Viaggio Verso Occidente

Rank C+ [Protezione]

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    TITOLO







    Quell'attacco, il Fumo era stato congeniato in maniera assolutamente perfetta, ovviamente, o almeno a quanto pareva, gli occhi del Caposquadra non erano stati messi in conto, infatti esso riusciva a penetrare la coltre di fumo, e potè quindi avvertire i compagni dell'imminente pericolo.
    Riuscì ad evitare i due proiettili esplosivi con una maestria naturale, degna di un comandante di Konoha.
    Fu persino in grado di notare che gli altri due componenti della squadra di assassini, si erano occultati per mezzo di qualche strana abilità sottoterra.
    Il caposquadra, riuscendo ad anticipare le mosse dell'assassino attentatore alla vita di Shinji, riuscì utilizzando un fulmineo Taijutsu, a perforargli il dorso, sfracellandogli un polmone, come se per lui fosse naturale.
    Con un'altra prodezza, portò il vecchio, colui che doveva proteggere, lontano dalla battaglia, mentre gli altri suoi subordinati, continuavano a combattere.
    Entrambi i due genin impegnati contro gli shinobi in nero, videro le loro difesew andare a buon fine, ed anche i loro attacchi colpirono i loro rispettivi avversari, che subendo sia la ginocchiata di Luxeifer, che gli attacchhi con lama e fisici del suo compagno, si accasciarono a terra, come privi di essenza vitale.
    I corpi non si disfecero, ma rimasero solidi, immobili la dove erano caduti.
    Un particolare poteva essere colto da tutti quegli shinobi, alla loro morte, gli occhi perdevano il colore rosso, trasformandosi in buchi cechi e neri.
    Sembrava che l'agguato fosse terminato, poichè il Gruppo, ancora immerso nel fumo, restò in una situazione di calma apparente per circa 10 secondi, quando con un rumore simile all'acqua che scende, uno dei due assassini occultatisi in profondità, dove neanche Vergil avrebbe potuto vedere, riemerse con un'azione istantanea, iniziando a comporre dei sigilli, in direzione di Shinji, l'aggresso re aveva fatto un calcolo preciso, portarsi a più di due metri dalla sua vittima, in modo che essa non riuscisse a capire la sua posizione pur avvertendo il rumore emesso dalla sua emersione in maniera imprecisa.
    Rapido compose i sigilli necessari all'attivazione di una tecnica molto insidiosa, soprattutto se eseguiuta non visti.
    Ovviamente lo Hyuga avrebbe potuto scorgerlo, ma solamente una volta riemers completamente dalla terra.
    Composti i sigilli, attivò la Tecnica dell'Omicidio Elettromagnetico, una tecnica che in genere poteva essere conosciuta, tarttandosi di un Jutsu più che comune nel mondo ninja.
    La corrente elettrica si propagò, principalemnte in direzione di Shinji, anche se sarebbe riuscita a toccare anche Luxeifer se fosse rimasto nella sua attuale posizione.

    CITAZIONE
    Omicidio Elettromagnetico – Jibashi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo, Toro
    L'utilizzatore potrà scagliare a terra un getto di elettricità che si propagherà frontalmente l'utilizzatore fino a 12 metri con una ampiezza di circa tre metri; la potenza è pari a 30. Chiunque subisca questa tecnica non potrà più utilizzare gli arti inferiori per 4 slot, in quanto semiparalizzate. Subirà uno stordimento leggero dato la carica elettrostatica subita.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton

    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]



    Quello che al momento solamente lo Hyuga avrebbe potuto notare con il suo Byakugan, era il fatto che non appena la tecnica scaturì dallo shinobi in nero, esso si dissolse in un fumo nero, similarmente alle normali Kagebunshin.
    Ma anche il capitano non avrebbe avuto tempo per prestare attenzione al destino altrui, poichè stava per essere impegnato a sua volta, infatti ad un metro dallo Hyuga, il secondo ammantato di nero, emerse rapidamente ed all'istante si gettò contro lo Hyuga in quello che sembrava un semplice attacco diretto, un pugno circolare a tentare di colpire la candida guancia, ma una volta vicinissimo a colpire, la figura in nero si abbassò repentinamente, e ruotando sul piede sinistro, cercò con una spazzata bassa di atterrare lo Hyuga, probabimente sorpreso dalla finta[Velocità: 425; Forza: 425].
    Era un colpo basso, difficile da schivare a causa della precedente finta, e dotato di una forza decisamente fuori dal comune.
    Nel caso l'aggressione fosse riuscita a sbilanciare e far cadere a terra lo Hyuga, il ninja ammantato di nero, avrebbe allungato entrambe le mani verso il Foglioso, al di sopra di esso, e con una voce non propriamente umana, ma gutturale e roca, avrebbe urlato:



    Shinra Tensei!



    Se lo Hyuga non avesse reagito in qualche modo, si sarebbe sentito schiacciare da una forte gravità, che lo avrebbe spinto a contrasto con la terra, una forza alquanto spaventosa e terribile si sarebbe abbattuta su di lui[Forza: 425+Intensità III= 550; Velocità: 425].
    Se non intendeva subire gravi danni, lo Hyuga sarebbe stato costretto a muoversi di lì, ad evitare di rimanere coinvolto nella repulsione dello Shinra Tensei.
    Nel caso in cui Vergil fosse stato tanto abile da prevenire la caduta a terra, lo shinobi in nero avrebbe allo stesso modo allungato le mani verso la figura dello Hyuga ed avrebbe utilizzato lo stesso la sua abilità, che probabilmente avrebbe respinto molto lontano il capitano del gruppo, infliggendogli un danno minore, ma comunque effettivo.
    Terminata la sua azione, si sarebbe distanziato dallo Hyuga di circa 3 metri, con un balzo, e dai guanti che indossava, sarebbero spuntate 4 lame per mano, che partivano dal dorso di esse per prolungarsi di 30 centrimentri, e puntando una mano artigliata verso il capitano avrebbe detto:



    Non giungerete a destinazione, io sono il Primo tra gli Aculei dello Scorpione, il vostro viaggio terminerà quì, adesso.



    Intanto i tre compagni di Vergil, avevano assistito alla manifestazione dell'omicidio elettromagnetico, e probabilmente due di essi erano stati immobilizzati nelle loro posizioni, metre quello che aveva scatenato la tecnica, si era misteriosamente dissolto come un Kagebunshin, ma questo i tre nona vrebbero potuto vederlo.
    Danzou, probabilmente l'unico del Gruppo a potersi muovere liberamente, avrebbe visto solamente ad un metro e mezzo da lui una Grossa palle di Fuoco, tentare di collidere con lui.
    Evidentemente, chi aveva eseguito l'omicidio elettromaghnateico non era altro che una strana Kagebunshin, ed adesso il reale ninja, aveva sparato una Katon in direzione del terzo Genin.

    CITAZIONE
    Palla di Fuoco Suprema - Katon: Goukakyuu no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
    L'utilizzatore può emettere una grande palla di fuoco che può raggiungere i 12 metri; la grandezza della sfera varia conl'esperienza dell'utilizzatore. La potenza è pari a 30.
    Tipo: Ninjutsu - Katon

    (Livello: 5 / Consumo: Medio)
    [Raggio Sfera: 2 metri ogni due gradi ninja]
    [Da studente in su]



    Di sicuro il Giovane avrebbe potuto evitarla, seppur con un notevole sforzo, era difficile ma non impossibile.
    Il fumo, a causa dei Jutsu di vento e di Fuoco utilizzati all'interno, stava iniziando a diradarsi, adesso, la visibilità era già più accettabile, e tutti gli shinobi avrebbero potuto vedere chiaramente a 5 metri.
    Anche i loro sensi stavano lentamente tornando alla normalità, seppur rimanendo ridotti.
    Anche con la diradazione del Fumo, Ne danzou ne i suoi compagni avrebbero potuto scorgere l'utilizzatore di ninjutsu, forse ancora lontano, solamente Vergil avrebbe potuto, se non fosse stato troppo distratto dal combattimento con il primo Aculeo di Scorpione.
    Adesso la situazione era in mano al gruppo di Shinobi, lasciarsi sopraffare, significava fallire la missione praticamente prima di iniziarla.
    Intanto il Ragazzino, vicino a Shinji, era riuscito ad evitare la scarica elettrica in qualche modo, e con maestria unì le sue due spade tramite un meccanismo, e si mise in posizione con la spada diretta in avanti, pronto probabilmente a combattere.
    Le due lame unite formavano una spada della lunghezza superiore ad una Wakizashi, con l'elsa raffigurante un drago rosso.
    Chi era in realtà quel ragazzo?
    Una cosa che il gruppo avrebbe dovuto conoscere, prima o poi.
    Aculei dello Scorpione? Che sia un'organizzazione particolare?
    E per quale motivo una semplice spada pregiata dovrebbe attirare dei così preparati shinobi, Forse Omoi non aveva raccaontato tutto ciò che sapeva, o forse aveva solamente mentito al gruppo di Shinobi.
    Forse quella spada era molto di più di quello che sembrava.



     
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    Byakugan vs Shinra Tensei

    Lo Hyuga, osservando dall'alto del ramo, vide con piacere che i genin erano riusciti a fronteggiare gli assalitori con efficacia. Qualche attimo di calma, poi lo Hyuga scorse uno dei due assalitori rimanenti uscire dal terreno. Un'abilità interessante quell'arte della terra. Estrasse un tonico per il chakra e lo inghiottì, saltando poi dall'albero in direzione del suo gruppo e lanciando un avvertimento.

    " Kazama, alle spalle! "

    Lo Hyuga fece appena in tempo a notare come l'aggressore avesse lanciato uno strano jutsu dell'arte del fulmine e si fosse poi dissolto in una nuvola nera, prima che il secondo assalitore entrasse bruscamente nel suo campo visivo, ad un metro da lui. Si lanciò contro Vergil, pugno destro carico. Ed ancora una volta, in un momento lungo quanto un battito di ciglia, lo Hyuga realizzò quanto solide fossero ormai le sue basi psicologiche. In una situazione simile non vacillava, e sapeva esattamente cosa fare. Una svolta era alle porte.

    Allenato a reagire, il suo corpo iniziò a muoversi verso destra per evitare il pugno, ma le ginocchia dell'avversario si piegarono e questi tentò una spazzata. Bel tentativo, ma per avere la meglio in corpo a corpo contro lo Hyuga serviva qualcosa di meglio. Il chakra repulsivo esplose negli arti inferiori, e lo Hyuga effettuò un salto indietro di un paio di metri[I Slot Difesa][RIFL:475][Reattività Divina][Chakra Repulsivo]. Vergil vide il chakra correre negli arti dell'uomo, mentre questo gli puntava contro entrambi i palmi e muoveva le labbra per urlare il nome di qualche tecnica. L'altro era stato veloce, ed aveva approfittato del momento in cui lo Hyuga era indietreggiato per non lasciargli tempo di reagire.



    Per certi versi gli era andata bene, perché Vergil non ebbe il tempo di comporre alcun sigillo. All'ultimo momento, però, l'uomo mosse le mani a destra, effettuando la sua tecnica, che si rivelò essere un forte impulso di qualche tipo in grado di spezzare parecchi alberi alla sinistra dello Hyuga. Il chunin della Foglia era un vincente, e quella consapevolezza, unita al forte ego e alle sue capacità, era stata ancora una volta fonte di salvezza per lo Hyuga, che in frazioni di secondo aveva fatto cadere l'avversario in quell'illusione così particolare[Slot Tecnica Avanzata].

    Se l'uomo parve turbato per l'azione che era stato costretto a compiere, non lo diede a vedere e anzi indietreggiò velocemente, mentre lo Hyuga iniziava a camminare verso di lui, collo alzato in gesto di sfida e sguardo gelido.

