liquido, si stava infilando in una porta secondaria, appena sotto la rampa. Ma la situazione era destinata a mutare di nuovo: le mosse di Aki infatti avrebbero avuto delle conseguenze inaspettate. Il giovane infatti, subito dopo aver lanciato due kunai verso gli altri avversari, compose i sigilli necessari ad una tecnica alquanto potente e distruttiva. Eppure , anche in questo buon piano, c'era qualcosa di non calcolato, che rischiava di mandare a monte la riuscita. Era infatti davero così saggio effettuare una tecnica di tal portata distruttiva... sottoterra? Ma non ci fu tempo per ragionare, i kunai colpirono i due, solo per farli scomparire in una nuvole di fumo. Bunshin, decisamente. Ma ormai era troppo tardi per fermare la tecnica. Fu solo un attimo. Poi l'esplosione scosse l'intera sala. Ma il rimore dell'esplosione fu coperto da un'altro più forte, più stridulo: un grido animalesco.

    Fuori c'è il vento
    che veloce soffia tra le dune

    mentre lentamente la polvere si abbassava
    e alza un tornado, anzi cento
    puoi fuggire solo con una fune!

    i due fra le macerie dello scarso mobilio scorsero
    Ma se c'è la mamma con te
    non hai bisogno di niente

    i resti di quella che doveva essere la bestia sulla piattaforma
    perché anche il tornado più forte
    la tua mamma non lo sente

    era viva, o meglio lo era stata. Un enorme squarcio sul ventre ne aveva decretato la fine
    e sai perché
    Perché tua mamma chi è?

    e da quello squarcio i due videro qualcosa che li avrebbe tormentati ogni giorno...
    è il deserto che vive in te
    è il deserto che vive in te...-


    Mentre lentamente la voce cantilenante spariva lo sguardo rimase fisso sul monaco - Sembra assurdo, ma questa non è solo una filastrocca... Prima che ciò che tu conosci come Sunagakure fosse fondato, questo paese era sotto il dominio di un essere unico e potente, che lo amministrava con saggezza. Ma le lotte tra i demoni maggiori non lasciavano spazio a angoli di paradiso e così, un brutto giorno, uno di essi decise di conquistare questo ridente paesaggio. La guerra che ne seguì fu così violenta che l'intero territorio si distaccò dal suolo e sotto i colpi dei due contendenti si distrusse in miliardi di frammenti. Questi frammenti ricaddero lentamente sul luogo, dando origine a quello che ora noi chiamiamo deserto. Il demone maggiore, vedendo perso l'oggetto della contesa, se ne andò velocemente, mentre il nostro magnanimo signore rimase e decise che avrebbe reso vivibile quel piccolo suo piccolo nuovo mondo. Quando infine arrivammo noi shinobi, ci chiese di stringere un patto di alleanza, perché nella sua infinita bontà accoglieva con gioia il nostro arrivo. All'inizio andò tutto bene e nella prima sede del Sunagakure la sua effige splendeva in ogni via, e templi venivano eretti in suo onore. Ma non era destinato a durare. Con la comparsa dei Jinchuuriki ci illudemmo di poter controllare il potere dei demoni maggiori, di essere loro pari. E il sangue bagnò di nuovo le nostre strade, mentre il deserto da ricordo del paradiso antico divenne strumento di morte. Fu allora che le strade si divisero e che nacque quel villaggio di cui ora tu porti il coprifornte. Ma ora siamo tornati, e ci riprenderemo ciò che è nostro.-


    Larve, milioni di larve. Ecco quello che uscì dalla quella strana creatura. Si contorcevano in spasmi convulsi, coperte di un liquido trasparente e da un'altro più denso e scuro: forse sangue. Quelle cose, quei piccoli esserini, erano ancora vivi, sopravvissuti all'esplosione del loro genitore ora stavano morendo, uno dietro l'altro, per l'esposizione prematura all'esterno. Era ironico come l'essersi salvati da una morte rapida per mano del jutsu li condannava ora a sofferenze indicibili. Ed era amaro osservare come le più grosse tra loro si facessero strada tra le altre, schiacciandole e condannandole, alla ricerca del cadavere del loro creatore, sperando di potersi salvare. A quella vista i deboli di stomaco non avrebbero retto, mentre grumi di larve ormai morte cadevano dal corpo senza vita dell'essere, impattando e smembrandosi al contatto con il suolo. E così era quello che stavano adorando così ardentemente da usare addirittura dei bunshin. Ma qual'era il legame fra quella bestia immonda e Imuz, e Otomo? Le risposte che quei due desideravano non erano ancora alla loro portata, mentre qualcun'altro, metri sopra di loro, stava invece avendo le prime rivelazioni su quell'intricato caso.

    -Siamo riusciti a trovarlo, NOI!-Per un attimo sembrò inorgoglirsi, mentre i suoi occhi ardevano di gioia - E una volta giurato fedeltà ci ha benedetto! E ora siamo rinati! Come suoi figli! E questo ci ha garantito nuove capacità, poteri oltre l'immaginabile... tutto al prezzo di diventare uno con lui, di ospitarne un figlio, di rinascere per lui! Ben misera cosa invero.- quindi tornò con lo sguardo a Verso Lux e estratta una corda vi fece dei nodi rapidamente, legandosela poi ad un braccio - E ora che sai... puoi morire in pace, come quel folle traditore di Otomo! Detto questo riprese la posa da battaglia, attendendo l'assalto del monaco.


    Quando finalmente la polvere si fu alzata del tutto i due notarono le uscite, una delle quali ora ostruita da una buona quantità di detriti. Hoshi avrebbe indicato subito quella bloccata come la via di fuga presa da Imuz per sfuggire ai loro attacchi, ricordava infatti bene come si fosse tramutato in liquido per sfuggirgli. L'altra invece era una porticina seminascosta, dello stesso colore del muro e quindi mimetizzata molto bene, apertasi con l'esplosione. Ora i due avano due strade di fronte, e poco tempo per decidere sul da farsi: se infatti volevano riprendere Imuz avrebbero dovuto sbrigarsi. Anche l'altra via era però una tentazione forte, gli avrebbe forse permesso di far luce sulla situazione? Era ancora tutto così difficile da comprendere, il quadro completo lungi dal mostrarsi ai loro occhi. Dovevano scegliere, di nuovo.
     
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    ..Cercare un Via di Uscita..
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    Appena uscito da quel dannato mostro mangia terra Hoshi ebbe appena il tempo di vedere Aki impostare una tecnica dal potere devastante contro quell’immonda statua che stava grattando il suo stesso piedistallo. Una forte esplosione scosse la stanza facendo saltare in mille pezzi quella schifosissima cosa, di certo lo stomaco del giovane Chikuma non era mai stato messo così alla prova. Tra i detriti volanti e la polvere alzata Hoshi riuscì a vedere Imuz liquefarsi per poi sparire rapidamente verso quella che sembrava essere l’unica uscita visibile. Inutile il tentativo di seguirlo in quanto diversi detriti erano caduti davanti al passaggio rendendolo inagibile, di certo ora dovevano trovare un modo per andarsene da li anche se Hoshi non sembrava preoccupato più di tanto della cosa dato che poteva sempre contare su degli abili scavatori.

    -Maledetto Imuz!.. giuro che me la pagherai cara.. bah è inutile inseguirlo.. ormai è andato.. ehi Aki tutto appost..-


    Il rosso si sarebbe voltato verso l’amico per poi scoprire l’orrore di ciò che la sua tecnica aveva liberato, questa volta un bel getto di vomito non lo risparmiò il giovane shinobi, lo schifo e l’olezzo che proveniva da quegli esseri immondi era qualcosa di indescrivibile. Dalla statua infatti erano uscite un infinità di larve che pian piano sembravano morire alla presenza dell’aria, quella specie di statua dunque doveva essere una incubatrice per tenere in vita quei vermi schifosi, Aki aveva fatto bene a distruggerla.

