Le Stelle di Iwa

Quest livello A

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    Your friendly neighborhood Spider-Man

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    Il Castigo del Dio


    La furia cieca di Raijin, il Dio del Fulmine, si sarebbe scatenata su tutto e tutto di lì a pochi istanti. Itai e Drake, nel frattempo, si apprestavano a lasciare quell'inferno di arena. Il Nara era un vero portento nei Doton, molto probabilmente anche per merito del Bijuu che ospitava, e creò con una facilità quasi irrisoria un tunnel nella roccia, poco al di sopra della grata; Ryouji venne invece portato in salvo da Sojobo, Re dei Tengu, che si fece carico dell'Eremita e raggiunse il proprio evocatore in cima all'inferriata. Mujin non poteva fare nulla di utile per aiutare i compagni nella fuga, perciò si limitò ad indietreggiare ulteriormente prima che quella strana statua scatenasse tutta la sua ira [AdO][Slot Azione] e si preparò ad incassare il colpo [Creazione][Slot Azione]. Sputò una grande quantità di Ragnatela Dorata [2 Slot Dimensionali][Consumo ½ Basso] che prese immediatamente a modellare in uno Scudo a Torre [Potenza 40; Durezza 4][Slot Azione] e mise come difesa fra sé e Hinagiku [Distanza: 55 metri ca.]. Dapaisu si augurava che i compagni potessero in qualche modo assisterlo ma, per evitare ogni rischio, ricoprì anche la superficie del proprio corpo con la Ragnatela Dorata [Armatura Dorata][Potenza 40; Durezza 4][Slot Azione][Consumo ½ Basso].


    In qualche modo, il trio era sopravvissuto anche alla collera d'un dio. Gli Accademici si trovavano ora in una monumentale sala dal pavimento sabbioso, con delle tribune ai lati e una fossa da combattimento esattamente nel mezzo. Un'arena. Sotto agli spalti erano incastonate diverse nicchie, molte delle quali crollate su sé stesse. Mujin fece qualche lento passo tenendo alle spalle ciò che restava della grata, in direzione di uno strano trono in roccia che dava accesso alle tribune.

    Ma che diavolo di posto è questo?!

    Dapaisu era letteralmente senza parole. Niente in quella maledettissima città sotterranea era neanche lontanamente simile alla Iwa che conosceva. Si accasciò a terra improvvisamente, come se di colpo si fosse ricordato di essere allo stremo. L'Aburame non sembrava tuttavia aver riportato troppi danni dallo scontro, se non qualche goccia di sangue sulla Maschera e una più consistente macchia cremisi all'altezza d'un fianco. Quando parlò, la sua voce era ferma e pacata come sempre. State bene? avrebbe chiesto all'indirizzo dei compagni, sedendo lentamente a gambe incrociate a terra, mentre diversi insetti zampettavano sopra e sotto alla maschera che indossava.




    Off Game
    Chakra Speso: 506,5/600 (496,5 Prec. + 5 Scudo Dorato + 5 Armatura Dorata)

    Slot Azione: 4/5 (Spostamento; Creazione Ragnatela Dorata; Manipolazione Scudo; Creazione Armatura Dorata)

    Ferite: MedioLeggera (Avambraccio Inferiore Dx); MedioLeggera (Addome); Lieve (Volto)


    Edited by Dapaisu - 22/10/2012, 23:58
     
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    Finalmente solo. Raijuu era stato abbattuto, Hoshi era salvo e Shiltar stava combattendo la sua battaglia...avevo dato il mio meglio per il gruppo ed ora che la sorte dei miei compagni non mi apparteneva più, potevo concentrarmi sulla mia battaglia. Lo scenario? Che domande, il peggiore possibile. Tre rivali, di cui due degni di essere definiti maestri e uno...uno praticamente invincibile. Un luogo surreale, immerso in uno spazio ignoto e probabilmente nemmeno appartenente alla nostra realtà. La scorta di chakra provata dalle tecniche mostrate e il corpo segnato dagli assalti di quei potenti nemici. Eravamo rinchiusi insieme ad un rivale apparentemente inarrivabile in un limbo...fantastico. Una vita trascorsa a combattere contro quel divinità caduta non sarebbe stata sprecata; se solo il mio corpo me lo avesse permesso, avrei passato volentieri anni di vita in una continua lotta contro uno dei pochi eletti ad essere arrivato ai confini dello scibile nell'arte ninja.

    Ero lì, tra il grosso lanciatore di spade e Akira che inutilmente si era avvicinato alla divinità spezzata, anticipato sul tempo dalle azioni del Rosso e della Donnola.
    Estrassi dunque la lancia di sangue dal tronco di legno utilizzato per la tecnica spaziale di Mojimaru...ancora una volta quel ninja aveva evitato il confronto fisico e dopo un iniziale sentimento di disapprovazione, non potei che ammirare la concretezza dello shinobi della Zanna. Il suo stile di combattimento era discutibile ma solo da un punto di vista puramente estetico...sapeva che in mischia non avrebbe retto un turno e a costo di ripetere le medesime strategie avrebbe evitato la lama della mia katana.
    Strinsi dunque l'arma formata con il mio stesso sangue nella mancina mentre il manico di Mumei risiedeva nell'altra mano. Ruotai di novanta gradi arretrando di qualche metro in modo da avere tutti e tre i miei rivali nello specchio visivo [Slot Gratuito]. Da Mojimaru, che distava ora poco più di venti metri da me, un attacco a distanza c'era da aspettarselo, Akira invece avrebbe difficilmente potuto cambiare bersaglio ora che si era avvicinato al guardiano il quale, dal canto suo, aveva dimostrato di poter attaccare praticamente in ogni situazione e ad ogni distanza il bersaglio designato. L'offensiva, infatti, arrivò proprio da lui! Fu l'elevata distanza che ci separava (48 m) a facilitare la mia difesa; i tre costrutti che vidi partire avanzavano in linea retta e, a meno di improvvisi cambi di direzione, non avrebbero rappresentato nemmeno una minaccia rilevante se non fosse stato per l'estrema velocità con cui avanzavano. Il primo fendente lo schivai, mediante un modesto balzo all'indietro...potevo vedere gli altri due fuuton e una difesa composta e minimalista poteva avvantaggiarmi al successivo colpo. Con estremo tempismo il secondo fendente arrivò ancor prima che poggiassi i piedi a terra; tuttavia la mia guardia era alto e mi bastò frapporre il costrutto di sangue per deviarlo. Dovetti usufruire di tutta la mia forza per impedire alla lancia di schizzare via a seguito dell'impatto...la divinità aveva caratteristiche fisiche impressionanti; era coma combattere contro uno specialista in ogni campo della pratica ninja. La fiducia che riposi nella durezza della mia creazione fu ben ripagata; lo scontro con lama di vento non fu sufficiente a spezzare in due la lancia che, quindi, sfruttai anche per deflettere il terzo ed ultimo attacco. A dispetto delle mie previsioni, l'acuminata arma resistette anche a quel secondo impatto [60 x 2 - 100] che portò il jutsu della divinità a cambiare la sua traiettoria e schiantarsi al suolo. Sentii il contraccolpo sulla spalla [Ferita 1/2 Leggera] ma nulla di così rilevante da intralciarmi nel combattimento.
    Fu poi il turno del lanciatore di spade che, finalmente, eseguì il jutsu più spettacolare che avesse mai fatto vedere dall'inizio dell'avventura. Non servivano anni di esperienza nel mondo ninja per capire che la portata e le fattezze di quel jutsu erano sinonimo di una grande spesa. L'arma, scagliata con inaudita veemenza in cielo, diede vita ad una vera e propria pioggia di frammenti acuminati!

    La strategia migliore da attuare era la più elementare. Far sfogare quell'impressionante offensiva difendendosi lo stretto indispensabile...lo svantaggio di tecniche così imponenti era che più della metà dell'effettivo potenziale veniva perso a spese di una maggiore probabilità di colpire un numero considerevole di rivali. La velocità di quei minuscoli proiettili era incredibile, sebbene fosse chiaro che la minaccia sarebbe arrivata dall'alto; questa semplice costatazione fu sufficiente per convincermi a sacrificare la lancia di sangue per creare qualcosa di più voluminoso, facendo sgorgare altro sangue dalle mie ferite. La semisfera venne eretta in brevissimo tempo [4 Slot, Consumo MedioBasso, Pot 70] e l'insidioso attacco fu assorbito, non toccando di fatti la mia pelle. Sentii tuttavia il costrutto indebolirsi a seguito dell'infuocato assalto...avrebbe retto al massimo un altro di quei micidiali colpi. Mojimaru ci era andato pesante questa volta...lo osservai...era provato, quel jutsu stava risucchiando le sue energie! In quell'istante quattro diverse strategie si delinearono nella mia mente: attaccare il provato lanciatore di spade ora che era impegnato nel mantenere attiva la sua tecnica, rendermi celato ai presenti fino a quando il guardiano non avesse atterrato i due della Zanna, convincere i miei due rivali ad unire le forze e combattere la divinità in modo da avere una chance di uscire fuori dal suo mondo e, infine, battagliare con la divinità mantenendo alto il nome dei Mikawa! Ogni strategia rispecchiava le tre parti di cui ero composto: quella impulsiva e furiosa, quella opportunistica, quella razionale e quella onorevole...quale di queste avrebbe prevalso?

    Bhè a volte bisognava mettere da parte il guerriero e far uscire la vera natura di un ninja...una rapida analisi della situazione di noi quattro interpreti fu sufficiente a convincermi di dar spazio al raziocinio. La divinità non era invincibile: aveva subito dei danni, tutti localizzati sul busto. Non ci pensai un'altra volta: avrei potuto facilmente cambiare idea. Attivai quindi la comunicazione a distanza per contattare i due della Zanna.

    " La missione è finita ora stiamo giocando per le nostre vite e la possibilità di uscire dal limbo nel quale siamo rinchiusi. La divinità non è un nemico affrontabile singolarmente...uniamo le forze con la promessa di rincontrarci fuori da qui e darci battaglia per i compagni caduti e per l'onore. E badate non lo faccio per timore, le vostre ferite non vi permetteranno di resistere più di me in questo posto."

    Attesi qualche istante in modo che quelle parole riecheggiassero nella mente degli shinobi.

    " Ho un'idea. Se le due metà della statua rappresentano due realtà parallele ed opposte magari unendole possiamo ritornare nel mondo reale...follia? Forse! Ma guardate dove siamo! Realizzate contro cosa stiamo combattendo! Attaccate contemporaneamente le due metà costringendole a cooperare per difendersi; ricordiamo alla divinità caduta cosa significa essere una sola cosa. Se la strategia non dovesse funzionare passiamo al piano B, mirando con ogni arma a nostra disposizione il tronco del guardiano. Sanguina...può essere sconfitto."

    png

    Che Mojimaru ed Akira avessero accolto o meno la mia proposta, in fondo, poco cambiava.
    Avevo capito che la divinità attaccava il suo più efficacie assalitore e visto il jutsu del lanciatore di spade ipotizzai che potesse essere Mojimaru il prossimo bersaglio . Dunque se i due non avessero seguito il mio piano avrei semplicemente atteso il momento giusto per agire e mostrare il lato più opportunistico del mio essere ninja. Mumei sarebbe stata scagliata in direzione dell'Atori in modo da arrivare a minacciarlo nel momento in cui fosse alle prese con un possibile attacco del guardiano; a seconda della difesa avrei mirato in ordine di priorità alla testa, al basso ventre o al cuore. L'arma ovviamente non avrebbe seguito una traiettoria rettilinea; l'avrei mossa per tentare di schivare qualsiasi minaccia le venisse rivolta eseguendo fino a tre cambiamenti di direzione. Inoltre l'insanguinata lama avrebbe tentato per il numero di volte concessomi di centrare il suo bersaglio anche a seguito di una o più schivate [1 + 4 Slot Azione ipotetici, Vel 900]. Avevo teso la mano...un eventuale rifiuto sarebbe stato pagato a caro prezzo!
    Se invece avessi convinto i due a combattere al mio fianco, l'attacco a distanza con la katana avrebbe tentato di ferire gravemente la divinità proprio dove già del sangue macchiava il suo corpo [1 + 3 Slot Azione ipotetici, Vel 900]. Le due ferite non erano affatto trascurabili, in particolar modo l'attacco della mia alleata donnola aveva inflitto un danno considerevole all'essere. Ovviamente, per garantire il controllo sul costrutto di sangue, avrei sfruttato l'attacco combinato dei ninja della Zanna per avvicinarmi al nuovo bersaglio ed arrivargli a una quindicina di metri [Slot Azione]. Sanguinava, dunque era vulnerabile...Raijuu me ne aveva dato certezza.

    Ma davvero una divinità poteva essere sconfitta?



    CITAZIONE
    Chakra Consumato: 680 (Precedente) + 20 per costrutto di sangue + 2.5 per com. a dist. = 702.5
    Danni subiti: MezzaLeggera da taglio palmo mano dx (Precedente) + MedioLeggera diffusa per Energia della Moltitudine (Precedente) + 1/2 Leggera sugli arti per Grido Notturno (Precedente) + 1/2 Leggera alla spalla sinistra per contraccolpo.
    Slot di Sangue Utilizzati: 4 per guscio sferico + 3 distrutti.

     
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    Falce dei Kaguya


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    La battaglia per le Stelle - IV Atto

    La vista di Hoshi in formato statua di pietra senza mani sbalordì a dir poco il Mizukage, alla fine delle sue parole, ma la reazione del Sanga lo fece quasi sorridere: Diogene s'era sacrificato, verosimilmente, per aiutare il Rosso a tornare fin da loro, restando in quel luogo con il gigante ed i due della Zanna ed il minimo che Shiltar poteva fare, per cercare di salvare ambo i compagni, date le parole del Kuei sul "restare in quel modo" di Hoshi, era tentare il tutto per tutto nell'eliminarlo.
    E fu con questa idea che iniziò il suo attacco.

    Kazuhiro mutò d'aspetto, mentre Shiltar si lanciava contro di lui, divenne una specie di omuncolo spadaccino e si rivelò capace di subire senza problemi il colpo della Falce di Luna e di deviare tranquillamente la cartabomba, particolare interessante che quella preferì evitarla che non subirla come il colpo di falce... in generale, comunque, i buoni propositi del ninja di Kiri non portarono ad altrettanto buoni risultati in attacco.