    " Non giungerete a destinazione, io sono il Primo tra gli Aculei dello Scorp- "

    Mentre pronunciava quell'esatta parola, la destra dello Hyuga cadeva ad alta velocità in direzione del collo del cosiddetto aculeo, mentre la mancina tentava di perforarne entrambi i polmoni[Slot Tecnica Base & I Slot Azione][Tecniche Rapide][Fiore Lampo][VEL:500]. Il tizio, pensava Vergil, non poteva averlo visto effettuare lo stesso attacco un paio di minuti prima perché, oltre alla nebbia, in quel momento era sottoterra. La velocità dell'attacco inoltre lasciava poco scampo, o possibilità di reazione. Il colpo non era mortale apposta in quanto lo Hyuga se possibile avrebbe voluto porre qualche domanda all'uomo, ma allo stesso tempo era portato in modo da essere profondo cosicché, nel caso il tizio avesse sprigionato nuovamente quella strana forza denominata Shinra Tensei, avrebbe scaraventato lo Hyuga lontano ma nel farlo - essendo gli artigli di drago fissati sul braccio di Vergil - avrebbe peggiorato in maniera significativa le proprie ferite.

    [CASO I]
    -Se l'offensiva riesce, neutralizzando l'avversario-


    Tre lame spuntavano ora dal petto del ninja assalitore, che pur non essendo ancora condannato doveva avere notevoli difficoltà respiratorie. Un colpo alla nuca inoltre non aiutava. Doveva essere frustrante non poter utilizzare i suoi poteri senza porre fine alla propria vita.

    " Dimmi chi ti manda e avrai una morte rapida. O ti piacerebbe sentire il tuo cervello collassare lentamente? "

    A quelle parole il palmo destro dello Hyuga si appoggiò alla nuca del ninja, crepitante di chakra dell'arte juken. Al contempo Vergil, ora libero di farlo, controllò la situazione degli altri componenti del gruppo, individuando poi a poco meno di dieci metri dal Kanji un'altra figura. La nebbia era ancora presente, anche se meno intensa, quindi non era detto che i genin vedessero il nemico.

    " Kanji, otto metri alla tua sinistra. Tu e Luxeifer all'attacco, Kazama a protezione del ragazzo. "

    Nel frattempo lo Hyuga attendeva che l'altro parlasse, per mantenere fede alla propria parola, o che si rifiutasse, per doverlo convincere in maniera poco piacevole.

    [CASO II]
    -Se l'offensiva non riesce a neutralizzare l'avversario-


    Vergil indietreggiò rapidamente con rapidi salti indietro. Non era una buona idea mantenersi vicino ad un ninja dotato di quella strana forza distruttiva[II & III Slot Azione][VEL:450]. Una volta lontano, e in guardia, lo Hyuga si concentrò un attimo sull'ambiente circostante, rivelando poi ai genin le informazioni sull'altro nemico. Tornò quindi a concentrarsi sul nemico. Aveva un potere particolare, e di certo pericoloso, ma Vergil era sicuro di poterlo battere senza troppi problemi.

    " Perchè la missione termini dovrai prima uccidermi, primo tra i deboli. "

    Il tono era calmo, la voce fredda, e le ultime parole erano una chiara derisione del titolo che il tizio si era attribuito. Nel momento in cui aveva accettato quella missione, la sua vita era stata segnata. Gli Hyuga non avevano pietà con i consanguinei: con i nemici non ci andavano di certo leggero.



    " Vergil Hyuga, l'uomo che ti ammazzerà. "

    Non c'era modo che li lasciasse scappare, né che risparmiasse le loro vite. E secondo i suoi principi, era buona norma presentarsi a chi si stava per uccidere.



    OFF GAME

    Vergil Hyuga, Chunin Rossa

    Stato Mentale: Pronto all'omicidio
    Ferite: Nessuna

    imageTesta: 60/60
    imageBraccioSx: 50/50imageBusto: 100/100imageBraccioDx: 50/50
    imageGambaSx: 50/50imageGambaDx: 50/50

    Chakra Rimanente: 96.5/200
    Spese di Chakra:

    -Mezzobasso(5)[Mantenimento Byakugan]
    +Alto(60)[Tonico di Recupero Medio]
    -Mezzobasso(5)[Chakra Repulsivo]
    -Bassissimo(2.5)[Reattività Divina]
    -Medio(30 - 9[30% di risparmio dovuto alla Concentrazione Aumentata] = 21)[Sublime Passaggio della Foglia]
    -Medioalto((40 - 12[30% di risparmio dovuto alla Concentrazione Aumentata] = 28)[Suggestione]
    __________________

    Competenze UtilizzateReattività Divina - Kanmuru
    [Arte]: Durante tutta la sua carriera ninja Vergil non ha mai trovato un suo pari in grado di ferirlo in combattimento, tant'è che il suo corpo è completamente privo di cicatrici. Essendo lo Hyuga conscio di questa sua peculiarità, quando affronta un combattimento una parte della sua mente presta maggiore attenzione ad evitare ferite, donandogli così una tacca di vantaggio in Riflessi finché tale concentrazione perdura. Questa capacità non giustifica difese irrealistiche o antisportive, e se subita una ferita superiore a Lieve in un combattimento per tutta la durata dello stesso tale abilità non è più accessibile. Non è cumulabile a tecniche che aumentino i Riflessi: nel caso attivato un jutsu simile varrà solo il maggiore dei bonus.[Consumo: Bassissimo]

     
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  3. -Diablo-
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    CITAZIONE
    Chiedo scusa in anticipo per la forzatura narrativa ma ora che ho la TS il mio pg appare totalmente diverso...

    Bastarono due colpi per comprendere che quegli assassini non erano in grado di tenere testa al gruppo, benché avesse una forza nettamente superiore al naturale grazie alla sua unione con Yamantaka, Lux era riuscito a stendere il suo aggressore solo con un pugno e una ginocchiata. Questo si accasciò a terra, perdendo il particolare rosso luminescente che proveniva dagli occhi e rimase lì, immobile, senza dissolversi come fosse una copia ma neanche rialzandosi. Avvolto nel suo mantello nero che ne celava sia il corpo che il volto, il ragazzo di Suna si chinò su di lui cercando di individuare un indizio, qualcosa che lo accomunasse ad un villaggio o ad un gruppo. Quando si rialzò appena dieci secondi dopo, un nuovo inferno si scatenò. Qualcosa, che solamente il suo capogruppo era riuscito a vedere, stava per attaccare nuovamente. La voce dello Hyuga irruppe dalla nuvola di fumo densissimo, leggermente ovattata ma comprensibile:
    CITAZIONE
    Kazama, alle spalle!

    Rapido il cervello di Lux si mise in moto, elaborando quelle tre semplici parole: Se è alle spalle di Kazama... è anche alle mie! non attese neanche un secondo, facendo uno scatto di qualche metro per allontanarsi dal punto in cui si trovava cercando però di rimanere lo stesso vicino ad almeno uno dei membri del gruppo. Uno strano rumore indecifrabile si propagò alle sue spalle, ma quando si girò non vide assolutamente niente, ancora avvolto dal fumo. Il vento del muro generato poco prima, unito probabilmente ad altre tecniche utilizzate stava facendo diradare il fumo, ora la visibilità era maggiore, ma attorno a se a cinque metri non vedeva nessuno nitidamente, solo una figura poco più in la, ma era più una sagoma. Mantenendo la guardia alta si avvicinò, ma dopo qualche passo vide Vergil, intento ad affrontare un assassino che sembrava doppiamente più forte di quello sconfitto dal monaco: Wow...
    Appena ebbero finito, l'assassino si allontanò, sparendo dalla visuale del sunese, ma ne poté sentire piuttosto chiaramente le parole:
    CITAZIONE
    Non giungerete a destinazione, io sono il Primo tra gli Aculei dello Scorp-

    Venne interrotto, dallo Huyga precisamente, che effettuando una tecnica sconosciuta al monaco sembrò volerlo trapassare con le sole mani. Lo vide, perché insieme a lui si era mosso, in obliquo e mantenendo distanza da entrambi, rimanendo all'interno di un ipotetico cerchio del quale l'assassino era il centro e Vergil e Lux erano due punti sulla circonferenza. Quello che sarebbe successo di lì in avanti sarebbe cambiato a seconda della reazione del nemico:

    [CASO I]
    -Se l'offensiva riesce, neutralizzando l'avversario-


    La tecnica trafisse in più punti il malcapitato, che Vergil non mancò di interrogare, offrendogli un'insana proposta:
    CITAZIONE
    Dimmi chi ti manda e avrai una morte rapida. O ti piacerebbe sentire il tuo cervello collassare lentamente?

    Lux fu decisamente contrario a quel modus operandi. Non era accettabile torturare psicologicamente un nemico prima di ucciderlo. Sì perché meritava di morire, questo era indubbio: aveva macchiato il suo nome con una vita di assalti, crimini e chissà quali altre infamie, ma trattarlo così non era giusto. Stette zitto però. La situazione era già drastica così. Non sapeva dove fossero il vecchio e il ragazzino e per quanto poteva immaginare, potevano essere morti, inoltre erano stati assaliti dopo solo tre ore di viaggio, non voleva aggiungerci inutili discussioni con un capo senza capacità di accettazione delle critiche. Guardandosi intorno Vergil avrebbe senza dubbio visto Lux, osservarlo con aria di disapprovazione ma in silenzio, in attesa di ordini. Gli occhi bianchi ancora attivi sul suo volto gli fecero individuare l'ultimo avversario:
    CITAZIONE
    Kanji, otto metri alla tua sinistra. Tu e Luxeifer all'attacco, Kazama a protezione del ragazzo.

    La faceva facile lui con quegli ordini... non si riusciva a vedere assolutamente niente che non fosse entro i cinque metri. Il sunese, cercando di individuare i compagni disse ad alta voce: <Datemi la vostra posizione con la voce Kanji-Kun e Kazama-Kun!> Se uno dei due avesse risposto, Lux lo avrebbe raggiunto a gran velocità e se avesse individuato l'avversario gli sarebbe stato addosso subito dopo aver impastato 1/2 Basso (5) per incrementare la sua velocità, eseguendo una combinazione composta da un pugno sinistro[Slot Azione I: Pugno
    Forza=375-Velocità=350
    rivolto alla spalla destra, una finta[Slot Azione Gratuito: Velocità=350 con la destra mirata alla bocca dello stomaco e solo quando la difesa sarebbe stata portata verso il basso avrebbe rivelato il vero intento: un altro mancino[Slot Azione II: Pugno sinistro
    Forza=375-Velocità=350
    al volto seguito quindi da un destroSlot Azione III: Pugno destro
    Forza=375-Velocità=350
    sul costato sinistro. Tutti i colpi sarebbero stati carichi della potenza intrinseca dello Yidam, oltre all'aumento del probabile danno dato dai dentelli dei suoi Tirapugni con Lama, mai tolti dal precedente assalto, risultando estremamente più potenti di quelli che avrebbe portato un normale genin.

    [CASO II]
    -Se l'offensiva non riesce a neutralizzare l'avversario-
    Non molto diversamente sarebbe avvenuto se l'avversario non fosse stato messo ko. In tal caso infatti, Vergil non avrebbe avuto modo di minacciare così orribilmente il nemico e Lux non avrebbe avuto modo di rivalutarlo ancora più negativamente. In ogni caso però non sarebbe andato contro colui che si professava primo del suo gruppo, per evitare un colpo del genere doveva essere davvero un mostro e nemmeno le capacità che raggiungeva quando subiva l'incremento della maschera dava al monaco una simile potenza. No, avrebbe fatto proprio ciò che descritto nel caso precedente, cercando la posizione dei compagni avrebbe tentato di trovare il nemico addosso a Kanji e quindi avrebbe tentato di coprirlo di pugni.


    Tabella di Combattimento
    Slot Difesa I:
    Slot Difesa II:
    Slot Gratuito: Finta
    Slot Attacco I: Pugno Mancino
    Slot Attacco II: Pugno Mancino
    Slot Attacco III: Pugno Destro
    Slot Tecnica Base:
    Slot Tecnica Avanzata:
    Chakra: [115/150]
    Vitalità: [140/140]
    Movimento: 15metri/round
    Salti: 5metri
    Equipaggiamento:
    Kunai [5/5]
    Fasce da Combattimento [4/4]
    Wazikashi [1/1]
    Tirapugni con lama [2/2] Indossati
    Filo Nylon [20m]
    Tonico di Recupero Minore [1/1]
    Tonico Coagulante Minore [1/1]
    Forza: 375
    Velocità: 300
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Vista: 300
    Udito: 300
    Olfatto: 300
    Tatto: 300
    Agilità: 300
    Precisione: 300
    C. Chakra: +0%
    Senjutsu: 300
    Tempismo: 300
    Volto Utilizzato:Note:
     
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  4. Leracs
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

    Atto 4/?
    "Assassinio silenzioso"


    Appena mi voltai, un uomo cadde ai miei piedi sanguinante, era morto: la sua schiena presentava una ferita enorme e probabilmente il suo polmone era stato completamente distrutto. Alzai lo sguardo e notai dietro di lui Vergil che, dopo pochi secondi, scomparve. Pur non sopportando le persone altezzose, stimavo lo Huyga, era uno shinobi nato: freddo, veloce e letale. Mi chinai per controllare il corpo del mio aggressore, ma l'unica cosa che potei notare fu che gli occhi dell'uomo, dapprima rossi come il sangue, erano diventati ciechi, vuoti.