    -Bleah!!!.. ma che diavolo sono?!.. larve giganti super schifo deluxe?!!.. cavolo credo che vomiterò ancora.. puzzano da morire.. bleah.. ehi Aki.. raccogliamo dei campioni.. la squadra scientifica sarà felice di analizzare questa roba!.. attento non vorrei avessero qualche altra sorpresa schifosa per noi..-


    Il rosso quindi avrebbe preso dal kit medico che aveva con se dei guanti in lattice e delle bustine, quindi ne avrebbe velocemente passate alcune anche all’amico, dovevano fare in fretta se non volevano ritrovarsi schiacciati da quella stanza che ormai sembrava cedere ai pesanti attacchi dei due. Hoshi avrebbe preso delle larve morte, del liquido presente vicino alla statua vivente e un pezzo della statua, addosso inoltre aveva ancora sui vestiti un po’ di quella roba acida ormai secca, non sarebbe servita a niente ma tanto valeva raccoglierne un po’ data la situazione.

    -Ok basta così!.. dobbiamo trovare un modo per uscire da questo posto.. Imuz è passato di la.. ma è tutto crollato.. dannazione deva pur esserci un altro passaggio!!!..-


    Il rosso avrebbe cercato in lungo e in largo fino ad accorgersi di un passaggio segreto che molto probabilmente era venuto fuori grazie all’esplosione. Il Chikuma si sarebbe fatto aiutare da Aki per smuovere la porta e cercare di vedere se il passaggio fosse agibile, come prima cosa avrebbe sentito se vi fosse dell’aria respirabile, non voleva certo capitare in qualche specie di tomba piena di cadaveri e gas metano, quindi avrebbe usato i suoi sensi più sviluppati per individuare trappole o trabocchetti di genere [Vista Notturna / Vista Perfetta].

    Se tutto fosse stato apposto il rosso sarebbe avanzato con molta cautela invitando Aki a fare lo stesso, non sapeva se il passaggio li avrebbe condotti fuori, per ora ciò che contava di più era non restare schiacciati sotto le macerie e quel passaggio sembrava essere rimasto intatto dai loro attacchi il che li avrebbe protetti in caso di crollo. Il rosso avrebbe osservato tutto con grande attenzione, nel frattempo avrebbe acceso l’accendino per vedere se quel passaggio era collegato in qualche modo all’esterno, se vi era anche un rivo d’aria la fiamma si sarebbe scossa indicando che da li si poteva uscire. Ora la cosa più importante era portare avanti l’indagine per carpire più informazioni possibili e trovare un modo per uscire, il Chikuma in caso di vicolo cieco avrebbe comunque usato uno dei suoi Fennec per scavarsi una galleria fino a raggiungere l’esterno. Non restava che scoprire cosa nascondeva ancora quel luogo così macabro.



    SPOILER (click to view)
    HOSHIKUZU CHIKUMA
    Chakra: 76/250
    Ferite: 27.5/30 [1/2 Leggera al Braccio Sx] + [Leggera x2 sparsa]
    Tonico di recupero Medio 1/2
    Boomerang Gigante (Abbandonato nell’antro)

    SHUUKI
    Chakra: 75/80


    SPOILER (click to view)

    TACCUINO



    PERSONE COINVOLTE nell' INDAGINE

    Otomo:
    - Si è suicidato alle Mura di Suna apparentemente gettandosi
    - Viene descritto dai colleghi come Schivo, Solitario, Pensieroso / Dagli amici come Solare, Allegro, per bene.
    - Era un Guardiano delle Mura.
    - Suonava il Flauto
    - Era infognato in qualcosa di grosso e pericoloso!!!


    Guardia alle Mura:
    - Conosceva Otomo da una settimana.
    - Ha sentito Otomo canticchiare prima del suicidio.
    - Sembra una persona tranquilla e pacata.


    Imuz:
    - Si definisce uno degli amici più stretti di Otomo.
    - Sembra piuttosto triste per la scomparsa dell'amico.
    - Durante la perlustrazione della casa sembra nascondere uno scaffale anche se non esita ad abbandonarlo durante il lancio del sasso.
    - Non sembra essere totalmente sincero.
    - Ha una grossa cicatrice sul volto.
    - HA DICHIARATO DI ESSERE l’ ASSASSINO DI OTOMO
    - Possiede abilità Ninja che lo rendono Gelatinoso e apparentemente Immortale
    -E’ riuscito a scappare


    Lanciatore Misterioso:
    - Ha lanciato un sasso dentro la casa di Otomo durante la perlustrazione con un messaggio che mette in guardia i ninja da IMUZ.
    - Ha una folta barba brizzolata e gli occhi blu.
    - Sa utilizzare Tecniche ninja di alto livello
    - Morto squartato


    INDIZI RACCOLTI:

    - Il luogo da dove si è gettato Otomo sembra privo di polvere come se l'uomo fosse stato li per parecchie ore seduto.

    - Pezzo di spartito.

    - La casa di Otomo sembra essere stata ripulita da cima a fondo.

    - Sasso lanciato dalla finestra.
    - Avvertimento Imuz.
    - Secondo pezzo di spartito.
    - Spartito Completo.

    -Lo spartito è una Fuuinjutsu sonoro che permette l’accesso ad una camera sotterranea

    -Campioni di Larve Morte
    -Campione di statua vivente Morta
    -Liquido larve e statua
    -Succhi gastrici vermone


     
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  5. -Diablo-
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    L'offensiva aveva trovato in parte il suo obiettivo, in parte era stata vanificata.
    Il lancio dei kunai era servito solamente a comprendere che pure sulla schiena, l'aberrazione portava degli aculei protettivi ma che sarebbero risultati ulteriormente utili in caso di offensiva.
    Ma il suo GenJutsu, quello molto probabilmente aveva sortito il suo effetto, dato che il contatto visivo era stato stabilito e il mostro s'era solo girato verso il monaco, senza avanzare, forse consapevole che sarebbe "sprofondato" ulteriormente.
    Non ne comprese pienamente il motivo, ma quella cosa che aveva inseguito fino ad ora si decise a parlare, forse si sentiva intrappolata? Forse voleva prendere tempo?
    Poteva benissimo lanciarsi contro Lux e fargli la pelle come aveva fatto con quel poveraccio nella piazza, eppure, dopo essersi ritrasformato in un normalissimo giovane, prese a discorrere:
    CITAZIONE
    Sai una cosa monachello? Mi fa sorridere che tu non sappia nemmeno per cosa combatti. Ma io, al contrario dei miei compagni, sono ritornato a vita magnanimo. E per questo ti racconterò una storia...Cosa faresti se ti dicessi che il deserto è vivo? O meglio che lo era? Forse ti ricorderà una vecchia filastrocca, una di quelle che le madri cantano ai bambini per farli addormentare... com'è che diceva? Ah sì...

    Cominciava male. Nessuno lo aveva mai chiamato "monachello", lui non sarebbe di certo stato il primo a mancargli di rispetto in quel modo:
    Filastrocche? Il deserto vivo? A cosa dovrei credere ormai che ho di fronte la follia incarnata?
    Quindi la recitò, quella filastrocca che secondo la bestia, la madre di Lux avrebbe dovuto cantargli da piccolo. In effetti era orecchiabile, ma mentre usciva dalle sue labbra infime sembravano quasi una maledizione.
    Seguì una lunga... forse fin troppo lunga spiegazione. Demoni... guerre e mistici poteri. Tutto ciò aveva dell'incredibile, anche per chi tramite il chakra evocava spuntoni di roccia o muoveva con abilità il vento.
    Ciò che in realtà colpì maggiormente l'animo del ragazzo di Suna fu scoprire che dietro ad un omicidio apparentemente così semplice, si nascondevano questioni di tali dimensioni! Tutto ciò esulava completamente dal loro semplice compito di investigazione. Se tutto si fosse risolto, se fossero riusciti a sistemare la situazione, ci sarebbe stato molto di ché raccontare al Kazekage e all'Amministrazione...
    e dire che gli stava accadendo praticamente tutto sotto al naso!
    Le ultime parole del ragazzo, furono quelle che forse segnarono di più Luxeifer:
    CITAZIONE
    E ora che sai... puoi morire in pace, come quel folle traditore di Otomo!