    Fu poi il Sanga ad attaccare: un salto ed un tentativo di attaccarlo in calcio con uno di quei suoi fazzolettoni neri; il Mizukage, per una fortuita coincidenza, si ritrovò a sentire la Falce di Luna leggermente più pesante nella mano, il che permise un più rapido movimento a spazzata per difendersi dal colpo di velo e, considerate le grosse dimensioni della sua arma, il Kaguya riuscì a deviare in parte l'attacco all'addome, subendo una crepatura leggera sulla Falce, ma solo una ferita leggera al fianco, malgrado ciò non impedì al velo stesso di avvolgersi attorno allo stesso.
    [Slot Dif: Riflessi+1; Dimensioni Arma (Gigante); Pot: 50 x Dur: 5 => Danno Rottura 10 (restanti 240)]

    Mentre il velo del Kuei circondava il Kaguya, Shiltar ebbe il tempo di rimettere la Falce di Luna con la base dell'impugnatura al suolo, mentre la mano destra si avvicinò ad una delle sacche alla cinta e, quando sentì l'urlo del nemico, il ninja di Kiri ebbe una pensata un bel pò folle.
    Prima di tutto, però, doveva difendersi e, così, sfruttando un fortuito senso di dolore del fisico che lo spinse a chinarsi, accelerato da un bassissimo quantitativo di chakra alla mano che impugnava la Falce di Luna nell'avvicinarla al corpo, il Mizukage pose proprio la sua arma fra il proprio collo e l'arma del nemico, impedendo che il colpo andasse a cozzare con lui e lasciando che solo il rumore dell'impatto fra Falce, che resistette, e spada, echeggiassero fra loro.
    [Slot Dif: Riflessi +1+1; Pot Arma = 50]

    A quel punto, Shiltar augurò ancora tanti malanni al suo avversario, preparandosi a compiere la pazza idea che aveva in mente.
    [Slot Gratuito (Uso Stella): Riflessi -2; Velocità -1 x il Sanga]

    Il temporale si era ormai scatenato, il Mizukage sperava che quella forma in pietra difendesse Hoshi dallo stesso, mentre il Sanga avesse non pochi problemi a difendersi a sua volta; e proprio nell'eventuale azione di difesa del Sanga (o mentre subiva un fulmine), il Kaguya lanciò contro di lui un oggetto con la mano destra, con un potenziamento bassissimo nel lancio.
    Malgrado la Falce di Luna potesse occultare alla vista di Shiltar il suo nemico, il suo tatto pressoché perfetto e l'elevata abilità nell'uso del combattere alla cieca, avrebbero permesso al ninja di Kiri di tentare un lancio sapendo dove si trovava l'altro, un lancio per cercare d'intrappolare quel cumulo di pipistrelli riuniti in un corpo dentro la sua rete, cercando di sorprenderlo mentre si concentrava sulla tempesta.
    [Slot Azione 1: Lancio con Forza = Nera+1]

    Rete Rafforzata [AdCC]
    Una semplice rete con le maglie di metallo molto resistente, presente all’interno di una piccola bomba che, tramite la semplice velocità, esplode scagliandosi contro l’obbiettivo. Se colpito l’avversario, questi si troverà fortemente limitato negli spostamenti, reazioni e agilità di movimento finché liberato. La rete ha un diametro di circa 1.5 metri, è cosparsa di una sostanza viscosa ed all’estremità della stessa presenta dei pesi per facilitare la cattura.
    Tipo: Catena - Immobilizzo
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 1 | Durezza: 4 | Crediti: 80)


    Se la Rete avesse catturato il Sanga, il Mizukage si sarebbe avvicinato, stretto o meno nel velo, per cercare di applicargli addosso, dritto sul volto una delle sue cartebomba, di quelle normali, non distruttive ed attivarla, allontanandosi subito dopo.
    [Slot Azione 2, 3, 4: Applicazione cartabomba, attivazione, allontanamento. Cartabomba lvl III => Potenza 70]

    Se la Rete non avesse pescato nessun pipistrello, il Kaguya non avrebbe fatto molto di più che cercare di liberarsi, usando il chakra repulsivo per spiccare un salto, come già aveva fatto per liberarsi dalla presa della Divinità Spezzata.
    Si sarebbe quindi allontanato, restando poi ad attendere le reazioni del Sanga; sapeva che il suo avversario nel corpo a corpo era inattaccabile con i suoi trucchetti e che nelle sue attuali condizioni non sarebbe stato tanto un nemico difficile da abbattere per il Kuei, ma almeno aveva un pensiero che lo faceva sorridere: Akira ed il lanciatore di Spade erano rimasti intrappolati dall'altra parte.
    [Slot Azione 2 & 3]


    Chakra Shiltar: 75,5/80 (usati) [1/2 basso x uso Sasso + 1/2 basso x 2 potenziamenti + Basso per uso cartabombaIII o chakra Repulsivo]
    Ferite Shiltar: Medioleggera diffusa sul corpo + Medioleggera diffusa sul petto + 2,5 per braccio + leggera all'addome=>
    19/26,5 Vitalità (-2 busto; -3 per braccio)
    21/35 Energia Vitale

    Slot Difesa: - Movimento a difendere con la Falce di Luna sul primo velo
    - Movimento per abbassare il capo a difendersi con la Falce di Luna sul colpo di spada
    Slot Tecnica: ///
    Slot Gratuito: Uso della Stella Azzurra
    Slot Azione:
    - Lancio della Rete
    - Applicazione della Cartabomba sul Sanga (caso A) || Salto per liberarsi dal velo (caso B)
    - Attivazione Cartabomba III (caso A)
    - Allontanamento
     
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    Y Danone
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    Quest
    ..Bella Statuina..
    16° Post Attivo


    Il dolore di sentirsi entrambe le braccia staccate dal corpo e lo stomaco aperto in due era soffocato solo dall’estrema forza di volontà che il rosso stava esprimendo. Era arrivato fino a li nonostante fosse il più debole del gruppo, ci era arrivato con le sue forze dimostrando che anche un pesce piccolo come lui poteva essere determinante in una guerra tra titani. Mentre il suo sangue volava la vista gli si era appannata, ormai nemmeno capiva cosa gli stava capitando attorno, solo un caos di corpi e rumori, il pensiero era impossibile.


    Il colosso e la sua donnola gli avevano liberato la strada senza che nemmeno se ne accorgesse, davanti ai suoi occhi il Chikuma vedeva solo ed unicamente una cosa, una chiave che ad ogni costo avrebbe stretto tra i denti. Il vento attorno a lui lo stava abbandonando, ma ormai poco importava, i suoi denti si erano stretti in una morsa letale mentre si sentiva trascinato via da una forza misteriosa, ora la pace lo aveva accolto in uno splendido cielo stellato.

    -Ndoghe.. cacco..coco.. ghighito?!..-


    Nonostante tutto il rosso aveva ancora la forza di scherzare. Molto probabilmente era morto, ma che importava a quel punto. Sapeva di essere riuscito a prendere una delle chiavi mettendo finalmente i bastoni tra le ruote a quegli stronzi della zanna, aveva portato solo un rimpianto con se, non era riuscito a vedere le loro facce mentre agguantava la chiave rovinando i loro piani.


    Non sentiva niente. Semplicemente il suo corpo stava sospeso a mezz’aria immerso tra un’infinità di stelle, davvero poetico considerando il nome che sua madre gli aveva dato alla nascita. Sembrava quasi stesse trascorrendo un’eternità in quel limbo, in realtà era trascorsi pochi istanti mentre qualcosa mutava sul suo corpo. Le ferite, il suo sangue e la sua stessa mente stavano diventando dura ed impenetrabile pietra. La stella che era riuscito a fagocitare stava compiendo il suo dovere rendendo indistruttibile il corpo e la mente del turbine rosso di Suna, pochi al mondo potevano dire di essere stati trasformati in pietra da un pezzo di roccia magica ed Hoshi era uno di questi, sempre che fosse mai riuscito a tornare normale senza prima morire per le gravissime ferite che la Divinità gli aveva inferto.


    Entrambe le braccia gli erano state staccate di netto e si riuscivano a vedere nettamente le budella della sua pancia che gli uscivano da sotto i vestiti ed il corpetto che a poco era servito in quell’avventura così straordinaria. Il rosso era semplicemente spacciato e solo un miracolo poteva riportarlo alla normalità. Poco prima di diventare completamente di pietrà il Chikuma aveva assunto un'espressione piuttosto felice, anche se tra i denti teneva la stella era evidente che stava ridendo di gusto, nemmeno da morto nessuno sarebbe riuscito a togliergli quella sua solita espressione da beota.

    -Ghe!.. è gago.. ghigherghenghe!!!..-




    Quando riapparve davanti agli occhi di Shiltar e del Sanga il Chikuma era già completamente trasformato. Aveva così tanto da dire, così tante imprecazioni e sbeffeggiamenti da lanciare contro quel pipistrello senza il gusto nel vestire, ma semplicemente non poteva. La stella lo aveva reso un essere immortale a caro prezzo, forse il suo destino non era altro che restare così per tutto il resto della sua vita, trasformato in un pezzo di pietra indistruttibile e senza braccia. Di sicuro in un bel museo avrebbe fatto la sua sporca figura, come del resto aveva fatto quando il suo corpo era fatto di carne e sangue. Così si concludeva un capitolo della vita del turbine rosso, di quello vero almeno.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Il Sanga e il Mizukage]

    Iniziò a piovere mentre il Sanga riusciva a ferire il suo avversario, legarlo e tentare poi un attacco definitivo, che comunque trovò un ostacolo sul suo cammino, infrangendosi sull'acciaio della Falce avversaria che era stato posto a difesa appena a tempo, vincendo la superiore velocità del Kuei solo grazie alle sue enormi dimensioni e alla posizione di guardia assunta una frazione di secondo prima. Mentre si ritirava in volo un tuono scosse l'ambiente, intensificando la pioggia, ma non al punto da creare fastidi, e rendendo le nubi più scure e crepitanti di energia. Non ci volle molto prima che una pioggia di fulmini sostituisse la poca acqua caduta, investendo l'intero ambiente in una danza terribile e devastante, che infranse gran parte delle strutture e danneggiò notevolmente il pavimento.

    Diversi fulmini precipitatono su Hoshi, che tuttavia non venne minimamente scheggiato o danneggiato in alcun modo mentre le scariche percorrevano il suo corpo di pietra. Quanto al Sanga, che già conosceva le caratteristiche di quella tecnica grazie allo scontro di qualche tempo prima tra shiltar e i due cloni di Akira, non perse tempo a cercare un riparo o a richiamare una qualche tecnica difensiva: non ne conosceva di abbastanz potenti e se per caso avesse avuto la forma originaria dello stormo sarebbe stato incenerito da quell'assalto. Per difendersi optò per cambiare la sua configurazione: appena un attimo prima dell'impatto col fulmine i veli da cui era composto si animarono, muovendosi furiosamente ed intrecciandosi fino a definire una figura avvolta da una pesante armatura simile a quella di un samurai...due occhi accesi nel buio erano tutto ciò che si poteva vedere del suo volto, e la spada fu l'ultima cosa ad essere dissolta. Senshi Mode.

    shadowsamuri



    La raffica di fulmini lo colpì duramente, ma fortunatamente la corazza riuscì a ridurre grandemente il danno [Difesa 50 - Resistenza +2 tacche - Ferita MedioLeggera] pur lasciando il Sanga appena un pò stordito mentre atterrava pesantemente al suolo, poggiando male la caviglia e incespicando quel tanto che bastò a renderlo vittima della rete, finendo imprigionato. Avrebbe reagito in controtempo contro la mano del Kaguya che andava ad applicare la cartabomba, se solo fosse stato in modalità cacciatore, ma sfortunatamente l'armatura impediva allo sciame di causare danni a contatto o di allungare i veli, in cambio di una difesa e una forza notevole, ben superiore alla norma.

    Così, non appena la cartabomba venne applicata alla sua fronte mentre si dimenava, in quei pochi attimi la necessità di rimuovere l'ostacolo gli permise di attivare inconsciamente le capacità della Stella che aveva conquistato! La Stella Rossa della Forza era nota per distruggere ogni ostacolo e difesa come fosse sabbia, e la cosa era abbastanza corretta, per certi versi. Anche se la leggenda aveva invertito un pò le cose: la stella non distruggeva gli oggetti come fossero sabbia...ma piuttosto trasformava gli oggetti in sabbia, rendendo quindi inutili le difese! Come una vibrazione rossastra dell'aria, il potere dell'oggetto si estese oltre il corpo del sanga, trasformando la rete e il terreno in sabbia, liberando immediatamente il leader della Zanna che subito afferrò la carta con l'intenzione di gettarla via prima che fosse tardi.
    Non fece in tempo, tuttavia, ad allontanarla abbastanza da sè (forse perchè la carta per un colpo di sfortuna si impigliò in una delle giunture dell'armatura), restando parzialmente coinvolto nella feroce esplosione che gli strappò letteralmente un braccio, stappandogli un grido gettato al'unisono da migliaia di minuscole bocche: i pipistrelli piangevano i loro compagni perduti! [Ferita Quasi Grave]

    Privo di un braccio, il Kuei avrebe portato gli occhi luminosi sul Kaguya, giurando vendetta. Un trucco da circo che non ti salverà Kaguya! Non ti salverà da me! In quell'aspetto menomato che comunque non influiva realmente sul suo cero corpo, se non per i notevoli danni subiti, il Sanga doveva soo decidere in che modo scatenare la sua potenza sul Kaguya, scegliendo al forma del Cacciatore o quella del Guerriero per distruggere il suo avversario. Concentrare il proprio corpo in una figura umanoide tramite i veli permetteva di sfruttare capacità ben superiori rispetto a quelle concesse dalla normale Yami no Mai, ma rendeva anche sfacciatamente più semplice cadere preda di tecniche di cattura o affini. Disperdere la propria forma in uno stormo sotto il temporale sarebbe stata una follia: i fulmini avrebbero vaporizzato tutti i pipistrelli, e non era possibile intuire quando sarebbero precipitati: la Modalità Guerriero era la scelta più sicura, sotto ogni punto di vista...doveva solo esaltarne al massimo le caratteristiche

    Shin Yami no mai - Senshi Mode: Sensoo no Kami! (Modalità Guerriero: Dio della Guerra) Il velo si svolse per poi andare a delimitare una sorta di ampia sfera fluttuante che venne riempita rapidamente da un numero mostruoso di pipistrelli, prima di iniziare nuovamente a drappeggiarsi in una figura umanoide ripiena di pipistrelli...solo che rispetto a primo si trattava di un vero gigante [10 SD] coi veli disposti a formare un'armatura demoniaca dall'aria terrificante oltre a intessere una gigantesca spada dall'aria pericolosa.

    sangasamurai2



    Non posso mantenere questa forma a lungo, Kaguya, ma sarà più che sufficiente per distruggere te e tutte le tue ossa. Ora il tuo temporale non potrà farmi più niente! Disse il gigante alla lunga lingua scarlatta, scattando contro il Kaguya che si trovava ad appena sei metri di distanza. Bastò un enorme passo per rientrare nella distanza utile ad un attacco, e sporgendosi appena il bestio avrebbe cercato un colpo verticale con la sua arma, assai più rapida di quanto si potesse pensare, e certo estremamente pericolosa! [Potenza 70 - Velocità Nera +5 tacche (+3 base, +2 Incalzare, -1 Stella) Forza Nera+4 tacche]

    Comunque andasse, il Sanga avrebbe poi scatenato il suo Grido Notturno dalla bocca spalancata, cercando di coinvolgere il kaguya nello stormo di pipistrelli [Cono di 18 metri, 3 alla base - Potenza 40] e un istante dopo avrebbe cercato un copo orizzontale con la sua spada: un'enorme falciata che mirava a spaccare in due il Mizukage, eventualmente muovendosi per entrare nuovamente a distanza da mischia, casomai il nemico fosse uscito dalla portata del corpo a corpo [Potenza 70 - Velocità Nera +5 tacche (+3 base, +2 Incalzare, -1 Stella) Forza Nera+4 tacche]. Tre attacchi apparentemente semplici, ma che mascheravano una trappola terribile: se per caso Shiltar avesse provato a difendersi con un costrutto, un Jutsu o con la sua falce, una frazione di secondo prima dell'impatto la luce rossa della Stella avrebbe vibrato nell'aria, trasformando la protezione in fine ed inutile sabbia, e questo sarebbe avvenuto fino a due volte nel corso di quel violento assalto.

    Andasse come andasse, restando ad appena tre metri dal suo avversario, il gigante avrebbe osservato con occhi accesi di maligno divertimento i disperati tentativi del suo avversario di restare in piedi, preoccupandosi solo con una frazione della sua mente del chakra che stava consumando con notevole velocità.