    Qui c'è qualcosa che no-


    Non feci in tempo a finire la frase che una voce tuonò per tutta la zona, seppur flebile dall'effetto della nebbia.

    CITAZIONE
    " Kazama, alle spalle! "

    Ancora una volta Vergil mi aveva avvisato di un imminente pericolo. Sapevo che questa volta nessuno avrebbe potuto coprirmi le spalle, così impastai del chakra nelle gambe [Basso] [Velocità: 425] e scattai in avanti per 15 metri [Slot Difesa I] [Slot Difesa II] [Slot Difesa III] cercando durante la corsa di individuare qualcuno dei miei compagni, senza fortuna. Dietro di me sentii dei rumori che attirarono la mia attenzione, nell'esatto momento in cui mi voltai, notai delle scariche elettriche propagarsi per il terreno e poi disperdersi. Avevo rischiato grosso, una tecnica del genere mi avrebbe messo fuori combattimento e alle mercé dei nemici per un bel pò di tempo. Ancora una volta dovevo ringraziare lo Hyuga.
    Immediatamente dopo sentii la voce di Vergil che ordinava di tornare in formazione.

    CITAZIONE
    Kanji, otto metri alla tua sinistra. Tu e Luxeifer all'attacco, Kazama a protezione del ragazzo.

    Purtroppo non potevo eseguire sul momento gli ordini, prima dovevo ritrovare il senso dell'orientamento, perso per difendermi da quell'attacco. Subito dopo sentii un'altra voce.

    CITAZIONE
    Datemi la vostra posizione con la voce Kanji-Kun e Kazama-Kun!

    Era Luxifer e mi aveva appena dato l'opportunità di tornare in formazione. Anche se ovattata la sua voce proveniva da una posizione ben precisa, che mi affrettai a raggiungere [Slot Azione I] [Slot Gratuito].

    Luxifer-Kun! Sono stato attaccato, ma non so né da chi né da dove proveniva l'assalto. Eseguo gli ordini di Vergil-Sama, tu fai attenzione, questi assassini hanno qualcosa di strano.



    Come avevo detto, mi affrettai a raggiungere il ragazzo che era a pochi metri da me [Slot Azione II]. Non sembrava ferito, ma notai che non impugnava più due spade, che ne avesse persa una? Osservando meglio, vidi che in realtà aveva unite le due lame per formarne una più lunga e letale. Come aveva fatto? Chi era in realtà quel ragazzino? Appena la situazione si fosse calmata, Shinji avrebbe riferito quanto visto al caposquadra: bisognava fare luce su molte cose.





     
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  5. ¬Chris
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

    3/?


    Quindi mossi, inutilmente, lo sguardo a destra e a sinistra. Niente, la battaglia stava andando avanti, ma niente mi stava minacciando. decisi comunque di non abassare la guardia, lo copia che prima avevo pestato era scomparsa, non come una comuna Henge. La cosa mi insosspettì, ma non avevo niente su cui porre ragionamenti, o trarre conclusioni. Di alcun tipo. Luxeifeir parlò, stupido, mi dissi in quel modo, certo, avrremo potuto sapere le nostre posizioni, ma così anche il nostro avversario ci avrebbe messo poco a individuarci. Quindi, rimasi in silenzio mentre Shinji rispose a Luxeifer, uno più stupido dell'altro.
    Percepii un lieve movimento, pressoché minimo, poi il calore precedette il colore della fiamma che tinse il fumo e travolse il luogo dove poco prima c'ero io, infatti dopo aver impastato una buona quantità di chakra negli arti inferiori. [Mezzo Basso | Riflessi 325 -> 375] La palla ancora ardeva, mi mossi di corsa seguendo a mezzo metro dalla palla, tenendo sguainata l'arma, il fuuma Kunai risplendeva dalla luce portata dal fuoco nemico, una tecnica che conoscevo e anche io ero capace di compiere: Palla di Fuoco. Magnifica, fatta molto bene, sorrisi sarebbe stato un peccato ucciderlo. Questo significa che lo shinobi era di Konoha, o quanto meno nei pressi del villaggio.
    Con lama sguainata cercai il mio avversario, sarei giunto da lui poco dopo che la palla di fuoco scomparisse.


    SE Avessi individuato il mio avversario, avrei tentato da prima un fendente all'altezza del collo, senza aumentare la mia velocità, [Slot Azione I] poi avrei fatto una giravolta su me stesso abbassandomi leggermente, fingendo un colpo al ginocchio, da destra a sinistra, con un movimento morbido ma preciso, mi fermai, poi con violenza avrei cercato di colpirlo sotto l'ascella, muovendo leggermente la testa all'indietro per seguire lo slancio. [Slot Azione II], quindi senza impastare chakra o compiere sigilli emisi [Slot Tecnica Avanzate | Fiato di Fuoco Pot= 20 a raggio] Il fuoco improvvisamente si sarebbe espansa per un metro circa puntando al suo volto, se fossi riuscito o meno a colpire il mio avversario avrei cercato un fendente in diagonale dall'alto in basso aumentando leggeremente la mia velocità cercando di colpire il volto[Slot Azione III | MezzoBasso | Vel. 350] Se fosse rimasto in piedi sarei indietreggiato di mezzo metro, alzando l'arma in posizione difensiva estraendo un kunai su cui era applicata la bomba scoppiettante.


    SE Non avessi trovato il mio avversario, velocizzando i miei movimenti avrei tentato di uscire dalla nuvola, [Slot Azione I - II - III] Poi sfruttando qualche ramo basso sarei riuscito a salire su un albero a due metri e mezzo da terra. Poi avrei impastato del chakra e dalla mia bocca dei fili composti dallo stesso partirono invisibili verso i tutti i miei compagni, quando sentii il contatto parlai.

    « Sono Danzou, uscite da lì, CAZZO! Orientandomi con il sole continuai Venite verso est e se riuscite prendete il bimbo. La nuvola è tossica, attutisce i sensi, c'è sicuramente del veleno, speriamo che non sia altamente tossico, altrimenti sono cazzi.»





    QUOTE
    Chakra:1° 60/165
    2° 92.5/165
    Fisico: Perfetto

    QUOTE

      Fiato di Fuoco – Endan
      Villaggio: Konoha
      Posizioni Magiche: Nessuna
      L'utilizzatore può emettere una rapida fiammata dalle dimensioni ridotte, utile per reagire prontamente. La potenza è pari a 20 ed avrà una larghezza pari ad un metro. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
      Tipo:Ninjutsu - Katon
      Livello: 4 / Consumo: Medio)
      [Lunghezza Massima: 2 metri ogni grado ninja]
      [Da genin in su]


      Comunicare a Distanza "Base" [1]
      Attraverso questa abilità, lo shinobi impara a trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un'interazione tra due ninja attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro 250m. A causa della sua incosistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile all'occhio nudo. Per utilizzare questa tecnica entrambi i ninja devono possedere l'abilità in questione, altrimenti può parlare soltanto chi possiede l'abilità in questione, senza aver possibilità di ottenere risposta.
      Notare bene che per trasmettere la voce, bisogna emettere suoni, quindi non è possibile comunicare in assoluto silenzio.
      (Consumo Mantenimento: ¼ Basso per ogni 25 metri)
      [Da genin in Su]

     
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  6. [.:RoUgE:.]
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    Duri a Morire - Lo spettacolo nella Foschia







    Il secondo assassino dagli Occhi rossi, precisamente l'allievo del primo Aculeo di Scorpione, imprecò nella sua mente vedendo quei pivelli schivare senza troppe difficoltà le sue ninjutsu.
    Ormai era conscio che lo Hyuga poteva individuarlo attraverso la foschia di fumo, così non appena esso avvertì i suoi sottoposti della sua posizione, si mosse, circa 12 metri alla sua destra, portandosi così in una zona nella quale il gruppo non avrebbe potuto scorgerlo, apparte quel maledetto Capitano, i suoi occhi dovevano essere particolari...
    Fatta questa manovra evasiva, ingurgitò un Tonico, che ristabilì parte della sua riserva di chakra, e subito compose i sigilli di una strana jutsu, forse nota a nessuno dei presenti in quella situazione, era la sua jutsu, quello che gli aveva permesso di entrare a far parte della Congrega, era una jutsu che avrebbe completamente distrutto la coltre di fumo, ma certamente avrebbe causato notevoli danni a quei tre pivelli...
    Lui ed il suo maestro facevano parte della squdra avanguardia, che aveva il compito di bloccare sul nascere quella stupida combriccola di saltimbanchi, La Spada di Omoi era un'oggetto del quale la Congrega, conosceva gli effetti, non doveva giungere a destinazione.
    Così i sigilli si susseguirono, ne erano richiesti 15 per poter attivare quella stranissima tecnica, una tecnica esclusiva del Assassino
    Terminata la composizione, l'assaltatore gettò a terra tre sigilli esplosivi, ed attorno ad essi, inglobandoli, presero forma 3 grossi serpenti del color nero intenso, completamente composti dall'ombra.
    I serpenti, che non potevano essere scorti dai tre genin, avevano forma solida, e contenevano ciascuno un sigillo esplosivo, che l'utilizzatore poteva attivare dalla distanza.
    I serpenti esplosivi d'ombra, la tecnica più valida del secondo assassino era stata dunque scatenata.
    Il nukenin, che poteva tranquillamente vedere oltre al fumo, scorse i tre obbiettivi, ed ordinò ai 3 serpenti di caricarli, bambino, il 4 elemento, non gli interessava, lo considerava troppo piccolo per poter dare fastidio.
    In pochi secondi, tutti i serpenti, raggiunsero il loro obbiettivo: uno dei tre genin, il secondo assassino, aveva ordinato loro di ingaggiare il combattimento con un semplice attacco, un morso per la precisione, che i tre serpenti sferrarono mirando alle giugulari degli avversari[Velocità: 400; Forza: 425; Potenza:10].
    La natura di ombra solida dei serpenti, non avrebbe permesso agli occhi dello Hyuga di riconoscere che al loro interno vi era un sigillo esplosivo, per questo non avrebbe potuto avvertire i suoi compagni.
    Subito dopo il morso, il ventre delle belve d'ombra generate, avrebbe cominciato a brillare di rosso, poichè il sigillo era stato attivato dall'assassino, e dopo un istante, 3 forti esplosioni, quasi simultanee, investirono i genin divenuti il bersaglio del Ninja assalitore, l'esplosione dei sigilli si sarebbe propagata in un raggio di 2 metri[Potenza Esplosione: 30].
    Nell'eseguire quest'ultima azione, il nukenin si inginocchiò, ormai quasi totalmente privo di chakra, e quindi dovette mollare la presa anche sul controllo del Fumo che aveva applicato fino a quel momento.
    Ma fu previdente, mentre il fumo si diradava rapidamente, esso attaccò due sigilli esplosivi al'interno del suo mantello, pronto con le sue ultime goccie di chakra, nel caso fosse stato necessario, a farli brillare, intanto attendeva, voleva conoscere gli effetti della sua insidiosa tecnica.
    Ogni componente del gruppo della missione, avrebbe visto rapidamente il fumo diradarsi, fin quando in pochi attimi, la zona precedentemente offuscata, non si fu diradata.






