Ogni storia ha un inizio

[Giocata Free]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted



    kpYcoRa
    - Addio Serata Tranquilla -

    Il tempo ormai aveva ripreso a scorrere in maniera ininterrotta, si erano abituati ad essere solamente in tre in quella casa e ora sembrava quasi che era sempre stato così.
    La stanza del padre era stata completamente cancellata, al suo posto lei e sua madre avevano deciso di metterci una stanza per gli allenamenti.
    Isolata dalle altre e senza finestre, così da rimanere in pace e nel silenzio più totale.
    Yushino non aveva protestato, dopotutto anche lei se n'era fatta una ragione di quanto accaduto e per tanto, anche per lei mantenere la vecchia stanza non aveva più senso.
    Era stata una giornata come le altre, la madre era uscita di mattina presto e lei l'aveva seguita poco dopo, ormai non mancava molto alla fine degli studi base, per così dire.
    La gemella al contrario era solita svegliarsi un po' più tardi, fortunatamente il suo lavoro non le richiedeva di fare chissà quali orari assurdi e in un certo senso, Nakora era felice per lei.
    Non ci teneva a voler vedere anche Yushino diventare una persona che rischia la vita, no, molto meglio se almeno una di loro si godeva la vita così come veniva.
    La giornata proseguì in maniera relativamente tranquilla, tra studio, pratica, qualche battibecco con gli altri compagni durante il pranzo arrivò il pomeriggio tardo.
    Tempo di rientrare a casa.
    Con tutta la calma possibile e immaginabile si fece la strada camminando fino a casa, buttando ogni tanto un occhio al cielo che quel giorno pareva cambiare di continuo, prima plumbeo senza una macchia poi ecco che, dispettose, alcune nuvole si profilavano all'orizzonte.
    Il vento soffiava debolmente, tirandole i drappi della veste come per farle un dispetto.
    Sorrise debolmente nel sentire alcuni bambini che giocavano, mentre urlavano e ridevano tra loro.
    Peccato non avere più quell'età, già, le mancavano i tempi spensierati a cui era stata abituata da piccola.
    Sospirò riportando lo sguardo davanti a sè e in particolare sulla porta di casa, era inutile rimuginarci sopra in quel momento.
    Con decisione andò a poggiare la mano sul portone, spingendo per entrare.
    Una volta dentro non si curò nemmeno di salutare, sapeva bene che a quell'ora ancora non era tornata nessuna a parte lei.
    Lasciò che la porta si richiuse alle sue spalle con un tonfo sordo, mentre abbandonava gli stivali all'entrata e proseguiva oltre, andando nella sua stanza a poggiare le cose che si era portata dietro.
    Fatto questo si girò andando verso il letto e appena poco prima di toccarlo con le ginocchia, si voltò per poi lasciarsi cadere all'indietro come un peso morto, allargando le braccia.
    Puf!
    Il rumore del suo corpo che si scontrava con le coperte si sentì appena, lo sguardo perso nel soffitto mentre com'era solita fare una mano andava a giocherellare con la ciocca estranea che spuntava tra i suoi capelli corvini.
    Che poteva fare?
    Le altre sarebbero tornate tra non molto... Magari avrebbe potuto preparare la cena. Non che fosse una novità, visto che comunque era sempre lei in quelle situazioni a provvedere, però non aveva granchè scelta.
    Inoltre non le andava di andare nella stanza d'allenamento, aveva già dato per quel giorno.
    Annuì appena più a sè stessa che ad altri, per poi alzare appena le gambe e slanciarle così in avanti, alzandosi dal letto.
    In realtà non sapeva nemmeno se c'era qualcosa nella dispensa ma tanto valeva provare.
    Una volta raggiunta e aperta, con un certo sollievo notò che c'erano un paio di ingredienti, sarebbero bastati per quella sera.
    Meglio di niente, avrebbe dovuto ricordare a Yushino di fare scorta.
    Alla madre non ci pensò neanche a dirlo, distratta e presa com'era dalle sue cose sarebbero rimaste a digiuno.
    Comunque sia, preso il necessario si mise all'opera con tranquillità, lasciando così che il tempo fluisse liberamente.
    Non molto dopo tornarono anche le altre, le salutò appena con un sorriso presa com'era dalla sua attività, avrebbero avuto dopo il tempo per parlare con tranquillità e tanto come c'era da aspettarsi, ecco che la gemella arrivò ad aiutarla.
    Sembrava una serata come tante altre ormai, tutto procedeva tranquillo come sempre, eppure, qualcosa e qualcuno decisero di voler spezzare quella monotonia.
    Un boato sordo risuonò per le strade, mentre le tendine venivano sbattute con forza dal vento improvviso che si era fatto a dir poco impetuoso.
    Istintivamente portò via la gemella di peso da davanti le finestre mentre le pareti tremavano appena. La madre, immediatamente, accorse a vedere come stavano entrambe.
    Durò appena un istante dopo il quale urla iniziarono a pervadere le strade, mentre una colonna di fumo si alzava in mezzo al villaggio.
    Pochi secondi dopo la porta di casa loro si spalancò, era un ragazzo della guardia con cui lavorava sua madre, lo riconobbe subito.
    La fronte imperlata di sudore, il fiatone.
    In un attimo riferì qualcosa a Yunata la quale subito dopo fece cenno a loro due di seguirla all'esterno.
    Fu allora che videro quell'immensa colonna di fumo pervadere il villaggio.
    Nakora! Raggiungi il punto dell'esplosione, vedi se hanno bisogno d'aiuto! Yushino, te muoviti ad andare all'Ospedale, potrebbero aver bisogno d'assistenza. Io devo riunirmi con gli altri, ci vediamo dopo!
    Era sempre stata così la loro madre nelle situazioni critiche, diretta e coincisa senza lasciare spazio a coinvolgimenti personali, ormai ci avevano fatto entrambe l'abitudine dopo anni che era così.
    Comunque sia, le gemelle annuirono all'unisono e si scambiarono appena gli sguardi, Nakora accarezzò di sfuggita la spalla all'altra, sorridendole, prima di correre dentro casa e prendere il necessario, per poi buttarsi fuori con ancora le bende che stava finendo di mettere su un avambraccio e correre verso il punto d'origine di tutto quel caos.
    Nella sua mente i pensieri si affolavano calpestando gli uni gli altri, com'era possibile che ci fosse stata un esplosione nel pieno centro del villaggio? Di quella potenza poi? Non aveva dubbi che fosse stata un esplosione, aveva studiato a sufficienza in quegli anni da saper riconoscere un boato del genere.
    Beh... Poco importava, prima raggiungeva l'area incriminata prima avrebbe avuto le idee chiare.
    Già il fatto che più si avvicinava, più si inoltrava nel Quartiere dei Piaceri non la convinceva come cosa.
    Non che avesse paura di quel luogo, anzi, però si sapeva che non era un buon posto, per così dire.
    Svoltò dietro l'ennesimo angolo, l'aria che le bruciava nei polmoni e infine eccolo li, lo spettacolo di morte e distruzione.
    Le fiamme si cercava di spegnerle così come eliminare i residui.
    Col fiato corto, si avvicinò camminando appena e aggiungendosi agli altri Ninja facendosi spazio per raggiungere le prime file e così vedere meglio.
    Più vedeva quello spettacolo da vicino, più iniziava a dubitare che ci fossero possibili superstiti.
    Non si accorse nemmeno inizialmente che l'amministratore del villaggio era li con loro.
    Semplicemente, si lasciò sfuggire qualche parola senza curarsi del fatto che chi le stava accanto poteva sentirla.
    Ma che diavolo... Com'è potuto accadere qui?
    Probabilmente senza farlo apposta doveva aver dato voce a quelli che erano i pensieri di molti, tuttavia non le importava.
    D'altronde il tono che aveva utilizzato era stato non di compassione ma bensì duro, pacato, quasi a sottolineare la gravità stessa della cosa com'era ovvia a tutti.
    Si guardò appena attorno, notando come apparisse più piccola rispetto agli altri Ninja presenti e anche rispetto alla sua età originale... Pazienza, non era una novità.
    In un attimo riportò lo sguardo sulle macerie, mordendosi il labbro inferiore, decisa se le fiamme e gli ultimi residui fossero veniti meno, avrebbe mosso alcuni passi con l'intenzione di avvicinarsi di più, così da riuscire a notare eventuali sopravvissuti che spuntavano tra i resti dell'edificio e aiutare dove ce n'era bisogno per quello che poteva.
    Dubitava seriamente fosse rimasto qualcuno in vita ma d'altronde sarebbe stato ancor più ipocrita non provarci nemmeno.


    Edited by Nevi - 6/7/2015, 15:45
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    5,488
    Reputation
    +730
    Location
    Isernia (molise)

    Status
    Online

    Le abilità di Febh e lo spirito organizzativo di Doveraux riportarono in brevissimo tempo la situazione sotto controllo. Ma ormai il danno era stato fatto, la ricerca di eventuali superstiti e la raccolta dei cadaveri per una degna onorificenza...apparte i normali civili, le gatte del Neko erano amate da tutti, e dico tutti, gli abitanti di sesso maschile del villaggio. Uno dei locali più storici, caratteristici e per questo preziosi del villaggio non c'era più. Ma di chi era la colpa? Possibile che fosse stato uno spiacevole ma fatale incidente? Proprio nel giorno di pienone del locale?

    Hisagi era riuscito ad allontanarsi dalla zona, fermando grazie ai suoi geni Mikawa la profonda ferita procurata dai calcinacci. Peccato che il ragazzo non avesse cancellato le sue impronte...nonostante il buio, un occhio attento avrebbe potuto notare le traccie di polvere che si allontanavano dalla zona in direzione del bosco dei sussurri. Il ragazzo aveva accettato la proposta dell'ignoto figuro ed ora i suoi ricordi erano stati modificati; la prima fase del piano era iniziata e il tempio di Oto custodiva la prova della fase successiva. Ricordava bene tutto ciò che era accaduto: un losco figuro era riuscito a soggiogarlo, cogliendolo impreparato, aveva quindi stregato la sua mente con un potente jutsu di controllo e costretto ad aiutarlo per far saltare il locale. Aveva attivato lui gli esplosivi; era un complice, era in guai seri.

    Immerso in questi pensieri sarebbe giunto nel luogo designato. La struttura era abbandonata e ignota ai più, ma il Mikawa possedeva questa informazione...gli era stata impiantata come un lontano ricordo, per lui era già stato in quel posto. Per questo si sarebbe potuto muovere con disinvoltura nell'intricato fogliame e sapeva perfettamente quale porte dover aprire. All'interno del tempio la natura aveva avuto la meglio, sfondando finestre e allargando intercapedini. In fondo alla sala, davanti l'altare, le tegole in legno erano assenti e una grande varietà di fiori era riuscita a svilupparsi. Era proprio li, su quel manto variopinto, che era stata posta una videocassetta; di quelle che sporadicamente il mono ninja aveva già avuto il piacere di conoscere. Cosa avrebbe fatto Hisagi? Non aveva ricordi su cosa fare una volta giunti li; ora spettava a lui decidere se guardarne da solo il contenuto, lasciando all'oscuro gli altri ninja del villaggio, oppure se rendere il contenuto di pubblico dominio e confessare a Febh quanto accaduto quella sera. Almeno secondo lui.

    Juuza, d'altro canto, era ancora sotto le macerie e ben presto i ninja di Oto lo avrebbero trovato. La sua mente era sta profanata oppure si era opposto all'offerta del cospiratore? Qualunque fosse stata la sua scelta, ormai entrambi i ninja facevano parte di uno schema più grande e le loro scelte avrebbero potuto sbloccare parti dello stesso anche senza volerlo. Tuttavia le due versioni dei ninja avrebbero combaciato? Qualora la serpe non si fosse prestata all'opportunità di cambiamento, avrebbe mantenuto perfettamente integri i suoi ricordi e quindi avrebbe potuto anche parlare a riguardo, scagionando o aggravando la posizione dell'altro otese. Ma la vera domanda era: chiunque fosse stato quel tipo incappucciato, voleva davvero ricostruire le sorti del villaggio, facendolo diventare potente? Come poteva la distruzione del bordello più famoso del continente favorire tale scopo?



    CITAZIONE
    OT/ Gama sei colpevole!!! A te decidere cosa fare :guru:
    Essendo Juuza in ritardo mortale potete anche dire che lo trovate, però bisognerà comunque attendere lui per sentire la sua versione dei fatti. /OT


    Modificare i Ricordi
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: 8 (Lenta)
    L'utilizzatore può modificare i ricordi della vittima se incosciente o consenziente. La vittima sentirà i ricordi come propri, ma noterà eventuali incongruenze. È possibile modificare qualsiasi ricordo. Richiede 1 ora ed il contatto costante con la vittima. Per rilasciare la tecnica bisognerà essere a conoscenza di prove che dimostrino che il ricordo è stato modificato.
    L'efficacia è pari a 40.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 3 / Costo Attivazione: MedioAlto)
    [Da genin in su]
     
    .
  3. Roronoa™
        Like  
     
    .

    User deleted


    Una traccia...

    Villaggio del Suono pt. I




    Febh non si fece attendere, giunse nel luogo del disastro nemmeno un minuto dopo l'arrivo di Deveraux.
    Una lacrima solcava la sua guancia destra.
    Quasi la totalità della folla, sia maschile sia femminile, osservava in lacrime i resti di ciò che fino a ieri aveva costituito il Neko Senzai.
    Anche se causa di divorzi e omicidi in famiglia, tutti si erano affezionati a quell'edificio.

    Dalle macerie, avvolte dalla tossica nube composta da cenere e polvere, nessuno rispose all'appello del Chunin.

    Tutti morti?
    Era strano che non ci fossero sopravvissuti, in quei giorni il Neko Senzai non era vuoto (e quando mai lo era?) , violenta che fosse stata la detonazione, per una questione di probabilità non potevano esserci solo morti e nessun ferito.