    CITAZIONE
    Stella Rossa della Forza
    L'utilizzatore può cancellare tramite slot azione (anche in fase difensiva) le protezioni o strutture che impediscano il suo movimento o attacco, incluse le armi avversarie, trasformandole in fine sabbia priva di capacità difensiva. La struttura originaria si forma nuovamente dopo due round. la presenz di un corpo solido nello spazio precedentemente occupato ritarda la ricomposizione fino alla sua rimozione.
    Consumo: Medio per slot azione

    Senshi Mode: Sensoo no Kami
    Villaggio: Zanna - Clan Kuei
    Posizioni Magiche: Caricamento pari a 7 sigilli (Veloce+)
    L'utilizzatore, a patto che Shin Yami no Mai: Senshi Mode sia attivo, può operare una ulteriore trasformazione, diventando una figura umanoide grande 10 slot dimensionali con l'aspetto di un samurai demoniaco armato con una Katana grande 5 Slot dimensionali con potenza 70. In questa forma Senshi Mode conferisce un bonus di 3 tacche a Forza e Resistenza e l'armatura ha potenza difensiva pari a 70. Per il resto è invariata rispetto al Senshi Mode. E' possibile utilizzare Grido Notturno. Non è possibile variare modalità
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato - Mantenimento: MedioBasso)
    [Da Chunin in su]

    [Il Sangue, le Illusioni, le Spade e gli Dei]

    Poco dopo aver subito il furto ed aver cambiato il suo aspetto, la Divinità Spezzata subì appieno la pioggia di morte di Mojimaru, riparandosi appena con le mani ma ritrovandosi comunque con diverse schegge metalliche conficcate nelle carni, con innumerevoli piccole ferite sanguinanti che tuttavia non sembravano impensierirla. In quel momento, Diogenes fece la sua proposta, scatenando solo l'ira terribile dell'Atori, che per quanto provato puntò la mano contro l'accademico, urlando la sua risposta. NOI NON CI ALLEIAMO CON GLI ACCADEMICI! Ma Akira sembrava pensarla diversamente, e dopo qualche secondo alzò la mano per interrompere il suo compaesano

    Taci, Mojimaru! Uccidere la Divinità Spezzata è l'unico modo per uscire da qui, e poi ci sono dei precedenti, come l'accordo tra il Mizukage e la Muga... LUI HA UCCISO OTSUNE! Ruggì l'altro, ricevendo però solo uno sguardo crudele tra le palpebre sottili dell'illusionista. E allora lo ucciderai una volta fuori di qui, mi sembra ovvio! QUESTO E' FUORI... HO DETTO CHE ACCETTIAMO! Sbottò infine Akira, alzando la voce per la prima volta, un evento inusuale che lasciò persino il lanciatore di spade interdetto. L'accordo, per quanto temporaneo, era stato siglato e la fragile alleanza contro il mostro portò quegli uomini ad unirsi in una battaglia letale. Tuttavia la Divinità Spezzata non aveva grandi intenzioni di subire passivamente, ed osservando la spada che volava nella sua direzione ad alta velocità mosse rapidamente la sua enorme mano, deviando l'arma con un manrovescio brutale. Nonostante questo, Mumei riprese a muoversi in un secondo attacco, tanto che fu l'altra metà del bersaglio a copirlo, stavolta, sbattendolo al suolo con una manata. L'esere sembrava essere soddisfatto ormai di aver fermato quella fastidiosa zanzara, ma ecco che la spada guizzò in avanti una terza volta, senza essere bloccata, trapassando la coscia sinistra della creatura, strappandole un grido!

    In realtà la Divinità Spezzata non sembrava essere particolarmente interessata ai danni che aveva subito, per quanto notevoli e massicci...questo in virtù di una sua capacità sovrannaturale che le permetteva di ignorare ogni ferita o alterazione, almeno fino a che l'insieme dei danni non raggiungeva il massimo sostenibile...in sostanza non era possibile indebolirla a poco a poco, avrebbe continuato la sua battaglia a piena potenza fino a quando non la avessero completamente sconfitta! Quindi nonostante la spada nella carne, non venne minimamente intralciata mentre puntava gli occhi carichi di potere nella direzione dei maggiori attaccanti: Mojimaru e Diogenes. [Come Spiedo di Potenza 40 - Ignora ogni armatura e trapassa i corpi solidi - Concentrazione 900]

    La luce rossa della sua Ira generò nuovamente un raggio letale ed assolutamente inarrestabile, a cui l'Atori riuscì ad opporsi solo in parte scartando lateralmente e ritrovandosi con una brutta ferita al fianco sinistro [Ferita Media] Maledizione! Sbottò, afferrandosi il fianco, ma non era che il principio del contrattacco di quel mostro. Gli occhi delle due metà avvamparono di potere, mentre il chakra iniziava a scorrere intorno al suo corpo come una fiamma, da un lato nera come la notte e dall'altro bianca e sfavillante. Congiunse le mani lentamente, come se farlo comportasse uno sforzo incredibile, e lasciò che il chakra si avviluppasse intorno alle sue mani, tra gli artigli, e poi pian piano convergesse verso l'incavo formato dai palmi, mescolandosi in una spirale di bianco e nero che a stento riuscivano a sfiorarsi sotto al spinta della volontà di quella creatura.

    E in quell'istante le due metà della Divinità parlarono all'unisono, mentre il nero e il bianco divenivano un uno indistinto. Shinra Bansho. (Tutto il Creato). Il deserto sparì, così come il cielo, le rocce in lontananza e le stelle. Tutto era solo un indefinito nulla, troppo vago per poter capire anche solo se si trattava di nero o bianco. Non capisco...cosa succede? Akira sembrava confuso, mentre si guardava intorno, e lo stesso poteva dirsi per Mojimaru, che comunque poteva ancor vedere i frammenti della sua spada in alto (alto, basso...aveva poi senso quella definizione?). E poi arrivò il vero attacco...la Divinità poteva scolpire il suo mondo a suo piacimento, e in quel preciso momento avrebbe sfruttato la sua energia ed il suo dualismo per scatenare tutti i possibili ambienti a cui riusciva a pensare...nello stesso istante!

    Si ritrovarono in un torrido deserto sotto un sole cocente, dove l'aria seccò rapidamente la loro pelle, ma un istante dopo erano nel bel mezzo di una tormenta di neve, quaranta e più gradi sotto lo zero. Ancora un secondo ed erano immersi nelle profondità degli abissi, quasi schiacciati dalla pressione, e subito dopo venivano sballotati da un uragano nel mezzo di un terribile temporale. Ed ancora si trovarono nel cuore di un vulcano in eruzione, con la lava a pochi passi e una temperatura incalcolabilmente alta, seguita dai mefitici miasmi di una palude piena di corpi in decomposizione ed ancora la giungla, la cima di una montagna impervia, un prato erboso pieno di insetti velenosi, una giungla di cemento, una grotta buia e sigillata, una fogna piena di esalazioni venefiche e così via, per un tempo che sembrava eterno [Stordimento Leggero] al termine del quale tornarono nel deserto, solo per essere bersagliati da quello che era il VERO potere di quel mostruoso Jutsu.

    Da cinque diverse direzioni, altrettanti attacchi si sarebbero succeduti sotto forma di violente emissioni elementali. Tutti partivano a circa sei metri di distanza nella direzione da cui proveniva, e di fatto minacciavano un'area grosso modo cilindrica di tre metri di diametro. Alle spalle sarebbe giunto il fuoco, e a seguire, in successione abbastanza serrata da rendere problematica la difesa, arrivarono dall'alto i fulmini, da destra una salva di proiettili d'acqua, dal terreno una serie di dardi di roccia ed infine da sinistra una folata di vento tagliente [Tutti con potenza 50 - Concentrazione 900].

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    Mojimaru, grazie al suo tatto notevolmente migliorato, riuscì a percepire il calore alle sue spalle abbastanza in fretta da abbozzare una schivata che, per quanto parzialmente, gli permise di restare quasi del tutto incolume grazie a uno scarto laterale [Ferita Leggera diffusa] quando poi partì il secondo attacco ebbe abbastanza pronteza di spirito da utilizzare la cosa più rapida che possedeva per difendersi: i frammenti della sua spada! Dall'alto precipitarono intorno a lui, iniziando a vorticare in una sfera fiammeggiante che riuscì senza intoppi a bloccare ogni singolo attacco successivo. Akira non fu tanto fortunato: pur percependo il calore in ritardo rispetto a Mojimaru, i suoi riflessi superiori gli permisero di reagire con sufficiente prontezza al fuoco, aitato dalle protezioni che indossava [Ferita Leggera] ma non riuscì in alcun modo a reagire in tempo alla salva di fulmini che lo travolsero pesantemente, attutiti solo dalle sue protezioni e dalle spade a difesa della testa [Ferita MedioGrave diffusa]. Il danno fu comunque sufficiente per lasciarlo fumante e barcollante, facile preda degli attacchi successivi se non fosse stato per Mojimaru che, una volta al sicuro, aveva avvolto di frammenti anche il suo compagno, proteggendolo da ulteriori emissioni e permettendogli di riprendersi abbastanza da reagire, almeno un poco.

    Comunque andasse, i due avrebbero poi proseguito il loro attacco. Akira generò due cloni di sèstesso con la Kage Bunshin, scatenandoli all'attacco contro la divinità: entrambi avevano la manipolazione della natura attiva su entrambe le lame, e una volta a distanza da mischia cercarono un attacco simultaneo contro le sue braccia. Io occupo le braccia, mira al torso! Gridò all'accademico mentre barcoollava per lo sforzo e le ferite subite, incapace di stare perfettamente in piedi. Il colpo delle sue copie era veloce e pesante, contando che aveva usato entrambe le spade per un quadruplice fendente dall'estrema potenza. che avrebbe verosimilmente spostato le braccia dell'essere quanto bastava per creare un'apertura, sempre che non riuscissero perfino a staccargliele, visti tutti i danni che avevano subito! Intanto con le sue ultime forze e una goccia di sangue, il ninja del clan Gen chiamò a sè una nuova Farfalla Cimiteriale, piccola e di un colore rosso vivo [Energia Rossa]. Ashita...fai quello che devi... L'animale avrebbe iniziato a risplendere di una luce rossa e decisa, chiunque la avesse osservata sarebbe caduto preda del suo incredibile Genjutsu [Pace del Cimitero - L'illusione si attiva se osservata la luce rossa dell'utilizzatore. La vittima perderà ogni percezione delle proprie ferite e del dolore corporeo, tuttavia al termine del Genjutsu il dolore sarà considerato come doppio rispetto al normale per un numero di turni pari a metà di quelli dell'illusione] Se ti serve, questo ti darà sollievo, Accademico. Aggiunse una volta caduto preda dell'illusione e sollevatosi come se non percepisse affatto il dolore, e lo stesso effetto "benefico" si era trasmesso anche a Mojimaru. E ora.. la sua ultima azione fu prendere una sferetta nera e portarla alle labbra. Servirà il tutto per tutto [Tonico da Guerra Superiore]

    Mojimaru avrebbe bersagliato di frammenti la Divinità alle spalle, proprio una frazione di secondo dopo l'attacco di Akira [Nera+12 tacche - Potenza 50+25(fuoco)], e successivamente avrebbe messo in atto un Jutsu dalla potenza spaventosa, che avrebbe concluso la sua Pioggia di Stelle, ma al contempo gli avrebbe garantito una vittoria schiacciante...forse. Atori no Tsubasa! Compose alcuni sigilli, e l'intera nube di frammenti, inclusi quelli già caduti, andarono a concentrarsi alle sue spalle, vorticando con il fuoco prima di venire scagliati in avanti nella forma di un immenso passero fiammeggiante [Velocità Nera+12 tacche - 20 SD - Potenza 100+25(fuoco)] che avrebbe travolto la Divinità, distrutto i cloni di Akra...e poi proseguito nel suo volo divorando la distanza fino a Diogenes, per travolgere anche lui! MOJIMARU, COSA STAI FACENDO?? Avrebbe gridato l'illusionista se l'attacco fosse proseguito, segno che verosimilmente non aveva intenzione di tradire l'accordo a quel modo...o magari stava solo recitando, chissà...

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    In ogni caso, anche quella sequenza di attacchi non sarebbe bastata a fermare del tutto la Divinità [Difesa nel post successivo] a meno che Diogenes non collaborasse in qualche modo per aumentare i danni. Se per caso non avesse partecipato, le possibilità del mostro di agire ancora sarebbe stata ben più grande...e dopo la Shinra Bansho, erano disposti a subire un nuovo attacco da quel demonio?


    CITAZIONE
    Tonico da Guerra Superiore
    Ingerendo questo farmaco il ninja acquisisce temporaneamente un vantaggio di 5 tacche in forza, velocità, riflessi e agilità per massimo 5 round. Successivamente avrà un malus in tutte le statistiche sopraccitate di 3 tacche per 3 round. Per il resto della giornata avrà un malus di 2 tacche in tutte le statistiche elencate.
    È possibile utilizzarla in situazioni esterne agli scontri e permette al ninja di agire senza sentire la stanchezza per un periodo di tempo di circa 72 ore, dopodiché per due giorni interi sarà incapace di muoversi. Mentre è attivo questo tonico non è possibile utilizzare taijutsu a mantenimento, non potrà attivare e mantenere ninjutsu o genjutsu e combatterà in modo furioso, piuttosto che ragionato.



    Edited by Febh - 28/10/2012, 21:43
     
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    Falce dei Kaguya


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    La Battaglia per le Stelle - V° Atto

    Il Sanga fu preso dalla scarica elettrica e poi persino dalla rete, perdendo un braccio nell'esplosione della cartabomba, mentre si liberava, rendendo sabbia la rete stessa, una cosa piuttosto particolare, il tutto, prima di trasformarsi in una specie di gigantesco essere simil-mostruoso con una corazza che, data la personalissima esperienza del Mizukage con le armature, specialmente quelle ossee, non faceva ben sperare sul poterlo ulteriormente danneggiare con facilità.
    In tutto ciò, c'era di buono che Hoshi non aveva subito nemmeno un danno, di negativo che Shiltar sentiva le forze che scemavano via sempre di più.