    Contemporaneamente alle esplosioni, Vergil spariva dagli occhi del Primo Aculeo dello scorpione, una tecnica di Taijutsu, che il noto assassino si era già trovato a fronteggiare, e per quanto il movimento dello Hyuga fosse repentino, esso riuscì a seguirlo, così gli bastò comporre alcuni sigilli, poichè la sua tecnica entrasse in funzione.
    Lo Hyuga dopo aver impattato con i suoi colpi, vedendo chiaramente il nukenin, dopo un istante si accorse di aver colpito solamente il manto nero dello stesso, che alcuni metri dietro di lui, aveva già entrambe le mani alzate verso lo Hyuga, che all'istante, sentì una violentissima forza di natura sconosciuta, attrarlo verso la posizione del Nukenin, che si trovava a circa 6 metri dalla posizione di Vergil.
    Piano, con la stessa voce roca e gutturale di prima, ripetè:



    Shinra Tensei....



    La forza che attraeva Vergil era molto violenta, con le sue capacità, nemmeno l'infallibile Hyuga sarebbe stato in grado di resistere, sarebbe senza ombra di dubbio volato letteralmente verso il primo aculeo di scorpione, che comtemporaneamente al gesto, batteva un piede a terra, innalzando davanti a se una parete di nuda roccia, una comune dooton, molto versatile per quanto riguardava l'abilità del Nukenin: lo Shinra Tensei[Forza attrazione: 550; Velocità: 425].

    La Barriera di roccia uscì dalla terra, ed era stata creata non a scopi difensivi, ma poichè vergil seguendo la traiettoria di attrazione impostagli dal nukenin, vi finisse con lo sbattere contro, provocandosi ingenti danni.

    CITAZIONE
    Rovesciamento Terrestre – Doroku Gaeshi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una
    Tramite un violento colpo a terra con la gamba, l’utilizzatore potrà solleva una grossa parete di roccia che potrà essere utilizzata per difendersi da proiettili o jutsu che coinvolgano un’ampia zona; la dimensione della parete di roccia pari a circa 4x4metri. La potenza difensiva di tale roccia è pari a 60, mentre la durezza è pari a 1, in ogni punto della parete. La parete è fisica e può essere utilizzata anche più volte, finché distrutta, anche per fini offensivi.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 3 / Consumo: Medio-Alto)

    Adesso stava allo Hyuga tirarsi fuori da quell'impiccio, per quanto fosse veloce, anche fgli altri shinobi erano esperti, forse anche più dello steso caposquadra Hyuga, che in quel momento, non avrebbe certo passato degli splendidi momenti.

    Dall'altra parte della Parete, qualunque fosse stato l'esito della strategia del Nukenin, esso sarebbe rimasto concentrato, poichè voleva essere pronto ad un eventuale contrattacco da parte dello Hyuga.
    Ma qualcosa, che non aveva calcolato, tenuto in considerazione o anche solamente pensato, stava per rivolgergli contro le proprie attenzioni.
    Infatti Yuma, il giovane allievo di Omoi, sfoderata la sua spada unificata, aveva raggiunto il retro del l'Aculeo di scorpione impegnato nello scontro con lo Hyuga, e silenzioso come un esperto assassino, menò un fendente della sua Katana spettacolare, mozzando, senza che esso avesse l'opportunità di reagire, le gambe all'assassino.
    Che cadde per inerzia, iniziando ad ululare in preda ad incredibili dolori, era vivo, ma il sangue che perdeva era copioso.
    Chi diavolo era quel ragazzino?
    E come aveva fatto a muoversi senza che un valido shinobi come l'Aculeo se ne fosse accorto? Aveva avuto solamente fortuna?
    Oppure c'era qualcosa che il gruppo non conosceva, così come il signor Omio, che doveva essere un umile costruttore, recava invece una lama sottoforma di tatuaggio, qualcosa non andava in quelle due persone, strano che nessuno si fosse ancora accorto di nulla.
    Il ragazzino, insozzatosi di sangue, puntò la sua lama alla gola del nemico, attendendo che qualche membro del gruppo gli dicesse che cosa fare, era chiaro che ormai il ninja che aveva così a lungo impegnato il gruppo, non poteva far altro che morire lentamente in qualche minuto, forse l'unica cosa possibile era interrogarlo ma avrebbe risposto in quello stato?
    L'altro compagno dell'aculeo, si era inginocchiato in preda all'impotenza vedendo la loro strategia, il loro piano essere miseramente fallito, aveva la sua ultima arma da giocare, ovvero le due cartabombe sotto il mantello, e l'avrebbe giocata nona appena qualsiasi ninja nemico gli si fosse avvicinato a sufficenza.
    Ryujin Omoi intanto ed a fatica, stava scendendo dall'albero sul quale lo Hyuga l'aveva con freddezza mollato in preda al terrore più totale, aveva visto che gli scontri si erano placati, per questo si era fatto coraggio, ed aveva intenzione di raggiungere il gruppo.
    Rimase scioccato dal vedere il suo allievo, sporco di sangue evidentemente appartenente al tizio nemico.
    E con voce tremante disse, se fosse riuscito a parlare con Vergil :



    Avanti! Per Favore Uccideteli! Fate qualcosa, e proseguiamo... un'altra situazione del genere ed il mio cuore potrebbe non reggere...
    Mi avete fatto morire di paura...




    Maestro Omoi, avete visto? Le vostre lame Gemelle hanno dimostrato il loro valore!




    Quello che era strano, anzi molto strano era che un ragazzino di 11 anni al massimo, non aveva per niente remore ad uccidere un uomo, ne aveva paura del sangue o degli orrori della battaglia...
    Altro punto che avrebbe potuto far riflettere il gruppo.
    Dovevano risolvere la situazione e proseguire... proseguire verso un posto nel quale avrebbero potuto sostare e riprendere le forze.
    Stando attenti ad eventuali incontri.




     
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    Davvero solo un ragazzino?

    Accadde tutto molto in fretta. Il tizio non doveva essere poi così male: riuscì a seguire i movimenti dello Hyuga e a comporre in tempo i sigilli necessari alla tecnica della Sostituzione, cosicchè Vergil si ritrovò a colpire solo una cappa nera vuota. Era prassi in combattimento, se sfruttata quella tecnica, raggiungere le spalle dell'avversario per colpirlo, così il chunin si voltò e vide l'assassino a sei metri con entrambe le mani di nuovo puntate verso di lui. Prima di poter fare qualsiasi cosa, Vergil avvertì nuovamente quella forza agire sul suo corpo. Solo che adesso, notò sorpreso, stava agendo in senso contrario.

    Un attimo dopo l'assalitore sbattè con violenza un piede a terra, creando una parete di roccia e chakra. Il suo obbiettivo era chiaro: mirava a far impattare lo Hyuga contro il muro, nella speranza di rompergli qualche arto. Ma ci voleva ben altro per impensierire il chunin. A tre metri dalla struttura rocciosa con un colpo di reni - e sfruttando la corrente di movimento della tecnica nemica stessa - impresse al suo corpo un forte moto rotatorio, sprigionando al contempo un ingente ammontare di chakra[Slot Tecnica Avanzata][Potenza:60]. Al momento dell'impatto la Rotazione Suprema di Vergil mandò in pezzi la barriera creata dal nemico, e il chunin atterrò con grazia tra i frammenti di terra e roccia. L'energia crepitava nei palmi dello Hyuga, pronto a scatenare le sue arti sul nemico. Avvenne qualcosa di inaspettato però, e l'assalitore si ritrovò a terra, privato di entrambe le gambe. E l'autore di quel gesto era stato il piccolo assistente di Omoi, la chiave per rendere tangibile il manufatto.

    A dopo le domande, si disse lo Hyuga riscuotendosi. Aveva avvertito delle esplosioni nell'ambiente circostante mentre era impegnato a combattere l'assassino e si augurava che i genin fossero tutti sani e salvi. Non aveva tempo per quello però; doveva concentrarsi sullo shinobi mutilato. Lo guardò, agonizzante a terra e in una pozza di sangue. Il suo chakra era quasi terminato e presto, a causa del dissanguamento, lo sarebbe stata anche la sua vita. Il tizio era ancora sotto l'effetto della sua arte illusoria, e senza l'energia necessaria a liberarsi non avrebbe potuto fare altro che rivelare allo Hyuga tutto quello che gli veniva richiesto, senza eccezioni. Aumentò ancora una volta l'influenza della sua personalità sull'ormai debole nemico, riducendolo di nuovo in suo potere.



    " Dimmi da chi e perchè siete stati mandati. E dimmi se ci sono altri agguati in programma se questo fosse fallito. Nel caso, voglio sapere dove e quando. Non omettere nulla. "

    Nessuna possibilità di mentire, avrebbe potuto dire solo la verità. Una volta ottenute le risposte, se il tizio non fosse morto da solo, lo Hyuga si avvicinò, estraendo la katana. Poi, senza una parola o un attimo di esitazione, gli tagliò la testa di netto con un unico fendente[I Slot Azione][VEL:450]. Libero di concentrarsi su altro, Vergil controllò la situazione circostante. Nessuno dei genin era ferito in maniera grave, vide con piacere, quindi potè focalizzarsi sul rimanente assalitore. A causa di quella dannata nebbia - ora però molto meno fitta - i suoi sottoposti non erano riusciti ad attaccare il bersaglio, che lo Hyuga scorse accovacciato sulla difensiva a circa dieci metri da lui. Non aveva quasi alcun chakra rimasto ma sotto il mantello nascondeva con cura due sigilli, probabilmente - visti i botti precedenti e il primo attacco rivolto a Vergil - di tipo esplosivo.

    Non poteva lasciare che fossero i genin ad occuparsene. Nemici prossimi alla sconfitta sovente compivano gesti disperati, e nessuno dei suoi sottoposti sarebbe rimasto coinvolto se poteva evitarlo.

    " Non avvicinatevi, ha dei sigilli esplosivi all'interno del mantello. "

    Dopodiché si rivolse allo stremato assalitore.

    " Il tuo capo è morto. Non puoi scappare, e nemmeno battermi. Dimmi cosa sono gli Aculei dello Scorpione e perché volevate ammazzare Omoi. Fallo, e avrai una morte veloce. Rifiuta, e dopo averti privato degli arti ti consegnerò alla Squadra di Tortura della Foglia. "

    La sua voce era gelida e seria, la voce di un professionista che parlava ad un altro professionista. Quello era il loro mondo, la loro realtà, ed entrambi sapevano che non mentiva.

    " E a quel punto mi sarai grato, perchè avranno meno superficie del tuo corpo su praticare le loro arti. "

    Si aspettava che nessuno dei genin interrompesse, aprisse bocca o si avvicinasse al tizio. Il caposquadra stava agendo, e che aprovassero o meno i suoi metodi avrebbero dovuto fare come ordinato. Vergil, certo, desiderava quelle risposte, ma quello che voleva veramente era che il nemico provasse a scappare, rivelando loro la direzione che considerava più sicura per lui, e quindi più pericolosa per loro. Difficile che il tizio se ne accorgesse, viste le sue condizioni. Una volta saputa la direzione, naturalmente, lo avrebbe ucciso. Stava a quello muovere.

    [...]

    Quando la situazione fu calma, Vergil vide il vecchio Omoi uscire dalla boscaglia e venire verso il gruppo. Rabbia montò potente nel suo petto. Quel fabbricante era un pessimo cliente. Aveva mentito e omesso dettagli nella sua richiesta, e in missione non obbediva agli ordini. Era tempo di dimenticare le buone maniere e di passare alle vie di fatto. Niente storie, c'erano delle vite in gioco. Si avvicinò ad Omoi, ignorando le sue parole e afferrandolo per il bavero del kimono.

    " Avevo dato ordini precisi, vecchio. Se disobbedisce mette in pericolo la vita di noi tutti, la sua in cima. Alla prossima idiozia dichiarerò conclusa la missione e farò ritorno con il gruppo in Accademia, schedandola come cliente indesiderabile. "

    Non scherzava. Affatto.

    " Non lo ripeterò una seconda volta. "

    Terminato l'avvertimento lo Hyuga lasciò il vecchio, si voltò e lanciò un'occhiata eloquente ai genin. Che non si azzardassero a fare una cosa del genere. Lui era il caposquadra, e ne aveva diritto in caso di necessità. Per loro la faccenda era diversa. Rilasciò il Byakugan e guardò il ragazzo. Era coperto di sangue, per fortuna non suo, e sorrideva al fabbricante di spade stringendo tra le mani un'arma dalla foggia particolare. Vergil fece un cenno al gruppo, e in silenzio guidò tutti nuovamente nella boscaglia. A duecento metri c'era un grosso albero cavo, dentro il quale entrò. Era come stare in una stanza dal diamentro di dieci metri. Perfetta per riprendere le forze e riorganizzare le idee senza essere visti.