    Morire... decisamente ironico:
    <Sai, credo che abbiamo molte più cose in comune di quanto tu non creda, bestia lurida!
    Entrambi siamo morti per ottenere immensi poteri dalle nostre divinità.
    La sola differenza... è che io uso le mie capacità per il bene. Tu hai ucciso, mutilato e dilaniato. Non meriti di stare al mondo!
    >
    Non era solito parlare più di quel tanto, ma in quel caso ne ebbe necessità:
    sfruttando le sue braccia meccaniche, attivate prima e tenute nascoste sotto al mantello nero, il ragazzo compose mentre parlava e con tutta la calma possibile la lunga sequenza che portava all'utilizzo di una delle sue tecniche preferite.
    Poi, per portarla a compimento, il monaco fece un'altra mossa piuttosto insolita: si chinò leggermente piegando le ginocchia e rimanendovi in equilibrio, in modo da poter toccare il terreno con le braccia dietro la schiena e con quelle frontali afferrare un po' di sabbia.
    <Questa... è la mia terra. La mia casa. Non mi importa quale demone l'ha trovata per prima, se ci vuole vivere lo farà alle regole della civiltà!>
    Quindi sarebbe partito, come un fulmine sotterraneo il chakra del ragazzo avrebbe attraversato il terreno che separava lui e il suo avversario, tramutandosi poi poco di fronte a quest'ultimo in una Zanna di Roccia lunga e spessa, che avrebbe tentato di infilarsi completamente nel suo addome.
    Sfruttando una certa dose di tempismo, Lux appena creata la zanna si sarebbe alzato scattando verso il ragazzo suo avversario, facendo automaticamente scattare verso la Gioia il suo volto principale, per guadagnare velocità.
    L'effetto sorpresa e la pericolosità della tecnica di poco prima avrebbero di certo contribuito a dargli il tempo necessario per essergli addosso, e lì si sarebbe scatenata la sua furia:
    "E demone venne sommerso da una pioggia di volontà e potenza, perché così aveva comandato Yamantaka!
    In ordine apparentemente casuale, ognuna delle sue braccia avrebbero tentato di colpire un punto più o meno preciso del nemico: il braccio umano destro avrebbe cercato la spalla sinistra, quello meccanico sinistro il fianco destro, quindi quello umano sinistro il volto e infine, ma non meno importante il braccio meccanico destro, che caricato ulteriormente con la potenza dello Spaccamontagne avrebbe tentato un diretto allo sterno.
    Sarebbe risultata una combinazione a dir poco esplosiva, perché oltre ad avere la peculiarità di arrivare da più direzioni ed essere potenziata in velocità dalla sua maschera [For 375 - Vel 350], sembrava anche interminabile!
    Il monaco aveva per la prima volta in vita sua la possibilità di testare fin dove arrivavano le sue possibilità, quindi decise di dare quanto poteva: senza aspettare un solo istante da momento in cui il colpo giungeva contro l'avversario o veniva evitato, con le braccia meccaniche Lux avrebbe inoltre afferrato con grandissima rapidità dal suo equipaggiamento i Tirapugni con Lama, per coprire tale operazione, alla combinazione di quattro colpi precedenti ci aggiunse una ginocchiata all'addome.
    Una volta ottenute le sue "lame" nelle braccia meccaniche, sarebbe bastato un semplice potenziamento Basso di chakra per ottenere una velocità fino a quel momento mai provata.
    Come inebriato da quanto poteva muovere fluidamente i suoi arti grazie a quell'energia incanalata nei suoi muscoli, Lux diede ulteriormente sfogo ai suoi attacchi:
    Otomo troverai la tua vendetta per mano mia, puoi contarci!
    Come un lampo, un fulmine a ciel sereno [Vel 425] tutte le sue braccia si mossero contemporaneamente, su quali si sarebbe concentrato il nemico? In ogni caso, qualcosa avrebbe dovuto subire... ma cosa? Un pugno nuovamente al volto? Un diretto al petto? O forse un fendente allo stomaco oppure ancora un affondo della lama direttamente nel fianco sinistro? Quale di questi quattro attacchi avrebbe trovato compimento? Quale sarebbe stato parato? Quale schivato o quale ancora contrattaccato?
    Hai aizzato una bestia più imponente di quanto non pensassi...



    SPOILER (click to view)
    Zanna Rocciosa
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Drago, Cavallo, Ratto, Lepre, Cinghiale
    L'utilizzatore, poggiando le mani a terra, potrà evocare uno spuntone di roccia, entro 15 metri di distanza; dovrà essere distante almeno 1 metro da fonti di chakra. Il costrutto avrà lunghezza pari a 2 metri e diametro pari a 25 centimetri, con velocità incrementata di 2 tacche rispetto l'energia dell'utilizzatore. La potenza è pari a 40.
    Tipo: Ninjutsu-Doton
    (Livello: 4 / Consumo: MedioAlto)

    Spaccamontagne
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche://
    L'utilizzatore sarà in grado di sferrare un pugno dalle potenzialità offensive altamente incrementate: la forza dell'attacco sarà incrementata di 3 tacche; sarà possibile impastare chakra per migliorare esclusivamente la forza. Subire interamente un colpo del genere può causare facilmente fratture. Se utilizzata contro pareti di roccia, è possibile distruggerle facilmente.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: MedioBasso)
    [Slot dimensionali massimi: 5 ogni grado ninja]


    Tabella di Combattimento
    Slot Difesa I:
    Slot Difesa II:
    Slot Difesa III:
    Slot Attacco I:
    Slot Attacco II:
    Slot Attacco III:
    Slot Tecnica Base:
    Slot Tecnica Avanzata: Zanna Rocciosa
    Chakra: [25/150]
    Vitalità: [140/140]
    Movimento: 15 metri/round
    Salti: 5 metri
    Equipaggiamento:
    Kunai [3/5] 2 Lanciato
    Fasce da Combattimento [4/4]
    Wazikashi [1/1]
    Tirapugni con lama [2/2]
    Filo Nylon [20m]
    Tonico di Recupero Minore [1/1]
    Tonico Coagulante Minore [1/1]
    Forza: 375
    Velocità: 325
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Vista: 300
    Udito: 300
    Olfatto: 300
    Tatto: 300
    Agilità: 300
    Precisione: 300
    C. Chakra: +0%
    Senjutsu: 300
    Tempismo: 300
    Volto Utilizzato: Gioia - Velocità +25Note: 1/4 Basso Mantenimento 4 Volti
     
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  6. Raccoon
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    Humpty Dumpty
    Parte 10


    Mentre avanzavamo lungo il corridoio, Hoshi mi spiegò la situazione nei dettagli: mi raccontò per filo e per segno quello che gli era successo dal momento della mia scomparsa, e molti punti ancora oscuri delle mie tesi vennero svelati. Mi confermò inoltre molti sospetti che già avevo: Otomo era stato effettivamente ucciso da Imuz, ed aveva tentato di farci scoprire quel posto lasciandoci flauto e spartiti. Era più che evidente che il suo scopo era fare in modo che le trame di Imuz venissero sventate. Quali fossero queste trame (e perché dovessero per forza includere vermoni giganti e ributtanti) non è dato sapere.