    Il Mizukage, di suo, scoppiò in una risata nel vedere la gigantesca figura che era il Sanga, lieto di essere di nuovo libero e fu proprio quella libertà che gli permise, quando calò un colpo a velocità impressionante dall'alto, di reagire utilizzando il chakra repulsivo, così da spostarsi indietro di diversi metri con un salto, subendo un taglio solo leggero con la punta dell'arma al volto, data comunque la minore reattività rispetto alla velocità nemica.
    [Slot Dif: Salto con Chakra Repulsivo (Nera+4)]

    Quando poi lo stormo di pipistrelli s'alzò contro il Mizukage, quello, che aveva la Falce di Luna ancora in mano, la sollevò a difesa del corpo, per vederla diventare un oggetto di pura sabbia, "Che caz!?", ebbe appena il tempo di esordire, sollevando le braccia davanti al corpo e portandole a coprire il volto ed il petto, subendo un danno quasi media diffuso su tutto il corpo, principalmente sulle gambe scoperte, ma subendo in generale dovunque.
    Poi, mentre il nemico si lanciava alla carica contro di lui, pronto a calare di nuovo la spadona, il Mizukage ebbe una malsana idea: mentre cercava d'indietreggiare, portò in avanti il braccio destro, circondato da una struttura ossea piuttosto semplice, uno scudo che, senza problemi, vide diventare sabbia subendo così il più di un danno più che grave sul braccio, prima che allo sterno.
    [Slot Dif 2: Difesa con la Falce e le Braccia; Slot Dif 3: Salto all'indietro; Slot Tec: 1 SD Osseo]

    Disarmato, verosimilmente grondante sangue da un moncherino al braccio destro, oltre che dal viso e dal petto, con le gambe lacerate che lo reggevano, il Mizukage portò la mano alla sacca dietro di se, arrotolando un oggetto e guardando, al di là del gigantesco nemico, a Hoshikuzu, ridotto ad una statua.
    "Sai, Kazuhiro, pensavo di proporti di posticipare il nostro scontro, il tempo che mi curassi, fossimo entrambi al massimo delle forze e prendessi la pietra di Hoshi curandolo. Avremmo combattuto per la terza pietra e per quella che ognuno dei due avrebbe avuto, io avrei scelto il quando, andando all'Abete, e tu avresti deciso il dove... un bel duello con entrambi al massimo delle forze, ma dubito che accetteresti di perdere il tuo vantaggio.", affermò con un sorriso divertito, seppur stanco, poi fece spallucce, prima di continuare: "Quindi, vediamo come va adesso: ma ricorda a Kasumi che, io non ho detto niente dell'Abete, ma i miei tre compagni sanno bene che voi siete lì!", avrebbe sentenziato, consumando diversi malauguri verso il nemico.
    [Slot Gratuito: Uso della Pietra => Sanga: Riflessi -2 & Resistenza -1]

    Shiltar, accartocciata una cartabomba nella tasca, l'avrebbe lanciata in direzione del corpo della creatura, il chakra sull'oggetto, però, sarebbe stato leggermente più del necessario, poiché vi aveva impresso anche una quantità bassissima affine al fulmine, non della stessa "polarità" che permetteva di respingere il Drago del Temporale, bensì di quella opposta, nella speranza che, quasi in contemporanea con l'esplosione, un fulmine andasse a colpire nella medesima zona il Sanga, così da cercare di combinare la potenza dell'esplosivo con quella del temporale stesso.
    [Slot Azione 1 & 2: Attivazione e lancio => Nera]
    Era un'azione azzardata, ma era l'unica cosa possibile che il Mizukage avesse pensato per cercare di colpire il nemico, assieme al suo piano di partenza di sfiancarlo, frutto delle parole del Kuei stesso, che non poteva mantenere a lungo quella forma, e della speranza che usare il sasso per rendere sabbia la sua Falce di Luna ed un blocco osseo, oltre che la rete, così da prosciugarlo del chakra, proprio come si stava prosciugando il Kaguya stesso.
    E proprio per tale stanchezza, e per le ferito, dopo quel singolo attacco, Shiltar semplicemente indietreggiò.
    [Slot Azione 3: Indietreggiamento]

    Chakra Shiltar: 78,75/80 (usati) [Basso x Chakra Repulsivo + 1/2 basso Slot Osseo + 1/2 Basso x uso stella + Basso x uso bomba + 0,25 per imprinting cartabomba]
    Ferite Shiltar (subite):

    • Testa: 2/6

    • Braccio Dx: 6/5

    • Braccio Sx: 3/5

    • Tronco: 7/9

    • Gamba Dx: 2/5

    • Gamba Sx: 2/5


    22/26,5 Vitalità
    22/35 Energia Vitale

    Slot Difesa: - Salto con Chakra Repulsivo
    - Difesa con Falce e Braccia
    - Tentativo di allontanamento
    Slot Tecnica: - Manipolazione ossa per uno scudo osseo di 1 SD sul 3° attacco
    Slot Gratuito: Uso della Stella Azzurra
    Slot Azione:
    - Attivazione Cartabomba III
    - Lancio Cartabomba III
    - Allontanamento
     
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    La Zanna aveva accettato l'alleanza, incrementando di qualche punto percentuale la nostra probabilità di vittoria. Stavamo affrontando un essere fuori da ogni schema, non legato ad alcuna logica terrena. Avevo ideato tre strategie per sfruttare al meglio la scorta di chakra residua ma i miei piani vennero del tutto cancellati dalle successive azioni della divinità...sembrava come non aver ancora mostrato il suo vero potere! Percepii quella mistica atmosfera, colsi tramite l'istinto le intenzioni del divino essere. Quando il raggio trapassò come burro la mia difesa di sangue e mi colpì la spalla, mandandomi fuori uso il braccio sinistro, mi sforzai di non perdere la concentrazione ed eseguire il mio jutsu; già avevo deciso di rischiare e di giocarmi così la mia ultima carta [Emissario di Sangue]. La tecnica si attivò proprio quando lo spazio cominciò a deformarsi e il dominio della tecnica più impressionante che mente umana potesse concepire prese piede. Sfruttai proprio il sangue del costrutto per immergermi nell'improvvisata pozza e lasciare al mio posto un mio perfetto alter ego. Il deformato spazio-tempo e lo stordimento che ne conseguì mi avrebbe concesso una copertura perfetta per la sostituzione; nessuno avrebbe potuto notare l'illusione apparsa pochi istanti prima del primo dei cinque atti di quell'imponente jutsu elementale. All'interno della pozza, opportunamente allontanata a 5 metri, non potei godere di quello spettacolo mozzafiato ma il fittizio Aloysius potè osservare fuoco, fulmini, acqua e roccia susseguirsi senza via di scampo per qualunque soggetto fosse stato coinvolto...qualunque soggetto reale.

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    Al termine dei cinque colpi sarebbe apparso un Diogenes esausto, ricoperto di sangue e con lo sguardo spento. Le vesti erano logore e strappate, il corpo piegato sulle ginocchia dalla potenza di quel jutsu...agli occhi dei presenti il Mikawa era stato praticamente sconfitto. Nonostante ciò, introdussi un'ulteriore variabile al mio sistema: ora che il Mikawa era visibile gli feci eseguire il sigillo del serpente prima di accasciarsi al suolo.

    Mediante la mia percezione sanguigna avevo la precisa posizione degli altri tre combattenti, tutti feriti o anche solo semplicemente ricoperti di sangue. Le parole di Akira ricevettero una risposta soffocata; dalle labbra dell'otese abbattuto sarebbe fuoriuscito uno sforzato verso gutturale. Dovevo instaurare nelle loro menti l'idea che mi era rimasta un briciolo di energia...il jutsu lenitivo arrivò nel momento più opportuno e fu l'elemento necessario per conferire maggiore credibilità ad una leggera ripresa del falso Diogenes, che feci rialzare su due gambe. Tramite l'udito e le abilità Mikawa potei seguire a grandi linee le fasi del conflitto, giunto praticamente nella sua fase finale: Akira era in mischia con il Guardiano e Mojimaru doveva aver appena mosso i suoi frammenti. Furono le urla di quest'ultimo a dettarmi il giusto momento per agire: Mumei era ancora lì a terre, alle spalle della divinità spezzata all'interno del mio raggio di controllo. Il tentativo di affondo arrivò pochi istanti prima del micidiale attacco dell'Atori; avevo mirato al torso del nemico, effettuando tanti tentativi quanto necessari, dove il sangue era più copioso nella speranza di infliggergli il maggior danno possibile. In quel caos anche per una Divinità sarebbe stato difficile tenere a mente tutte le variabili in gioco e ricordarsi della lama di sangue! Ovviamente l'arma, in caso di impatto, sarebbe rimasta all'interno del corpo rivale, cercando di infierire il maggior numero di danni ruotando e muovendosi in un intorno del foro procurato. In ultimo, ma non meno importante, se finalmente il dolore avesse raggiunto la mente del guardiano, il mio attacco avrebbe fornito il giusto diversivo per l'offensiva di Mojimaru!

    Quello che seguì mi diede ragione del piano eseguito. Dalle precedenti parole del lanciatore di spade, avevo intuito un astio che andava ben oltre la ragione...sospettavo che mi avrebbe comunque tentato di attaccare, rimangiandosi la parola data. Non sapevo come, ma già quando udii il nome della sua tecnica l'idea che tramite di essa avrebbe cercato di attaccarmi si era fatta viva nella mia mente. Le urla di Akira, pronunciate con tempismo perfetto, mi avrebbero praticamente avvisato ancor prima che l'ignoto attacco avesse colpito il barcollante Aloysius. Il tempo necessario per pronunciare le ultime parole:

    " Addio."

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    Il rapace di fuoco avrebbe travolto l'illusione, disintegrandola. La portata e la potenza di quel colpo erano sufficienti a polverizzare un corpo sprovvisto di difese...lo speravo...era proprio quella la chiave per uscire da quella situazione. Inoltre vi era una seconda alternativa che avrebbe scalzato la prima qualora essa fosse risultata irrealistica per la potenza della tecnica: il sigillo eseguito in precedenza. Che avessi trovato il modo di uscire da quel luogo? Che fossi scappato? Insomma...che fine avevo fatto?




    CITAZIONE
    Chakra Consumato: 702.5 (Precedente) + 60 + 10 = 772.5
    Danni subiti: MezzaLeggera da taglio palmo mano dx (Precedente) + MedioLeggera diffusa per Energia della Moltitudine (Precedente) + 1/2 Leggera sugli arti per Grido Notturno (Precedente) + 1/2 Leggera alla spalla sinistra per contraccolpo (Precedente) + Arto sinistro k.o. per laser.
    Slot di Sangue Utilizzati: 1 per pozza + 3 sparsi a terra + 3 distrutti.


    Emissario di Sangue
    Villaggio: Oto (Orig. Rosa)
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Richiede: Controllo del Sangue III
    Immediatamente dopo aver subito una ferita sanguinante, l'utilizzatore si nasconde in una Pozza di Sangue (reale), sfruttando l'omonima abilità e lasciando al suo posto un clone illusorio, senza che vi sia evidenza dello scambio. Il clone non può causare danni reali nè alla vitalità, possiede le stesse capacità dell'utilizzatore e sfrutta i suoi Slot.
    Per ogni 1/2 Basso speso in più, è possibile creare una pozza di sangue illusoria in aggiunta a quella reale. L'efficacia è pari a 70.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 3 / Consumo Attivazione: Alto - Consumo Mantenimento: Mediobasso)
    [Richiede l'abilità "Pozza di Sangue"]

    Pozza di Sangue [3]
    Richiede: Controllo del Sangue III
    Arte: L'utilizzatore può affondare in una pozza di sangue come se riuscisse realmente a contenerlo. Lo spostamento è nullo al suo interno; l’utilizzatore può solo immergersi ed uscirci. La vista non è utilizzabile; l'udito ha un malus di 2 gradi. La pozza di sangue è visibile e deve essere composta da almeno 1 Slot di Sangue. L'utilizzatore può trattenere il fiato per 3 round. Immergersi richiede 1 Slot Azione; è considerata una tecnica difensiva con velocità d'esecuzione pari a "Media".
    Mantenimento: 1 Slot Dimensionale a round + Basso
    [Da Chunin in su]

     
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    È colpa tua. Ratty

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    [I mondi che si infrangono]

    La Divinità ha reagito, ha combattuto, ma la necessità di proteggere le Stelle la ha costretta, contro la sua duplice volontà, a dare la precedenza al suo compito, finendo per accumulare una quantità incredibile di danni, sostenuta fino a quel momento solo dalla sua incredibile forza vitale e dalle sue capacità sovrannaturali. Ma poi le chiavi delle stelle erano state comunque sottratte, lasciandola sola a combattere contro tre invasori che, tutto sommato, non erano novellini alle prime armi, e quindi i danni erano andati accumulandosi sempre di più, anche se erano stati tutti feriti a loro volta, in qualche modo. Ed ora erano riusciti persino a sopravvivere alla Shinra Bansho, l'unica tecnica che le due metà della Divinità potevano eseguire di comune accordo.

    Furiosa, la creatura gridava al cielo la sua ira, come potevano quei tre stare al suo stesso passo nel mondo in cui era dominatrice incontrastata? Come potevano quelle decine e decine di schegge metalliche trafiggerla dall'alto, seguite poi da quelle spade cariche di potere e sferrate con una velocità persino superiore alla sua! Si ritrovò con gli arti violentemente menomati, pur potendoli rigenerare se lo avesse voluto, e poi quel bruciante dolore alle spalle, quando la spada che già prima la aveva colpita si animò nuovamente, squarciandole le viscere già terribilmente menomate. Il Colpo di Grazia fu il gigantesco uccello di fuoco che, simile a una maestosa fenice, andò ad abbattersi contro il corpo sanguinante, dilaniandone le carni oltre il limite di sopportazione e volando poi oltre, fino ad annichilire uno dei tre aggressori.

    Con un ultimo, feroce grido versoil cielo, la voce della Divinità si spense assieme al suo mondo, che come un effetto neve su un teleschermo prese a contorcersi e perdere concretezza...a perdere ogni possibile senso logico e spaziale. Ben diverso dalle luci di stelle lontane sperimentate dal Sanga, da Shiltar e da Hoshikuzu, per i tre ninja fu come se il loro corpo venisse ripiegato ed accartocciato poi da una mano gigantesca, mentre i suoni diventavano odori, la vista percepiva le vibrazioni ed i pensieri sembravano fasci luminosi. Un caos primordiale, spezzato in due metà perfette che pian piano vennero riassorbite dalla Divinità Spezzata lasciando intorno il nulla più assoluto. E poi l'esplosione che portò nuovamente significato alla loro esistenza. Un secondo big-bang, o forse una rinascita o reincarnazione. Nessuna paroa era adeguata a descrivere la cosa, ma tutti e tre si trovarono improvvisamente nell'arena dove erano state custodite le stelle, a poca distanza da un gigantesco samurai demoniaco e uno Shiltar Kaguya con un braccio spezzato, mentre in cielo incombeva una fitta copertura di nuvole cariche di fulmini.

    Si erano persi le fasi immediatamente precedenti dello scontro, in cui Shiltar era stato pesantemente ferito dalla spada e privato della sua arma graie al potere della Stella Rossa, arretrando e cercando comunque di parlamentare. Un simile discorso da un uomo in fin di vita? Mi stai forse supplicando? AHAHAHAHAH! Oh, Kaguya, apprezzerei davvero uno scontro diretto con te alla massima potenza, ma questa è una missione. E la missione viene prima. Ci avete massacrato con questo ideale, ed intendiamo restituirvelo con gli interessi. Sarebbe stata la risposta del gigantesco ninja della Zanna mentre si preparava all'offensiva. Ancora non sapeva quando sarebbe precipitato il fulmine, ma contava di poter sopportare il danno senza problemi grazie alla sua potente corazzatura.

    Ma non si aspettava un attacco tanto particolare, con un proiettile del tutto insignificante che non si curò nemmeno di deviare. Anche le tue cartabombe non possono ferirmi ora! Ma come aspettarsi una strategia che combinasse i fulmini e l'esplosione in una catena inarrestabile? L'esplosione venne come di norma amplificata dalla natura frammentaria del Sanga [Potenza 110 contro difesa 70 - Ferita QuasiGrave] causando molti danni, ma di fatto non intollerabile, peccato però per i fulmini che, come attirati da quello scoppio, andarono a convergere in quel punto, causando un danno non diffuso, come in precedenza, ma concentrato proprio nell'apertura, penetrando all'interno del gigante e torturando con l'elettrocuzione un gran numero di pipistrelli all'interno! [Ferita QuasiGrave]. UUUAAAAHHHGG!!!! Gridò il sanga, con le membra che tremavano a causa della scarica, per poi accasciarsi al suolo, con quella luce demoniaca negli occhi completamente spenta e nessun vociare di ali all'interno della struttura.

    Almeno per due lunghissimi istanti...perchè il rumore riprese lentamente, come una marea montante. Lo squarcio si serrò, ripristinando l'armatura nella sua interezza mentre il bagliore rosso accendeva nuovamente lo sguardo del Sanga. NOOOOOOOOOO!!!!!!!! Si rialzò di scatto, emettendo come una vibrazione tutto intorno, caricando l'aria e il nemico del suo spietato intento assassino [Intento Assassino - Uso 2 slot azione e 2 slot tecnica]

    aurakiller



    Fortuna! TUTTA FORTUNA! Non potrai proseguire a lungo in questo modo!
    Il Sanga fece un passo avanti, carico di minaccia. La battaglia sta per finire, con la tua SCONFITTA! C'era un vago senso di urgenza nelle sue parole, ma ben nascosto dallo spropositato Genjutsu che amplificava le intenzioni omicide del Sanga nella mente del Kaguya. La battaglia stava per finire, quello era certo, ma ecco che l'arrivo imprevisto dei ninja liberatisi dalla dimensione della Divinità Spezzata cambiò completamente le carte in tavola.