    Il fumo può averli fatti svenire Pensò, mentre osservava alcuni coraggiosi tentare di varcare il muro di cenere.
    Senza una buona resistenza al calore, nessuno poteva riuscire a entrare e muoversi in quell'inferno.
    Deveraux aggiornò immediatamente Febh sulla situazione:

    Se ci sono sopravvissuti sono sicuramente svenuti per mancanza di ossigeno. Incidente o attentato? Non sò se si sia trattato di incidente, sono arrivato un minuto fa.

    Ricevute le scarse informazioni dal Guardiano, l'amministratore superò lo Yotsuki, avvicinandosi a quello che restava del Neko.
    Generò con pochi sigilli una piccola sfera di pura elettricità statica.
    Da terra s'innalzò istantaneamente un enorme nuvola di polvere e cenere.
    A causa del violento spostamento della massa d'aria le fameliche lingue di fuoco si spensero, arrestando l'incendio e la produzione di altro fumo.
    jpg
    Attratte dal globo elettrico generato da Febh, l'enorme volume di particelle fluì a grande velocità verso lo stesso amministratore, andando a formare davanti ad esso un piccolo cubo grigio solido.

    Davanti agli occhi di un Deveraux pulito alla perfezione e sorpreso dalla strana funzione del Raiton generato da Febh, erano visibili i resti del bordello distrutto...completamente privi di polvere.

    I massi e i detriti splendevano come diamanti sotto il bagliore argenteo della luna. Ora i presenti potevano intravedere tra le pietre sporche di sangue la presenza di braccia, gambe e parti di busto di corpi senza vita.

    CITAZIONE
    Possibile che non ci sia nessuno con un Suiton decente? Qualche ninja con doti da Sensitivo? Un'aspirina per il mal di testa? Ed i medici?

    Un sensitivo lo avete già Esclamò, mentre scandagliava con i suoi occhi l'intero palcoscenico di orrore e morte. [Percezione del Chakra][Sensitivo]Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.

    Non era ancora in grado di percepire presenze vitali a enorme distanza, ma riusciva a farlo solo per distanze modeste e con l'ausilio dei suoi occhi, con i quali era in grado di strappare molte informazioni ad ogni individuo, ad esempio la quantità di chakra posseduta, tecniche speciali possedute etc etc.
    Ora che la nube di fumo era scomparsa, o meglio aspirata, Deveraux fu in grado di individuare tra le macerie quello che sembrava essere l'unico sopravvissuto.

    Là vedo qualcosa Disse, indicando davanti a sè.
    Un braccio sbucava dalle macerie, così bianco che sembrava appartenere ad un albino, ed era avvolto da un aura nera e verde, in procinto di spegnersi.
    A dieci metri dalla sua posizione, il braccio destro apparteneva ad un ninja che aveva conosciuto nel deserto di Suna.
    Gouken.

    Un medico forza!!! Urlò, disperato, mentre con la sua notevole forza muscolare spostava i massi che schiacciavano il corpo del suo ex-collega. Era vivo e fortunatamente ancora cosciente.
    Liberato dal peso del cemento, Deveraux infilò a forza nella sua bocca uno dei suoi tonici. [Tonico di Ripristino Medio]
    Tonico di Ripristino Medio [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la vitalità di una ferita mediograve.
    Dose Massima: 2 al giorno.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Usura: 5 | Crediti: 60)

    Consegnato al team di ninja medici appena accorsi nel luogo del disastro, il Chunin si avvicinò a Febh, mentre seguiva con lo sguardo le cure a cui Gouken veniva sottoposto dal personale medico, che aveva ritenuto più opportuno raggiungere l'ospedale solo dopo aver stabilizzato le sue condizioni, sempre se avuto il permesso dell'amministratore.
    Strano che Diogene non sia qui. Sussurrò, senza insinuare nulla. Non poteva mai sospettare dell'uomo che aveva contribuito alla sua promozione. Sarà in missione.
    Si guardò intorno.

    Do un occhiata in giro.

    Per individuare le tracce di polvere che si dirigevano verso il Bosco dei Sussurri, Deveraux impiegò ben trenta minuti. Prima di iniziare le ricerche dal basso, egli decise di passare a rassegna con estrema attenzione ogni edificio che s'innalzava ai lati del Neko Senzai. Chiunque avesse fatto esplodere la struttura, avrebbe ammirato la sua opera da una posizione sopra elevata, sempre se di attentato si fosse trattato.

    Quando finì di esplorare tutti gli edifici ritenuti idonei per osservare la scena dell'esplosione, lo Yotsuki ritornò a terra e nel luogo del disastro, iniziando a muoversi attorno alle macerie come un segugio, tracciando circonferenze di raggio crescente.
    Solo una piccola parte della popolazione aveva deciso di ritornare a casa, il resto chiedeva insistentemente informazioni o piangeva per la morte delle loro gatte preferite.
    Con freddezza, Deveraux esaminava a terra la presenza di tracce sospette. A causa della folta presenza di curiosi, molte delle informazioni che il terreno poteva fornire al Chunin erano andate distrutte, ma quando iniziò a muoversi a una distanza relativamente grande dal luogo dell'esplosione, ecco che i suoi occhi intravidero alcune impronte strane. Sebbene fossero circondate da altre, esse erano orientate lungo una direzione ben precisa.
    Iniziò a seguirle.
    Quando si ritrovò alle "porte" del Bosco dei Sussurri, non ebbe più dubbi. Quelle impronte che appartenevano a un unico individuo erano sospette e valeva la pena indagare su di esse.
    Informò l'amministratore, dopo averlo raggiunto di corsa.


    Febh-sama, ho trovato delle impronte sospette. Si dirigono nel Bosco dei Sussurri ma non so dirle quanto tempo sia trascorso dalla loro formazione.
    Decise di proporsi, valeva la pena di approfondire quella traccia.
    Se vuole, posso entrare nel Bosco e indagare.

    jpg



     
    .
  4. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted



    9hCk363
    Come i detriti minori e il pulviscolo vennero meno anche lei avanzò assieme agli altri, cercando così eventuali superstiti.
    Tuttavia ben presto si rivelò una ricerca inutile, pezzi di corpi erano sparsi qui e li, macchie di sangue sulle macerie e via discorrendo.
    Era la prima volta che assisteva ad uno spettacolo del genere, era solo una studente dannazione!
    Cercò di resistere quando più poteva ma presto sentì il proprio stomaco rivoltarsi, tant'è che fu costretta ad allontanarsi rapidamente e mettersi da parte.
    Raggiunse un vicoletto li vicino, buttando un braccio contro il muro e chinandosi così per rigettare, era più forte di lei.
    Rimase un attimo così, appoggiata al muro del vicolo dove si era approntata con lo sguardo basso.
    Gli occhi vitrei mentre stringeva con rabbia un pugno, conficcando le unghie nel palmo della mano.
    Non esisteva che reagisse così davanti a certi spettacoli, sua madre ci si era abituata già da molto tempo e anche lei doveva farlo, non poteva permettersi di vomitare davanti a cose così banali.
    Probabilmente nel suo futuro quelli sarebbero stati gli scenari giornalieri, non i compiti belli e tranquilli che venivano affidati normalmente a loro studentelli.
    Ritornò in posizione eretta, appoggiandosi un attimo alla parete e guardando in alto, il cielo.
    Inspirò profondamente riempiendo nuovamente i polmoni, mentre un sapore di rancido ancora le guastava la bocca.
    Che schifo, non poteva permetterselo.
    Girò il capo in direzione della zona del massacro, doveva tornare li e anche subito.
    Si staccò dal muro uscendo fuori e incamminandosi nuovamente, mentre iniziava a intravedere alcune persone accalcarsi in particolare in un punto.
    Aveva capito bene? C'era una persona ancora viva?
    Sorrise mestamente, sospirando un po' più tranquilla.
    Forse avrebbero avuto modo di capirci qualcosa così, tuttavia non le piaceva come stava partecipando alla cosa.
    Più si guardava attorno più vedeva Ninja con decisamente più esperienza di lei, e in un certo senso questo la stava facendo sentire non propriamente inutile ma fuori posto, c'era poco o niente che poteva fare in quel luogo.
    All'improvviso però una voce familiare le arrivò all'orecchio... Deveraux? Possibile?
    Considerando che era uno dei Guardiani, sì, era più che plausibile che fosse giunto anche lui.
    Si voltò in quella direzione constatando che effettivamente, sì, era lui. Con un po' più di convinzione rispetto a prima si incamminò a passo deciso, raggiungendolo senza però fiatare, non voleva interromperlo.
    Tuttavia come giunse al termine prese parola, se gliel'avessero permesso quantomeno avrebbe potuto fare qualcosa invece che stare li, dopotutto non era un medico e le sue conoscenze a riguardo si fermavano fin dove arrivavano quelle insegnate nel corso.
    Prima si rivolse all'amministratore, non ci aveva mai parlato però essendo una figura chiave all'interno del villaggio le era capitato di vederlo nelle varie cerimonie degli studenti.

    Scusate l'intromissione. Amministratore, io sono Nakora una studente, piacere.

    Subito dopo andò a posare gli occhi sul Guardiano, il quale forse già poteva iniziare ad immaginare quali sarebbero state le sue prossime parole.

    Deveraux-sensei, vorrei chiederle di poter venire con lei. Qui non sono particolarmente utile, non sono un medico innanzitutto e ci sono molte persone ben più esperte di me. Non so quanto possa esserle utile, tuttavia credo di poter fare di più venendo con lei che rimanendo qui. Per favore.

    Lo guardò dritto negli occhi senza esitare, ferma e decisa con i pugni ben stretti lungo i fianchi. Probabilmente non era nemmeno certo che, se le fosse stato detto di no, sarebbe tornata indietro o rimasta li, anzi.
    Non aveva intenzione di tornarsene a casa senza aver fatto nulla, mai e poi mai. Le bastava anche qualcosa di piccolo.

    Ho pensato che Febh, in quanto amministratore, sebbene non lo conosca di persona l'abbia visto qualche volta durante i suoi anni di studio. Spero di non aver fatto male ><

     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,704
    Reputation
    +1,597
    Location
    Top Secret...

    Status
    Offline
    [Il Credo di Oto]

    Hai doti da sensitivo? Ottimo, allora muoviti. Replicò seccamente lo yakushi, ancora nel suo improponibile pigiama antidiluviano, dimostrando una volta di più quanto fosse pessimo nel motivare gli altri e spingerli ad agire nella maniera corretta. A braccia conserte osservava lo svolgersi dei soccorsi, al momento senza dar segno di volersi unire allo spostamento dei macigni. Era impegnato a fissare lo Yotsuki con la fronte aggrottata, giusto per metterlo a suo agio. Allora? Ne hai ancora per molto? Il pessimo umore non contribuiva a rendere più piacevole la sua presenza, ma si voltòverso il punto indicato dal guardiano, sospirando ed avvicinandosi ad ampie falcate.

    Io quel braccio lo ho già visto... Mormorò mentre Deveraux liberava il superstite, per quanto malconcio, e la sua prima impressione non venne tradita: si trattava di Gouken, uno shinobi con cui aveva avuto a che fare in passato. Uhmm... Non disse molto, ma fissò intensamente il suo stesso braccio, quasi stesse valutando se fare qualcosa o meno. Non ci fu bisogno di decidere, comunque, perchè i ninja medici si misero subito all'opera. Portatelo all'ospedale. Acconsentì quando gli venne chiesto. E badate che sia vivo, avrà sicuramente informazioni importanti. Non mancò di sentire il commento del Guardiano, al quale fece semplicemente spallucce. Non lo so...magari ci sono problemi al Gate o ha il sonno pesante. Al momento però non possiamo sprecare uomini per mandarlo a chiamare. Si farà vivo, voglio sperare. La fronte aggrottata non donava per niente all'amministratore (specie con la papalina), e gli dava un'aria tanto minacciosa quanto bizzarra, tuttavia era evidente che chiunque fosse il responsabile, o chiunque avesse sgarrato in qualche modo durante i soccorsi avrebbe passato un terribile quarto d'ora.

    Con un cenno quasi impercettibile accordò a Deveraux di investigare nei dintorni, cominciando a passeggiare tra le macerie innaturalmente pulite mentre intorno a lui si affannavano i soccorritori, sollevando macerie, spezzando assi e trascinando cadaveri o parti di essi. Non c'erano ninja di alto rango, non a quest'ora...e molti erano civili. Che senso ha colpire il Neko? Diversi possibili nemici si affacciarono alla sua immaginazione, principalmente i ninja di Kumo, con la loro guerra civile e ribellione a poche miglia dal Paese del Riso...ma esistevano anche organizzazioni criminali come quelle che avevano colpito Konoha e Kiri, tuttavia sembrava una cosa troppo in piccolo per pensare a loro. Che volessero mettere a tacere qualcuno? O solo distrarci? Eppure al momento non c'erano obbiettivi non protetti nel villaggio: i demoni erano sotto chiave e così gli artefatti. Il Kokage era nel suo palazzo (anche se c'erano piani in ballo per cambiare le cose) e due Gate su quattro erano ben difesi. Cosa volevano dimostrare? Le Ragazze di certo non creavano problemi a nessuno, se non a qualche moglie gelosa. Sbuffò. E se...? Ma Deveraux interruppe quelle elucubrazioni, parlando di tracce sospette.