    Rimanemmo in silenzio per un po', camminando lentamente. Hoshi si premurava di guidarmi nel buio e lungo il terreno accidentato. Dopo un po' di questo procedere monotono, notai che Hoshi pareva aver percepito qualcosa. La luce si stava schiarendo, e riuscivo a vedere la sua testa muoversi, come se cercasse di captare suoni deboli e lontani. Alla fine, riuscii anche io a sentirli: canti, monotoni e ripetitivi. Del tutto simili a quello sentiti poco prima nell'antro. Era la stessa identica litania cantata dai cloni che avevo distrutto. Mi resi immediatamente conto che dovevano per forza essercene altri. E che, per forza di cose, dovevano pregare qualcosa. Avevo come la vaga impressione di sapere cosa.

    Il nostro viaggio nell'oscurità terminò nel meno probabile degli ambienti: il cunicolo sbucava infatti in una specie di enorme salone, diviso in tre parti, alto e spazioso come solo i più grandi templi possono essere. La litania veniva dalle due sezioni laterali. Là, aguzzando la vista nella debole luce, riuscii a scorgere altre figure simili a quelle dell'altra stanza. E, davanti a ciascuna di esse, un altra orrida statua vivente. Si dimenavano tutte insieme come la prima, e dovevano essere piene schifosi vermiciattoli nauseabondi.
    Di nuovo Hoshi sembrava aver notato qualcosa che a me era sfuggito.
    Lo guardai, e mi parlò in fretta.

    HOSHI: «Aki!.. credo di aver trovato un uscita da questo inferno.. ok.. più avanti ci sono circa una decina di nemici.. dobbiamo superarli velocemente ed inseguire due tizi che sono appena usciti.. io penserò a creare un diversivo con le mie copie.. entreranno prima loro e subito dopo noi.. cerca di colpire un paio di nemici senza fermarti e raggiungi subito l’uscita.. la dovremo stare attenti.. potremmo trovarci costretti ad ingaggiare con quei due.. sempre che non siano riusciti già a scappare!.. ok.. procediamo..»

    AKI: «Merda! Hai ragione, dobbiamo riacciuffarli. Quando sarai pronto, io lo sarò con te. Però ho in mente una cosa un po' diversa...»

    Tirai fuori due pugnali, e li tenni saldi aspettando il segnale del mio compagno. Hoshi, per tutta risposta, si moltiplicò in tre, e sia lui che le sue copie impugnarono dei kunai. Poi scattarono in avanti.
    I suoi kunai volavano in direzione dei monaci in preghiera.
    Io venivo dietro, e lanciai i due pugnali a due diversi monaci {Precisione 300}. Non mi fermai a guardare se li avessi colpiti o meno. Di sicuro Hoshi avrebbe svolto quel compito meglio di me. C'erano altre cose che io potevo, e dovevo, fare.

    Da una tasca estrassi un altro pugnale e, grazie alle mie notevoli doti manuali, riuscii ad arrotolarvi intorno un sigillo.
    Lanciai quindi il pugnale al di là di Hoshi e delle sue copie, scomparendo all'istante {Mezzobasso}. Mi materializzai una ventina di metri più avanti. Avevo attraversato quasi tutta la navata centrale. Afferrai il pugnale al volo e lo rilanciai, stavolta all'interno dell'apertura che riuscivo finalmente a vedere. Un batter d'occhi e ero più avanti di altri venti metri {Mezzobasso}. Mi teletrasportai una terza volta {Mezzobasso} sperando di riuscire a raggiungere i fuggiaschi.

    Se vi fossi riuscito, avrei tentato un rapido attacco alle spalle. Con un ultimo teletrasporto {Mezzobasso}, mi sarei portato a circa un metro da loro, e sarei saltato in avanti con tutte le mie forze, tentando di afferrare i due per il collo con le braccia. La forza del salto li avrebbe probabilmente sbilanciati e, se tutto fosse andato come previsto, sarebbero caduti faccia in giù sul terreno. Se fossero caduti (e io con loro) avrei continuato a stringerli forte per il collo, immettendo chakra nei bicipiti {Basso; Forza 375}, e sperando che Hoshi arrivasse alla svelta. Le forze che mi sarebbero rimaste, molto poche a dir la verità {5 Bassi e ¾}, non sarebbero state certamente sufficienti a trattenerli a lungo. Presto, avrebbero avuto la meglio se Hoshi non fosse intervenuto tempestivamente.

    Stavo ancora viaggiando nel mondo illusorio del mio teletrasporto, e rimuginavo ad altissima velocità sui dettagli di quel piano sgangherato. Mi maledissi per la mia impulsività. Ormai non potevo più tornare indietro: il teletrasporto era già cominciato. "Ti prego, Hoshi, spicciati a seccare quei cosi! Io qua ci lascio le penne e tutto il contorno!"


    SPOILER (click to view)
    Post superdimmerda. Scusate ragazzi per l'atroce ritardo e per il post, ma sono in periodo di down e oltretutto comincio a dovermi impegnare seriamente (si fa per dire) per gli esami. Sorry!




    Edited by Raccoon - 28/4/2011, 19:59
     
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  7. Cougar™
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    ~ Canzone del deserto...
    ... Closure: ritardando~


    Anche questa lunga notte volgeva finalmente al termine. E con essa gli eventi che si erano dipanati in quella manciata di ore. Ma nulla era ancora chiaro per i nostri protagonisti. O meglio. Il destino aveva giocato loro un brutto scherzo: chi sapeva era nel luogo sbagliato, chi invece si trovava al centro del problema... beh, ancora non capiva molto della situazione. Sarebbe giunto forse per tutti il momento della chiarezza? Forse, mentre i primi raggi di una timida alba facevano capolino dalle dune, quel momento non era così lontano. Quel Sole, seppur ancora addormentato, avrebbe avuto nei loro animi un effetto rincuorante. Era come se il ritorno alla normalità, alla luce, potesse allontanare i demoni di quella notte, facendoli tornare all'abisso che li aveva generati. Come i mostri dei bambini, nascosti sotto i letti, avrebbero lasciato il passo ad una rinnovata sicurezza e ,mentre il volto dei nostri protagonisti lentamente si illuminava, la cappa di inquietudine si sarebbe sciolta, lasciando spazio al sollievo. Forse fu questa l'energia che guidò le azioni di Lux mentre si gettava contro il mostro. Forse fu anche grazie alla nuova alba che riuscì a concatenare una così grande e spettacolare combinazione di colpi. Una simile attacco non avrebbe lasciato indifferente il suo avversario, che però, per sua fortuna, aveva un vantaggio sul nostro monaco. Anche lui era infatti un ninja di Suna e per tanto conosceva bene i jutsu che caratterizzavano il suo, il loro, villaggio. Fu infatti per questa casuale coincidenza che il primo attacco di Lux fallì. La zanna rocciosa spuntò dalla sabbia, ma venne bloccata dalle possenti mani deformi del mostro. Non causò che una ferita superficiale e una risata di scherno, che riempì l'aria attorno ai due. Quella tecnica infatti aveva fornito all'aberrazione un altro utile materiale. Mentre Lux divorava la distanza tra i due l'essere sollevo la colonna di pietra evocata dal monaco e la frappose a difesa. E così sfruttò a difesa ciò che era stato pensato per offenderlo, quasi a voler dimostrare la differenza di livello fra i due. Ma ,ahilui, non aveva fatto i conti con l'oste. I pugni di Lux furono infatti così rapidi e potenti che distrussero letteralmente la colonna che il mostro aveva eretto a difesa. L'ultimo pugno poi, sfruttando la potenza dello spaccamontagne, polverizzò completamente la zona della roccia colpita e, dopo averla trapassata, raggiunse lo sterno avversario. Ritrovatosi così colpito e senza difese non potè che provare una difesa improvvisata, ma funzionante, sulla ginocchiata del giovane. Ma il resto dei colpi raggiunsero il bersaglio. Compreso il colpo con tirapugni, che lasciò una profonda lacerazione allo stomaco e al fianco. Quest'ultima sequela di pugni lo lasciò senza fiato, facendolo franare a terra. Ma nel farlo ebbe la forza di provare un contrattacco. Provò con un rapido gesto a lanciare la corda annodata precedentemente al volto del giovane (Velocità 400). Se l'operazione fosse riuscita e il nodo l'avesse circondato sarebbe bastato una strattone le braccio per chiuderlo e provare a soffocarlo. Mentre il suo corpo di canide cadeva a terra sperò di esserci riuscito, e strattonò con forza il braccio, fiducioso del risultato.