    Lo stordimento dovuto al brusco passaggio dimensionale non avrebbe certo risparmiato i tre combattenti (quattro se si considera la farfalla) [Stordimento Medio Akira e Mojimaru - Stordimento Leggero Gene e Farfalla] lasciando i due ninja della Zanna barcollanti e decisamente poco propensi alla lotta. Siamo...liberi! Avevamo interpretato correttamente le informazioni. Disse Akira, mentre Mojimaru si guardava intorno. Kazu-kun...e il Kaguya. Mormorò un pò intontito, per poi riaversi e guardare attentamente intorno a sè. Il Mikawa non c'è! C'è la sua spada e un pò di sangue, ma lui non c'è...devo averlo carbonizzato! Disse con esultanza, mentre Akira non sembrava dello stesso avviso. Sei stato uno sciocco! E se non avessimo ucciso la divinità con quell'attacco? Potevamo trovarci in due contro uno! Comunque è andata bene, no? Sciocco, sei solo uno sciocco! Akira sembrava fuori di sè, incapace di parlare con la solita verve, probabilmente perchè decisamente più provato dell'altro, sia per quantità di chakra speso che per le ferite subite. Però effettivamente il Mikawa è sparito. A quel punto il Sanga, osservando la scena fece un gesto di saluto plateale verso i suoi compagni. Mojimaru, Akira, sono felice che siate qui! Da soli, soprattutto! Puntò la sua mano gigantesca contro il Mizukage, quindi prese a ridere sguaiatamente con quel suo aspetto demoniaco.

    AHAHAHAH! DEI TUOI COMPAGNI NON RESTA CHE UN SASSO E QUALCHE MACCHIA DI SANGUE SUL PAVIMENTO! ACCETTA LA SCONFITTA KAGUYA...E MUORI! Mojimaru, prendi quella statua, dobbiamo fracassarla per recuperare la Stella. Akira intanto, spade alla mano, scattò dritto verso il Mizukage, con l'evidente intenzione di ucciderlo, ma fu fermato dalla gigantesca mano del Sanga. No, lui è mio. Non essere testardo! Non dobbiamo fornirgli nessuna scappatoia! Attacchiamo assieme! Akira guardava nervosamente la spada del Mikawa che era stata trasportata assieme a loro, con accanto il braccio mozzato del ragazzino dai capelli rossi. Qualcosa non gli tornava...troppo comodo avere un corpo disintegrato...e quel sigillo prima di sparire? Che fosse un modo per trasferirsi sulla spada un pò come faceva Mojimaru? O altro? Uno come Akira non poteva permettersi di lasciar passare dei dettagli...anche se era tanto stanco...e confuso...e stordito...non aveva la forza di sostenere le sue idee davanti al Sanga. Ti ho detto di lasciar fare a me. Si sarebbe limitato a prestare attenzione, mentre Ashita, la farfalla da lui evocata, andava a poggiarsi su Mumei seguendo un gesto del suo evocatore. L'animale non aveva una grande forza, ma sarebbe stato pronto ad avvisare il suo evocatore in caso di movimenti sospetti. Mojimaru invece, seguendo gli ordini si sarebbe avvicinato a Hoshikuzu, con la spada ben salda in mano. Finalmente la nostra sete di vendetta sarà saziata. Tre Accademici morti in cambio della vita di Otsune. Un Mizukage morto è solo l'inizio della nostra vittoria definitiva: sarà un vero peccato per Kasumi, lo aveva preso in simpatia. Sicuramente il Sanga avrebbe sogghignato se il suo aspetto attuale lo avesse permesso. Non appena accanto alla statua/Hoshi, Mojimaru si sarebbe fermato, ansimando pesantemente mentre teneva la spada posata sulla spalla, in una posa che poteva far pensare al semplice riposo, ma in realtà si trattava di una delle posizioni di partenza per i suoi lanci. L'Atori sapeva di essere in vantaggio in un tre contro uno, ma non per questo avrebbe abbassato la guardia. Forza, Kazu-kun....ora distruggilo.

    E attenti alle nubi, potrebbero attaccare ancora, anche dopo che avrò spezzato le ossa di questo Accademico. Sei stato un buon avversario, Kaguya. Addio. E avrebbe calato la sua immensa spada con tutta la forza di cui disponeva, e se non fosse bastato, un secondo ed un terzo attacco si sarebbe abbattuto dall'alto, come un giudizio finale volto a fracassare lo scheletro del Mizukage, mandando in frantumi il suo orgoglio e la sua vita. [Potenza 70 - Velocità Nera +6 tacche (+3 base, +3 Incalzare) Forza Nera+4 tacche]


    CITAZIONE
    Intento Assassino
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Richiede: Assassino
    L'illusione si attiva entro un raggio di 15 metri dall'utilizzatore. La vittima vedrà la furia omicida dell'utilizzatore riversarsi sulla propria mente, paralizzandolo. La vittima non potrà utilizzare tanti slot azione e tecnica quanti slot azione e tecnica inutilizzati dall'utilizzatore; ogni grado di differenza tra utilizzatore e vittima riduce di 1 extra gli slot azione. Le azioni gratuite saranno difficili da sfruttare. L'efficacia è pari a 50; colpisce chiunque presente entro il raggio d'azione. Può essere mantenuta per massimo 2 round.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin-Tameshi
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: MedioBasso)
    [Da chunin in su]

    mapfinale


    CITAZIONE
    Mumei si trova a circa tre metri a nord di Diogenes (per semplicità il nord è in alto), e la farfalla ci sta sopra. Il braccio di Hoshi è poco lontano da là.

     
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    I compagni di Team stavano tutto sommato bene e ciò tranquillizzò Dapaisu. Mujin rimase tuttavia impassibile, osservò atono i due Accademici mormorando: Nessuna ferita grave; Chakra che invece comincia a scarseggiare. Si guardò intorno, invitando Drake e Itai a fare lo stesso. Questo posto non mi piace. sentenziò mentre uno sciame di insetti abbandonava il suo corpo per esplorare quell'enorme arena. L'Aburame giunse poi le mani, creando un clone tramite la Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo. Questi non proferì parola, sedendo a terra in disparte e concentrandosi per utilizzare il Sesto Senso. Vediamo cosa ci aspetta. dichiarò il vero 'Jin, mentre nel frattempo il Nara evocava diversi Tengu.



    Dopo circa una ventina di minuti, le bestioline fecero il loro ritorno rientrando dalle orecchie del Clone di Mujin, che subito riferì ai compagni ciò che i suoi animali scout avevano scoperto con la loro esplorazione. Furono scartate così alcune nicchie, troppo piccole o apparentemente vuote, e furono spartite quelle invece più interessanti. Mentre attendevano il ritorno degli insetti, i tre Shinobi Accademici avevano sfruttato il tempo per discutere di qualche strategia, dato che il Sesto Senso dell'Aburame li aveva messi al corrente dei due nemici poco più avanti e delle loro strane azioni, oltre che dello stato degli alleati.



    Il Clone del Ronin avrebbe quindi visitato senza perdite di tempo un paio di nicchie, grazie alle preziose indicazioni dei ragni. In una di esse [Nicchia 2] trovò diversi articoli d'equipaggiamento [5 Shuriken; 10 Kunai; 1 Wakizashi] e, dopo aver spezzato un paio di lucchetti, tre misteriose fiale verdognole. Insieme a uno dei Tengu di Itai perlustrò quella che aveva tutta l'aria di essere un'antica biblioteca [Nicchia 8], dove scovarono dei Rotoli di vario tipo [2 "Coagulante Superiore"; 1 Confinamento Elementare 4 SD Acqua; 1 Confinamento Elementare 4 SD Fuoco; 1 Fuuinjutsu misterioso "Grande Estinzione"] e dove Dapaisu andò in cerca di più informazioni possibili su quella "vecchia Iwa", venendo per altro punto da uno scorpione [Ferita Lieve] e necessitando l'uso di un Antidoto Superiore. L'ultima stanza che visitò presentava una botola nel centro del pavimento, ostacolo che i ragni scout non erano stati in grado di sopraffare [Nicchia 14]. Dischiusa l'apertura, lo Shinobi-Kumo scese nell'ambiente circostante trovandosi in una polverosa dispensa che, perlustrata a dovere, rivelò la presenza di due ciotole contenenti delle strane foglie e bacche.

    Quando il gruppo si riunì, ciascuno condivise le informazioni che aveva reperito nelle varie nicchie. Mujin presentò ai compagni le misteriose erbe, non potendo però garantire nulla sulla loro origine. Decise quindi di fare da cavia, essendo soltanto una Copia, e si schiaffò in bocca senza troppe preoccupazioni un paio di bacche e una manciata di foglie amalgamate in un impasto appiccicoso dalla pressione di una mano. Quello strano composto parve restituire all'Aburame un po' di Chakra, e perciò ingerì nuovamente quei medicinali - singolarmente e miscelati - ma senza alcun beneficio. Spiegò a Itai e Drake i benefici dell'impasto, lasciando loro libera scelta su come assumere tali erbe.

    Erano trascorse quasi due ore da quando gli Accademici erano sfuggiti alla furia distruttrice di Hinagiku, e Dapaisu decise di utilizzare nuovamente il Sesto Senso del suo Clone prima di decidere il da farsi.




    Off Game
    Chakra Speso: 329/600 (506,5 Prec. + 30 Kage Bunshin + 2,5 Controllo dei Ragni - 60 Composto Erbe/Bacche - 90 Tonico di Recupero Superiore Itai - 60 Riposo)

    Ferite: MedioLeggera (Avambraccio Inferiore Dx); MedioLeggera (Addome); Lieve (Volto); Lieve (Mano)

    Vitalità: 21,50/22 (17,75 Prec. - 0,25 Scorpione + 4 Riposo)
     
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    Falce dei Kaguya


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    La Battaglia per le Stelle - Ultimo Atto

    Il Sanga volle prendere in giro il Mizukage con il suo punto di vista sulle parole di questi, prima che un'esplosione, con annesso fulmine, lo costringesse a piegarsi dolorante e Shiltar ne approfittò per dire la sua: "Ti sembra sempre di sentirmi supplicare, Kazuhiro caro, però, alla fine dei conti, io ero quello più stremato, io sono quello ridotto ad un cumulo di pelle e sangue, eppure tu, nella tua strapotenza, sei piegato e ferito. Che ne dici di essere onesto con te stesso per una volta? La verità è che tu non vuoi combattere alla pari con me, perché sai che in quel caso non avresti speranze di vittoria! Nasconditi dietro la scusa della missione, dietro il vostro passato, dietro qualsiasi cosa tu voglia, ma entrambi sappiamo la verità: non puoi battermi in uno scontro alla pari.", ribatté con una voce che lasciava intuire la stanchezza del corpo e, assieme a quella, un certo che di divertimento nell'esporre il suo punto di vista, ma nessuna nota di menzogna.

    Poi l'urlo del Kuei che si rialzava in piedi fece leggermente indietreggiare Shiltar, un pò confuso e stordito da quella sensazione che l'urlo aveva scatenato in lui, tanto che non riuscì a replicare alla successiva accusa del Sanga sulla sua fortuna e, soprattutto, gli ci volle qualche secondo per realizzare, dopo aver visto Akira ed il lanciatore di spade arrivare che c'era una macchia di sangue! Una macchia di sangue!
    Furono le parole di Kazuhiro a farglielo comprendere a pieno e quello, considerando ciò che aveva visto fare a Diogene contro la Mikawa della Zanna, lo rassicurò leggermente sulla possibilità che Hoshi si sarebbe potuto salvare, mentre già Shiltar portava la mano buona alla tasca dietro di se, per un'ultima pazzia.
    Ci fu persino un piccolo battibecco fra il Sanga ed Akira sul secondo che voleva aiutare il primo ad uccidere il Mizukage e fu il Kaguya stesso ad aggiungere: "Sì, Akira, lasciagli una parvenza di onore... in fondo deve far credere di avermi battuto tutto da solo alla pari.", affermò ispirando a fondo, mentre già il Kuei sollevava la sua massiccia spada contro di lui.
    Shiltar era pronto a subire quel colpo e cercare in qualche modo di usufruirne per lanciare la cartabomba, che aveva accartocciato nella mano, contro il nemico, quando d'improvviso qualcosa lo tirò indietro.

    Un pò le ferite, un pò lo stordimento dell'urlo del Sanga, eppure qualcosa gli si era avvicinato senza che se ne rendesse conto ed ora lo stava tirando, sbilanciandolo e portandolo indietro.
    Il Mizukage subì comunque buona parte del primo attacco del Kuei, subendo una ferita diffusa media fra tronco e testa, ma riuscendo ad evitare il peggio di quel primo attacco e venendo trascinato al di là del raggio d'azione del Sanga.
    Fu verso la fine del trascinamento, sperando che la sorpresa lo aiutasse, che Shiltar lanciò la cartabomba verso il grosso ginocchio sinistro del nemico e, nel momento in cui l'oggetto abbandonava la mano, lo caricò del suo chakra, con la quantità aggiuntiva necessaria per polarizzarla, così da ottenere un risultato pari a quello del precedente attacco (o almeno così sperava).
    Shiltar non avrebbe visto come quel suo attacco si fosse concluso: quel singolo lancio avrebbe consumato il suo chakra completamente, facendogli perdere di certo i sensi e, chissà, mentre si augurava la salvezza di Hoshi, forse persino dandogli la morte.
    [Slot Azione 1&2: Lancio+Attivazione della cartabomba con annesso imprinting]

    Chakra Residuo Shiltar: 0 (1,25 utilizzato per attivare Cartabomba con Basso + Bassissimo per polarizzazione)
    Ferite Shiltar (subite):

    • Testa: 4/6

    • Braccio Dx: 6/5

    • Braccio Sx: 3/5

    • Tronco: 8/9

    • Gamba Dx: 2/5

    • Gamba Sx: 2/5


    25/26,5 Vitalità
    25/35 Energia Vitale

    Slot Difesa: ///
    Slot Tecnica: ///
    Slot Gratuito: ///
    Slot Azione:
    Lancio & Attivazione cartabomba
     