    Ridicolo come solo un uomo in camicia da notte può sembrare, Febh portò una mano al mento, cercando di placare l'istinto che lo spingeva ad agire di getto. Meglio ragionare in questi casi, per quanto fosse un'attività oltremodo noiosa per lui. Potrebbero essere una trappola per allontanarci dal villaggio...soprattutto me. Lui e Diogenes dopotutto erano i ninja più potenti di Oto, escludendo il Kokage. Ma potrebbero anche non esserlo. Daccordo, puoi... Ancora una volta venne interrotto, da una ragazzina, forse appena Studente. Di sicuro lei lo aveva visto in giro, ma lui non si ricordava minimamente di lei. Uhn? Nakora? Inarcò un sopracciglio, squadrandola da capo a piedi. Non so quanto possa essere una buona idea. Guardati: sei rigida come un'asse da stiro e tu stessa ammetti di non saper fare nulla. Socchiuse gli occhi, avvicinandosi a lei ed inchinandosi, essendo un bel pò più alto. Rischi solo di mettere in pericolo sia te che Devecoso. A meno che tu non sappia darmi un motivo migliore del tuo "non sapere che fare restando qui". Sollevò una mano: il suo intento era posarle un dito sul mento per sollevarglielo e costringerla a fissarlo da molto vicino. Dimmi, perchè vuoi metterti in pericolo seguendo Devecoso? Vuoi farlo solo perchè sei sconvolta e ti senti piccola e inutile? O segui qualche altro desiderio?

    Era raro che lo Yakushi cominciasse discorsi seri come quello: aveva insegnato a molti ninja, perlopiù in modi strampalati, ma era da tanto che non si occupava più di fare da Sensei. Tuttavia vedere un ninja inesperto che gli si avvicinava e faceva richieste probabilmente aveva fatto vibrare nuovamente quelle corde del suo animo. O probabilmente era teso e stressato e voleva solo sfogarsi spaventando una ragazzina con discorsi di morte e atteggiandosi a grande e saggio shinobi. La verità probabilmente sta nel mezzo. O meglio, è quasi sicuramente giusta la seconda opzione, ma meglio non deludere quelli che hanno ancora un pò di fiducia nel genere umano. Ricordati che siamo a Oto. Non siamo poveri mentecatti come i ninja di Konoha con la loro Volontà incrollabile di fare la cosa giusta per la squadra. Non siamo nemmeno quei morti di fame di Suna con la loro ossessione per la famiglia. E a maggior ragione non siamo disperati come i Kiriani, che sembravno fare di tutto pur di cancellare le ombre del loro passato. Noi siamo più semplici: a Oto tutto quello che conta è la forza di ciò che Desideri. Potere, Conoscenza, Affetto...Non conta quello che vuoi, conta solo il fatto che vuoi ottenerlo ad ogni costo! C'era una luce selvaggia in quegli occhi castani oltre le lenti finte degli occhiali. Quindi dimmi, quale Desiderio ti spinge, Nakora? Solo un ninja di Oto può seguire il Guardiano in questa missione, dimostrami di esserlo.

    CITAZIONE
    Direi che possiamo anche fare dei piccoli post tra di noi senza rispettare le turnazioni per proseguire
     
    .
  6. Roronoa™
        Like  
     
    .

    User deleted


    Credo Otese

    Villaggio del Suono pt. II




    Con quell'abbigliamento bizzarro, forse infastidito per essere stato svegliato nel cuore della notte, Febh punzecchiò due volte il giovane Deveraux.
    Ci voleva ben altro per mettere pressione al giovane Guardiano.

    Accordato ai medici il permesso di trasportare Gouken in ospedale, il Jonin non giudicò insolita l'assenza del Garth.

    Probabilmente si sta muovendo per altre vie.

    [...]

    Informato il suo superiore della presenza di alcune impronte sospette che si dirigevano verso il Bosco dei Sussurri, luogo pericoloso per la presenza ormai accertata di certe creature dalle origini sconosciute (qualcuno parla di ex cavie di Orochimaru) l'amministratore pensò ad un possibile diversivo, atto ad allontanare dal villaggio lui e i ninja più validi.

    Con quell'ipotesi, sempre se quell'esplosione fosse il risultato di un attentato, il Jonin stava prendendo in considerazione la possibilità di altri attacchi contro Oto, in quartieri certamente distanti da quello dei Piaceri.

    jpg
    Incassato il sì alla sua richiesta, ovvero quella di dirigersi nel Bosco per approfondire la pista trovata, una voce familiare e femminile interruppe il dialogo dei due unici ninja di alto rango presenti.

    Voltandosi verso destra, Deveraux vide la giovane ninja davanti sé, con le mani sui fianchi e lo sguardo deciso. La salutò con un cenno del capo, felice del fatto che la ragazza avesse raggiunto il luogo del disastro.

    Dov'era il suo ex compagno di corso? Il ninja del clan dello scorpione?

    CITAZIONE
    Deveraux-sensei, vorrei chiederle di poter venire con lei. Qui non sono particolarmente utile, non sono un medico innanzitutto e ci sono molte persone ben più esperte di me. Non so quanto possa esserle utile, tuttavia credo di poter fare di più venendo con lei che rimanendo qui. Per favore.

    Aveva conosciuto Nakora qualche mese prima e i pregi che le aveva riconosciuto erano la sua intraprendenza e determinazione.
    Anche se consapevole del suo enorme desiderio di mettersi in gioco, le sue parole lo lasciarono visibilmente di stucco.

    Ad anticipare la risposta di Deveraux ci pensò Febh, che senza mezzi termini rigettò la richiesta di Nakora.
    Non poteva essere altrimenti, inoltrarsi in quel maledetto bosco insieme a una studentessa metteva in pericolo anche il Chunin, infatti, invece di avere un'alleata di supporto, egli si sarebbe trovato una studentessa alle prime armi da proteggere.

    Come era accaduto nel suo ufficio con il Yotsuki, improvvisamente il Yakushi si fece serio, iniziando un discorso su ciò che differenziava i ninja di Oto rispetto a quelli degli altri villaggi. Davanti a sè, Nakora aveva ancora una speranza, ma strappare il sì dell'amministratore non sarebbe stato facile.



     
    .
  7. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted



    9hCk363

    Doveva ammettere che sinceramente non si aspettava quel genere di reazione, non del tutto almeno.
    Sì dopo la prima volta che si era inoltrata all'interno del Bosco col guardiano, aveva capito quanto fosse pericoloso quel luogo. Tuttavia questo almeno a suo parere non era abbastanza da fermarla in quel momento, di conseguenza sebbene infastidita dal fatto che aveva lasciato trapelare l'impatto che aveva avuto su di lei quell'evento, inizialmente, non fece altro che ricambiare lo sguardo dell'Amministratore rimanendo ferma dov'era.
    Si maledì mentalmente mordendosi il labbro inferiore, non aver aspettato un attimo di più prima di raggiungerli era stato in parte un errore, effettivamente però allora poteva essere già troppo tardi e costi quel che costi desiderava andare in quel luogo.
    Il discorso che iniziò l'altro prese una piega sempre più seria, raggiungendo l'apice quando le fu alzato leggermente il mento con un dito in modo da guardare da più vicino l'Amministratore ben più alto di lei.
    Ora che erano così vicini riusciva a notare dei dettagli che a prima vista le erano sfuggiti, come il fatto stesso che fosse molto più alto di quanto sembrava e le lenti.
    Fino a quel giorno le era stato impossibile capire che tipo di persona fosse, tuttavia in quel momento iniziava quantomeno a farsi un'idea generale.
    Non era nè buona nè cattiva, semplicemente era lui e in parte iniziava anche a capire perchè le stava rispondendo in quel modo.
    Probabilmente aveva presentato la cosa un po' troppo alla leggera, però non riusciva a farne a meno. Era il suo modo di vedere la cosa e detto sinceramente, non la scuoteva più di tanto l'idea di andare all'interno del Bosco, anche Deveraux aveva avuto modo di notarlo quella volta.
    Comunque sia l'Amministratore esigeva una risposta, e solo dicendo qualcosa che fosse stato in grado di convincerlo e al contempo stesso la verità sarebbe stata in grado di ricevere l'approvazione per andare col Guardiano.
    Sinceramente non sapeva bene che genere di reazione avrebbe scatenato: ilarità, incredulità, rabbia o via discorrendo tuttavia non le importava più arrivati a questo punto.
    Lei sapeva bene qual'era il suo desiderio, oh eccome se lo sapeva solo che non l'aveva mai detto a nessuno, neanche ai suoi familiari.
    Chi avrebbe mai detto che sarebbe uscito fuori così?
    Ormai era inevitabile e senza esitare, avrebbe rivelato ai presenti cos'era ciò a cui agognava.
    L'Essere che tanto desiderava.
    Sorrise flebilmente, visibilmente rassegnata in un certo senso ma non per la risposta parzialmente negativa che aveva appena ricevuto, no.
    Le sue iridi erano fisse in quelle dell'Amministratore e non esitavano a staccarsi, giusto le palpebre si assottigliarono leggermente mentre sospirava appena un attimo prima di risponderli.
    Il tono rispetto al solito si era fatto più duro, segno del fatto che era assolutamente seria e non c'era ombra alcuna di eventuali timori o simili. Sapeva quello che stava dicendo, e lo desiderava realmente.
    Anche l'espressione in viso cambiò parzialmente, lasciando un po' da parte la ragazzina che era e mostrando la donna matura che sarebbe stata in pochi anni.
    Un Desiderio che ad altri aveva portato solo morte, distruzione e sangue ma che lei aveva intenzione di cambiare, di farlo suo per sempre.

    Desidero il Nibi.

    Tre semplici parole dette una di fila all'altra senza troppi preamboli, semplice e diretta avvicinò ulteriormente il proprio viso a quello del proprio interlocutore mentre muoveva una mano libera con l'intenzione di provare a scostare il dito sotto il suo mento.
    Non le importava se altri l'avessero sentita oltre loro due, le era stata chiesta una risposta e lei l'aveva data.
    Era sincera e non mentiva, non una bugia inventata per impressionare ma la pura verità.
    Sì conosceva le storie a riguardo, il sangue sparso... Ma tutto quello non faceva che affascinarla ancora di più.

    Questo è il mio desiderio. Desidero farlo mio, costi quel che costi e sopravvivere al Bosco trovo sia il minimo. Un braccio, un occhio, che mi importa? Quello a cui sto agognando è al di sopra di tutto questo.

    Rimase così a scrutare l'Amministratore, attendendo una sua reazione qualunque essa fosse stata.
    Le dispiaceva aver messo un po' da parte in questo senso Devaraux, tuttavia aveva capito bene che quello era un discorso tra lei e quell'uomo, nessun altro.
    Le macerie, le urla, i pianti, il vociare indistinto... Tutto questo parve come venire meno in quel momento, e lei per prima si dimenticò del resto del mondo non curandosene.
    In quel momento c'erano solamente lei e l'Amministratore.


    Edited by Nevi - 9/8/2015, 16:36
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,704
    Reputation
    +1,597
    Location
    Top Secret...

    Status
    Offline
    [Risposte]

    La risposta della giovane kunoichi lo lasciò un attimo perplesso. Eh? Inarcò un sopracciglio, allontanandosi e guardando Deveraux. Ricordo male o con il Nibi è sempre andata male, quale che fosse il Jinchuuriki? Poi riportò lo sguardo su di lei. Lo sai che sono stati quasi tutti divorati dal demone dall'interno? Si aggiustò gli occhiali, mentre ripensava a quell'assurda missione nel bosco, con il pittore posseduto da una delle code ed il loro compagno che aveva celato per chissà quanto tempo la presenza del cercoterio nel suo corpo. Vabbè, in fondo non sta a me criticare il modo in cui ognuno sceglie di crepare...ad ogni modo l'unico che può dare accesso al Nibi sono io al momento. Incrociò le braccia davanti al petto, comunque ridicolo con quegli abiti. Ma se proprio vuoi quel potere allora come minimo devi poter sopravvivere al Bosco dei Sussurri. Un cenno del capo al Guardiano del Gate. Portatela dietro, ma non sta a te difenderla, se non è necessario per la missione...è lei a seguirti, non si tratta di un compagno di squadra. Sono stato chiaro?

    Quindi si voltò come se avesse altro a cui pensare (cosa non del tutto falsa vista la bolgia tutto intorno) e sollevò una mano per salutare. Ah, ragazzina, se per caso mi porterai qualche informazione utile...o qualche deduzione tua personale che ci avvicini al colpevole, forse potresti ottenere un primo incontro col Nibi fra qualche giorno. Era un Incarico, per quanto informale. Stava a lei dare il massimo...e tornare viva. Poi si morse il pollice, ottenendo una minuscola goccia di sangue, necessaria a fare da tramite per le creature cui si era legato tanto tempo prima, poi strofinò il sangue sul tatuaggio che aveva sul dorso della mano, apppena visibile con le ampie maniche della camicia da notte, ma era senza dubbio una lucertola stilizzata!

    Al contatto col terreno, dal tatuaggio scivolarono via decine e decine di simboli apparentemente incomprensibili, ma che subito si disposero a formare il varco che avrebbe condotto là alcune delle sue creature. Non fu che il tempo di un battito di ciglia, ma ecco che in una nube di fumo fecero la loro comparsa un gigantesco camaleonte, alto quasi quanto una casa [15 Unità] e poi una lucertole non molto più grande di un avambraccio, di un rosso acceso striato di arancione e con delle strane membrane sotto gli arti anteriori. [1 Unità] Ssalshape, aiuta questi idioti a spostare le macerie... Apostrofò il rettile più massiccio per poi voltarsi verso i soccorritori e gettargli un urlo. SIETE NINJA E NON SAPETE NEMMENO PULIRE UNA PIAZZA? POSSIBILE CHE DEBBA FARE TUTTO IO? LA PROSSIMA VOLTA INGAGGEREMO DEI MURATORI ANCHE PER LE MISSIONI, VISTO QUANTO SIETE IMPEDITI! Era come sempre un ottimo motivatore, ma intanto con l'aiuto del Camaleonte non sarebbe stato difficile sistemare quel disastro. Ssalshape annuì senza dir niente e cominciando ad usare la lunghissima lingua adesiva e la coda massiccia per levare i detriti di dimensioni maggiori.