    La prima cosa che sentirono i due fu un rumore sommesso e continuo. Dapprima, confuso com'era con quello proveniente dall'altra stanza e dalle parole dei loro dialoghi, non riuscirono a riconoscerlo. Poi, quando tacquero, capirono cos'era. E videro. La stanza in cui erano entrati era strutturata come un antico tempio guerriero: una navata centrale e due laterali, dove i monaci usavano allenarsi. Ma lo spazio di allenamento era stato sostituito. I rumori dei colpi, dei jutsu, erano stati scalzati da litanie spettrali. Al posto di sacchi e manichini c'erano altri piedistalli, e altri vermi. Varcata la soglia poterono appurare con orrore che la visione era veritiera e che gli occhi non li avevano ingannati: nelle navate laterali altri dieci piedistalli almeno stavano fornendo nutrimento a quelle... cose. E ciò che si udiva, quel vociare costante, era prodotto da altri servitori, rigorosamente inginocchiati di fronte a questa specie di idoli. Si erano appena lasciati alle spalle quella mostruosità, speranzosi di trovare un uscita, e invece ecco che venivano di nuovo ricacciati brutalmente in quell'orrore, quasi non vi fosse scampo. E di nuovo lo sconforto si stese come una coperta pesante sui loro animi. Ma si sa', è nel momento di massima oscurità che si riesce ad alzare la testa e a vedere quella piccola luce che ci dà speranza. E così fu anche per loro. Fu infatti grazie alla superiore capacità di vista del rosso che il nostro gruppetto riuscì a individuare quella che forse era un'uscita. E non solo. Ciò che il rosso vide fu infatti una coppia di individui, che da lontano sembravano uguali ai bunshin presenti, dirigersi correndo verso una specie di cunicolo in fondo alla sala. La cosa strana era che dalla cima del condotto sembrava provenire una flebile luce. Che fosse l'alba? Che i due stessero cercando di scappare? Avevano poco tempo per scoprirlo, ormai avevano infatti raggiunto il loro obiettivo. E di nuovo una scelta difficile si presentava al gruppo. Avrebbero dovuto inseguire i due individui? O era meglio chiudere per sempre le loro attività distruggendo i vermi nelle navate? Un ardua scelta.

    Intanto a Suna c'era qualcuno con un tremendo mal di testa. Qualcuno che era stato svegliato in un tremendo post sbronza. Qualcuno a cui erano stati riferiti di strani eventi notturni e di problemi da risolvere. Qualcuno che avrebbe tanto desiderato un rapporto dal gruppo inviato la sera prima. Qualcuno che, se la giornata fosse continuata nello stesso modo in cui era partita, avrebbe fatto passare al gruppo un brutto quarto d'ora. E così il tempo stringeva: Lux era alle prese con il confronto finale con l'essere abominevole, Hoshi e Aki si decidevano sul da farsi in quel tempio dell'orrore, gli altri due , sentita la puzza di guai, tentavano di tagliare la corda più in fretta possibile e il Kazekage stappava una nuova bottiglia. Ormai eravamo alla fine. Quale sarebbe stata l'ultima mossa dei nostri protagonisti?

    Edited by Cougar™ - 5/4/2011, 14:58
     
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  8. -Diablo-
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    L'abominio aveva fatto la sua mossa.
    Una tattica degna di un combattente di Suna e che rivendicava poteri mistici incredibili La tattica del monaco per impedire all'avversario di vedere le posizioni delle mani e il tocco del terreno andò sprecata, in quanto la bestia che aveva di fronte fu in grado lo stesso di evitare la Zanna... e per di più, di usarla a suo vantaggio!
    Afferrandola e spezzandola il ragazzo la portò verso l'alto in copertura, come fosse un enorme scudo di roccia, e come tale lo usò per fermare buona parte dei colpi di Luxeifer, che intanto dentro di lui non poteva fare a meno di apprezzare quella geniale difensiva:
    Per essere un mostro malvagio, le sue capacità combattive sono decisamente di alto livello. Peccato, non avere un tale elemento dalla parte del bene... dove tutti dovremmo stare...
    I pugni del sunese si infransero contro la roccia, imponenti, distruttivi. Tanti, così tanti da ledere lentamente quel simulacro di chakra e terra. Quando fu rotto del tutto, al nemico non rimase altro che subire i colpi.
    Sentire le lame dei tirapugni strisciare sul suo corpo e così ferirlo, diede al monaco un senso di pace estrema, come se l'idea di sconfiggere l'ennesimo mostro partorito dai meandri dell'inferno lo facesse star meglio...
    Arriverà il giorno, in cui le cupi nubi del male verranno tranciate dai fasci di luce emanati dalla bontà e dalla generosità. Verrà il giorno... lo so...
    Durante questo pensiero, il canide colpito rovinò a terra, ma non senza sferrare un ulteriore attacco: utilizzando le corde che aveva legato al braccio prima di iniziare lo scontro, le lanciò attorno al collo del monaco, con una velocità tale da impedirgli qualsiasi reazione. Ma cos...
    Il movimento effettuato avvenne solo per istinto, puro e semplice istinto di sopravvivenza, come quando si chiudono gli occhi precisamente un istante prima che qualcosa colpisca la pupilla. Tracciando un fendente con la lama del Tirapugni, Lux sentì solo una forza immensa stritolargli il collo e togliergli il fiato, e un secondo dopo di nuovo libero.
    Tranciando la corda con l'arma tenuta nella mano meccanica il ragazzo si liberò in tempo per non perire miseramente a causa di un solo colpo portato bene, quindi approfittò della posizione svantaggiosa dell'avversario: Hai tentato, ottimamente per altro... ma qui si chiude la questione.
    Afferrando velocemente con le due mani libere la wazikashi tenuta poco sopra al bacino in orizzontale, il ferreo rumore della lama ferì il silenzio del deserto.
    In un attimo gli fu addosso: aiutato dal chakra (1/2 Basso) per incrementare la velocità e quindi dalla maschera della Gioia (Vel 400), continuamente in posizione principale rispetto al volto, il monaco avrebbe tentato un affondo con il tirapugni di destra nel braccio sinistro, un affondo con il tirapugni nella mancina nella coscia destra del canide e fine una serie di fendenti portati con la wazikashi, orizzontalmente, in obliquo e un ultimo verticale dal collo fino al pube.
    Se l'avversario fosse rimasto colpito dalla maggior parte dei colpi e quindi pesantemente ferito, senza permettergli di aggiungere altro il monaco avrebbe compiuto l'estremo gesto:
    Un affondo, preciso e netto, sulla fronte da lupo del mostro.
    In caso contrario invece, avrebbe puntato solo la lama alla gola, imponendogli di rimanere a terra. Se avesse voluto contrattaccare, avrebbe dovuto farlo da quella posizione.