    " Luxeifer, sali per trenta metri e stai di guardia. Dopo devi dirti due parole. "

    Fece cenno a tutti gli altri di accomodarsi come meglio potevano, e una volta seduti lo Hyuga si rivolse al vecchio e al suo assistente, lo sguardo più serio che mai.

    " Ora, cosa avete omesso di rivelarci? "

    L'abilità del ragazzino, il particolare sigillo per la spada di Omoi, dei nemici che li attaccavano così brutalmente. Era chiaro che qualcosa non era stato loro detto e lo Hyuga non avrebbe mosso un altro passo senza sapere di cosa si trattasse.



    OFF GAME

    Vergil Hyuga, Chunin Rossa

    Stato Mentale: Irritato, pensoso
    Ferite: Nessuna

    imageTesta: 60/60
    imageBraccioSx: 50/50imageBusto: 100/100imageBraccioDx: 50/50
    imageGambaSx: 50/50imageGambaDx: 50/50

    Chakra Rimanente: 39.5/200
    Spese di Chakra:

    -Mezzobasso(5)[Mantenimento Byakugan]
    -Basso(10)[Mantenimento "Suggestione"]
    -Alto(60 - 18[30% di risparmio dovuto alla Concentrazione Aumentata] = 42)[Rotazione Suprema]


     
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  8. -Diablo-
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    Lux non capiva bene se pensare che la situazione stesse andando bene o male. Buona parte degli avversari era andata, la nebbia stava anche diradandosi... ma il nemico segnalato da Vergil era sparito nel nulla e il vuoto più totale lo avvolgeva come uno spazzino in attesa della sua morte per fare il suo lavoro: Odio non poter vedere... mi mette in agitazione.... Il suo animo ancora decisamente umano nonostante la trasformazione si fece sentire in tutto quel pensiero. In fondo il suo voto non prevedeva l'assoluta apatia di fronte ad ogni situazione anzi, forse era più "umano" di quanto non lo fossero gli altri, ora che aveva trovato l'illuminazione. Forse paranoico, forse no, il genin decise di impastare comunque 1 basso (10) distribuito in modo omogeneo, in modo da aumentare i riflessi in caso di attacco. Improvvisamente la voce di Danzou irruppe da una posizione lì vicina, consigliando la ritirata dal nuvola di fumo:
    CITAZIONE
    Sono Danzou, uscite da lì, CAZZO! Venite verso est e se riuscite prendete il bimbo. La nuvola è tossica, attutisce i sensi, c'è sicuramente del veleno, speriamo che non sia altamente tossico, altrimenti sono cazzi.

    Il genin non diede troppo ascolto a quello che Danzou disse dopo "uscite di lì", erano cose piuttosto ovvie che chiunque avrebbe potuto intuire, anzi... che chiunque AVEVA intuito, lì in mezzo a quell'inferno di cecità e suoni ovattati. Scattando verso la direzione della voce, il sunese fece una mossa giusta, ed una sbagliata. A cinque metri da lui, dal fumo più opaco, un serpente di grosse dimensioni gli saltò addosso, mirandolo alla giugulare. In realtà questo Lux non lo vide proprio, già voltato e desideroso di uscire dalla nube. I riflessi aumentati non bastarono di certo ad evitare che venisse colpito, ma solo a far mordere al serpente la spalla, punto meno pericoloso da perforare che la gola: <ARGH!> esclamò di dolore il ragazzo, che se pur solito trattenere tali espressioni di sofferenza, non riuscì proprio a farlo in quel momento, preso alla sprovvista. I denti affondarono nella sua carne, provocando una ferita Leggera (10) e sanguinante Lieve (2.5). Purtroppo per lui, non era finita. Appena dopo il morso, un'esplosione lo investì di calore, ustionandolo e spedendolo a tre metri di distanza a causa dell'impeto generato. Il mantello nero che indossava attutì il colpo, ma questo gli costò molto. Pochi secondo dopo, quando riprese i sensi leggermente storditi da quell'impatto, si rese conto che si era incenerito: Dannazione...
    Il danno non era grave, aveva sopportato molto di peggio che un'ustione di entità 2 Leggere (20), il problema era il dolore che ne seguiva. Avrebbe dovuto medicarsi il prima possibile. Ma in quel momento, doveva rialzarsi e controllare la situazione. Alle sue spalle, il fumo si era diradato lentamente, a causa delle tre esplosioni, finalmente gli fu possibile distinguere il campo di battaglia, con Vergil, il bambino stranamente coperto di sangue, Danzou e Shinji. Il primo inoltre, stava di fronte all'ultimo assalitore, intimandolo di confessare e minacciandolo delle peggio torture nel mondo degli shinobi. Lux fu decisamente contrariato da quelle frasi, ma non si azzardò a proferir parola, il caposquadra non era uno che ammetteva intromissioni. Una volta in piedi, non stette a cercare di nascondere la sua natura. Ormai il mantello era andato e tutto ciò che ne conseguiva, era la possibilità di notare la stranissima forma di Luxeifer... 4 volti meccanici e 2 braccia aggiuntive, anch'esse di metallo, sotto a quelle umane e originali. Che lo avessero guardato in modo strano, o che gli avessero chiesto qualcosa, avrebbe mantenuto un atteggiamento dignitoso. Se c'era qualcuno che poteva imbarazzato dalla sua forma, non era di certo lui, anzi ne era orgoglioso: era un devoto servitore di Yamantaka. La scena sarebbe andata come doveva andare, che quell'individuo avesse confessato, avesse provato a scappare o addirittura, da buon assassino, si fosse tolto la vita pur di parlare. In ogni caso, il signor Omoi sarebbe venuto fuori dal suo nascondiglio... provocando le ire di Vergil, che con tono glaciale e tempestoso allo stesso tempo lo riprese come solo un capogruppo poteva fare. Quando ebbe finito in silenzio ripartì verso la vegetazione, probabilmente alla ricerca di un luogo dove accamparsi. In effetti Lux aveva proprio bisogno di riposo, quell'esplosione gli faceva ancora fischiare le orecchie. Giunti dentro ad un albero cavo dalle dimensioni incredibili, probabilmente un millenario che aveva visto guerre e storie da poterne raccontare, Vergil si rivolse a lui in particolare:
    CITAZIONE
    Luxeifer, sali per trenta metri e stai di guardia. Dopo devi dirti due parole

    Piuttosto orgoglioso per essere stato scelto per la prima guardia, ma anche preoccupato per ciò che gli avrebbe detto lo Hyuga più tardi, si limitò a rispondere come poche ore prima: <OS! Vergil-Sama!>. Impastando immediatamente una buona dose di chakra adesivo su mani e piedi (1/4 Basso (2.5)), si apprestò a scalare la parete di corteccia. Le movenze, comprese le braccia metalliche penzolanti verso il basso, richiamarono irrimediabilmente un ragno che risaliva la sua tana, anche se non era decisamente sua intenzione dare quell'immagine di se. Una volta arrivato all'altezza indicata da Vergil, Lux si appollaiò su un ramo, tenendo sott'occhio tutto il bosco ed ogni minimo movimento. Nulla gli sarebbe potuto sfuggire. Dovette soffocare il suo desiderio di medicarsi, posto di fronte ad un ruolo di tale importanza. Intanto però, aspettava il chunin, desideroso di sapere cosa volesse dirgli.


    Tabella di Combattimento
    Slot Difesa I:
    Slot Difesa II:
    Slot Gratuito: Finta
    Slot Attacco I: Pugno Mancino
    Slot Attacco II: Pugno Mancino
    Slot Attacco III: Pugno Destro
    Slot Tecnica Base:
    Slot Tecnica Avanzata:
    Chakra: [102.5/150]
    Vitalità: [110/140]
    Movimento: 15metri/round
    Salti: 5metri
    Equipaggiamento:
    Kunai [5/5]
    Fasce da Combattimento [4/4]
    Wazikashi [1/1]
    Tirapugni con lama [2/2] Indossati
    Filo Nylon [20m]
    Tonico di Recupero Minore [1/1]
    Tonico Coagulante Minore [1/1]
    Forza: 375
    Velocità: 300
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Vista: 300
    Udito: 300
    Olfatto: 300
    Tatto: 300
    Agilità: 300
    Precisione: 300
    C. Chakra: +0%
    Senjutsu: 300
    Tempismo: 300
    Volto Utilizzato:Note: Sanguinamento Lieve x turno
     
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  9. ¬Chris
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    Viaggio verso Occidente
    4/?


    Rimasi lì, fermo e appollaiato sul ramo in attesa che i miei compagni mi raggiungessero, il fumo poteva essere o un Genjutsu molto potente, infatti diminuiva i sensi, o una ninjutsu, altrettanto potente. Rimasi in attesa, le bave di chakra correvano dalla mia bocca alle orecchie dei miei compagni, sciolsi la tecnica e rimasi in attesa, battevo ogni tre secondi con il manico del kunai sul ramo, più e più volte. I miei compagni non avrebbero dovuto fare altro che seguire il rumore, ma, ahimè, il rumore attirò invece ben altro.
    Un serpente dalle grandi fattezze mi si avvicinò ad una velocità, impressionanete. Non so, esattamente come ma scalò l'albero in pochi attimi, mi si lanciò addosso con le fauci spalancate pronto a mordere la mia carne debole. I miei riflessi, m'aiutarono, impastai del chakra nelle gambe e sfruttandolo spiccai un salto ad un albero più distante. [Slot Difesa I | Riflessi 325 -> 400] Poi questo si illumininò di una luce rossastra, l'osservai ero quasi curioso di avvicinarmi quando un'esplosione seguita da altri due squarciò il cielo. Rimasi un attimo intontito dal rumore, così forte, e dalle varie scheggie che partirono, l'albero ferito colava resina, del serpente non c'era più traccia. Con un salto, dopo aver atteso un minuto, mi portai sotto all'albero ferito, cercai inutilmente pezzi del serpente, ah, ora che ci penso, non sembrava fatto di pelle o altro, come un normale rettile, sembrava più composto di chakra oscuro.
    Poi la nube si dissolse, m'avvicinai al resto del team, e con voce calma, spiegai il motivo per il quale mi ero allontanato. Poi rimasi leggermente scosso dal modo duro, evitai di contestare, non ne avevo motivo, era bravo a blueffare, sorrisi tra mè e mè. Quindi seguii il resto del team, mi avvicinai a Vergil e con voce dubbia dissi

    « Non mi sembra un posto molto tattico, ma tanto non penso che ci fermeremmo molto, o sbaglio? Ho usato molto chakra, ho bisogno di riposare...»


    Quindi mi sedetti, appoggiandomi all'albero e succhiosi gli occhi, rimanendo comunque concentrato sul territorio circostante, nella mente mi ricostruii gli ultmi avvenimenti cercai di accostare le caselle della missione, cercandoci un filo logico e un ordine. Socchiusi gli occhi, nuovamente, dopo averli aperti guardando il senpai, mi sentivo potente, una volta non sarei mai riuscito a proteggermi, in mente rivivei quel momento, erano in quattro, lui ne abbattè due, un terzo mi attaccò, lui si immolò per me. Se sono qui e così, lo devo solo a te, grazie Shinji.





      Chakra: 82.5/165
      Fisico: Perfetto
     
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  10. Leracs
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

    Atto 5/?
    "Morte strisciante"


    La nebbia cominciava a diradarsi, tuttavia la visibilità era ancora scarsa. Riuscivo a vedere chiaramente il ragazzo e Luxeifer, essendo a pochi metri da me, mentre degli altri scorgevo solo la figura in lontananza. Ripensai agli assassini che avevo avuto modo di vedere in quei pochi attimi che si erano susseguiti così velocemente, senza lasciare al gruppo il tempo di capire ciò che stava succedendo. Mi tornò alla mente quella strana faccenda degli occhi. Scrollai il capo e dissi a me stesso che non era il tempo per riflettere, il nemico era ancora nei paraggi e dovevo mantenere la guardia se non volevo rimanerci secco.