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    Si, sconfiggemmo la divinità e i nostri corpi vennero riportati alla realtà. Scomparso, morto per i miei nemici...non avrei sperato nulla di meglio. Se fossi stato da solo, certo; il vantaggio della pozza avrebbe potuto bilanciare il fatto di essere in inferiorità numerica, senza contare che le mie condizioni fisiche erano migliori di quelle di Akira e Mojimaru. Ma la realtà dei fatti mi colse impreparato. Non potevo vedere ma le parole dei ninja della Zanna e del Mizukage erano chiare: Hoshi sfruttando qualche strana abilità della pietra era diventato di roccia e Shiltar non era riuscito ad abbatter il Sanga...No, non potevo concedermi il lusso di rimanere celato ed attaccare di soppiatto. Inoltre sentivo chiaramente il rumore del ninjutsu atmosferico del kiriano...nella pozza non avrei avuto modo di evitarlo. L'idea di lasciare al proprio destino due dei pochi ninja nel panorama Accademico a potermi mettere in futuro i bastoni tra le ruote mi passò per la mente; ma quella scelta l'avevo già presa salvando il Rosso dall'attacco della Divinità. E' inutile giocare se non si hanno degni avversari...se fossi uscito vivo da quella situazione qualcosa peggio della morte avrebbe atteso i due potenti jonin!
    Uscii dunque dalla pozza, proprio mentre il Sanga stava sprecando le sue ultime energie per attaccare Shiltar. Mojimaru e Akira avrebbero potuto notare un largo sorriso stampato sul mio volto. Muahmuahmuh gli avevo fregati e se fossero stati abbastanza lungimiranti avrebbero anche capito che in altra situazioni non avrebbero avuto scampo. Ma, probabilmente, nessuno dei due aveva la fibra morale per ammetterlo.
    Non ci pensai due volte sul da farsi; la percezione sanguigna mi aveva già fatto intuire in quali condizioni il ninja più forte di Kiri si trovasse...era agli sgoccioli. Mossi un'esigua quantità del sangue sparso lì vicino in direzione dei Shiltar per cingergli la caviglia mediante un anello manipolato con il vermiglio liquido [1 Slot, 1/2 Basso]. Dovetti attingere a tutta la mia concentrazione per esercitare la piena forza del mio controllo e sbilanciare il mio compagno allora bersagliato dalla grossa spada...Il primo colpo lo prese, anche se non fatalmente...in caduta l'arma lo aveva preso solo di striscio; lo tirai quindi a me per altre due volte, in modo da allontanare il corpo esausto del mio ex sensei fin fuori bersaglio. Sicuro delle sue dimensioni il Sanga aveva peccato di superbia, continuando nel suo frenetico attacco senza ragionare, non accorciando sul bersaglio. Ovviamente Shiltar non perse occasione per dire per l'ultima volta la sua in quello scontro...vidi nitidamente l'esplosivo. Se conoscevo almeno un po quell'esperto combattente, ero sicuro che avrebbe combinato tutto il potenziale a sua disposizione, fruttando quindi il suo raiton con l'esplosione della bombacarta...avevo pochi istanti per trovare riparo. Mi serviva un diversivo, in primis per sfruttare la difesa naturale che Hoshi poteva offrirmi e, in secondo luogo, per rendere ancor più complicata la difesa da parte dei miei nemici! In effetti la strategia era basilare ma era basata su una semplice intuizione, ovvero che il jutsu dell'evocazione di Akira per alleviare il dolore potesse avere un contro effetto non indifferente. Era più una speranza, a dirla tutta; comunque anche lo scioglimento dell'illusione avrebbe riportato in condizioni critiche i due combattenti. Mandando K.O la farfalla, al termine della scarica e dell'attacco finale di Shiltar, sarei dunque rimasto solo io in piedi sul campo di battaglia! Ma in quali condizioni? Ero stanco ma il mio corpo era addestrato a subire ben più danni...qualche ammaccatura e un braccio fuori uso era robetta. Avevo ancora sangue e un briciolo di chakra da spendere, proprio la condizione fisica adatta per stimolarmi a dare il meglio di me! In quel momento (o anche prima se la farfalla si fosse spostata) Mumei si mosse rapida per cercare di trafiggere l'evocazione di Akira. Un movimento netto e rapidissimo, probabilmente troppo per essere anche solo percepito dalla creatura [1° Slot azione]. Mediante due ampio passo avrei di seguito tentato di raggiungere il Rosso...un istante prima che la tempesta invadesse l'area. Avrei afferrato la statua e portandola sopra la mia testa mi sarei accovacciato per trovare praticamente totale copertura [1/2 Leggera diffusa]. Avrei sfruttato quindi quegli istanti di caos per fare qualche passo indietro ed allontanarmi da Mojimaru (4 metri).
    In ogni caso l'obbiettivo rimaneva distruggere la farfalla in modo da interrompere il jutsu...se mumei e la tempesta non fossero bastate avrei provato con un terzo attacco. Il termine della scarica sarebbe stato il mio via per l'ultimo assalto. Sentivo che il mio corpo si sarebbe ribellato ad un'ulteriore spesa di chakra quindi sfruttai ciò che avevo a mia disposizione...Il Rosso poteva fare una cinquantina di chili, una nullità per i miei muscoli. Avrei scagliato con tutta la mia forza la statua in direzione della farfalla, cercando di travolgerla e schiacciarla al suolo [2° Slot azione]. Un diversivo, in realtà, utile solo per distrarre la creatura da un secondo attacco di Mumei che, questa volta, non le avrebbe lasciato scampo [3° Slot azione].
    Se invece l'evocazione avesse abbandonato il campo di battaglia dopo il manifestarsi della tecnica di Shiltar, mi sarei limitato a posare la statua di Hoshi al mio fianco e far scattare Mumei nella mia mano, pronto ad affrontare chiunque fosse ancora in piedi.
    Sentivo le ultime energie voler abbandonare il mio corpo, sfruttai quei momenti di pausa per costringerle a rimanere dentro! Ero stato addestrato per non mostrare debolezza, e non lo avrei fatto.

    " Muahmuahmuha C'è ancora un accademico in grado di combattere!!! "

    k3ld8

    Mai mi sentii così orgoglioso nel pronunciare tali parole.



    CITAZIONE
    Chakra Consumato: 772.5 (Precedente) + 10 per mumei + 5 per costrutto = 787.5/800
    Danni subiti: MezzaLeggera da taglio palmo mano dx (Precedente) + MedioLeggera diffusa per Energia della Moltitudine (Precedente) + 1/2 Leggera sugli arti per Grido Notturno (Precedente) + 1/2 Leggera alla spalla sinistra per contraccolpo (Precedente) + Arto sinistro k.o. per laser + 1/2 diffusa per tempesta
    Slot di Sangue Utilizzati: 1 per costrutto + 2 sparsi a terra + 3 distrutti.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Team Shiltar-Diogenes-Hoshi - Epilogo?]

    Speculazioni, Kaguya, speculazioni. Questa è la tua fine, e non ci sarà mai questo scontro in cui avresti qualche possibilità contro di me. Fu la risposta del Sanga alle provocazioni. Ma ecco l'attacco finale, quei tre colpi che a mò di esecuzione brutale avrebbero cercato di distruggere Shiltar Kaguya e farlo sparire per sempre. La comparsa improvvisa di Diogenes salvò il Mizukage da morte certa, con notevole sopresa dei tre ninja della Zanna. Cosa? E' vivo? Lo sapevo, maledizione! Akira sembrava pronto a contrattaccare con le sue armi cariche di chakra, ma barcollò appena, incapace di cogliere il momento e alterare così a suo vantaggio il flusso della battaglia [Stordimento] e lo stesso valeva per Mojimaru che, convogliando parte della poca energia vitale residua nella sua arma, provocò l'ennesima mutazione della spada, ma non riuscì a lanciarla nè a sfruttarne le capacità, limitandosi ad appoggiarvisi, troppo stordito per agire efficacemente. Ma bene, un'altro Academico moribondo con cui giocare!

    Shiltar si mise in salvo, anche se terribilmente danneggiato in tutto il corpo, e scagliò un'ennesimo attacco a distanza con le sue ultime energie, una frazione di secondo prima che dal cielo piovesse un inferno di fulmini e saette, elettrizzando ancor di più l'aria e bersagliando tutti i presenti senza scampo. La Farfalla Cimiteriale non aveva possibilità di difesa contro un attacco simile, e lo subì appieno, ritrovandosi a svolazzare stordita ma senza essere rispedita nella sua dimensione, anche se il successivo movimento della spada la tranciò a metà, dissolvendo il suo legame col mondo materiale in un istante. Diogenes era scattato in avanti per sfruttare Hoshi come barriere, mentre Mojimaru, proprio là accanto non potè far altro che sollevare la sua arma verso l'altro, riparandosi dietro la sua enorme massa e limitando così i danni [Ferita Media diffusa]. Akira invece diede fondo alle sue energie per sferare un brutale attacco verso l'altro: quello stesso Volo dell'Aquila che riusciva a spazzare via le emissioni di chakra, deviando tutte le scariche elettriche lateralmente, senza subire alcun danno, anche se le ferite già subite si riaprirono, intensificando il sanguinamento (anche se non se ne accorse grazie al genjutsu della sua evocazione)

    Il Sanga invece era il bersaglio dell'attacco del Mizukage.

    Disgraziamente lo stesso attacco ha scarse possibilità di riuscita se usato due volte di fila, e non si poteva certo dire che il Sanga, er quanto indebolito, fosse un avversario inesperto. Non attese certo che l'arma arrivasse ad essere pericolosa, deviandola con un violento colpo di spada e lasciando che esplodesse a distanza sufficiente da non essere dannosa, questa volta. Mai ripetersi, Kaguya! Quanto ai fulmini in caduta libera, non riuscirono a superare la difesa offerta dalla sua armatura,...e mentre il Kaguya perdeva i sensi e il cielo si schiariva rapidamente, il ninja del clan Kuei sentì che la vittoria era a portata di mano.

    Almeno fino a che l'altro accademico si alzò dalla devastazione del Jutsu elettrico, con la sua arma in mano e parole di sfida tra le labbra: Diogenes Mikawa. Il Sanga rimase interdetto. Ma voi Accademici non crepate mai? Levò la spada, pronto a proseguire la lotta, quando i suoi compagni: Akira e Mojimaru, improvvisamente si accasciarono tremanti, soffocando a stento delle grida di dolore: il Genjutsu era stato spezzato, lasciandoli in preda al dolore. Cosa succede? Il leader nemico sembrò notare solo in quel momento che la farfalla era stata distrutta. Hai usato la Pace del Cimitero, Akira? Perchè non mi hai detto che eravate feriti fino a questo punto? La...Divinità era...più forte del previsto. Lentamente, puntellandosi alle sue armi Akira si sollevò, forte degli effetti del tonico da guerra che ancora spronavano il suo corpo a dare più del cento per cento, anche se forse sarebbe stato abbattuto dall'effetto congiunto del dolore e della droga entro pochi secondi. Mojimaru invece non aveva la forza di muoversi, tanto era schiacciato dalle ferite e dalle energie prosciugate nei lanci e nelle metamorfosi della sua spada.

    Kazuhiro Kuei si guardò lentamente intorno, senza mai abbassare la guardia nei confronti di quel singolo ninja che ancora stava in piedi davanti a lui. Capisco. Sanga-sama...quell'uomo non è in grado di combattere! Schiacciatelo! Per dargli la possibilità di attaccare te e Mojimaru? Non...non intenderete? Kazu-kun...non badare a noi, distruggilo. Sembrò che ci fosse una spietata lotta interiore dietro gli occhi demoniaci di quella gigantesca armatura. Ma alla fine tutto si risolse con una sola parola. No. Il suo aspetto cambiò rapidamente, dissolvendo la gigantesca armatura mentre dei veli andavano a creare una sorta di enorme sfera di contenimento composta da veli che vorticavano ad alta velocità. Tutti i pipistrelli all'interno volavano creando un grande baccano, prima di concentrarsi in una figura più piccola e smilza: la Modalità Cacciatore già vista da Shiltar ma nuova agli occhi del'ultimo Accademico rimasto. Con un breve salto prese il volo, fluttuando a mezz'aria come privo di peso, e quindi da quelli che sembravano essere i suoi "abiti" partirono, rapidi e letali, due dei suoi veli per avvolgersi intorno ad Akira e Mojimaru, sollevandoli da terra e portandoli alle spalle del Kuei. Sanga-sama, no! Kazu...kun...

    Non vedere il Kaguya morire è un vero peccato, ma non importa, è comunque spacciato. Delle tre Stelle ho preso quella che più mi serviva, e troveremo un modo di recuperare le altre due, prima o poi. Ma non posso permettere ai miei compagni di sacrificarsi ulteriormente. Inutili le deboli lamentele dei suoi compagni, zittiti dai veli che li avvolgevano strettamente. Ci rivedremo, Accademico, sempre che tu riesca a uscire vivo da qui. I continui cambi di aspetto non mostravano alcun segno esteriore dei danni subiti, ma certamente anche il Sanga non versava nelle migliori acque, sia per il chakra speso che per il gran numero di ferite subite nel breve scontro col Mizukage. Considerala pure una ritirata, ninja del clan Mikawa. Ma questa è senza dubbio una nostra vittoria! Capace di volare, Kazuhiro Kuei si sarebbe allontanato a gran velocità verso l'alto, in cerca di aperture che probabilmente solo lui conosceva, abbandonando il campo di battaglia e badando a difendersi in maniera appropriata, magari usando i suoi veli, contro eventuali (ma improbabili) attacchi del Mikawa.

    Certo, Gene era rimasto solo, ma non stava affatto bene, e con sè restavano solo una statua e un ninja agonizzante...c'era forse qualcosa che potesse fare? O si trattava di una ghiotta occasione per prendere il potere?
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Le Stelle di Iwa
    Battaglia nell'antica arena





    La mia salita non fu sicuramente disattenta. Avevo gli occhi puntanti sul terreno di scontro e il ritrovato udito non poté che aiutarmi, del resto.
    Così, quando quell’inutile folgore cercò di colpirmi dal basso verso l’alto, non ottenne proprio un bel niente. Saltai semplicemente di lato quanto bastava affinché si schiantasse contro la roccia ma poi proseguii tranquillo nella mia azione di scavo. Non avevo intenzione di restare in quella fornace un istante di più.


    Hinagiku voleva ucciderci tutti, oltre che lei. A che pro continuare a spaccare di botte quella strana statua creata? Probabilmente sarebbe esplosa, probabilmente avrebbe scatenato qualcosa contro di noi ed io non potevo saperlo in alcun modo.
    Così non appena posai i piedi per terra Sojobo si mise dietro di me, portando ancora con se Drake per un braccio (in maniera del tutto inelegante). Una rapida occhiata e mi resi conto che Mujin era anche lì, per fortuna, e un istante dopo mi resi conto che se non avessi provveduto a isolare la minaccia sarebbero morti entambi.
    Drake.
    Mujin.
    Non avevo voglia di sentire, nemmeno dell’aldilà, il biasimo di Hanako per averlo lasciato morire. Così, senza paura, unii le mani nel sigillo del serpente, pronto a ripetere la stessa tecnica di poco prima. Non avrei permesso che si facessero ancora del male per colpa di quella psicopatica.
    Il muro si alzò. La tecnica ci mise un po’ ad avviarsi, ma era il meglio che potessi sperare di tirare su. Un muro largo quindici metri, alto quattro e spesso uno. Difficilissimo da sfondare oltre ogni modo. [Slot Tecnica]
    Attinsi alla mia riserva di chakra e sperai di poter riposare abbastanza da poterne recuperare un po’.
    Un desiderio espresso mentre con estremo sacrificio Hinagiku si lasciò esplodere.
    METTETVI A RIPARO urlai, sperando che sia Drake che Mujin avessero capito di doverlo fare.
    Io? Io avevo fatto il possibile. Affidavo la mia vita alla mia abilità, così come quella dei miei compagni. Se non fosse stato sufficiente, saremmo morti tutti.
    Il muro fu disintegrato. Ridotto in polvere, come se non fosse mai esistito. Mai, quando avevo usato così tanta forza qualcuno era riuscito a distruggere il muro in un solo attacco. L’ondata elettrica, calda come fuoco, mi colpì ma la protezione del muro si fece sentire. Fui ferito in tutto il corpo [Ferita Media diffusa].
    Avevo messo le braccia a riparare il capo. Almeno quello doveva funzionarmi per bene. Mi sentivo un po’ bruciato, dolorante, ma ancora fortunatamente vivo. Sojobo era dietro di me, il mio corpo l’aveva riparato. Drake e Mujin sembravano essere ancora vivi.
    Ce l’avevamo fatta, almeno per ora.