    Tabella di Combattimento
    Slot Difesa I:
    Slot Difesa II:
    Slot Difesa III:
    Slot Attacco I:
    Slot Attacco II:
    Slot Attacco III:
    Slot Tecnica Base:
    Slot Tecnica Avanzata: Zanna Rocciosa
    Chakra: [17.5/150]
    Vitalità: [140/140]
    Movimento: 15 metri/round
    Salti: 5 metri
    Equipaggiamento:
    Kunai [3/5] 2 Lanciato
    Fasce da Combattimento [4/4]
    Wazikashi [1/1]
    Tirapugni con lama [2/2]
    Filo Nylon [20m]
    Tonico di Recupero Minore [1/1]
    Tonico Coagulante Minore [1/1]
    Forza: 375
    Velocità: 325
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Vista: 300
    Udito: 300
    Olfatto: 300
    Tatto: 300
    Agilità: 300
    Precisione: 300
    C. Chakra: +0%
    Senjutsu: 300
    Tempismo: 300
    Volto Utilizzato: Gioia - Velocità +25Note: 1/4 Basso Mantenimento 4 Volti

     
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    Quest
    ..Ancora Vermoni Schifo Deluxe!!!..
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    I cinque sensi del rosso erano tirati al massimo mentre procedeva per quel così angusto posto, i suoi occhi e le sue orecchie stavano tesi a non far inciampare lui e l’amico in qualche sgradevole trappola, ne aveva già passate di tutti i colori e per la giornata ne aveva già abbastanza. Mentre procedevano il rosso avrebbe risposto alle domande di Aki, sembrava piuttosto preoccupato e soprattutto stanco, effettivamente anche lui lo era, la missione aveva preso una brutta piega dopo l’incontro con imuz, quel bastardo doveva pagare.

    -Tranquillo Aki.. sono sicuro che Lux stia benone.. prima di seguire te ho mandato uno dei miei Fennec ad aiutarlo.. è stato Imuz a dirmi che il flauto era la chiave per venire in questo posto.. ho trovato tutto dove sei sparito tu.. vicino al corpo squartato!.. quel bastardo di Imuz ha dato fuoco alla casa di Otomo e poi e scappato qui..-


    Avrebbe preso fiato e sarebbe rimasto in silenzio per percepire l’ambiente e potere proseguire in sicurezza.

    -Credo che Otomo sia stato fatto fuori per il semplice motivo che era anche lui coinvolto in questa storia.. è stato Imuz a farlo fuori fin da subito.. molto probabilmente quel poveraccio voleva solo denunciare tutto alle autorità.. i pezzi di spartito ed il flauto erano degli indizi che ha lasciato.. per portarci qui e farci vedere che stavano combinando questi pazzi!.. dannazione se sapevo che sarei finito dentro lo stomaco di un verme gigante me ne sarei rimasto a casa pure io.. ehi aspetto.. lo senti anche tu?!..-


    Tutto era tranquillo, solo un brusio costante aleggiava per il passaggio mentre si muovevano, un brusio familiare che ricordava quasi una preghiera infinita. Se stavano pregando significava solo che più avanti i ragazzi avrebbero trovato altri folli in adorazione, ciò che sperava il giovane Chikuma era di non trovare altre larve giganti, scontato fu il suo commento silenzioso quando il suo sguardo finì dietro l’ultimo angolo del corridoio.

    -Merda!.. ancora una montagna di quelle schifezze giganti..-


    La stanza in cui erano finiti questa volta era forse anche peggio di quella precedente. L’ampia stanza si suddivideva in tre grandi navate, ai lati di essa almeno una decina di vermoni stavano poggiati su dei piedistalli, una visione orribile. Dopo l’ennesimo conato trattenuto il rosso vide che davanti ad essi delle figure vestite come Imuz stavano in ginocchio a pregare, molto probabilmente dovevano essere delle copie come quelle viste in precedenze, ma non poteva dirlo con certezza. Il suo sguardo spaziò per qualche istante fino a quando non intravide due figure identiche a quelle che stavano in preghiera dirigersi verso quello che dava l’impressione di essere un passaggio per l’esterno. La luce era visibile e ben distinta, doveva essere la luce dell’alba molto probabilmente. Era straordinario come il tempo volasse quando ti succedevano ogni genere di cose. Doveva ideare un piano d’azione alla svelta, i due fuggiaschi erano con tutta probabilità connessi a ciò che stava succedendo, catturarli era di fondamentale importanza per la riuscita della missione. Voltato lo sguardo verso Aki il rosso avrebbe preso a parlare, sapeva bene che era stanco ed anche lui lo era, ma non potevano mollare dopo essere giunti fino a li, ingerito l’ultimo tonico di recupero il rosso avrebbe preso a parlare sottovoce per non essere scoperto dalle figure in preghiera [Slot Azione][Tonico di Recupero Medio / Recupero: 60pc].

    -Aki!.. credo di aver trovato un uscita da questo inferno.. ok.. più avanti ci sono circa una decina di nemici.. dobbiamo superarli velocemente ed inseguire due tizi che sono appena usciti.. io penserò a creare un diversivo con le mie copie.. entreranno prima loro e subito dopo noi.. cerca di colpire un paio di nemici senza fermarti e raggiungi subito l’uscita.. la dovremo stare attenti.. potremmo trovarci costretti ad ingaggiare con quei due.. sempre che non siano riusciti già a scappare!.. ok.. procediamo..-


    Posizionate le dita a croce Hoshi avrebbe creato due cloni di se stesso, nella loro testa sapevano già cosa dovevano fare, ogni clone aveva con se abbastanza armi da lancio da colpire tutti i presenti. Per ora era importante uscire di li sani e salvi, considerato che Shuuki o Lux dovevano avere con se il flauto potevano tornare sul sito in ogni momento. Solo una volta uscito il rosso avrebbe pensato a come farlo crollare per seppellire tutti quegli abomini schifosi [Slot Tecnica][KageBushin no Jutsu / Cloni x2 / Consumo: 60pc].
    Il rosso fatto un cenno al gruppo sarebbe quindi entrato lentamente e in silenzio impugnando su entrambe le mani tre kunai assassini. Con la sua precisione sarebbe stato un gioco da ragazzi sbarazzarsi di quei tipi assorti in meditazione, considerato inoltre che si trattavano quasi per certo di copie sarebbe bastato ferirli appena. Presa la mira il rosso avrebbe effettuato la prima serie di lanci caricando due potenti lanci verso i primi due avverarsi che stavano di fronte a lui e rispettivamente a destra e sinistra, i kunai erano diretti alle loro nuche [Slot Azione][Forza 525 / Precisione 575 / Kunai].


    Subito i suoi cloni sarebbero quindi scattati cominciando a scagliare le armi verso tutti i presenti scaricando almeno una serie di colpi a presente, molto probabilmente si sarebbe venuta a creare una situazione di caos e proprio questo il ragazzo aveva intenzione di fare, solo a quel punto si sarebbe messo a correre stando ben attento alla presenza di eventuali trappole malefiche, fatto cenno ad Aki sarebbe scattato verso la luce lasciando il lavoro sporco alle sue copie.

    Il ragazzino poteva utilizzare altri modi per superare quegli ostacoli, come usare una semplice trasformazione, tuttavia non era quello che voleva. Chiunque fossero quei tizi andavano fermati fin da subito, lasciarli li avrebbe comportato dei rischi troppo elevati per il gruppo e per l’intera missione, ciò che ora contava era portare a casa le informazioni e la pellaccia.

    Sfruttando il caos il rosso sarebbe corso menando i colpi giusti al momento giusto per divincolarsi da eventuali assalitori. Kunai alla mano non avrebbe risparmiato nessuno colpendo con freddezza e precisione, solo quando tutti i nemici nelle vicinanze fossero stati eliminati il rosso si sarebbe tranquillizzato. Circondati dai vermoni non restava che scoprire che vi fosse fuori da quella uscita, se la dolce luce del giorno o un'altra sgradevole sorpresa. Certo era che se anche uno solo dei suoi cloni fosse rimasto intero sarebbe stato lui ad uscire per primo per evitare qualche genere di agguato o trappola creata al momento dai fuggiaschi.