    Come previsto i pericoli non erano ancora finiti e, dal nulla, scorsi un serpente avvicinarsi a me ad una velocità pazzesca. Riuscii solo a vedere che era completamente nero prima che questo si avventasse verso la mia gola. Impulsivamente impastai del chakra, forse troppo, e cercai di evitare che la bestia mi mordesse [Riflessi: 300 > 400] [MedioBasso] [Slot Difesa I]. Ma ormai era troppo tardi e lo strano animale riuscì ugualmente a mordermi; ero comunque riuscito a evitare che il serpente arrivasse al collo, scoprendo però la spalla, dove l'animale affondò i suoi denti provocandomi una brutta ferita [MedioLeggera]. Prima che il serpente attaccasse ancora, afferrai la sua coda e lo scaraventai a qualche metro di distanza [Slot Difesa II]. Stavo per partire all'attacco con la Wazikashi sguainata, quando mi accorsi che il ventre della strana creatura aveva cominciato a brillare, così per sicurezza decisi di allontanarmi di circa dieci metri [Slot Azione I], non potevo sapere cosa sarebbe successo e prevenire era sicuramente meglio che curare, dato che ormai la troppa quantità di chakra che avevo impastato cominciava a mostrare le sue conseguenze. Il serpente esplose, ma ero abbastanza lontano per non essere coinvolto. Il mio problema in quel momento non era tanto la ferita alla spalla che sanguinava, bensì il corpo che cominciava a irrigidirsi.


    Ehi ragazzi, tutto okey? Credo di aver esagerato stavolta.


    La nebbia cominciava a diradarsi e finalmente riuscivo a vedere gli altri. Vergil stava interrogando un assassino e da ciò che riuscivo a sentire lo stava facendo molto bene. Andare a controllare sarebbe stato un inutile spreco di energie e nella situazione in cui mi trovavo sforzarsi non era la cosa migliore da fare. Dopo essermi inginocchiato con evidente difficoltà mi distesi a terra, occhi al cielo.



    Lentamente mi rialzai, dirigendomi a passo lento verso il gruppo. Se qualcuno ci avesse attaccato in quel momento, per me sarebbe stata la fine: ero un bersaglio facile.


    CITAZIONE
    Non avvicinatevi, ha dei sigilli esplosivi all'interno del mantello.

    Di esplosioni non ne volevo più sentire parlare, così feci come ordinato dal taicho, il quale si dilettò di nuovo nell'interrogare uno dei nostri assalitori. Il comportamento di Vergil mi andava particolarmente a genio, sapeva come fare il proprio lavoro.

    In lontananza notai il vecchio Omoi che tornava verso di noi. Vergil-sama si avvicinò a lui e cominciò a bacchettarlo per il suo modo di trattare con i clienti, con i suoi tradizionali modi "gentili e pacati" che a me piacevano tanto. Subito dopo aver concluso il rimprovero, lanciò un'occhiata di ammonimento piuttosto eloquente al resto del gruppo. Annuii e attesi.



    Ci incamminammo nella boscaglia, probabilmente verso un rifugio. Avevo bisogno di medicare la ferita alla spalla, che sanguinava minacciosamente. Dopo aver camminato a fatica per circa duecento metri, il gruppo si fermò ed entrammo in un albero cavo enorme, perfetto per riposare e sanare le ferite. Prima di stare a sentire gli altri, strappai un pezzo di tessuto dai pantaloni, abbastanza lungo da poter fasciare la spalla, e l'applicai al morso del serpente. Non ero in grado di curarla perfettamente, ma almeno potevo evitare che mi provocasse altri guai.



    Dopo aver mandato Luxeifer a fare la guardia, il caposquadra si rivolse ai nostri committenti. Era finalmente giunto il momento di fare chiarezza su tutto ciò che era successo, c'erano troppe cose che non quadravano e il vecchio Omoi stava sicuramente nascondendo qualcosa. Quel qualcosa Vergil glielo avrebbe fatto dire senza troppa fatica, ne ero certo.






    Chakra: 11/15 ˜Bassi
    Vitalità: 12/14 ˜Leggere (MedioLeggera alla spalla destra)





    Edited by Leracs - 1/12/2010, 09:54
     
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    Chiarimenti - I Kobayashi e Bachi Ismail






    Fortunatamente il gruppo di shinobi, seppur con un notevole sforzo, era riuscito a contrastare l'agguato al quale erano stati sottoposti.
    Di sicuro erano stati molto fortunati, visto che salvo l'iltervento del ragazzino di Omoi, il primo Aculeo di scorpione non sarebbe certo stato abbattuto così facilmente, neanche dal capitano.
    I Tre genin, contro i quali erano stati inviati i Serpenti oscuri dell'aiutante assassino, se l'erano cavata, chi meglio chi peggio, senza lasciarci le penne.
    L'unico maggiormente più sfortunato fu Shinji Kazama, infatti esso rimase coivolto sia dal morso che dall'esplosione, ricevendo differenti ferite.
    Mentre Vergil aveva con una grande facilità schivato l'ultima offensiva dell'Assassino dalla starna abilità.
    Ormai per il gruppo di aggressori non c'era nulla da fare, entrambi i superstiti si stavano rendendo conto che era il momento giusto per utilizzare quella tecnica.
    La Tecnica che chi falliva all'interno della congrega era obbligato ad utilizzare.
    Quando Vergil si avvicinò al primo aculeo, esso si rese conto che doveva farlo, altrimenti avrebbe potuto compromettere l'esito dell'operazione alla quale aveva preso parte egli stesso, così con un lievissimo sforzo, espulse tutto il suo chakra in una volta, quasi come un suicidio volontario, fino a quando restò solamente un corpo menomato e freddo, senza più alcuna energia ad animarlo.
    La luce rossa che gli animava gli occhi, scomparve all'istante, ancor prima che Vergil potesse costringerlo a parlare.
    Una vera delsione non poter interrogare il Capitano della squadra avversaria, ma la Congrega dello Scorpione, era abituata a questo genere di cose, quindi ogni membro poteva togliersi la vita in quel modo.
    Vergil a quel punto decise di interrogare l'altro Nukenin, individuando i due sigilli esplosivi che esso aveva preparato, tramite il Byakugan.
    Sicuramente visti o non visti, nessuno avrebbe osato avvicinarsi a quel ninja, anche perchè il rischio di saltare in aria era alto.
    Alle domande dello Hyuga, l'assassino dagli Occhi rossi rispose con queste parole, rivelando una voce quasi metallica.



    Siamo una Congrega di Nukenin Specializzati negli Assassinii....
    Ma le nostre motivazioni ci appartengono....
    E... state a debita distanza, altrimenti...BUM.
    Sono io che ho il coltello dalla parte del manico...
    Adesso non seguitemi, oppure salterete in aria con me!



    L'apprendista era riuscito a riposarsi alcuni istanti, ed era pronto per fuggire da quella situazione, avrebbe semplicemente indietreggiato, osservando attentamente il gruppo di shinobi che proteggevano Omoi, doveva raggiungere il punto di incontro con Stratos, per iferire dell'accaduto...
    Se non ci fossero stati intoppi, si sarebbe dileguato entrando in una boscaglia, diretto nella direzione che il gruppo avrebbe dovuto percorrere per proseguire verso il territorio dei Kobayashi.
    Omio rimase esterrefato quando il Caposquadra lo prese per il bavero facendogli una ramanzina coi fiocchi.
    La sorpresa asciò spazio alla Furia, come si permetteva quel Ragazzino di dargli Ordini.



    Ascolta bene Hyuga, inanzi tutto togli le mani dal mio collo, e ricordati che voi siete pagati per proteggermi, non per lasciarvi quasi sterminare da un agguato!
    Adesso al nostra marcia dovrà rallentare, e non per colpa mia!
    Quindi risparmiati i tuoi ordini Ragazzo e fa il tuo dovere.
    Comanda i tuoi sottoposti, non me.



    Detto questo discostò le mani dello Hyuga dalla sua veste ed andò a sincerarsi che il suo allievo non fosse rimasto coinvolto nello scontro...
    Bene, era stato una caso che non si fosse fatto male, anzi aveva anche risolto la situazione.
    Era giovane, ma iniziava a capirne di Spada e di come tagliare nel giusto modo, una qualità che in futuro gli sarebbe servita, anche per evitare scocciature come quella di assoldare dei ninja.
    Vedendo il suo Maestro il giovanotto disse:



    Ho fatto proprio un bel colpo, ma c'è un fattore signor Omoi, questi avevano gli Occhi Rossi, mentre adesso non ce li hanno più...
    Com'è possibile, mica si perde il colore degli occhi.




    Omoi in prima persona non riusciva a capire, visto che non era al corrente che gli occhi di quei bastardi si spegnessero alla morte, così non diede molto peso alle parole di Yuma, e si diresse invece verso il punto scelto dallo Hyuga, che detestava, per riposare.
    Era l'interno di un grande albero, dove tutti, tranne il Monaco della Sabbia, presero posto.
    Vergil, pose una domanda ai due richiedenti, cosa avevano omesso di dirgli....
    Omoi sapeva che c'era qualcosa, ma era una cosa di secondaria importanza, non avrebbe cambiato le cose, ma scelse suo malgrado di informare quel giovane maleducato.



    Ecco... vedete c'è un motivo per il quale queste persone mi vogliono vedere morto: La Spada è un raro gioiello di Metallurgia e lavorazione, ma non è tutto.
    Infatti quando negli anni addietro ero intento a costruirla, venni aiutato da un uomo, un certo Bachi Ismail...
    Diceva di provenire dal Nord, ed era evidente che fosse un ninja, conosceva delle tecniche di potenziamento degli Artefatti impressionanti.
    E in due anni fu in grado di infondere ogni sua Conoscenza in questo oggetto, i poteri che questo mio capolavoro possiede sono immensi.
    Possiede un suo tantien, con una cospiqua quantità di energia psicofisica, rigenerabile col tempo, proprio come un tantien normale.
    Dona una sorta di sesto senso al possessore, tramite precisi movimenti erutta fiamme, gelo o scariche elettriche, e in più se l'utilizzatore desidera è in grado di agire autonomamente per qualche tempo.
    Capite che se la spada non venisse messa al sicuro dal capofamiglia Kobayashi, e cadesse in mani sbagliate sarebbe un bel problema riuscire a sconfiggerne il possessore.
    Fu tutto merito di Bachi Ismail, dei simili poteri e la mia bravura coi metalli creammo questa arma dagli immensi poteri, pensate che con un fendente sarebbe capace di tagliare a distanza questo spesso albero.



    Il Vecchio si fece cupo e corrucciato in volto, quasi gli dolesse ricordare ciò che fu...
    Poi continuò, dovevano sapere.



    Beachi Ismail, era una persona strana, finì quasi per innamorarsi dell'oggetto da noi creato, cercandolo con morboso interesse ogni giorno, ma questo era ciò che i Kobayashi mi avevano chiesto, ed anche un deterrente per far si che Konoha ed il loro territorio, restassero in buoni rapporti, esso la voleva voleva che l'arma divenisse di sua proprietà, ma non potevo.
    Così fui costretto ad utilizare la spada e riuscii ad allontanere Ismail dal territorio di Konoha.
    Era gravemente ferito, ma se ci penso adesso, l'unica persona che potrebbe desiderare a tal punto questa spada, e quindi impedirmi di consegnarla dove non sarebbe più in grado di ottenerla, è Bachi Ismail.
    Quindi non morì in seguito al nostro scontro, anzi si è circondato di seguaci...
    Questo è un grandissimo problema.
    I Kobayashi sono potenti, e nessuno, neanche un intero villaggio oserebbe dargli contro, quindi la spada è al sicuro con quella famiglia.
    Ci sono altre domande?



    Elaborando qui pensieri, il fabbricante di spade si fece molto preoccupato e cupo...
    Non aveva intenzione di spiegare nulla sul come mai fosse stato costretto a sigillare l'arma, era ovvio un simile potere avrebbe attratto molte persone, quindi tenerlo segreto era stata una buona scelta, era stato un Ronin sotto pagamento ad eseguire la tecnica di sigillo, ma questo nessuno l'aveva chiesto.