    Quella in cui eravamo stati catapultati era un’arena. Enorme, con la sabbia per terra e alcuni spalti. Arrivai vicino a un muro e vi posai la schiena, ansimando appena. Tra caldo e spesa ingente di chakra, avevo bisogno di un certo riposo.
    Non osavo sapere in che condizioni fossero gli altri. Aprii gli occhi e mi feci forza. Non era affatto finita: non sapevamo in che condizioni fossero gli altri e dove fossero le Stelle. A dire il vero, non avevo che una vaga idea di dove fossimo. Sojobo si era seduto affianco a se e per dissetarsi aveva bevuto un sorso del suo “sakè” (alcol puro, insomma).
    Io sto bene, voi, piuttosto. Ferite, chakra, come state messi? chiesi ai due, per accertarmi del loro stato.
    Attesi qualche minuto finché fui in grado di riavere il controllo sul mio chakra dopo l’utilizzo di quello di Kaku. Mi grattai appena il capo e feci un sospiro, deglutendo appena aria.
    Diamoci una mossa dissi a voce bassa. Sojobo non si era ancora mosso, ma anche lui era stanco e ferito.
    Che intendi fare, Itai-kun? mi chiese allora il vecchissimo Tengu.
    Non aspetterò che qualcuno venga qui e ci faccia a pezzi, ma allo stesso tempo ho bisogno di riposare, così come ne hanno bisogno Drake e Mujin chiusi allora gli occhi e a quel caldo sole che era il chakra di Kaku ne presi abbastanza per riattivare il demone, cedendo come una specie di tassa parte del mio.
    Perché l’hai fatto di nuovo, Itai-kun?
    Abbiamo bisogno di Shin
    Quelle parole ridussero Sojobo al silenzio. Lui era il più forte dei Tengu, il più saggio e il miglior guerriero che quella razza potesse annoverare tra i suoi ranghi.
    Shin era il più crudele. Quello che tra tutti amava più la battaglia, il comandante delle schiere dei Tengu e l’incarnazione stessa della morte, in quella razza. Persino Sojobo non amava la sua presenza, anche se lo riteneva il migliore dei suoi guerrieri.
    Usai il sangue che usciva da una delle mie ferite per evocarlo. Il Tengu aveva un aspetto mortifero quando comparve. Le ali da corvo erano nere e lucide, bellissime ed evocative di un angelo della morte, le labbra butterate e la cicatrice sulla guancia gli donavano un aspetto terrificante. Non evocavo quasi mai Shin in mio aiuto, ma se lo facevo, era perché mi sentivo alquanto sicuro di averlo con me.
    Itai-san, Sojobo-dono persino il tono di Shin prometteva morte A cosa devo questo onore?
    Onore di battaglia, Shin risposi al Tengu il quale fece un sorriso alquanto inquietante. Non volle sapere altro ma rimase lì, immobili come una statua ad attendere. Subito dopo evocai anche Qan. Il più piccolo Tengu, apparve, svolazzando a destra e a sinistra. In battaglia era inutile, ma avrebbe potuto esplorare quelle interessanti nicchie mentre riposavo.
    Oyabun! Che devo fare qui? Ah, questa grotto puzza!
    Datti un contegno, Qan! intervene Sojobo seccato.
    Evidentemente Qan non l’aveva affatto notato perché non appena udì la voce del suo Re il piccoletto rabbrividì dalla testa ai piedi e atterrò mansueto, sfregandosi le mani con fare di scusa.
    Mi spiace Sojobo-sama, mi spiace tanto, non volevo disturbare, volevo solo…
    Ridicolo come sempre, Qan? evidentemente Qan non aveva notato nemmeno Shin. Un piccolo appunto, il piccolo tengu era TERRORIZZATO nella maniera più assoluta da Shin. Così svolazzò dietro di me, nascondendosi dalla vista del terrificante Tengu guerriero.
    Shin non ti farà nulla, adesso statemi a sentire tutti un po’ mi rivolsi allora a tutti quanti i miei Tengu Shin, ho bisogno del tuo aiuto nella battaglia che verrà, probabilmente a momenti chiamerò anche Nin. Tuttavia voglio che per ora tu e Qan esplorate quante più nicchie possibili e che mi riferiate ciò che trovate. Verrei con voi, ma ho bisogno di riposo lanciai uno sguardo a Sojobo Così come ne ha bisogno Sojobo rilasciai il chakra del demone e socchiusi gli occhi, attendendo di sentire nuovamente il mio chakra scorrere correttamente, una volta terminata quella maledetta interferenza. Shin si diresse verso una nicchia sulla destra, vicino alla parete opposta al trono [Nicchia 17] iniziando ad esplorarla, mentre Qan volò verso gli spalti.
    Creai allora una copia con il chakra rimanente del demone, fornendole anche un tonico per Mujin.
    Drake, sono per te, Mujin per quanto riguarda te attendi qualche istante, non abbiamo fretta di fare tutto subito
    [Le copie possono replicare fino a 3 Tonici di Recupero]

    Attesi circa quindici minuti prima che vedessi Shin riemergere dalla nicchia in cui si era gettato. Qan invece sembrava essere ancora impegnato sugli spalti. [Chakra: 59,75 Bassi (+1,5 Bassi)]
    Una volta dinanzi a me Shin rivelò quanto aveva scoperto, il che risultò essere molto interessante.
    Sono abbastanza certo si tratti di una via di fuga, Itai-san mi disse l’inquietante Tengu Ho percorso la strada per un po’ e ho notato che l’aria si fa più fresca, può essere un’utile via di fuga
    Speriamo solo di non averne bisogno dissi allora, un po’ inquietante Non fermarti Shin, prosegui la tua ricerca così, tirando un po’ a sorte, si diresse verso un’altra nicchia che nessuno stava frugando [Nicchia 8].
    Allora mi rivolsi ai miei compagni di squadra che riposavano lì, anche loro debilitati dalla faticosa battaglia. Prima di parlare presi un tonico di recupero e me lo rigirai tra le dita, prima di ingoiarlo direttamente senza indugi [Chakra: 68,75 Bassi (+10,5 Bassi)].
    Ascoltate, dobbiamo preparare qualche strategia in caso di scontri futuri quindi abbassai la voce Statemi a sentire per bene… e spiegai loro che cosa avevo in mente.
    [Attacco occultato, link: qui]
    Mentre parlavo giunse Qan, svolazzando, riferendomi della scoperta che aveva fatto. Da quando eravamo giunti e avevo iniziato l’essenziale riposo erano passati circa venticinque minuti [Chakra: 69,75 Bassi (+11,5 Bassi)]
    Sugli spalti c’è un sacco di polvere e una porta durissima, che non avrei mai potuto fraccassare Tu non puoi fracassare un bel niente Dettagli! Comunque a un certo punto ho notato che dagli spalti si riesce a vedere tutto! Chi sta lì sopra riesce a vedere benissimo ciò che succede sotto
    Mi rivolsi immediatamente a Drake, che forse aveva avuto la mia stessa idea.
    Puoi mandarci una delle tue rane? chiesi al ninja di Konoha, sperando che potesse. La sua capacità di comunicare a distanza con le rane e quella posizione di vantaggio sarebbero state utili in caso di un ulteriore scontro. Chissà Shiltar, Diogene e Hoshikuzu come se la stavano cavando.
    Qan tornò all’esplorazione, dirigendosi stavolta verso la nicchia subito affianco a quella esplorata prima da Shin [Nicchia 16].
    Subito dopo richiamai ancora il chakra di Kaku e con quell’ondata di chakra travolgente a darmi energia evocai Nin, che comparve davanti a me, nerboruto e deciso come sempre.
    Era da tempo che non mi richi… Sojobo-dono? il tengu parve sopreso nel vedere il suo re, che rimase immobile, con gli occhi chiusi. Sembrava essere davvero molto arrabbiato.
    Ci sono anche Shin e Qan, Nin. Ho bisogno del tuo aiuto era uno dei miei Tengu più fidati e potenti Adesso ti chiedo solo di esplorare queste nicchie con Shin e Qan, dobbiamo capire cosa contengono, se contengono qualcosa di utile o altro. Mi fido di te Nin.
    Subito dopo creai una seconda copia la quale immediatamente porse un tonico a Mujin. Poi rilasciai nuovamente il chakra del demone.
    Il Tengu si limitò ad annuire e spalancando le sue ali si diresse verso la nicchia più lontana dal trono [Nicchia 1], scomparendovi al suo interno.
    Fu proprio Nin a tornare dopo soli dieci minuti, trentacinque minuti dal nostro ingresso [Chakra: 67,75 Bassi] recando con se quello che sembrava essere un piccolo pezzo di carta che mi porse non appena arrivò.
    È l’unica cosa degna di nota che c’era lì dentro quindi s’involò per andare ad esplorare. Io rimasi a leggere il foglio leggendolo ad alta voce ai miei compagni. Parlava di una Grande Estrazione della quale, personalmente, non avevo mai sentito parlare prima d’ora.
    Non ho proprio idea di cosa serva quello dissi con un grave sospiro Attendiamo. così attesi.
    Dopo solo dieci minuti, quasi contemporaneamente, Shin e Qan tornarono. [Chakra: 68,75 Bassi]
    Qan in mano aveva quello che sembrava un artiglio alquanto strano, un cranio segnato ed era agitato. Mi parlò di scheletri deformi (quello che mi aveva portato aveva i denti affilati come quelli di una bestia, anche se il cranio era decisamente umano) e mi passò l’artiglio. Lo impugnai e notai che sembrava essere buono anche come arma.
    Buon lavoro Qan, va a vedere se trovi altro a riferive le novità di Shin, tuttavia, ci pensò Mujin che era andato all’esplorazione con il Tengu, guadagnando qualche arma, uno spuntone e un rotolo che pareva riguardare la “Grande Estinzione”.
    Se in quei rotoli c’è del fuoco, consegnali a Sojobo, con il suo Sakè potrebbe diventare alquanto pericoloso dissi e andai ad analizzare il rotolo. Questo recava dei simboli che vedendo i pezzi di ossa portati da Qan mi fecero rabbrividire, unito a quel messaggio.
    Avevano un rotolo con un ninjutsu. Una prova che poteva essere usata anche o solo sui cadavei e una prova dei suoi devastanti effetti. Non ci voleva un genio a capire quanto potesse essere inquietante quel rotolo.
    Credo che in qualche modo trasformi le persone in bestie… oppure le fonda con bestie dato il nome. Oppure fonda persona e cadaveri. Oppure tutto ciò, non ne sono sicuro… sta di fatto che non lo useremo, non se potremo evitarlo dissi cupo e non avrei accettato obiezioni. Farsi sfigurare a vita era l’ultima delle opzioni applicabili. Così avrei messo a tracolla il rotolo e preso fino all’ultimo i miei tonici per recuperare tutto il chakra prima dell'ultima, decisiva e terribile evocazione.
    Mujin tornò da una delle sue esplorazioni (o per meglio dire tornò una delle sue copie e ci porse quello che sembrava essere uno strano impasto di erbe che, a suo dire, gli aveva fatto recuperare del chakra). Chakra che, data la situazione, doveva essere prezioso come l'oro.
    Grazie Mujin ingoiai l'impasto [+Medio] e sentii il chakra aumentare appena. Ottimo per essere sprecato per fare qualcosa di veramente grosso.
    Riattivai il demone, perdendo una misera quantità di chakra per avere accesso a quell'immensità di potere che mi avrebbe permesso di evocare la bestia più grande a mia disposizione. Il Tengu più distruttivo di tutti.
    Raishuu.
    Grwaaaaaaaaaaah l'urlo belluino del Tengu sconquassò il silenzio, dilaniandolo come una bestia. Sojobo, che fino a quel momento si era tranquillamente riposato, alzò una mano e fissò l'enorme Tengu direttamente negli occhi. Io, con ancora parte del chakra di Kaku da utilizzare presi uno dei Kunai recuperati da Mujin e con il pennello vi disegnai sopra un sigillo [Sigillo Esplosivo]. Per l'esplosione avrei posto il semplice contatto dopo un lancio abbastanza forte. Non potevo rischiare che esplodesse e in mente, grazie all'arrivo di Raishuu, avevo parecchie interessanti strategie.
    Sojobo nel frattempo con il solo sguardo rabbonì il Tengu. Sojobo era temuto da tutti i Tengu, per fortuna. Non mi andava di spendere energie a far ragionare una bestia rabbiosa come Raishuu. Ma il suo aiuto sarebbe stato essenziale.
    Guardai allora tutte le evocazioni e mi sorpresi che anche Drake aveva evocato due grosse rane. In tutto avevamo a disposizione altri sei potenti alleati per la battaglia. Avevamo più che raddoppiato il nostro numero.
    Sorrisi appena: ce l'avremmo potuta fare del resto.
    Usciamo da quest'arena, ottima per gli scontri ma credo che buttarsi lì dentro sia pericolosa. Rimaniamo vicino il bordo però, vorrei vedere se accade qualcosa così aggrappandomi a Raishuu, che mi sollevò senza difficoltà alcuna, risalimmo fino al bordo dell'arena. Quando scesi dalla schiena del grosso Tengu ero a un paio di metri dall'abisso.
    Così tornai a riposare per recuperare il chakra e attendere che accadesse qualcosa. Tutti i Tengu (eccetto Raishuu e Sojobo) tornarono dall’esplorazione. Quella tregua stava per terminare.
    [Esplorate le nicchie 1,2,3,8,16,17 e Spalti in maniera approfondita. Chakra Recuperato per due ore di riposo (x 2 per effetto della TS: 12 Bassi, Chakra Recuperato da 3 Tonici (Elevato x 3), Impasto (3 Bassi): 30 Bassi, Chakra Speso: 9 Bassi + 10 per la difesa, Totale rispetto al precedente post: 91,25 Bassi.
    Vitalità:+4 Leggere, ripristinata del tutto.
    Sojobo recupera 6 Bassi e 2 Leggere di Vitalità.]




    Colonna sonora



    Giunsero.
    Erano dodici, dodici soldati meccanici pronti alla lotta. Mi alzai e al mio fianco si ersero Sojobo, Shin e Nin e al loro fianco c’erano Drake, le sue evocazioni e Mujin. Loro erano numerosi e anche noi lo eravamo. Questa volta sarebbe andata in maniera diversa. Questa volta sapevamo come fare per contrastarli. Avremmo spezzato chiunque si fosse parato dinanzi a noi, o almeno, era questo che speravo saremom riusciti a fare. Ma avevo fiducia in Drake e persino in Mujin, che all’inizio della missione avevo un po’ maltrattato.
    Uno di quegli esseri meccanici parlò con una voce che evidentemente non era sua. Parole che alla fine mi provocarono una risata, una risata che per poco non divenne incontrollabile. Presi la spada e la posai con la punta sul terreno dell’arena, posando le mani sull’elsa.
    Suicidio onorevole? Avete una visione alquanto distorta dell'onore voi della Zanna, per non parlare delle capacità di contrattazione davvero inesistente. Dimmi robottino, che razza di onore c’è nello sventrarsi senza nemmeno aver provato a ricambiare la cortesia? E che convenienza c'è? Tanto vale provare a restare vivo, no? dissi con un sorriso beffardo, lanciando loro un’occhiata di puro gelo.
    Personalmente ti consiglierei di smetterla di prvocarli rise Kaku, ma non lo ascoltai nemmeno. Sapevo bene che si divertiva un mondo quando tiravo fuori le palle e iniziavo a smettevo di avere paura. Gli piaceva quel lato del mio carattere.
    Fa pure venire il tuo Yonga, come può vedere nemmeno noi siamo stati fermi ad aspettare che i nemici ci piombassero addosso. Vediamo quanto potrete resistere prima di fuggire con la coda tra le gambe Avanti ragazzino, puoi dare di meglio! Siete solo dei vigliacchi, così com'è vigliacco questo Yonga. Se avesse voluto farci a pezzi al meglio delle possibilità perché non è venuto ad attenderci fuori dalla montagna? O davanti alla grata? Perché ci ha indeboliti? Questo poco tempo di riposo è ridicolo, non ci prendesse per il culo dicendoci che così combatteremmo al meglio, è una cazzata tremenda. Devo supporre che abbia pura di noi? Che non si senta abbastanza certo di vincere sputai in terra Feccia! Ecco cosa siete, solo lurida feccia! Oh! Adesso si ragiona! Ahahahaha! Volete il mio corpo? Venite a prenderlo se ci riuscite! allargai le braccia. Dietro di me c’era quello che poteva essere facilmente definito un esercito. E visto che io ero un Jinchuuriki e Drake un eremita, evocare tale bestiario non ci era costato nemmeno più di tanto. Io stesso stimavo che la mia riserva a quel punto fosse superiore a quella di un ninja medio. Avevo recuperato moltissimo chakra, in maniera più accelerata di chiunque altro. I tonici avevano aiutato ed ora ero pieno di energie.
    Persino le ferite che aveva causato Hinagiku avevano acquietato il loro dolore. Ero pronto a dare tutto me stesso.

    breakblade1319205



    Avanti, che venga pure il vigliacco. Ma la sua strategia ha fallito, ha fallito alla grande. Avrebbe potuto funzionare con ninja normali ma io non sono un ninja normale strinsi le dita con maggior forza attorno all’elsa Non si lascia il tempo a un Jinchuuriki di riprendere le forze, stolti. Prima con Hinagiku ho solo scherzato. Adesso capirete cosa vuol dire quando Il Jinchuuriki del sette code combatte con tutta la sua potenza. sebbene mi fossi impegnato non avevo dato fondo a tutte le mie capacità. Un po’ perché lei me l’aveva impedito, un po’ perché non avevo avuto intenzione di scoprire tutte le mie carte subito.
    Un discorso in sostanza fatto per intimidire ma anche per caricare i miei compagni. Dopo quelle parole mi rivolsi a loro, senza guardarli, certo che da quel momento in poi la vita non sarebbe stata una cosa così scontata.
    Non permetterò che qualcuno di voi muoia dissi ai due, poi mi rivolsi a Drake Mia sorella non me lo perdonerebbe mai se non ti facessi tornare a Konoha. Mujin, scusami per prima quindi sorrisi appena Facciamogli il culo



    Sempre a fare l'eroe, eh? Sempre con questa malsana voglia di proteggere tutto e tutti
    Sono fatto così. Se smettessi di essere così egocentrico magari capiresti anche tu perché lo faccio.
    Probabilmente ragazzino, probabilmente sì. Sta di fatto che non ho voglia di cambiare.
    Si può cambiare anche se non si ha voglia, sai? sorrisi al demone emerso solo per la testa dal palazzo che si era costruito per rifugiarsi Penso che un po' tu sia già cambiato
    Non sei simpatico ragazzo il demone sbadigliò, mostrando l'incredibile chiostra di denti affilati Vedi di non farti ammazzare
    Non ho nessuna intenzione di morire Kaku mi voltai, pronto alla battaglia al di là di quella dimensione Che ti preoccupi per me?
    Sparisci, mi stai innervosendo moccioso
    Feci una breve risatina. E così anche i Bijuu avevano dei sentimenti, infondo.