    SPOILER (click to view)
    HOSHIKUZU CHIKUMA
    Chakra: 76/250
    Ferite: 27.5/30 [1/2 Leggera al Braccio Sx] + [Leggera x2 sparsa]
    Tonico di recupero Medio 2/2
    Boomerang Gigante (Abbandonato nell’antro)
    Kunai: Tutti quelli a disposizione

    SHUUKI
    Chakra: 75/80


    SPOILER (click to view)

    TACCUINO



    PERSONE COINVOLTE nell' INDAGINE

    Otomo:
    - Si è suicidato alle Mura di Suna apparentemente gettandosi
    - Viene descritto dai colleghi come Schivo, Solitario, Pensieroso / Dagli amici come Solare, Allegro, per bene.
    - Era un Guardiano delle Mura.
    - Suonava il Flauto
    - Era infognato in qualcosa di grosso e pericoloso!!!


    Guardia alle Mura:
    - Conosceva Otomo da una settimana.
    - Ha sentito Otomo canticchiare prima del suicidio.
    - Sembra una persona tranquilla e pacata.


    Imuz:
    - Si definisce uno degli amici più stretti di Otomo.
    - Sembra piuttosto triste per la scomparsa dell'amico.
    - Durante la perlustrazione della casa sembra nascondere uno scaffale anche se non esita ad abbandonarlo durante il lancio del sasso.
    - Non sembra essere totalmente sincero.
    - Ha una grossa cicatrice sul volto.
    - HA DICHIARATO DI ESSERE l’ ASSASSINO DI OTOMO
    - Possiede abilità Ninja che lo rendono Gelatinoso e apparentemente Immortale
    -E’ riuscito a scappare


    Lanciatore Misterioso:
    - Ha lanciato un sasso dentro la casa di Otomo durante la perlustrazione con un messaggio che mette in guardia i ninja da IMUZ.
    - Ha una folta barba brizzolata e gli occhi blu.
    - Sa utilizzare Tecniche ninja di alto livello
    - Morto squartato


    Cloni in Preghiera
    -Sono i cloni di qualche membro della strana setta scoperta grazie al flauto
    -Stanno sempre in ginocchio davanti ad un Vermone recitando uno strano mantra

    Vermoni Giganti
    -Sono delle unità biologiche estremamente schifose
    -Sembrano incapaci di muoversi e stanno poggiate su dei piedistalli
    -Sono piene di larve di più piccole dimensioni
    -Fanno estremamente schifo e puzzano da morire

    INDIZI RACCOLTI:

    - Il luogo da dove si è gettato Otomo sembra privo di polvere come se l'uomo fosse stato li per parecchie ore seduto.

    - Pezzo di spartito.

    - La casa di Otomo sembra essere stata ripulita da cima a fondo.

    - Sasso lanciato dalla finestra.
    - Avvertimento Imuz.
    - Secondo pezzo di spartito.
    - Spartito Completo.

    -Lo spartito è una Fuuinjutsu sonoro che permette l’accesso ad una camera sotterranea

    -Campioni di Larve Morte
    -Campione di statua vivente Morta
    -Liquido larve e statua
    -Succhi gastrici vermone


     
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    Humpty Dumpty
    Parte 10


    Mentre avanzavamo lungo il corridoio, Hoshi mi spiegò la situazione nei dettagli: mi raccontò per filo e per segno quello che gli era successo dal momento della mia scomparsa, e molti punti ancora oscuri delle mie tesi vennero svelati. Mi confermò inoltre molti sospetti che già avevo: Otomo era stato effettivamente ucciso da Imuz, ed aveva tentato di farci scoprire quel posto lasciandoci flauto e spartiti. Era più che evidente che il suo scopo era fare in modo che le trame di Imuz venissero sventate. Quali fossero queste trame (e perché dovessero per forza includere vermoni giganti e ributtanti) non è dato sapere.

    Rimanemmo in silenzio per un po', camminando lentamente. Hoshi si premurava di guidarmi nel buio e lungo il terreno accidentato. Dopo un po' di questo procedere monotono, notai che Hoshi pareva aver percepito qualcosa. La luce si stava schiarendo, e riuscivo a vedere la sua testa muoversi, come se cercasse di captare suoni deboli e lontani. Alla fine, riuscii anche io a sentirli: canti, monotoni e ripetitivi. Del tutto simili a quello sentiti poco prima nell'antro. Era la stessa identica litania cantata dai cloni che avevo distrutto. Mi resi immediatamente conto che dovevano per forza essercene altri. E che, per forza di cose, dovevano pregare qualcosa. Avevo come la vaga impressione di sapere cosa.

    Il nostro viaggio nell'oscurità terminò nel meno probabile degli ambienti: il cunicolo sbucava infatti in una specie di enorme salone, diviso in tre parti, alto e spazioso come solo i più grandi templi possono essere. La litania veniva dalle due sezioni laterali. Là, aguzzando la vista nella debole luce, riuscii a scorgere altre figure simili a quelle dell'altra stanza. E, davanti a ciascuna di esse, un altra orrida statua vivente. Si dimenavano tutte insieme come la prima, e dovevano essere piene schifosi vermiciattoli nauseabondi.
    Di nuovo Hoshi sembrava aver notato qualcosa che a me era sfuggito.
    Lo guardai, e mi parlò in fretta.

    HOSHI: «Aki!.. credo di aver trovato un uscita da questo inferno.. ok.. più avanti ci sono circa una decina di nemici.. dobbiamo superarli velocemente ed inseguire due tizi che sono appena usciti.. io penserò a creare un diversivo con le mie copie.. entreranno prima loro e subito dopo noi.. cerca di colpire un paio di nemici senza fermarti e raggiungi subito l’uscita.. la dovremo stare attenti.. potremmo trovarci costretti ad ingaggiare con quei due.. sempre che non siano riusciti già a scappare!.. ok.. procediamo..»

    AKI: «Merda! Hai ragione, dobbiamo riacciuffarli. Quando sarai pronto, io lo sarò con te. Però ho in mente una cosa un po' diversa...»

    Tirai fuori due pugnali, e li tenni saldi aspettando il segnale del mio compagno. Hoshi, per tutta risposta, si moltiplicò in tre, e sia lui che le sue copie impugnarono dei kunai. Poi scattarono in avanti.
    I suoi kunai volavano in direzione dei monaci in preghiera.
    Io venivo dietro, e lanciai i due pugnali a due diversi monaci {Precisione 300}. Non mi fermai a guardare se li avessi colpiti o meno. Di sicuro Hoshi avrebbe svolto quel compito meglio di me. C'erano altre cose che io potevo, e dovevo, fare.

    Da una tasca estrassi un altro pugnale e, grazie alle mie notevoli doti manuali, riuscii ad arrotolarvi intorno un sigillo.
    Lanciai quindi il pugnale al di là di Hoshi e delle sue copie, scomparendo all'istante {Mezzobasso}. Mi materializzai una ventina di metri più avanti. Avevo attraversato quasi tutta la navata centrale. Afferrai il pugnale al volo e lo rilanciai, stavolta all'interno dell'apertura che riuscivo finalmente a vedere. Un batter d'occhi e ero più avanti di altri venti metri {Mezzobasso}. Mi teletrasportai una terza volta {Mezzobasso} sperando di riuscire a raggiungere i fuggiaschi.

    Se vi fossi riuscito, avrei tentato un rapido attacco alle spalle. Con un ultimo teletrasporto {Mezzobasso}, mi sarei portato a circa un metro da loro, e sarei saltato in avanti con tutte le mie forze, tentando di afferrare i due per il collo con le braccia. La forza del salto li avrebbe probabilmente sbilanciati e, se tutto fosse andato come previsto, sarebbero caduti faccia in giù sul terreno. Se fossero caduti (e io con loro) avrei continuato a stringerli forte per il collo, immettendo chakra nei bicipiti {Basso; Forza 375}, e sperando che Hoshi arrivasse alla svelta. Le forze che mi sarebbero rimaste, molto poche a dir la verità {5 Bassi e ¾}, non sarebbero state certamente sufficienti a trattenerli a lungo. Presto, avrebbero avuto la meglio se Hoshi non fosse intervenuto tempestivamente.