    6211978787_3c0e8261f6_z



    Quindi si rivolse alla lucertola più piccola. Schnell, vai con Devecoso nella foresta, vi conoscete già, no? C'è un tizio in fuga e va preso...ha distrutto il Neko. Devecoso sa seguire le tracce, spero, quindi tu servi come artiglieria. L'animale annuì in un gesto parecchio umano. Daccordo Brennblut. Ma per Neko intendi quel posSSsto dove non sSSsei mai riusSSscito a...? Non finì la frase perchè lo Yakushi gli tappò la bocca con le mani ed un discreto senso di urgenza. NON DIRE...cioè...concentrati sulla missione, si? E ora vai, vaivaivai! Liberò la lucertola, un pò scossa dal trattamento ma palesemente rassegnata a non capire mai l'umano e le sue motivazioni...quindi sospirò e si diresse verso il Guardiano e la Kunoichi. SSsalve, mi chiamo SSsalsSSshnell...credo sSSsarebbe più utile sSSse uno di voi mi portasSSSSse in sSSspalla.

    Febh intanto era tornato a dirigere i lavori, prendendo a urla i suoi sottoposti e deridendoli per ogni minimo errore...questo almeno finchè le cose non fossero state abbastanza tranquille da permettergli di andare in ospedale e vedere come stava il sopravvissuto. A quel punto avrebbe potuto interrogarlo e capire qualcosa di più, magari.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    5,488
    Reputation
    +730
    Location
    Isernia (molise)

    Status
    Online

    Seguire le impronte non sarebbe stato difficile per il neo Chunin, chiunque le avesse lasciate non aveva pensato a coprirle in alcun modo. Inoltre, sebbene la precauzione di Hisagi nel seguire una via più lunga potesse essere una buona idea, la lucertola evocata in supporto a Doveraux avrebbe potuto aiutarlo a ragionare sul fatto che, in realtà, essa aveva come centro una sola struttura: il vecchio Tempio degli Shimasu. Qualora Doveraux non fosse mai acceduto a quella parte del Bosco dei Sussurri, muoversi velocemente in quell'intricato fogliame sarebbe stato ancor più difficile, soprattutto se accompagnato da una semplice studentessa. In più era notte e almeno la giovane avrebbe dovuto muoversi con una lanterna o qualunque cosa fosse in grado di fornirle illuminazione. Il Bosco non era un poso adatto nemmeno ai genin meno esperti...figuriamoci ad una kunoichi che era appena entrata nel mondo ninja. Gli animali che abitavano quell'inestricabile intreccio di piante si erano abituati all'oscurità e poteva percepire la paura e captare le incertezze dei passanti. Qualora il chunin non avesse pensato ad un modo per schermare la ragazza dalla malvagità del posto, nulla avrebbe impedito a quelle creature di prendere il sopravvento. Non a caso, dopo pochi minuti di cammino, un serpente lungo quasi due metri le avrebbe teso una micidiale trappola: nascosto nel fitto fogliame a terra avrebbe atteso che il suo piede si infilasse proprio nel cappio naturale predisposto per stringere con forza la caviglia, atterrarla e sferrare due azzannate poderose [Energia Gialla, Potenza 20]...
    Anche dall'alto, poco prima di giungere a destinazione, una famiglia di ragni giganti non avrebbe esitato due volte a calarsi dalla loro posizione di vantaggio (occultati sui rami medioalti degli alberi) e attaccare il volto della ragazza, cercando di mangiucchiarle pezzi di pelle e carne [4 ragni energia Bianca, Pot 15]. Rivali non banali per un ninja inesperto ma non più che mere scocciature per il guardiano il quale, tuttavia, avrebbe dovuto dividersi tra il proteggere la sua compagna (contravvenendo agli ordini del suo amministratore?!) e completamento della missione.
    Come se non bastasse, il chunin avrebbe potuto notare un branco di grossi giaguari, di quelli modificati che solo il Bosco dei Sussurri ospitava, in attesa che la kunoichi fosse a più di 10 metri di distanza dal chunin, pronti a servirsi di una facile preda. Erano rivali che avrebbero richiesto maggiore attenzione dei precedenti.

    jpg

    Il Tempio, anche se completamente in rovina, custodiva un fascino e, al tempo stesso, un terrore aggiacciante. Piccole luci erano visibili dal viale che all'improvviso trovava sazio tra gli alti alberi; il Bosco era in grado di nascondere perfettamente la struttura fin quando non vi si fosse arrivati nelle estreme sue vicinanze. Tuttavia, già osservandolo, da lontano era palese che qualcosa non andava. Una fitta nebbia si era fatta padrona del posto rendendo la zona all'intenro delle mura completamente occultata. Se i tre, compresa la lucertola, non avessero trovato un modo per disfarsene avrebbero dovuto attendere fin quando essa non si fosse a mano a mano diradata [3 round]. Entrare nella coltre, oltre a non essere una scelta saggia, avrebbe portato ben pochi risultati ma per loro fortuna nulla di particolarmente tremendo gli avrebbe colpiti. Riacquisita visibilità, la situazione che si parò loro difronte era del tutto anomala: Hisagi Mikawa vagava in tondo, ai lati di un campo di fiori collocato proprio difronte all'altare a quasi 15 metri di distanza dall'ingresso. Aveva gli occhi spalancati e le braccia larghe...non sembrava cosciente nè padrone dei suoi movimenti. Che fosse un jutsu? Avvicinandosi alla zona sarebbe stato possibile notare la videocassetta a terra tra i petali variopinti e le orme arrivare proprio dove il ninja vagava. Non vi erano dubbi, erano le sue. Chiamarlo non avrebbe provocato alcuna reazione nè tantomeno il semplice contatto fisico.
    Osservando con attenzione l'unico oggetto estraneo nella stanza sarebbe stato possibile notare i simboli di un fuuinjutsu che vi era stato applicato sopra. Tramite le sue abilità di sensitivo, qualora adoperate, Doveraux non avrebbe percepito altri shinobi nei dintorni e l'unica altra fonte di chakra [elemento acqua] sarebbe provenuta proprio dalla viedocassetta. Ma chi diavolo aveva attivato il Velo di Nebbia?

    :::

    Il quartiere dei Piaceri era quasi uscito dalla situazione di allerta e l'apporto delle strabilianti abilità dell'Amministratore diedero una rapida accelerata alle azioni di ripristino. L'evocazione dell'enorme creatura diede maggiore coraggio e fiducia nei sottoposti accorsi per aiutare e la sua coda avrebbe agito come la più efficiente delle ruspe. Apparte la miracolosa scoperta di civili ancora in vita sotto le macerie, l'attività principale della squadra medica sarebbe stata il recupero dei cadaveri con conseguente identificazione...Eiatsu stesso avrebbe avuto che fare quella notte e infatti il ninja non tardò ad arrivare sul posto dell'esplosione e parlare con Febh con il giusto spirito allarmato:

    " Febh, sono potuto arrivare solo ora, ero nell'obitorio e ho sentito in ritardo il frastuono! Aggiornami sulla situazione...incidente o attentato? In quest’ultimo caso, abbiamo una pista? "



    CITAZIONE
    OT/ Mi sono permesso di uscire dai panni dell’utente giocante per vestire momentaneamente quelle del qm per quanto concerne le insidie del Bosco dei Sussurri, giusto per rendere la cosa più movimentata (e pericolosa XD) per Nevi ;) /OT
     
    .
  10. Roronoa™
        Like  
     
    .

    User deleted


    Nekomata - Bosco dei Sussurri

    Villaggio del Suono pt. III




    jpg
    Quando la studentessa sputò quel nome in faccia all'amministratore, un brivido di puro terrore percorse la schiena del Chunin.

    COSA? Esclamò, incredulo. Doveva aver udito male. A differenza dell'ottava coda, più temuto e desiderato del bicoda, il Nekomata vantava nel suo curriculum diversi Jinchuuriki divorati.

    Febh rammenta bene. Ricordava la sua demoniaca voce e il suo profondo odio per gli umani.
    Cosa poteva spingere un adolescente a diventare il contenitore di un demone?
    Il potere.

    Qualche mese prima, nel suo ufficio, Deveraux aveva invitato Nakora e un altro studente a cercare all'interno del villaggio e altrove conoscenze e abilità, ma mai avrebbe pensato che quelle parole avrebbero spinto uno dei suoi studenti a bramare l'immenso potere di un Bjuu.

    CITAZIONE
    Portatela dietro, ma non sta a te difenderla, se non è necessario per la missione...è lei a seguirti, non si tratta di un compagno di squadra. Sono stato chiaro?

    Chiarissimo. l'Amministratore si allontanò, non dopo aver promesso alla giovane ragazza un incontro con il Nibi nel caso fosse ritornata con delle informazioni.

    Con Febh un po' distante, il Yotsuki cominciò a fissare la sua allieva con espressione preoccupata.
    Non voleva comportarsi da fratello maggiore, ma doveva far capire alla ragazza a cosa sarebbe andata incontro.

    Ascolta Nakora, quando vi ho parlato di potere non intendevo acquisire un demone.
    Dove hai sentito il suo nome?
    Sai cosa sono i Bjuu?
    Hai mai sentito parlare uno di loro?
    Perchè lo desideri?
    Sparò le quattro domande in un secondo, poi in un attimo sembrò calmarsi e continuando a fissarla, aggiunse:

    Se diventerai una Jinchuuriki supererai persino me, ma....

    Poteva continuare per ore se Febh non avesse deciso di evocare le sue fidate creature. Nel luogo del disastro comparve Ssalshape, l' enorme camaleonte con cui il Jonin aveva minacciato in passato di buttar giù le mura di Kiri.
    Era maestosa.
    Insieme ad essa, appoggiata sulle sue squame, vi era una "piccola" lucertola.

    Sono le evocazioni di Febh. Sussurrò alla sua allieva, mentre quest'ultimo, con la stessa grazia di un camionista in pigiama ubriaco in un teatro d'opera, sgridava duramente i vari ninja al lavoro.
    A differenza dell'enorme SSalshape, impiegata in loco per lo spostamento dei massi più pesanti, il piccolo rettile si sarebbe reso utile nel team capitanato dal Guardiano.
    Immerso nei soliti pensieri e dubbi di un caposquadra, Deveraux ignorò il siparietto tra l'amministratore e la sua lucertola, che aveva dato modo di far capire che Febh non fosse mai riuscito a concludere nulla nel Neko.

    CITAZIONE
    SSsalve, mi chiamo SSsalsSSshnell...credo sSSsarebbe più utile sSSse uno di voi mi portasSSSSse in sSSspalla.

    La missione aveva inizio.
    La pista all'interno del Bosco dei Sussurri conduceva a due possibili finali: un conflitto più o meno serio oppure un completo buco nell'acqua. Da buon Yotsuki, sperava nel primo epilogo.
    A sorpresa, perchè chi conosceva Deveraux sapeva quanto fosse facile per lui legare con i suoi studenti, egli era intenzionato a seguire le chiare istruzioni di Febh.

    Salshnell, rimarrai addosso a Nakora! E' una semplice studentessa ma deve dimostrare di avere la stoffa per diventare una Jinchuuriki! Intervieni in sua difesa solo in caso di attacchi fuori dalla sua portata o se ti minacciano personalmente.

    Si sarebbe rivolto verso Nakora, fissandola.

    L'ultima volta che sono entrato lì c'erano degli scoiattoli indemoniati. Devi seguirmi a sei metri di distanza.

    Quando fu tutto pronto, Deveraux scattò a bassa velocità verso il Bosco dei Sussurri, con gli occhi puntati sulle impronte. [Vel:100]

    [...]



    Non si era mai inoltrato di notte nel Bosco di Sussurri. Se persino un ninja come Deveraux si sentiva a disagio immerso in quella vegetazione
    jpg
    "malvagia", come si sarebbe sentita Nakora?
    Percorsi un centinaio di metri, il team venne inghiottito interamente dall'oscurità della notte.
    Le tenebre non erano più un problema per il Guardiano, ma per Nakora era impossibile proseguire senza una fonte di luce.

    Dovettero fermarsi.
    Immersi nella notte, in attesa che la studentessa trovasse un modo per farsi luce - in caso contrario avrebbe provveduto Deveraux - egli percepì il bosco reagire alle loro presenze.
    Quel giorno Nakora avrebbe avuto la prova che le leggende che circolavano su quel bosco erano vere, l'ambiente aveva una sua volontà e non amava i ficcanaso, compreso l'uomo di cui stavano seguendo le tracce.
    Sentì i rami scricchiolare e qualcosa o qualcuno avvicinarsi a loro da più direzioni.

    Una scarica elettrica percorse dall'alto verso il basso l'intero corpo dello Yotsuki. L'oscurità venne lacerata per alcuni istanti dalla luce emanata dal manto elettrico del Guardiano.
    Difficilmente Nakora si sarebbe potuta accorgere di cosa stava accadendo intorno a loro.

    Il team era circondato da un branco di giaguari affamati dagli occhi viola. La loro muscolatura era impressionante, affrontarli non sarebbe stata una passeggiata. Attendevano in silenzio il momento giusto per assalire l'anello debole del team.

    Abbiamo percorso solo cento metri, e hai già degli ammiratori a quattro zampe. Rimani a sei metri e non farti prendere dal panico! Sussurrò alla sua allieva.

    Continuarono il viaggio in assoluto silenzio. I suoi occhi seguivano le impronte che man mano divenivano meno distanti l'una dall'altra.
    Un solo individuo. Qui ha rallentato. Pensò, mentre percepiva mille sguardi osservare i suoi movimenti.
    Con lo sguardo puntato verso il suolo, per il Chunin non fu difficile individuare nel fitto fogliame un lungo serpente non velenoso. Il rettile non lo degnò di uno sguardo, le sue pupille erano puntate verso Nakora, o forse sulla lucertola che lei teneva su di sè.

    La fauna che si era sviluppata nel Bosco dei Sussurri era dotata di un intelligenza sopraffina.