    LJjA

    Itai
    Drake
    Mujin
    Sojobo
    Nin
    Shin
    Raishuu
    Gamahiro
    Gamaken
     
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    ~ Le Stelle di Iwa ~
    [Lo Zoo più folto e pericoloso che ci sia!]




    Difeso dal suo compagno di Kiri dall'esplosione che gli avrebbe distrutti senza pietà: durante l'urlo disperato del Nebbioso, Jo era stato abbastanza veloce e rapido da posizionarsi dietro Sojobo che a sua volta era davanti al demone, il quale si becco l'ondata ellettrica in pieno; Sembrava non avesse riportato grossi danni, grazie alla sua pellaccia dura e al suo equipaggiamento ninja, per cui il Foglioso non si sentì troppo in colpo per quell'azione da approfittatore, ma anzi, prese il gesto come un aiuto spassionato portandolo a sdebitarsi in futuro. Grazie Itai, se non c'erai tu davanti penso che mi avrebbe abbrustolito...hahahaha! Il mio chakra ti deve un favore, considerando che grazie a te posso mantenerlo ancora intantto o quasi. Ricordati che ti devo un favore e che presto o tardi ricambierò il gesto! Disse, cercando di sdrammatizzare e di far presente all'amico che aveva apprezzato.
    Continuò il viaggio in silenzio sperando di recuperare più chakra possibile affidandosi completamente al suo fisico per il movimento, senza quindi attingere altra linfa vitale dal suo corpo ferito e stanco; Rimase senza parole quando davanti a lui si presentò un'arena in pieno stile spartano: enorme, maledettamente pericolosa e sempre più interna a quella città di roccia fatta di trappole e nemici pericolosi.
    Fukusaku mugugniò qualcosa appena all'arrivo che sembrava quasi un'imprecazione verso lo stesso luogo e al guaio in cui si era cacciato. Pà, non avere paura...anche se siamo capitati nella nostra possibile tomba non cè da preoccuparsi: ora possiamo riposare! Disse, guardando il rospo, che si stropicciava nervosamente la barba Maledizione ragazzo, non vedi che questo posto è intrinseco di male? Sembra preparato apposta per farci aspettare qualcosa di malvagio...ho la netta sensazione che ogni nostro passo fino a questo momento sia stato minuziosamente calcolato e che il nostro destino sia segnato in qualche modo. Disse, salatando a terra, iniziando a guardarsi attorno. I due che ci hanno attaccato prima era delle pedine, questo era chiaro a tutti. Il problema viene ora...non sò cosa pensare difronte a questo posto: dimostra quanto ci tenessero all'intrattenimento e al combattimento, dimostra che se rimaniamo qua siamo nella merda fino al collo. Disse, richiamaod la piccola rana che portava ancora con sè, Gamachibi; La piccola uscì dalle vesti del ninja e si posizionò sopra la sua testa, iniziando ad osservarsi attorno divertita. Drake-san, che bel posto! Disse, portando Fukusaku ad una successiva imprecazione; L'eremita rapidamente parlò alla piccola rana, lasciandole fare ciò per cui esisteva e per cui il Monte Myoboku ancora la ringraziava e non si spiegava: lo scout.
    La piccola iniziò a vomitare cloni di sè stessa, per la precisione 3 esatte copie, che iniziarono il loro operato dentro quella enorme zona: ovviamente si diressero nelle zone non controllate dai loro compagni che avevano già iniziato ad evocare ed esplorare.
    Drake fattò ciò, lasciò che l'originale rimanesse con lui, per non correre pericoli, iniziando a meditare sul ciglio dello strpiombo che portava fino alla fossa di lotta, venendo subito imitato da Fukusaku. Vedo che hai intenzione di fare sul serio anche te... Disse al ranocchio che difianco a lui si era posizonato a gambe incrociate. Se voglio portare a casa la pellaccia, mi tocca. Poi ho una moglie da mantenere! I due iniziarono la loro meditazione profonda per richiamare il chakra naturale e compiere una cosa mai fatta fino a quel momento.


    CITAZIONE
    [Tecnica] Gamabushin no JutsuQuesto particolare ninjutsu è utilizzabile solamente dal rospo Gamachibi e gli permette di clonare fisicamente se stesso, "vomitando" le sue copie direttamente dalla bocca.
    Le varie copie hanno le stesse caratteristiche e abilità del rospo originale, ma non possiedono chakra e quindi non possono eseguire jutsu. Hanno a disposizione un unico slot azione, destinato al movimento; per tutte le altre azioni, dovranno consumare gli slot azione del rospo che le ha create. Se toccate la loro consistenza è fisica e, alla loro distruzione, tutte le informazioni accumulate si riversano nel rospo originale: distrutte con qualsiasi danno.

    [Consumo: Mezzo Basso per copia - Max copie: 6]
    [Max postamento: 10km]

    [Abilità] Percezione Questa particolare abilità può essere utilizzata dalla rane grazie alla presenza sulla pelle di pori, che gli permettono di percepire i cambiamenti ambientali, comprese le presenze di chakra.
    Tale abilità si è sviluppata in diverso in modo in base alla grandezza o tipologia di rana.
    Gamachibi, possedendo una grande quantità di pori controllabili sul suo piccolo corpo, può estendere la percezione sensoriale [Tatto, Gusto, Udito, Olfatto, Vista, Chakra] fino a 30 metri.
    Altri rospi, possedendo una quantità di pori in uguale proporzione al loro corpo enorme, possono estendere la percezione sensoriale, trasformandola in una sorta di radar il quale permette, a costo di uno Slot Azione ad uso, di sapere posizione e forma approsimmata di tutti i corpi solidi che gli circondano nel raggio di 30 metri [questa abilità non percepisce fonti di chakra o permette di smascherare Genjutsu].

    Le ranette si spostarono verso le stanze vicine, cercando più informazioni possibili, cercando d'usare le loro capacità di sensitive per trovare qualsiasi cosa fosse d'aiuto al gruppo di ninja: non ebbero grossa fortuna considerando che durante tutta la ricerca non trovarono altro che stanze vuote o senza particolare interesse per il gruppo [Nicchia 4, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15] apparte una trappola che fece scomparire una delle copie e un masso che fece altrettanto; La fortuna era che quelle copie non ripercuotevano i danni al corpo dell'originale, ma avevano la sfortuna di esplodere al minimo danno fisico.
    La rimanente tornò dalla padrona che si fece raccontare filo e per segno ogni cosa prima d'andare a riferire tutto a Drake, che a sua volta mise al corrente il gruppo. Ragazzi le mie rane hanno riscontrato ben 9 stanze senza pericoli, più una con delle grate stile prigione con dentro un forziere troppo difficile da aprire e una zon una botola nascosta, anche quella difficile d'aprire. Segnatevi le zone, potremmo sfruttarle a nostro vantaggio. Indicò con le mani ogni singola stanza, in maniera che tutti capissero, soffermando sulle due inusuali che però non volle andare ad investigare, preferendo continuare la sua calma meditazione.

    Comunque prima che le ranette tornassero all'orginale, il giovane e l'anziano, si prepararono a modo loro per continuare il viaggio dentro quell'area, notando che alla fine le zone erano così grandi da permettere senza problemi il passaggio dei bestioni del Monte Myoboku; Drake usando tutto il chakra naturale incanalato nell'attivazione della sua modalità Eremita, compì ben due evocazioni successive, portando nel campo di battaglia due delle sue rane più forti.
    I due giganti uscirono da una coltre profonda di fumo, uno al fianco dell'altro, enormi: un gigante rosso con kimono nero, muniuto di una ciotola enorme legata sulla schiena ed un bastone bicorno, affiancato da un'altro gigante verdognolo munito di due enormi katana legate sulla schiena. Drake-san, Fukusaku-sama...come mai questa chiamata? Cosè questo posto? Disse la verdastra tra le due. Gamahiro, Gamaken...dovete darci una mano in questa missione cruciale per la sopravvivenza mia e del ragazzo. Vi aspetteranno aspre battaglie e nemici molto forti, preparatevi adeguatamente. Disse il vecchio. Spero d'esserne all'altezza. Disse affranto il gigante rosso; Erano pronti ormai ad affrontare qualsiasi tipo di nemico, considerando che stavolta non si sarebbero fatti fregare dal numero e dal controllo del campo fatto precedentemente: stavolta avrebbero giocato secondo le loro regole fin da subito.
    Prima di affiancarsi alla congrega di evocatori e bestie si fece dare due tonici dal suo amico di Kiri, più l'impasto di erbe del suo compaesano Jin, che vennero presi in tre battute per riportare il chakra [Impasticcato] ad una condizione ottimale e vivibile.
    Concluse quell'azione mandando, al ritorno della ranetta, compresa l'originale, verso le zone d'interesse dopo averne evocate ulteriori tre così da portare il numero a 5: tre rane clone si posizionarono sugli spalti, compresa l'originale, sfruttando la loro piccolezza, abbastanza distanziate fra loro, coprendosi come meglio riuscivano con le rocce crollate qui e là e pronte a commentare al primo movimento sospetto; Una si posizionò nella nicchia 5, un'altra nicchia 15.
    [Chakra recuperato per 2 ore di riposo (Drake): -Alto (attivazione Hijutsu) + Alto riposo completo + 2 Tonici (Elevato x2) + intruglio erbe - Alto(attivazione Hijutsu). Totale: 122/288
    Vitalità: +4 Leggere, ripristinato del tutto]
    [Chakra Recuperato per 2 ore di riposo (Fukusaku): +Alto riposo completo - Alto (attivazione Hijutsu). Totale: 8/64
    Vitalità: +4 Leggere, 1 Leggera diffusa rimasta]
    [Chakra Recuperato per 2 ore di riposo (Gamachibi): -3 Bassi (Moltiplcazione Gama) + Medio Riposo completo (parziale) -3 Bassi (Moltiplicazione Gama) + Medio risposo completo (parziale). Totale: 0/16
    Vitalità: Completa]



    Ecco l'arrivo della prima ondata, sicuri che non fosse l'ultima considerando il lavoro da sensitivo fatto da Jin durante l'attesa: si erano preparati e stavano aspettando di muoversi per attaccare; Praticamente quelle cianfrusaglie semoventi erano arrivate solo per distarre l'operato del gruppo, solo per far sprecare energie prezione per la vera battaglia all'esercito in quella grotta.
    Itai fù il primo a commentare cercando lo scontro diretto contro lo Yonga, che fino a quel momento non si era ancora mostrato al trio e allo zoo che avevano evocato per quello scontro micidiale: dovevano dare il massimo e non si sarebbero fermati per nulla al mondo. Non ti preoccupare Itai, dì al micetto che hai dentro alla pancia di affilare gli artigli perchè stavolta facciamo sul serio...io per prima farò sul serio, mostrandoti quanto possa essere forte e al tuo livello! Forza! Disse al Kiriano, prima di rivolgersi a Jin. Pronto ad evocare altri dragoni di terra sotto al culo di queste pedine? Era pronto e carico: sia lui che Fukusaku erano al massimo delle loro potenzialità, ognuno di loro aveva la modalità Eremita attiva, le due rane enormi erano pronte a scattare ad un momento all'altro, Chibi e le sue sorelle clonate erano gli occhi in quella battaglia. Forza, mostrateci cosa siete in grado di fare...poche chiacchiere e più azione, mi vibrano le mani da due ore ormai! Sappiamo che vi siete posizionati qua attorno, uscite allo scoperto e dimostrate quanto siete forti, invece di fare i codardi a casa vostra! Concluse, alzandosi finalmente dalla sua posizione di meditazione, portando Fukusaku sopra la sua spalla e posizionandosi in mezzo ai due giganti: tutto era pronto.


     
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    Finalmente i nemici si erano fatti vivi. Non i due Shinobi appostati poco più avanti, ma nuovamente dei Soldati Meccanici. Uno di essi, contraddistinto dalla placca facciale dorata e da una misteriosa stella poco sotto il simbolo della Zanna, prese parola, facendo da tramite per l'oramai ben noto sensitivo Rintaro: Accademici. Avete compiuto un crimine imperdonabile. Vi abbiamo lasciato riposare abbastanza per non schiacciarvi come gli insetti che siete, perché il potente Yonga non ammette di lottare coi deboli...tuttavia vogliamo vi sia chiaro che in queste due ore ci siamo organizzati per avere il massimo vantaggio in uno scontro. Se vorrete arrendervi e compiere un suicidio onorevole, saremo più che felici di riportare i vostri corpi, intatti, ai vostri villaggi di appartenenza. In caso contrario, dopo essere stati brutalmente uccisi, ognuno di voi diverrà un Soldato Meccanico della Zanna. Mujin ascoltò tali parole con la sua solita espressione totalmente atona, prima di rispondere pacatamente: Curioso che tu, rintanato nelle profondità di questo formicaio, definisca noi quali insetti. il suo sguardo, coperto da occhiali da sole e dalla maschera ANBU, pareva puntato sulla Serie Oro. Ad ogni modo, questo insetto non vede l'ora di raggiungerti. La mano sinistra andò rapida alla sacca porta-Kunai, mentre la destra era tenuta come di consueto a penzoloni, con il gomito infilato nella relativa manica. Mujin osservò i compagni e rivolse loro un cenno del capo: era ora di dare inizio alla battaglia.



    Off Game
    Chakra Speso: 329/600 (506,5 Prec. + 30 Kage Bunshin + 2,5 Controllo dei Ragni - 60 Composto Erbe/Bacche - 90 Tonico di Recupero Superiore Itai - 60 Riposo)

    Ferite: MedioLeggera (Avambraccio Inferiore Dx); MedioLeggera (Addome); Lieve (Volto); Lieve (Mano)

    Vitalità: 21,50/22 (17,75 Prec. - 0,25 Scorpione + 4 Riposo)

     
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