     
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    Il primo Aculeo si dimostrò, dopotutto, un vero shinobi. Pur di non cedere informazioni allo Hyuga arrivò a togliersi la vita, in un modo anche piuttosto doloroso probabilmente. Senza potersi opporre Vergil assistè alla fuoriuscita delle ultime energie da quel corpo mutilato. Un ultimo spasimo, poi giacque immobile. Non potè fare a meno di socchiudere gli occhi un momento, offrendo così l'ultimo saluto al nemico. Non si esimè, tuttavia, dal separare la testa dal corpo: aveva sperimentato una volta cosa potessero fare le arti ninja su dei corpi morti ridotti non troppo male, e non ci teneva a ripetere l'esperienza.

    L'altro shinobi si rivelò, anche se di poco, maggiormente collaborativo. Sembrava che gli Aculei fossero un'organizzazione di shinobi raminghi e mercenari. Non era una bella notizia: simili associazioni erano di solito dotate di una potenza bellica considerevole. Probabile che avrebbero tentato di intercettarli ancora. Se avesse eliminato l'Aculeo che gli stava davanti, però, il nemico non avrebbe avuto informazioni per qualche tempo, lasciando al gruppo la possibilità di guadagnare del vantaggio prezioso. Era tempo di far scattare il suo piccolo stratagemma. Finse di considerare per qualche attimo le minacce del tizio e fece un passo avanti, portando la destra avanti con il palmo aperto.

    " Sparisci, prima che ci ripensi. "

    Il chakra dell'Aculeo era a livello minimi, e l'altro era il capo questo doveva essere inferiore per abilità. L'unica cosa pericolosa che avrebbe potuto fare, in sintesi, era far detonare i sigilli. Il tizio accolse di buon grado le parole dello Hyuga e iniziò ad indietreggiare lentamente. Dal suo sguardo era chiaro che la sua attenzione era concentrata sul chunin, giustamente considerato il pericolo maggiore. Fingendo di aver perso interesse Vergil si girò e fece un paio di passi, dando poi di parlare con gli altri.

    " Voi due, tutto bene con quelle ferite? "

    Lo scopo di quel comportamento era di far credere al tizio che ormai per lo Hyuga l'incontro era terminato. Vergil però lo teneva ben sott'occhio tramite il Byakugan, e non appena si girò le sue mani si unirono in un unico sigillo. Un clone apparve al limitare della boscaglia, nascosto dietro un tronco[Slot Tecnica Avanzata]. Non appena il tizio fece per entrare nella boscaglia, ancora girato verso lo Hyuga originale, il clone, artigli già sguainati e con movimenti silenziosi attivi, sferrò il suo attacco al centro dell'addome - in modo da colpire almeno un organo vitale -, in pratica senza muovere nemmeno un passo visto che fu l'Artiglio ad avvicinarsi alla posizione in cui Vergil lo aveva creato[I Slot Azione(ceduto)][Fiore Lampo][Movimenti Silenziosi][VEL:550]. Dopo l'offensiva, a prescindere dal risultato, il clone scomparve. A giudicare dalle reazioni dei nemici precedenti, se il tizio era inferiore al capo era del tutto improbabile che riuscisse a cavarsela. Ad ogni modo, lo stratagemma era riuscito.

    [...]

    Il vecchio sembrava non capire la gravità della situazione. Vergil tenne ben salda la presa sugli abiti del fragile artigiano, ribattendo con voce fredda alle sue parole.

    " Lei travisa: come ho già detto, finchè la missione non avrà termine io sono responsabile della sua incolumità. Se disobbesce rende tutto più difficile e mette in pericolo la sua vita e quella dei miei sottoposti, se ne rende conto? "

    Lasciò andare la presa, guardandolo dall'alto in basso. Era necessario che capisse che senza collaborazione avrebbe solo aiutato quelli che volevano fargli la pelle.

    " Se ce ne sarà necessità si aspetti altri ordini. E stavolta li esegua. Non mi interessa se io le vado a genio o no, ma ho bisogno che faccia quello che dico e che lo faccia senza discutere. Sto cercando di tenerla in vita, se non le è chiaro. "

    Non c'era astio nella sua voce. In fondo era comprensibile che un civile non capisse immediatamente le meccaniche della realtà degli shinobi, ma da quel momento si sarebbe aspettato collaborazione incondizionata. E niente cazzate.

    [...]

    Malgrado fosse ferito, il Sunese eseguì l'ordine impartitogli con efficienza. Buona disciplina, si disse Vergil tra sè con approvazione. Aveva scorto le sue vere sembianze solo quando aveva attivato il Byakugan, e di sicuro non erano qualcosa di ordinario.

    Uno dei Fogliosi, Danzo, gli chiese per quanto si sarebbero fermati. Era l'unico tra i genin a non aver riportato ferite, ma sosteneva di aver utilizzato molto chakra. Vergil annuì brevemente.

    " Dovremmo avere almeno un paio d'ore di tranquillità. Resteremo quanto basta per riprendere le forze e per permettere agli altri di fermare il sangue, poi riprenderemo la marcia. Abbiamo una scadenza da rispettare. "

    Nei minuti che seguirono il fabbricante di spade rivelò informazioni precedentemente taciute sull'intera faccenda. La figura che probabilmente muoveva i fili dei burattini che attentavano alla sua vita era di Konoha e aveva un nome: Ismail Bachi. Pareva fosse una specie di esperto di sigilli di rafforzamento materiale. Un'arte rara, a quanto ne sapeva Vergil. Quelle informazioni però non era di grande aiuto. In termini pratici, non sapeva nulla di più che potesse giovare alla missione. Tralasciando il fatto che il vecchio avrebbe dovuto far nota di tutto all'Accademia, si limitò ad un breve commento,

    " Capisco. "

    Si voltò verso il genin illeso.

    " Tra venti minuti va' a dare il cambio al Sunese. Ha bisogno di medicare le sue ferite e riprendere fiato. "

    Tornò a rivolgersi al fabbricante.

    " Il percorso che ho tracciato ci consente di risparmiare almeno tre ore rispetto al precedente, e da quello che ho visto pochi minuti fa rimane l'opzione più valida. Tra un'ora ci rimetteremo in marcia, riposatevi quanto più potete. "

    [...]

    Riprese le forze quanto era loro possibile, il gruppo riprese la marcia. La formazione era la stessa, con i due clienti al centro. Fortunatamente il percorso tracciato dallo Hyuga, in concordanza con le informazioni ottenute con lo stratagemma di prima, rimaneva il più sicuro. Prima di iniziare a camminare il chunin nascose un fumogeno in una manica ed un coltello da lancio nell'altra. Visto il rischio che correvano, qualche precauzione non guastava.



    OFF GAME

    Vergil Hyuga, Chunin Rossa

    Stato Mentale: Vigile
    Ferite: Nessuna

    imageTesta: 60/60
    imageBraccioSx: 50/50imageBusto: 100/100imageBraccioDx: 50/50
    imageGambaSx: 50/50imageGambaDx: 50/50

    Chakra Rimanente: 45.5/200
    Spese di Chakra:

    -Mediobasso(20 - 6[30% di risparmio dovuto alla Concentrazione Aumentata] = 14)[Colpo Istantaneo del Clone]
    +Mediobasso(Riposo)

     
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  13. -Diablo-
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    Prima della tranquillità, prima ancora di salire su quell'albero a guardia della sua compagnia, Lux dovette assistere ad una scena ripetuta di scontro verbale, tra il capogruppo e il signor Omoi. Di nuovo se ne stavano dicendo di tutti i colori su chi dovesse obbedire a chi, e da parte sua il monaco non sapeva più a chi dar il suo favore. L'anziano costruttore di fenomenali artefatti era senza dubbio colui che pagava e commissionava la missione, ma Vergil, parole sue, teneva tutti quanti in vita. Anzi, non parole! Aveva fatto moltissimo da solo in tutto quello scontro, aveva avvertito i Genin, sistemato un Aculeo e quasi ucciso il capo, se non fosse intervenuto quel ragazzino dalle capacità straordinarie. Tutto questo però era passato. Ora Luxeifer faceva da vedetta ad un'altezza di trenta metri da terra, leggermente accovacciato su un ramo abbastanza spesso da tenerlo e vigile. Era come se tutti i suoi volti potessero vedere, solo una sensazione chiaramente, ma era talmente vigile che quasi si scordò di essere ferito. Sotto di lui, la conversazione trattava della costruzione della spada, anche se non riusciva a sentire una sola parola di quanto detto, troppo distante e immerso nella concentrazione. Non poteva deludere il suo capogruppo. Non DOVEVA deluderlo. Se si fosse mosso qualcosa, lui l'avrebbe visto. Se ci fosse stato un rumore, lui l'avrebbe sentito. Questo per circa venti minuti, perché se avesse eseguito l'ordine ricevuto da Vergil, Danzou sarebbe giunto a dargli il cambio, illeso e fresco di un paio di decine di minuti di riposo. Se l'avesse fatto, gli avrebbe semplicemente augurato un buon turno e sarebbe sceso, trovandosi di sotto con il resto della squadra. Lì avrebbe visto Shinji, ferito anche lui a causa dell'esplosione di un serpente, o così suppose Lux. Avvicinandosi a lui, se non stesse dormendo, si sarebbe limitato a chiedergli: <Tutto bene? Servono delle bende? Non sono un medico ma queste fasce potrebbero aiutare...> disse indicando quelle che indossava negli avambracci e nei polpacci. Non era il massimo dell'aiuto, ma era quanto poteva fare e si sentì in dovere di chiedere. Qualunque fosse stata la risposta si sarebbe seduto lontano qualche metro da tutti, lasciando gli opportuni spazi vitali e senza chiedere di cosa si fosse parlato prima, si mise in posizione meditativa. Alzando le braccia superiori ponendole a conca verso l'alto e quelle posteriori nella stessa posizione ma all'altezza dell'addome, cominciò a recitare nella sua mente il mantra. Parlare avrebbe solamente disturbato: Nam Myoho Renge Kyo...
    Nam Myoho Renge Kyo...

    Non avrebbe dormito, per lui recitare con gli occhi chiusi era praticamente come riposare, anzi forse giovava maggiormente. Per tutto il tempo che sarebbe riuscito, a meno che non l'avessero interrotto chiaramente, avrebbe continuato con quell'esercizio mentale, sopportando le ferite e distruggendo le barriere mentali del dolore.


    Tabella di Combattimento
    Slot Difesa I:
    Slot Difesa II:
    Slot Gratuito: Finta
    Slot Attacco I: Pugno Mancino
    Slot Attacco II: Pugno Mancino
    Slot Attacco III: Pugno Destro
    Slot Tecnica Base:
    Slot Tecnica Avanzata:
    Chakra: [122.5/150]
    Vitalità: [110/140]
    Movimento: 15metri/round
    Salti: 5metri
    Equipaggiamento:
    Kunai [5/5]
    Fasce da Combattimento [4/4]
    Wazikashi [1/1]
    Tirapugni con lama [2/2] Indossati
    Filo Nylon [20m]
    Tonico di Recupero Minore [1/1]
    Tonico Coagulante Minore [1/1]
    Forza: 375
    Velocità: 300
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Vista: 300
    Udito: 300
    Olfatto: 300
    Tatto: 300
    Agilità: 300
    Precisione: 300
    C. Chakra: +0%
    Senjutsu: 300
    Tempismo: 300
    Volto Utilizzato:Note: Sanguinamento Lieve x turno
     
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  14. [.:RoUgE:.]
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    Il Viaggio Continua.






    L'adepto della congraega era un ninja abile, ma la situazione nella quale si trovava, lo aveva portato a perdere molta della sua lucidità, e questo n on gli permise di leggere nel comportamento mostrato dallo Hyuga per ingannarlo, in un attimo di distrazione, Vergil ebbe tempo per utilizzare la sua tecnica, ed esso venne inevitabilmente trapassato da dietro dall'arma dello Hyuga.
    Nella mano stringeva una piccola pallina estratta in precedenza, tentò col chekra che aveva in corpo di attivare una tecnica, forse per informare i suoi compagni "spedendo" quella pallina scura, ma era troppo debole a causa della ferita e del chakra utilizzato, perciò le sue funzioni vitali cessarono, e così cessò anche il bagliore rosso dei suoi occhi.
    Nessuno sapeva ancora nulla di quel bagliore, nessuno sospettava ancora nulla.
    Il gruppo sotto il racconto del Vecchio Omoi ebbe il tempo di recuperare parte delle forze perdute, e causa l'annientamento del ninja sopravvissuto al combattimento, loe linee nemiche avrebbero impiegato del tempo per localizzare il gruppo, ovviamente se si fossero spostati dall'attuale posizione.
    Ryujin Omoi ed il suo apprendista avevano perfettamente inteso i discorsi dello Hyuga, sul fatto degli ordini ed il resto, ma il vecchio si aspettava ben altri modi da quelli presentati dal giovane, lo riteneva un maleducato che non potrta rispetto neanche a chi è più vecchio.
    Pwah.
    Gli altri ragazzi invece erano palesemente più deboli e meno esperti del Chunin di Konoha, questo si percepiva, infatti non avevano rivolto neanche una parola ne al vecchio, ne al ragazzo.
    Timidi?
    Era ora, ora di procedere verso il territorio dei Kobayashi.