    Quando (e se) avvenne lo scambio di colpi tra la sua studentessa e il serpente, Deveraux dovette fermarsi. I giaguari si erano fatti avanti.

    Sono anche gelosi. Ghignò.
    Stordito o ucciso il serpente, il Chunin avrebbe continuato il cammino, non prima di aver esaminato con lo sguardo le eventuali ferite riportate dalla studentessa.

    Mancava poco, lo sentiva.
    I suoi sensi erano in allerta.
    Forse queste orme sono state fatte per portarci fuori strada.
    Le lame installate in entrambi i suoi arti superiori provvedevano a liberare il cammino da alte erbacce e rami.
    Aveva l'impressione di percorrere una traiettoria circolare a raggi decrescenti, ma abbandonare la pista per dirigersi nel centro poteva rivelarsi pericoloso. Camminavano nell'oscurità, su un sentiero ricoperto quasi interamente dal fitto fogliame, ritrovare le impronte non sarebbe stato facile.
    Meglio metterci un po' di più che perdersi.
    Erano ancora seguiti dai giaguari.

    Dopo aver percorso per tre volte l'ipotetica circonferenza, percepì qualcosa alle sue spalle scendere dall'alto.
    Si voltò, pensando al peggio.
    Quando vide i quattro ragni appesi alle loro ragnatele, il Guardiano tirò un sospiro di sollievo.
    Difendersi da quei piccoli aracnidi non sarebbe stato facile e anche se le loro zanne non erano sviluppate quanto quelle di un serpente, ricevere quattro morsi in viso non era un toccasana per nessuno.

    Superata anche quella prova, Deveraux intravide a Nord-Est una flebile luce azzurra riflettersi sulla corteccia di alcuni alberi.
    C'era qualcosa là.
    Con un cenno della mano ordinò alla sua studentessa di far piano, ma solo nel caso non avesse urlato nel suo piccolo scontro con i ragni. In quel caso, la loro copertura sarebbe già stata compromessa.
    Tagliuzzando con facilità la fitta vegetazione che governava su quel luogo dimenticato, Deveraux si abbassò sul confine con il lungo e illuminato sentiero che dall'aspetto sembrava avere più anni del bosco stesso. Delle fredde luci azzurre rendevano quel viale molto inquietante.

    I giaguari se ne sono andati, questo posto mette i brividi

    All'interno di quell'edificio forse ci sarà il nostro uomo. Sussurrò ai due, indicando le impronte a terra.
    Guardate là. Ordinò.

    In lontananza, una fitta e vasta nebbia avvolgeva parte dell'edificio, oscurando tutto ciò che era presente oltre le mura.
    Nel Tempio vi era almeno un ninja.
    Un kiriano?
    Si voltò verso Nakora.
    Condividere i suoi pensieri, frutto di anni di esperienza, poteva contribuire a migliorarla come ninja.

    Temo che quella nebbia sia il frutto di qualche jutsu. Se la mia ipotesi è verificata, all'interno c'è sicuramente qualcuno quindi è pressocché inutile mandarci dei bushin. Da essi non riusciremo a capire quanti nemici ci siano realmente.

    Spostò il suo sguardo sulla lucertola dalle scaglie rosso fuoco.

    Ssalschnell, hai qualche jutsu capace di spazzare via quella nebbia? Altrimenti attendiamo Chiese.
    Io odio l'umidità.

    [...]



    Il forte calore generato dalla tecnica della lucertola, che si avvicinò maggiormente all'edificio per incrementare l'efficacia della tecnica, fece evaporare in pochi secondi la fitta nebbia.
    Lasciandosi alle spalle una scia di polvere, Deveraux fece il suo ingresso all'interno dell'edificio, con entrambe le mani alte e il Tantien pronto a impastare una quantità di chakra tale da generare un possente manto difensivo.

    Non poteva credere ai suoi occhi.

    VENITE! Urlò dall'interno.
    Gettò uno sguardo all'esterno per controllare la corsa della sua studentessa lungo il viale.

    All'interno dell'edificio vi era un altare posto a quindici metri dall'ingresso, separato da quest'ultimo da una vasta distesa di petali variopinti.
    Ai lati del campo di fiori, nato spontaneamente tra le pietre di cui era composto il pavimento della struttura, vi era Hisagi Mikawa, un Genin del Villaggio del Suono.
    C'era qualcosa di strano in lui.
    Camminava lentamente e senza una precisa meta, con gli occhi sbarrati e le braccia larghe.
    Come aveva raggiunto quell'edificio se era ridotto in quello stato?

    E' successo qualcosa qui. Le impronte coincidono con le sue e non sembrano essercene altre.

    E' un Genin di Oto, un Mikawa, ninja di tutto rispetto. Indicò il ninja con la maschera.
    Hisagi! HISAGI! Lo chiamò un paio di volte, ma il suo amico non accennò a nessun tipo di reazione.
    Si avvicinò ad esso, osservandolo con maggior attenzione. [Percezione del Chakra]Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.


    Non è stato drogato. Rivelò ai due. Chi può averlo ridotto in quello stato? Si domandò, triste. Ne aveva passate tante quel ninja.
    Si posizionò dietro di esso.
    Forse è sotto un potente genjutsu. Strattonò con veemenza la sua spalla ma senza risultati.
    Da buon Yotsuki non si arrese.
    Nakora perlustra l'area, te Salshnell, se puoi ferire in qualche modo Hisagi, ben venga, ma non dobbiamo farlo sanguinare
    Cercò di posizionare dolcemente la sua mano sul suo capo.
    Se ci fosse riuscito, il Tantien avrebbe generato un'elevata quantità di chakra. Senza esitare un istante, Deveraux avrebbe sferrato un poderoso pugno contro la parte bassa della sua schiena. [Forza: 600]Base 575 + Bassissimo[Esplosione Elettrica]Esplosione Elettrica: L'utilizzatore può causare un'esplosione a contatto con una superficie. La potenza del colpo fisico è incrementata di 5 ogni ¼ basso impiegato e causerà danni entro mezzo metro dalla superficie toccata.[Potenza (Bomba) +15][Efficacia 45][Tecnica del Rilascio]
    Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Consumo Chakra Tot. 52.5]


    Con la lama interna avrei avuto più possibilità ma mai far sanguinare un Mikawa!

    Se il Rilascio fosse fallito, senza distogliere mai lo sguardo dal Genin, Deveraux avrebbe raggiunto Nakora, in prossimità di quella che sembrava essere una videocassetta, oggetto raro nel mondo ninja.
    Era a terra, tra i petali disposti davanti all'altare.
    Quando percepì all'interno dell'oggetto una forte presenza di chakra di elemento acqua, Deveraux ordinò ai presenti di non toccarlo.. [Percezione del Chakra]Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.



    Non toccatelo! C'è del chakra all'interno, elemento acqua. E' da lì che si è generata la nebbia ma.... Guardò confuso la lucertola. Desiderava un suo parere sulla situazione. Poi guardò Nakora, infondo era intelligente abbastanza da formulare qualche ipotesi.

    Con la mano destra sfilò dalla sua tuta da chunin un lungo rotolo di richiamo. Lo distese in prossimità della videocassetta.
    Io sono per portarla al villaggio e per il trasporto provvederò a inserirla in questo rotolo.
    Era meglio evitare contatti fisici con l'artefatto.
    La terrai tu Nakora, per ovvie ragioni! Ghignò divertito.
    Se ti accadrà quello che è accaduto a Hisagi, potrò prenderti sulle spalle! Hisagi lo terremo qui, verrò poi io a prenderlo, non siamo così distanti dal villaggio. Speriamo non reagisca violentemente, l'ultima cosa che vorrei è uno scontro con lui.
    La sua fu una mezza bugia. Aveva desiderato da sempre misurarsi con lui o con un Mikawa in generale, ma in quell'occasione non avrebbe potuto utilizzare determinate arti combattive in fase di apprendimento.

    Se per te va bene, procedo. Le sue mani si unirono nel sigillo del cinghiale. Con gli occhi fissi su Hisagi, che ancora camminava disegnando traiettorie senza logica, Deveraux attese l'okay della sua studentessa.



    Aggiunto conteggio chakra! :zxc:
    Consumo Chakra: 547.5/600


    Edited by Roronoa™ - 15/8/2015, 17:54
     
    .
  11. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted


    A quanto pareva la risposta che aveva appena dato era riuscita a prendere di sorpresa i due, d'altrone era anche vero che non saltavano fuori tutti i giorni volontari suicidi come lei.
    Certo era conscia di cosa significasse la sua richiesta, per quanto sia l'amministratore-che scoprì chiamarsi Febh-che Deveraux cercarono di ricordarglielo.
    Sì era a conoscenza della morte che perseguitava i suoi portatori, almeno in parte.

    << Sì lo so Amministratore, però non è abbastanza per farmici ripensare. >>

    Era non convinta delle sue parole ma di più, e se anche in cuor suo un minimo temeva gli orrori che avrebbe dovuto affrontare... Non poteva fermarsi.
    Per un attimo si perse nei suoi pensieri, in quell'oceano violaceo che era la sua mente.
    Le parole che seguirono però la riportarono alla realtà, ci mancò poco che esultare come una bambina il giorno del suo compleanno.
    Si trattenne visibilmente, limitandosi a sorridere mentre fremeva per la voglia di muoversi.

    << La ringrazio, vedrò di soddisfarla. >>

    Un incontro col Nibi? Per un attimo il suo sorriso parve farsi folle, si trattò giusto di un istante.
    Non aveva alternative, in qualche modo doveva riuscire a tornare indietro da quella missione, e con qualcosa per Febh. Nutriva più dubbi sulla secoda che sulla prima, ma pazienza. Si sarebbe arrangiata in qualche modo, soprattutto considerando il fatto poi che se la sarebbe dovuta cavare da sola, in un certo senso.
    Sospirò lasciandosi scivolare addosso un pò della tensione che aveva accumulato in quei momenti, voltandosi poi per poter guardare Deveraux.
    Tuttavia come la guardò la lasciò un attimo incerta, non si aspettava di vederlo così sconvolto.
    Prima che potesse parlare ecco che l'altro le sparò una serie di domande, prendendo così lui la parola per primo.
    Si morse il labbro inferiore, leggermente dispiaciuta nel vederlo così preoccupato.
    Giustamente non tutti potevano condividere la sua scelta, dopotutto da un certo punto di vista era come imporsi una maledizione volontariamente.
    Lo rialzo' poco dopo, mentre le evocazioni di Febh facevano la loro comparsa, cercando di risponderli.
    Il tono era decisamente cambiato, meno duro e spinto, più tranquillo.

    << Ne sono conscia Deveraux, alcune cose le so grazie a mia madre che anche lei è una kunoichi. Ammetto che quella volta mi sono sentita spronata, anche se era già da prima che ne ero affascinata. Comunque, meglio se continuo un'altra volta. >>

    Concluse quando vide la lucertola più piccola, rivolgersi a loro.
    Certo che guardandolo così, Febh non sembrava proprio un amministratore, quei vestiti ingannavano decisamente oltre che il suo modo di fare.

    Si abbassò così da far salire la lucertola sulla propria spalla, sorridendole appena in segno di saluto.
    La missione stava ufficialmente avendo inizio, e dopo qualche direttiva dal Guardiano, ecco che iniziarono ad inoltrarsi nella boscaglia.
    Quel luogo aveva un che di strano, inquietante a dir poco e presto si dovette costringere a tranquillizzarsi e rilassare i sensi, onde evitare di allarmarsi per ogni singolo suono.
    Capiva perché quel luogo era strettamente vietato anche a ninja esperti. Tuttavia era lei a volerci stare li, di conseguenza degluti' e andò avanti, ignorando il disagio che quel luogo le creava. In un certo senso, quello era anche un addestramento per lei.
    Rimase vicina a Deveraux come le era stato detto, tuttavia presto furono costretti a fermarsi per darle il tempo minimo indispensabile, così da crearsi in qualche modo una fonte di luce.
    Rapidamente fece un riepilogo mentale di quello che aveva con sé, mentre abbassava lo sguardo e portava le mani ai borselli.
    Ninjutsu o simili adatti non ne conosceva, allora... Clink!
    Come la sua mano toccò la fiaschetta, sorrise grata alla passione per il bere che le aveva passato sua madre.
    Immediatamente afferrò un pezzo della sua veste e lo strappò, per poi prendere un ramo abbastanza robusto e avvolgerlo intorno.
    Successivamente tirò fuori con la mano libera la fiaschetta piena di alcool, e una volta aperta ne versò un pò sul tessuto, cercando di non farne cadere a terra o lungo il ramo.
    Riposta nel borsellino questa volta prese l'accendino, lo avvicino' e con attenzione fece per attivarlo.
    Dopo una fiammata iniziale al primo contatto, ecco che il tessuto fu avvolto dalle fiamme fungendo così da torcia.
    Riposto il materiale nel suo luogo d'origine, sentì la battuta di Deveraux accorgendosi dei suoi 'ammiratori'. Per quello che riuscì, osservò le loro fattezze, incerta.
    Dunque ti riduceva così quel posto eh? Dovevano sbrigare a portare a termine il loro compito.
    Riportò lo sguardo sul Guardiano, seguendolo alla distanza che le era stata detta.
    I veri problemi tuttavia, iniziarono a saltare fuori una volta che si inoltrarono nella parte più fitta del bosco.
    Lei avanzava cercando di tenere d'occhio soprattutto dove metteva i piedi, così da non allontanarsi troppo da Deveraux però era necessario guardarsi anche intorno, i pericoli potevano essere ovunque in quel posto.
    Inizialmente anche se aveva con sé la torcia, non si accorse che si trattava di un serpente credendolo una radice, come vi si avvicinò ulteriormente però e notò un movimento, capì.
    Fu troppo tardi per sottrarsi alla presa, per tanto si ritrovò scaraventata a terra.
    Immediatamente lasciò andare la torcia, onde evitare di bruciarsi e come vide le fauci del serpente dirigersi verso il suo volto portò innanzi a esso il braccio sinistro.
    Percepi' chiaramente le zanne affondarvici dentro, mentre il chakra scorreva a pieno ritmo in quel punto tentando di opporsi alla forza del serpente.[Bende Potenza 10][Resistenza 150][Consumo MezzoBasso][Ferita Leggera + Mezza Leggera Avambraccio Sinistro]

    Vista la presenza delle bende sembrava come essersi impigliato, e senza dargli il tempo di allontanarsi decise di reagire immediatamente.
    Senza pensarci due volte alzò il braccio destro e fece fuoriuscire la lama, con un gesto secco la portò appena dietro la testa del serpente e liberato il chakra nei muscoli, la calò con forza tentando di decapitarlo. Scese più in basso possibile, rigirando la lama per poi estrarla e allontanarsi dal serpente, mentre questo si divincolava mollando la presa dal suo braccio e ritraendosi.[Forza 150][Lama Interna Potenza 15][Consumo MezzoBasso]
    Immediatamente raccolse la torcia, rialzandosi e indietreggiando per avvicinarsi a Deveraux.
    L'animale parve come indeciso, tuttavia considerando che era stato ferito e che non poteva più contare sull'effetto sorpresa, decise di lasciar perdere tornando nel folto del bosco.
    Sospirò, gettando appena un occhio alla ferita dolorante sull'Avambraccio coperta di sangue e bende lacerate, per poi voltarsi verso Deveraux e riprendere a muoversi. Digrigno' i denti per il dolore... Doveva farcela da sola.