    Stavo ancora viaggiando nel mondo illusorio del mio teletrasporto, e rimuginavo ad altissima velocità sui dettagli di quel piano sgangherato. Mi maledissi per la mia impulsività. Ormai non potevo più tornare indietro: il teletrasporto era già cominciato. "Ti prego, Hoshi, spicciati a seccare quei cosi! Io qua ci lascio le penne e tutto il contorno!"


    SPOILER (click to view)
    Post superdimmerda. Scusate ragazzi per l'atroce ritardo e per il post, ma sono in periodo di down e oltretutto comincio a dovermi impegnare seriamente (si fa per dire) per gli esami. Sorry! E per un errore ho pure cancellato il mio post precedente, sostituendolo con questi o.o
     
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  11. Cougar™
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    ... Closure: dissolvenza~


    Una tempesta di colpi investì il canide. La furia dell'epurazione che il monaco aveva messo nei suoi attacchi decretò la fine di quel mostro. Gli ultimi colpi e il colpo di spada finale non furono che la giusta chiusura per quel combattimento tanto intenso quanto veloce. E in quel momento, con quella giusta uccisione, il monaco si stentì finalmente sollevato. Con il sorgere del sole e l'approssimarsi dell'alba tutte le preoccupazioni e i fantasmi della notte si sarebbero allontanati. In fondo la situazione sarebbe potuta essere molto peggiore. A parte l'incendio e l'uccisione del barbuto il villaggio non aveva subito danni e l'assassino era stato trovato e punito. Inoltre, la probabile mente dietro la morte di Otomo, il guardiano Imuz, era ora fuggiasco, o nelle mani suoi due compagni. Il giovane non poteva ancora saperlo, ma ciò che forse nella sua mente si stava ora delineando era già chiaro per i suoi compagni di sventura. E viceversa. Infatti, se per i due sotterrati le informazioni su chi o cosa abbondavano, quelle sui motivi di questa macchinazione erano del tutto oscure. E così, a fianco al suo trofeo, il giovane Lux avrebbe avuto modo di attendere l'arrivo dell'alba, godendosi finalmente qualche attimo di calma. O forse no? Poco lontano da lui un masso si era infatti mosso di qualche metro. Non aveva modo di capire cosa avesse causato il movimento, tale era la distanza, ma di sicuro non era naturale. Inoltre, concentrando la vista, avrebbe potuto notare come la sabbia sul bordo della posizione originaria del sasso stesse rapidamente scendendo di livello, come se venisse risucchiata da un qualche cunicolo. Avrebbe potuto lasciare il cadavere del mostro, che nel contempo aveva ripreso forma e dimensioni umane, e dirigersi a osservare quella strana situazione. Oppure no. La scelta ancora una volta stava nelle sue mani, ma questa volta, nessuna brutta sorpresa lo attendeva al varco, nessun nuovo nemico a ostacolarlo.

    Ma noi, che possiamo muoverci oltre il giovane monaco, proviamo ad avvicinarci a questo cunicolo misterioso e a discenderlo fino alle viscere della terra. All'entrata della botola una semplice scala di corda ci attendeva, nulla di complicato, mentre il meccanismo che aveva mosso il sasso non era che un intrico di leve e rotaie. Ma proseguiamo e addentriamoci ancora di più. Seguendo la botola infatti saremmo sbucati niente di meno che nel salone dove Hoshi e Aki si erano appena inoltrati. Mentre il primo, con un'abile mossa, aveva combattuto cloni con cloni avendo la meglio, il secondo si era esibito in uno strano "balletto di teletrasporti". Coreografico quanto funzionale. Grazie alla sua tecnica speciale il foglioso ebbe infatti modo di coprire i metri che lo separavano dai due fuggiaschi. Aveva inoltre tentato un ultimo attacco, una specie di presa doppia atta a bloccare i due. E incredibilmente, nonostante l'azione alquanto sconsiderata, aveva avuto successo. Una situazione alquanto strana invero: i vari Hoshi si stavano infatti dando parecchio da fare facendo scomparire più cloni possibile, mentre l'originale si dirigeva verso i due nemici rimasti, bloccati in maniera alquanto impropria da un Aki disteso con la faccia rivolta al pavimento, stretto ai due avversari. Il tutto si stava svolgendo parecchi metri sotto Lux, che nel mentre si godeva qualche istante di riposo a fianco ad un cadavere di un mostro canino, il quale lentamente riprendeva forma umana. Paradossale non è vero?

    Ma non era detta ancora l'ultima parola. I due infatti non ci stavano a farsi catturare così facilmente. Il primo, alla sinistra di Aki, cercò infatti di colpirlo con un kunai, in un ultimo disperato attacco (Velocità 325). Il secondo, alla sua destra, lasciò uscire i fukibari che teneva nascosti in bocca, cercando di accecare il foglioso (Velocità 300). Erano gli ultimi tentativi, le ultime mossi di due prede costrette all'angolo che cercavano ogni soluzione per aver salva la vita. Ma anche se quei colpi fossero andati segno, l'esito finale non sarebbe cambiato. Nel giro di poco tempo gli Hoshi avrebbero raggiunto il terzetto, togliendo ai due fuggiaschi ogni istinto ribelle e costringendoli alla resa. Se poi i due avessero deciso di uscire dal tunnel che i loro nuovi prigionieri avevano aperto si sarebbero ritrovati, qualche metro più in alto, a fianco al loro perduto compagno. Una degna rimpatriata. E mentre la luce del sole ormai sorto avrebbe illuminato la scena tutto il gruppo avrebbe sentito il sapore della vittoria, la consapevolezza di aver agito bene e di aver ottenuto ben più di quello che ci si aspettava da loro. Un ottimo bottino con cui presentarsi a rapporto. Eh si, perché una notte come quella, con delle scoperte di quella rilevanza, non potevano essere lasciate al vento del deserto e andavano comunicate con dovizia di particolari alla massima autorità, il Kazekage.

    E a proposito di Gin, dirigiamoci un momento nei suoi alloggi e vediamo come il Kage del più importante villaggio del paese del Vento si apprestava a ricevere i primi resoconti della notte. Non bene di certo, a giudicare dai rumori di bottiglie in frantumi e dalle fughe trafelate dei messi viaggiatori. Sì perché per quanto una notizia possa non essere gradita prendere a bottigliate il messaggero non è propriamente... educato ecco. Ma in fondo a cosa serve essere Kage se non si possono trattare male ogni tanto i propri aiutanti. Essere il capo ha i suoi lati positivi. E forse era proprio questo pensiero che dopo avergli attraversato la mente gli lasciò un sorriso compiaciuto. Al di là di queste frivolezze però Gin su una cosa era certo: la squadra che aveva assegnato all'indagine ancora non era tornata. Fino a quel momento tutte le supposizioni erano inutili, e alquanto dannose. Avrebbe atteso pazientemente, in fondo c'era anche un suo parente con loro, non avrebbero potuto fallire. E con questo pensiero decise di stappare una bottiglia, per farsi una bevuta del buonumore, come gli piaceva chiamare le sbronze mattutine.

    E così un altro giorno sorgeva al villaggio. E mentre le massaie e i venditori si affrettavano a popolare le vie una voce ad un angolo di strada, seduta su una cassa nella semioscurità, intonò il verso di una filastrocca conosciuta, lasciando che le parole si perdessero nel vento...

    -...è il deserto che vive in te
    è il deserto che vive in te...-




    ~ Canzone del deserto... Fine?

     
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40 replies since 11/10/2010, 13:54   576 views
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