    Mi spiace shinobi, ma non voglio ritardare oltre, procediamo, e mi auguro che ci fermeremo alla locanda da me indicatavi.
    Hyuga Vergil, su questo punto sarò irremovibile.
    E' un posto sicuro e sorvegliato, potremmo riposarci tutti ed adeguatamente, ma prima ci aspettano 3 giorni di viaggio.
    Farò del mio meglio per non rallentare la marcia.
    La consegna ha la priorità.




    Nel caso chiunque del gruppo avesse avuto di che obbiettare alle parole del vecchio, esso lo avrebbe guardato torvo, ribadendo di partire, procedere per 3 giorni e poi dormire una notte nella locanda da lui indicata, il nome di essa era Da Kuromi.
    Un posto realmente tranquillo ed anche ben sorvegliato dai ninja di un villaggio lì vicino, non v'era pericolo.
    Dunque il gruppo partì, se avessero sostenuto una marcia costante, sarebbero riusciti ad anticipare di alcune ore i tempi, considerato anche il percorso più breve scelto da Vergil, che non sarebbe stato allungato alcun che dalla fermata alla locanda.
    Se gli Shinobi si fossero invece diretti di corsa, avrebbero anticipato di circa 10 ore i tempi previsti da Omoi per raggiungere la destinazione finale, fatto stava che con le dovute soste per dormire ed altro, il gruppo sarebbe giunto a destinazione, o quantomeno a vedere la Locanda designata per il ristoro in meno di tre giorni, sembraqva che fossero stati persi di vista dai loro inseguitori, e questo era un segnale positivo, significava ache avevano svolto il loro lavoro in maniera egregia.
    Omoi durante il tempo di viaggio dalla zona dello scontro sino alla locanda, sarebbe stato disponibile a parlare, a rispondere a domande sulla spada, su Bachi e qualsiasi argomento gli venisse posto, così come Yuma, sempre allegro e per nulla turbato dall'aver ucciso un uomo, questo era molto strano.
    Il gruppo come Vergil aveva suggerito aveva seguito sentieri e strade non battute, e apparte l'incontro fortuito con qualche bestia selvatica che il gruppo potè superare con difficoltà nulle,nessun problema reale, fu un viaggio tranquillo e liscio, ad un tratto il sentiero alternativo di Vergil incrociava la strada principale, e a poche centinaia di metri, un piccolo villaggio, presidiato da alcune guardie dall'aspetto di Shinobi con strani coprifronti, potè essere scorto.
    Lì sulla sinistra della strada, con un piccolo recinto attorno sorgeva una locanda, dallo stile ovviamente povero e di umile aspetto, ma nel complesso gradevole alla vista con anche un pezzo di giardino nella parte posteriore.
    L'edificio seppur decentrato da Konoha era conservato in buono stato, vista anche la presenza della vigilanza del villaggio di Yasu, un piccolo villaggetto caduto in rovina dopo le grandi guerre.
    L'insegna era ben visibile, e non appena i viaggiatori si fossero avvicinati all'ingresso, una donna li avrebbe accolti.



    Salve avventori, abbiamo posto se volete mangiare e magari pernottare da Kuromi!



    Intanto alcune guardie li vicino, vedendo il vostro nutrito gruppo, vennero incuriosite, e come classica routine, ebbero lo scrupolo di chiedere:



    Signori, chi siete, e come mai vi trovate a passare di quà, di solito in molti seguono le vie commerciali, mentre voi vi trovate a passare di quì, dove siete diretti?
    Trasportate merci?




    Dovevate ovviamente riuscire a non destare troppi sospetti inutili, magari riuscire a far star buone le guardie, senza sperperare informazioni inutili, mentre il signor Omoi e Yuma, erano già entratri nella locanda, lasciandovi fuori a sbrigarvela con le guardie, nessuno di voi poteva saperlo, ma era anche probabile che in quella locanda succedesse qualcosa di non previsto.
    Intanto più indietro, a circa 3 giorni di distanza da voi...





    Un uomo alto, completamente rasato sulla parte destra della testa, e con dei capelli molto lunghi dall'altra, resta chin o sul cadavere del capoimboscata, sull'utilizzatore di Shinra Tensei, ormai senza vita, oramai sconfitto dal vostro gruppo.
    La figura snella volta l'uomo, e da sotto la cappa, allaltezza della schiena, estrae un oggetto strano, non si riesce a capire che cos'è, ma sembrava collegato al corpo dell'Aculeo di Scorpione come un Innesto o roba simile, sorride conscio di qualcosa che voi non potete sapere, guarda l'oggetto appena estratto dal cadavere e lo ripone sotto al suo mantello.
    Incamminandosi, è esperto nello scovare tracce, la sua intenzione è seguirvi.




     
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    Lo stratagemma dello Hyuga funzionò doppiamente: oltre a ricavare la direzione più pericolosa per il gruppo grazie a quella piccola recita riuscì ad eliminare l'ultimo assalitore. Non si girò nemmeno a controllare che fosse morto, avendo la certezza dalla coscienza del clone che era appena fluita in lui.

    " Andiamo. "

    [...]

    Riuscirono a recuperare le forze per quanto previsto, e anche il vecchio fabbricante si dimostrò ragionevole riguardo le parole dello Hyuga. Vergil era certo di non andargli a genio ma finchè quel modo di pensare era accettato dal cliente non aveva nulla di cui lamentarsi. Tant'era che accettò senza problemi la sosta nella locanda, per così dire "imposta" dall'anziano artigiano.

    " Sta bene. Adesso muoviamoci, formazione a croce. "

    La marcia procedette senza particolari problemi per tutti i chilometri di marcia che li separavano dalla locanda. Nonostante controllasse saltuariamente i dintorni con il Byakugan, Vergil continuava a non scorgere pericoli. Se da un lato, nell'immediato, era una buona cosa, dall'altro sarebbe potuto significare che l'ondata più grossa era ancora da superare. Ricordando la strana forza attrattiva e repulsiva di quel tizio, la cosa non lo entusiasmava. O almeno, non finché doveva badare a qualcun'altro.

    La sera del primo giorno di marcia, quando il gruppo era accampato in una grotta, Vergil uscì un attimo all'aria aperta facendo cenno al Sunese di seguirlo. Una volta allontanatisi abbastanza dagli altri perché non li sentissero - ma continuando a tenerli sott'occhio -, Vergil parlò allo shinobi tatuato.

    " Con i miei occhi ho visto molte cose, ma il tuo corpo è qualcosa di nuovo. Desidero che tu mi parli del sentiero che ti ha portato verso una modifica così radicale del tuo aspetto e, suppongo, dei tuoi poteri. "

    Una breve pausa.

    " Bada bene, nonostante simili informazioni mi tornerebbero utili nello svolgimento della missione non te lo sto imponendo. Sei libero di rifiutare senza alcuna conseguenza. Se decidi di parlarmene, però, ti chiedo di non mentire. "

    Lo sguardo del chunin era serio.

    [...]

    Camminando su sentieri non battuti normalmente, secondo l'itinerario tracciato dallo Hyuga, il gruppo arrivò in vista del villaggio con la locanda cui l'anziano costruttore si riferiva. Lo Hyuga, ora in testa alla formazione, fece cenno di fermarsi. Osservò nuovamente i dintorni, ma non sembravano esserci pericoli imminenti. Diede le disposizioni per entrare nel piccolo villaggio.

    " Voi, rimuovete i coprifronte. Di certo non passeremo inosservati, ma così non ci identificheranno come shinobi in missione per l'Accademia. "

    Poiché Vergil lo portava legato al fianco sinistro, coperto dall'bianchissimo haori, non ebbe bisogno di far nulla.

    " Signor Omoi, lasci parlare me. Si ritiri nelle sue stanze e non rivolga la parola con nessuno. Lo stesso vale per te. "

    Aggiunse, rivolgendosi al ragazzino dalle strane capacità. In un momento di calma si ripromise di parlargli a quattr'occhi. Terminati i preparativi lo Hyuga guidò il gruppo alle porte del villaggio, dove un'esuberante donna li accolse. Allo stesso tempo alcune guardie iniziarono ad avvicinarsi. Intuendo le loro intenzioni, Vergil agì.

    " È perfetto, la ringrazio. "

    Disse gentilmente alla donna, mettendole un sacchetto tintinnante tra le mani. L'anziano artigiano già si dirigeva verso l'ambiente caldo e riparato della taverna e senza una parola lo Hyuga fece cenno agli altri componenti del gruppo di seguirlo. Era ovvio che non avrebbero dovuto perderlo di vista un istante. Mentre gli altri entravano, Vergil si girò per parlare con le guardie. Queste fecero le solite domande di routine e il chunin rispose loro come aveva deciso in precedenza.

    " Veniamo dalla terra di Abaddon, nell'estremo Sud. Ci è stato affidato l'incarico di tracciare una mappatura idrografica delle zone circostanti, in modo che i nostri capi possano verificare se conviene o meno importare i prodotti agricoli di qua. "

    Con fare amichevole mise una mano sulla spalla della guardia che aveva parlato, estraendo un secondo sacchetto tintinnante dal kimono.

    " Le uniche merci che trasportiamo sono strumenti per scrivere e qualche coltello per procurare del cibo nelle foreste attraverso cui bisogna passare per arrivare qui da Abaddon. Il cartografo capo, il signore anziano che avete visto, ha una salute molto cagionevole e ha bisogno di un luogo caldo dove riposare. "

    Con scioltezza mise in mano alla guardia il sacchetto, contenente con tutta probabilità abbastanza oro per salariare l'intero drappello per una settimana.

    " Non abbiamo intenzione di creare noie. Pernotteremo in tutta tranquillità e domattina lasceremo la vostra terra. Confido che ci terrete al sicuro finché saremo qua e che vi dimenticherete di noi appena varcata l'uscita. "

    Sfiorò la propria cintura, sotto l'haori, e un inequivocabile tintinnio risuonò brevemente tra i due.

    " Ad Abaddon siamo usi a ricompensare la generosità ricevuta con la stessa moneta. "



    A quelle parole tacque, sorridendo gentilmente. La sua bellezza in quei casi era doppiamente utile: inconsciamente si è meglio disposti a trattare con chi possiede una presenza piacevole. Lo Hyuga, con il suo discorso, si era assicurato una protezione doppia: era probabile che grazie all'oro le guardie finché fossero rimasti non avrebbero creato problemi, e che anzi si sarebbero mostrate più che ben disposte. La faccenda però, ne era sicuro, sarebbe stata differente se qualcuno, una volta che loro fossero ripartiti, avesse offerto alle guardie ulteriore moneta sonante: di certo si sarebbero ricordati di quei generosi stranieri in missione ricognitiva per conto di lontani uomini d'affari.

    E lì stava l'astuzia: nel suo discorso Vergil aveva pronunciato, quasi casualmente, il nome della terra da cui venivano per ben tre volte. DI certo, anche in caso di menti non particolarmente brillanti, le guardie dovevano averlo recepito. E quello avrebbero riferito, depistando eventuali inseguitori. Se non ci fossero stati problemi di sorta, con un garbato cenno di intendimento lo Hyuga avrebbe seguito gli altri nella locanda preparandosi ad una notte di sorveglianza.



    OFF GAME

    Vergil Hyuga, Chunin Rossa

    Stato Mentale: Vigile
    Ferite: Nessuna

    imageTesta: 60/60
    imageBraccioSx: 50/50imageBusto: 100/100imageBraccioDx: 50/50
    imageGambaSx: 50/50imageGambaDx: 50/50

    Chakra Rimanente: 200/200

     
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