    Quello tuttavia si rivelò essere unicamente l'inizio, e mentre si guardava dai rami che parevano mani scheletriche pronte a ghermirla un nuovo pericolo si fece avanti.
    Decisamente più guardinga rispetto a prima e con la torcia a farle da illuminazione, ecco che illuminò delle ragnatele che salivano verso l'alto, dandole appena in tempo la possibilità di vedere quei ragni giganti calarsi su di lei. Le fauci grondavano di liquidi sconosciuti, mentre i loro occhi rossi cremisi rifletteva la sua figura.
    Immediatamente scattò in avanti, scostandosi in tempo dal primo morso. [Velocità 100]
    Successivamente arrivò il secondo, al quale decise di rimediare facendo scorrere liberamente il chakra nel braccio destro e portandolo repentinamente tra le zanne e il suo volto.[Velocità 125][Consumo Bassissimo]
    Successivamente fece per voltarsi e allontanarsi anche dall'ultimo, tuttavia non fu abbastanza rapida e proprio mentre faceva per riprendere le distanze, tornando da Deveraux ecco che le zanne incidettero nella sua carne, lungo la schiena. Se non altro l'aveva presa di sfuggita.[Velocità 100][Ferita Leggera Schiena]

    Ora che erano in bella vista tuttavia, e vedendo che gli avversari sarebbero due non più uno non insistettero inseguendola, seppur non si ritirarono svanendo nel bosco.
    Rimasero li mentre lei e il Guardiano riprendevano il cammino, e solo quando fu certa di aver messo abbastanza distanza tra quegli esseri e loro si voltò del tutto.
    Le ferite bruciavano e facevano male, però non aveva la minima intenzione di chiedere aiuto o lasciar perdere.
    Inspiro' profondamente cercando di resistere al dolore, e andò avanti.

    Finalmente dopo un pò di tempo l'atmosfera surreale parve come cambiare, non che lo fosse di meno anzi, il bosco però si iniziava a fare come da parte lasciando posto a quella che sembrava un qualche genere di struttura.
    I dettagli erano impossibili da scorgere, questo a causa di una fitta nebbia all'entrata.
    Rimase in silenzio pensando a come si potesse fare, tuttavia Deveraux l'anticipo' spiegandole anche di che cosa poteva trattarsi.
    Annuì con decisione e grata, assorbendo quelle informazioni come una spugna.
    Un istante dopo, ecco che toccò alla Lucertola.


    Quando la nebbia fu sistemata attese il via libera dal Guardiano per poi raggiungerlo, trovandosi così davanti quello spettacolo apparentemente inspiegabile.
    Che motivo c'era di farlo? Prima il Neko, poi questo... Probabilmente quel ninja li presente doveva aver dato fastidio all'artefice, però perché lasciarlo vivo? Forse non riteneva ce ne fosse bisogno o forse...
    La voce di Deveraux spezzò i suoi pensieri, riportandola alla realtà.

    << Va bene! >>

    Immediatamente si mise a perlustrare l'area, controllando anche pareti e pavimenti nel caso vi fossero stati segni o residui di qualche genere.
    Tuttavia non molto lontano dal ninja che era lì presente, ecco che trovò qualcosa: una videocassetta.
    Si abbassò per esaminarla, pur evitando di toccarla. Non la convinceva, se era importante ed era lì da sola, perché mai l'altro ninja li presente non l'aveva con sé? Dubitava l'avessero messa dopo o che se la fossero persa così come dimenticati, non era credibile.

    << Deveraux vieni! >>

    Fu raggiunta un istante dopo da lui, il quale la raccomandò di non toccarla.
    Annuì sentendo la sua spiegazione e quando arrivò al dunque... Non riuscì a fare a meno di sorridere.

    << Mi va più che bene, la portero' con me e costi quel che costi, arriverà a destinazione. >>

    Detto questo l'avrebbe lasciato procedere, pronta a prenderla in consegna l'istante successivo se non ci fossero stati problemi.

    Chakra: 87.5/100
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,704
    Reputation
    +1,597
    Location
    Top Secret...

    Status
    Offline
    BasSSstava chiedere e lo avrei accesSSso io il fuoco. Commentò la lucertola nel vedere la torcia elaborata dalla studentessa, quindi alzò gli occhi al cielo. Umani...mai una volta che presSSstino attenzione a quelli che li circondano, mi sSSstupisSSsce sempre che abbiate famiglie funzionanti. Lui viveva in una sorta di enorme caverna dove tutti badavano a tutti in una vita di continua condivisione degli spazi, quindi gli risultava complesso immedesimarsi in un umano...non che ne avesse particolare desiderio, dopotutto era una fiera lucertola del Vulcano Sotterraneo. A dimostrazione delle sue potenzialità tirò fuori la lingua avvolta da un sottile strato di fiamme. VisSSsto? Commentò dopo averla ritirata. In realtà quella mancanza non era stata tanto della studentessa quanto di chi la aveva addestrata: conoscere le doti ed i limiti degli alleati è essenziale in qualunque situazione nel mondo ninja.

    In ogni caso Deveraux seguì alla lettera gli ordini dell'amministratore, lasciando che Nakora se la cavasse da sola, anche se con qualche graffio. Non visto, deviò in parte alcuni attacchi con rapidissime guizzate di lingua o colpi di coda, ma difficilmente la studentessa se ne sarebbe accorta. In ogni caso se la era cavata bene, contando che praticamente non aveva esperienza. Infine raggiunsero un tempio dall'aria abbandonata, che la lucertola non aveva mai visto.

    QuesSSsto posSSsto mi da i brividi...meglio fare quello per cui sSSsiamo venuto ed andarcene...comunque non pensSSo sSSsarà un problema liberarsSSsi della nebbia. Assicurò la lucertola mentre il suo intero corpo si accendeva di una sinistra luce rossastra, quasi ci fossero braci incandescenti sotto le sue scaglie. Il contatto non avrebbe causato danni a Nakora ma sicuramente i due avrebbero percepito che la temperatura tutto intorno aumentava di diversi gradi, nemmeno fossero sotto il sole estivo di mezzogiorno. Pochi istanti dopo e alcuni tronchi e rami presero fuoco intorno a loro, contribuendo a spazzare via la nebbia con uno sforzo minimo [Katon: Mezame Kagayaku - Risveglio Incandescente] Ecco fatto. PosSSSsiamo prosSSseguire adesSSSso! E tuttavia quello che si trovarono di fronte era solo un ragazzo estremamente disorientato, non certo un attentatore credibile. Il Guardiano voleva catturarlo, e la lucertola annuì alla sua richiesta. PosSSSso organizzare qualcosSSsa! Perfettamente coordinato con lo Yotsuki, Ssalschnell avrebbe sputato un dardo di saliva adesiva ed incandescente proprio contro la faccia del Mikawa, cercando di colpirlo pochi istanti prima dell'arrivo del pugno, aumentandone enormemente le possibilità offensive, e forse causando un danno decisamente invalidante [Sputo Adesivo]Statistiche:Forza Blu
    Corpo Energetico: Ustione (DnT Lieve)


    Comunque andasse, avevano trovato qualcosa di decisamente esotico. Ricordo che Brennblut ne ha qualcuna di quelle cosSSse, ma pensSSavo fosSSSsero sSSsolo lastre da collezione o roba sSSsimile, come mai c'è chakra dentro? Guardò la studentessa e poi la videocassetta, quindi cercò di essere incoraggiante. SSse perdi i sSSsensSSsi posSSSso darti qualche sSSschiaffo con la coda.




    CITAZIONE

    Lucertola Incendiaria [Evocazioni]

    Una piccola lucertola dalle squame rosso fuoco, brillanti quanto gli occhi che ardono di potere. A dispetto delle piccole dimensioni, questa categoria di lucertole è in grado di tenere a bada numerosi nemici, intrappolandoli in potenti Genjutsu che richiamano l'ambiente incandescente in cui essa vive. Inoltre può trasformare il campo di battaglia a suo vantaggio, incendiando numerosi oggetti. Viste le dimensioni, solitamente combatte sulle spalle dell'evocatore, muovendosi agilmente durante lo scontro per supportarlo.
    L'unica lucertola di questa categoria che abbia stretto un patto con Febh è Ssalschnell, un maschio che detesta profondamente le lucertole del Bosco dei Sussurri, ma se obbligato cede alla collaborazione. Dopo le iniziali diffidenze con lo Yakushi, ha compreso che l'umano è un valido alleato e si è infine reso disponibile a fornirgli assistenza. Come molti altri del Vulcano sotterraneo ha un ciondolo al collo con appesa una pietra colorata.


    Metabolismo Infuocato
    La creatura possiede una ghiandola incendiaria. La competenza “Lucertole II: Metabolismo” si considera affiliata all'elemento Fuoco. “Corpo Energetico” causerà Ustione (DnT lieve).
    [Da Genin in su]

    Katon: Mezame Kagayaku - Risveglio Incandescente
    Posizioni Magiche: Nessuno
    La Lucertola genera un enorme calore in un'area di 12 metri. Il calore non è tale da causare malus, ma risulta fastidioso. All'interno dell'aura la lucertola può Incendiare un qualunque numero di oggetti, fino ad una Unità per Energia, rivestendoli di fiamme con potenza 20. I materiali ignifughi bruciano per due round, senza subire danni da fuoco. Questo fuoco non può causare danno alla lucertola.
    Non può dar fuoco a creature viventi nè al materiale da esse trasportato o entro 3 metri da esse.

    Tipo: Ninjutsu - Katon
    [ (Consumo: Medio)]
    [Da Genin in su]

    Ssalschnell [Creatura]
    L'utilizzatore può evocare tramite la tecnica del richiamo una lucertola energia Blu di piccole dimensioni.
    Possiede le competenze Lucertole I: Basi e Lucertole II: Metabolismo

    [Energia Blu: Vitalità 9 leggere | Riserva 12 bassi | 1 Unità]
    [Da Chunin in su]

    Planare
    Arte: La creatura, con le membrane cutanee sotto gli arti superiori, può planare ed eventualmente sfruttare le correnti ascensionali per prendere quota. Ogni slot azione di planata comporta una perdita di quota pari ad un quarto della distanza percorsa, in assenza di correnti ascensionali. .
    [ (Mantenimento: ¼ Basso)]
    [Da Chunin in su]

    Genjutsu: Netsuretsuna Tamashi; – Anima Ardente
    Posizioni Magiche: Caricamento pari a 7 sigilli
    L'illusione si attiva se la vittima, entro 15 metri, vede gli occhi della lucertola mentre questi avvampano di una luce intensa. La Vittima sentirà un notevole calore e comincerà a sudare copiosamente. Ogni utilizzo di chakra aumenterà il calore percepito dalla vittima che vedrà una parte del suo corpo incendiarsi. La vitalità della vittima subirà una diminuzione di Lieve ogni consumo Basso utilizzato, il danno massimo è pari a Medioleggera. L'efficacia è pari a 70.
    Tipo: Genjutsu - Tamashi
    [ (Consumo: Alto – Mantenimento: MedioBasso)]
    [Da Jonin in su]


    Lucertole I: Basi [Evocazioni]

    Le lucertole sono rettili diffusi praticamente in tutto il mondo e dotati di caratteristiche estremamente variegate. Non è strano pensare quindi che alcune di esse, senzienti, abbiano intrapreso le arti ninja, divenendo di fatto dei preziosi alleati degli Shinobi ritenuti meritevoli. Pare che il primo ninja a legarsi ad esse sia stato il capostipite del clan Yakushi, e che da allora il contratto sia sempre rimasto all'interno della famiglia, con poche eccezioni.
    Si dice che il loro santuario si trovi nelle profondità del Bosco dei Sussurri, in una zona in cui solo chi è invitato può accedere. Questo luogo,il Trono dei Lampi, è la dimora della famiglia reale delle Lucertole da richiamo, costituita dalle rare e potenti Lucertole del Tuono, animali che sin dalla nascita sono percorsi da scariche elettriche e possono arrivare a controllare il tempo atmosferico. Una seconda stirpe, anch'essa legata allo Yakushi ma separatasi dal ramo principale anni addietro, è invece composta dalle lucertole del Paese dei Vulcani, abitanti del sottosuolo capaci di raggiungere temperature corporee elevatissime, tanto da muoversi nel magma, e di produrre tossine letali.


    Movimenti Adesivi
    La Creatura è in grado di camminare agevolmente su qualsiasi genere di superficie verticale, a testa in giù o sopra la superficie dell'acqua. La forza di attrazione dei Movimenti della Lucertola è pari all'energia della creatura
    [ (Mantenimento: 1/4 Basso)]
    [Da Genin in su]

    Sputo Adesivo
    Adr: La creatura, una volta per round, emette un proiettile di saliva grande fino a 3 Unità (minimo 1). Il proiettile non causa danni, ma causa Intralcio Medio per due round, aderendo alle superfici colpite. Rimuovere la saliva richiede uno slot azione e causa AdO
    [ (Consumo: ½ Basso ogni attacco)[Richiede Slot Azione]]
    [Da Genin in su]

    Lingua Adesiva
    Adr: La creatura protrude la lingua fino a nove metri di distanza cerca di trattenere la vittima per infliggerle danni da schiacciamento [Potenza 10] oltre a causare, una volta per round, un Intralcio Medio. La patina di saliva adesiva che trattiene con Forza pari all'energia dell'evocazione.
    [ (Consumo: ½ Basso ogni attacco)[Richiede Slot Azione]]
    [Da Chunin in su]

    Colpo di Coda
    Adr: Una potente frustata portata con la coda della creatura. [Potenza 20]
    [ (Consumo: ½ Basso ogni attacco)[Richiede Slot Azione]]
    [Da Chunin in su]

    Staccare la Coda
    Speciale: I danni causati alla coda non si ripercuotono sulla vitalità della creatura. La coda diviene inutilizzabile e si stacca, contorcendosi irregolarmente, dopo aver subito una ferita leggera energia. Sono richieste 24 ore per rigenerare la coda.
    [Da Jonin in su]



    Lucertole II: Metabolismo [Evocazioni]

    Le lucertole del Bosco dei Sussurri e del Paese dei Vulcani possiedono speciali ghiandole nel loro corpo che producono particolari effetti, quasi soprannaturali. Anche se differiscono in base alle rispettive affinità elementali, il funzionamento di questi organi è uguale per tutte le creature di questa razza. Spesso le ghiandole impiegano anni per svilupparsi adeguatamente, motivo per cui le lucertole più giovani difficilmente sono in grado di sfruttare le loro peculiarità.

    Metabolismo Speciale
    La creatura sfrutta la sua ghiandola per caricare qualunque suo attacco con l'energia elementale. La potenza di ogni attacco aumenta di 5.
    [ (Consumo: ¼ Basso extra ogni attacco)]
    [Da Genin in su]

    Sincronia Energetica
    Speciale: Speciale: Se la creatura subisce danni dal proprio elemento, il suo successivo attacco elementale avrà un incremento di potenza pari a 5 ogni Leggera subita. Se non esegue attacchi elementali entro due round, il bonus si annulla.
    [ (Consumo: Nessuno)]
    [Da Genin in su]

    Corpo Energetico
    Speciale: La creatura può rinunciare ai danni extra garantiti dal Metabolismo Speciale per causare uno Status (DnT Lieve) affine al proprio elemento.
    [ (Consumo: ¼ Basso extra ogni attacco, aggiuntivo rispetto a Metabolismo Speciale)]
    [Da Chunin in su]

    Emanazione Energetica
    Adr: La creatura riveste il suo intero corpo dell'energia elementale cui è affine, ottenendo una difesa di potenza 20
    [ (Consumo: ½ Basso ogni difesa) [Richiede Slot Difesa]]
    [Da Chunin in su]

    Scarica Energetica
    Adr: Una volta per turno, la creatura può emettere un getto di chakra lineare allineato col suo elemento con un raggio di 3 metri di diametro. L'emissione si estende per 9 metri ed ha potenza 30.
    [ (Consumo: ½ Basso ogni Attacco)[Richiede Slot Tecnica]]
    [Da Jonin in su]



    Servo io a spegnere l'incendio. Servo io a spostare le macerie. Servo io a trovare gente ancora viva. Possibile che la mia presenza sia sempre così necessaria? Sbraitò mentre finalmente i soccorsi riuscivano ad estrarre qualcun'altro ancora in vita. Va detto che lo Yakushi non aveva smesso di brontolare un attimo, pur senza muovere un dito (a parte aver evocato la lucertola camaleonte che, stoicamente, dissotterrava e spostava i detriti). E sbrigatevi a mettere i cartellini coi nomi, ci manca solo che questi erano visitatori stranieri! L'ultima cosa che voglio è compilare un mucchio di lettere di condoglianze o di moduli Suna! Si riferiva al nomignolo usato per le procedure di insabbiamento...il cui uso era più frequente di quanto non si potrebbe pensare.

    L'arrivo di un ninja un pelo superiore rispetto ai soccorritori gli fece tirare un respiro di sollievo. Ecco, tu mi dai i brividi ma almeno so che sai fare qualcosa. Un ottimo saluto. Impeccabile ed ispiratore di fiducia. Con un gesto della mano indicò le macerie ed i morti. Cadaveri e bombe...a meno che le gatte del Neko avessero accumulato gli scaldabagni in una stanza col gas acceso e poi abbiano scelto di farsi il caffè con un fornelletto da campo non penso proprio che sia un incidente! Commentò sarcastico. Devecoso ha visto delle tracce e le sta seguendo nel Bosco dei Sussurri. Io sono rimasto qui ma c'è un tizio ancora vivo che sta andando in ospedale. Come si sveglia potremmo interrogarlo, immagino. A meno che tu non possa far parlare quegli altri simpaticoni. Il tono irritato non bastava a mascherare la preoccupazione dello Yakushi mentre indicava i cadaveri parzialmente spappolati: qualcuno aveva fatto esplodere qualcosa ad Oto come era successo a Kiri e Konoha non molto tempo prima. Era un nemico? Lo stesso nemico? La pista dell'incidente era quantomeno assurda...almeno quanto la camicia da notte insanguinata che indossava l'amministratore.

    Non è che le tue manie coi cadaveri possono tornarci utili in qualche modo? O magari hai imparato abbastanza sui corpi da far riprendere quel tizio in coma...
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    5,488
    Reputation
    +730
    Location
    Isernia (molise)

    Status
    Online

    Come intuibile, la ragazza non uscì affatto illesa dal Bosco dei Sussurri. Non riuscì nemmeno a vedere il quarto ragno che le piombò addosso alle spalle, agganciandosi alla testa e strappandole un bel pezzo di orecchio [Ferita Leggera]...Ad ogni modo, nonostante le ferite e il rallentamento della più piccolina, il trio riuscì ad arrivare al Tempio. Diradata la Nebbia, il guardiano non perse tempo a prendersi "cura" del Mikawa palesemente incosciente. L'azione combinata sua e della lucertola ebbe sicuramente l'effetto sperato: il Genjutsu si sciolse [Ipnosi] e il forte impatto alla schiena mise k.o. il genin, già pesantemente provato dalle vicende del Neko.

    Il chakra presente sulla videocassetta non reagì alla tecniche del richiamo e il prezioso cimelio venne custodito nel rotolo del guardiano. Dopotutto era stato facile...forse anche troppo: che l'artefice di tutto ciò voleva che tali eventi accadessero? Il mistero di chi avesse creato la Nebbia e probabilmente ridotto Hisagi in quel modo non era ancora stato svelato ma, dopotutto, la missione ordinata da Febh si poteva dire conclusa e ai due non rimaneva che tornare dall'amministratore.

    Chiaramente il tempo trascorso all'interno del Tempio diede modo al branco di felini di disporsi con intelligenza tattica sopraffina attorno alla struttura. Erano in pratica caduti in trappola, ma non del colpevole dell'attentato, bensì del Bosco, con il quale non si doveva mai agire con leggerezza.

    b_1_co10

    In netta superiorità numerica quelle creature non si fecero scrupoli ad assalire anche il chunin e la lucertola, sebbene l'obiettivo primario era la ragazzina...Sei giaguari "modificati" si sarebbero piazzati davanti a Doveraux e l'evocazione di Febh impegnandoli in una serie di attacchi ravvicinati con i loro potenti artigli [6 attacchi per ciascuno, Energia Rossa, Pot 25]; allo stesso tempo un altro di quegli animali si sarebbe avvicinato da dietro furtivo [+6] e avrebbe tentato di azzannare la giovane ragazza ad un braccio, trascinandola nella foresta in caso di successo. Salvo azioni preventive eseguite in precedenza, quello era un rivale decisamente fuori dalla portata di un semplice studente. I canini appuntiti della belva avrebbero trapassato quelle gracili ossa come burro, ad una velocità tale che Nakora non sarebbe nemmeno riuscita a battere ciglio. Il Chunin aveva deciso di ignorare gli animali, sottovalutandone forse il pericolo, e a missione praticamente ultimata rischiava ora di far ammazzare la ragazza!

    ::: Intanto davanti alle rovine del Neko :::

    " Non posso fare miracoli Febh, però il sopravvissuto può essere un'ottima fonte di informazioni. Qui tu hai finito, e mi sembri anche abbastanza stressato: mentre io mi occupo dei cadaveri, dell'identificazione dei corpi, della stesura di una lista approfondita e di eventuali autopsie su campioni in particolare, tu vai in ospedale e non mollare il sopravvissuto. Penso che io che un incidente sia altamente improbabile; in questo genere di attacchi nulla si lascia al caso. Se l'artefice voleva tutti morti, o almeno così pare, quel tizio è il nostro tesoro più grande...sperando che abbia visto qualcosa che ci possa aiutare nelle indagini. Appena avrò finito qui ti raggiungerò e lo interrogheremo. "

    Il bello era che Eiatsu era sincero più che mai in quel momento. Era sconvolto, avevano attaccato il suo villaggio con un attacco premeditato e preciso. Per fortuna il nemico sembrava aver commesso qualche errore e lasciato delle tracce: le impronte e il sopravvissuto potevano aiutare Oto a venirne a capo! Il bordello di Oto era praticamente il cuore pulsante del villaggio, oltre che una vera trazione turistica in tutto il continente. Le gatte del Neko non c'erano più e, sebbene lui non fosse un assiduo frequentatore, poteva comprendere bene il messaggio che l'assalitore voleva mandare: la ferita che questo evento avrebbe suscitato nei cittadini avrebbe impiegato diverso tempo per smettere di sanguinare, al pari dell'attentato a Kiri e, per alcuni versi, della bomba durante l'incontro a Suna tra Oto e Kiri...

    " Immagino che alle mura non abbiano segnalato nulla...chiunque sia stato o si era insediato da tempo nel villaggio o è un mago negli infiltramenti. Appena Doveraux tornerà, sarà necessario controllare il registro degli ospiti e chiedere alle guardie se hanno captato qualche anomalia. "

    Quanti inutili rompicapi...ma Eiatsu non poteva saperlo, non poteva minimamente sospettare che l'artefice di tutto ciò era proprio lì, affianco all'amministratore del villaggio. Si dice che i piani più elaborati e ambiziosi siano a volte incomprensibili per gli stessi ideatori...ebbene, quell'informazione era stata cancellata dalla sua mente [Modificare i Ricordi], ma il colpevole era proprio lui!!

    Si sarebbe dunque messo a lavoro, prendendo a se qualcuno dei medici e iniziando a dare direttive su come accatastare e schedare i cadaveri. Grazie alla sue esperienza avrebbe in poco tempo ridato ordine alla squadra medica e recuperato su chi, invece, si stava occupando di prelevare i corpi dalle macerie. Finito lì sarebbe dovuto andare in obitorio, con i corpi "migliori", ad eseguire autopsie per individuare il modo in cui l'edificio era stato fatto saltare. Intanto anche alcuni dei gregari di Diogenes avevano raggiunto il posto e aiutato nel recupero dei cadaveri; in prima linea vi erano Soifon, Matsumoto e Ashiro e grazie al loro aiuto in breve tempo sarebbero stati estratti tutti i corpi.



    CITAZIONE
    OT/ Aspettiamo l'arrivo della cassetta per andare avanti nella vicenda! Anche in quetso post ho masterizzato un po le vicende nel Bosco per dare maggiore pepe alla faccenda. Purtroppo essendo Juuza e Gama spariti non penso possiamo andare avanti negli interrogatori.../OT
     
    .
  14. Roronoa™
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ritorno all'ex quartiere dei Piaceri

    Villaggio del Suono pt. IV




    Aiutato a distanza dalla lucertola dalle squame rosse, Deveraux mise k.o Hisagi con un solo pugno, facendolo schiantare a terra dopo un volo di alcuni metri.

    Era sotto Genjutsu, ne sono sicuro. Le sue palpebre spalancate ora erano chiuse, ma non serrate.
    Dormiva.

    Ricevuta risposta positiva dalla coraggiosa studentessa, Deveraux eseguì la tecnica del richiamo.
    Il chakra all'interno della videocassetta non reagì in nessun modo al suo jutsu.
    Ripiegò con cura il rotolo.
    Sicuramente all'interno dell'oggetto era custodito un messaggio, un video che gli attentatori desideravano far recapitare a Febh e al Kokage, sempre che quest'ultimo fosse reale.
    Da quando aveva memoria, il Kage di Oto non si era mai mostrato in pubblico e controllando negli archivi, nessuna comunicazione firmata dal Kokage era mai giunta all'East Gate di Oto.

    Consegnato il rotolo alla ragazzina, a cui ordinò di nasconderlo sotto le sue vesti, Deveraux si guardò intorno per l'ultima volta.
    Si soffermò per alcuni istanti sul Mikawa.
    Perchè era lì?

    Non posso lasciarlo lì.
    Porterò Hisagi sulle spalle. Disse.
    Usciamo di qui, Nakora dietro di me, dovrai starmi attaccata.

    Varcata la soglia dell'uscita con Hisagi disteso sulle sue spalle [Forza: 575], il team venne accolto all'esterno da numerosi giaguari affamati, gli stessi che si erano dileguati nemmeno un minuto prima.
    Si erano disposti ad arco, per chiudere ogni possibile via di fuga.

    Dai loro occhi trapelava solo malvagità allo stato puro.

    Merda.

    Se volevano proseguire, dovevano sfondare il cordone, ma galvanizzati per la superiorità numerica il branco non sarebbe mai scappato ad una loro carica.

    Ssalschnell, sei in grado di affrontarli vero?
    I giaguari iniziarono ad avanzare.

    Nakora!! Alle mie spalle subito!!

    Il grido rivolto alla sua allieva diede inizio all'attacco dei felini.
    Con la ragazza a distanza ravvicinata, il Guardiano non avrebbe potuto sfruttare dei jutsu ad area, come ad esempio la Corrente dei Mille Falchi.
    Non si disperò, poteva sempre usufruire della sua tecnica speciale.

    Il primo colpo venne sferrato dal giaguaro più veloce del branco.
    Con le fauci spalancate, egli tentò di squarciare con unico morso il suo fianco destro, mentre un altro giaguaro, un metro più indietro, era in procinto di mordergli il ginocchio sinistro.
    Deveraux non mosse un dito, si limitò a generare con un po' di chakra il suo fidato rivestimento elettrico. [Rivestire][Protezione 15][Consumo Chakra 7.5 x 2]

    Due spessi manti elettrici comparirono rispettivamente sul fianco destro e attorno al ginocchio sinistro.
    I potenti denti dei due giaguari riuscirono a penetrare di poco la difesa elettrica del ragazzo.

    Stringono forte. Osservò, mentre i suoi muscoli contratti fermavano i canini dei felini a pochi millimetri di profondità dallo strato di pelle più esterno. [Protezione 15][Resistenza 500][Danno Lieve x 2]

    Più agguerriti dei primi, altri due felini assaltarono il Chunin, puntando alla spalla sinistra e al ginocchio destro, mentre un terzo, dalle retrovie, un istante dopo l'azione dei suoi due "amici", spiccò un salto per azzannare i suoi gioielli di famiglia.

    Incurante dell'attacco dei due giaguari che miravano zone non pericolose, Deveraux non restò indifferente ad un attacco ai suoi genitali.
    All'ultimo istante, ruotò il busto di sessanta gradi. [Riflessi Blu/ Velocità Rossa]
    Contemporaneamente tre distinti manti elettrici avvolsero le parti minacciate. [Rivestire][Protezione 15][Consumo Chakra 7.5 x 3] [Danno Lieve x 3]

    Con il rivestimento elettrico, i potenti morsi dei giaguari divennero dei semplici morsetti, simili a quelli di un chihauha sdentato.
    La sua evidente superiorità gli permetteva di controllare la studentessa.

    Qualcuno potrà sfruttare questi felini per attaccarla. E' l'elemento più debole del gruppo. E' improbabile ma non impossibile. Quella videocassetta andava riportata a casa.

    Alle spalle del gruppo da tre, un giaguaro balzò alla sua sinistra per sferrare un morso alla sua gola.
    Proprio in quel momento, percepì qualcosa o qualcuno muoversi alla sua destra, e di certo non poteva essere Nakora. [Percezione Base]

    Lo sapevo.

    Con entrambe le braccia in alto, Deveraux balzò verso Nakora ad una velocità spaventosa, ruotando il corpo di altri trenta gradi.
    Ricorse al chakra. [Riflessi: 500 -> 575][Consumo Chakra: 10]
    Se Nakora si fosse trovata dall'inizio dietro di lui, e quindi in quel momento alla sua destra, il Guardiano l'avrebbe spinta in avanti colpendola con delicatezza sulla schiena, tra le scapole, con il rispettivo braccio che rapidamente sarebbe sceso verso il basso.

    E' un altro giaguaro.

    Per salvarla da quei felini troppo forti per lei, egli avrebbe rischiato anche di schiantarsi a terra con Hisagi sopra.
    Invece di morsicare un tenero braccino il giaguaro che aveva osato attaccare la sua allieva avrebbe stretto tra i denti un arto duro quanto la roccia, avvolto da violente scariche elettriche. [Rivestire][Protezione 15][Consumo Chakra 7.5][Ferita Lieve]

    Consapevoli della presenza di un uomo capace di tener testa all'intero branco, i giaguari si ritirarono, scomparendo a gran velocità all'interno della vegetazione.
    Deveraux sanguinava in più parti, ma si trattava di semplici e innocui graffi.
    Piccoli squarci che però ferivano il suo orgoglio.

    Devo potenziare la mia tecnica speciale, erano semplici animali e io sono un Chunin.
    State tutti bene? Domandò, rivolgendosi alla studentessa e alla piccola lucertola.
    Dobbiamo sbrigarci. Ritorneranno.

    Scattò verso Oto. [Velocità:100]
    Avevano un oggetto da riportare al villaggio.

    [...]



    Durante il ritorno, Deveraux pensò molto al possibile contenuto della videocassetta.
    Una rivendicazione? Una minaccia? Un atto di guerra da parte di un organizzazione? Possibili Nukenin?

    Era chiaro come il sole che quell'oggetto era collegato all'attentato.
    Oltre alla videocassetta, aveva recuperato anche il Genin di Oto. Lo attendeva una brutta mezz'ora con Febh.

    Nessuna strana creatura ostacolò la loro corsa.
    Non poteva abbassare la guardia. Il Bosco continuava a borbottare.
    Oltre allo scricchiolio dei rami, egli udì varie volte dei rumori simili a sussurri. Voci umane, demoniache e stracolme di odio.

    I suoi sensi rimasero in allerta fino a quando non fu in grado di intravedere tra la vegetazione il quartiere dei Piaceri, che da quella notte non sarebbe stata più la stessa.

    Ce l'abbiamo fatta. Fiuuuu.. Usciti dal Bosco, Deveraux tirò un sospiro di sollievo.
    Era felice, sia per aver trovato qualcosa da consegnare all'amministratore sia perché aveva riportato a casa il suo amico e non per ultimo, per la fantastica prova della sua allieva.
    Si era comportata bene.
    Aveva accettato e affrontato una difficile prova, facendosi carico di un fardello notevole.

    Se fosse rimasto ancora lì, l'amministratore avrebbe potuto notare i tre far ritorno sani e salvi.

    Raggiungiamo Febh.

    Guardandosi attorno, il giovane ragazzo riconobbe tra i ninja accorsi alcuni uomini di Villa Mikawa.
    Dov'era il Garth?

    Febh, abbiamo trovato qualcosa, oltre a Hisagi. Appoggiò con cura il Genin a terra. Con un cenno del capo, invitò la giovane studentessa ad estrarre il rotolo.

    Le orme erano le sue e conducevano all'interno di un Tempio nel Bosco. Indicò il rotolo.

    All'interno vi è contenuta una videocassetta che abbiamo trovato lì, con all'interno del chakra dell'elemento acqua. Stranamente non abbiamo incontrato resistenza, tranne alcuni giaguari. Serio in volto, Deveraux iniziò a parlare di Hisagi.
    Lo abbiamo trovato in evidente stato confusionale, probabilmente sotto Genjutsu.
    io e Ssalshane l'abbiamo colpito un po' troppo forte.

    Si voltò verso la sua allieva.

    E Nakora è stata brava. Il morso di ragno sul suo volto la rende più bella ihihi Ridacchiò. Era sincero.

    Se non è un problema, vorrei essere presente quando guarderà il contenuto della videocassetta.

    Qualcuno aveva osato attaccare il suo villaggio e quel qualcuno doveva pagare con la vita.

     
    .
  15. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted


    Senza farselo ripetere due volte, nascose l'oggetto sotto le vesti, riponendolo con cura in modo che non rischiasse di cadere o venire perso lungo il tragitto.
    Fatto questo gettò un ultimo sguardo al luogo, pensierosa.
    Era tutto così calmo, pulito... Non capiva, non era normale tutto quello.
    La voce improvvisa di Deveraux la riporto' alla realtà, facendole volgere lo sguardo in sua direzione e raggiungendolo rapidamente, come le era stato chiesto.
    Prese alla lettera le sue parole, rimanendoli il più vicino possibile conscia che vi potevano essere altri pericoli nel bosco.
    Mentre iniziavano a percorrere la strada per tornare indietro, non parlò molto.
    Si poteva tranquillamente notare come stava cercando di riflettere, la fronte corrucciata e lo sguardo abbastanza basso.
    Purtroppo però quel bosco non sembrava intenzionato a lasciarli in pace, difatti come misero piede fuori ecco che delle vecchie conoscenze si fecero avanti.
    Li riconobbe immediatamente... Quegli occhi gialli, i muscoli prorompenti e le zanne in bella vista. Giaguari.
    Non contenti che la loro attesa si fosse rivelata vana, ora erano intenzionati a procurarsi da soli la cena.
    Alle parole dure del Guardiano, immediatamente si avvicinò più non posso come ordinato, conscia che volevano lei... Così come tutti i loro amichetti di prima del resto.
    La differenza tuttavia che le fu chiara immediatamente come attaccarono Deveraux, era che rispetto ai precedenti erano su tutto un altro livello.
    Riusciva a malapena a seguirne i movimenti, figurarsi stargli dietro... Impossibile.
    Anche il Guardiano pareva irraggiungibile in quel momento, vista la sua velocità e resistenza ai loro colpi.
    Lei semplicemente cercò di non essere d'impiccio, tenendo comunque la guardia alta, in particolare prestando attenzione a non far danneggiare la videocassetta.
    Piuttosto era pronta a farsi ferire lei, pur di salvarla.
    All'improvviso Deveraux si voltò verso di lei, scattando oltre e spingendola appena poco più in là.
    Inizialmente non riuscì a capire, tuttavia come si voltò le fu chiaro.
    Una di quelle bestie aveva appena provato a prenderla di spalle, e il Guardiano lo aveva notato intervenendo così per salvarla.
    Istintivamente strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche, odiava quando accadevano cose di questo genere.
    Era grata a Deveraux, assolutamente, però era arrabbiata con sé stessa al contempo per non essere stata in grado di cavarsela da sola.
    Non aveva tempo per simili pensieri... Rapidamente li scaccio' tornando con l'attenzione sui giaguari, i quali fortunatamente decisero di battere in ritirata a quel punto.
    Sospirò sollevata, rilassano i muscoli tesi fino a quel momento.
    Si voltò verso Deveraux, mordendosi il labbro inferiore quando vide quelle ferite.
    Non andava bene, doveva cambiare... Doveva fare in modo che in futuro una situazione del genere non si ripetesse.

    << Sì Deveraux, grazie. >>

    Rispose sinceramente, sebbene col tono un pò sommesso e lo sguardo basso.
    Alla frase successiva annui' con decisione, iniziando nuovamente a seguirlo con le dovute precauzioni adottate in precedenza.
    Per tutto il tragitto sebbene non furono attaccati da altre bestie, il bosco parve volerli comunque tormentare con voci e sussurri, gli alberi sembravano mostri pronti a ghermirli.
    Comunque sia qualche tempo dopo, finalmente, sbucarono fuori da quel posto raggiungendo così il Neko... O quello che ne rimaneva.
    Una volta fuori di li finalmente si rilasso' del tutto, lasciandosi andare a un bel sospiro sentito.
    Era arrivato il momento di parlare con Febh.
    Una volta trovato al cenno di Deveraux tirò fuori con cura l'oggetto, mostrandolo all'amministratore e porgendoglielo.
    Alla sua battuta parve come svegliarsi, guardano rossa in volto prima il Guardiano poi Febh.

    << D-Deveraux!! >>

    Non sembrava saper esattamente cosa dire, e onde mascherare l'imbarazzo cercò di scamparla prendendo parola e rivolgendosi a Febh.
    Non che non apprezzasse certi complimenti, però come dire... Si sentiva esposta quando accadeva, non sapeva bene come reagire.
    Il tono inizialmente fu ancora un pò incerto, ritornando poi il solito con l'avanzare del discorso.

    << Comunque... Oltre la videocassetta ho avuto modo di notare altre cose che mi hanno portato a varie supposizioni, come hai chiesto. Tanto per cominciare il tempio era immacolato, nessun segno di scontri di alcun tipo. Di conseguenza chiunque ha messo sotto Genjutsu quel ninja, l'ha fatto senza che lui lo potesse notare o fare alcunché. La videocassetta quindi probabilmente è stata lasciata intenzionalmente, quindi questo vuol dire che chi ha fatto tutto questo sapeva come ci saremmo mossi, voleva che raggiungessimo il tempio e voleva che la recuperassimo, credo. In conclusione, penso fermamente si tratti di qualcuno dall'interno e che conosce il nostro modo di fare. Probabilmente ha scelto il Neko perché era un luogo semplice, di poca importanza ma noto, tanto quanto basta da farsi notare. Inoltre il quartiere stesso avrà facilitato il tutto, basta guardarlo. In poche parole Febh chi l'ha fatto non ce l'ha col villaggio né tanto meno l'ha fatto per divertimento , altrimenti credo avrebbe colpito un edificio più importante, come quello amministrativo o simili. Vuole altro.
    Nel caso sia stata in grado di soddisfarti... A me non interessa guardare la cassetta, sai già chi vorrei vedere. >>


    Dentro di sé stava sperando fermamente che la videocassetta, e quanto appena detto insieme fossero abbastanza per garantire quell'incontro con il Nibi.
    Le ferite dolevano e alcune sanguinavano ancora, tuttavia non le importava al momento.
    Aveva pensieri e cose da fare più urgenti a cui stare appresso.


    NB: ho semplicemente sistemato qualche errore di battitura :sisi:

    Edited by Nevi - 31/8/2015, 19:21
     
    .
44 replies since 28/10/2010, 20:17   1433 views
  Share  
.